A Lucera, centro storico, inseguimento da film e cattura di due recidivi

12 gennaio, ore 18:00, pieno pomeriggio. Nonostante le restrizioni imposte dalle attuali disposizioni anti CoVid-19, di gente che affolla le principali vie di Lucera, a piedi o a bordo di auto e moto, ce n’è parecchia.

Via Aldo Moro, una delle principali arterie della città che, proseguendo nella sua lunghezza e prendendo diverse ulteriori denominazioni, definiscono un anello che racchiude il cuore del capoluogo dauno.

Una gazzella dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Lucera gira a bassa velocità, giusto il tempo da parte dei due militari di concentrare il loro sguardo su una vettura sospetta, con a bordo due persone che a prima vista non li convincono. Lampeggianti accesi, paletta estratta, invito ad accostare il veicolo e a fermarsi. Il conducente dell’auto sospetta si accorge dell’autoradio e, inottemperante all’invito, schiaccia il piede sull’acceleratore, dando vita ad un disperato tentativo di fuga. Ne vien fuori un inseguimento, lungo e pericoloso. I due a bordo della vettura inseguita danno vita, ad altissima velocità e percorrendo diverse strade, ad una serie di manovre incredibilmente pericolose: sorpassi ben oltre il limite, frenate all’ultimo istante, sgommate, serpentine strette tutto a folle velocità tutto in pieno pomeriggio tutto con le strade che brulicano di persone e vetture.

E’ solo una fatalità che nessuno si sia fatto male, che non vi siano stati investimenti o incidenti.

I Carabinieri non mollano di un centimetro rimanendo alle calcagna dei fuggitivi. In tutto saranno stati circa otto lunghissimi minuti, durante i quali le persone che, loro malgrado, si sono trovate ad assistere alla scena hanno a gran voce incitato i militari a raggiungere ed catturare gli scellerati “piloti”.

All’ennesima svolta fatta a velocità sconsiderata, dopo aver imboccato via Cesare Battisti e di lì via Boccaccio, la vettura in fuga perde aderenza e va a sbattere su un muricciolo che delimita il margine della strada con il cortile di un palazzo.

Repentinamente i due occupanti escono dall’abitacolo, capiscono che non c’è più margine di fuga. In un attimo i militari li bloccano, evitando di fare male a loro ed a sé stessi.

Passa solo qualche secondo e sul posto arrivano altri Carabinieri.

Con i due scellerati “piloti” bloccati si può procedere a controllare con cura e perizia i soggetti fermati e l’autovettura, rinvenendo nella loro disponibilità un caricatore di pistola cal. 7.65 e una cinquantina di orologi nuovi di pacca ancora incellofanati, poi posti sotto sequestro.

Al termine delle attività i due fermati, identificati per soggetti ben noti alle Forze dell’ordine, vengono tratti in arresto per resistenza a P.U. e deferiti in stato di libertà per l’illecito porto d’armi da fuoco e ricettazione. Inoltre, il conducente, risultato sprovvisto di patente, viene ulteriormente denunciato per guida senza patente (recidiva).

Dopo tutte le procedure previste, sono stati convalidati gli arresti e disposta l’applicazione nei confronti di entrambe dell’obbligo di presentazione alla PG.

Insomma tutto è bene quel che finisce bene, e, questa volta, la storia si può concludere con un lieto fine.

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Redazione

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