Toni Santagata ci ha lasciati. Un’icona della Capitanata nel mondo

Ricoverato in ospedale improvvisamente è morto. Toni Santagata, all’anagrafe Antonio Morese, avrebbe compiuto 86 anni il 9 dicembre 2021. Era nato nel 1935.

La notizia l’ha diramata all’Ansa sua moglie, la sig.ra Giovanna, ricordando i suoi 50 anni di matrimonio con Toni.

Residente a Roma ma spesso in Terra di Capitanata, nella sua indimenticata Sant’Agata di Puglia, Toni Santagata ha portato con lustro, folklore e arte, il nome della provincia di Foggia e in particolari dei Monti Dauni. Il mondo dello spettacolo è in lutto.

Popolarissimo tra gli anni ’70 e ’80, Toni Santagata ha venduti circa 18 milioni di dischi, ha partecipato a circa 6mila spettacoli, ha composto 6 opere musicali moderne. Devoto a Padre Pio, Toni gli ha dedicato un’opera, “Padre Pio Santo nella speranza”, eseguita in Vaticano nell’aula Paolo VI durante la canonizzazione. Al Santo da Pietrelcina ha dedicato anche una canzone, diventata preghiera, Padre Pio ho bisogno di te”.

Mitica fu la serata negli Stati Uniti, a New York, al Madison Square Garden dove ebbe una standing ovation con venti minuti di applausi.

A lui il mondo dello spettacolo deve molto. Toni Santagata non era solo un cantante e compositore, era un cabarettista, esibendosi con monologhi in lingua italiana e nel vernacolo del suo paese, con un pizzico di umorismo e buona satira. Se il mondo intero conosce il dialetto pugliese della provincia di Foggia lo deve anche a lui. Fu protagonista di molte trasmissioni in RAI, come “Canzonissima”, bucando lo schermo con “A come agricoltura”. Fu anche un attivo volontario per devolvere aiuti ai meno fortunati giocando nella squadra della nazionale di calcio degli attori cui fu co-fondatore e capocannoniere.

Tra le sue canzoni indimenticate e intramontabili, canticchiate finanche dai giovani attuali, ricordiamo “Quant'è bello lu primm'ammore”, “Lu maritiello”, “Squadra grande”.

Molti, nella provincia di Foggia, lo hanno ricordato, commemorando questo giorno. Tra le testimonianze c’è quella dl sindaco di Anzano di Puglia, Paolo Lavanga,: «Professionista e musicista di altri tempi. Gli dobbiamo molto come territorio, per la sua notorietà diventata ambasciatrice della nostra cultura, dei nostri usi e costumi diffusi in tutto il mondo.  Le mie più sentite condoglianze alla famiglia, a nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e della Comunità di Anzano di Puglia. Ciao Toni, riposa in pace».

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Redazione

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