«Perché il Prefetto e il Questore di Foggia recitano la poesia?». Claudio Lecci sulla sicurezza in Capitanata

Un intervento di riflessione sulle ultime vicende che hanno interessato Foggia e provincia, a margine dell’ultimo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, tenutosi in Prefettura il 17 gennaio 2022 e prima di quello di domani, 26 gennaio, convocato dal Prefetto Esposito. La presenza del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in quello del 17 gennaio è stato il momento non solo di confronto ma di richieste fattive per contrastare il dilagante fenomeno criminale e mafioso avvenuto dall’inizio del 2022. È stato anche l’occasione per dar voce a voci politiche che da sempre chiedono rinforzi, senza curarsi che l’intelligence è prioritaria e che la Capitanata abbisogna di strutture stanziali dello Stato.  Bene gli specialisti e bene l’aiuto esterno di associazioni, ma un cervello ci dev’essere. Ed dev’essere quello di una struttura di intelligence che indichi la via da seguire e non seguire più vie, che alla fine si intersecano sfociando in viottoli (Redazione).

Qui la Lettera Aperta di Claudio Lecci, già Dirigente superiore in quiescenza della Polizia di Stato, sulla sicurezza in Capitanata, pubblicata sul suo profilo facebook.

«Il Prefetto è il rappresentante del Governo sul territorio. Viene scelto dunque dal Governo per ragioni di opportunità tecnico politiche.

Se la Capitanata ha esigenze di pubblica sicurezza prevalenti, ecco che la scelta deve cadere su una persona che abbia anche, ho scritto -anche-, conoscenze comprovate, specifiche di pubblica sicurezza. Magari che sia passato dalla carriera di funzionario di polizia. E cioè sia stato un questore, quindi autorità provinciale di pubblica sicurezza in senso tecnico. Con la nomina a Prefetto, diviene autorità provinciale di pubblica sicurezza in senso politico.

Non lo dico io, lo scrive il legislatore.

E così infatti da tempo avviene per Foggia.

Ma può essere mai che se arriva nella sua provincia la ministra, cioè uno dei soggetti che lui rappresenta, il Prefetto possa sconfessarla?

Il Questore è un funzionario di polizia che nella fase finale della sua carriera raggiunge il grado di dirigente superiore e può, ho scritto -può- anche essere inviato in una provincia a rappresentare l'Autorità di pubblica sicurezza in senso tecnico.

Altrimenti può, ho scritto -può- essere impiegato in altre mansioni che quel grado e quella qualifica consentono. Per esempio -ispettore generale- al Ministero o Dirigente il Compartimento Polfer di un capoluogo di regione.

Teoricamente lo sceglie il Consiglio di Amministrazione della sua amministrazione, in pratica c'è una valutazione tecnico-politica nella quale si tiene conto del gradimento del Ministro. Lo sanno tutti e, nel mio post sulle -Volanti- foggiane, lo conferma Antonio Nanni, stimatissimo collega, amico da sempre e questore in pensione. Rectius: dirigente generale, cioè uno con i numeri per fare il prefetto. Stessa situazione uguale a quella di D'Ambrosio, Zonno e Silvis che pure sono intervenuti sotto lo stesso post con espressioni analoghe.

Ma sotto al post sono intervenuti confermandone il contenuto quelli che proprio operativamente e nello specifico hanno operato facendo i conti con i numeri riportati nella mia espressione.

Quindi anche il Questore di Foggia, come il Prefetto, deve dire che si sta facendo il massimo sforzo, che i risultati operativamente sono incoraggianti, che aumenterà l'impegno e si è tutti molto orgogliosi. Se il sorriso di circostanza a coreografico corredo della recitazione della ministra non è convincente, il Prefetto di Foggia e il Questore, calmate le acque e spenti i riflettori, se al governo restano gli attuali impuniti, saranno rispettivamente impiegati in un delicatissimo incarico superiore. Il primo potrebbe essere destinato a presiedere la commissione di cooperazione per la sicurezza in Mozambico e il secondo verrà promosso prefetto e incaricato di studiare i sistemi di sicurezza del Viminale in caso di tsunami sul litorale di Ostia con arrivo di acque a Roma.

Il giorno che andranno in pensione come me, se vorranno potranno dire la verità e cioè che le nozze non si fanno con i fichi secchi.

La Ministra già Prefetta e figlia di Prefetto ha promesso l'invio di personale. Ma il numero di agenti giovani e inesperti coprirà almeno quelli che intanto da tempo sono andati in pensione?

I triglioni di biliardi di ore dedicate dai nuclei speciali elimontati, automontati, motomontati, giunti da tempo a Foggia, hanno risposto in modo adeguato alle specifiche domande istituzionali, come per esempio il pronto intervento delle volanti e quelle investigative della squadra mobile o hanno fatto "controllo del territorio" militarizzandolo con una suggestiva visibilità che non ha spostato di un millimetro l'arroganza violenta della criminalità?

Se continuano a mandare medici specialisti oculisti ai reparti di ortopedia, sempre medici sono arrivati ma i pazienti restano con le gambe rotte».

Read 508 times Last modified on Martedì, 25 Gennaio 2022 19:25
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