"Segnali e faccia bonificare questa discarica a cielo aperto sulla SP 55", l'appello rivolto al Comune di Monte Sant'Angelo

di Nico Baratta

La scena è, purtroppo, comune a tante altre. È un ripetersi di ciò che accade in ogni angolo del Belpaese; c'è uno spazio libero e noi lo riempiamo di immondizia, piuttosto di preservarlo Accade anche laddove si preannuncia il benvenuto al nostro paese. Un saluto tutto "made in Italy", dove l'immondizia fa da gonfalone per il comune ospitante, ed è mortificante ammetterlo.

Ci troviamo sulla SP 55, la Macchia - Monte Sant'Angelo, e un'area di sosta per gli automobilisti è sommersa da immondizia. Le foto incontrovertibilmente testimoniano la maleducazione di chi stupra la natura, deturpa il paesaggio e offende i montanari dediti al civile, utile e importante, conferimento dei rifiuti.

Monte Sant'Angelo è un paese dove della differenziazione dei rifiuti ne ha fatto una virtù.

È un luogo che vive di turismo (purtroppo in calo da due anni ad oggi per responsabilità soggettive di chi lo dovrebbe incrementare con politiche fattivamente attrattive e non di facciata), e dare il benvenuto a coloro nella culla del cristianesimo, del culto intriso di religione, di folklore e tradizioni, di storia millenaria, con un mortificante paesaggio putriscente e nauseabondo, seppur multicolore, non è gratificante e attrattivo.

L'area in oggetto è colma di rifiuti d'ogni genere, assediata da ratti e insetti che festeggiano e banchettano nel loro habitat, che non ci appartiene.

L'accorato appello è rivolto al Sindaco Pierpaolo d’Arienzo affinché smuovi le alte sfere dell'Ente Provincia per la rimozione, pulizia e bonifica di quella area di sosta. Difatti la responsabilità della sicurezza e cura, pulizia e manutenzione, della Macchia - Monte Sant'Angelo è della Provincia di Foggia.

Sappiamo molto bene che il Comune non ha responsabilità in merito, ma ha il dovere; come noi giornalisti, di segnalare questo scempio alle Autorità preposte e competenti. Altre volte il Comune montanaro è intervenuto per eliminare questi scenari, ma non può surrogarsi a chi ha precise responsabilità. Potrebbe intervenire con un intervento straordinario, con rischi e pericoli oggettivi e soggettivi francamente evitabili.

Pertanto il Sindaco si faccia sentire presso l'Ente di competenza. Ciò non elimina responsabilità verso chi, noi cittadini, siamo i primi attori a deturpare ciò che ci appartiene.

 

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