Registro DAT: un atto di grande civiltà

Registro DAT: un atto di grande civiltà “Un atto di grande civiltà per vedere attuate le proprie volontà anche quando non si è più in grado di manifestarle, che deve essere preceduto da una profonda riflessione”, commenta l’assessora Starace. Il Comune di Manfredonia ha istituito il Registro delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), recependo quanto prescritto dalla Legge 219/2017 ‘Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento’. Un risultato conseguito soprattutto grazie al coraggio delle tante persone malate che hanno lottato pubblicamente per vedere rispettate le proprie volontà: da Coscioni e Welby a Trentini, passando per Englaro e arrivando a DJ Fabo. La legge approvata dal Parlamento, bene specificarlo, non ha niente a che vedere con l’eutanasia e il suicidio assistito. Le norme sul ‘testamento biologico’, infatti, prevedono che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere possa, in previsione di un’eventuale futura incapacità, esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, attraverso le DAT, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Il Registro DAT, perciò, ha la finalità di promuovere la piena dignità e il rispetto delle persone, anche nella fase terminale della vita umana. L’iscrizione in tale Registro è riservata ai soli cittadini residenti nel Comune di Manfredonia che consegnano all’Ente comunale la propria DAT in busta chiusa. Il Registro non è pubblico e potranno prendere visione delle informazioni in esso contenute soltanto il dichiarante e, se indicati dal dichiarante nell’atto dichiarazione sostitutiva di atto notorio, il medico di famiglia e i sanitari che avranno in cura il dichiarante, il fiduciario e il supplente del fiduciario, se nominati, il notaio che ha redatto l’atto, gli eredi del dichiarante, se espressamente individuati. “Vorrei sottolineare come questa sia la massima espressione, fornita dallo Stato attraverso i Comuni, del rispetto per la persona e per le sue determinazioni, perché attraverso questo strumento è possibile tutelare la libertà di determinazione anche nel momento in cui questa capacità è scemata, o non c’è più.

Poter anticipare le proprie volontà – constata l’assessora con delega ai Servizi demografici e statistici, Innocenza Starace - su come curarsi e come debba evolversi la propria vita, anche nel momento in cui non se ne può essere più padroni, è il massimo del rispetto e della promozione del diritto costituzionale alla libertà di scelta”. La legge 219/2017 dispone che le DAT devono essere redatte per atto pubblico, o per scrittura privata autenticata, oppure per scrittura privata semplice consegnata personalmente all’Ufficio dello Stato civile del Comune di residenza del disponente. Le DAT, nel nostro caso, devono essere consegnate in busta chiusa all’Ufficio di Stato civile del Comune di Manfredonia, Piazzale A. Galli. “Un atto di grande civiltà, tale lo ritengo, perché così ognuno può autodeterminarsi anche quando non è più in grado di farlo. In questo modo anticipiamo la possibilità che una persona possa usare quella che è la sua scelta di vita anche quando non può più esprimerla perché schiavo della malattia. Ritengo che sia il massimo del rispetto della persona, intesa come manifestazione dell’essenza dell’uomo, dei suoi convincimenti, dei suoi pensieri, di ciò in cui crede”, prosegue l’assessora Starace. “Un elemento di civiltà e crescita collettiva – concorda il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi - , pur nel rispetto delle diverse sensibilità esistenti al riguardo. Con l’istituzione del Registro comunale delle DAT, il nostro Comune si pone all’avanguardia (sono circa un migliaio i Comuni che hanno istituito un proprio registro informatico delle DAT, NdR) nell’ambito del riconoscimento dei diritti civili. Sono soddisfatto, pertanto, di avere raggiunto questo traguardo, dando seguito ad una legge che è entrata in vigore soltanto il 31 gennaio scorso, perché si tratta di uno strumento dall’alto valore sociale e civile, un importante passo in avanti per tutelare la vita, la salute e la dignità delle persone libere di scegliere di se stessi, dall’inizio alla fine”.

Il cittadino che voglia depositare la propria DAT dovrà:

1) presentarsi presso l’Ufficio di Stato civile del Comune di Manfredonia nei giorni di mercoledì e venerdì, dalle ore 09.00 alle 12.00;

2) redigere la Disposizione Anticipata di Trattamento (DAT) debitamente sottoscritta dal disponente, ed eventualmente dal fiduciario, oltre che dal fiduciario supplente, se nominati dal disponente;

3) presentarsi all’Ufficio di Stato civile, in Piazzale A. Galli, con un valido documento di identità nei giorni prefissati, accompagnato dal proprio fiduciario e dal fiduciario supplente, se nominati dal disponente;

4) consegnare all’Ufficio di Stato civile l’originale della Disposizione Anticipata di Trattamento (DAT) in busta chiusa, accompagnata dall’istanza di consegna.

La busta chiusa dovrà contenere, oltre alla DAT, una copia fotostatica di un valido documento di identità del disponente, e, se nominati dal disponente, del fiduciario o dei fiduciari; L’impiegato ricevente provvede a registrare la documentazione ricevuta e a depositare la Disposizione Anticipata di Trattamento in un luogo sicuro. Al disponente viene rilasciata ricevuta formale dell’avvenuto deposito della DAT. L’impiegato ricevente non è a conoscenza di quanto dichiarato nella DAT e dei documenti inseriti nella busta, non è responsabile del suo contenuto, non è tenuto a dare informazioni circa la redazione delle DAT stesse. L’iscrizione all’apposito Registro potrà essere revocata dal disponente in qualunque momento, così come questi potrà modificare la propria DAT in qualunque momento. Ciò sarà possibile a seguito del ritiro della busta chiusa precedentemente consegnata e di una nuova iscrizione al Registro, seguendo la stessa procedura iniziale. “Rivolgo, comunque, un forte richiamo a riflettere profondamente quando si operano scelte di così rilevante importanza – l’invito conclusivo dell’assessora Innocenza Starace - . Lo Stato si rivolge ai cittadini responsabili di se stessi e delle proprie scelte interiori, non a chi si adegua e si appiattisce rispetto alle ideologie.

Siate prudenti e pensateci bene, quindi. Oggi state bene, ma se un domani dovessero cambiare radicalmente le vostre condizioni di salute, sareste così sicuri di voler spegnere le macchine che vi tengono in vita, rinunciando alla speranza di continuare a vivere? Ognuno di noi non immagina quale possa essere la sua sorte e, quindi, preso dall’idealismo di qualcosa che è sentito come vissuto proprio, come il credo in una determinata religione, può fare una scelta che non è del tutto propria. Il fiduciario stesso deve testimoniare il sentimento più profondo della persona che accompagna e non il suo aderire ad una religione, o a una qualsivoglia ideologia. Pensateci veramente bene, prima di compiere qualunque passo. Confrontatevi con voi stessi innanzitutto e, poi, con chi vi vuole bene e vi ama, sulla scelta da fare”.

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