“A MONTE”: «Profilo facebook del Comune di Monte Sant’Angelo: il gestore non deve offendere o censurare i cittadini»

Premessa della Redazione. Di solito non interveniamo sui comunicati stampa, ma l’argomento ci tocca da vicino. Siamo giornalisti e la censura è la forma più vergognosa che possa essere svolta nei confronti di chi esprime liberamente il proprio pensiero, assumendosi responsabilità, naturalmente. L’art. 21 della Costituzione Italiana lo stabilisce e lo ha impresso in calce nella nostra vita quotidiana. Ora, viviamo in un mondo, in un Paese e anche in un’era non molto lontana da quelle inquisitrici dove in molti media si celebrano processi sommari, dove la parola altrui è regolamentata da altre, spesso da autorità pubbliche. In altre parole viviamo in quel limbo (mica tanto…) dove la CENSURA prevale sulla LIBERTA’ DI ESPRESSIONE. E ciò accade, nel merito, laddove politicamente si predica per la libertà di espressione ma poi si razzola al contrario, specie se si “confonde” un libero pensiero con “spamming” (servirebbe un corso di comunicazione a chi lo ha scritto, sich… e un controllo della Autorità competenti in materia di vigilanza delle P.A., perchè la pagina è di una P.A.) “È la caratteristica delle censure più rigide quella di dare credibilità alle opinioni che attacca.” Lo scrisse Voltaire, uno dei più celebri autori e filosofi dell'Illuminismo, non proprio una persona che riportandolo alla nostra era poteva definirsi di destra, tutt'altro, sarebbe stato di sinistra, o al massimo di centrosinistra, un Dem insomma. Chissà cosa ne penserebbe la neo segretaria Elly Schlein di tutto questo teatrino "stigmatizzante", che quest’oggi nell’Assemblea nazionale del Partito Demeocratico ha detto: «Il nuovo PD sarà umile nell’ascolto, utile alle persone». Ricordiamo a chi esercita poteri, conscio che a qualche migliaio di chilometri c’è chi la applica a prescindere, anche guerreggiando, che la Censura è quella forma di controllo esercitato dai poteri pubblici e che ha il compito di esaminare opere letterarie, teatrali o cinematografiche, o il testo delle radio e delle trasmissioni televisive ed oggi anche nel web, per consentirne o no la pubblicazione, la rappresentanza o la trasmissione. A noi pare che nel testo inquisito non vi sia nulla di censurabile. Come del resto in quegli atti pubblici di Dossier per candidature e Relazione tecnica rev.3 di progetti infrastrutturali fino a ora mai divulgati, ma che i giornalisti sanno cercarle e trovarle per pubblicarle. Concludiamo con un aforisma di Nino Manfredi, attore e oltretutto persona libera, che interpretando Pasquino disse: “De teste ne poi taja' quante te ne pare... so' le lingue che contano!”. La censura impedisce che qualcosa venga letto, ascoltato o visto, per chi non l’avesse compreso. [ndr.]

nota del Gruppo A MONTE – Monte Sant’Angelo.

«Abbiamo appena letto questo intervento sul profilo Facebook del Comune di Monte Sant’Angelo: adesso basta!

Già in altre occasioni, proprio durante un Consiglio Comunale, il Gruppo “A Monte” ha sottolineato all’Amministrazione che non era assolutamente tollerabile il fatto che qualche dipendente comunale, che gestisce il profilo Facebook dell’Ente, o qualche amministratore comunale censurasse gli interventi o rispondesse in malo modo ai cittadini proprio dal profilo del Comune. Ebbene, è successo di nuovo.

Questa volta la gravità sta anche nel fatto che ad esprimere il proprio pensiero sia stato un Consigliere Comunale, che, come è noto a tutti, non fa parte del Gruppo “A Monte” ed è distante da noi nelle sue scelte politiche. La cosa, però, non ci esonera dal difendere la libertà di espressione di chiunque, sia egli/ella un Consigliere Comunale o un cittadino/a: abbiamo il dovere di tutelare chi vuole esprimere con garbo la propria idea!

Non deve accadere mai più che il curatore del profilo Facebook del Comune di Monte Sant’Angelo si permetta di scrivere una risposta del genere, risposta che, a nostro avviso, è una minaccia ad un cittadino che esprime il proprio pensiero. Non passa inosservata anche l’arroganza con cui la risposta è stata data, perché il gestore del profilo sapeva bene che a scrivere era un Consigliere Comunale, eppure lo ha appellato con la parola Gent.mo e non con la parola Consigliere.

Il dipendente comunale/amministratore, che gestisce il profilo e di cui non conosciamo le generalità, deve capire una cosa: è dipendente del Comune di Monte Sant’Angelo e non dell’Amministrazione d’Arienzo. Se anche fosse stato dipendente di una possibile amministrazione di altro colore politico noi non avremmo accettato un atteggiamento del genere e avremmo scritto queste stesse cose!

Un’Amministrazione, se anche eletta come gruppo politico di parte, appena si insedia diventa amministrazione di tutti e non solo della parte che l’ha votata: può ricevere lodi, ma può ricevere anche critiche; le critiche fanno male, molte volte sono sbagliate, ma chi le riceve deve accettarle perché fanno crescere.

La censura non è mai accettabile, a meno che non si usino parole volgari, minacce, violenza verbale, accuse che fanno riferimento a reati: in questo caso si informa chi lo fa che saranno seguite le vie legali a difesa non del gestore del profilo o dell’amministrazione ma dell’immagine dell’Ente, a difesa cioè degli interessi dell’intera comunità di Monte Sant’Angelo.

Per l’ultima volta invitiamo il Sindaco, l’Amministrazione e la Segretaria Comunale ad intervenire perchè nessuno deve permettersi di minacciare i cittadini, a meno che questo dipendente non abbia il placet dell’Amministrazione, cosa che noi non pensiamo.

Se dovesse accadere ancora una volta, siamo costretti a rivolgerci agli Organismi competenti per la tutela non soltanto dei diritti di un Consigliere Comunale, ma per la tutela dei diritti di tutti i cittadini».

[ndr.] Per dover di cronaca e correttezza per le parti in causa, si riportano integralmente i testi, pubblicati sul profilo facebook del Comune di Monte Sant’Angelo, del Consigliere comunale indipendente Matteo Notarangelo e la risposta del Comune. [ndr.]

Matteo Notarangelo: “SCRIVO SU QUESTA PAGINA DA CONSIGLIERE COMUNALE

AVVERTO IL CENSORE CHE MONTE SANT'ANGELO È UNA CITTÀ DEMOCRATICA E RICONOSCE L'ART. 21 DELLA Costituzione ITALIANA.

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure."

LA MIA CITTÀ È BELLISSIMA, MA C'È CHI LA RENDE INVIVIBILE

A che serve riconoscere la bellezza di una città se è invivibile?

Serve a poco il titolo di capitale della cultura se in quella città ingannano e manipolano i cittadini disinformandoli.

Il principio dell'umana bellezza è la civiltà di un popolo.

Io chiederei prima una città libera e democratica e poi il titolo di capitale della cultura, che fatico a vedere.

La bellezza salva il mondo se viene condivisa, altrimenti quella bellezza diventa strumento per manipolare, ingannare e sottomettere un popolo.

Nella mia città, il dossier della candidatura a capitale della cultura non è conosciuto neanche dal consiglio comunale.

Allora, cerchiamo insieme il "Santo Graal", nella speranza che ci renda persone libere e democratiche”.

Comune di Monte Sant'Angelo: Gent.mo Matteo Notarangelo, sulla pagina istituzionale non si può fare spamming. Sono le regole basilari del web e valgono per chiunque. Al prossimo commento simile saremo costretti a bloccarla. Grazie

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