«Una città che funziona è una città in grado di garantire i servizi fondamentali. Innanzitutto servizi essenziali come quello del trasporto pubblico».
Lo dichiara Giuseppe Mainiero, promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia” e candidato sindaco della città alle elezioni comunali dell’autunno prossimo, con riferimento alla riduzione dell’offerta del trasporto pubblico disposta da Ataf SpA attraverso l’entrata in vigore dell’orario estivo delle corse.
«Nei decenni passati Ataf SpA è stata letteralmente massacrata, scaricando sulla nostra comunità le conseguenze di una imbarazzante incapacità gestionale che ha ridotto la società in uno stato di “decozione finanziaria”, in altri termini letteralmente sull’orlo del fallimento – afferma Mainiero –. E così adesso il rischio di privare i cittadini di un trasporto pubblico efficiente, soprattutto le fasce più fragili come gli anziani o quelle più bisognose come gli studenti, è diventato una triste realtà».
«Con la pianificazione estiva che sta per partire – rivela il candidato sindaco – si registrerà una riduzione del servizio di circa il 35%».
«Questo significherà meno corse per chi le utilizza per recarsi al Policlinico, penso in particolare agli anziani, o all’Università, in cui quasi il 70% degli iscritti è composto da studenti pendolari – evidenzia Mainiero –. Mentre per garantire anche nei mesi estivi un servizio di trasporto pubblico degno di una città universitaria e sede di un grande Policlinico dovrebbero essere compiute scelte molto diverse sul piano aziendale. Ad esempio, come avveniva nel passato al fine di garantire un servizio adeguato a giugno e settembre, e quando la contrazione del servizio a luglio ed agosto non era neppure così drastica, con l’assunzione di personale “stagionale”. O prevedendo una significativa riduzione del servizio esclusivamente nel periodo compreso tra il 20 luglio ed il 20 agosto».
«Oggi, invece, le “brillanti soluzioni” escogitate dal management di Ataf SpA non solo non riusciranno ad essere in linea con i quattro turni di ferie previsti soltanto per i conducenti – spiega il promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia” – ma determineranno anche l’ulteriore abbassamento della frequenza e della qualità di un servizio già di per sé molto scadente e carente. Un combinato disposto gravissimo».
«È evidente dunque l’urgenza di costruire una mobilità completamente diversa da quella che fino ad oggi Ataf SpA ha offerto alla città – sottolinea Mainiero –. Un compito che spetta alla politica, perché questa azienda, nonostante chi l’ha guidata e la guida faccia finta di dimenticarlo, è totalmente di proprietà del Comune, quindi è un patrimonio dei Foggiani».
«Non è più tollerabile continuare a “mettere le pezze” ad un bilancio che fa acqua da tutte le parti tagliando barbaramente le linee anche quando servono e non solo quando sono inutili – accusa il candidato sindaco –. Danneggiando i lavoratori dell’azienda e i cittadini, considerati evidentemente l’ultima ruota del carro».
Secondo Mainiero «una Foggia moderna, sede di una Università e del secondo Policlinico della Puglia, non può prescindere da una mobilità pubblica intelligente, che sappia venire incontro alle esigenze della sua popolazione e che non penalizzi chi ha nel trasporto pubblico l’unico strumento per potersi muovere all’interno della città».
«Invertire questa sciagurata tendenza è una delle più strategiche priorità da affrontare nella sfida del governo comunale – conclude il promotore del Comitato Civico “Resto a Foggia” –. Facendo finalmente del grande tema dei servizi, con una vera e propria rivoluzione da attuare nella gestione delle aziende partecipate, sino ad oggi considerate né più né meno che un “poltronificio” per “clienti” o politici trombati alle elezioni, un
asset realmente decisivo per la crescita di Foggia».
