Spesa farmaceutica in Puglia. Le ASL godono di ottima salute. Azione afferma il contrario

Durante i lavori della Commissione bilancio e programmazione della Regione Puglia è emerso che le ASL pugliesi godono di otttima salute per una spesa farmaceutica che rispetta la quota parte del tetto della spesa convenzionata e degli acquisti diretti da parte delle singole ASL.

L'audizione, difatti, ha riguardato le misure di contenimento della spesa farmaceutica di cui alla legge regionale 7 del marzo 2022: dati consolidati e non consolidati relativi alle spese sostenute nel 2023.
Nello specifico ha relazionato il dirigente della Sezione farmaci, dispositivi medici ed assistenza integrativa, il quale ha illustrato i dati acquisiti sulla base delle indicazioni dettate da due delibere della Giunta regionale relative alla farmaceutica convenzionata e all’acquisto diretto di farmaci.  
Secondo il monitoraggio AIFA l’andamento dei tetti della spesa per l’assistenza farmaceutica per il primo trimestre 2023 è del 15,15%, mentre in Puglia nel primo quadrimestre 2023 si registra un aumento della spesa convenzionata per a circa 4,4 milioni di euro, con un trend in aumento nei primi tre mesi e in diminuzione nel mese di aprile con un incremento in percentuale sull’anno precedente di 2,40% in totale. Passando alla suddivisione dei dati per singola Azienda sanitaria locale tutte le ASL registrano una diminuzione complessivamente pari a - 4,7% rispetto all’anno precedente, ma rispetto alla media nazionale del +3% la Puglia registra un trend di crescita del +4,5%. 
Per ciò che attiene la spesa per acquisti diretti, nel primo quadrimestre 2023, la Puglia registra un aumento della spesa pari a circa 14,8 milioni di euro, con un trend in aumento nei primi tre mesi e in diminuzione in aprile. Infatti, nel mese di aprile 2023 la maggior parte delle ASL fanno registrare una diminuzione di spesa per acquisti diretti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente per una riduzione complessiva di circa 2 milioni di euro. 
In ordine alla verifica degli adempimenti previsti dalla legge regionale, sul rispetto della quota parte del tetto della spesa farmaceutica convenzionata e degli acquisti diretti da parte delle singole ASL, è emerso che nessuna delle ASL pugliesi è adempiente.

Non è dello stesso avviso il gruppo consiliare di Azione, affermando che: “Anche i primi mesi 2023 presentano sprechi. Inammissibile”.

“È inaudito e inammissibile -proegue- registrare il superamento dei tetti di spesa, quindi sprechi, nella spesa farmaceutica ospedaliera e convenzionata nei primi quattro mesi del 2023, per un ammontare di quasi 81milioni. 
La spesa complessiva avrebbe dovuto essere pari a euro 415.614.568, ma è invece stata invece pari a euro 496.292.347.
E in tutto questo i DG delle Asl, già quasi tutti decaduti per i risultati del 2022, non riescono nemmeno a garantire i resoconti bimestrali o l’utilizzo al meglio delle piattaforme di monitoraggio.”

Lo dichiarano il consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, i consiglieri regionali Sergio Clemente, Ruggiero Mennea, capogruppo, e il responsabile regionale sanità Alessandro Nestola. 

“Ad onor del vero va registrata una flessione della spesa nel mese di aprile, probabilmente come conseguenza delle ultime delibere della Giunta sul contenimento.  
In ogni caso, per i primi quattro mesi del 2023 si registra una spesa totale per acquisti diretti pari a euro 294.851.519, a fronte di un tetto di spesa pari a euro 223.581.440, con un maggior costo di euro 71.382.426. 
Per lo stesso periodo, la farmaceutica convenzionata ha registrato una spesa pari a euro 201.440.828, a fronte di un tetto di spesa pari a euro 192.033.128, con un maggior costo di euro 9.407.700. 

Nel dettaglio delle singole Asl ai registrano risultati tendenzialmente omogenei. 

  • Brindisi. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 31.415.251, a fronte di un tetto di euro 23.219.848, con un maggior costo di euro 8.135.403. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 19.410.088, a fronte di un tetto di euro 18.908.034, con un maggior costo di euro 502.054.
  • Taranto. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 43.342.733, a fronte di un tetto di euro 30.517.814, con un maggior costo di euro 12.824.919. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 30.899.700, a fronte di un tetto di euro 27.800.935, con un maggior costo di euro 3.098.765.
  • BAT. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 26.064.065, a fronte di un tetto di euro 19.726.181, con un maggior costo di euro 6.337844. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 18.580.684, a fronte di un tetto di euro 17.503.946, con un maggior costo di euro 1.076.738.
  • Bari. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 74.263.474, a fronte di un tetto di euro 54.532.465, con un maggior costo di euro 19.731.009. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 62.123.741, a fronte di un tetto di euro 59.951.920, con un maggior costo di euro 2.171.821.
  • Foggia. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 29.001.536, a fronte di un tetto di euro 24.294.759, con un maggior costo di euro 4.706.777. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 29.205.952, a fronte di un tetto di euro 28.328.433, con un maggior costo di euro 877.519.
  • Lecce. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 56.745.843, a fronte di un tetto di euro 41.643.476, con un maggior costo di euro 15.102.367. Per la convenzionata, invece, si è registrata una spesa di euro 41.220.633, a fronte di un tetto di euro 39.539.860, con un maggior costo di euro 1.680.803.
  • Oncologico Giovanni Paolo II. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 5.574.508, a fronte di un tetto di euro 5.634.252, con un risparmio di euro 59.744.
  • De Bellis di Castellana Grotte. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 1.985.587, a fronte di un tetto di euro 1.453.279, con un maggior costo di euro 532.308.
  • Policlinico di Bari. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 19.633.855, a fronte di un tetto di euro 16.701.533, con un maggior costo di euro 2.932.322.
  • Ospedali Riuniti di Foggia. Per la farmaceutica diretta si è registrata una spesa di euro 6.927.034, a fronte di un tetto di euro 5.857.833, con un maggior costo di euro 1.069.201".
     
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