Partite IVA e riapertura scuola il focus del gruppo regionale di Forza Italia

Nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta.

Comunicato stampa pervenuto presso la nostra redazione.
Nota - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.

Partite IVA, Gruppo Forza Italia: “Riaprire subito le attività”.
“Oggi siamo scesi in piazza al fianco delle partite iva che non vogliono ristori, ma tornare a lavorare nel rispetto delle norme anti-Covid. Ed è una richiesta che come Gruppo di Forza Italia, da sempre vicini a questa categoria di persone, non possiamo che fare nostra: ci sono migliaia di attività ormai arrivate al limite e migliaia di famiglie che versano in uno stato di totale indigenza.
Davanti a questo scenario drammatico, c’è il presidente Emiliano che fa “la danza della pioggia” affinché la Puglia resti in zona arancione, e scatenare, evidentemente, la “tempesta perfetta” per affossare le nostre realtà economiche.
Noi non ci stiamo e chiediamo la riapertura immediata di tutte le attività”.

Scuola, Gruppo Forza Italia: “Ennesima ordinanza ‘vuota’ di Emiliano che continua a non decidere!”
“Emiliano o è sordo oppure non vuol sentire: emanare l’ennesima ordinanza, andare nella direzione opposta a quella auspicata dal mondo scolastico e continuare a “decidere di non decidere”. È questo che sta facendo il presidente della Giunta regionale. La scorsa settimana, su nostra richiesta, si è tenuta una folta audizione in Commissione con gli interlocutori coinvolti: tutti -nessuno escluso- hanno affermato con chiarezza la difficoltà di andare avanti in un clima di confusione generato specialmente da Emiliano.
Un presidente che, impossibile sottacerlo, continua a non esercitare la sua funzione di guida anche in questo settore: se per lui e Lopalco la frequenza in presenza è fonte di contagio, allora deve chiudere le scuole senza se e senza ma, ascrivendosi la responsabilità di governare, che gli compete, e quella di assumere una posizione in contrasto con la normativa nazionale. Altrimenti, non può proseguire a colpi di ordinanze, scaricando la scelta sulle famiglie e sugli alunni e provocando, soprattutto, gravissimi disagi ai dirigenti scolastici che non sono messi nelle condizioni di programmare la didattica come si deve. Anche stavolta, infatti, l’inutile ordinanza di Emiliano interviene fino al 20 febbraio, facendo ‘orecchie da mercante’ su una delle principali richieste dei docenti: se proprio gli piace intervenire con tali provvedimenti, che almeno consideri un lasso temporale di ampio respiro, perché altrimenti danneggia pesantemente la qualità della didattica offerta agli studenti, senza possibilità di programmarla con serietà.
È per questo, per rientrare nei binari della certezza, che gradiremmo che il presidente dia ascolto, se non a noi, almeno ai dirigenti della scuola, alle famiglie e agli studenti.
Purtroppo dobbiamo registrare che la scelta compiuta sia quella di abdicare alla sua funzione decisionale per procedere a tentoni senza una linea precisa”.

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