Foggia. Ataf, sosta: la responsabilità al Consiglio comunale e i costi ai cittadini

Di seguito si riporta, come nota stampa, la riflessione/denuncia dei già consiglieri comunali: Cataneo, Mainiero, Pertosa, Rizzi, Russo e Sciagura.

Non sono passate tre settimane dalla denuncia presentata dai sei consiglieri comunali della passata consiliatura sull’assenza della Politica a Palazzo di Città che la querelle sulla proposta di aumento dei costi e delle tariffe sulla sosta dà consapevolezza e riprova piena di ciò che è stato da loro denunciato.

Il C.d.A. dell’ATAF di Foggia ha formulato per la sosta tariffata una serie di proposte che si sostanziano in uno spaventoso aumento dei costi a carico dei cittadini foggiani trasferendo la responsabilità di renderle operative al Consiglio comunale. Le reazioni giustamente, in modo corale ed unanime, stanno rigettando tale ipotesi di aumenti.

“Non c’è voluto molto tempo e si è avuto conferma di ciò che recentemente abbiamo reso noto. Non è la prima volta che accade questa pantomima. Da una parte il Sindaco, esautora il Consiglio comunale dalle scelte e nei rapporti con i rappresentanti delle Aziende partecipate poi, dall’altra, quando i danni sono fatti gli ripassa il cerino ormai consumato perché possa “scottarsi” - affermano i già consiglieri comunali foggiani – ci spiace dover far rilevare agli attuali rappresentanti consiliari che si trovano ora con le fiamme prossime alle loro dita, senza ormai il gambo del cerino, con polemiche sollevate e le possibili responsabilità, politiche e finanziarie, che si dovrebbero assumere per spegnere il fuoco innescato da altri!”.

Come mai ci si trova in questa condizione? Beh, quando si nominano C.d.A. e Assessori che rispondono ad un solo uomo al comando, potrebbe essere facile una risposta: “la colpa è di chi non rispetta le delibere del Consiglio comunale precedente o che cambia i progetti appaltati!”. I sei oppositori dell’attuale Sindaco avevano richiamato, nel precedente comunicato, la conduzione solitaria e autoreferenziale del primo cittadino, che si è sostanziata nel non tener conto degli indirizzi espressi nelle delibere del precedente consiglio comunale.

Un esempio richiamato tre settimane fa, tuttora vigente, è quello relativo alla inosservanza degli indirizzi contenuti nella delibera n. 169 del 27.11.2018 con cui si era stabilito che il tratto OO.RR. di viale Pinto sarebbe stata intercluso, e quindi sottratto all’uso pubblico e alla gestione per quanto riguarda i parcheggi per la sosta in esso allocati, solo dopo la realizzazione della viabilità di collegamento (tra via Napoli, il raccordo tra la Rotatoria n. 3 Orbitale, il prolungamento di viale Pinto e via L. Perosi).

Cosa è successo invece trasgredendo agli indirizzi consiliari? 1) la predetta viabilità pubblica di collegamento ad oggi non è stata realizzata; 2) il tratto di viale Pinto è stato chiuso all’uso pubblico con un’ordinanza comunale (quindi oltre alle limitazioni per i cittadini per il transito e la sosta si sono aggiunti pure i mancati introiti per l’Azienda?). Nel frattempo si vuole scaricare sugli stessi cittadini tale illogica chiusura con gli aumenti! Dulcis in fundo è stata creata accanto a istituzioni pubbliche, purtroppo, (Ospedale, Università e Scuole) una discarica a cielo aperto che prima della chiusura di viale Pinto non c’era!

“Ora l’ATAF, che non ci risulta si sia opposta alla riduzione di servizi certamente avvenuti con l’ordinanza di chiusura del tratto OO.RR. di viale Pinto a nostro modo di vedere non legittima – affermano collegialmente i sei già consiglieri foggiani – e probabilmente nemmeno alla riduzione degli introiti per la eliminazione di decine e decine di posti auto per la sosta tariffata pare senza aver avuto in cambio ciò che era previsto nella delibera 169/2018. A ciò si aggiungono, certamente, gli altri mancati introiti di stalli per la sosta a causa della realizzazione di piste ciclabili che, realizzate diversamente dalle previsioni progettuali iniziali, hanno generato l’eliminazione di moltissimi posti in vie centrali. Noi ci permettiamo di evidenziare ciò – chiosano gli esponenti civici - sia alla cittadinanza che agli attuali componenti del Consiglio comunale e, nel contempo, anche ad altri organi dello Stato per le loro valutazioni su quanto già accaduto e su ciò che sta accadendo. Siamo tutti e sei convinti, oggi come ieri e dall’esterno del Consesso cittadino foggiano, che necessiti un’altra conduzione e un diverso modo di fare politica per veder crescere Foggia e, con essa, la Capitanata”.

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