Nota stampa dei movimenti politici Forza Italia, Verso il Futuro, Lega, di Monte Sant'Angelo.
Si pubblica la nota stampa pervenuta presso la nostra redazione.
Nota in premessa al comunicato stampa - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
«Pochi mesi dopo le elezioni comunali del 2017, il PD regionale diede “uno scudo” al Sindaco di Monte Sant’Angelo, d’Arienzo, con la nomina di Coordinatore dell’Associazione regionale “Avviso Pubblico”, che si batte per l’affermazione della legalità.
Fu meritata quella nomina? Vediamo.
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando nomina il suo collaboratore di staff con poteri gestionali, violando apertamente il Decreto Legislativo n. 267/2000?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando istituisce l’Area Pedonale Urbana (APU) senza la necessaria, preventiva autorizzazione del Ministero dei Trasporti?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando, non rispettando la mozione del Consiglio Comunale approvata all’unanimità, presenta progetti da inserire nel Piano Capitanata diversi da quelli indicati dal Consiglio Comunale?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando, candidando l’area dell’ex Enichem per un mega impianto di trattamento della plastica, viola le prerogative del Consiglio Comunale e le competenze del Consorzio ASI di Foggia?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando consente al Responsabile del Settore Tecnico di avviare una procedura di manifestazione di interesse per l’affidamento del servizio di gestione dell’impianto di pubblica illuminazione per 10 anni senza la preventiva decisione del Consiglio Comunale?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando consente al Responsabile del Settore Bilancio e Finanze di effettuare la gara per l’affidamento del servizio di riscossione dei tributi locali in difformità di quanto stabilito all’unanimità dal Consiglio Comunale?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando, sostituendosi illegittimamente al Responsabile del Settore Attività Produttive e Ambiente, individua lo Studio Tecnico incaricato di redigere gli elaborati della nuova gara per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando insieme con i suoi Assessori delibera alcuni lavori nel Comparto privato di “Poggio del Sole” dopo che gli stessi erano già iniziati e dopo che si era già verificato l’incidente in cui, purtroppo, ha perso la vita un operaio della ditta esecutrice?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando consente al Responsabile del Settore Tecnico di presiedere le Commissioni di gara per l’affidamento di lavori dallo stesso progettati, violando la Delibera n. 760/2019 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando consente al Responsabile del Settore Tecnico di affidare direttamente i lavori e i servizi tecnici senza aver preventivamente fissato i criteri di scelta delle ditte e dei professionisti, violando così le Nuove Linee Guida dell’ANAC?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando, sostituendosi insieme con i suoi Assessori al Responsabile del Settore Affari Generali, conferisce gli incarichi ai Legali, violando il relativo Regolamento Comunale?
È campione di legalità il Sindaco d’Arienzo quando consente all’Assessore alla Cultura di sostituirsi al Responsabile del Settore Istruzione e Cultura nella istruttoria delle istanze di concessione di contributi presentate dalle Associazioni, violando il relativo Regolamento Comunale?
Il Sindaco d’Arienzo deve capire che la legalità non si declama, ma si pratica ogni giorno in ogni decisione! Diversamente i Tavoli della Legalità diventano un cerimoniale sterile e si riducono a “inutile fuffa”. Contemporaneamente “lo scudo”, che è stato fornito, si trasforma di fatto in un “comodo paravento”!».
