nota del Partico Comunista Federazione Provinciale di Lecce.
«Si tratta di un 67enne titolare di una ditta edile individuale per la quale lavora anche il figlio. È l’ennesimo “incidente” sul lavoro in un sistema che in Italia ha prodotto 15 mila morti “bianche” e 10 milioni di infortuni in 14 anni (Ispettorato Nazionale del Lavoro). Oggi bisogna unire i lavoratori dipendenti (del pubblico e del privato) e quelli autonomi e costruire un sistema migliore, perché come possiamo vedere anche chi ha una piccola ditta individuale, dove magari lavora aiutato dalla sua famiglia, è soggetto alle pressioni del mercato ed a leggi pensionistiche immonde.
Un lavoratore a 60anni dovrebbe andare in pensione, se fa un lavoro usurante anche prima, invece ci si ritrova a rischiare la vita per arrivare a fine mese o per aiutare i figli che altrimenti avrebbero difficoltà a farcela da soli. Il lavoro potrebbe essere organizzato razionalmente ed umanamente, con grandi aziende pubbliche che tutelano la sicurezza, la piena occupazione, la stabilità lavorativa ed i salari, invece siamo nel mercato libero…dove i lavoratori sono “liberi” di essere carne da macello e nel caso dei lavoratori autonomi l’impossibile competizione con le grandi aziende è ulteriore causa di pericolo e sconforto.
ANCHE PER QUESTO IL 30 OTTOBRE SAREMO A ROMA IN PIAZZA SAN GIOVANNI CONTRO DRAGHI!
Ci stringiamo attorno alla famiglia del lavoratore di Sannicola a cui auguriamo una pronta guarigione».