Piano regionale dei rifiuti. Approvato

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 28 voti favorevoli e 11 contrari, il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, comprensivo della sezione gestione fanghi di depurazione del servizio idrico integrato e della proposta di Piano bonifiche aree inquinate. Conclusione procedura di VAS con aggiornamento di Piano alle osservazioni pervenute ed alla recente normativa eurounitaria e nazionale.

Contestualmente al Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, è stato condiviso da maggioranza ed opposizione, l'emendamento con riferimento alla capacità impiantistica di trattamento della FORSU residua a regime pari a 50.000 t/a per la quale si prevede la realizzazione di uno/due impianti nel territorio della provincia di BAT.  

Inoltre, su proposta dal Gruppo dei 5 Stelle e sottoscritta da maggioranza e opposizione, relativamente ai criteri per la definizione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento rifiuti è stato approvato l'emendamento sulle distanze minime di tutela dai luoghi sensibili. Pertanto, al fine di  consentire una forma ampia di tutela della popolazione, con una deliberazione di Giunta regionale saranno definite le distanze minime di tutela dai centri abitati e dai siti particolarmente sensibili (strutture scolastiche, asili, ospedali case di riposo, grandi luoghi di aggregazione).    

Piano rifiuti. Campo: "Abbiamo la strategia politica e tecnica per vincere la sfida della sostenibilità ambientale del ciclo dei rifiuti"

Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale

La Regione Puglia ha, finalmente, il Piano di gestione dei rifiuti urbani, cioé la strategia politica e tecnica per affrontare e vincere la sfida della sostenibilità ambientale del ciclo dei rifiuti.

Di qui ai prossimi 10 anni, tutti gli attori della filiera, pubblici e privati, ora sanno cosa e come devono fare per ottenere, tra l'altro, la riduzione tanto della produzione di scarti che della frazione destinata alle discariche. Impianti che, va sottolineato, dovranno progressivamente essere marginalizzate nel contesto dell'impiantistica.

Gli obiettivi specifici da raggiungere di qui al 2030 sono dichiarati nel Piano:

Þ   Riduzione della produzione di rifiuti urbani: entro il 2025 riduzione della produzione di rifiuti urbani, a livello regionale e in ogni ambito di raccolta, del 20% in valore assoluto rispetto alla produzione del 2010.

Þ   Raccolta differenziata: entro il 2025 raggiungimento del 70% a livello regionale e in ogni ambito di raccolta differenziata, calcolata secondo la metodologia stabilita dal Ministero della Transizione Ecologica.

Þ   Preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e ritrattamento recupero di energia: riciclaggio del 90% della frazione organica raccolta al 2025 e riciclaggio del 95% al 2030.

Þ   Smaltimento in discarica: entro il 2025, raggiungimento del limite massimo del 20% di rifiuti urbani e del loro trattamento, riduzione del 20% del carico ambientale espresso in CO2 equivalente (carbon footprint), raggiungimento del limite massimo del 10% di rifiuti urbani e del loro trattamento. A partire dal 2030, vietato lo smaltimento in discarica di tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo, in particolare i rifiuti urbani.

Gli obiettivi specifici saranno raggiunti con il prezioso supporto dell'Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti (AGER) che opererà in sinergia con gli attori territoriali pubblici e privati anche per diffondere buone prassi di estensione del ciclo di vita dei prodotti e di potenziamento della filiera del riutilizzo.

All'interno del Piano approvato c'è anche il Piano Regionale di Bonifica delle Aree Inquinate che si propone di intervenire puntualmente tanto sui siti contaminati che su quelli potenzialmente contaminati, con un'attività di analisi, caratterizzazione e messa in sicurezza orientata alla maggiore riduzione dei danni ambientali e degli effetti dannosi sulla salute pubblica. Ad esempio, nella sola provincia di Foggia è già programmato e finanziato l'intervento su 13 siti con uno stanziamento di circa 120 milioni di euro.

La Regione Puglia compie un deciso passo in avanti verso l'autosufficienza del sistema di smaltimento e la circolarità del ciclo economico indicando obiettivi qualificanti e mettendo a disposizione strumenti operativi efficaci.

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