Lotta alla mafia. L'Amm.ne comunale di San Severo scrive ai giovani delle scuole

Nei giorni scorsi il Comune di San Severo, con una nota a firma del Sindaco Francesco Miglio e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Celeste Iacovino, ha indirizzato un accorato appello ai Dirigenti Scolastici ed ai Docenti degli Istituti scolastici di San Severo di ogni ordine e grado, al fine di incentivare nei giovani l’approfondimento dei concetti di cittadinanza attiva e di conoscenza della lotta alle mafie.

Ecco cosa scrivono il Sindaco Miglio e l’Assessore Iacovino.

L’Amministrazione Comunale di San Severo, tramite l’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, dopo i  diversi episodi criminosi che hanno duramente vessato la nostra amata Città negli ultimi tempi, ritenendo doveroso ed improcrastinabile incentivare nei giovani la riflessione al rispetto dell’altro e alla responsabilità sociale indispensabile  per combattere, ognuno coi propri semplici mezzi, la cultura mafiosa, invita le Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado a dedicare, per l’intero anno scolastico, oltre a quanto già previsto dai programmi ministeriali, una lezione settimanale di approfondimento sui concetti di cittadinanza attiva e sulla conoscenza delle mafie. A supporto di tale lezioni l’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione conferma la propria disponibilità ai dirigenti, ai docenti e agli studenti, a fornire la massima collaborazione nelle iniziative che si vorranno proporre. Quest’Amministrazione, dal primo giorno di insediamento, ha avuto come mission primaria la promozione tra le nuove generazioni del senso civico attraverso la cultura della legalità, del rispetto delle Istituzioni e della res publica, affinché i giovani si sentano parte attiva di una Comunità che agisce nell’interesse del bene comune, attivando, a tal fine, azioni strumentali di contrasto al crimine organizzato, di strenua difesa, di riscatto e miglioramento del Territorio,  in un’ottica di un impegno costante e rigoroso a garanzia del diritto, per tutti i cittadini, a vivere in condizioni di  libertà e serenità. Su questa linea, si pone, anche, il Concorso, giunto ormai alla quinta edizione, “La Costituzione: Diritto Vivo”, che per il suo alto valore socio-culturale, ha suscitato, negli anni, la partecipazione di centinaia di studenti che, con entusiasmo e passione hanno manifestato il proprio senso di appartenenza alla Comunità. A tal proposito, si coglie l’occasione per evidenziare quanto sia importante in questo momento il coinvolgimento di tutti gli studenti in questa nuova Edizione, essendo il Concorso finalizzato all’educare alla democrazia, alla cittadinanza attiva, alla legalità, al rispetto per le regole alla base della convivenza civile, anche come   valido strumento per il contrasto alla dispersione scolastica ed alla microdelinquenza. Imparando ad amare i sacri valori contenuti nella Costituzione italiana, i giovani riusciranno a far proprie le parole di un eroe dei nostri tempi, Paolo Borsellino, "La lotta alla mafia… non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolga tutti, che tutti abitui a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità".

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