Emergenza cinghiali. La Lega della Regione Puglia scrive alla Giunta: “Quali procedure per il controllo ed il contenimento della specie? Richiesta di tavolo urgente”

Dopo i numerosi incidenti stradali e gli avvistamenti su strade statali, provicinali e cittadini di cinghiali, i Consiglieri regionali della Lega scrivono alla Giunta. Di seguito l’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone, Loredana Capone, all’ Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Foreste, Donato Pentassuglia, dei Consiglieri Regionali Davide Bellomo, Joseph Splendido, Gianfranco De Blasi e Giacomo Conserva.

I sottoscritti Consiglieri Regionali Davide Bellomo, Joseph Splendido, Gianfranco De Blasi, Giacomo Conserva

PREMESSO che:

  • Nella notte tra il 10 e 11 marzo 2022 moriva l’imprenditore foggiano Luigi Turco, vittima di un grave incidente automobilistico sulla SS693, in agro di San Nicandro Garganico (FG), a seguito di violento impatto della sua auto con un branco di cinghiali;
  • Si tratta solo dell’ultimo sinistro, questa volta risultato fatale, di una serie di incidenti che stanno mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini foggiani e pugliesi atteso il proliferare incontrollato di questa specie sui territori regionali;
  • L’incontrollato aumento quantitativo e distributivo della specie ha prodotto situazioni del tutto nuove, come la presenza di un numero significativo di cinghiali anche nelle aree urbane, creando l’esigenza di adattare i modelli gestionali esistenti per poter affrontare in modo corretto ed efficace la gestione della specie anche in tali contesti resi complessi dai molteplici risvolti connessi al rapporto tra la specie e la popolazione umana;
  • Il fenomeno riguarda da vicino anche le economie locali, messe a dura prova dalle sistematiche devastazioni degli allevamenti e delle colture ad opera di cinghiali e grandi predatori, anch’essi in maniera sempre più incontrollata presenti sui territori;
  • Che le problematiche connesse ad una eccessiva presenza del cinghiale nelle aree protette ed agli spostamenti degli animali da e verso le aree esterne circostanti, determinano la necessità di assicurare il bilanciamento tra esigenze di tipo conservazionistico, di tutela delle attività antropiche e di sicurezza per i cittadini;

SOTTOLINEATO che:

 

  • La legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, al comma 2 dell’articolo 19 della legge recita testualmente “Le regioni, per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia. Tale controllo, esercitato selettivamente, viene praticato di norma mediante l’utilizzo di metodi ecologici su parere dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica. Qualora l’Istituto verifichi l’inefficacia dei predetti metodi, le regioni possono autorizzare piani di abbattimento. (…)
  • L’allarme è stato dato con forte preoccupazione anche dalle associazioni di categoria agricole ed il tema è stato affrontato dagli Assessori alle politiche agricole delle Regioni che, in adesione all’iniziativa, hanno chiesto ai Ministri alla Transizione Ecologica e all’Agricoltura di porre mano con urgenza alle Legge 157/1992 per adeguare l’elenco dei soggetti che possono concorrere agli interventi di contenimento e controllo della fauna nel solco dei più recenti orientamenti della Corte Costituzionale nonché di intervenire in maniera efficace sulla situazione dei Corpi/Servizi di vigilanza venatoria in ragione delle notevoli incertezze create in materia dal riordino delle province disposto dalla Riforma Delrio;
  • Con DGR n.1719 del 28 ottobre 2021 è stata approvata la “procedura per il controllo della specie cinghiale ed il contenimento in ambito urbano” ai sensi dell’articolo 19 della legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” e dell’articolo 31 della legge regionale 20 dicembre 2017, n. 59 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico-ambientali e per il prelievo venatorio”;

EVIDENZIATO che:

-  I piani di controllo sono attuati dalla Regione con il coinvolgimento gestionale degli Ambiti territoriali di caccia (ATC) e sotto il coordinamento degli agenti venatori con modalità di intervento compatibili con le diverse caratteristiche ambientali e faunistiche delle aree interessate;

-    Con mozione presentata in data 13/07/2021 il gruppo consiliare regionale Lega ha impegnato la Regione Puglia e codesto assessorato a rivedere con estrema urgenza la procedura per il controllo della specie di cinghiale ed il contenimento in ambito urbano e nella campagne pugliesi;

-    Impegnava, altresì, a porre in essere tutti gli strumenti ad oggi disponibili, inclusi i piani di controllo e caccia di selezione anche al di fuori degli orari e dei periodi di caccia previsti dalla legge 157/1992;

-    E ancora, a garantire un sostegno economico, nella forma di contributo, a quanti sono legittimati a praticare il prelievo venatorio selettivo sui cinghiali;

-    In sede di bilancio la Lega si è spesa per l’inserimento di una norma ad hoc per questa emergenza, con una precisa seppur iniziale dotazione finanziaria, al fine di avviare, di concerto con la facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari, un progetto di monitoraggio e censimento dei cinghiali presenti sul territorio regionale e per la creazione di una filiera delle carni di cinghiale pugliese, allo scopo di inserire la carne di cinghiale tra i prodotti da commercializzare e valorizzare;

Tutto ciò premesso ed esposto, i sottoscritti Consiglieri regionali

CHIEDONO

All’Assessore delegato all’Agricoltura, Industria agroalimentare, Risorse agroalimentari, Riforma fondiaria, Caccia e pesca, Foreste dott. Donato Pentassuglia di riferire in merito al fenomeno in oggetto e alle misure di gestione e contenimento che la Regione Puglia sta mettendo in atto per contenere questa piaga ovvero  le iniziative che intende assumere per attuare l’impegno assunto sui provvedimenti su esposti presentati dal gruppo regionale Lega.

Chiede, altresì, con urgenza l’istituzione di un tavolo allargato a tutti gli Enti interessati per fronteggiare quella che si va configurando come vera e propria emergenza, tanto per la sicurezza dei cittadini quanto per il settore primario della nostra economia.

 

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