"Temperatura rovente" tra il Consigliere regionale PD, Ruggiero Mennea, e il GAL Daunofantino. Dopo l’interrogazione del Consigliere per conoscere le – come scritto da Mennea- «conclamate irregolarità riscontrate nella risposta del 15/07/2021 alla mia interrogazione e relative alla DDP in primo S.A.L. n. 94270030136» che denuncia i «finanziamenti nell’ambito Programma di Sviluppo Rurale e le spese di gestione sostenute per l’attivazione di tutti gli interventi, le procedure di selezione del personale effettuate dal GAL Daunofantino, la mancata applicazione delle procedure di evidenza pubblica nella selezione del fornitore CLEAN FOVEA, le conclamate irregolarità (confermate dalla Commissione che ha valutato il ricorso gerarchico) nell’utilizzo del conto corrente dedicato». Non ci sta il GAL Daunofantino e ribatte con una replica dove spiega le ragioni, puntando il dito contro chi ostacola la sua attività regolarmente certificata.
Comunicato stampa pervenuto presso la nostra redazione.
Nota - Questo comunicato stampa è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione. È divulgato come Diritto di Cronaca sancito nell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, in quanto libera manifestazione del pensiero.
Di seguito la replica del GAL Daunofantino.
«Il Gal Daunofantino, come diversi altri Gal pugliesi, è vittima della scorrettezza e dell’infedeltà di alcuni funzionari della Regione Puglia che hanno così offerto argomenti infondati e falsi a chi li utilizza per alimentare polemiche politiche strumentali. Dopo anni di atti e ricorsi è arrivato il momento di utilizzare anche lo strumento della querela per diffamazione a tutela dell’onorabilità dell’organizzazione e di chi la rappresenta.
È ormai acclarato che il GAL sia stato messo in grande difficoltà dall’inspiegabile avversione di chi, in Regione Puglia, ha esaminato la domanda di pagamento presentata il 17 novembre 2020 e non ha ammesso le spese rendicontate, circa 110.000 euro, poi riconosciute a seguito del ricorso gerarchico presentato dal Gal dall’esame di una Commissione nominata dalla Regione stessa appositamente. Quest’ultimo atto, quindi, smentisce l’affermazione del consigliere regionale Ruggero Mennea, riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, circa “le numerose irregolarità culminate nello stop da parte della Regione…”: tutte le spese e tutte le procedure, comprese quelle per l’assunzione del personale e delle ditte fornitrici, sono state ammesse in fase di riesame del ricorso gerarchico.
Se non bastasse quest’ultimo atto, lo dimostrano: il saldo dei pagamenti richiesti il 16.12.2019, per un ammontare di 75.054,12 euro della prima domanda di pagamento; l’esito positivo delle verifiche sulle procedure di assunzione del personale, da cui dipendeva anche la liquidazione citata, che ha svolto correttamente il proprio lavoro nonostante la mancata riscossione di stipendi e onorari per mesi; la corretta applicazione del meccanismo di “trascinamento” attuato dalla Regione Puglia per portare a compimento gli investimenti avviati nella programmazione 2007-2013 utilizzando i fondi della nuova programmazione e superare la carenza di liquidità del GAL.
Nessuno ha utilizzato i fondi europei per le vacanze al mare: ad essere finanziati sono stati progetti di cooperazione interterritoriale che hanno coinvolto due stabilimenti balneari di Margherita di Savoia nell’evento finale. Il presidente del GAL non ha utilizzato fondi della struttura per pagarsi gli stipendi o la macchina: nel primo caso, tutte le spese sostenute dal GAL fino ad ottobre 2018 sono state liquidate con fondi propri; quanto all’auto, è stata acquistata con fondi propri in ragione del fatto che il GAL opera come agenzia di sviluppo e svolge anche funzioni diverse dalla gestione dei fondi europei.
Il consigliere regionale Ruggero Mennea, piuttosto, avrebbe dovuto occuparsi dei pretestuosi ritardi nella liquidazione delle domande di pagamento che hanno danneggiato i tanti beneficiari pubblici e privati, i fornitori e i dipendenti, le attività in essere, l’equilibrio finanziario del GAL Daunofantino. Così come avrebbe dovuto encomiare la struttura tecnica che, nonostante le difficoltà e con assoluto senso di responsabilità, non ha mancato e non manca di adempiere al proprio lavoro istruendo e liquidando i 41 progetti approvati da parte di privati e i 5 progetti approvati dalle Amministrazioni Comunali socie, portando avanti gli impegni assunti con la sottoscrizione della Convenzione Gal - Regione Puglia e mettendo a disposizione le risorse assegnate a favore del territorio.
E dovrebbe occuparsi del fatto che ancora oggi, ad oltre un anno e mezzo dall’avvio di questo contenzioso e dopo che è stato riconosciuto totalmente (non parzialmente come scritto dalla Gazzetta del Mezzogiorno), le spese sostenute non sono state ancora liquidate. Il consigliere regionale Ruggero Mennea ne conosce il motivo?»
A seguire l’intervento, precdente alla replica del GAL Daunofantino, del Consigliere regionale Ruggiero Mennea, e l’interrogazione, con risposta scritta al Presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone e all’Assessore all’Agricoltura, caccia e pesca, foreste, Donato Pentassuglia.
«Quali azioni si intendono intraprendere nei confronti del GAL Daunofantino per le conclamate irregolarità riscontrate nella risposta del 15/07/2021 alla mia interrogazione e relative alla DDP in primo S.A.L. n. 94270030136, le quali irregolarità non sono state oggetto di ricorso gerarchico»
L’INTERROGAZIONE
«In risposta alla mia interrogazione del 21 aprile 2021, in data 15 luglio 2021 l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia evidenziava che dall’esame della DDP in primo S.A.L. n. 94270030136 – presentata dal GAL Daunofantino in data 29/04/2019 – di euro 100.197,33 emergevano numerose irregolarità, elencate nella stessa risposta, relative a: spese di beni e servizi, costi di gestione (personale, affitti e spese strumentali), utilizzo del conto corrente dedicato in maniera “non esclusiva”, scrive Mennea nella sua interrogazione.
Inoltre, dalla risposta risulta che il GAL Daunofantino ha una notevole esposizione debitoria verso banche, istituti di previdenza e privati, diversi contenziosi in essere ed una perdita di esercizio, nonostante una posta creditoria. Dal bilancio non si evince un regime di separazione contabile e fiscale tra attività Leader e attività extraLeader. Ancora, risulta che il GAL possiede un’autovettura, immobilizzazione incompatibile con l’attività Leader e non chiaramente specificata nel suo utilizzo”.
Con comunicazione di conclusione di procedimento prot. A00_030_26/11/2021_0015859, il R.U.P. Misura 19 – Sottomisura 19.4 dichiarava la non ammissibilità della DDP in secondo S.A.L. n. 04270160072 del 01/12/2020 di euro 111.401,93 per le medesime irregolarità riscontrate nella risposta alla mia interrogazione e citate al punto 2) che precede, vale a dire: a) irregolarità nelle procedure di selezione del personale che, vale la pena ricordare, devono essere effettuate secondo i principi e le regole dettate da Regolamenti Comunitari e da ogni altro Ente preposto al controllo della spesa pubblica.
Il GAL, infatti risulta non aver dimostrato di aver espletato procedure ad evidenza pubblica e con criteri comparativi; b) irregolarità nell’utilizzo del conto corrente dedicato. Dallo stesso risultano uscite pari a circa euro 280.000,00 destinati a beneficiari non legati all’attuazione delle attività Leader (consulenti vari, tecnici i cui costi relativi non sono stati richiesti a rimborso, prelevamenti in contanti, emissione di assegni circolari a favore di imprese di costruzione, strutture turistico/balneari, giroconti su altro conto corrente intestato al GAL, ed ulteriori voci); c) irregolarità nella selezione di fornitori di beni, lavori e servizi, in quanto il GAL non ha ottemperato alle norme sul rispetto della concorrenza sancite dalle vigenti disposizioni Comunitarie e nazionali in materia di appalti pubblici e del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i..
In seguito a ricorso gerarchico presentato dal GAL Daunofantino avverso la comunicazione di cui al punto 3), l’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2014-2020 nominava una commissione, la quale, con decisione del 24/02/2022, accoglieva parzialmente il suddetto ricorso, in contrasto con quanto evidenziato nella comunicazione di conclusione di procedimento prot. A00_030_26/11/2021_0015859. Tuttavia, la Commissione respingeva il motivo di ricorso relativo alla irregolarità nell’utilizzo del conto corrente dedicato mentre, relativamente alla mancata applicazione delle procedure di evidenza pubblica nella selezione del fornitore CLEAN FOVEA (servizio di pulizia dei locali) rinviava alla RdSM per una successiva valutazione.
Ad ogni modo, il ricorso gerarchico non aveva ad oggetto le irregolarità evidenziate nella risposta alla mia interrogazione del 21 aprile 2021 – relative alla DDP in primo S.A.L. n. 94270030136, presentata dal GAL Daunofantino in data 29/04/2019 – di euro 100.197,33.
Tutto ciò premesso, si chiede di sapere:
- se sussistono le condizioni di proporzionalità, sia in termini economici che procedurali, tra le attività che attengono l’attuazione degli interventi previsti nella Strategia approvata dalla REGIONE PUGLIA in ambito Programma di Sviluppo Rurale e le spese di gestione sostenute per l’attivazione di tutti gli interventi;
- se sussistono ancora contenziosi e per quali cause e importi;
- se, all’esito della decisione del ricorso gerarchico, gli uffici preposti dell’Assessorato all’Agricoltura ritengono se le procedure di selezione del personale effettuate dal GAL Daunofantino sono rispettose o meno della normativa Comunitaria e ;nazionale e delle numerose Determinazioni dell’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2014-2020, visto il contrasto con le conclusioni a cui è giunta, su questo tema, la Commissione di cui al punto 4) della narrativa;
- chi è l’attuale RdSM e quali sono le sue successive valutazioni in merito alla mancata applicazione delle procedure di evidenza pubblica nella selezione del fornitore CLEAN FOVEA (servizio di pulizia dei locali);
- quali azioni si intendono intraprendere nei confronti del GAL Daunofantino per le conclamate irregolarità riscontrate nella risposta del 15/07/2021 alla mia interrogazione e relative alla DDP in primo S.A.L. n. 94270030136, le quali irregolarità non sono state oggetto di ricorso gerarchico;
- quali azioni si intendono intraprendere nei confronti del GAL Daunofantino per le conclamate irregolarità (confermate dalla Commissione che ha valutato il ricorso gerarchico) nell’utilizzo del conto corrente dedicato”, conclude il consigliere regionale nella sua interrogazione».