Problemi nei ghetti di Capitanata. Rotice e Campo al vetriolo su gestione ghetto Borgo Mezzanone

L’ennesima tragedia che si è consumata nel ghetto di Rignano località Torre Antonacci, con l’atroce morte del 35enne gambiano Yusupha avvolto dalle fiamme, ritorna prepotentemente sui banchi della politica per dar voce ai seri problemi di un altro ghetto, quello di Borgo Mezzanone, e della gestione del C.A.R.A. A tener banco sono il sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, e del Consigliere regionale Paolo Campo, ex sindaco del centro sipontino. Un botta e risposta al vetriolo, che pone in evidenza le annose problematiche gestionali irrisolte di un’area di pertinenza del Comune di Manfredonia. In meno di 24 ore i due politici rispondono sui social e a mezzo stampa. Ecco i loro interventi, in ordine cronologico.

Gianni Rotice, sindaco di Manfredonia

«Fare banale marketing politico sulle disgrazie, no grazie. E’ stucchevole e fastidioso il teatrino della retorica di taluni rappresentanti istituzionali al cospetto di una tragedia come quella del Ghetto di Rignano. Anni ed anni di parole propagandistiche che continuano ad essere proclamate ancora oggi senza toccare con mano il problema.

“Soprattutto Manfredonia, il cui Comune è beneficiario di 53,6 milioni di euro. Bisogna elaborare progetti e un programma utile a cancellare il ghetto della pista, riqualificare l’area di Borgo Mezzanone e avviare l’integrazione tra poche centinaia di residenti e migliaia di migranti. Il cronoprogramma imposto dal PNRR è stringente, bisogna agire, rapidamente e con efficacia; è necessario mettersi subito al lavoro”, scrive in un comunicato autoreferenziale il consigliere regionale Paolo Campo, già sindaco di questa città, il quale anziché confrontarsi ed informarsi, preferisce il solitario palcoscenico mediatico.

Il Consigliere Campo, dovrebbe sapere che vi è stato già un primo incontro sia con la Regione Puglia (avviato a Bari in data 18 maggio un tavolo di coordinamento con il Vicepresidente Raffaele Piemontese, di cui, vista l’urgenza della tematica, auspichiamo una convocazione di aggiornamento), sia con gli stakeholders di Borgo Mezzanone (su convocazione del sottoscritto in data 20 giugno presso Palazzo di Città), per costruire in maniera partecipata interventi utili all’investimento dei 53 milioni di euro della misura “ Missione 5 Integrazione e Coesione” del PNRR, anche interfacciandomi con il Vescovo Padre Franco Moscone.

All’incontro del 20 giugno c’erano l’Assessore comunale al Welfare Avv. Grazia Pennella, l’Assessore comunale alle Risorse Finanziarie Antonia Lauriola, l’Assessore Transizione Ecologica Giuseppe Basta, l’ Assessore ai Lavori Pubblici Angelo Salvemini, l’Assessore comunale Personale/Affari Generali Libero Palumbo, il Segretario CGIL Foggia Maurizio Carmeno, il Segretario CISL Foggia Carla Costantino, il Presidente ANOLF PUGLIA Mohamed Elmajdi, la confraternita della Misericordia, ASD AGAPE affiliata UISP, il Comitato Cittadino di Borgo Mezzanone, INTERSOS. Con loro abbiamo stabilito delle priorità, individuando linee di intervento e progetti da condividere con Prefettura e Regione, al fine di riqualificare da un punto di vista urbanistico, ambientale sociale ed economico il tessuto di Borgo Mezzanone, favorendo l’integrazione e dignità sociale come principale asset di lotta al caporalato.

Altresì, vi sono state già diverse sessioni di Giunta comunale, ed ogni Assessorato, ciascuno per le proprie competenze, sta sviluppando progetti per l’investimento dei 53 milioni di euro che risultano anche insufficienti per la risoluzione in toto delle problematicità di Borgo Mezzanone, dopo anni di incuria totale. Auspico, perciò, che in questa delicata vicenda vi sia gioco di squadra a tutti i livelli e ben saranno accette le idee e le proposte di collaborazione. Alle parole facciamo spazio alla concretezza».

Paolo Campo, Consigliere regionale.

«Un altro rogo, altri migranti coinvolti (per fortuna, senza conseguenze per la loro salute). È accaduto, un’altra volta, a Mezzanone. Per fortuna, all’interno di uno dei container allestiti nell’area dell’ex CARA che ha resistito più e meglio delle baracche in legno, cartone e plastica del ghetto sulla ‘Pista’.

Un’altra tragedia sfiorata, un altro monito anche al sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, che ieri ha perso un'altra buona occasione per tacere e per evitare polemiche, queste sì, inutili e strumentali nei miei confronti.

Richiamare tutti alle proprie responsabilità, come ho fatto ad iniziare da me stesso, mi è sembrato il minimo che si dovesse fare di fronte a tragedie come quella che si è consumata nel ghetto di Rignano.

Evidentemente il sindaco Rotice non riesce a vedere altro nella politica che uno sciocco teatrino, come quello che mette in scena quotidianamente, e nei rappresentanti istituzionali attori di terza categoria che recitano una parte, a volte mal scritta. Io e tanti altri, al contrario, prendiamo molto sul serio le nostre responsabilità istituzionali. Per questa ragione insisto: bisogna agire con rapidità ed efficacia per cancellare la vergogna dei ghetti dei migranti e lo si deve fare mettendo l’utilizzo dei fondi del PNRR in cima all’agenda di tutte le amministrazioni coinvolte. E la più coinvolta è proprio quella che il sindaco Rotice è chiamato a guidare.

Infine, mi sia consentita una notazione personale: il sindaco non si permetta mai più di alludere alla strumentalizzazione di tragedie umane da parte mia, perché speculazioni di così bassa leva non appartengono alla mia educazione personale e alla mia storia politica».

La risposta di Rotice.

«Non taccio e non tacerò mai per difendere e sviluppare questa città e questo territorio, per troppo anni silenti per mancanza di rappresentati che non hanno fatto sentire la propria voce quando e dove andava fatto, come il consigliere regionale Campo che, per il ruolo ricoperto, ha tutte le possibilità per attivare azioni ed interventi utili e necessari. Invece, si continua a fare filosofia e proclami chiedendo che qualcuno faccia qualcosa, senza offrire spunti di idee e soluzioni.

Sul tema specifico di Borgo Mezzanone, così come su quello del PNRR e dei finanziamenti, ribadisco al Consigliere Campo che questa Amministrazione è sul pezzo con competenza, rapidità ed efficacia, come dimostrano i risultati dei bandi aggiudicatari di finanziamenti e la continua interlocuzione con tutti gli stakeholders (locali, regionali, nazionali) per affrontare quotidianamente le problematicità. Da lui mi sarei aspettato non una “semplice” risposta arruffata e scomposta da teatrino, ma idee e proposte di intervento e collaborazione per il bene e nell’interesse dei cittadini.

All’alzata di muri, preferisco la costruzione di ponti. Essere rappresentante di una comunità vuol dire essere presenti, in ascolto ed operativi, sempre».

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