Seduta di audizioni in III Commissione presieduta da Mauro Vizzino.
Primo fra gli argomenti trattati le carenze del PTA di Gagliano del Capo (Le), la cui audizione è stata richiesta dal consigliere Paolo Pagliaro, a seguito delle segnalazioni giunte dai sindaci dei Comuni di Gagliano del Capo, Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce-Acquarica, Salve, Specchia, Tiggiano, Tricase e Ugento.
All’attenzione dell’Assessorato alla sanità e della direzione generale dell’Asl LE, il consigliere Pagliaro ha fornito un report preciso frutto di un’ispezione effettuata. Nello specifico sono state rappresentate le criticità in cui versa il presidio territoriale di assistenza di Gagliano del Capo, a partire dalla soppressione del Punto di primo intervento, a seguito della quale i cittadini, anche per i codici bianchi, sono costretti a rivolgersi ai Pronto soccorso degli ospedali vicini, andando ad intasarli e sottoponendosi a tempi di attesa lunghissimi; la mancata attivazione della seconda sala operatoria, al momento adibito a deposito, in modo da poterlo attivare con tutte le dotazioni strumentali e di personale necessari per l’accreditamento; l’ambulatorio di cardiologia che è privo di ecocardiografo e può contare su un tecnico in servizio per sole dieci ore a settimana; in dermatologia manca la cabina per la terapia fotodinamica che consente la cura della psoriasi; in oculistica c’è la necessità di un secondo medico specialista per implementare l’attività chirurgica; in odontoiatria c’è bisogno di una nuova poltrona dentistica che sostituisca quella esistente in condizioni obsolete; in ortopedia mancano tac e risonanza, un densitometro osseo ad ultrasuoni e manca la figura del geriatra; la pneumologia è senza cabina plessismografica e servono saturimetri e polisonnigrafi.
A queste segnalazioni ha cercato di dare delle risposte il dottor Cosimo Esposito, coordinatore dei distretti dell’Asl LE, il quale ha lamentato la carenza di risorse economiche e di personale specializzato. Pertanto, non avendo soddisfatto il consigliere Pagliaro in termini di risposte e chiarimenti, gli è stato chiesto l’invio di un riscontro scritto dettagliato, che potrà essere oggetto nuovamente di audizione nel caso non dovessero esserci le indicazioni di un cronoprogramma per la risoluzione di ogni criticità rilevata.
Nel corso della seduta è stato ascoltato il referente per la Commissione sanità al Tavolo regionale per l’autismo dott. Calabrese, in relazione agli impegni assunti in sede di bilancio di previsione 2023, con cui sono stati stanziati 5 milioni di euro. Dal soggetto audito è giunta la raccomandazione di dare seguito ad una delibera che possa regolamentare il contributo stanziato, al fine di garantire un importo equo per tutti gli aventi diritto e stabilire l’età degli stessi. A tal proposito, il presidente Vizzino ha raccolto la relazione contenente queste sollecitazioni, prendendo l’impegno di inviarla all’attenzione del Dipartimento competente.
Su richiesta dei consiglieri regionali Mennea, Amati e Clemente, sono stati ascoltati i rappresentanti di varie associazioni pugliesi per la disabilità e dei legali rappresentanti delle ulteriori associazioni pugliesi, non coinvolte nella discussione per la selezione dei candidati al ruolo di Garante per i diritti delle persone con disabilità.
La richiesta è derivata a seguito dei criteri di scelta adottati per la cernita a fronte delle trenta candidature che hanno portato all’approvazione, da parte della Commissione sanità, della terna di nomi da indicare all’Aula per l’elezione del Garante dei disabili.
La proposta lanciata dalle Associazioni intervenute, è di annullare il bando e ridefinire i criteri di selezione e valutazione dei curricula, in considerazione del fatto che le stesse non sono mai state ascoltate nel merito.
Alla luce di quanto è emerso in sede di audizione, il consigliere Mennea ha preso l’impegno di invitare la struttura competente a procedere con un supplemento di istruttoria, che contempli le richieste derivanti da coloro che devono essere rappresentati da tale figura di garanzia dei loro diritti.
