Puglia, questione rifiuti. In V Commissione l’audizione sulla costituzione di una società pubblica per i rifiuti. Le repliche dei Consiglieri

In V Commissione.

La costituzione di una nuova società per gestire il ciclo dei rifiuti, al centro dell’audizione che si è svolta in V Commissione, presieduta da Paolo Campo.

Su richiesta del consigliere regionale Fabiano Amati sono stati convocati in audizione l'assessore regionale all’ambiente, il presidente ANCI Puglia, i presidenti e i direttori generali di AQP e di AGER, al fine di avere dirette informazioni rispetto alla richiesta giunta all’Anci da soggetti qualificati come Ager o Regione Puglia, di costituire una società per l’affidamento in house, dove dovrebbero partecipare i Comuni, funzionale alla chiusura del ciclo dei rifiuti.
Amati ha dunque rivolto la domanda ai Comuni per saper cosa ne pensano in merito alla costituzione di questo tipo di società. Capire, inoltre, la procedura immaginata, la compagine societaria ed il tipo di operazione societaria industriale, per arrivare infine al gestore che dovrà dire la sua opinione rispetto al programma.

La prima risposta di Anci è stata data dalla presidente di Ager Fiorenza Pascazio, la quale ha evidenziato che il ruolo dei comuni in quest’operazione non si può disgiungere dal ruolo di ogni comune all’interno dell’Ager, perché sono parte integrante dell’Ager e questa operazione nasce con i comuni all’interno dell’Ager, in qualità di agenzia territoriale per la Regione Puglia per la gestione dei rifiuti. Questo per far capire qual è il ruolo dei comuni all’interno dell’Ager, ma soprattutto all’interno del comitato dei delegati, i cui designati sono uno per provincia. La riflessione su questa operazione è nata diversi anni fa proprio all’interno dell’Ager, ed è stato ritenuto opportuno e condivisibile che per una maggior partecipazione e consapevolezza di informazione, Anci fosse la sede dove poter condividere questo passaggio, che ha avuto origine nel luglio del 2019, per giungere alla decisione deliberata lo scorso primo marzo dal Comitato dei delegati, che ha visto la partecipazione allargata di 150 amministratori che hanno condiviso l’operazione da portare avanti.

Il punto di vista espresso dal presidente di Anci Puglia Ettore Caroppo, però ha lasciato intendere che di fatto Anci non ha mai avuto un documento su cui esprimersi in maniera sostanziale. Si tratterebbe perlopiù di una prima condivisione da parte dei comuni di questo percorso, ma resta comunque di fondamentale importanza chiarire il ruolo dei Comuni all’interno di questa struttura e con quale cronoprogramma procedere.

Puglia, questione rifiuti. FdI: "Un affaire per pochi… e i Comuni vengono commissariati dalla Regione a loro insaputa".

Di seguito la nota congiunta dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia che, dopo aver partecipato alle audizioni in Commissione Ambiente, hanno incontrato una delegazione di amministratori locali del partito per fare il punto della situazione.

“Una notizia riservata a pochi, resa pubblica da indiscrezioni di stampa, ma senza nessuna comunicazione ufficiale, men che meno tra gli amministratori locali sulla creazione della nuova società pubblica per la gestione dei rifiuti, attraverso l’ingresso dei Comuni nella società ASECO attraverso AGER. Dove anche il ruolo della Giunta regionale non è da meno, l’assessore all’Ambiente Maraschio ha preferito forme alternative alla partecipazione attiva. La riunione improvvisata da Anci Puglia il 1° marzo non ha chiarito affatto quello che si stava facendo. La Giunta regionale avrebbe dovuto confrontarsi direttamente con i Comuni, trasferire i documenti e provare a coinvolgerli in una decisione così importante per il futuro del proprio territorio. Ci saremmo aspettati altro da chi ha approvato una legge importante sulla partecipazione dei territori, invece continua con questo modo di fare a commissariarli.

“Come ci saremmo aspettati altro dall’audizione tenuta oggi in Commissione Ambiente dove abbiamo appreso che l’iter è praticamente concluso. Il presidente del comitato dei delegati Ager, il direttore dell’agenzia regionale dei rifiuti e i vertici di Acquedotto Pugliese che gestisce Aseco non hanno però chiarito diverse perplessità: il Consiglio regionale non è mai stato coinvolto su questa materia. Perché la giunta regionale ha deciso di intraprendere questo percorso, non facendo alcuna menzione durante il piano rifiuti. Bisogna capire se questo tipo di percorso riesca a migliorare lo stato qualitativo della gestione rifiuti. Non si capisce perché la scelta sia ricaduta su Aseco, che è titolare di un impianto sottoposto a sequestro a Ginosa. Non si comprende come Ager possa acquistare quote di una partecipata, forse servirà una modifica allo statuto, o alla legge istitutiva dell’agenzia. Dall’oggetto sociale o dalla mission non c’è scritto che Ager possa acquisire quote, la deduzione sembra esasperare la normativa. Non siamo pregiudizialmente contrari, vorremmo solo maggiore coinvolgimento da parte dei comuni, e che si svolga tutto secondo le regole.

“Per questo al termine della Commissione Ambiente come gruppo regionale di Fratelli d’Italia abbiamo voluto incontrare una rappresentanza (circa 70) di sindaci e consiglieri comunali del partito. All’interno dell’incontro sono emerse una serie di problematiche e criticità collegate all’operazione, che mostra più ombre che luci. Nelle ultime settimane si è accelerato un iter che andava approfondito meglio dal punto di vista formale e messo a conoscenza degli amministratori locali. Non tutti sono d’accordo su quello Ager ha pensato di fare, commissariando di fatto i comuni rispetto al servizio rifiuti. Realizzare così velocemente il programma entro il 30 marzo prossimo, per evitare il divieto legale di affidamento agli enti di governo dell’ambito o alle Autorità di regolazione, ha solo creato delle zone d’ombra rispetto alle quali gli stessi amministratori locali hanno espresso forti perplessità. L’operazione andava illustrata meglio, vista l’importanza e la delicatezza della materia. Gli amministratori locali continuano solo a subire le decisioni di Ager sia sulla gestione del flusso dei rifiuti e oggi anche sulle scelte di natura strategica collegate alla gestione degli impianti.”

Puglia, questione rifiuti. Galante : “La società è ormai pronta, ma i Comuni ancora no”.

“L’audizione di stamattina ci ha fornito chiarimenti sull’operazione che porterà alla costituzione della società regionale per la gestione integrata dei segmenti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e di trattamento dei fanghi provenienti dall’attività di depurazione. Costituzione che, da quanto abbiamo appreso, a seguito della deliberazione del Comitato dei Delegati dell’Ager (costituito da un rappresentante comunale per ciascuna provincia) dello scorso 3 marzo, è ormai stata approvata. Pur consapevoli che il Comitato dei Delegati rappresenti l’organo di indirizzo politico all’interno dell’Ager, resta ancora da chiarire l’effettiva condivisione dell’operazione da parte dei Comuni, considerato che Anci Puglia ha espresso riserve dovute al fatto che non sia ancora pervenuto un documento sul ruolo effettivo dei Comuni nell’ambito della nuova società e che nel corso della conferenza che si è tenuta la scorsa settimana, convocata dalla presidente dell’Ager per illustrare l’operazione a tutte le amministrazioni comunali, sono emerse perplessità da parte di alcuni Comuni. Non siamo pregiudizialmente contrari alla nuova società, ma una operazione di tale portata per la gestione pubblica del ciclo dei rifiuti avrebbe dovuto avere un maggiore approfondimento a livello consiliare ben prima dell’adozione di tutti gli atti deliberativi da parte di Aqp e Ager. Sembra che la società sia pronta, ma i Comuni no”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante a margine delle audizioni in V Commissione Ambiente

“Nonostante la finalità principale della nuova società - continua Galante - sia la realizzazione di nuovi impianti pubblici, in audizione non sono state chiarite le prospettive future sulla realizzazione di questi siti e sulla possibile localizzazione degli stessi che ormai attendiamo da anni. Per gli unici due impianti di trattamento della FORSU di Ginosa e Brindisi, per i quali è certo l’affidamento della gestione alla nuova società, la tariffa di conferimento è stata individuata in 98 euro a tonnellata, notevolmente più bassa rispetto alle tariffe praticate dagli impianti attualmente in esercizio.

Per la parte finanziaria, l’operazione prevede l’acquisizione da parte dell’AGER di una partecipazione del 40% in ASECO, attingendo dall’ecotassa, nonostante non appaia sufficientemente chiaro se le risorse dell'ecotassa possano essere effettivamente impiegate per simili operazioni. Un altro aspetto su cui abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti, che auspichiamo di poter avere nella prossima audizione

Riconosciamo l’importanza di realizzare un sistema impiantistico di natura pubblica, potenziando la capacità di trattamento sia dei rifiuti urbani, in particolare della FORSU, che dei fanghi di depurazione, anche attraverso soluzioni tecnologiche innovative ed integrate tra loro, soprattutto in considerazione delle carenze impiantistiche che sino ad oggi hanno determinato maggiori oneri per l’utenza. Tuttavia è bene che i Comuni condividano pienamente la scelta operata e la definizione della relativa governance, in modo da renderli concretamente protagonisti delle decisioni in seno alla nuova società”.

Puglia, questione rifiuti. Azione:“Abbiamo capito. Si tratta di un pasticcio, speriamo in buona fede, con comuni coinvolti a loro insaputa”.

Dichiarazione del consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, dei consiglieri Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo.

“Abbiamo capito. La nuova società pubblica per la gestione dei rifiuti, attraverso l’ingresso dei comuni nella società ASECO, prevede il dominio assoluto di AGER, usando la titolarità dei comuni ed eludendo la legge sul divieto di partecipazione della stessa AGER nella gestione del servizio.
Su questo punto specifico spiace dover constatare continue contraddizioni nel fornire le giustificazioni, utilizzando il metodo della dissipazione di parole, ossia congiungere in un ragionamento unitario argomenti profondamente diversi.
Invece, la questione è molto semplice. Se si ritiene di dover realizzare il programma entro il 30 marzo prossimo per evitare il divieto legale di affidamento agli enti di governo dell’ambito o alle Autorità di regolazione, come si spiega poi una produzione di argomenti diretti a negare che AGER sia un ente di governo dell’ambito o un’Autorità di regolazione?
Sul piano della decisione politica, emerge l’aver disposto della volontà dei comuni a loro insaputa, cioè senza che gli stessi comuni abbiano mai espresso parere di merito, così come riferito dal presidente Anci Ettore Caroppo. Anzi, i comuni riuniti nell’Anci sono in attesa della documentazione per esprimersi con maggiore consapevolezza.
Ma pure in questo senso, emerge tutta la contraddittorietà della vicenda, perché la Regione ritiene di dover procedere attraverso AGER e il suo DG, riducendo al rango di meri esecutori gli altri protagonisti, anche qualora i sindaci riuniti in Anci dovessero esprimere parere contrario. A domanda specifica su questo punto, infatti, l’assessore si è dilungata in una risposta, su cui ancora ora, mentre scriviamo, e dopo aver ascoltato più volte la registrazione, non siamo in grado di riferire il contenuto. Ma questo sarà certamente un nostro problema d’apprendimento.
Attendiamo ora la riconvocazione della Commissione, nella speranza di poter capire - tanto per cominciare - se i comuni sono favorevoli o contrari al programma. Un punto di partenza politicamente essenziale, a prescindere da decine di formalismi, a noi noti ma non per questo in grado di superare l’essenziale titolarità comunale del servizio e il senso di una decisione che non può essere privata di senso politico, fuori dai comuni schemi di potere oggi così tanto in voga alla Regione".

 

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