Parco Nazionale del Gargano, attesi gli Ispettori ministeriali per risoluzione del contratto con la direttrice Maria Villani

Da fonti sicure che non riveleremo per rispetto dell'anonimato richiesto, parrebbe che nei prossimi giorni a Monte Sant’Angelo, presso l’Ente Parco Nazionale del Gargano, dovrebbero arrivare gli ispettori del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per visionare e controllare i documenti che un anno fa portarono alla risoluzione del contratto con la direttrice Maria Villani da parte del Presidente Pasquale Pazienza.

Gli stessi, da quanto si apprende, dovrebbero anche verificare la nomina temporanea di Vincenzo Totaro a direttore facente funzione voluta da Pazienza, incarico chiacchierato da alcune parti politiche per le note vicende legate allo scioglimento del Comune di Monte Sant’Angelo per presunte infiltrazioni mafiose, avvenuto nel 2015.

Nell’attesa di ottenere altre informazioni e di conoscere il lavoro degli Ispettori, di ricevere note dell’ente Parco del Gargano a suffragio della presente e/o di replica, si pubblica il testo integrale della richiesta dei parlamentari Marco PELLEGRINI, Gisella NATURALE, Vilma MORONESE, Elisa PIRRO, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per l’invio della ispezione, svolta nella seduta n. 257, datata 10 settembre 2020.

Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04066

“Premesso che, secondo quanto risulta agli interroganti:

il Parco nazionale del Gargano sito in provincia di Foggia, istituito con decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 1995, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 181 del 4 agosto 1995, ha rilevanza strategica per la tutela dell'ambiente, per la valorizzazione del territorio e per lo sviluppo economico sostenibile, non solo per la Capitanata, ma per tutta l'area circostante, essendo ricchissimo di habitat differenti e biodiversità che ha pochi uguali in Italia e in Europa;

in data 5 aprile 2019 l'Ente Parco nazionale del Gargano pubblicava un avviso pubblico al fine di individuare una rosa di tre nominativi, iscritti all'Albo degli idonei all'esercizio delle funzioni di direttore di Parco, da sottoporre, poi, al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per il successivo conferimento dell'incarico;

in data 22 luglio 2019 il Consiglio direttivo dell'Ente Parco nazionale del Gargano approvava la terna dei candidati alla carica di direttore del Parco, e la inviava al Ministro in indirizzo;

in data il 7 aprile 2020 il Ministro decretava la nomina del direttore del P.N.G., nella persona della dottoressa Maria Villani, che il successivo 26 maggio 2020 stipulava con l'Ente un contratto di diritto privato, che prevedeva un periodo di prova della durata di sei mesi, a partire dal 1° giugno 2020;

in data 7 settembre 2020 il Presidente del Parco nazionale del Gargano comunicava alla direttrice dottoressa Maria Villani la risoluzione del rapporto di lavoro per recesso, ai sensi dell'art. 1, comma 5, del C.C.N.L., relativo al personale dirigente, e ai sensi dell'art. 10 del contratto individuale di lavoro del 26 maggio 2020;

i motivi che avrebbero indotto l'amministrazione dell'Ente Parco (in persona del Presidente pro tempore dottor Pazienza) a esercitare il recesso durante il periodo di prova semestrale del mandato della direttrice, vengono individuati, secondo la prospettazione dell'Ente, in una scarsa conoscenza delle norme, scarsa propensione a dare attuazione agli atti di indirizzo e alle direttive impartite dal Presidente, scarsa propensione a instaurare proficui rapporti di lavoro e di collaborazione con i dipendenti del Parco e con i portatori di interessi territoriali, utilizzo improprio dei mezzi e delle risorse umane dell'Ente;

tali motivazioni destano sorpresa e, a parere degli interroganti, è interesse dei cittadini del territorio, dei Comuni ricadenti nell'area del Parco (ben diciotto), e di tutta la comunità in senso lato, appurare se i motivi addotti abbiano fondamento e in che misura, visto che la rimozione della direttrice Villani potrebbe interrompere bruscamente la rinascita del Parco, dopo anni di insoddisfacente attività e di cattivo utilizzo di risorse pubbliche,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
se intenda adoperarsi, affinché siano scongiurati eventuali rischi di una non corretta gestione e amministrazione del Parco;
se intenda inviare una ispezione presso il Parco nazionale del Gargano, onde accertare eventuali irregolarità amministrative relative sia al periodo successivo al 1° giugno 2020 e sia a quello precedente tale data”.

FOCUS:

- Parco Nazionale del Gargano, il Presidente Pazienza spiega i motivi della risoluzione del contratto con la direttrice Maria Villani

- Ispettori ministeriali al Parco del Gargano. Il caso Pazienza - Villani ridiscusso. M5S: «Soddisfatti dell’intervento Ministro Costa»

- Pazienza: «L’ente Parco del Gargano rispetta le regole. Ennesima strumentalizzazione per ribaltare la sua governance»

 

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