L’allerta meteo, diramato dalla Protezione Civile Regionale, aveva previsto un week-end freddo e imbiancato.
Su diversi comuni dei Monti Dauni in questo momento sta cadendo neve, già dalle ore notturne.
La straordinaria condizione atmosferica ha indotto alcuni sindaci a chiudere le scuole. Tra questi il Comune di Anzano di Puglia, a 760 s.l.m., tra i comuni più colpiti dalla neve.
«Viste le condizioni atmosferiche previste per oggi, si ritiene di tenere le scuole chiuse. A breve comunicheremo l’ordinanza di chiusura al dirigente scolastico» il messaggio del Sindaco Paolo Lavanga diramato.
Secondo il bollettino allerta, N° 1 del 04.03.2022 Prot. AOO_026_2929, della Protezione Civile Regionale Puglia dalle ore 08:00 del 5/3/2022 e per le successive 12 ore. Evento previsto: "Precipitazioni: sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati generalmente deboli, fino a puntualmente moderati sui settori adriatici della Puglia centro-settentrionale".
Sul Gargano la situazione è più mite. Non sta cadendo neve, fa molto freddo e potrebbe essere interessato nelle prossime ore da precipitazioni nevose.
Sul Tavoliere solo freddo e pioggia.
Il servizio civile di Anzano di Puglia in collaborazione con l'Amministrazione comunale e i servizi sociali organizzano una manifestazione per esprimere solidarietà al popolo ucraino e condannare fortemente ogni azione di guerra.
La manifestazione si svolgerà Giovedì 03 Marzo 2022, alle ore 11:00, in Piazza Municipio.
In tale occasione verrà deposto un simbolo della pace realizzato in collaborazione con gli alunni della scuola di Anzano estendendo l'invito alla partecipazione a tutti i cittadini che vogliono dare il proprio sostegno a tale iniziativa.
Per tal motivo il servizio civile, l'Amministrazione comunale e i servizi sociali chiedono a tutti i partecipanti di donare un fiore (anche artificiale) entro giorno 2 Marzo agli operatori del servizio civile oppure in chiesa.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare alla manifestazione che si svolgerà in piena sicurezza e rispetto delle norme igienico-sanitarie anti CoVid-19.
Troppo spesso nell’immaginario collettivo si diffonde l’idea che i carabinieri hanno il solo compito di “punire i cattivi”. Ai bambini spesso si dice “fai il bravo altrimenti arrivano i Carabinieri”. Ma la Benemerita fin dal 1814 svolge il suo servizio istituzionale a favore della popolazione, a dimostrarlo il quotidiano impegno che i militari profondono anche nei territori più periferici per aiutare i cittadini.
È accaduto lo scorso sabato 26 febbraio, quando per le forti nevicate, una famiglia del napoletano – mamma, papà e due figlie – di rientro da un’escursione fuori regione, giunti al casello di Lacedonia, hanno trovato la strada sbarrata. Nel tentativo di percorrere una strada alternativa per il rientro, con l’ausilio del navigatore di bordo, sono giunti con la loro autovettura tra le stradine impervie e periferiche del paesino dauno di Anzano di Puglia. Giunti in un’area isolata, circondata dalle pale eoliche, il loro SUV inizia a perdere di aderenza restando bloccato in una cunetta tra la neve. La donna, tra le lacrime delle figlie spaventate, dopo gli inutili sforzi e tentativi di rimettere in strada il veicolo, ha deciso di comporre il 112. L’operatore della Centrale Operativa della Compagnia di Cerignola, preso atto della potenziale situazione di pericolo, ha immediatamente contattato la Stazione Carabinieri di Anzano di Puglia. Il Comandante della Stazione, unitamente ai militari in servizio e a quelli che liberi dal servizio hanno raggiunto il Comando, si è messo subito in contatto con la famiglia e dopo aver capito dove si trovassero li ha raggiunti. Nel tragitto verso i malcapitati i militari hanno incontrato un assessore del Comune di Anzano che era a bordo della propria Jeep e lo hanno coinvolto nelle operazioni di recupero sfruttando il potente fuoristrada a lui in uso per tirare fuori dalla neve il mezzo incastrato. Giunti sul posto dapprima hanno rassicurato la famiglia sfortunata e poi si sono messi all’opera, ma il primo tentativo è stato inutile. Nonostante la fune di traino e la potente Jeep, non sono riusciti a tirali fuori dalla neve. La tenacia dei Carabinieri ha fatto sì che non si arrendessero e pur di aiutarli si sono messi alla ricerca di un altro mezzo che potesse essere di maggior ausilio, finché non hanno trovato un trattore. Solo così sono riusciti risolvere la situazione e dopo aver condotto la famiglia sulla strada più agevole per il ritorno a casa hanno fatto rientro nella loro Stazione. La ricompensa più grande? Un semplice messaggio: “[…] grazie mille, non ho parole per la gentilezza dimostrataci. Onore a voi e alla vostra professionalità. Grazie ancora. Dio ve ne renda merito […]”.
La storia si ripete…..In un articolo della Gazzetta Piemontese del 5 giugno 1832 veniva narrata la disavventura del gentiluomo inglese Edward Rodolph. Questi aveva deciso, il 20 dicembre del 1830, di attraversare in carrozza il Moncenisio, aiutato da due contadini che dovevano servirgli da guide. Ad un tratto la carrozza venne rovesciata da una forte raffica di vento e il cocchiere fu sbalzato dal suo posto. Invano Rodolph chiamò in aiuto i due contadini perché soccorressero lui e la sua famiglia. Soltanto grazie all'arrivo di un carabiniere, che sgridò duramente i due contadini e si occupò personalmente del soccorso, gli occupanti vennero tratti in salvo. Rodolph offri una ricompensa di 1.000 franchi (pari a quasi un anno di soldo). Il carabiniere Cipriano Gabencel gli rispose: "Tengo più al mio onore che al denaro e la mia ricompensa è la coscienza di una buona azione. Del resto, non ho bisogno di nulla e la mia paga mi basta per vivere". Un fatto nuovo dal sapore antico quello di Anzano di Puglia che rinnova e rafforza, dall’alto degli oltre due secoli di storia, le funzioni di rassicurazione sociale e difesa ravvicinata dei cittadini svolte dalla Benemerita. Anche per questo i cittadini considerano i Carabinieri un vero e proprio patrimonio delle comunità in cui operano.
Il fenomeno delle truffe agli anziani è particolarmente attenzionato dai Carabinieri del Provinciale di Foggia che, oltre a svolgere attività repressiva, stanno investendo molto sulla prevenzione. Infatti il primo modo per contrastare il verificarsi di questo reato aberrante che viola il candore e l’ingenuità degli anziani, traditi nella loro bontà d’animo di voler aiutare i prossimi congiunti, è sicuramente l’informazione. Spesso questi reati si verificano oltre che nelle grandi città, soprattutto nei paesini più periferici. L’Arma dei Carabinieri, grazie alla sua capillarità sul territorio con le varie Stazioni presenti, riesce ad arrivare anche nei borghi più lontani e in particolare, nella provincia di Foggia, in un bellissimo paesino dell’appennino dauno che è Anzano di Puglia. Il Comando Stazione Carabinieri ivi presente, volendo prevenire il verificarsi di tali reati, ha fatto dapprima un’opera di censimento: su circa 1200 abitanti complessivi 256 sono ultrasettantenni. Dato che questa è la fascia d’età prediletta dai malfattori, ha deciso di bussare casa per casa di questi anziani e metterli in guardia, distribuendo volantini con numeri utili cui chiamare e dando loro consigli. In tale ottica appare utile fornire al lettore un riepilogo dei consigli che l’Arma dei Carabinieri fornisce sull’argomento tramite il sito www.carabinieri.it:
- ATTENZIONE A...
Prima di tutto, allora, tenete presente che occasioni, iniziative, offerte, all'apparenza assai vantaggiose, se veramente tali vengono presentate con chiarezza e si è sempre in grado di controllarle: non sarà un incontro occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa. Il cui ideatore, una volta giunto a buon fine, si dissolverà nel nulla. Le truffe possono essere perpetrate di persona, al telefono o anche per posta, non esclusa quella che viaggia su Internet. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi sistemi. Ma l'atteggiamento del malintenzionato è sempre lo stesso. Qualcosa, positivo o negativo che sia, sta per accadere, è appena accaduto, potrebbe accadere se..
- DIFFIDATE DELLE APPARENZE.
Apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, gli "amici" truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante. L'ideale per conquistare la vostra simpatia. E per introdurvisi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli.
Della vostra ingenuità approfitteranno ugualmente in strada, ostentando un'improbabile cortesia che consentirà loro di avvicinarvi quanto basta per farvi sparire il portafogli. O magari la pensione, appena usciti dalla banca o dalle poste. E sull'insicurezza gioca anche il sedicente amico, che non esiterà ad abbracciarvi affettuosamente sfilandovi dalla tasca il cellulare appena acquistato. Né meno bene i truffatori sanno colloquiare con voi quando il contatto è telefonico. Per coinvolgervi in costose iniziative che solo in un secondo momento vi appariranno in tutta la loro insensatezza.
- NON APRITE QUELLA PORTA.
Cominciamo col dire che il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Controllate il visitatore dallo spioncino, e ricorrete comunque alla catenella se aprire vi appare necessario. Già, ma in quali casi è veramente necessario? Un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell'INPS o dell'INAIL, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa vostra senza preavviso. E non compete a lui la riscossione di bollette, il controllo dei pagamenti, magari con rimborsi a vostro vantaggio.La sua visita è sempre preceduta e garantita da una comunicazione in cui ne risulta il motivo. Non vi convince ugualmente? Avete tutti i diritti di contattare l'azienda interessata. Controllate il numero telefonico, però: il soggetto potrebbe darvi quello di un suo complice. Lui (o lei) attenderà fuori della porta.
- MAI IN CONTANTI.
Tutt'altro discorso per i venditori porta a porta, che da esibire non hanno altro che il rivoluzionario e/o economicissimo elettrodomestico, la storica enciclopedia, o una serie di "ottimi prodotti alimentari". Se proprio non siete disposti a rinunciarci, nessun pagamento in contanti: con un bollettino postale avrete conferma della società che vi ha offerto il prodotto e soprattutto la garanzia dell'avvenuto vostro acquisto presso di essa.
E se invece ad arrivare è il pacco ordinato dal familiare sempre in giro per il mondo? Se non riuscite a rintracciarlo, la miglior cosa è chiedere che il pacco venga lasciato sullo zerbino, nell'androne o, se lo avete, dal portiere. Certo, bisognerà firmare. Ma mai senza catenella alla porta.
- IL TESSERINO NON BASTA.
Di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante. Ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella bucadelle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. Alla porta c'è un rappresentante delle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio. Chiamate senza esitazione il 112. Il suo compito è garantire la vostra sicurezza.
- NESSUNA CONFIDENZA AL TELEFONO...
Operando in linea, i truffatori possono procedere indisturbati. Attenzione allora a qualsiasi inattesa opportunità vi venga proposta "per appuntamento". E tenete presente che INPS, INAIL e le ASL non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni amministrative. Niente conversazioni, e confidenze, con persone che vi hanno contattato "per sbaglio": non di rado si tratta di malintenzionati che mirano a carpire utilissime informazioni su di voi. La più classica delle truffe al telefono? La chiamata di sedicenti avvocati che chiedono urgentemente denaro per un vostro familiare in difficoltà: un incaricato verrà da voi a prelevarlo, magari disposto ad accompagnarvi al Bancomat. Non pagate in nessun caso. Piuttosto rivolgetevi ad una persona di fiducia.
- ...E NEMMENO SU INTERNET.
E se ad Internet, ormai, la Terza Età non può più rinunciare, altrettanto non deve fare a meno di alcune misure di sicurezza. Una pas sword "complicata" (numeri, simboli, lettere maiuscole e minuscole), riservatezza dei dati, bancari ma non soltanto, un buon programma antivirus. Sempre ricordando che accattivanti occasioni per acquisti vanno sempre opportunamente controllate,e le e-mail che arrivano da sconosciuti non devono mai essere aperte.
- ATTENTI A BAMBINI!
Il nipotino non va mai mandato da solo ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbe problemi ad accogliere chiunque, senza distinzione tra "buoni" e "cattivi". Ma non deve nemmeno accettare dolci o giocattoli per strada da estranei, pronti a "fare amicizia" con lui. Ma anche con voi. E le conseguenze potrebbero essere inattese.
- NON FATEVI DISTRARRE.
E tanto quanto "fare amicizia" è facile distrarre una persona, anziana ma non soltanto: basta una spinta, all'apparenza involontaria; una moneta che cade in terra attirando lo sguardo; una battuta spiritosa mentre si maneggia del denaro. Per non parlare di ambienti affollati e confusione: gli spostamenti in autobus, la spesa al mercato, il cappuccino al bar sono circostanze
ideali per ladri e ladruncoli. Almeno quanto la borsa o il borsello aperti o sul lato esterno del marciapiede, e perciò "a portata di mano". Da non trattenere, però, in caso di scippo: una caduta può avere effetti ben più gravi della perdita di denaro...
- UN BUON VICINATO.
Proprio per non rinunciare alle proprie abitudini e ai propri interessi, insomma, giunti ad un certo momento della vita alcune precauzioni in più, a partire da quelle che vi abbiamo indicato, è bene prenderle. Certo, non tutti in casa possono permettersi la porta blindata, il dispositivo antifurto o la cassaforte. Ma può essere fondamentale, ad esempio,un buon rapporto di vicinato. Perché è proprio il vicino che salutate tutti i giorni,e con cui è sempre bene scambiare il numero di telefono, che potrà intervenire in vostro aiuto prima di chiunque altro, ben conoscendo ilvostro stile di vita e individuando eventuali, preoccupanti "anomalie" nella vostra quotidianità.
Ma soprattutto, in caso di necessità, reale o presunta, non esitate a chiamare il 112.
In occasione della “Giornata Nazionale degli Alberi “, prevista il prossimo 22 novembre, quest’anno l’Amministrazione comunale di Anzano di Puglia intende nominare con una targa dedicata i sei alberi di Leccio da piantare in piazza Vittorio Veneto, con i nomi dei 6 bambini nati nell’anno 2021 e residenti ad Anzano.
La manifestazione si svolgerà a partire dalle ore 10:00, con la piantumazione di una pianta nel cortile della scuola dell’infanzia a Mastroalessio, per poi proseguire alla messa a dimora degli alberi dedicati ai neonati del 2021, presso le “Casette” a partire dalle 10:30 circa.
Alla giornata dedicata agli alberi parteciperanno gli alunni e insegnanti della scuola di Anzano. È prevista inoltre la presenza del corpo Carabinieri Forestali dello Stato con la benedizione del parroco Don Michele De Vincentis.
Consapevoli dell’importante finalità della manifestazione, al fine di sensibilizzare tutti ad una coscienza per il rispetto dell’ambiente, si auspica non solo nella presenza dei genitori ma anche di tutta la cittadinanza.
fonte: NOC Press
Poteva finir peggio ma il tempestivo aiuto dei vicini di casa lo ha sfatato. Un anziano del luogo, di Anzano di Puglia, in provincia di Foggia sui Monti Dauni, ha rischiato la morte.
Erano da poco trascorse le ore 11, quando in un'abitazione del centro del paese si è udito un grido di aiuto. Un anziano signore era intento nell'arte culinaria e stava prendendo fuoco. Difatti stava vicino il suo camino per mettere a bollire la pentola di legumi, e ravvivando il fuoco spuzzando dell’alcol, è stato investito dal ritorno di fiamma colpendolo in pieno. Da lì le grida di dolore, paura e aiuto. Le fiamme hanno procurato all’anziano signore ustioni su gran parte del corpo.
Immediatamente, dopo aver udito le grida, alcuni concittadini si sono precipitati in auto e tempestivamente sono riusciti a spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l'anziano signore.
Sul posto, dapprima era stato richiesto l'intervento immediato dei Vigili del Fuoco (i più vicini sono a Deliceto, a circa 25 km) poi non fatti arrivare con una seconda chiamata avvisandoli dello spegnimento delle fiamme, celere invece è stato l'intervento dell'unita del 118, arrivata in pochi minuti.
L'anziano è stato trasportato al Policlinico Riuniti di Foggia.
E’ dal proprio profilo Facebook che il Sindaco di Anzano di Puglia, dott. Paolo Lavanga, comunica ai propri concittadini che il virus ha raggiunto quota 26 contagi il piccolo centro del sub appennino.
Anzano di Puglia, ultimo paese della provincia di Foggia del SubAppenino Dauno confinante con la Campania, fino ad oggi aveva registrato pochi casi da SARS-CoV-2, pur avendo confinanti paesi con un numero elevato di contagi.
Difatti, il Sindaco comunica che su 26 persone sottoposte a tampone, 6 sono risultate essere positive tra cui due bambini. Anzano di Puglia è stato uno dei pochi comuni della provincia di Foggia che nella prima ondata ha registrato zero contagi.
Così il Sindaco Lavanga:
«Dalla comunicazione ufficiale di oggi da parte della Prefettura, comunico purtroppo che il numero di casi positivi al coronavirus ad Anzano è cresciuto.
Sembrerebbe che il numero dei contagiati sia destinato a crescere, in quanto dalla nota prefettizia si legge che le persone prese in carico dal dipartimento di prevenzione della Asl sono ventisei (26).
Di queste 26 persone, nove di cui tre bambini sono positive e una negativa, le rimanenti sono in isolamento fiduciario presso il proprio domicilio.
Non vi nascondo di essere molto sorpreso nel vedere questo elenco, visto che ad oggi eravamo uno dei pochi comuni con pochissimi casi.
Non bisogna comunque perdersi d’animo e mettere in atto ancora di più, le contromisure di prevenzione per evitare il diffondersi del contagio. Forza e coraggio.
Spero di potervi aggiornare con notizie incoraggianti»
Buona notizia per la comunità di Anzano di Puglia, sui Monti Dauni, al confine tra Puglia e Campania. A breve la fibra ottica sarà potenziata per permettere collegamenti più veloci agli studenti impegnati da casa in Didattica a Distanza. Lavori finalizzati a tal uopo, cui il Sindaco, Paolo Lavanga, ha i meriti. Tuttavia, qualcuno ha voluto autoproclamarsi e il Sindaco non le manda a dire, rispondendo a tono sulla sua pagina official isitituzionale.
«Il prossimo 12 novembre, grazie alla fibra ottica sarà potenziato il collegamento internet alla scuola primaria e media, presso il II Padiglione in via Pilella.
Detti interventi sono finalizzati a supportare le esigenze di connettività funzionali all’erogazione e fruizione della didattica, per i nostri studenti e docenti, specie in un periodo di emergenza sanitaria come quella che stiamo attraversando.
Approfitto a ricordare alla cittadinanza tutta, che la fibra ottica è stata distribuita in 4 cabine ( 2 in via roma, 1 davanti al comune ed 1 a Mastralessio) portando la connessione da 20 a 100 mega in download e da 1 a 20 mega in upload in modalità FTTC ( fibra to the cabinet) cioè fibra verso le cabine.
Nel breve futuro è previsto il passaggio a 200 mega in download, giacché come comune ci è stata accordata l’installazione di una cassetta da 200 mega anziché da 100 mega.
L’Amministrazione comunale ha già autorizzato i lavori per la posa della fibra ottica in FTTH , cioè direttamente a casa, quindi con l’eliminazione di eventuali disturbi come per es., la distanza, il maltempo etc.
I lavori sono fermi alla Provincia ma sono certo che il nostro Presidente Nicola Gatta li farà iniziare quanto prima.
E’ giusto ricordare solo per onestà intellettuale che il Sindaco, con la sua Amministrazione, stabilisce gli obbiettivi strategici ed operativi dell’ente. Esempi: acquistare una pineta e realizzare un parco comunale attrezzato, realizzare un nuovo impianto a led di pubblica illuminazione, programmare un risanamento del bilancio comunale etc.
Ciò significa che stabilisce gli obbiettivi che vuole e deve raggiungere anche attraverso i suoi responsabili di settore. I responsabili di settore sono individuati dal Sindaco con decreto sindacale previa una procedura amministrativa.
Insomma il dirigente fa le pratiche del Comune e quindi su disposizione del Sindaco.
Quando i dirigenti lavoreranno da e per casa loro e prenderanno le decisioni autonomamente da e per casa loro, allora il merito dell'iniziativa sarà il loro.
A buon intenditore poche parole».
Il Sindaco.
Con il "Verbale di deliberazione della Giunta comunale" n° 33 del 14 luglio 2020, il Comune di Anzano di Puglia, ha dato il via ad alcuni progetti pubblici utili alla collettività (PUC), con i finanziamenti previsti per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
L'approvazione è stata unanime e palese, con la conversione del Dl 4/2019 in Legge nà 29/2019 sui PUC.
Il Sindaco di Anzano di Puglia, con tutta l'Amm.ne comunale, è soddisfatto di questo ulteriore balzo in avanti di una comunità responsabile per il bene comune.
«Finalmente da oggi (08 agosto 2020, ndr.) il comune di Anzano, sarà tra i primi comuni ad impiegare i beneficiari di reddito di cittadinanza al servizio della comunità di Anzano -ha commentato soddisfatto il Sindaco Lavanga-. A tal fine lo scorso 3 agosto, l’Amministrazione comunale ha approvato n. 4 progetti (PUC) con delibera di giunta comunale.
Questi i progetti:
1. COSTRUIAMO UNA CITTA’ SOLIDALE
2. UN PAESE GREEN
3. PRENDIAMOCI CURA DEL NOSTRO PAESE
4. RISCOPRIAMO I LUOGHI DELLA CULTURA E DELLA MEMORIA.
L’amministrazione comunale lavora sempre per la Comunità».