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FOGGIA – C’era tanta emozione sul palco allestito martedì sera in piazza Cesare Battisti a Foggia per “Amore, Guerra e Pace”, il concerto dei quindici vincitori del Talent Voice – Premio Gino Sannoner del Concorso nazionale musicale “Umberto Giordano” 2018. La serata ha raccolto i copiosi applausi del pubblico delle grandi occasioni accorso davanti al Teatro.

Un successo attestato anche dal sindaco Franco Landella che ha elogiato nel suo intervento a inizio evento l’impegno profuso dagli organizzatori nel corso dell’intera manifestazione “che ha fatto onore a Foggia – ha detto - e ha portato tante persone in città con risultati positivi anche sull’indotto economico. Quello di questa sera – ha ricordato il primo cittadino - è un appuntamento che rientra nel cartellone ‘Foggia Estate’ e che intende premiare il lavoro svolto in questi anni dall’associazione Suoni del Sud, meravigliosa realtà che permette ai talenti più promettenti del nostro territorio di mettersi in luce, grazie all’impegno del maestro Gianni Cuciniello e del maestro Lorenzo Ciuffreda. La  cultura deve crescere e Foggia deve crescere”.

I giovani cantanti, selezionati nella fase finale del maggio scorso da Piero Pelù, hanno avuto l’opportunità di esibirsi dal vivo e di mostrare il loro talento. Rosangela Onorato, Lucia Ruggieri, Roberta di Gregorio, Michele Radicci, Fabio Graziani, Serena Carella, Annalaura Marseglia, Veronica Leone, Stefano Cece, Pietro Peloso, Nair Gatta, Duo MikYami (Michela Parisi e Ylenia Mangiacotti), Alberta Stampone, Michele Bonfitto e Damiano Ruggiero hanno interpretato alcuni dei brani più celebri della musica italiana composta tra gli anni Settanta e Novanta. Gli stessi pezzi che fanno parte del CD intitolato appunto “Amore, Guerra e Pace”, coprodotto da Suoni del Sud, organizzatrice del concorso, e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia. Il lavoro discografico, registrato presso il Clab Studios Recording di Foggia, sarà presentato nelle prossime settimane.

“La presenza in piazza di circa seicento persone, tra cui anche alcuni musicisti, discografici e addetti ai lavori, è per noi motivo di grande soddisfazione e ci ripaga di tutti i sacrifici di questi mesi; sembrava una cerimonia più che un concerto”, commenta  entusiasta Ciuffreda, direttore artistico del concorso. “È stata apprezzata la scelta oculata dei brani proposti, difficili da interpretare nella maniera in cui noi abbiamo chiesto di cantarli ai ragazzi, perché abbiamo cambiato tutti gli arrangiamenti. Ogni pezzo postato sui social ha superato le mille visualizzazioni in poche ore. Con il sostegno e l’incoraggiamento dell’assessore alla cultura Anna Paola Giuliani, che ringraziamo, investiremo sempre di più nel concorso, chiamando altri grandi artisti e apportando modifiche sostanziali al regolamento”.

Copiosi gli applausi anche per Cristian Levantaci, che ha presentato l’evento, e per la Band “Suoni del Sud” composta da Giuseppe Fabrizio (pianoforte), Sergio Picucci (basso), Pino Lentini (sax), Patrizio Campanile (chitarra), Mimmo Campanale (batteria) e Leonardo Marcantonio (percussioni).

La kermesse si è conclusa con un’ovazione quando i quindici che hanno intonato insieme “We are the world”,  vero inno all’amore e alla pace.

“È stata un’emozione grandissima per noi organizzatori vedere questi ragazzi esibirsi in un’occasione così importante – spiega Gianni Cuciniello, presidente del concorso – poiché questi giovani artisti ormai li conosciamo da mesi, li abbiamo ascoltati durante le esibizioni e li continuiamo a seguire. Ora ci attende la presentazione ufficiale del CD”.

 

Sarà inaugurato da Palextra, in via Guglielmi, domenica 2 settembre 2018

Cuore e tecnologia: monitoraggio e elaborazione dati per migliorare se stessi

FOGGIA – Da settembre, Palextra Foggia sarà l’unico Centro Wellness, in tutta la Puglia, dove si potrànno utilizzare bike connesse al sistema mywellness. Di cosa si tratta? Semplice: utilizzare le tecnologie più avanzate, nel modo più semplice e automatico possibile, per costruire un’esperienza di movimento e di benessere esattamente basata sulle necessità, i ritmi e il benessere del singolo, con dati monitorati in presa diretta. Viviamo in un mondo digitale dove, grazie a smartphone, tablet e nuove tecnologie disponibili, siamo sempre connessi ai nostri contenuti. Questa evoluzione ha cambiato anche l'esperienza di allenamento. Il sistema delle bike connesse, permette a chi si allena di accedere a dati, contenuti e programmi di allenamento sempre e ovunque, trasformando la voglia di attività fisica in esperienza personalizzata e "in movimento". L'utente, se vuole, può rimanere in contatto costante con lo staff, far seguire i suoi progressi, partecipare a sfide e gestire programmi di allenamento. Il risultato è un'esperienza di allenamento realmente personalizzata.

DOMENICA 2 SETTEMBRE IL PARTY INAUGURALE. Palextra Foggia, attiva dal 1999, domenica 2 settembre, entrerà idealmente e concretamente nel suo ventesimo anno di attività inaugurando una stagione di profonde innovazioni. Alle ore 20, il Centro Wellness di via Guglielmi darà il benvenuto alla città e al futuro con un party inaugurale. Sarà un’occasione informale, per presentare un progetto che rivoluziona il modo di prendersi cura di se stessi. “Non è fitness, è il tuo stile di vita”: questo il messaggio. Palextra Foggia presenterà i nuovi corsi, la rimodulazione funzionale degli spazi, l’implementazione di nuove tecnologie che ampliano l’offerta di benessere della struttura, la specializzano, facendo del capoluogo dauno uno dei centri di riferimento più accreditati per il Mezzogiorno d’Italia. Il party inaugurale, che darà il via alle attività 2018-2019, è aperto a tutti.

TECNOLOGIA E VALORI DEL BENESSERE. “Prendersi cura di se stessi, migliorare la propria condizione psico-fisica, non è semplicemente ‘fare palestra’, significa muoversi, combattere attivamente la sedentarietà che è uno dei mali del nostro tempo, confrontarsi con gli altre persone, di tutte le età, condividendo la cultura del movimento, la bellezza di andare incontro a se stessi e agli altri con un atteggiamento positivo che ha riflessi in ogni ambito della vita”, spiega Antonio Bozza, uno dei soci-trainer di Palextra Foggia in un team che mette in campo anche le professionalità di Davide Colella, Massimo Gervasio e Rino Pistilli, gli altri soci trainer e coordinatori di una equipe formata da dottori in Scienze Motorie e diplomati ISEF, specializzati e qualificati da anni di esperienza lavorativa e continuo aggiornamento. 

UN CENTRO DI RIFERIMENTO. Il centro wellness di via Guglielmi è distribuito su una superficie di 600 metri quadrati, con attrezzature all’avanguardia per la ginnastica medica. Il ventesimo anno di attività inizia con una vera e propria rivoluzione di forma e contenuti espressi e veicolati attraverso la cultura del benessere. Cambiano il logo, i colori, la stessa identità visuale di Palextra Foggia, anche attraverso una strategia di rebranding che rende più leggibile, e alla portata di tutti, un messaggio universale: prendersi cura del proprio benessere psicofisico è un atto che ha riflessi positivi non solo su se stessi, ma anche sulla società.

 

Dichiarazione di Lia Azzarone, segretario provinciale del Partito Democratico di Capitanata

La lotta alla mafia si attua schierando in campo forze e intelligence. E' la strategia seguita dall'ex ministro dell'Interno Marco Minniti per contrastare i sanguinari clan del Gargano e che il prossimo 5 settembre sarà portata a compimento con l'istituzione dei Cacciatori di Puglia, corpo speciale dell'Arma dei Carabinieri, ed il suo insediamento nelle strutture della caserma dell'Aeronautica di Jacotenente.

La presenza operativa dei militari ha già portato risultati positivi in serie: arresti, sequestri di armi e droga, capillare controllo del territorio. Fatti inoppugnabili che hanno marcato la presenza dello Stato e restituito maggiore sicurezza alle comunità.

La presenza sul campo dei Cacciatori di Puglia incrementerà il livello di efficacia delle attività investigative svolte anche dal Reparto di prevenzione anticrimine istituito a San Severo, altro centro di attività della criminalità organizzata.

I feroci episodi di cronaca delle settimane passate sono lì ad ammonirci che la guerra contro la mafia e l'illegalità è tutt'altra che vinta. Ora, però, i cittadini e le imprese della provincia di Foggia sanno di poter contare su un apparato di sicurezza numericamente più consistente e qualitativamente più raffinato.

 

BARI E BAT, UVA DA TAVOLA A RISCHIO | Nella provincia di Bari e nella Bat le ondate di maltempo che si sono succedute nel mese di agosto e gli sbalzi di temperatura stanno mettendo a dura prova un importante segmento della produzione agricola del territorio: l’uva da tavola. Dopo  un avvio di campagna promettente, nella seconda metà di agosto sono emersi problemi di tenuta. I violenti temporali, uniti a trombe d'aria e grandinate, hanno reso impraticabili i vigneti, tanto da indurre CIA Puglia a richiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità.

Dei circa 35000 ettari di superficie ad uva da tavola della Puglia oltre 15.000 ettari sono nelle province di Bari e Bat, con una produzione di circa 4,5 milioni di quintali. "Le avverse condizioni atmosferiche da un lato e il mercato dall’altro stanno ammazzando un comparto fondamentale per l’economia del nostro territorio - afferma il presidente Cia Levante (Bari – Bat) Felice Ardito - non è possibile produrre uva da tavola ad un costo di 0,60 €/kg e venderla a un prezzo che non copre neanche le spese di produzione. Siamo al fallimento.  Servono interventi che aiutino a risollevare il settore. Una parte importante deve farla la GDO, che non può strozzare le imprese agricole con prezzi al ribasso, favorendo le produzioni degli altri Paesi che non garantiscono le norme di sicurezza per i consumatori, al contrario di quello che invece garantiscono i nostri agricoltori. È risaputo che nei Paesi extra-europei ed in alcuni europei vengono utilizzati prodotti fitosanitari che in Italia sono vietati. Non è possibile pagare contributi di 15 euro per ogni giornata di lavoro, mentre in altri Paesi se ne pagano la metà ed anche meno. Chiediamo l’esposizione del doppio prezzo sui prodotti in vendita. I consumatori devono sapere chi sono gli sfruttati. In questo stato di cose gli agricoltori onesti sono gli sfruttati. Anche questo è caporalato, però a danno delle imprese. Queste sono solo alcune delle rivendicazioni che come Cia poniamo all’attenzione delle istituzioni regionali, nazionali ed europee dalle quali gli agricoltori da anni attendono risposte".

LECCE, CAMPAGNA VITIVINICOLA AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE | Temporali, grandinate e allagamenti si sono abbattuti su tutto il Salento, a macchia di leopardo. Più colpita la zona jonica, da Gallipoli a Nardò e Porto Cesareo. Ad avere la peggio nel Leccese è stata la vite, nel periodo più delicato di formazione dei grappoli e nella zona più significativa per il comparto in questo momento, e dunque Leverano, Guagnano, Copertino, la zona del Doc e del Salice. Danneggiate le uve a bacca rossa, Negramaro e Primitivo.

"Sarà certamente una campagna al di sotto delle aspettative - spiega Benedetto Accogli, presidente CIA Salento - Sicuramente abbiamo perso il +15% pronosticato a inizio estate, anche se il maltempo ha accelerato le operazioni di vendemmia per evitare che umidità e muffe si insinuassero e il prodotto sano fosse a sua volta colpito da batteriosi, intervenendo a discapito della qualità del vino. La qualità si fa sempre in campagna, nelle fasi successive puoi solo conservarla, ed è importante che l'uva che viene raccolta sia sana e indenne da ogni parassita: al di là dei danni prodotti dalla grandine e dalla pioggia che hanno rotto gli acini, le muffe sono catastrofiche". Le previsioni della vigilia sono state funestate dal maltempo. Salve le produzioni estive a pieno campo, già raccolte prima delle violente perturbazioni. 

DUE MARI, TARANTINO BOMBARDATO | Particolarmente critica la situazione nella provincia di Taranto, interessata da fenomeni temporaleschi violentissimi. Le distese di olive all'indomani delle piogge torrenziali certificano le perdite del settore: campi off-limits per giorni causa allagamenti non hanno consentito di effettuare regolarmente le pratiche agricole. In alcune zone si registrano perdite della produzione olivicola per almeno il 50%. Al dato, si aggiungono i danni provocati alle piante dalla grandine e gli attacchi dei patogeni, determinati da abbondante acqua e umidità, che hanno aggredito anche i vitigni. Il maltempo ha messo ko i vigneti, la grandine ha maciullato gli acini e compromesso irreparabilmente la vendemmia. Pregiudicata anche la viabilità, già complicata nelle aree rurali. Situazione analoga nella provincia di Brindisi, che seppur colpita marginalmente nella parte Sud al confine con il Salento ed il Tarantino, ha subito danni ingenti all'uva da vino.

CAPITANATA, POMODORO SOTT'ACQUA SUL GARGANO | L'impressionante grandinata e i nubifragi che hanno interessato il Gargano da Rodi a Lesina fino alla città capoluogo hanno letteralmente affogato interi campi di pomodoro, generando inevitabilmente una dolorosa contrazione delle rese nel Nord della Puglia e determinando un abbassamento della produzione media che si attesta così tra i 600 e i 1000 quintali per ettaro, a seconda delle zone. Si registrano pesanti danni anche all'olivicoltura, all'uva da vino e agli agrumi. Secondo le prime stime, il maltempo ha mandato in malora fino a quasi il 30% della produzione di uva da tavola. Come una maledizione annunciata, le fitopatologie hanno fatto il resto e probabilmente determineranno gli stessi trend dell'anno scorso.

CIA Puglia ha monitorato costantemente la situazione. Su tutto il territorio i dirigenti e i tecnici sono impegnati in continui sopralluoghi e nell’assistenza alle aziende colpite dal maltempo. "Alla luce degli ormai arcinoti limiti del decreto legislativo 102/2004 che non garantisce un adeguato ristoro dei danni considerato l'esiguo plafond del fondo di solidarietà, CIA Puglia propone da tempo di costituire un fondo assicurativo coperto dalla fiscalità generale e dalle risorse del PSR - conclude il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba - Rinnoviamo, inoltre, alla Regione Puglia la richiesta di concedere ulteriore carburante agricolo agevolato, in considerazione dell'intensificazione delle operazioni colturali e dei trattamenti successivi al maltempo". 

 

Foggia – Un popolo intero, quello dei pensionati, e un’intera provincia, quella di Foggia: dal 3 settembre, col primo appuntamento a Rignano Garganico, al 4 ottobre 2018, con la chiusura delle assise di base a Orsara di Puglia, lo SPI Cgil attraverserà tutta la Capitanata per vivere una delle stagioni congressuali più importanti degli ultimi 20 anni. Lo Spi è presente con una propria sede, dirigenti e attivisti in 34 centri della Capitanata. Sui Monti Dauni, l’area dove maggiore è la presenza di anziani e la necessità di sostegno ai pensionati, Spi-Cgil è attivo con 10 sedi. I congressi attraverseranno tutta la provincia, dal Gargano al Tavoliere, dalle città più grandi ai centri più piccoli. “La provincia di Foggia e l’intero Paese stanno vivendo un periodo storico molto complesso e difficile, per questo è ancora più importante portare la partecipazione e il confronto vero, non quello virtuale di facebook, nel maggior numero di piazze, città e borghi della Daunia”, ha spiegato Franco Persiano, segretario generale SPI Cgil Foggia. “Quelli che ci accingiamo a svolgere saranno dei congressi aperti all’intera cittadinanza, non solo ai nostri iscritti ai quali spetterà il compito di votare i documenti congressuali”, ha aggiunto Persiano. “In tutta Italia, c’è chi alimenta il vento della paura per far dimenticare ai cittadini le vere questioni: qui servono politiche per il lavoro ai giovani, occorre che le promesse sulle pensioni non restino tali, è necessario che su scuola, ricerca e vera formazione si torni a programmare e investire, non è più derogabile un’attenzione più efficiente e puntuale sul diritto alla casa, alla salute, all’invecchiamento attivo”, ha continuato il segretario generale di SPI Cgil Foggia. “Mentre tutta l’attenzione mediatica si concentra sulla caccia alle streghe in tema di immigrati, interi territori sono sotto lo scacco della criminalità organizzata italiana e, nel frattempo, nelle nostre città dove le periferie sono diventate dormitori, non si pensa a costruire presidi di socialità e aggregazione che restituirebbero sicurezza e vivibilità, oltre a contrastare la solitudine e l’inedia di intere generazioni”. Per il sindacato dei pensionati, i risultati delle elezioni politiche del 4 marzo rappresentano “uno spartiacque tra il prima e il dopo, che ci spinge a guardare in modo diverso al ruolo e al futuro dell’azione sindacale. “Il numero degli esclusi da tutto, in questi anni, è vertiginosamente aumentato: i giovani senza lavoro, gli anziani soli e al minimo della pensione, i lavoratori italiani e stranieri sfruttati con contratti da fame o a nero, le donne che non sono messe nelle condizioni di avere una occupazione o di poterla conciliare con gli impegni familiari chiedono un cambiamento reale della politica e della società, un cambiamento che significa sostegno, servizi, efficienza del pubblico, diritti veri. L’ascensore sociale, quella possibilità di cambiare le proprie condizioni in meglio, non funziona più da molto tempo. La risposta a quelle drammatiche e urgenti necessità, è stato il fumo del consenso basato su paura, odio e rancore. E’ da questo corto circuito che bisogna uscire, perché individualismo, populismo e intolleranza non portano da nessuna parte, se non a una versione aggiornata e non meno pericolosa di razzismi e fascismi. A questa situazione, noi opponiamo una rete di solidarietà e di valori estesa e attiva ovunque, tutto l’impegno che stiamo mettendo con iniziative e progetti come le giornate itineranti su partecipazione, diritti e cultura, le università della terza età, l’apertura di nuove sedi in paesi e periferie, il lavoro sui tavoli di concertazione dei Piani Sociali di zona, le campagne di contrasto ai fenomeni tragici del caporalato e delle mafie che sfruttano in lavoro bruciando il futuro, la netta contrapposizione al razzismo e ai nuovi fascismi. Dobbiamo far vincere la speranza, coltivandola concretamente, battendoci per le fasce più deboli, aiutando le persone a superare la paura dell’oggi e del domani. Sono i valori fondanti della nostra organizzazione, e noi continueremo a impegnarci affinché siano nuovamente e pienamente affermati”, ha concluso Franco Persiano.

 

Il Festival dei Monti Dauni presenta ufficialmente l'ultimo spettacolo di questa XVI edizione esattamente dove l'aveva inaugurata, cioè nel capoluogo dauno, con “E Bonasera, Ammore”, giovedì 30 agosto, omaggio al compositore foggiano Evemero Nardella.

A Foggia, infatti, dopo il successo del concerto di Karima, sarà ancora via Lanza la scenografia del concerto dell'Orchestra Piedigrotta, con il soprano Angela Gragnaniello e la voce pop di Beppe Delre, dedicato a uno dei figli più importanti della Capitanata, che ha reso famosa nel mondo la canzone napoletana d’autore, contribuendo a farla diventare diventare patrimonio culturale internazionale. Significative le collaborazioni di Nardella con Libero Bovio, Ernesto Murolo e Ferdinando Russo.

Il concerto, presentato da Loris Castriota Skanderbegh, in collaborazione con il Comune di Foggia – Assessorato alla Cultura e con il Teatro “Umberto Giordano”, si basa sul lavoro di ideazione, ricerca e direzione del direttore del festival Ruscillo e si avvale degli arrangiamenti originali di Mario Longo e Franco De Feo.

Lunedì sono iniziati a Sant’Agata di Puglia i corsi musicali dedicati a un altro importante musicista della nostra terra: il clavicembalista Cesare Marotta. - spiega Ruscillo - La Capitanata è stata una terra fertile di artisti e musicisti che vanno riscoperti e divulgati. Dopo la memoria resa a Rossomandi, il 30 agosto il Festival omaggerà il foggiano Evemero Nardella e altre importanti sorprese ci saranno nella sessione autunnale”.

Ancora una volta il Festival dei Monti Dauni, grazie alla collaborazione con le amministrazioni comunali, ha presentare al pubblico spettacoli di assoluto rilievo artistico e culturale, tutti made in Puglia, con circa cinquanta tra artisti, musicisti e tecnici, attivi in questa edizione estiva. Tutto ciò si ripete ininterrottamente da oltre quindici anni, rendendo la musica il filo conduttore per scoprire le bellezze delnostro territorio.

L’Orchestra Piedigrotta, fondata nel 2003, grazie agli arrangiamenti inediti, presenterà al pubblico una significativa produzione del maestro Nardella, pescando in quei componimenti musicali appositamente scritti e pensati per la Festa di Piedigrotta, ovvero per il primo festival della canzone d’autore nella storia del nostro Paese.

L'evento rientra nella Rete “D.A.M.A.” sostenuta dalla Regione Puglia – Patto per la Puglia - FSC 2014-2020.

Ingresso libero, inizio concerto ore 21.

 

Il maltempo non dà tregua nelle campagne pugliesi, dalla Capitanata al Salento. In particolare la provincia di Taranto, negli ultimi giorni, è stata interessata quotidianamente da violente bombe d’acqua e da grandinate che hanno praticamente distrutto intere coltivazioni di uva da tavola e oliveti, compromesso la vendemmia e messo in ginocchio centinaia di aziende in diversi comuni.

Grandinate e una violenta tromba d’aria hanno, inoltre, interessato nella giornata di ieri gli agri di Minervino Murge e Spinazzola (Bat), dove il maltempo ha letteralmente distrutto interi vigneti pronti per la vendemmia oltre che coltivazioni e fruttiferi.

Da giorni nella provincia di Taranto la CIA – Due Mari sta seguendo costantemente l’evolversi della situazione e, sin dalle ore successive ai primi temporali, ha richiesto alla Regione Puglia di attivarsi per la delimitazione delle zone colpite e per la stima dei danni, operazioni propedeutiche alla richiesta dello stato di calamità.

Anche ieri nella provincia di Barletta-Andria-Trani la CIA – Agricoltori Italiani si è attivata per fare un primo monitoraggio della situazione e una prima stima dei danni.

Su tutto il territorio i dirigenti e i tecnici della CIA – Agricoltori Italiani sono impegnati in sopralluoghi e nell’assistenza alle aziende colpite dal maltempo.

Gli uffici territoriali della CIA sono pronti a fornire la necessaria assistenza agli agricoltori per effettuare le dovute segnalazioni, che vanno inviate nel più breve tempo possibile agli enti competenti, per permettere poi agli uffici regionali di verificare tali segnalazioni, di delimitare le aree e di richiedere lo stato di calamità.

La situazione in molte zone della Puglia è davvero critica con la raccolta di uva sia da tavola che da vino ormai compromessa, con oliveti nei quali si è perso ormai l’intero raccolto e con danni alle piante arboree, alle produzioni orticole, ma anche alle strutture aziendali e alle strade.

Su tutto, poi, incombe il pericolo fitopatie che potrebbero svilupparsi a causa proprio della pioggia e delle umidità oltre che delle ferite inferte alle piante dalla grandine.

Insomma, l’ennesima calamità naturale che ha messo in ginocchio centinaia di aziende e migliaia di famiglie.

La CIA – Agricoltori Italiani di Puglia nel prendere atto della dichiarazione di ieri dell’assessore regionale Leonardo Di Gioia che ha comunicato di aver allertato gli uffici regionali  perché procedano con le prime verifiche sul campo e con le ispezioni al fine di quantificare i danni provocati dal maltempo di questi giorni, proprio così come richiesto da CIA Puglia il 21 agosto scorso, chiede all’Assessore Di Gioia di porre la dovuta attenzione alle segnalazioni che pervengono da tutte le associazioni agricole e soprattutto da quelle che da giorni sono sul campo a monitorare la situazione e ad assistere gli agricoltori, relativamente anche alle procedure che saranno avviate dagli uffici regionali in ogni provincia.

Si sollecita, inoltre, la Regione Puglia, sulla base di una richiesta già inoltrata diverse settimane fa, a concedere ulteriore carburante agricolo agevolato, soprattutto alla luce dell’aumento negli ultimi giorni di operazioni colturali e trattamenti dovuti proprio al maltempo.

La CIA – Agricoltori Italiani di Puglia, infine, sollecita la modifica del decreto legislativo 102/2004, perché l'attuale normativa non consente alle imprese di ricevere un adeguato ristoro dei danni subiti. Il Governo deve prendere una volta per tutte in seria considerazione la proposta di CIA – Agricoltori Italiani di costituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dalle calamità e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale e in parte dai fondi del PSR. 

 

Tutti i weekend, dal 1° al 16 settembre, il Centro Commerciale mette a disposizione gratuita i suoi spazi per vendere e acquistare vecchi testi.

Agosto sta per terminare e con l’arrivo di settembre il pensiero va inevitabilmente all’inizio del nuovo anno scolastico e all’acquisto di tutto l’occorrente, soprattutto i libri. Ecco perché il Centro Commerciale GrandApulia ha pensato di mettere a disposizione i propri spazi, offrendo un nuovo servizio che possa essere utile ai suoi clienti che potranno disfarsi dei vecchi testi, dando vita ad un vero e proprio ‘Mercatino dei libri usati’ che sarà operativo tutti i weekend dal 1° al 16 settembre.

Dar via i libri che non sono più utili e facilitarne il reperimento per altri è un metodo che funziona da sempre e che ora avrà anche un luogo comodo, con tanto di stand gratuiti, che andrà a sostituire i classici bagagliai aperti e stracolmi di vecchi libri piazzati all’uscita dalle scuole.

Il meccanismo è facilissimo. Basta chiamare gli organizzatori al numero 371.3612774 e prenotare il proprio spazio gratuito per il weekend (fino ad esaurimento posti). Il mercatino si svolgerà nella piazza centrale (ingresso Ipercoop) ogni sabato dalle 15.30 alle 20.00) e ogni domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 20:00. Contestualmente, a partire dalle 17:00, sono previste delle letture animate per bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni e sarà allestita un’area di booksharing per i libri non scolastici (attiva dalle 16.00) per la quale è necessaria la prenotazione.

 

Cataneo: come perdere ancora tempo, acqua e risorse sul ciclo integrato dell’acqua provocando problemi ai “non più bagnanti” e con danni agli operatori economici

Foggia. Eccoci quasi alla fine della stagione estiva ed è arrivato, dopo le analisi svolte dall’ARPA, il divieto di balneazione, durato tre giorni, per un ampio tratto di mare sipontino di fronte alla foce del Candelaro. Dopo la revoca di ieri da parte del Comune di Manfredonia non rimangono le imprescindibili considerazioni rispetto alle cause di tale deleteria situazione derivante dalla gestione non adeguata del ciclo integrato dell’acqua che, dopo aver provocato penuria di risorsa idrica con invasi non realizzati (es. diga Piano dei Limiti), dispendio di acqua potenzialmente riutilizzabile per l’uso irriguo per la mancanza di impianti di affinamento delle acque reflue, ha provocato insicurezza, unitamente a quella nell’ambito agricolo che si registra quando si utilizza l’acqua depurata ma non affinata prelevandola dal torrente Candelaro con motopompe ed irrigando i campi, anche in ambito balneare. I divieti di balneazione si pongono quindi l’obiettivo di tutelare la salute pubblica ma diventano, nel contempo, anche la causa che provoca danni ai non più bagnanti ed agli operatori turistici e commerciali, come in questo ultimo caso, del litorale sipontino ed anche ai proprietari di immobili nella stessa zona.”

“Siamo purtroppo a riscontrare pure in questo ambito che, come quello dei rifiuti, come al solito, non si affrontato per tempo i problemi essenziali per i cittadini. Pur avendo denunciato da tempo questa precaria e non adeguata situazione del ciclo integrato dell’acqua sia a livello comunale (da parecchi anni e con proposte al riguardo come la deliberazione del Consiglio comunale di Foggia n.32/2017 rimasta inevasa) sia in ambito provinciale foggiano (l’ultima contestazione nello scorso mese di gennaio con la partecipazione ad un incontro in Provincia con la presenza dei rappresentanti di Acquedotto Pugliese) – dichiara Pasquale Cataneo consigliere comunale e provinciale di Foggia- ci siamo ritrovati a subire, per l’ennesima volta ed in modo evidente, uno degli effetti deleteri della non adeguata gestione del ciclo idrico, confermata dai risultati delle ultime analisi dell’ARPA, soprattutto delle fasi di depurazione e affinamento, delle acque reflue rivenienti dai depuratori che defluiscono nel torrente Candelaro. A nulla o a poco è valso aver dichiarato in merito a gennaio u.s., alla fine delle feste natalizie, quanto segue:…. “in attesa di interventi legati agli invasi, oltre a quelli sul risparmio idrico, sempre più utili e necessari, gli altri che possono avere effetti più rapidi, in termini di maggiore disponibilità di risorsa idrica, sono quelli legati al recupero delle acque reflue ed il loro uso, in ambito irriguo, risparmiando l’acqua presente negli invasi per l’uso potabile ed innalzando la sicurezza alimentare e la qualità delle acque di balneazione”; ……siamo giunti alla fine dell’estate con il problema non risolto anzi acuito.”.

Prima o poi i nodi vengono al pettine. Essere consapevoli che il livello di responsabilità della politica non può non affrontare le questioni serie, di maggiore interesse per il presente ma anche per il futuro, come in questo ambito, fondamentali per la vita quotidiana delle popolazioni amministrate e dell’interso sistema socio-economico come ad esempio quello del ciclo integrato quello dei rifiuti e dell’acqua. Essenziali i controlli, unitamente alle attività ed agli investimenti per chiudere il ciclo dell’acqua migliorando le fasi di collettamento e convogliamento, depurazione ed affinamento, con il riutilizzo, ad esempio in agricoltura e negli impianti produttivi. Ciò, se realizzato compiutamente, ha effetti positivi generali sull’ambiente ed in particolare sul corretto utilizzo e risparmio della risorsa idrica, sulla sicurezza alimentare e balneare, per la tutela e valorizzazione del settore turistico e delle attività correlate, del patrimonio demaniale (spiagge, arenili, torrenti, ecc. ) e privato (terreni senza problemi di irrigazione e immobili in località turistiche non svalutati). E’ quindi un tema con risvolti molteplici e sicuramenteutili al bene pubblico e ai cittadini amministrati.

“Purtroppo -sottolinea il rappresentante dell’assise consiliare foggiana Cataneo-l’Amministrazione comunale a Foggia, per esempio, sembra che non riesca a comprendere l’importanza della questione, pur se inserita nel programma elettorale del centrodestra, e, fatto ancor più grave, perché non ha dato seguito alle proposte di indirizzo che, in merito, hanno assunto prima la forma di mozione e poi di delibera approvata, da oltre un anno, dal Consiglio comunale! Nulla. Nessuna risposta, nessuna relazione a cura dell’assessore competente, sui punti salienti dell’atto amministrativo, come ad esempio i controlli o la partecipazione alla manifestazione di interesse ad un apposito bando regionale che poneva a disposizione risorse finanziarie dedicate ad impianti di affinamento delle acque reflue, a valle dei depuratori (ad esempio di via Castiglione e in zona ASI), utili e necessari per affrontare tale problema con misure non solo emergenziali. Alla ripresa delle attività delle Commissioni consiliari dl Comune di Foggia -conclude il consigliere al primo mandato amministrativo ed in palese diatriba politica con l’attuale Amministrazione per il venir meno degli impegni su questa ed altre questioni programmatiche- proporrò ai colleghi consiglieri una nota sull’argomento, da inviare alla Prefettura ed ad altri Enti per eliminare anche l’alibi a chi finora non ha operato sull’argomento pur essendo stato investito dal Consesso contribuendo a questi effetti deleteri registrati a valle dei depuratori. A livello provinciale invece, prospetterò al Presidente ed ai colleghi consiglieri un approfondimento specifico e la discussione della questione prima in Consiglio provinciale e poi con il possibile ed auspicabile coinvolgimento dell’Assemblea dei Sindaci per fare il punto delle situazione dell’intera Capitanata. Rinnovo infine l’invito a chi, amministratore pubblico e/o rappresentante di enti o aziende interessate. non ha, finora, mostrato adeguato interesse sul tema, di ritrovare attenzione corale e porre in essere azioni collettive condivise per affrontare e risolvere la questione ed evitare di perdere ancora tempo, acqua e risorse provocando problemi ai cittadini e danni agli operatori economici.”

 

Canteranno dal vivo in Piazza Cesare Battisti il 28 agosto, nell’ambito del cartellone del Foggia Estate 2018, i quindici vincitori del Talent Voice – Premio Gino Sannoner della decima edizione del Concorso nazionale musicale “Umberto Giordano” che si è svolto a Foggia lo scorso maggio. Un’esibizione live che è solo il primo passaggio di un progetto culturale molto più ampio.

I cantanti, selezionati nella fase finale da Piero Pelù, presidente della Giuria tecnica, hanno infatti anche registrato un CD dal titolo “Amore, Guerra e Pace” (lo stesso dato alla serata), co-prodotto dall’associazione Suoni del Sud, organizzatrice del concorso, e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia. Il lavoro discografico, particolarmente curato dalla scelta dei brani agli arrangiamenti, è stato realizzato presso il Clab Studios Recording di Foggia e sarà presentato nel mese di settembre.

Intanto, martedì prossimo i giovani talenti saliranno sul palco davanti al Teatro Giordano, lì proprio dove si è svolta la finale del contest, per cantare alcuni dei pezzi più rappresentativi della musica leggera italiana composta tra gli anni Settanta e Novanta.

Celebri pezzi di Franco Battiato, Pino Daniele, Gianni Morandi, Lucio Dalla, Mina, Lucio Battisti e tanti altri big saranno interpretati da Rosangela Onorato, Lucia Ruggieri, Roberta di Gregorio, Michele Radicci, Fabio Graziani, Serena Carella, Annalaura Marseglia, Veronica Leone, Stefano Cece, Pietro Peloso, Nair Gatta, Duo MikYami (Michela Parisi e Ylenia Mangiacotti), Alberta Stampone, Michele Bonfitto e Damiano Ruggiero.

Saranno accompagnati dalla Band “Suoni del Sud” composta da Giuseppe Fabrizio (pianoforte), Sergio Picucci (basso), Pino Lentini (sax), Patrizio Campanile (chitarra), Mimmo Campanale (batteria) e Leonardo Marcantonio (percussioni) .

La serata, presentata da Cristian Levantaci, rientra nel progetto di valorizzazione delle risorse artistiche locali che Suoni del Sud, su impulso del direttore artico del Concorso musicale “Giordano” Lorenzo Ciuffreda, e del presidente Gianni Cuciniello, e l’amministrazione comunale foggiana, con in primis il sindaco Franco Landella e l’assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani, hanno inteso intraprendere in occasione della decima edizione della grande competizione che quest’anno vanta la partecipazione di oltre 1.200 concorrenti.

Risorse artistiche e contest particolarmente elogiati anche da Pierò Pelù che ha definito “di altissimo livello”  la preparazione musicale a Foggia e dintorni.

“Incrementare e diversificare l’offerta culturale del territorio vuol dire anche rafforzare la capacità competitiva del tessuto economico – sottolinea Ciuffreda - generando ricadute positive sia per i cittadini sia per le attività imprenditoriali che insistono sul territorio”.

L’evento avrà inizio alle 21.30 ed è ad ingresso gratuito.

 

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