Sono diversi mesi che in V.le Colombo è stato abbandonato un serbatoio in amianto, che pare essere stato avvolto in una busta di plastica ormai deteriorata a seguito di segnalazioni fatte ai vigili urbani da alcuni residenti della zona, oltretutto utilizzato incoscientemente anche come contenitore dei rifiuti.
Da più di una settimana sono stati segnalati in via De Petra, nel parcheggio antistante il parco dedicato al militare Angelo Ricci, alcuni pannelli d'amianto non più integri.
Del serbatoio, abbandonato in una zona centrale di Foggia, facemmo denuncia al comando dei carabinieri della forestale il 20 luglio.
Dei pannelli, lasciati in una zona periferica, ma molto frequentata dalla movida locale, abbiamo inviato una pec al Sindaco e per conoscenza ai Vigili Urbani, ASL, Carabinieri, Prefetto, Procura della Repubblica e Questore in data 23 luglio.
In entrambi i casi, ad oggi, chi di competenza non ha ancora provveduto a mettere in sicurezza gli ingombranti potenzialmente pericolosi.
Da sottolineare che l'amianto, se non più integro ,è molto dannoso: in quanto le fibre, che sono molto più sottili di un capello, vengono facilmente trasportate dal vento e se inalate, essendo cancerogene, sono nocive per la salute.
Visto che la tutela della salute è un diritto sancito dal 32° articolo della Costituzione Italiana ci saremmo aspettati maggiore celerità da parte delle autorità competenti.
Foggia - La tassa rifiuti TARI continua a rappresentare un peso insostenibile e spesso ingiustificato, se si considerano le iniquità che lo caratterizzano, per le imprese del nostro territorio.
Dai dati raccolti dal portale Confcommercio www.osservatoriotasselocali.it si conferma la continua crescita della tassa sui rifiuti pagata da cittadini e imprese nonostante una significativa riduzione nella produzione dei rifiuti. Emerge anche un evidente divario di costo tra uguali categorie economiche, persino nella stessa provincia in cui si opera. In particolare si evidenzia come, sul nostro territorio, le categorie degli alberghi (con o senza ristorante), delle case di cura e di riposo, i banchi di mercato (sia di generi alimentari che di beni durevoli), le attività legate al benessere e gli ipermercati, siano quelle più sofferenti.
Il 62% dei Comuni capoluogo di provincia registra una spesa superiore rispetto ai propri fabbisogni (Fonte: www.opencivitas.it, sito promosso dal Dipartimento delle Finanze e dalla SOSE per determinare i fabbisogni standard delle varie amministrazioni locali). A Foggia lo scarto tra la spesa reale del Comune per la gestione dei rifiuti urbani e la spesa ideale, cioè quello che il Comune dovrebbe spendere in base ad alcuni standard, è pressoché nullo (€25.282,118 contro €25.640,317), ma preoccupa il fatto che, tra tutti i capoluoghi di provincia pugliesi, Foggia si colloca all’ultimo posto per la quantità dei servizi offerti. Infatti a un livello di spesa medio corrisponde un livello di servizi offerti scarso, secondo le stime elaborate dal Dipartimento delle Finanze e dalle SOSE e presentate sul portale www.opencivitas.it
Dai dati emersi risulta evidente come sia urgente che si tenga conto di specifiche esenzioni o agevolazioni per le attività stagionali e per le aree scoperte operative e che venga confermato il principio secondo il quale il tributo non è dovuto, né in parte fissa né in parte variabile, per i rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato a recupero.
Sarà fondamentale, inoltre, introdurre misure che leghino in maniera sempre più vincolante la determinazione dei costi del servizio a parametri di efficienza.
Dichiarazione del Gruppo consiliare del Partito Democratico.
Landella sfugge al confronto sui temi del governo della città e il suo rispetto per il Consiglio comunale è nullo.
A dimostrare entrambe le affermazioni è la mancatastipula del contratto di servizio 'definitivo' con AMIU con l'obiettivo di migliorarela gestione del servizio integrato di raccolta e trattamento dei rifiuti solidi urbani e ridurne i costi.
L'impegno al confronto è contenuto in una mozione approvata da consiglieri di maggioranza e minoranza durante la seduta del Consiglio comunale, svoltasi il 31 marzo scorso, che ratificò l'incremento della TARI deciso dal sindaco e imposto con il ricatto politico delle dimissioni.
L'obiettivo esplicito della mozione era duplice: garantire ai cittadini un servizio migliore e realizzare una più equa manovra fiscale. Il termine del 31 luglio non fu indicato a caso, giaccchè quella è la data entro cui bisogna approvare il documento di salvaguardia degli equilibri di bilancio del Comune.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico fu promotore del documento e accettò di buon grado, esclusivamente nell'interesse dei cittadini, il confronto amministrativo allo scontro politico, pure legittimato dalle precise responsabilità dell'Amministrazione comunale rispetto all'incremento della TARI.
Di questoavvilente esito dovrebbero prendere atto i consiglieri comunali di maggioranza che sottoscrissero quella mozione e che proprio alla stipula del contratto con AMIU collegarono il voto favorevole al bilancio, scongiurando il commissariamento del Comune.
E' legittimo attendersi da parte loro dichiarazioni e atti che facciano emergere questa enorme contraddizione.
Così com'è auspicabile che Landella, a meno di anno dalla scadenza del mandato amministrativo, non corra ai ripari con soluzioni rabberciate e raffazzonate inevitabilmente vincolanti per la prossima Amministrazione comunale.
Il prevedibile epilogo di questa vicenda è il retrogusto amaro del festacchio organizzato per celebrare la faraonica isola pedonale di via Lanza.Lo tengano a mente i cittadini quando il 31 luglio dovranno pagare la seconda rata della TARI e si troveranno con meno soldi in tasca dello scorso anno.
Il Sindacato Librai e Cartolibrai di Confesercenti Foggia informa che, dopo una lunga collaborazione con il Mibact nella quale ha fornito ai tecnici del Ministero una serie di soluzioni per semplificare la costruzione della richiesta dell’accesso al “tax credit” on line collaborando in tutta la fase di prova del portale, dal prossimo martedì 25 luglio sarà possibile presentare domanda per il riconoscimento del credito d’imposta come stabilito dal decreto interministeriale n.215 del 24/04/2018.
Attraverso il portale all’indirizzo taxcredit.librari.beniculturali.it, che sarà aperto fino alle ore 12 del 30 settembre, si potrà inserire tutta la documentazione richiesta e definire la domanda per il credito d’imposta per le librerie.
Presso la nostra sede di via Monfalcone 48 a Foggia potrà essere fornita la guida alla compilazione della domanda e tramite il Caaf della Confesercenti Nazionale potranno essere certificati con firma digitale i documenti fiscali occorrenti da allegare alla domanda.