nota stampa INPS.
Dal 1° gennaio 2023 tutte le Amministrazioni utilizzeranno esclusivamente gli strumenti digitali per l’invio all’INPS delle informazioni utili alla liquidazione del Trattamento di fine servizio (Tfs) e del Trattamento di fine rapporto (Tfr) dei dipendenti pubblici.
L’INPS, con la circolare del 4 novembre 2022 n. 125, ha fornito le istruzioni per l’utilizzo del canale telematico di comunicazione dei dati giuridici ed economici necessari alla liquidazione dei trattamenti di fine servizio, nonché precisazioni sull’avvio in modalità esclusiva di tale canale per la trasmissione dei dati da parte delle Amministrazioni iscritte.
Il passaggio all’utilizzo esclusivo del canale digitale si colloca nell'ambito del più ampio processo di digitalizzazione dei servizi e delle procedure amministrative finalizzato a potenziare l'interoperabilità dei dati tra l'INPS e le altre pubbliche Amministrazioni. Questa nuova modalità consentirà di ridurre i tempi di definizione della procedura di liquidazione del TFS-TFR, superando così le criticità legate alla trasmissione da parte delle Amministrazioni della documentazione cartacea utilizzata finora a tale scopo.
“Con il canale telematico esclusivo” - dichiara Vincenzo Caridi Direttore generale dell’INPS – “l’Istituto migliora e rende più tempestiva tutta l’attività propedeutica alla liquidazione del TFR e del TFS per i lavoratori appartenenti alla gestione pubblica, in linea con l’obiettivo di coinvolgere nella coproduzione di valore all’utenza le amministrazioni che hanno il compito di garantire la completezza e la correttezza della Posizione Assicurativa dei loro dipendenti”.
Per effettuare le attività previste per la liquidazione dei trattamenti, le Amministrazioni saranno abilitate ad accedere attraverso, il sito istituzionale dell’INPS, oltre che alla procedura Nuova Passweb, anche alla “Comunicazione di Cessazione TFS”, con la quale le Amministrazioni comunicano all’INPS i dati necessari alla liquidazione del TFS.
I Finanzieri della Compagnia di Altamura, al termine di un’indagine eseguita su delega dalla Procura della Repubblica di Bari, hanno denunciato due coniugi residenti in Santeramo in Colle (BA) per l’ipotesi di truffa ai danni dell’I.N.P.S..
In particolare (secondo l’ipotesi formulata nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa), il soggetto avrebbe truffato l’Ente previdenziale per aver indebitamente percepito una pensione di invalidità per oltre 48 mila euro, in quanto, benché riconosciuto invalido civile con totale inabilità al lavoro a causa di gravi patologie per le quali beneficiava di una pensione dall’ottobre 2017, svolgeva attività lavorativa in favore di una società agricola con sede legale in Santeramo in Colle (BA) ed operativa a Laterza (TA), anche accompagnando quotidianamente braccianti agricoli sui luoghi di lavoro a bordo della propria autovettura.
Nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle hanno anche scoperto che, dal 2017 al 2020, la moglie del soggetto, pur non avendo svolto alcuna attività lavorativa, risultava assunta fittiziamente presso la medesima azienda in qualità di bracciante agricola, con l’unico intento (sempre secondo l’ipotesi accusatoria, da verificare nel contraddittorio con la difesa) di beneficiare delle spettanze riconosciute dall’I.N.P.S.. La stessa è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per truffa ai danni dell’ente previdenziale, commessa in concorso con la titolare della società agricola.
Inoltre, sono state denunciate ulteriori tre persone che avrebbero rilasciato false dichiarazioni nel corso delle indagini, per favorire i coniugi indagati.
La presente attività di servizio costituisce un’ulteriore testimonianza della costante azione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Bari, a contrasto alle illecite percezioni di risorse pubbliche e, in particolare, alle frodi nei settori della previdenza sociale, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.
Una richiesta per implementare e potenziare la sede dell’INPS di San Severo con l’elevazione a UFFICIO COMPLESSO al fine di assecondare le esigenze della vasta utenza non solo di San Severo, ma anche degli altri Municipi dell’Alto Tavoliere, dei Monti Dauni e del Gargano che fanno capo agli uffici INPS di San Severo.
Nelle ultime ore il Sindaco Francesco Miglio ha scritto al Presidente I.N.P.S. Prof. Pasquale TRIDICO e al Direttore Generale I.N.P.S. dott.ssa Gabriella DI MICHELE.
«Gent.mi Presidente e Direttore Generale,
nel Comune di San Severo è ubicata un’Agenzia dell’INPS. Tale struttura risulta avere un notevole bacino di utenza, avendo nel frattempo acquisito le funzioni della cessata Agenzia di Rodi Garganico.
A riprova di numeri di rilievo, basti riflettere sulla circostanza che i dati di grandezza (e di relativa proporzione) siano compiutamente sintetizzati nel numero di entità coinvolte: venti sono infatti i Comuni, gravitanti nel perimetro finale dall’INPS di San Severo, e oltre 175.000 complessivi, gli utenti delle comunità assistite.
I dati che precedono trovano maggior conferma nel fatto, invero singolare, che l’assistenza garantita dall’Istituto sul posto interessi ormai, senza soluzione di continuità, un vasto territorio che origina dai rilievi settentrionali dell’Appennino Dauno per giungere infine, dopo oltre 150 km, alle spiagge di Vieste, punta più orientale del promontorio del Gargano.
Di per sé già distante dai Comuni più ad est del Gargano, l’Agenzia di San Severo ha comunque consentito, in questi anni, di limitare i disagi delle popolazioni garganiche, dopo la cessazione dell’attività della ex Agenzia di Rodi Garganico.
Ma le materie che investono l’autonomia dell’INPS di San Severo, alla stregua di quanto si vuole rappresentare, risultano tuttavia limitate per un territorio geograficamente così esteso e variegato, in massima parte distante dal capoluogo Foggia, ove ha sede la Direzione provinciale dell’INPS.
La Città di San Severo, nel proprio nucleo essenziale, già sopperisce alle carenze diffuse e generalizzate presenti nei civici consorzi, ubicati a breve e medio raggio: ad esempio, sul fronte sanitario, il proprio Ospedale e le professioni medico-specialistiche presenti nel perimetro urbano accolgono, quotidianamente, cittadini che vi convergono dai Comuni viciniori; non diversamente avviene per l’offerta di consulenza legale, commerciale e di intermediazione a vario titolo, purtroppo non reperibile in contesti più periferici ed inevitabilmente isolati.
A dette condizioni, si avverte e, se possibile, si fa pressante la richiesta delle popolazioni locali affinché siano implementate e arricchite le prerogative amministrative dell’INPS di San Severo, onde assecondare, per un verso, i bisogni di prossimità dell’utenza e, per altro verso, le necessità di più stretto contatto comunque ampiamente avvertite, per tutto quanto attiene, in esemplificazioni non esaustive, alla Gestione artigiani e commercianti, alla Riscossione contributi e, particolarmente, alla decentralizzazione dell’attività di verifica medico-legale.
In forza di più contatti informali, ritengo di poter concludere che questo sia il sentimento concorde della mia Città come degli altri Municipi dell’Alto Tavoliere, dei Monti Dauni e del Gargano, troppo spesso, a torto, dimenticati, e nondimeno ignorati, dalle Istituzioni centrali.
Il voto oggi così espresso potrà trovare realizzazione a condizione che sia supportato da una compiuta comprensione e dalla doverosa condivisione dell’auspicato percorso di crescita dell’INPS di San Severo che – pienamente giustificato dai su menzionati e obiettivi parametri di copertura e consistenza – dovrà poi tradursi nella trasformazione della sua attuale architettura organizzativa, con conseguente nuova nomenclatura della stessa e adeguamento delle dimensioni e caratteristiche strutturali, in ossequio alla domanda di servizio proveniente dal territorio.
La sua nota sensibilità, a cui faccio chiaro appello, saprà, senza dubbio, appianare – è questa insieme la mia speranza e il mio personale convincimento – le eventuali difficoltà, certamente non insormontabili, di realizzazione del progetto di un più forte decentramento territoriale a San Severo.
Il Comune di San Severo, a tal riguardo, e i civici consessi parimenti interessati, sono sin d’ora disponibili a prestare la massima e fattiva collaborazione istituzionale.
Nella certezza di un suo cortese e puntuale riscontro, voglia gradire, in questa occasione, i miei migliori saluti».
Il Sindaco Avv. Francesco Miglio
L'INPS comunica che dal 30 settembre 2021 è stata prorogata la validità dei documenti d'identità e di riconoscimento scaduti dal 31 gennaio 2020.
Nota dello Schieramento civico “La Rinascita Possibile” di Monte Sant’Angelo.
Il tentativo maldestro del Sindaco d’Arienzo di mettere il silenziatore alla scandalosa vicenda di Antonio Fusilli, suo grande elettore, ha dell’incredibile per un Primo Cittadino e per chi ricopre l’incarico di Coordinatore dell’Associazione dei Comuni Pugliesi “AVVISO PUBBLICO”, perché essa è sul piano politico di un’estrema gravità.
La cruda realtà dei fatti non dà scampo a nessuno, neanche a chi da alcuni anni si sente e si comporta come “il padrone” di questa Città.
Tutto dà fastidio al Sindaco d’Arienzo, che si vede sprofondare il terreno sotto i suoi piedi, ormai, malfermi. Respinge addirittura, con la solita arroganza, il pensiero critico della stampa libera e indipendente, che vorrebbe ai suoi ordini.
I giornalisti fanno il loro mestiere, raccontano ciò che accade, interpretano e comunicano le sensazioni e le emozioni dei cittadini che, grazie alla puntuale e articolata informazione, hanno la possibilità di elaborare una propria idea sui fatti e le vicende che interessano la propria Comunità.
È un bene per tutti che il Sindaco d’Arienzo, in quest’ultimo tratto della sua esperienza amministrativa, si convinca che con la stampa e la cittadinanza deve confrontarsi, accettando critiche e suggerimenti. Ma forse questo nostro auspicio ha lo stesso senso del detto popolare “A lavare la testa … si perde acqua, tempo e sapone”.
Infatti, non lo induce alla riflessione neanche l’intervista del Rettore della Basilica del Santuario dell’Arcangelo Michele, Padre Ladislao, per il quale “chi oggi governa non è più al servizio del territorio, ma fa solo giochi di potere”.
Il Sindaco d’Arienzo nel suo comunicato, inoltre, non riesce a nascondere la sua “paura” per la sottoscrizione di un Patto Civico tra cittadini di diverso orientamento culturale e politico, che si impegneranno per costruire la Rinascita di questa nostra Città e del suo territorio.
Auspicava, illusoriamente, che non si creasse alcuna alternativa alla sua maggioranza, rafforzata da alcuni Consiglieri Comunali di minoranza contro l’esito elettorale del 2017. Evidentemente desiderava, e desidera tuttora, una sorta di “dittatura comunale”.
E, invece, no! L’alternativa c’è. Di un’alternativa seria e qualificata ha bisogno questa Comunità per non sprofondare e per RINASCERE a nuova vita: economica, culturale e sociale. È tempo che il Sindaco d’Arienzo compia almeno “un atto di legalità”, rassegnando le proprie dimissioni.
FOCUS:
- “Sta per crollare la Giunta comunale della legalità sostenuta da Emiliano e Piemontese”
- Foggia, truffe all’INPS. Il video, le intercettazioni, il GIP
- "Dimissioni!". Da Monte Sant'Angelo i 5 Stelle sulla vicenda INPS di Antonio Fusilli
- Traditori senza vergogna. L'Editoriale
- "Questione Fusilli, le dimissioni del Sindaco d’Arienzo sono un dovere"
- Caso INPS Foggia e Fusilli, «E so Pasquale io…» l’affondo di Monte in MoVimento
Nota del MeetUp Monte in MoVimento.
«La replica del sindaco (sul suo profilo fb) ha dell'incredibile!
Come suo solito, oltre ad accusare di fantomatiche strumentalizzazioni i giornali e i gruppi politici che non la pensano come lui, questa volta va molto oltre:"
Minimizza l'accaduto e si tira fuori da una vicenda che, invece, politicamente lo vede coinvolto appieno, lui con tutti i Cambiamonte e la minoranza (inesistente) consiliare.
Sindaco quando Antonio Fusilli prende circa 900 voti contribuendo in maniera decisiva alla vittoria, quando, grazie a quei voti, il fratello Michele Fusilli (nemmeno candidato) viene nominato vice sindaco, lei con tutta la sua lista c'entra eccome, politicamente c'entra eccome.
Lei respinge con fermezza "il tentativo di qualche giornale di strumentalizzare la vicenda", noi invece respingiamo il suo tentativo di MINIMIZZARE, ripetiamo, noi non parliamo della vicenda giudiziaria, c'è la magistratura per questo.
Ma politicamente voi avete una responsabilità enorme, "la politica è dialogo e confronto" (sue parole) ma il dialogo non lo può pilotare, piaccia o non piaccia! La legalità si dimostra con i fatti non appuntandosi medaglie.
PS: visto che lei non accenna minimamente all'eletto "dimissionato", le postiamo una foto che le ricorderà i rapporti con quest'ultimo».
FOCUS:
- “Sta per crollare la Giunta comunale della legalità sostenuta da Emiliano e Piemontese”
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- Traditori senza vergogna. L'Editoriale
- "Questione Fusilli, le dimissioni del Sindaco d’Arienzo sono un dovere"
Nota stampa del sindaco di Monte Sant'Angelo, Pierpaolo d'Arienzo, pubblicata sulla sua pagina facebook.
Chi ha a cuore il presente e il futuro della nostra città è cosciente che questo è il momento di unirsi e di fare la propria parte qualunque sia il ruolo e il colore politico.»
FOCUS:
- “Sta per crollare la Giunta comunale della legalità sostenuta da Emiliano e Piemontese”
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- Traditori senza vergogna. L'Editoriale
- "Questione Fusilli, le dimissioni del Sindaco d’Arienzo sono un dovere"
Nota dello Schieramento civico “La Rinascita Possibile” di Monte Sant’Angelo.
«Nel 2017, il Sindaco d’Arienzo fu eletto con i voti determinanti del Consigliere Comunale Antonio Fusilli, sui quali le indagini in corso hanno proiettato un’ombra che dal punto di vista etico mette in discussione la stessa elezione del Sindaco della nostra Città.
Sin dal giorno del suo insediamento, il Sindaco d’Arienzo ha innalzato formalmente la bandiera della legalità e della lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, ma ha messo in atto un metodo di gestione della cosa pubblica poco trasparente, niente affatto imparziale, basato nell’ultimo biennio sulla “con-fusione” tra Maggioranza e Minoranza e sull’annientamento degli spazi di confronto e partecipazione dei cittadini alla vita pubblica: così facendo, ha clamorosamente tradito il suo patto con l’elettorato.
Ora, di fronte alla dolorosa vicenda di colui che ha determinato la sua elezione, il Sindaco d’Arienzo si è chiuso nel Palazzo del potere senza assumere una posizione. Chiuso nel suo “egoismo di potere”, non ha proferito alcuna parola di umana solidarietà, né ha tratto alcuna conclusione politica da questa vicenda che lo colpisce direttamente. Il medesimo atteggiamento hanno assunto anche alcuni Consiglieri Comunali di minoranza, che in qualche altro caso hanno tenuto nei confronti del Sindaco d’Arienzo il ruolo di “crocerossina”. Persino durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, che si è tenuto venerdì 2 luglio, né il Sindaco né i Consiglieri di maggioranza né il Capogruppo di “Città Nuova”, unico Consigliere di minoranza presente, hanno espresso o proferito parola in merito al grave fatto accaduto. Peraltro, tantissimi erano gli assenti anche tra le file della maggioranza, segno che qualcosa non va.
È certo che tra i Consiglieri Comunali di maggioranza vi sono alcuni che vivono questa drammatica vicenda con quell’umana sofferenza che li spinge a considerare seriamente l’utilità di liberare il campo e andare alle elezioni amministrative con una proposta alternativa a quel Gruppo ristretto che ha nelle proprie mani le chiavi della nostra Città.
Ci rendiamo conto che ci vuole molto coraggio a compiere questo gesto politico, ma esso oggi è necessario perché a richiederlo è il bene di Monte Sant’Angelo.
Al punto in cui siamo, il Sindaco d’Arienzo, che è anche Coordinatore regionale di “Avviso Pubblico”, ha il dovere di rassegnare le proprie dimissioni per consentire ai nostri concittadini di stipulare un patto elettorale con un nuovo Gruppo dirigente, fatto di donne e di giovani capaci di offrire a Monte Sant’Angelo il sogno di una Rinascita Possibile, convinti dell’utilità di una sana dialettica tra Maggioranza e Minoranza, sostenitori della partecipazione della Comunità alla gestione della cosa pubblica, legale, trasparente e imparziale».
FOCUS:
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Con le ultime vicende giudiziarie che ha fatto rimbalzare Foggia alle cronache nazionali vien da dire che è prima per frode al prossimo, oltre che ultima per vivibilità e a misura di bambini.
Ora, tralasciando le ultime due posizioni che son frutto di statistiche arzigogolate, che possono essere ribaltate dal cittadino quando sceglie chi li deve amministrare, la prima è un dato di fatto comprovato da indagini giudiziarie avallate da intercettazioni, che inchiodano i furbetti (chiamiamoli così per non offendere chi nel tacito silenzio non li allontana).
L’affermazione è forte, e fa male specie se detta da un foggiano, ma è la verità!
Frode al prossimo, dai soldi pubblici sottratti da politici comunali agli appalti truccati, dalle tangenti pubbliche a quelle private, tra l’altro per mano anche di una “società” con un piede nella res pubblica e uno in case popolari destinate a chi oggi vive in baracche, container, case occupate e fatiscenti. Foggia e le sue casse comunali come bancomat privato per eletti dai cittadini. Un obbrobrio pubblico di chi ha ottenuto fiducia popolare ricambiandola con l’alto tradimento.
Il risultato non cambia in altri ambiti pubblici, tra l’altro toccando le sventure altrui.
Il caso delle mazzette all’INPS di Foggia la dice lunga sulla legalità di certa gente che in ambiti politici, e di campagne elettorali, si è riempita la bocca del tanto nobile sostantivo “legalità”.
Dalla Truffa alla corruzione, passando per piaceri a malavitosi, il vizietto è sempre lo stesso: prender soldi in cambio di favori e, perché no, anche voti se i suffragi a Foggia e provincia sono eclatanti, inspiegabilmente con il buon bacino elettorale. Un particolare generalizzato negli ambiti politici e istituzionali.
E con Foggia, anche se non è stata tanto lontana, ritorna alle cronache Monte Sant’Angelo per qualche migliaia di euro in cambio di percentuali gonfiate d’invalidità. Tutto a sfavore di chi realmente avrebbe bisogno dell’aiuto pubblico, di quelle persone che dovrebbero avere sostegni d’invalidità e che invece gli son stati negati a favore di falsi invalidi e di quelli non del tutto necessitati di assistenza, anche finanziaria.
Lo scandalo che ha coinvolto medici legali, funzionari e impiegati dell’INPS e di un CAF è uno di quei tasselli che etichettano Foggia e la sua provincia, passando da Manfredonia, come territorio corrotto e corruttibile. Gente senza scrupoli, che ha tradito giuramenti ed elettori, che senza vergogna tra raggiri politici e istituzionali, col favor di un popolo drogato dall’onnipotenza politica del favore a tutti i costi e a qualunque prezzo, è riuscita prima a piazzarsi e poi imbrogliare. Personaggi con la maschera ridens, da iena come volto e sciacallo di professione, arricchita alle spalle di chi realmente ha bisogno di una L. 104, di una pensione d’invalidità, di un semplice contrassegno stradale per un parcheggio utile per le sue precarie condizioni di salute.
Foggia e provincia capitale della non vivibilità e capitale della truffa, della corruzione, e da qualche anno della mafia.
Che bel traguardo, che bella etichetta. Una nomea che si ripercuote sul foggiano ligio al dovere, che rispetta la legge, che persegue fini del buon vivere. Tutta colpa di pochi che nella loro illegalità, nella loro mente contorta e finemente delinquenziale, coinvolgono un territorio intero.
Una Foggia e provincia amministrata da chi ha tradito la fiducia dei suoi elettori, ha tradito il giuramento di Ippocrate, è venuto meno alla lealtà verso gli assistiti, ingannata da chi oggi è in carica e non apre bocca neanche per condannare ciò che combatte, perseguendo a parole una legalità sbandierata intorno a tavoli, nei cortei e sulla stampa, ma abbandonata nella sostanza.
La politica così, e qui, è sempre al centro di malaffari giacché le gambe di queste persone appartengono a politici eletti dal popolo, trascinando come un fascio legato tutti gli altri eletti nel tritacarne del sentenziar popolare.
Vivibilità ai minimi termini, lavoro e servizi mancanti che colpiscono cittadini rassegnati, come se fossero sottoposti all’applicazione della finestra di Overton, quella tecnica che gradualmente ti induce a chinar il capo, a curvare le spalle, poi per esser presi per cravattino lasciandosi abbindolare da fatue promesse, spesso frutto di necessità stratificate nel tempo. Una forma di corruttibilità comoda da porre in essere da chi manipola le carte esercitandone il potere, da adescamento del gioco facile, del vergognoso comportamento di persone dall’amico potente oratore di mestiere e falso nell’intento, da traditori senza vergogna.
FOCUS:
- “Sta per crollare la Giunta comunale della legalità sostenuta da Emiliano e Piemontese”
- Foggia, truffe all’INPS. Il video, le intercettazioni, il GIP
- "Dimissioni!". Da Monte Sant'Angelo i 5 Stelle sulla vicenda INPS di Antonio Fusilli
Come da buon pensatore e saggio decano della politica pensata e poi applicata, Giovanni Ciliberti interviene sulla ultima vicenda che ha riportato Monte Sant'Angelo sulle prime pagine della stampa. Il fatto è ormai la nota truffa a danno dell'INPS. Secondo quanto stabilito dalle carte della Procura di Foggia e dalle intercettazioni, a quanto pare, non lascerebbero margine di repliche difensive dei maggiori artefici incriminati. Ma siamo in Italia e la presunzione di innocenza è dovuta, come i tre gradi di giudizio. Ciliberti analizza la parte più politica, che inevitabilmente tira in ballo la maggioranza comunale del centro micaelico.
a cura di Giovanni Ciliberti.
FOCUS:
- “Sta per crollare la Giunta comunale della legalità sostenuta da Emiliano e Piemontese”
- Foggia, truffe all’INPS. Il video, le intercettazioni, il GIP
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