Dopo diversi mesi e dopo una moltitudine di richieste di incontro cadute nel nulla, ci ritroviamo a tirare le somme sulla Fata Logistic System, società controllata di Leonardo. Durante l’incontro annuale tenutosi in conference call lo scorso 25 giugno, la Società ha illustrato ai Sindacati la situazione occupazionale dell’azienda: 672 lavoratori in organico e 359 lavoratori somministrati, per un totale di 1.031 unità. Di questi, circa 50 operanti sul sito di Foggia. Numeri importanti considerando che dal 2018 a oggi l’Azienda è cresciuta di ben 260 unità. E se sul territorio nazionale nel 2019 sono state operate 231 stabilizzazioni, per quest’anno ne erano previste 62. Fin qui, nulla da ridire se non fosse che sul sito di Foggia, a oggi, non risulta effettuata nessuna stabilizzazione.
È assurdo come un’azienda del calibro di Leonardo permetta ad una sua controllata di avere il 98% delle risorse impiegate in questo sito con un contratto di somministrazione. Tranne infatti il site manager, nessun lavoratore Fata di Foggia è dipendente diretto di Fata, nemmeno con contratto a tempo determinato. Addirittura nel sito di Foggia abbiamo il lavoratore somministrato più anziano di Fata: da ben 6 anni continua a sperare di poter essere stabilizzato. Anche gli altri lavoratori attendono da tre o quattro anni di essere stabilizzati, dopo aver lavorato per troppo tempo con livelli salariali bassissimi e non congrui alle rispettive professionalità acquisite. Come se non bastasse, ci permettiamo di ospitare colleghi di altri siti in trasferta mentre altri ragazzi foggiani continuano ad operare per conto di Fata in stabilimenti lontani, senza la possibilità di essere trasferiti sul proprio territorio. Il tutto senza contare neanche gli accordi presi in Regione Puglia negli ultimi anni con Fata Logistic e Leonardo per trovare una soluzione ai lavoratori ex-Morex.
Alle svariate richieste di incontro (la prima inoltrata alla Direzione aziendale da queste segreterie ad aprile 2019) non è mai seguita alcuna risposta da parte dell’Azienda, un atteggiamento così poco rispettoso nei riguardi delle maestranze e del Sindacato che lascia presupporre la volontà aziendale di seguire un percorso tutto suo a scapito dei lavoratori. Tale comportamento ha già generato fin troppo malumore tra i lavoratori, tale da indurli alla demotivazione più totale e alla preoccupazione per il loro futuro e per quello delle proprie famiglie.
Per tali motivi le Segreterie territoriali di Fiom-Cgil, Nidil-Cgil, Uilm, e Uiltemp proclamano lo STATO DI AGITAZIONE e chiedono alla Direzione aziendale un incontro urgente per ripristinare le corrette relazioni sindacali al fine di tutelare i lavoratori di FATA Logistic Sistem e non disdegnano azioni incisive nel caso in cui dovessero venir meno risposte concrete da parte della Direzione aziendale.
Foggia, 28 settembre 2020
SEGRETERIE TERRITORIALI FIOM-CGIL, NIDIL-CGIL, UILM e UILTEMP
“Lo show plateale messo in atto da Landella, se nulla cambia in merito agli equilibri politico-amministrativi della città capoluogo, rischia, però di erodere una buona fetta della credibilità di Foggia retrocedendola da città a “feudo” del potente di turno”.
Queste le considerazioni di Maurizio Carmeno, Carla Costantino, Gianni Ricci, Segretari Generali di CGIL-CISL-UIL FOGGIA in merito a quanto accaduto a Palazzo di città.
“Al di là della “strana” tempistica scelta per celebrare questo sodalizio a ridosso delle oramai imminenti elezioni regionali, è singolare dover ricordare ad un amministratore di lungo corso come Landella che l’istituzione dovrebbe essere al di sopra delle parti, non dovrebbe essere piegata alle logiche di parte di qualsiasi forza politica, così come sbagliato è stato utilizzare l’aula del consiglio comunale, l’organo di governo di tutti i foggiani”, affermano Carmeno, Costantino e Ricci che rimarcano: “Foggia e le sue istituzioni appartengono ai cittadini. L’unica bandiera che può svettare a Palazzo di Città è quella che da sempre la rappresenta”.
“Vorremmo che il sindaco e questa amministrazione tornassero a discutere di sviluppo, di servizi, di welfare, in una città afflitta dalla pandemia legata alla diffusione del Covid, e che già viveva emergenze sociali ed economiche”.
Cara Ministra Azzolina non si può non riconoscere il grande impegno che stà mettendo in campo per riaprire l’anno scolastico nei tempi previsti, il fatidico 14 settembre 2020. Tanti remano contro affinchè questo non accada. Il suo flop sarebbe il flop anche del suo Governo. La scuola sembra essere il campo su cui darsi battaglia, politici di maggioranza e opposizione, ognuno per interessi opposti e divergenti o per gratuita propaganda elettorale. Sicuramente non sempre emerge l’interesse della collettività. Ma non è il suo caso come detto vista la completa dedizione finora dimostrata. Non ci compete giudicare il suo operato, il tempo dirà se produrrà effetti positivi o negativi. Vogliamo rappresentare però alcune criticità, che sicuramente in questa grave crisi derivante dalla pandemia e per la fretta di rispettare i tempi, non sono state vagliate appieno, anche da chi, molto più navigato di Lei, conoscendo molto meglio le problematiche della scuola, avrebbe dovuto indirizzarla in decisioni più corrette. Il mondo della scuola non è composto solo da Dirigenti Scolastici, docenti e personale ATA. Molto spesso ci si dimentica di chi predispone, senza proclami e clamori, tutti gli adempimenti affinchè si inizi il nuovo anno scolastico in modo corretto.
SONO I DIPENDENTE DEGLI UST E DEGLI USR D’ITALIA
Molto spesso ci si dimentica che sentire le rappresentanze sindacali del comparto Ministeri per discutere di materie strettamente collegate all’inizio dell’anno scolastico è cosa buona e giusta. Non potrebbe partire alcuna attività didattica per mancanza di Dirigenti Scolastici, docenti ed ATA se non si portano a compimento determinati essenziali adempimenti. Parliamo di pensionamenti, organici, trasferimenti, assegnazioni provvisorie, immissioni in ruolo, gestione graduatorie di docenti ed ATA. Proprio su questo ultimo argomento vogliamo soffermarci. Forse Lei non è a conoscenza che in molti Uffici Territoriali e USR d’Italia vi è una carenza di personale che si aggira intorno al 60 -70%. Gli Uffici della Puglia come tanti altri UST e USR d’Italia sono da anni in sofferenza. Una vera follia. Per preparare in tempo utile tutti gli adempimenti propedeutici all’inizio dell’anno scolastico il poco personale rimasto in servizio, solo per salvaguardare il buon nome dell’Ufficio e l’interesse dell’utenza, è costretto a rinunciare da anni alle sacrosante ferie estive ed a portarsi il lavoro a casa. Per giunta senza alcuna gratificazione né alcun riconoscimento economico. Cara Ministra Azzolina, il decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, e, in particolare, l’articolo 2, comma 4-ter prevede che “ la valutazione delle istanze per la costituzione delle graduatorie di cui al comma 6-bis dell’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124, è effettuata dagli uffici scolastici territoriali, che possono a tal fine avvalersi delle istituzioni scolastiche della provincia di riferimento per attività di supporto alla valutazione di istanze afferenti a distinti posti o classi di concorso, ferma restando l’approvazione di dette graduatorie da parte dell’ufficio scolastico provinciale territoriale competente”.
NON POTEVA ESSERE EMANATO IN TEMPI PEGGIORI.
Vogliamo solo mettere in evidenza che le domande pervenute negli UST della Regione Puglia si aggirano oltre le 150.000 unità così distribuite: UST di Bari n. 60.000 – UST di Foggia n. 25.400 – UST di Lecce n. 25.000 – UST di Taranto n. 25.000 – UST di Brindisi n. 14.000. Dati a dir poco raccapriccianti se si pensa che il tutto dovrebbe essere completato entro il 31 di agosto con poco personale ed in piena estate. Lo scenario nelle altre Province d’Italia è lo stesso se non peggiore.
SERVE UN PRODIGIO MA…IL PERSONALE NON E’ STATO DOTATO DI BACCHETTE MAGICHE…
Quali i motivi essenziali che sicuramente porterà ad un mancato adempimento?
1) la grave e cronica carenza di personale di tutti Uffici Territoriali d’Italia, sempre e da anni rappresentata ai vari Ministri da questa O.S.;
2) il periodo a dir poco infelice e inopportuno (in piena estate e con adempimenti in corso di grande rilevanza e urgenza che per ottemperare il poco personale già rinuncia alle sacrosante ferie).
Si vuole veramente far fronte alle carenze rappresentate? si chiede con urgenza:
1) Immediata stabilizzazione (passaggio intercompartimentale) del personale della scuola da anni utilizzato presso gli UST e USR;
2) Immediata assunzione di personale a tempo indeterminato anche attingendo tra gli idonei di altre graduatorie di concorsi espletati a livello regionale;
3) Possibilità di utilizzare immediatamente il personale scolastico da destinare alle scuole quali posti in deroga, Docenti ed ATA.
4) Spostamento del termine ultimo dal 31 agosto al 30 settembre 2020 per la valutazione delle domande pervenute per l’inserimento nelle GPS;
5) Possibilità di assumere personale collocato utilmente nelle graduatorie provinciali ATA finalizzato esclusivamente alla valutazione delle domande pervenute per le GPS;
6) Mirati Incentivi economici per intensificazione estiva del personale USR e UST;
7) Modificare immediatamente “possono avvalersi” con “debbono avvalersi” delle istituzioni scolastiche della provincia di riferimento in quanto l’obiettivo da raggiungere è nell’interesse di tutti.
Cara Ministra Azzolina, come rappresentanti dei lavoratori del Ministero dell’Istruzione vogliamo darle un consiglio disinteressato. Presti più attenzione al benessere lavorativo del suo personale dipendente. Non si uniformi ai suoi illustri predecessori dimenticando di dare il giusto merito ai propri dipendenti per i risultati ottenuti, per consentire l’inizio dell’anno scolastico. Non si scordi mai che Lei rappresenta la parte datoriale per cui non si può esimere di ricercare ogni mezzo per promuovere ogni iniziativa finalizzata alla sicurezza sui posti di lavoro e alla salvaguardia dello stato psico-fisico dei suoi dipendenti. Cosa che l’attuale sopraggiunto aggravio di lavoro mina in maniera molto seria e grave per cui potrebbe risponderne nelle sedi opportune per aver procurato gravi danni alla salute.
Si confida in un vs. autorevole intervento, peraltro perorato nei giorni addietro da tutti i tuoi dipendenti degli UST e USR d’Italia, fino ad oggi inascoltati e trascurati.
IL SEGRETARIO GENERALE
UILPA REGIONE PUGLIA
Edoardo Filippone
IL COORDINATORE REGIONALE
UILPA-MI PUGLIA
Nicola Formica
“Fare luce sulle dinamiche che hanno portato al licenziamento di alcuni lavoratori in somministrazione (agenzia per il lavoro: “Lavorint”; impresa utilizzatrice: “ASE”) addetti ai servizi di smaltimento rifiuti nel territorio di Vieste”.
Ad avanzare la richiesta la Uil Vieste e la Uil Temp Foggia che chiedono un confronto con il Comune di Vieste, “Lavorint” e “ASE”.
“Nell’ottica di tutelare al meglio e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, chiediamo chiarezza sui motivi che hanno determinato tali provvedimenti. Chiediamo, inoltre, al Comune di Vieste di esercitare un ruolo di controllo e garanzia, affinché siano rispettati il capitolato d’appalto e le professionalità di questi lavoratori che, da anni, svolgono un servizio di grande utilità per la nostra comunità”, concludono Uil Vieste e Uil Temp Foggia.