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Tutto il programma su Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (www.borsaturismoarcheologico.it).

La città di Bovino è uno dei borghi più belli d’Italia, situato nel comparto sudoccidentale dei Monti Dauni in provincia di Foggia. Ha rappresentato, nel tempo, importante via di collegamento tra la Campania e la Puglia e ha goduto dei vantaggi derivanti dalla sua posizione di cerniera tra il cuore dell’Appennino e la grande pianura del Tavoliere, aperta sul mare Adriatico. Intensamente abitata già dal Neolitico, divenne nell’Eneolitico luogo, unico nella Puglia e nel Meridione d’Italia, della manifestazione dello speciale fenomeno delle stele antropomorfe, affascinanti testimonianze del mondo spirituale e dell’assetto sociale delle comunità che le produssero. Per le età successive non mancano evidenze archeologiche risalenti all’Età del Bronzo come pure quelle di una frequentazione daunia aperta agli influssi della civiltà sannitica. Ma è con l’età romana che avviene il più significativo riconoscimento dell’importanza strategica del luogo con la fondazione di un vero e proprio centro urbano, Vibinum, i cui resti si rivelano oggi inglobati negli edifici del borgo medievale. Nonostante le informazioni sulla sua fondazione siano ancora lacunose, proprio le fonti, i materiali archeologici e le epigrafi, conservati nel Museo Civico Nicastro offrono indizi utili sulla ricostruzione della sua storia”. Lo ha affermato Nunzia Roccottelli dell’Archeoclub D’Italia sede di Bovino, in Puglia.

Sabato 27 Novembre alle ore 13 e 30, Archeoclub D’Italia si è svolto un incontro in cui son stati illustrati gli Acquedotti storici. Alle 14 Massimo Santaniello, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Castellammare di Stabia, Catello Lamberti, Vice Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Castellammare di Stabia, Rachele Esposito, archeologa, hanno illustrerato le ricerche condotte sugli acquedotti dell’Ager Stanianus. Alle ore 14 e 30, l’architetto Roberto Tedesco, ha presentato l’Acquedotto Cornelio di Termini Imerese. Alle ore 13 e 30, si sono svolti studi e ricerche nella relazione “Il percorso dell’acqua a Vibinum” dell’archeologo Romano Valentino.

Domani, mentre, domenica 28 Novembre, alle ore 10 studi e ricerche su “l’Olivo della Madonna, rarità botanica tra archeologia, tradizioni e fede popolare”, con la relazione dell’archeologa Anna Rotella.

Dunque uno spazio particolare è stato riservato quest’anno all’Archeoclub d’Italia presso la BMTA, per parlare del 50ennale associativo – 1971/2021 – celebrato a Roma lo scorso 22 ottobre. Lo farà il Presidente Nazionale dell’Archeoclub d’Italia, dott. Rosario Santanastasio, nella mattinata di domenica 28 novembre, presso la Sala “Cerere” nel complesso immobiliare dell’ex Tabacchificio Cafasso”.

Valentino Romano (archeologo Università di Foggia ) : “Indagini di ricognizione sistematica nel territorio di Bovino su una superfice di 20 km quadrati. Individuati siti inediti, tra la preistoria  e l’età tardo antica, una serie di insediamenti del neolitico e dell’età del bronzo e sono novità rilevanti. Individuati nuovi insediamenti rurali di età romana e ville molto importanti e tra questi un insediamento in zona pianeggiante un pretorium che per un certo periodo sarebbe stato di proprietà di un console romano e che con ogni probabilità costituiva il centro amministrativo di una grande proprietà imperiale che si estendeva nella zona pianeggiante del Tavoliere”.    

“In particolare, nel I secolo a. C., si costruiscono, nella cittadina, la cinta muraria e l’acquedotto. In molti punti della città moderna si possono ancora scorgere tratti delle mura come anche in alcuni cortili di case private. Dell’acquedotto resta uno splendido arco in località, dal toponimo indicativo, Mura d’Acque o Mura d’Archi a Sud-Ovest di Bovino, mentre i condotti e le cisterne sotterranee sono ancora utilizzati come cantine degli edifici all’interno del centro storico. Proprio questo complesso sistema di cisterne - ha concluso Roccottelli - e canali ipogei per l’adduzione e lo stoccaggio dell’acqua è stato oggetto di studio nel corso delle recenti ricerche del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Foggia e grazie, anche, alle competenze e alle strumentazioni dell’associazione A.S.S.O. (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione) di Roma, si è avviato il censimento, l’esplorazione e il rilevamento delle strutture ipogeiche. I depositi per l’acqua furono in parte scavati nella roccia viva, in parte costruiti: nello specifico, le c.d. cantine Cerrato, già identificate da Joseph Mertense come castellum aque rappresentano un imponente monumento sotterraneo della Bovino romana”.

E il modello Archeoclub D’Italia sarà protagonista della prossima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico in programma a Paestum, in Campania, dal 25 al 28 Novembre.

Saranno i giovani talenti del Conservatorio di musica “Umberto Giordano”, sezione di Rodi Garganico i protagonisti di questa nuova appendice musicale del Festival dei Monti Dauni, dedicata ai Concerti d’Autunno.

La stagione autunnale è appena cominciata ma la XIX edizione del Festival, la rassegna itinerante diretta da Mara De Mutiis e ideata da Agostino Ruscillo, che da quasi due decenni porta la musica di qualità nei più bei luoghi della Capitanata, non si ferma.

Tre luoghi d’eccellenza del nostro patrimonio storico – culturale per tre eventi che mettono in luce il talento degli studenti del Conservatorio “Giordano”.

Dodicesima tappa sabato 25 settembre a Bovino: si comincia con la chitarra solista di Giovanni Accadia, che omaggia “sua maestà il Barocco” presso il Museo Civico “Nicastro” alle ore 18:30. Il Museo civico di Bovino, ospitato nel Palazzo Pisani, propone uno spaccato di quest’area dei Monti Dauni nel tempo, partendo dalla raccolta di reperti donata dal medico Carlo Gaetano Nicastro.

L’evento si svolge in collaborazione con il Comune di Bovino, la Pro Loco di Bovino e Archeoclub. Ingresso gratuito con mascherina e Green Pass e prenotazione presso la Pro Loco ai recapiti 0881 966475 oppure 333 839 1890.

Nuova tappa del Festival dei Monti Dauni, domenica 26 settembre a Deliceto. Questa volta sarà il violino di Giulia Cicerale, altro giovane talento del nostro prestigioso Conservatorio, a far risuonare lo splendido Castello Normanno, per questo originale matinée dedicato alla forma della “sonata”. Il Castello Normanno di Deliceto, di epoca longobarda: il monumento più emblematico del paese, poiché racchiude gran parte della sua storia. Costruito sulla punta rocciosa che domina il paese, situato in un luogo la cui posizione facilita l’osservazione e la difesa, ha avuto per molti secoli la funzione di una fortezza di grande importanza strategica e militare e oggi presenta la forma originale di un trapezio irregolare con tre torri agli angoli.

Il concerto inizia alle ore 11:30 e si svolge in collaborazione con il Comune di Deliceto.

Infine, sempre domenica 26 settembre sarà Orsara di Puglia ad ospitare le “Atmosfere Spagnole” del duo chitarra e soprano di Cinzia Marinacci e Carmen Aurora Bocale, presso la Chiesa di San Nicola di Bari alle 20:30, in collaborazione con il Comune di Orsara di Puglia.

La Chiesa Madre di Orsara, uno dei luoghi di culto più antichi della zona, nasconde tante belle sorprese: le prime notizie dell’edificio risalgono al 1303, ma la chiesa assunse importanza solo quando nel 1590 divenne sede parrocchiale. L’impianto attuale vede un edificio barocco a croce latina, a cui fu aggiunta la caratteristica torre campanaria. L’ampliamento dell’edificio comportò il curioso riutilizzo di quella che gli orsaresi chiamano “preta tonna”, un cilindro lapideo che fu utilizzato sia per l’esecuzione di pene capitali che per l’innalzamento dell’albero della libertà dopo la Rivoluzione francese. L’interno conserva un altare di marmo policromo di scuola napoletana del 1777 e un fonte battesimale del ’600. Le opere d’arte più soprendenti custodite nell’edificio sacro sono la bella statua lignea settecentesca di San Michele e la Croce lapidea di Crepacore.

Inoltre, sabato 25 e domenica 26 settembre tornano le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa. Nelle due giornate, sono previste visite guidate, aperture straordinarie, iniziative digitali, organizzate nei musei e nei luoghi della cultura statali e non, seguendo il tema “Patrimonio culturale: TUTTI inclusi!”.

Ai concerti si accede con la mascherina e il green pass, con ingresso libero fino ad esaurimento posti.

La XIX edizione della kermesse si svolge con il patrocinio dell’Unione dei Comuni dei Monti Dauni e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese.

«Ero stato un bambino considerato idiota. Fui bocciato in seconda elementare perché giudicato incapace di apprendere. Quando parlo, cercando di insegnare qualcosa, è sempre a lui che mi rivolgo, al bambino idiota che sono stato. È per lui che riduco, sminuzzo, mastico le cose sino all’osso. Nelle persone alle quali mi rivolgo mentre insegno, cerco sempre il volto annoiato e un po' ebete del bambino che sono stato»: questo testo di Massimo Recalcati ci fa tornare a scuola e iniziare il nuovo anno scolastico con serenità ed impegno.

Carissimo studente,

la scuola è un luogo bello per sapienza e umanità, dove non vedi l’ora di andare puntuale, perché ti stanno a cuore la formazione, la cultura e il rispetto. Nei mesi estivi ti è mancato il gruppo della tua classe, a cui non riesci a nascondere chi sei e cosa ti aspetti dal futuro.

Pur avvertendo la fragilità dell’età, in bilico tra infanzia ed età adulta, tu rappresenti quell’antenna che porta agli adulti sorrisi e speranza nel presente, segnato spesso da affanni e incertezze. Non sei solo e noi adulti abbiamo bisogno dello slancio di fraternità, della tua ricerca di armonia con la natura, della sensibilità artistica e del tuo grande bisogno di comunicare con la musica, lo sport, il digitale e il media.

Se ti facessi la domanda: «perché vai a scuola?», cosa mi risponderesti? Probabilmente ci sarebbero molte risposte, ma si potrebbero riassumere dicendo che la scuola è uno degli ambienti educativi in cui si cresce per avere grandezza d’animo, stupendi ideali, relazioni autentiche, facendo le piccole cose quotidiane con un animo generoso e disponibile, aperto a Gesù e agli altri.

Non preoccuparti, allora, di riempire la testa di nozioni, ma impara a pensare, ascoltando e creando una storia umana fatta di tre linguaggi (cuore, testa, mani).

Carissimo docente,

inizia un nuovo anno scolastico che certamente mostrerà i segni delle difficoltà sinora vissute e richiederà l’impegno che la condizione attuale comporta. Il ritorno sui banchi di scuola, per tante ragazze e ragazzi, sarà un test significativo per misurare la capacità di affrontare con saggezza e ferma decisione questo tempo di pandemia nel quale ancora ci troviamo. Se vuoi un futuro più sicuro, un futuro che incoraggi la prosperità di tutti, è necessario mantenere la bussola, sempre puntata verso valori autentici, desiderando il bene comune.

Sono certo che continuerai ad interessarti dell’alunno che c’è e non di quello che vorresti ci fosse, puntando sulle molte curiosità di ciascuno, rafforzando le motivazioni di chi apprende, offrendo un orizzonte di coraggio. Continuerai a metterti difronte ad ogni studente “in attesa”, senza idee predefinite e trovare i modi in cui possano piano piano emergere le caratteristiche di potenzialità e i limiti che hanno entrambi diritto di esprimersi, perché costituiscono la persona.

E poi, non dimenticare che scuola e famiglia camminano assieme. Gli stessi rapporti con i genitori sono sì di tipo istituzionale, ma sento che possono andare oltre, dando ascolto, accoglienza e considerazione.

Ripartiamo con un’azione sinergica, che può portare lontano e inaugurare processi di trasformazione imprevedibili. Abitiamo il presente dei nostri alunni, non il passato o il futuro. Non lasciamoci paralizzare dall’amarezza delle difficoltà, non concentriamoci sulle incertezze del domani, non lasciamoci ossessionare dai timori per l’avvenire. È il momento di ascoltare i nostri ragazzi per reinventarsi e mettersi in discussione, cogliendo il senso delle cose che veramente contano.

A tutti un augurio di ogni bene!

Mons. Vincenzo Pelvi

Attimi di terrore sono stati vissuti domenica scorsa in un bar di Bovino quando quattro giovani originari del capoluogo dauno, di età compresa tra i 24 e i 27 anni, dopo aver pranzato in una trattoria del centro del paese e dopo aver consumato alcolici nel suddetto locale, hanno incominciato a minacciare e ad aggredire il barista 34enne, fratello del titolare, e uno dei presenti con pugni al volto, sfondando anche la porta d’ingresso.

Dalla ricostruzione della vicenda è emerso che, a fronte di una richiesta da parte del titolare di indossare la mascherina protettiva e di un rifiuto da parte dello stesso di servire altre bevande ai 4 giovani, gli stessi abbiano completamente perso il controllo iniziando ad inveire violentemente nei confronti del fratello del titolare, e di uno dei presenti, nel frattempo accorso in aiuto per dirimere la controversia, per poi darsi alla fuga con le proprie autovetture.

Tempestivo è stato l’intervento coordinato delle pattuglie delle “gazzelle” del 112, delle stazioni carabinieri di Deliceto e Bovino, e di una squadra della Compagnia di Intervento Operativo del XIV Battaglione “Calabria” presenti quotidianamente su tutto il territorio della provincia dauna che, ricevuta l’attivazione dalle parti lese e dai cittadini di Bovino, entrambi impauriti per quanto accaduto, hanno intercettato i quattro malviventi sulla SP 103.

Una volta fermati, i quattro hanno incominciato ad aggredire e a minacciare i Carabinieri intervenuti, i quali hanno proceduto al loro arresto per i reati di lesioni personali aggravate, danneggiamento, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. I 4 malviventi, dopo aver ricevuto le necessarie cure ed essere stati portati presso gli Uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foggia per le formalità di rito, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Melfi come disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia.

L’Autorità Giudiziaria in sede di udienza – tenutasi in videoconferenza - ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione per due dei quattro soggetti coinvolti nonché la misura dell’obbligo di presentazione alla locale Stazione Carabinieri e la misura cumulativa dell’obbligo di dimora nel Comune di Foggia per i restanti due.  

Come ogni anno, il 2 novembre la Chiesa Cattolica commemora i defunti. La popolazione si reca ai cimiteri per ricordarli, portagli un fiore, parlarci, farli vedere ai loro figli. Una tradizione religiosa profondamente cattolica, nel rispetto della persona e dell’esistenza di una vita migliore dopo la dipartita, il “sonno perenne” sveglio di fianco a Nostro Signore. L’arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi Foggia-Bovino ha voluto ricordare a tutti noi, con questi due messaggi, profonde preghiere d’amore, il senso della commemorazione, nel ricordo vivo dei nostri cari estinti terreni. L'invito a ricordare rivolto alle famiglie dei Figli in Cielo e il messaggio di ricordo che dopo questa vita ce n'è un'altra, migliore.

Una parola amica

Carissimi genitori,
ispirandomi a un testo di Maria Teresa Abignente della Comunità di don Luigi Verdi, vorrei suggerire qualche breve riflessione per questi giorni particolari dei nostri “Figli in Cielo”.

Siamo di fronte alla tomba che nasconde i figli ai nostri occhi. Vorrei con voi gridare di svegliarli, di uscir fuori, chiamare tanto forte da spezzare il loro sonno, frantumare il silenzio. Il dolore, cari genitori, si è immesso in ogni parte del vostro corpo e anche le lacrime non danno alcun sollievo, scendono a volte silenziose, a volte accompagnate da singhiozzi, ma non riescono ad alleggerire la desolazione dentro e accanto a voi.
Non possiamo capire il vostro dolore, restiamo in silenzio davanti ad un evento così ingiusto che ha stravolto per sempre la storia della vostra famiglia. Ma il dolore non può vincere e deve trasformare ogni esistenza. Immergiamo il mistero della morte nel mistero della vita che non finisce. Come affrontare questo? Non ci sono parole, tranne il silenzio e la vicinanza. La fede nella risurrezione è chiudere gli occhi e procedere al buio, quel buio che avete incontrato. Perché ancora tanta sofferenza? Neanche Gesù risponde a questa domanda, piuttosto dice: «Vieni, facciamo un po'di strada assieme, apriamo un sentiero di vita». Il dolore in sé non ha un senso, le lacrime non vanno asciugate, né respinte. Il dolore non può essere capito, bisogna lasciarlo essere in modo da trasformare la sua energia negativa in tenerezza e amore. Il Signore ci è accanto e piange le sue lacrime. Dio non è venuto a spiegare la sofferenza, ma a riempirla della sua presenza. Egli non ama il dolore, ma nel dolore è con ciascuno di voi per moltiplicare la forza che argina ogni paura.

I nostri figli, giovani speciali, che amarono e gioirono, ora sono nell’abbraccio di Dio. Restano a noi più vicini quando gli occhi sono in lacrime, il cuore resta muto e girano a vuoto le energie dell’esistenza, quando le angosce sembrano annullare la fede e il tempo acuisce le piaghe della loro assenza. L’amore è ciò che rimane e il nostro cuore è in loro, anche se il corpo è lontano da noi.

Cari papà e mamme,
se dovete parlarci fatelo con il silenzio. Non ci vogliono parole, basta il dono inesprimibile di un bacio. Non vediamo l’ora di ricontrarci. Da bambini, quando avevamo paura ci nascondevamo dietro di voi...ora voi non nascondetevi per paura dietro di noi.
La nostra morte non solo può essere detta a partire dalla vita: essa anche parla alla vita.
Non dovete temere, lo ripete Gesù. Confidate, abbiate fiducia. Siamo nel respiro del Risorto.

Messaggio per la commemorazione dei defunti

Carissimi,
basta uno sguardo all’esistenza umana per constatare quanto la vita sia segnata dalla domanda che è la morte. Siamo tutti solidali nel camminare verso la morte, che non è affatto un mancare ultimo, ma è, prima di tutto, una imminenza che sovrasta. Davanti a questa vertigine diventiamo inquieti riguardo al nostro destino e ci interroghiamo senza avere risposte.
Dietro l’evasione della domanda che è la morte, si nasconde in realtà l’assenza di passione per la verità: attraverso l’eclissi della morte si tende a portare gli uomini a non pensare più, per abbandonarsi a quello che è fruibile e calcolabile con il solo interesse della consumazione immediata.
È il trionfo della maschera a scapito della verità: è il nulla della rinuncia ad amare. Scompaiono, così, i segni del lutto e viene meno uno sguardo religioso sul compimento dell’esistenza terrena. Senza una religione della morte resta in piedi una vaga e sentimentale esperienza morbosa della vita. La morte, così, viene concepita come accidente, se non addirittura come incidente. E così anche le procedure della morte, insieme a tante altre che riguardano la vita, le relazioni, i viaggi e le vacanze, finiscono in una sorta di foglio di calcolo, capace di convogliare i momenti dell’esistenza in un risultato che a noi interessa governabile. Ci si allontana, così, anche dal corpo morto e dai luoghi in cui la vita continua a pulsare. Penso all’industria della sepoltura, al protagonismo efficientista delle aziende mortuarie, che allontanano sempre più l’esperienza personale e collettiva della morte dalla propria abitazione. Ci si ritrova dinanzi al proliferare delle cosiddette case del commiato, che espropriano la gestione della morte dal suo naturale nucleo familiare.
Eppure, l’audacia della sofferenza per noi credenti non è la mancanza di qualcosa, ma una qualità dello spirito che cerca l’essenziale. Nello sguardo della fede alla ricerca di un senso che faccia non solo della vita il cammino responsabile dell’imparare a morire, ma anche renda la morte il giorno natale della gloria, evento misterioso del nascere oltre la morte.
Il Signore raccoglie le nostre lacrime, una ad una come in uno scrigno prezioso, quasi fossero il suo tesoro.
Dio è sempre vicino a chi ha il cuore spezzato, salva gli animi affranti. Parole che lasciano disarmati, che disorientano se non si pensa che il luogo dove risiede la felicità è Dio. La fede è una luce che fatica ad illuminarci quando ci scontriamo con la durezza di un dolore, con l’urlo lancinante che ci apre al distacco. La sofferenza non gira su se stessa, non è un flagello inutile, è una spada piantata nel centro delle nostre giornate per separarci dall’effimero; è la spinta che ci permette di approdare alle sponde dell’eterno.
Lo insegna Gesù che sulla croce nel suo abbandono non esita a rinviare al volto paterno e amoroso la sua angoscia: “Padre, nelle tue mani affido la mia vita”. La desolazione e la solitudine rivelano la solidarietà con la condizione umana, con la quale il crocifisso entra fino in fondo. All’abbandono, però, si unisce nella vicenda di Gesù, la comunione con Colui che l’abbandona: l’abbandonato accetta in obbedienza d’amore la volontà del Padre: “Padre, mi abbandono a te”. La possibilità di vivere la separazione più alta apre ad una profondissima vicinanza: morire come Gesù e con Lui è abbandonarsi a Dio, lasciando che tutto si schiuda ad un’altra luce, in Colui che ci accoglie.
Non basta una vita per comprendere che nell’amore di Dio tutto è vita, anche la morte. Il senso della vita è sempre oltre.

Un abbraccio affettuoso
†Vincenzo Pelvi

Una narrazione nuova, moderna coinvolgente: hanno pensato ai più piccini il Festival dei Monti Dauni, il Comune di Bovino e la Pro Loco che, lunedì 24 agosto, proporranno la favola “Pinocchio, punto e a capo”, a cura della Compagnia Teatro dei Limoni di Foggia, realtà che opera da diversi anni nel settore culturale e drammaturgico con qualità e professionisti competenti.

Pinocchio è un burattino in grado di camminare, di muoversi, di parlare e di combinare guai come un vero bambino. E infatti, proprio nel mezzo dei suoi guai, Pinocchio avrà bisogno del vostro aiuto. Nella bocca di un grande pescecane non sa proprio come uscire da quel pasticcio. Dovete aiutarlo a non fare più gli stessi errori!

Non sarà facile, Pinocchio sarà nuovamente tentato dal Gatto, dalla Volpe e dal vecchio amico Lucignolo. Geppetto e la Fata Turchina faticheranno anche in questa avventura a tirar fuori Pinocchio dai guai. Perché? Sapete mantenere un segreto? Dobbiamo ripetere tutto punto e a capo!

A Bovino, saranno i bambini i veri protagonisti della serata, per uno spettacolo dedicato alle famiglie, con l’obiettivo di intrattenere, divertire e naturalmente insegnare, grazie a questa innovativa rivisitazione della favola di Collodi. Lo spettacolo “Pinocchio, punto e a capo” è scritto e diretto da Paola Capuano, adattato insieme a  Roberto Moretto e interpretato dalla stessa Capuano, Michele Ciuffreda, Francesca De Sandoli, Christian di Furia e Maggie Salice.

L’evento, in programma presso Piazzale Portella Rione, si svolgerà del tutto in sicurezza rispetto alle recenti norme anti-Covid.

Prossimo appuntamento del Festival dei Monti Dauni martedì 25 a Foggia con l'omaggio al grande e indimenticato Lucio Dalla. Agli spettacoli si accede indossando la mascherina, con ingresso libero fino ad esaurimento posti e prenotazione consigliata sulla piattaforma Eventbrite.

Sarà nel segno del blues e del ritmo il concerto di domenica 23 agosto a Bovino, per il Festival dei Monti Dauni, con la grinta di Luciana Negroponte e la sua Blues Band feat. Jubilee Gospel Singers.
“A Natural Woman”, il concerto di Luciana Negroponte è un viaggio attraverso la musica, la voce e i racconti di vita vera di artisti di fama internazionale. Di lei dicono che sia travolgente ed esuberante e infatti Luciana è un’artista di grande esperienza e versatilità. Emozionante, ispirata, voce solista per diverse produzioni dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, ha collaborato con nomi importanti quali Mario Rosini, Enzo Gragnaniello, Pietra Montecorvino e altri, e ha oltre mille concerti all’attivo.
La Blues Band, formata Alex Milella alla chitarra, Miki Genualdo alla batteria, Luciano Pannese al basso e Mario Petrosillo alle tastiere e alla direzione musicale e i vocalist del Jubilee Gospel Singers viaggiano sugli stessi binari di energia, emozione e professionalità.
Il soul e l’R&B miscelato al gospel fanno di questo concerto un percorso della storia musicale afroamericana del Novecento. All’interno del concerto, poi, viene eseguito un tributo alla regina del soul, Aretha Franklin, con cui l’artista pugliese è in grande empatia.
La Franklin, scomparsa nel 2018, è stata una delle icone della musica mondiale, nota per la sua verve e la sua classe e per la sua capacità di aggiungere una vena soul a qualsiasi cosa cantasse oltre che per le sue enormi qualità vocali. Lo Stato del Michigan, dove Aretha Franklin ha vissuto, ha ufficialmente dichiarato la sua voce “una meraviglia della natura”. Molto nota per la sua vasta produzione di musica, anche blues, jazz e rock, si è aggiudicata ben ventuno Grammy Awards.
Sarà un concerto emozionante e ricco di energia black, in collaborazione con il Comune di Bovino e la Pro Loco. L’evento, in programma presso Piazzale Portella Rione, si svolgerà del tutto in sicurezza rispetto alle recenti norme anti-Covid.
Prossimo e ultimo appuntamento a Bovino lunedì 24 con il Teatro dei Limoni e la favola di “Pinocchio Punto e A Capo”. Agli spettacoli si accede indossando la mascherina, con ingresso libero fino ad esaurimento posti e prenotazione consigliata sulla piattaforma Eventbrite.

Sarà un Concerto da Oscar quello in programma venerdì 21 agosto a Bovino, per il primo degli eventi bovinesi del Festival dei Monti Dauni 2020, che si svolgeranno tutti presso Piazzale Portella Rione e in sicurezza rispetto alle recenti norme anti-Covid.

Il quintetto capeggiato da Antonio Carretta, uno dei trombettisti pugliesi più qualificati, ci presenterà uno spettacolo che è un viaggio imperdibile e travolgente dentro l’arte di uno dei più grandi compositori del Novecento: Ennio Morricone, recentemente scomparso, lasciando un vuoto nel mondo dell’arte.
Uno spettacolo musicale esclusivo in cui i solisti ripercorrono le più affascinanti e indimenticabili colonne sonore scritte da Morricone, per un repertorio unico, reso ancora più interessante dalla narrazione di aneddoti e curiosità.
Il “Maestro” non ha bisogno di presentazioni: nel suo palmares non solo due Oscar, ha vinto anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize, più di 70 milioni di dischi venduti nel mondo. Le sue composizioni hanno affascinato intere generazioni e attraversato svariati generi musicali, facendo di lui il più importante compositore di colonne sonore di tutti i tempi.
Ospite musicale della serata sarà la suadente voce di Mirella Foschi, che ci farà rivivere le magiche atmosfere di quelle pellicole che hanno segnato la storia della cinematografia italiana. Con loro sul palco Nazario La Piscopia al pianoforte, Luciano Pannese al contrabbasso e basso elettrico e Luigi Capasso alla batteria e percussioni.

All’evento si accede indossando la mascherina, con ingresso libero fino ad esaurimento posti e prenotazione consigliata sulla piattaforma Eventbrite.

Ripartono in sicurezza le iniziative della startup innovativa Trawellit srl per promuovere il turismo nei piccoli borghi durante i mesi di agosto e i primi di settembre. La giovane società foggiana vincitrice del Regione Puglia “PIN- Pugliesi Innovativi”, presenta un calendario di visite guidate per far conoscere i tesori di piccole realtà quali: Stornara, Lucera e Bovino.

Le visite guidate sono partite sabato 1 Agosto, a Stornara, in collaborazione con Stramurales 2020, il festival di Street Art partito dal basso giunto ormai alla terza edizione grazie all’impegno di Stornara Life A.P.S.. Da sabato 1 agosto a domenica 9, tutti i giorni saranno previsti tre turni di visite guidate: la mattina dalle 9.30 alle 11.30; il pomeriggio dalle 17.00-18.30 e dalle 18.30-20.00. Sabato 8 agosto 2020 si aggiunge alle visite, anche la Caccia al Tesoro dedicata a gruppi e famiglie di 2-6 persone che si muoveranno autonomamente tra i murales in una sfida in cui vincerà il più veloce.

Da martedì 11 agosto, per tutto il mese di agosto e fino al 5 settembre, verranno organizzate due tipologie di visite a Lucera. Due giorni a settimana, e più precisamente 12-19-21-24-28 agosto 2020 e 02-04 settembre 2020, dalle ore 9.30 alle 12.30, sarà il format “Buondì Lucera!” a far scoprire la città. Sarà previsto un giro nel centro storico e alla Cattedrale nelle ore più fresche della giornata, per poi terminare con la visita presso il Museo Civico “Giuseppe Fiorelli”.

Mentre, in concomitanza con gli spettacoli teatrali organizzati presso l’anfiteatro Augusteo dal Teatro Pubblico Pugliese, il format “Lucera, prima del sipario” porterà a conoscere la “chiave di Puglia” con un walking tour il 22-26-29 agosto 2020 e il 02-05 settembre 2020 dalle ore 18.00 alle ore 20.00, alla scoperta dei dettagli più nascosti in questa città splendida amata da Federico II. Il suggerimento è quello di passare, quindi, un pomeriggio ed una serata a Lucera, invogliando chiunque a restare a cena in uno dei tanti locali di Lucera e, soprattutto, all’insegna della cultura: dalla storia al teatro alla musica.

Infine, il team di Trawellit invita tutti ad una passeggiata antistress nella fresca Bovino proponendo un aperitivo e una visita guidata in uno dei borghi più belli d’Italia, nonché bandiera arancione del Touring Club . L’idea è, dunque, “Aperi-Trawellit Bovino”, in collaborazione con il bar Giannotti, pasticceria pluripremiata per la realizzazione di panettoni artigianali, i martedì e i giovedì dalle ore 18.00 fino alle ore 20.30 (18-20-25-27 agosto 2020 e 01 settembre 2020), ci si ritroverà per l’aperitivo e poi una lunga passeggiata nel borgo tra la Cattedrale, il Palazzo Ducale e le inerpicate stradine che offrono ad ogni svolta un panorama unico sui Monti Dauni e il Tavoliere al tramonto.

Un programma alla riscoperta dei piccoli borghi che non mancherà di stupire turisti stranieri ma anche Pugliesi amanti della bellezza diffusa, tipicamente Italiana.

Per info e dettagli su tutti gli eventi: http://trawellit.eventbrite.com

Prendono il via oggi dalla Capitanata, gli eventi in Puglia di "Aggiungi un borgo a tavola", l’appuntamento annuale di Touring Club Italiano dedicato ai borghi Bandiera arancione che quest'anno si svolge in edizione speciale: quattro weekend, in programma dal 23 settembre al 15 ottobre, alla scoperta del “cuore” del Belpaese, in cui TCI invita a conoscere le piccole eccellenze dell’entroterra italiano.

Dunque si parte oggi da Bovino (Monti Dauni), per una due giorni - promossa anche dal "Club di Territorio di Manfredonia" guidato dal Console Michele De Meo - con visite guidate gratuite ed altri eventi  collaterali a tema enogastronomia e famiglia.

I borghi Bandiera arancione del Touring, in tutta Italia, porteranno in tavola le tradizioni italiane: piatti tipici, sagre, street food, laboratori e tante iniziative culturali. Quattro i weekend a livello nazionale, dove enogastronomia e famiglia saranno i temi principali, con una serie di attività e iniziative dedicate anche ai più piccoli. 

Quest'anno inoltre,  c'è il Concorso fotografico Touring  dedicato ai borghi. È prevista una sezione speciale per i borghi Bandiera arancione, con premi ad hoc. L’invito aperto a tutti è di visitare i borghi, fotografare e partecipare al concorso inviando le immagini dei borghi Bandiera arancione, realizzate anche durante l’evento “Aggiungi un borgo a tavola”.

IL PROGRAMMA DEL WEEKEND IN PUGLIA

Sabato 22 settembre:
h. 16.00: Incontro presso Info Point /Pro Loco Bovino (Corso Vittorio Emanuele).
h. 16.30: Visita guidata al borgo antico e ai monumenti della città (Cattedrale, castello ducale, ecc.), ai Musei e agli ipogei (partenza dall’Infopoint).

Domenica 23 settembre:
h. 8.30: Escursione in MTB (o trekking) per “Lo Moleno del Ponte”, con visita all’antico mulino, dimostrazione e aperitivo bucolico (partenza dall’Infopoint).
h. 10.00 - 17.00: Visita guidata al borgo antico e ai monumenti della città (Cattedrale, castello ducale, ecc.), ai Musei e agli ipogei (partenza dall’Infopoint).
Nei pomeriggi di Sabato e Domenica, nel Chiostro del Museo della Civiltà Contadina (Villa comunale) si terrà il Laboratorio di “scalpellino” con merenda contadina.

Per informazioni e/o prenotazioni: Pro Loco Bovino 0881 966475 - cell. 333 8391890. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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