Gen. Rosso: "L’Aeronautica di oggi è il frutto del lavoro e dell’investimento fatto dall’Aeronautica di ieri".
Velivoli ed elicotteri in “configurazione operativa” per mostrare, in 12 scatti, il volto più moderno e tecnologico dell’Aeronautica Militare, accompagnati da altrettante immagini storiche di velivoli che hanno preceduto la nascita dell’AM, in una singolare interpretazione evolutiva del mezzo aereo: questi i temi portanti del Calendario 2022 dell’Aeronautica Militare, che si inserisce nel percorso che porterà la Forza Armata a festeggiare, il 28 marzo 2023, i suoi primi cento anni di vita.
“AM 100-1” è infatti la dicitura che contrassegna e introduce questo simbolico “cammino verso l’indipendenza” che, a partire dallo storico volo di Wright a Centocelle nel 1909, portò il nostro Paese ad essere uno dei primi al mondo a dotarsi di una forza aerea autonoma. Il 2022 come anno di preparazione e avvicinamento al Centenario dell’Aeronautica Militare, dunque, una tappa importante nel percorso evolutivo dello strumento aereo, dai suoi primordi fino ad arrivare al dominio nella dimensione aerospaziale.
La presentazione del Calendario 2022 dell’AM si è tenuta ieri a Roma, presso l’Aeroporto dell’Urbe, in una serata evento condotta dalla giornalista Chiara Giallonardo affiancata nella conduzione dal Generale di Brigata Aerea Giovanni Francesco Adamo, Capo del 5° Reparto “Comunicazione” dello Stato Maggiore dell’Aeronautica.
Presenti all’evento il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Giorgio Mulè, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli e numerose autorità civili, militari e religiose.
"L’Aeronautica di oggi è il frutto del lavoro e dell’investimento fatto dall’Aeronautica di ieri. Se oggi la Forza Armata si conferma pronta ad affrontare gli impegni e le sfide future, lo dobbiamo ai nostri novantanove anni di storia gloriosa e all’eredità di chi, onorando ogni giorno il giuramento prestato, ha vestito con dignità e orgoglio l’uniforme dell’Aeronautica". Queste le parole pronunciate dal Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, nel corso della presentazione.
Il Calendario AM 2022 rappresenta un’occasione unica per un volo di emozioni e di ricordi - fatto di tradizione, valori, dedizione e spirito di sacrificio - che fonda le sue origini ben prima del 28 marzo 1923, come ci dimostra, ad esempio, il primo binomio di velivoli scelto per il mese di gennaio, dedicato al “più pesante dell’aria”, che ci riporta indietro fino al 1909 con uno scatto del Flyer dei Fratelli Wright associato idealmente ad un T-260B. Se quest’ultimo occupa un posto speciale nel cuore di ogni pilota militare, è questo infatti il primo aereo con cui vengono selezionati al volo i futuri naviganti e con cui conseguono il Brevetto di Pilota d’Aeroplano, il Flyer fu d’altro canto il mezzo con cui furono svolti in Italia i primi corsi di istruzione al pilotaggio per personale militare. Un viaggio ideale sull’evoluzione del mezzo aereo che attraverso brevi racconti ricchi di storia ed aneddoti, prosegue per tutti gli altri mesi dell’anno, con altri accostamenti tra storia e modernità: dai primi record raggiunti con mezzi di fortuna ai velivoli di oggi dalla tecnologia avanzatissima, dai primi tentativi di pianificazione logistica all’attuale capacità di proiettare il potere aerospaziale, dai primi corsi per i piloti della Grande Guerra all’eccellenza, riconosciuta in tutto il mondo, dell’attuale sistema di addestramento al volo dei piloti militari italiani.
“Dietro ogni macchina - ha continuato il Generale Rosso -, a bordo e a terra, oggi come 100 anni fa, c’è il personale, ci sono i 44000 uomini e donne in azzurro che operano 24 ore al giorno per svolgere il compito assegnato e concorrere alla sicurezza del Paese, garantendo la salvaguardia del nostro spazio aereo e la tutela degli interessi nazionali, a casa come all’estero. Un contributo che è stato - ed è - sempre assicurato, senza soluzione di continuità, sia durante i mesi più difficili della pandemia, con tutta l’Aeronautica Militare che, oltre a continuare a svolgere tutti i normali compiti assegnati senza flessioni ne interruzioni, è stata decisiva per salvare vite umane e per far fronte all’emergenza sanitaria, sia in occasione del recentissimo ponte aereo con l’Afghanistan”.
“E’ questa – ha concluso - l’Aeronautica che con fierezza ed orgoglio serviamo ogni giorno, consapevoli e forti del nostro passato e della nostra storia, e altrettanto determinati e ben orientati al futuro, pronti a festeggiare a breve il nostro centesimo compleanno!”.
"Il Calendario 2022 dell'Aeronautica Militare significa vivere la storia, vivere le passioni, ricordare gli eroi, celebrare chi ogni giorno adempie al suo dovere. Il Calendario ci dice da dove veniamo e dove vogliamo andare, è uno strumento che ci ricorda quanto è importante il nostro passato, quelli che ci hanno preceduto e quello che hanno saputo costruire". Queste le parole del Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Giorgio Mulè che ha preso parte all'evento di presentazione. "Nel vostro motto, Virtute siderum tenus, c’è tutto: andare con onore verso le stelle. Servire con onore la Patria come fate quotidianamente. Ogni giorno si va in ogni cielo, quello della Patria per il quale voi secondo Costituzione avete il sacro dovere di proteggere, ma anche volare con onore in tutto il mondo per servire e tenere alto il Vessillo dell’Italia. Il Sottosegretario Mulè ha poi concluso: "Questo Calendario celebra 100 anni meno uno, ma è il calendario che ci dice come ogni giorno lassù c’è qualcuno che ci guarda e ci protegge con onore”.
Il viaggio attraverso gli scatti del Calendario, realizzato dalla Rivista Aeronautica attraverso le immagini della Troupe Azzurra - Centro Produzione Audiovisivi del 5° Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, è reso ancora più intenso grazie ad alcune clip video che, attraverso i QR code presenti sulle pagine, è possibile scaricare e rivedere in ogni momento. Video che raccontano, in poco meno di un minuto ciascuno e in linea con le foto scelte, la storia e l’attualità dello strumento aereo, esprimendo la dinamicità della Forza Armata dai suoi primordi fino ai velivoli ed elicotteri attualmente in uso.
A campeggiare tra le prime pagine del Calendario anche il logo del Centenario verso cui l’Aeronautica Militare si dirige, già svelato con il Calendario 2021. Un logo che esprime in forma simbolica il legame identitario di tutte le iniziative e attività in programma nel prossimo biennio. Selezionato mediante un concorso pubblico aperto a tutti, in Italia e nell’Unione Europea, esso racchiude in maniera efficace il concetto del Centenario attraverso il numero 100, con le due date fondamentali, 1923 – 2023; i due zeri che simboleggiano l’onda d’urto provocata da un velivolo che viaggia alla velocità del suono, in perfetto stile futurista; il semicerchio in basso che rappresenta la continuità della storia dell’Aeronautica Militare; i due velivoli che raccontano il percorso nella storia, nella tecnologia e verso i nuovi orizzonti della Forza Armata.
Il Calendario AM 2022 sarà presto disponibile in vendita esclusivamente on-line sullo store ufficiale Amazon dell'Aeronautica Militare www.amazon.it/aeronauticamilitare
l Falcon 900 del 31° Stormo e' atterrato in nottata a Linate, per il successivo trasferimento del paziente al Niguarda.
Un uomo di 31 anni affetto da insufficienza respiratoria grave ed in imminente pericolo di vita è stato trasportato nella notte con un Falcon 900 dell'Aeronautica Militare da Brindisi a Milano, per il successivo ricovero presso l'ospedale Niguarda.
Il giovane paziente era ricoverato presso l'ospedale Fazzi di Lecce quando le condizioni cliniche ne hanno richiesto l'immediato trasferimento presso il centro di cura specializzato lombardo. A richiedere il trasporto aereo d'urgenza, come da prassi, e' stata la Prefettura di Lecce, cui ha fatto seguito l'ordine di decollo da parte della Sala Situazioni del Comando della Squadra Aerea ad uno degli equipaggi dell'Aeronautica Militare sempre pronti al decollo per questo genere di interventi.
Il velivolo con a bordo il paziente ed un'equipe medica per l'assistenza durante il volo e' atterrato a Linate dopo la mezzanotte. Dopo lo sbarco del malato ha fatto poi ritorno sulla base stanziale di Ciampino per riprendere il servizio di prontezza H24.
Attraverso i suoi Reparti di Volo, l'Aeronautica Militare mette a disposizione mezzi ed equipaggi pronti a decollare in qualunque momento e in grado di operare anche in condizioni meteorologiche complesse per assicurare il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, come accaduto oggi, ma anche di organi ed equipe mediche per trapianti. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31°Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa.
La missione è stata effettuata con un elicottero HH-139B in cooperazione con una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
Nel pomeriggio di oggi, 25 Settembre, un equipaggio dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search and Rescue – Ricerca e Soccorso) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare ha effettuato il recupero una donna con una sospetta frattura della caviglia presso la Riserva Naturale Orientata dello “Zingaro”, vicino San Vito Lo Capo (TP).
L’equipaggio, in prontezza d’allarme con elicottero HH-139B, ha ricevuto l’ordine di missione dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) di Poggio Renatico (FE) ed è decollato alle ore 15:00 locali per recuperare due operatori del C.N.S.A.S. Sicilia (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) al campo sportivo di Castellammare del Golfo (TP). L’elicottero è giunto in zona di operazioni alle 15:15 e, individuata l’area di recupero, ha effettuato il recupero della donna a mezzo verricello.
Una volta a bordo ed in sicurezza, la donna è stata trasportata allo stadio di Castellammare del Golfo (TP) ove è atterrata alle 15:30 ed è stata lasciata alle cure del 118 per la successiva ospedalizzazione. Alle 15:50 l’elicottero ha fatto rientro a Trapani Birgi, riprendendo la normale prontezza SAR Nazionale.
L'82° Centro è uno dei Reparti del 15° Stormo dell'Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d'urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche estreme. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7500 persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e la lotta agli incendi in Sicilia.
Organizzata dall’Aeronautica Militare con il supporto del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, l’esercitazione GRIFONE 21 ha visto impegnati mezzi e uomini della Difesa, di Corpi e Amministrazioni dello Stato.
L’Esercitazione “Grifone 2021” si è conclusa oggi in Sardegna, dopo una settimana densa di attività. Organizzata dall’Aeronautica Militare, essa rappresenta uno sforzo collettivo e coordinato di risorse, personale e mezzi che ha come fine ultimo l’addestramento di equipaggi e soccorritori provenienti dalle tantissime realtà della “catena” SAR (Search and Rescue), al fine di cooperare sinergicamente per la salvaguardia della vita umana.
Al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) della Sardegna è stato affidato il ruolo di direzione e coordinamento delle squadre a terra, costituite con il prezioso contributo di personale dell’Esercito (Centro Addestramento Alpino e Bgt Alpina Taurinense), Fucilieri dell’Aria dell’A.M., Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF), Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna.
Come si interviene prontamente in caso di equipaggi militari dispersi? In che modo gli assetti delle Forze Armate, degli altri Corpi ed Amministrazioni dello Stato possono operare sotto il coordinamento del Rescue Coordination Centre (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) affinché le sortite raggiungano e soccorrano i personale in pericolo? Come massimizza l’efficacia dalle risorse che ciascuna Amministrazione mette a disposizione In caso di pubblica calamità? Sono tutte domande alle quali la “Grifone” si è addestrata a rispondere, ogni anno in una zona diversa d’Italia, ogni anno migliorando tecniche e procedure condivise.
Sono stati 11 gli aeromobili messi in campo dall’Aeronautica Militare (un HH139A del 15° Stormo, un TH-500 del 72° Stormo, un TH-500 e un U-208 della Squadriglia Collegamenti di Linate), dall’Esercito Italiano (BH-412), dall’Arma dei Carabinieri (AW-109 Nexus), dalla Guardia di Finanza (AW-139 e AW-169), dalla Polizia di Stato, dai Vigili del Fuoco e dalla Capitaneria di Porto (tutte componenti con un AW-139). A supporto in area d’esercitazione anche un EC -145 di AREUS (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza Sardegna). Essi hanno volato 100 missioni, per un totale di circa 48 ore di volo (comprese le “notturne”), elitrasportando 65 squadre. Notevole la varietà di interventi simulati e quanto più possibile simili ai casi reali.
La base dell’Aeronautica Militare di Decimomannu ha svolto il ruolo di DOB (Deployed Operating Base ossia Base di rischieramento), mentre il Campo Volo “XPTZ” di Decimoputzu quello di PBA (Posto Base Avanzato); l’area montuosa sud-occidentale dell’Isola, comprendente il monte Linas e la zona del Parco Perd’e Pibera, è stata designata come area di effettuazione dell’attività.
Il PBA (Posto Base Avanzato), approntato dal Comando Logistico dell’AM, è stato il “cuore pulsante” delle operazioni, frutto di un notevole sforzo organizzativo e logistico della Forza Armata: con il contributo di tutti i partecipanti, oltre 400 unità, è diventato in pochissimi giorni un vero e proprio eliporto campale adatto a proiettare le capacità di personale e mezzi il più vicino possibile alla zona di esercitazione.
La “Grifone” è un’esercitazione internazionale e interdipartimentale pianificata e condotta annualmente dall’Aeronautica Militare nell’ambito dell’accordo internazionale SAR.MED.OCC. (SAR Mediterraneo Occidentale). Essa ha lo scopo sia di sviluppare sinergie tra l’Aeronautica Militare e gli altri Dicasteri pubblici, sia di migliorare costantemente tecniche e procedure per portare a termine qualsiasi missione di Ricerca e Soccorso. Tale missione è uno dei compiti d’istituto dell’A.M. che persegue, eventualmente, anche con l’apporto di assetti interforze, interministeriali o interagenzia.
FOCUS:
Una grande manifestazione a Rivolto il 18 e 19 settembre per il 60° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Due giorni di esibizioni, quattro pattuglie acrobatiche straniere, numerosi velivoli storici ed i principali assetti dell’Aeronautica Militare in display, a terra e in volo, per festeggiare i 60 anni della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Un evento atteso da oltre un anno sulla base aerea di Rivolto, in Friuli-Venezia Giulia, sede del 2° Stormo e la “casa” delle Frecce Tricolori, che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Un anniversario PAN che, come tutti gli eventi e le manifestazioni pubbliche, ha dovuto fare i conti con le attuali restrizioni dovute all’emergenza Covid. Solo otto mila, infatti, le persone, tra pubblico, addetti ai lavori ed autorità, che in ognuna delle due giornate di manifestazione – sabato 18 e domenica 19 settembre - hanno potuto assistere all’evento, autorizzate all’accesso tramite una procedura di registrazione on-line e solo se in possesso della prevista certificazione “green pass”.
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La giornata di apertura è stata caratterizzata dalla presenza di numerose autorità istituzionali: oltre al Capo dello Stato, giunto sull'aeroporto friulano a bordo di un Airbus A319CJ scortato da due Eurofighter, hanno voluto portare di persona il proprio speciale augurio alle Frecce Tricolori, la Presidente del Senato, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Stefania Pucciarelli, e – a fare gli onori di casa - il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di squadra aerea Alberto Rosso. Il secondo giorno è stato dedicato, invece, ai partecipanti al Raduno Piloti ed ex appartenenti al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico e delle pattuglie acrobatiche storiche del secondo dopoguerra che lo hanno preceduto, a suggellare il legame indissolubile che lega idealmente tutti coloro che hanno avuto l’onore di rappresentare la Forza Armata ed il Paese in questa veste. Filo conduttore comune per entrambe le giornate la passione ed il forte attaccamento all’Aeronautica Militare e al Tricolore da parte delle migliaia di appassionati ed appartenenti ai Club Frecce Tricolori che in modo ordinato hanno varcato i cancelli della base militare sin dalle prime ore del mattino nei due giorni di air-show.
Le parole del Ministro Guerini e del Gen. Rosso
“Non occorrono parole per descrivere questa giornata, bastano le emozioni vissute grazie allo spettacolo straordinario al quale abbiamo assistito. Ma al di là dell’emozione abbiamo visto l’espressione più pura, immediata e concreta della peculiarità del nostro strumento militare, basato su competenze professionali di grandissimo livello e mezzi ad altissima tecnologia, saldamente ancorato a valori e tradizioni”, queste le parole del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini a margine della manifestazione. “Si è celebrato il risultato di 60 anni di storia – ha continuato il Ministro – da guardare con grande orgoglio e rispetto, nei quali le Frecce Tricolori hanno solcato i cieli dell’Italia e del mondo, ambasciatrici del prestigio, delle tradizioni e delle eccellenze italiane e, prima ancora, delle capacità tecniche e umane di tutta l’Aeronautica Militare”.
“Una ricorrenza ricca di orgoglio per l’Italia”, ha commentato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Alberto Rosso. “Italiani sono i piloti, italiano è l’addestramento che hanno ricevuto presso le Scuole di volo dell’Aeronautica Militare, italiana è la tecnologia dei velivoli. Le Frecce Tricolori sono la punta dell’iceberg di questa manifestazione aerea ma tante sono le capacità e gli assetti costantemente impegnati al servizio della collettività, a protezione dei nostri cieli e dei cieli dei Paesi che non hanno un proprio sistema di difesa, assetti impegnati anche nei mesi scorsi all’estero, nella complessa operazione di rimpatrio dei profughi afghani, e prima ancora impegnati a supporto della lotta contro il Covid-19”.
Un compleanno speciale per la Pattuglia Acrobatica Nazionale, quindi, ma anche l’occasione per mettere in mostra le peculiarità di numerosi assetti della Forza Armata e le capacità che gli equipaggi ed il personale dei reparti tecnici ed operativi dell’Aeronautica Militare sono in grado di esprimere al servizio del Paese, dal soccorso alla popolazione, alla difesa aerea nazionale, al trasporto, essenziale nello storico quanto complesso ponte aereo effettuato recentemente per il rimpatrio di migliaia di persone dall'Afghanistan. Tanti i velivoli militari che il pubblico presente, e le migliaia e migliaia di telespettatori che hanno seguito l’evento in diretta su RaiUno e sui canali social AM, hanno potuto ammirare sul cielo della base friulana. Tra questi i gioielli dell'industria aeronautica nazionale Leonardo: gli elicotteri HH-139A e HH-101A e i velivoli T-346A, Eurofighter e C-27J del Reparto Sperimentale di Volo protagonisti delle spettacolari presentazioni tecniche in volo. Non sono mancate poi le linee AMX e Tornado, impegnate in un evento tattico complesso, insieme ai Reparti del Comando Forze per la Mobilità e il Supporto e della 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali, pensato per mostrare al pubblico le diverse capacità operative che l'AM è in grado di esprimere in modo peculiare in ambito Difesa, sia per esigenze di sicurezza nazionale, sia in contesti expeditionary al di fuori dei nostri confini. Protagonisti assoluti, nella circostanza, gli F-35, sia nella versione A che B, che hanno lasciato senza fiato con le loro performance gli spettatori presenti.
A chiudere entrambe le giornate, ovviamente, il volo delle Frecce Tricolori: 25 minuti vissuti da tutti - compresi i piloti delle altre pattuglie presenti- trattenendo il respiro e senza mai staccare gli occhi (e le fotocamere) dal cielo, uno spettacolo unico che solo i 10 Pony MB339PAN della Pattuglia Acrobatica Nazionale sono in grado di offrire. Competenza, professionalità ma anche passione, senso del dovere e disciplina, valori che le Frecce Tricolori - ambasciatrici delle eccellenze italiane - hanno nel proprio DNA, al pari di tutte le altre realtà dell'Aeronautica Militare alle quali la PAN è legata da un filo rosso comune fatto di professionalità, valorizzazione dello spirito di gruppo e del lavoro di squadra.
In un momento storico straordinariamente difficile, nei mesi più difficili del lockdown, mentre tutta l'Aeronautica Militare forniva un contributo decisivo per combattere la pandemia, la PAN veniva chiamata ad un compito tanto inatteso quanto prestigioso: sorvolare, nella settimana precedente al 2 giugno 2020, tutte le regioni italiane, abbracciando con oltre 100 chilometri di Tricolore l'intera Nazione in segno di unità, coesione, solidarietà e voglia di ripresa. Un'immagine, quella dell'Abbraccio Tricolore, che è ormai nella nostra memoria collettiva.
LE INIZIATIVE
Tante le iniziative collegate all'anniversario.
“Frecce Tricolori – L’arte del volo Acrobatico” è il volume realizzato dall’Aeronautica Militare in collaborazione con Giunti Editore in occasione di questa importante ricorrenza, una delle tappe di avvicinamento al Centenario dell'Aeronautica Militare del 2023. Foto, disegni, storie passate e recenti, manovre acrobatiche, lavoro a terra e tanto altro, per raccontare le Frecce Tricolori in un modo decisamente nuovo ed accattivante. Un libro attraverso il quale sarà possibile scoprire ed apprezzare un mondo fatto di estro, professionalità e passione, descritto, con aneddoti storici anche inediti, foto straordinarie scattate a terra e in volo, e grazie ai “QR Code” presenti nelle pagine del volume, le parole prenderanno forma attraverso dei video esclusivi delle esibizioni della PAN. "Questo libro vuole essere un invito - ha scritto il Capo di Stato Maggiore nella prefazione - la prossima volta che alzerete gli occhi al cielo per ammirare le Frecce, a guardare oltre quel volo per cogliere il lavoro e il servizio giornaliero di tutta una Forza Armata. Solo così si potrà gustare appieno la bellezza e il significato vero e profondo di quel Tricolore nel quale ci riconosciamo per sentirci più forti, fieri e orgogliosi di essere Italiani".
In collaborazione con la sede RAI del Friuli-Venezia Giulia è stato realizzato inoltre il documentario "Sessant'anni in volo: la Pattuglia Acrobatica Nazionale", firmato da Antonia Pillosio, che ricostruisce gli eventi più significativi della storia della PAN attraverso le testimonianze di chi li ha vissuti, con materiali inediti provenienti dalle Teche Rai e dagli archivi storici dell'Aeronautica Militare. Il documentario è tuttora disponibile su Raiplay ai seguenti link:
https://www.raiplay.it/programmi/sessantanniinvololapattugliaacrobaticanazionale
https://www.raiplay.it/video/2021/03/Sessantanni-in-volo-la-Pattuglia-Acrobatica-Nazionale-f6689b8f-7585-4450-8f1d-944391bfedd1.html
Venerdì 17, nell'ambito delle celebrazioni per i 95 anni del 2° Stormo ed i 60 anni PAN, la Banda musicale dell'Aeronautica Militare si è esibita presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Le due ricorrenze sono state suggellate dalla concessione della cittadinanza onoraria della Città di Codroipo al 2° Stormo ed al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico. Nella mattina di sabato 18, prima dell'inizio della manifestazione aerea, alla presenza del Capo di Stato Maggiore AM, si è svolta inoltre la cerimonia di intitolazione del Piazzale Bandiera del 2° Stormo al Generale Mario Squarcina, primo comandante e "padre fondatore" delle Frecce Tricolori.
Numerosi anche gli eventi sul territorio organizzati a margine dell'air show, tra cui due mostre fotografiche presso la città di Udine: una curata dal 2° Stormo, dal titolo "L'inizio della meravigliosa avventura - la nascita della acrobazia aerea collettiva" (aperta fino al 17 ottobre presso la Galleria Tina Modotti), ed una sulla PAN - "60 anni con le Frecce Tricolori" - curata dall'architetto Alvise Rampini (fino al 10 ottobre nella Chiesa di San Francesco).
Il bambino è stato immediatamente trasferito presso l’Ospedale Pediatrico “Giannina Gaslini”.
Si è concluso poco dopo le 14:00 di oggi, venerdì 17 settembre, un volo sanitario urgente a bordo di un C-130J della 46^ Brigata Aerea dell'Aeronautica Militare, che ha trasportato dall'aeroporto di Lamezia Terme a quello di Genova un bambino di nove anni in imminente pericolo di vita.
La richiesta di trasporto sanitario d'urgenza all'Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova è pervenuta dalla Prefettura di Catanzaro alla Sala Situazioni di Vertice del Comando Squadra Aerea. Sono state avviate immediatamente tutte le procedure necessarie all'attivazione dell'equipaggio della 46^ Brigata Aerea di Pisa in prontezza operativa per questo genere di missioni.
In particolare, la gestione ed il coordinamento della missione è stata condotta dalla Sala operativa del Comando delle Operazioni Aerospaziali dell'Aeronautica Militare con sede a Poggio Renatico che ha attivato la 46^ Brigata Aerea, uno dei reparti di volo dell'Aeronautica Militare che assicura il trasporto di personale e materiale ovunque sia richiesto.
Ad assistere il bambino durante tutto il volo di trasferimento un'equipe di personale sanitario specializzato. Una volta che il velivolo militare è atterrato a Genova, il piccolo paziente è stato trasportato immediatamente in ambulanza all'Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova.
Equipaggi e velivoli da trasporto dell'Aeronautica Militare sono pronti giorno e notte, 365 giorni all'anno, 24 ore su 24 per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, trasporto organi o equipe mediche come in questa occasione. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa. Per questo genere di missioni di soccorso, ove ci siano particolari necessità operative, vengono impiegati anche gli elicotteri del 15° Stormo.
Organizzata dall’Aeronautica Militare, con il supporto del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, l’esercitazione GRIFONE 21 vedrà impegnati mezzi e uomini della Difesa, di Corpi e Amministrazioni dello Stato.
L’edizione 2021 dell’esercitazione internazionale, interforze ed interministeriale “Grifone”, pianificata e condotta annualmente dall’Aeronautica Militare attraverso il Rescue Coordination Centre (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) nell’ambito dell’accordo internazionale SAR.MED.OCC. (SAR Mediterraneo Occidentale), si svolgerà dal 20 al 24 settembre in Sardegna nell’area montuosa sud-occidentale dell’Isola, comprendente il Monte “Linas” e la zona del parco “Perd’e Pibera” nella Provincia del Sud Sardegna.
Scopo principale della “Grifone 2021” è quello di consolidare le già sviluppate sinergie tra l’Aeronautica Militare e le altre Forze Armate, Corpi dello Stato e altri dicasteri pubblici per migliorare costantemente tecniche e procedure nel campo della Ricerca e Soccorso Aereo, al fine di salvare vite umane. Pur non partecipando, quest’anno, equipaggi stranieri, la presenza internazionale sarà comunque garantita da numerose delegazioni di Osservatori proveniente da diversi Paesi.
La base dell’Aeronautica Militare di Decimomannu (CA) fungerà da Deployed Operating Base (DOB), ovvero da Base di rischieramento, mentre il Campo Volo “XPTZ” di Decimoputzu (SU) sarà il cosiddetto Posto Base Avanzato (PBA): un vero e proprio eliporto campale, il centro nevralgico delle attività addestrative, da dove decolleranno i velivoli coinvolti ed opereranno le squadre di soccorso.
Diversi i velivoli impegnati nel complesso scenario esercitativo: per l’Aeronautica Militare saranno impiegati 1 HH-139A del 15° Stormo – 80° Centro CSAR, 1 TH-500 del 72° Stormo, 1 TH-500B della Squadriglia Collegamenti di Linate (MI), 1 U-208 e 1 Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR) del 32° Stormo. Parteciperanno, inoltre, 1 BH-412 dell’Esercito Italiano; 1 AW-109 Nexus dell’Arma dei Carabinieri; 1 AW-139 e 1 AW-169 della Guardia di Finanza; 1 AW-139 della Polizia di Stato; 1 AW-139 dei Vigili del Fuoco; 1 AW-139 della Capitaneria di Porto e il supporto di 1 EC -145 di AREUS (Azienda Regionale Urgenza Sardegna).
Le squadre di soccorso terrestri saranno fornite principalmente dal Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna a cui si aggiungeranno squadre specializzate dei “Fucilieri dell’Aria” del 16° Stormo dell’Aeronautica Militare, personale dell’Esercito Italiano, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del Corpo Forestale della Regione Sardegna.
L’attività di volo sarà concentrata nelle giornate di martedì 21 e mercoledì 22 settembre, mentre per il giorno 24 settembre è previsto un “Media Day”, un’occasione per mostrare i risultati addestrativi raggiunti e le capacità espresse da tutte le Amministrazioni partecipanti.
Un velivolo da trasporto KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare è decollato nella mattina di domenica 12 settembre dall’aeroporto militare di Pratica di Mare (RM) alla volta di Port-au-Prince (Haiti), per prestare supporto alla popolazione colpita dal terremoto e dalla tempesta tropicale che hanno interessato l’isola alcune settimane fa.
L’aereo, un velivolo da trasporto strategico dell’Aeronautica Militare, ha caricato oltre 10 tonnellate di materiale reso disponibile dal Dipartimento della Protezione Civile. Si tratta, in particolare, di medicinali, materiale sanitario, dispositivi di protezione individuale (tra cui mascherine chirurgiche), tende e coperte.
Il velivolo è arrivato a destinazione nel tardo pomeriggio di lunedì 13 settembre, procedendo poi immediatamente allo scarico del materiale. Al termine delle operazioni, il KC-767° è ripartito per fare rientro alla base di Pratica di Mare.
Questa operazione testimonia, ancora una volta, un duplice uso sistemico delle capacità e delle componenti della Difesa che consentono al Paese di disporre di uno strumento militare in grado di garantire, oltre allo svolgimento dei compiti istituzionali di difesa e sicurezza, un'efficace integrazione con le componenti civili dello Stato per attività non militari a supporto della collettività, in Italia e all'estero.
Le Forze Armate sono da sempre in prima linea nel supporto alla Protezione Civile per l’aiuto ed il soccorso alle popolazioni colpite da eventi catastrofici o calamità naturali. La Difesa ha più volte impiegato i velivoli AM per prestare aiuto non solo nelle regioni italiane colpite da terremoti o altre calamità naturali, ma anche al di fuori dei confini nazionali: Iran, Iraq, Nepal, Pakistan, USA, Filippine, Mozambico e, più di recente, nel nord Europa.
Il KC-767A, in dotazione al 14° Stormo di Pratica di Mare (Roma), è un velivolo che garantisce elevata autonomia di volo e di carico. Oltre ad essere impiegato per il rifornimento in volo di altri aerei militari, può garantire il trasporto di materiali e personale, soprattutto sulle tratte a lungo raggio. Tra i suoi utilizzi a beneficio della collettività, per esempio, si ricorda il suo impiego per rimpatriare i connazionali bloccati a Wuhan nel febbraio 2020, all’insorgere dell’emergenza mondiale Covid-19. Il KC-767A, inoltre, è dotato della capacità di trasportare in biocontenimento pazienti altamente infettivi, potendo imbarcare fino a 10 barelle speciali isolate di tipo ATI (Aircraft Transit Isolator).
In occasione del 50esimo anniversario dell'insediamento della Fanteria di Marina nella città di Brindisi, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato questo pomeriggio alla cerimonia di consegna del Basco agli Ufficiali del Corso di Abilitazione Anfibia, rinnovo del drappo della Bandiera di Guerra del 1° Reggimento San Marco nonché dimostrazione del Plotone di alta rappresentanza Silent Drill. A fare gli onori di casa, nel piazzale Lenio Flacco, il comandante della Brigata Marina San Marco, il contrammiraglio Luca Anconeli, alla presenza anche del comandante della Squadra Navale (CINCNAV), l'ammiraglio di Squadra Enrico Credendino. Presenti il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e le autorità civili, militari e religiose.
“Le Forze armate italiane - ha detto il presidente Emiliano - e in particolare il Battaglione San Marco, come si chiamava una volta, Brigata San Marco oggi, rappresentano un modello di efficienza militare, di capacità tattica e strategica ma anche di profonda umanità nella gestione di operazioni di pace in tutti i teatri del mondo. Non deve meravigliare che spesso e volentieri, i Paesi che si sentono militarmente occupati, nei confronti delle forze armate italiane hanno un atteggiamento molto diverso da quello di altri contingenti. Perché gli italiani conoscono il rispetto che si deve alle popolazioni che vengono soccorse ma che allo stesso tempo vengono sottoposte a uno stress molto forte dalla presenza di forze armate di altri Paesi. E questo fa della Brigata San Marco anche un luogo dove la politica estera non è declinata solo con delle dichiarazioni di principio, ma è praticata concretamente, perché essi sono il prolungamento di ciò che la Repubblica Italiana e l’Unione Europea intendono compiere nei vari teatri dove vengono destinate per l’impiego.
Ringrazio il comandante della Squadra Navale Credendino per l’onore che ci ha fatto nell’essere qui presente in questa splendida città. Voglio ribandire la gratitudine di tutta la comunità pugliese nei confronti della Marina Militare. Un ringraziamento che ha tante città da comprendere ma oggi rappresentiamo soprattutto la nostra felicità di poter ospitare questa magnifica unità della Marina militare a Brindisi. La ospita da 50 anni, lo fa con un orgoglio immenso.
Brindisi è orgogliosa del San Marco e vive con questa Brigata come vive con le sue cose più care. E lo fa condividendo la fatica dell’addestramento, il dolore alle volte che patisce nel sopportare il proprio dovere e soprattutto cercando di confrontare, di incoraggiare ed entusiasmare questi magnifici ragazzi e ragazze di tutte l’età che rappresentano la Repubblica italiana nel mondo e lo fanno con onore, umanità, grande capacità di comprendere il teatro nel quale sono impegnati secondo la tradizione delle forze armate italiane, che sono forze di pace per vocazione, capaci di interpretare anche le situazioni più difficili e contraddittore con grande intelligenza.
Intelligenza che parte dall’addestramento dei fucilieri, dei marinai e arriva fino all’addestramento dei suoi ufficiali che oggi abbiamo consacrato con la cerimonia della consegna del basco. Sono cerimonie che fanno venire il groppo in gola, che commuovono tutti coloro che credono al Tricolore e che per quella bandiera sono pronti a battersi fino alla fine, nei tanti compiti che il destino e la vita alle volte ci mette difronte.
Grazie ancora alla città di Brindisi - ha concluso il presidente della Regione Puglia - grazie alla Brigata San Marco e, se mi è consentito ripetere il vostro motto, ‘Per mare e per terra, San Marco!’”.
In occasione del centesimo anniversario dell’Aeronautica Militare, la Forza Armata e l’Associazione Culturale in meccanica Antica “Il Magnete” hanno avviato una collaborazione per rimettere in funzione i motori storici Isotta Fraschini “Asso 750” e FIAT “AS.6”, protagonisti negli anni Trenta delle grandi imprese aviatorie dell’Aeronautica Militare.
La partecipazione, frutto di un protocollo d’intesa tra le parti, permetterà di riportare in efficienza l’importante patrimonio storico aeronautico consentendo così di far riecheggiare il rombo dei motori della crociera atlantica di Italo Balbo del 1933 e del primato mondiale di velocità di Francesco Agello del 1934.
“Nel 2023 la Forza Armata celebrerà i suoi primi cento anni di vita con un ampio ventaglio di iniziative di grande impatto pubblico e culturale, con le quali intendiamo ricordare il connubio di tecnologia e professionalità che sono da sempre alla base della Aeronautica Militare. In questo quadro i motori aeronautici costituiscono un tassello fondamentale nella storia dell’evoluzione del mezzo aereo. L’Asso 750 equipaggiava gli idrovolanti S55X della Crociera del Decennale voluta e guidata da Italo Balbo e l’AS6 era invece montato sull’idrocorsa M72 che pilotato dal maresciallo Francesco Agello superò i 709 km orari , record tuttora imbattuto. Sono due icone senza tempo dell’ingegno e della tecnologia italiana nei tempi avventurosi e pionieristici del volo e presentarli al pubblico, perfettamente restaurati in tutta la loro originale bellezza, contribuisce a conoscere la crescita e l’evoluzione del mondo del volo e le sfide affrontate e vinte dai nostri predecessori”, così il Gen. di Squadra Aerea Alberto Rosso – Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare.
I motori, che appartengono alla collezione del Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, saranno trasferiti per il restauro presso la sede de “Il Magnete” a Subbiano (AR).
Il restauro permetterà di esaltare le capacità storico tecniche de “Il Magnete” nel rigoroso rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza dei beni culturali.
L’associazione ha iniziato la ricerca della documentazione tecnica e realizzerà tutte le attrezzature e lavorazioni specifiche necessarie per la buona riuscita dell’ambizioso ed impegnativo progetto.
«È la prima volta che una Soprintendenza autorizza un intervento di restauro funzionale di un bene culturale aeronautico», sottolinea Leonardo Sordi, fondatore e Presidente de “Il Magnete”. «In particolare, siamo orgogliosi di essere la prima organizzazione ammessa a svolgere un lavoro così importante.»
L’Associazione “Il Magnete”, che vanta 30 anni di esperienza nella meccanica antica e motorismo storico, dai magneti di accensione (anche aeronautici) fino alla ricostruzione di importanti motori e loro accessori, collabora con il Museo Storico da oltre 20 anni, durante i quali il Presidente, Leonardo Sordi, ha svolto il restauro funzionale del motore Wright del 1908 e dello SPA 6A del 1917, supportandone le dimostrazioni a scopo didattico e culturale in varie località italiane.