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Da oggi sabato 6 novembre al 5 dicembre 2021, presso la sala grigia del Palazzetto dell'Arte, in via Galliani a Foggia, lato villa comunale, sarà visitabile la mostra fotografica "Viaggio nel '900" del fotoreporter Giorgio Lotti.

L’evento è stato organizzato e curato dal Foto Cine Club - Foggia.

Giorgio Lotti nasce a Milano nel 1937 e inizia a vent’anni a lavorare come fotoreporter a Milano sera, La Notte, Il Mondo, Settimo giorno e Paris Match.
Nel 1960 entra nello staff di Epoca dove resta fino alla chiusura del giornale del 1997. Poi lavora per Panorama fino al 2002.
Nel 1973, per un reportage sulla Cina riceve il Premio The World Understanding Award dalla University of Photojournalism, Columbia.
Nel ‘94 viene insignito del premio letterario Città di Modena e premiato dalla Città di Venezia per i suoi reportage sulla Serenissima.
Nel ‘95 viene premiato con l’Horus Sicof per il ruolo svolto nel campo della fotografia italiana.

Info e orari
mar-mer-gio-ven-sab ore 9:30-13:00 - 16:30-20:00

Ancora una soddisfazione, che è anche un traguardo, di Lina Taronna, montanara DOC, amante della fotografia, della natura, degli animali e soprattutto del suo territorio, #LaCittàdeiDueSitiUNESCO.

Dopo la vittoria dell'11esimo concorso amatoriale fotografico "Dall'ombra alla luce” con la foto intitolata "Numeri", questa volta un suo scatto è stato scelto per  essere pubblicato nel nuovo calendario 2022 “Love for Animals”

Dagli organizzatori del concorso fotografico ALFA, a Lina Taronna arrivano i ringraziamenti per esser stata una delle partecipanti molto apprezzate e scelte per la IX edizione del  “CaNendario ALFA 2022”, dedicato esclusivamente agli animali domestici: «Ti ringraziamo per aver partecipato al concorso fotografico ALFA e per aver contribuito a rendere l’edizione 2022 del CaNendario davvero bellissima e speciale».

La foto di Lina Taronna inserita nel CaNendario 2022

Cane CaNedario ALFA 2022 ph Lina Taronna

Esposizione fino al fino al 31 gennaio 2022 presso il Santa Maria della Scala, a Siena.

Sabato 30 ottobre, presso il Santa Maria della Scala, a Siena, aprirà al pubblico Carlo Vigni – L’Industria della polvere, un’esposizione fotografica temporanea che attraverso una selezione di scatti farà entrare il visitatore all’interno di una delle architetture industriali più discusse dello scorso secolo. Conosciuta tradizionalmente come ‘La Torre dei pomodori’ di Isola d’Arbia, l’ex impianto Idit ( Industria di Disidratazione Isola Tressa) rappresenta a tutti gli effetti un esempio di archeologia industriale, ma se questa definizione non trova ostacoli burocratici ed estetici in altre realtà italiane, per ‘l’ecomostro della Val d’Arbia’ i riconoscimenti sono contrastanti. Alle porte della Val d’Orcia, Patrimonio Unesco dell’Umanità e inserito all’interno di un paesaggio simbolo della Toscana nel mondo, il silos di ferro, vetro e cemento, alto più di settanta metri svetta al centro della Via Francigena e si lascia osservare da qualsiasi punto panoramico a sud di Siena. Rappresentazione di un grande sogno di ripresa economica, la Torre Idit, ad oggi fa parte dell’immaginario collettivo di un’Italia in ripresa, pronta a investire e con una lungimiranza tale da sfidare, sacrificando la più radicata e secolare cultura contadina della campagna senese, anche coloro che non vedevano di buon occhio uno sviluppo industriale in un territorio così lontano dalla grande imprenditoria del nord Italia. La costruzione iniziò nel 1959 e, in tempi record per l’epoca, fu inaugurata nel 1961. Solamente due furono gli anni di vera e propria attività nei quali la Idit produsse polveri di frutta e ortaggi attraverso un processo di disidratazione a 33°, ma per un probabile difetto di progettazione divenne da subito impossibile sostenere economicamente la produzione che cessò definitivamente nel 1966.

Dopo cinquantacinque anni, se da un lato la struttura industriale fa ormai parte del patrimonio paesaggistico della Toscana del sud, dall’altro rimangono perplessità sulla necessità di una conservazione e manutenzione di uno scheletro architettonico sempre meno stabile e sicuro. Da anni abbandonata e in stato di degrado, infatti, l’ex Idit mantiene intatta la parte in cemento, quella che svetta come una torre tra le colline senesi, ma sta letteralmente collassando in tutte le altre parti che ne costituivano il vero e proprio ambiente ‘vitale’, quello dove le persone hanno lavorato e avrebbero dovuto lavorare per molti anni secondo le aspettative del tempo. Appartenente ad una società privata, al momento, non esistono progetti di ristrutturazione e valorizzazione, ma neppure di demolizione e ripristino della zona ed è per questo che le opere fotografiche di Carlo Vigni, esposte fino al 31 gennaio al Santa Maria della Scala, possono essere un modo per riaprire un dibattito intorno a quella ‘Torre dei pomodori’ che, nel bene e nel male, fa ormai comunque parte del patrimonio visivo di ogni abitante della provincia sud di Siena e di milioni di visitatori che ogni anno attraversano la Via Francigena.

“Mi ha sempre colpito la dimensione simbolica di questa torre di oltre settanta metri che come un campanile laico, devoto al culto della produzione e del progresso, ho sempre visto fin da bambino. – dice il fotografo Carlo Vigni - Un simbolo però che, mi è apparso chiaro, nulla ha dell’operosità contadina della gente della val d’Arbia, ma di uno sfortunato e paradossale accidente capitato in pieno boom economico. La mia quindi non è stata una ricerca di tracce di lavoro, di faticose vicende umane, ma di verifica di un’idea: se a distanza di mezzo secolo la polvere che si annunciava al telegiornale di voler produrre all’interno di questa scenografia fantastica effettivamente c’era”.

La mostra, a cura di Carlo Nepi e Francesca Sani, con il coordinamento progettuale di Jacopo Armini e i testi di Giovanna Calvenzi, verrà allestita dallo stesso Arch. Nepi all’interno del Refettorio e della Sala San Galgano, al quarto livello del Santa Maria della Scala.

“Quel che resta dell’ex stabilimento IDIT - Industria di Disidratazione Isola Tressa - collocato lungo la Cassia e la linea ferroviaria Siena - Grosseto, al centro della Val d’Arbia, continua ad essere invariabilmente segnalato ai primi posti nella lista degli ecomostri nazionali stilata dalle varie associazioni ecologiste e paesaggistiche -  afferma il curatore Carlo Nepi - L’impianto era destinato alla liofilizzazione dei prodotti agricoli, principalmente pomodori e frutta, secondo un trattamen­to industriale di brevetto tedesco che, attraverso un processo di disidratazione trasformava il frutto naturale in prodotto secco da conservare in scatola. La trasformazione del prodotto avveniva attraverso un processo di deumidificazione e riscaldamento dell’aria e con la caduta del prodotto all’interno del vuoto di un silos alto oltre settanta metri. Forse – continua Nepi - nell’anno 1960, velata dietro il più tipico cerimoniale dell’Italia democristiana - il taglio del nastro con Arcivescovo, Ministro, Telegiornale Nazionale - la ferita inferta al paesaggio non era sembrata la peggiore delle conseguenze; quel che contava era la prospettiva dello sviluppo, il miglioramento delle condizioni economiche, le possibilità di una nuova occu­pazione.

L’impianto rimase in funzione per pochissimo tempo; nel 1966 la Società era già fallita senza che la produzione fosse prati­camente mai entrata a regime. Il simbolo di questo disastro è soprattutto quella torre, inizialmente coperta di vetro e poi, piano piano, proseguendo nell’inevitabile degrado, spogliata di ogni rivestimento e di tutte le parti fragili e deperibili, fino alla essenzialità della sola struttura, del nudo scheletro di cemento e ferro”.

Giovanna Calvenzi , critica e photoeditor, già direttore artistico dei Rencontres de la Photographie ad Arles e delegato artistico del Mois de la Photo a Parigi e che ha seguito il lavoro di Vigni recensendolo anche all’interno del catalogo mostra, dichiara: “Carlo Vigni registra il disfacimento degli interni, l’accumularsi dei detriti, l’infiltrarsi degli alberi, l’infittirsi delle presenze vegetali. Per il suo lavoro di testimonianza e di indagine sceglie una distanza equa e un linguaggio documentario che ind­aga e registra in modo fedele. Sente, forse, l’influenza dello sguardo della Neue Sachlichkheit, di quella “nuova oggettività” che dopo la Prima guerra mondiale aveva tributato una sorta di ammirata attenzione alle macchine, al lavoro, ai luoghi dell’industria. Guarda quasi con affetto questa incongrua presenza sul territorio senese, ne rispetta le linee e i volumi, fa dialogare gli interni con il paesaggio che circonda le persistenze industriali”.

Info
Opera Laboratori - Opera Siena
www.operalaboratori.com

Foggia, da villaggio a città, è questo il titolo di una interessante mostra realizzata dalla fotoreporter Giuliana Macchia, responsabile del Gruppo Giovani degli Amici del Museo Civico di Foggia, che espone decine e decine di fotografie e disegni inediti della città di Foggia, oltre a ricostruzioni delle antiche porte di accesso, dei quartieri, delle vie e degli edifici scomparsi tratti dal volume Storia di Foggia di Carmine de Leo, presidente degli Amici del Museo.

La mostra è stata realizzata insieme all’Archivio di Stato di Foggia, che con la collaborazione e ricerca della direttrice Grazia Battista ha messo a permesso la riproduzione della numerose piante antiche della città di Foggia conservate nei fondi documentari dello stesso archivio.

Un vero e proprio viaggio nel tempo nella Foggia che fu, rivivono chiese, palazzi e monumenti scomparsi, angoli caratteristici della città ormai perduti che il visitatore potrà visionare negli ingrandimenti fotografici dei numerosi pannelli esposti presso la sala Diomede al secondo piano del Museo Civico di Foggia.

La mostra sarà aperta al pubblico dal prossimo 3 novembre e fino al 14 dello stesso mese dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e per visitarla sarà necessario essere in possesso del green pass e di mascherina.

Con questa iniziativa gli Amici del Museo Civico di Foggia riprendono in pieno la loro attività di volontariato nel campo della promozione culturale.

La mostra rappresenta una interessante fuga nelle epoche passate che hanno caratterizzato le vicende storiche ed urbanistiche della Foggia che fu, attraverso le numerose immagini esposte il visitatore potrà conoscere vecchi disegni e immagini inedite della città, le sue raffigurazioni cartografiche nel Cinquecento e nel Seicento e farsi un’idea di come il vecchio nucleo urbano che oggi rappresenta il centro storico si sia sviluppato nel corso dei secoli.

Una visita da non perdere per tutti gli appassionati della nostra storia locale, che potranno fotografare le immagini messe in mostra senza alcuna restrizione e portare a casa un pezzo di storia della loro città!

Mercoledì 06 ottobre a Caserta si è svolta la cerimonia di premiazione dell'11esimo concorso amatoriale fotografico "Dall'ombra alla luce".

A vincere questa edizione è stata Lina Taronna, di Monte Sant'Angelo, con la foto intitolata "Numeri".

La commissione giudicatrice ha premiato il lavoro di Lina Taronna definendolo «Il passaggio deall'ombra alla luce è proposto esaltando l'incedere della stessa luce, dal centro d'interesse dell’immagine, in modo elicoidale. Lo svilupparsi della spirale esalta la sequenza di numeri, interpretabili, come messaggi di tipo cronologico, associabile allo scorrere dei giorni, o come un messaggio salvifico per tutti noi»

Un premio eccezionale, che onora Monte Sant’Angelo e tutti i montanari. E da queste parti non mancano fotografi eccezionali, spesso nell’ombra ma attivi e professionalmente al pari di tanti altri blasonati.

Lina è una montanara DOC, amante della fotografia, della natura, degli animali e soprattutto del suo territorio, #LaCittàdeiDueSitiUNESCO., che offre spunti interessanti e scorci importanti per fotografie meravigliose, che fanno il giro del mondo attraverso i social…e non solo.

Lina Taronna 01

Sarà un azzardo, ma da questa redazione si lancia un appello:  Monte Sant’Angelo merita un concorso nazionale di fotografia, per amanti e professionisti, uniti nell’unico obiettivo di immortalare il territorio.

Lo è pure il suggerimento di invitare il sindaco Pierpaolo d’Arienzo a conferire a Lina Taronna un attestato di merito. Lina con questo concorso ha portato ancora una volta, come tanti altri montanari, il nome della città tra quelli migliori, tra quelli della cultura, della volontà a fare bene, della rivalutazione del patrimonio artistico-storico-culturale. Ciò, ovviamente vale per coloro che si prodigano a tal fine.

Lina Taronna 02

Mercoledi 22 settembre p.v., alle ore 11,00, nell’Agorà del Palazzo del Consiglio regionale della Puglia - in via Gentile n. 52 a Bari - sarà inaugurata la mostra fotografica intitolata “Storia del telefono in Puglia (1882-1963)”, realizzata grazie alle illustrazioni presenti nei due volumi “Fili di voce – Arriva il telefono nelle Puglie” curati dal prof. Michele Mainardi. La mostra gode del sostegno morale del Museo nazionale della comunicazione di Roma (Mise) e l’evento si svolgerà alla presenza della presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone e del vicepresidente del Corecom, Franco Di Chio. Nella stessa mattinata verranno presentati i due volumi dall’autore, interverranno il prof. Federico Pirro (Uniba), il prof. Salvatore Colazzo (Unisalento) e la dott.ssa Gilda Gallerati, responsabile del Polo bibliotecario del Ministero dello Sviluppo economico (Mise). Le pubblicazioni e la mostra sono realizzate per volontà del Corecom Puglia (Comitato regionale delle comunicazioni della Puglia) in collaborazione con la Biblioteca del Consiglio regionale e rappresentano la prima pubblicazione organica sulla nascita e la storia del telefono in regione.
Per la prima volta si racconta l’evoluzione del telefono, dal suo arrivo al suo sviluppo, in un arco temporale compreso tra il 1882 e il 1963, attraverso l’indagine storica meticolosamente raccolta attraverso le fonti archivistiche tracciate nel corso dei secoli, con il recupero di documenti inediti tratti anche da periodici e i giornali di fine Ottocento e inizio Novecento.
Il cospicuo corredo fotografico presente nei volumi rappresenta una dotazione inedita frutto di collezioni private che sono oggi finalmente a disposizione del pubblico. Dai modelli dei primi telefoni in Puglia, alle prime opere di sistemazione dei pali telefonici che avrebbero portato la “grande novità”, dalla comunicazione pubblicitaria sulla Gazzetta del Mezzogiorno per promuovere presso i cittadini la diffusione del mezzo che mettono in evidenza la tecnica comunicativa utilizzata per convincere il probabile futuro abbonato all’uso della telefonia, all’utilizzo in guerra di un indispensabile strumento di comunicazione, dalla collezione di gettoni telefonici, ai fotogrammi cinematografici tratti dal genere “telefoni bianchi”, dalle locandine relative alle pellicole, ai primi elenchi degli abbonati, ecc.
Nelle tavole della mostra non manca nemmeno una sezione dedicata al lavoro delle telefoniste, documentata fotograficamente che farà parte della collezione del Museo Storico nazionale della comunicazione di Roma.
Un evento dedicato agli studenti, agli addetti al settore delle comunicazioni, agli studiosi del mondo della ricerca oltre che a tutta la cittadinanza. 
La partecipazione all'inaugurazione è consentita fino a un massimo di 60 partecipanti e si svolgerà nel rispetto delle misure di sicurezza anticovid. La mostra fotografica sarà visitabile anche nei giorni successivi.

Per ulteriori informazioni consultare il sito https://corecom.consiglio.puglia.it/

Dal 6 all’ 8 agosto tre giorni di inaugurazione con visite guidate con gli artisti, letture portfolio, talk, videoproiezioni, laboratori ed eventi speciali da mattina a sera. Progetto speciale dedicato al Corpo commissionato a Mustafa Sabbagh – Intervento di Street Art con ERON e Danijel Žeželj. A Cala Porta Vecchia una mostra su piattaforme galleggianti e una sottomarina di sculture da visitare con gli occhialini mentre si fa il bagno.

Diverse e di grande effetto le location, vecchie e nuove, individuate dagli organizzatori per la VI edizione di PhEST – See Beyond the Sea, festival internazionale di fotografia e arte in programma dal 6 agosto al 1° novembre a Monopoli. Organizzato dall’associazione culturale PhEST, il festival ha la direzione artistica di Giovanni Troilo e la curatela fotografica di Arianna Rinaldo.

Nella nostra passeggiata virtuale abbiamo deciso di iniziare dalla zona “sud” del centro città dove si trova lo skate park a ridosso del mare. Qui si trova il progetto fotografico di un’amica di PhEST, Sanne De Wilde, già autrice due anni fa del progetto speciale sul territorio, che quest’anno torna con il suo lavoro The Island of the Color Blind. Camminando verso Cala Porta vecchia si incontra l’isolotto su cui campeggia il progetto di arte contemporanea di Alicia Eggert - You Are (On) An Island, mentre sul fondo marino è allestita la mostra di sculture subacquee dell’artista Erich Turroni Muse Silenti, entrambe a cura di Roberto Lacarbonara, come quella di Tomaso Binga e Roberto Pugliese. Galleggia invece sull’acqua, su piattaforme calpestabili, il progetto Comfort Zone di Tadao Cern. Di fronte, l’antica muraglia è stata scelta per stupire i visitatori con la gigantografia del progetto Humanae di Angélica Dass. Sul Belvedere di Porta Vecchia si trova invece Albino Beauty di Paola de Grenet.

Arrivando all’inizio del lungomare Santa Maria incontriamo la prima mostra in interni magicamente allestita nell’antica Chiesa di San Salvatore: è il progetto Flesh Love All del giapponese Photographer Hal, il cui lavoro prosegue anche con il capitolo Flesh Love Returns sul lungomare Santa Maria. Un’altra mostra-installazione è allestita sul muretto dopo il bastione dove si trova la russa Alena Zhandarova con il suo Hidden Motherhood.

Sempre sul lungomare Santa Maria, affacciandosi sul mare sottostante, poco prima del bastione, sarà allestita sui frangiflutti una selezione dei lavori finalisti della call internazionale PhEST Pop Up Open Call. Con una piccola deviazione a sinistra, raggiungibile anche da un vicolo strettissimo adiacente al bastione, si raggiunge la deliziosa Piazzetta Santa Maria, dove una postazione selfie permetterà di partecipare alla call #KissForPhEST: qui ci si immerge in un momento di interattività analogica in cui i visitatori sono i veri protagonisti.

Andando verso il Porto Vecchio, all’inizio del molo Margherita, allestita a filo del mare, troviamo Nancy Floyd con il progetto Weathering Time, tra i partecipanti del PHmuseum  Photography Grant 2021.

Sulle pareti del Porto Vecchio campeggiano invece le fotografie di Mustafa Sabbagh con il progetto Corpus Fugit, realizzato in residenza artistica a fine luglio su commissione di PhEST e dedicato agli adolescenti.

Uscendo dall’antica porta del Porto Vecchio, svoltando a sinistra, si incrocia Via Comes, dove ritorna la selezione del meglio di PhEST Pop Up Open Call, che incontreremo di nuovo anche su via Garibaldi, con l’allestimento sospeso tra i balconi delle case.

Da via Comes, svoltando a sinistra su via San Pietro, incontriamo la chiesa sconsacrata di SS Pietro e Paolo che accoglie il progetto Maybe di Phillip Toledano. Usciti dalla chiesa, affacciandosi su Largo Palmieri, incontriamo l’allestimento a cura del nostro partner Kublaiklan per Fontanesi.

E finalmente si arriva alla sede eletta di PhEST, l’antico Palazzo Palmieri, perla tardo barocca della città, che espone ben 14 mostre, esposte nell’androne del palazzo, al primo piano e al piano nobile.

Gli artisti esposti in questa sede sono Mustafa Sabbagh con una personale intitolata Onore al nero, Mario Cresci con un estratto del progetto Ritratti reali, l’artista Eliška Sky con Womaneroes, David Vintiner & Gem Fletcher con I Want to Believe, e ancora la cinese Yufan Lu con Make Me Beautiful, Milan Gies con State of Identity, la mostra robotica di Roberto Pugliese Equilibrium Variant e la collezione di video in 3D Uncanny di Esteban Diácono. L’androne del palazzo, sospeso tra gli archi dei due piani, ospiterà l’Alfabeto poetico monumentale di Tomaso Binga, oltre che un originale allestimento sopra a un tavolo da pranzo del progetto di Piero Percoco per Tormaresca. Al primo piano, i risultati dell’open call #ReunionCalling e i 2 vincitori, uno internazionale e uno pugliese, della call internazionale PhEST Pop-Up Open Call.

Anche per questa edizione il festival allestirà in piazzetta Garibaldi, all’Info point turistico del Comune di Monopoli - Sala dei pescatori, un corner PhEST per la distribuzione dei percorsi per le mostre e la vendita di gadget PhEST.

Se avete paura di perdervi, non vi preoccupate. In giro per la città non mancherà la segnaletica stradale, orizzontale e verticale, con il giallo PhEST che indicherà ai visitatori la direzione da seguire per non perdere nessuna delle mostre, indicando anche la giusta distanza da mantenere per godere al meglio della loro visione oltre che fruirne in sicurezza rispettando la normativa anti-Covid19.

Ultima tappa del viaggio, che richiede un piccolo sforzo in più con una passeggiata di circa 10 minuti, la nuova location Ex Deposito dei Carburanti, che ospiterà al suo interno, nel grande capannone che copre un’area di circa 400mq, una mostra che racconta 5 anni di PhEST, ovvero lavori di artisti protagonisti delle passate edizioni, presentati al pubblico con una installazione a sospensione. Mentre sulle facciate esterne, METAMOR, lo spettacolare intervento di street art di ERON e Danijel Žeželj, in residenza d’artista per questa sesta edizione, a cura di Giorgio de Mitri.

Da non perdere, nelle giornate inaugurali le visite guidate con gli artisti, con distanziamento, che saranno seguite da 5 artisti che hanno garantito la loro presenza, e ancora letture portfolio gratuite, talk e tavole rotonde, videoproiezioni, laboratori, workshop ed eventi speciali da mattina a sera.

Per chi volesse approfondire la conoscenza degli autori e dei loro lavori, PhEST ha inserito sui pannelli di presentazione di ciascuna mostra un QR code con contenuti extra in grado di raccontare le mostre ai visitatori.

Il Progetto PhEST – festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli – VI Edizione è realizzato dall’associazione culturale PhEST, nell’ambito del “FSC 14-20: PATTO PER LA PUGLIA. INTERVENTI PER LA TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E PER LA PROMOZIONE DEL PATRIMONIO IMMATERIALE. CUSTODIAMO LA CULTURA IN PUGLIA 2021 - Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali”. Anche quest’anno il Festival ha ricevuto il sostegno del Comune di Monopoli e il patrocinio di numerosi soggetti istituzionali, a partire da PugliaPromozione, Fondazione Apulia Film Commission, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e Politecnico di Bari. E ci sono poi gli sponsor privati: Tormaresca, Volkswagen Zentrum Bari; Torre Coccaro, Acqua Orsini, Hevo, BCC Alberobello; le partnership culturali di LensCulture, GUP, Fondazione De Mitri, Sartoria, PHMuseum, Leica Akademie Italy, FIAF, Circulation(s), Il fotografo, Mneo, Camera service, PLD Artech; la media partnership di Sky Arte HD. I partner di PhEST sono anche: ASP Romanelli Palmieri, Palazzo Fizzarotti – Fondazione HEART, Associazione Minimum, Polo liceale di Monopoli, Istituto Compensivo Melvin Jones - Orazio Comes, Kublaiklan, SOUxOstuni – Officine Tamborrino, Associazione OTM, Dirockato, Kambusa, Gozzovigliando. Sponsor tecnici: Pubblicità & Stampa, Santa Maria 24, Torre Cintola, EPC Srl.

Le dichiarazioni in conferenza stampa e l’annuncio di una 31esima mostra.

È stata presentata nella mattinata del 02 agosto, nel padiglione 152 della Fiera del Levante a Bari la sesta edizione di PhEST - See Beyond the Sea, festival internazionale di fotografia e arte che è ormai uno degli appuntamenti fissi e più importanti dell’estate pugliese. Tema centrale di questa sesta edizione, proposta dal direttore artistico Giovanni Troilo e dalla curatrice fotografica Arianna Rinaldo, è Il corpo letto con una serie di diverse declinazioni, per una trentina di mostre di artisti internazionali, che consentiranno al pubblico di stupirsi, interrogarsi e riflettere. Quella del 2021, che si inaugura il 6 agosto alle 20, è una edizione che si presenta ancora una volta fuori dagli schemi e con lo sguardo rivolto non solo a Monopoli, alla Puglia e al Mediterraneo ma a tutto il Mondo, per consentire a tutti i visitatori di approcciarsi al bello, alla creatività, alla fotografia, all’arte e ai colori, andando oltre le difficoltà del momento storico che stiamo attraversando.

L’intera programmazione, gli artisti e gli eventi di questa edizione sono stati presentati in conferenza stampa, svelando anche l’arrivo di una 31esima mostra appena chiusa. Si tratta di Paolo Cirio con il lavoro Capture che denuncia i potenziali usi e abusi derivanti dall’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale legate al riconoscimento facciale. La Rinaldo ha annunciato anche i vincitori della #PopUpOpenCall: per la categoria internazionale Dongwook Lee, per la categoria puglia Claudia Amatruda. Menzione speciale invece per Nuvola nome d’arte di Valeria Gentile, illustratrice monopolitana.

Le dichiarazioni in conferenza stampa:
Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: «PhEST a Monopoli ha raggiunto livelli straordinari, con eventi in programma veramente magnifici. Il tema di questa edizione è il legame tra il corpo e la vita di ciascuno di noi, stigmatizzato dalla situazione di pandemia nella quale ci troviamo, ma non solo. C’è un’infinita serie di situazioni di disabilità, di lontananza, di difficoltà nella vita fisica, che sconnettono il corpo dalla mente e dall’anima. Questa manifestazione che durerà mesi, restituisce alla Puglia il ruolo di ospite di una grande iniziativa. PhEST è un importante tentativo di coniugare l’arte figurativa, in tutte le sue espressioni, con la vita reale delle persone. Una grande contaminazione che ci affascina».

Massimo Bray, assessore regionale alla Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica: «Phest in un lasso di tempo così breve è passato dalla prima edizione ad essere già una realtà di rilievo europeo. Sorprendente risultato se teniamo in conto anche tutte quelle che sono state le difficoltà affrontate nell’ultimo anno e mezzo - ha commentato Massimo Bray, Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Puglia - Reputo che il lavoro del direttore artistico Giovanni Troilo, della curatrice Arianna Rinaldo, sommato a quello di tutti gli operatori coinvolti, rappresenti il perfetto esempio di quanto la creatività ed il gusto per l’estetica siano scintilla per le ricadute positive sui settori del turismo e della cultura. Accomunare una mostra diffusa e di alto pregio intellettuale ad una scenografia incantata come quella della splendida città di Monopoli, sono convinto che sia una eccellente combinazione per una valorizzazione fondata sulla qualità del nostro territorio. Un modello, quello di Phest, che meriterebbe di essere esportato e mutuato anche in altre località. A mio parere il tema “Corpo”, scelto per questa quinta annualità, è stato sviluppato da tutti gli artisti toccando le corde della sensibilità per un’umanità ferita alla ricerca di un senso di appartenenza identitario quanto collettivo. Infine tengo a sottolineare quanto sia lodevole la scelta di utilizzare più linguaggi stilistici, codici e mezzi, in un continuo rimando fra artista e fruitore, fra digitale e analogico, via da sempre percorsa da Phest».

Angelo Annese, Sindaco di Monopoli: «Phest quest’anno guarda al Mediterraneo partendo da Monopoli con la città al centro di un evento culturale che va oltre i suoi confini. Come ogni anno siamo pronti ad ospitare questa manifestazione che grande successo ha riscosso negli anni precedenti, riuscendo ad attrarre visitatori da ogni parte d’Italia e non solo. È uno dei pochi casi in cui non è il visitatore a raggiungere il museo ma il contrario, in una location naturale che da sempre affascina. Il Comune di Monopoli ci crede e Phest è ormai una realtà consolidata negli appuntamenti estivi ed autunnali della città», afferma il Sindaco di Monopoli Angelo Annese.

Cristian Iaia, assessore al Turismo del Comune di Monopoli: «Phest è un evento lungo due stagioni: parte a metà estate e prosegue fino a autunno inoltrato, consentendo alla Città di Monopoli non solo di intercettare quel flusso turistico già presente in estate durante il mese di agosto ma anche di attrarre visitatori nei mesi successivi. È un evento dal forte respiro internazionale che eleva l’offerta turistico-culturale della città e che porta a scoprire Monopoli in ogni angolo, anche il più nascosto», afferma l’Assessore al Turismo Cristian Iaia.

Rosanna Perricci, assessore alla Cultura del Comune di Monopoli: «In un’estate in cui Monopoli ha investito molto in cultura, Phest rappresenta la ciliegina sulla torta. È un evento ormai consolidato che è punto di riferimento culturale e artistico dell’estate pugliese intesa a 360 gradi. Ben trenta mostre dedicate al tempa de “Il corpo” tra le quali mi piace ricordare quella dell’artista italo palestinese Mustafa Sabbagh, uno dei cento fotografi più influenti al mondo"e l'unico italiano fra i quaranta ritrattisti di nudo più importanti a livello internazionale. Nel progetto, infine, sono coinvolti ben quaranta adolescenti, rappresentando un bel momento di aggregazione e partecipazione giovanile», afferma l’Assessore alla Cultura Rosanna Perricci.

Giovanni Troilo, direttore artistico di PhEST – Festival internazionale di fotografia e arte: «Il tema del corpo, immaginato qualche anno fa per questa edizione, si è rivelato particolarmente attuale - spiega il direttore artistico Giovanni Troilo - La migrazione dei corpi verso il mondo immateriale della rete, accelerata dalla pandemia, ha rivelato la estrema fragilità del corpo ma anche la sua necessarietà. Uomo e corpo di nuovo insieme, inesorabilmente. Il mio corpo, spietata topia, ripeterebbe Foucault. Trappola, condanna, ma sempre punto di partenza per ogni esplorazione, per ogni utopia».

Arianna Rinaldo, curatrice fotografica di PhEST – Festival internazionale di fotografia e arte: «Avere a PhEST la partecipazione di tanti artisti è importante. Per questo sono nate le nostre social open call che raggiugono migliaia di partecipanti da tutto il mondo. Quest’anno la prima lanciata è stata #reunioncalling ispirata al racconto di Mario Cresci (in mostra con Ritratti Reali) sulle famiglie migranti che componevano le foto di famiglia con collage di foto diverse».

Cinzia Negherbon, project manager di PhEST – Festival internazionale di fotografia e arte, motore del PhEST, che ha raccontato il programma delle giornate inaugurali e ringraziato tutti i partner che ogni anno continuano a sostenere e a credere in PhEST e a lavorare per rendere ogni edizione sempre più bella e speciale.

 

 

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Dicembre 27, 2023 770

“Un’opera strategica per lo sviluppo del Gargano”.…

in Notizie Gargano by Redazione
Aggiudicato da Anas l’appalto denominato “S.S. 89 Garganica – Lavori di realizzazione della viabilità di San Giovanni Rotondo e…
Dicembre 27, 2023 642

Foggia. Dopo l’era commissariale la prima seduta cittadina…

in Politica by Redazione
Erano due anni che al Comune di Foggia non si celebrava il Consiglio comunale. Il primo, del tutto dovuto per ufficializzare la…
Dicembre 27, 2023 939

Al Giordano riparte la cultura. Stagione teatrale colma di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
«Una stagione teatrale allestita in tempi strettissimi, grazie all'impegno dell'ufficio cultura, alla collaborazione del Teatro…
Dicembre 27, 2023 687

Derby Taranto- Foggia e incendio allo Iacovone. Domiciliari…

in Notizie Capitanata by Redazione
Era il 03 settembre 2023, quando il Foggia nella sua prima partita di campionato di Lega Pro, girone C, allo stadio Iacovone uscì…
Dicembre 27, 2023 644

Comune di Foggia, sede via Gramsci. Contenzioso chiuso e lo…

in Notizie Capitanata by Redazione
fonte: Comune di Foggia. De Santis ed Emanuele: “Accogliamo questa sentenza con grande soddisfazione”. Vittoria del Comune di…
Dicembre 27, 2023 578

Sanità pediatrica. Crisi al Giovanni XXIII di Bari. Azione:…

in Attualità by Redazione
“L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII è in grave crisi, per cui è l’ora di una vigorosa iniziativa riformatrice, per agganciarlo…
Dicembre 26, 2023 883

Monte Sant’Angelo splende con Madame Opera, regina degli…

in Notizie Gargano by Redazione
Saranno due serate all’insegna di colori e luci, musica e spettacolo, e tanto divertimento, con un evento eccezionale che a…
Dicembre 26, 2023 960

Una “prima fotografica” molto solidale. “Diversa-mente…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Quella del 06 dicembre 2023 è stata la prima serata di “Diversa-mente Insieme”, corso dedicato alla fotografia con obiettivo…
Dicembre 26, 2023 931

La Sindaca abbellisce, il cittadino sfregia. I fiori…

in Notizie Capitanata by Redazione
Due casi similari di estirpazione di fiori natalizi nel centro cittadino. E tutte e due per mano di cittadini, contravvenendo sia…
Dicembre 24, 2023 1032

Da Foggia al Gargano passando per gli States. Le opere di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Lo avevamo già conosciuto su questa testata giornalistica, e continueremo a farlo perché l’arte “Made in Capitanata” va diffusa,…
Dicembre 23, 2023 986

Foggia, Natale 2023. Viabilità urbana del 24 dicembre

in Notizie Capitanata by Redazione
I provvedimenti riguardano la circolazione per il 24 dicembre 2023 dalle ore 09:00 alle ore 21:00. Nella Città di Foggia, come da…
Dicembre 23, 2023 664

Rispetta la natura. Il decalogo natalizio di Plastic Free

in Attualità by Redazione
Luci, decorazioni, riunioni di famiglia con pranzi e cene di rito ma soprattutto regali. Le festività natalizie oltre ai nobili…
Dicembre 23, 2023 800

Oltre 2000 ordinanze questorili in Capitanata. Il…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
La Polizia di Stato di Foggia nell’anno 2023, nell’ambito della pianificazione e predisposizione di specifici servizi volti alla…
Dicembre 23, 2023 606

Fuochi d’artificio illegali e merce varia sequestrati a…

in Notizie Gargano by Redazione
Sono oltre 50.000 gli articoli natalizi pericolosi sequestrati, unitamente a circa 5.500 fuochi d’artificio, dai finanzieri della…
Dicembre 23, 2023 785

Rocambolesco inseguimento a Pesaro di un corriere della…

in Attualità by Redazione
fonte: NOCPress. Si ferma all’ALT della Polizia, fugge e dopo un rocambolesco inseguimento di circa 2 km si schianta contro…
Dicembre 22, 2023 617

"Gli Amici di San Pio" a Natale all'Angelo Blu, al fianco…

in Attualità by Redazione
Un abbraccio per trasferire calore ed emozioni anche se non si saprà mai cosa provocherà in chi lo riceverà… Natale è vicino, ma…
Dic 22, 2023 669

Tony di Corcia e il mito di Mina, le sue canzoni per dire la vita

in Attualità by Redazione
Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia.…
Dic 22, 2023 579

“Spinnaker”, l’operazione contro l’attività illegale della pesca della Guardia…

in Notizie Gargano by Redazione
La Guardia Costiera conferma il proprio impegno - in dipendenza funzionale dal Ministero…
Dic 22, 2023 884

Vito Rubino, il triatleta che esalta il Gargano

in Attualità by a cura di Matteo Simone, Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
L'estate sembra essere un buon periodo per trascorrere alcuni giorni in Puglia,…
Dic 22, 2023 718

Foggia. Al Gino Lisa stanziati 10 milioni di euro a sostegno del regime SIEG

in Politica by Redazione
Sull’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia la Regione Puglia moltiplica i suoi impegni,…
Dic 22, 2023 773

Foggia, concittadini emigrati che rientrano. Accolti da Italia del Meridione…

in Politica by Redazione
Le segreterie cittadine e provinciali di IdM, unitamente alla rappresentanza consiliare…
Dic 22, 2023 741

A Roseto Valfortore il Centro territoriale di prima accoglienza della fauna…

in Notizie Capitanata by Redazione
Con l’approvazione della convenzione tra la Regione Puglia e il comune di Roseto…
Dic 22, 2023 551

Viabilità Capitanata. Traffico alternato sulla SP5 al km 1+095 per lavori

in Notizie Capitanata by Redazione
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza…
Dic 22, 2023 845

Da Caravaggio a José de Ribera. Monte urge di una Pinacoteca o un Museo d’Arte

in Cultura by a cura del prof. Giuseppe Piemontese, storico locale della “Società di Storia Patria per la Puglia
La presentazione dell’ultima edizione del libro di Michele Cuppone su “Caravaggio, la…
Dic 22, 2023 656

San Severo è Capitale Italiana della Gentilezza 2024

in Notizie Capitanata by Redazione
E’ avvenuto il 17 dicembre 2023 a Novara, in Piemonte, in maniera ufficiale, il passaggio…
Dic 22, 2023 662

Di che pasta siamo fatti? Dagli spaghetti ai fusilli l’Unione Italiana Food…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Un'indagine Nielsen rivela le preferenze degli italiani in fatto di pasta. Nella…
Dic 22, 2023 744

Donatori sangue, la Regione Puglia firma convenzione con associazioni e…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Nella giornata odierna il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha…
Dic 22, 2023 576

Puglia, Servizio Civile. Ammessi i progetti Anci per 446 giovani volontari…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Con la pubblicazione odierna da parte del Dipartimento Politiche giovanili e SCU del…

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