In linea con le iniziative promosse dal Consiglio regionale della Puglia per ricordare la figura del grande statista pugliese Aldo Moro, l’on. Gero Grassi, funzionario dell’Istituzione consiliare, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Caso Moro, interverrà all’incontro organizzato il 16 ottobre 2020 alle ore 10.30 nella “Sala Capitolare” della Biblioteca del Senato, in Piazza della Minerva 38 a Roma.
Sono previsti inoltre gli interventi di: Gianni Marilotti, Presidente della Commissione per la Biblioteca e l’Archivio Storico del Senato; Giuseppe Fioroni, già presidente della Commissione d’inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro, e Stefania Limiti, giornalista.
Lunedì 5 ottobre 2020 alle ore 18,00 nel Chiostro dell’Ex Convento degli Osservanti - Santa Maria, in Largo Don Pappagallo n.13 a Terlizzi (BA), si terrà un incontro organizzato dalla Scuola Primaria 2° Circolo Didattico “San Giovanni Bosco” nell'ambito del progetto triennale “Moro: martire Laico”, attuato dal Consiglio regionale della Puglia, d’intesa con l’ANCI Puglia, rivolto ai Comuni, alle Biblioteche e alle Associazioni Culturali del territorio pugliese, al fine di mantenere viva la memoria e diffondere il pensiero del pugliese Aldo Moro: Costituente dal 1946 al 1948, Deputato dal 1948 al 1978, Ministro della Giustizia, della Pubblica Istruzione, degli Esteri e Presidente del Consiglio, vittima del terrorismo.
All’incontro porterà i saluti il Dirigente Scolastico prof.ssa Clara Peruzzi. La relazione sarà curata dall’on. Gero Grassi, componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Caso Moro.
L’incontro è aperto al pubblico, nel rispetto della normativa anti-covid.
Il progetto ha come finalità la riattualizzazione del pensiero di Aldo Moro e racconta l’intera vicenda umana, professionale, politica e drammatica dello statista pugliese sin dal 3 novembre 1941, quando Moro tiene la prima lezione universitaria a Bari, fino ai risultati della Commissione d’inchiesta Moro-2, che tracciano un quadro più chiaro dell’intera storia d’Italia.
“Moro: martire Laico” è il progetto dedicato dall’Assemblea legislativa pugliese ad Aldo Moro, a cura della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale, unitamente ai progetti “Moro vive”, “Moro: educatore”, “Moro: professore”.
Giovedì 1 ottobre 2020 alle ore 10.00, nell’Auditorium dell’I.I.S.S. “Colamonico-Chiarulli” di Acquaviva delle Fonti (BA), gli studenti parteciperanno all’incontro per il progetto “Moro vive”, l’iniziativa del Consiglio Regionale della Puglia che avvicina i giovani delle scuole superiori pugliesi al pensiero, al ruolo e alla figura del grande statista di Maglie.
Introdurrà l’incontro il Dirigente Scolastico prof.ssa Chiara Losurdo. La relazione sarà curata dall’on. Gero Grassi, componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Caso Moro, che risponderà anche alle domande degli studenti.
Il progetto consiste nel racconto della vicenda umana, professionale, politica e drammatica di Aldo Moro, con particolare attenzione al ruolo avuto da Moro alla Costituente, da Ministro della Giustizia, della Pubblica Istruzione, degli Esteri e da Presidente del Consiglio dei Ministri.
Si tratta di raccontare la persona e di far conoscere ai giovani studenti la storia d’Italia ancora non scritta nei libri di testo, che vede Moro protagonista di un impegno che ruota sempre intorno alla persona.
La Costituzione Italiana, fortemente voluta da Aldo Moro, si basa sulla centralità della persona e sui diritti che sono riconosciuti dallo Stato e non più concessi, come nello Statuto Albertino.
Analogamente l’immagine di Aldo Moro nella Renault rossa, depositata in via Caetani, a Roma, non rende omaggio all’intera vita di Moro che non può esser ridotto ad un corpo inerme e martoriato.
“Moro vive” è il progetto dedicato dall’Assemblea legislativa pugliese ad Aldo Moro, a cura della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale, unitamente ai progetti “Moro: martire Laico”, “Moro: educatore”, “Moro: professore”.
Sabato 26 settembre, alle ore 18,30 nella sala multimediale Palazzo Santa Croce in Piazza del Popolo n. 1 a Modugno (BA), e lunedì 28 settembre 2020, alle ore 18,00 nell’Auditorium di “Palazzo Fioritto” in Largo Castello a San Nicandro Garganico (FG), riprenderanno gli incontri nell'ambito del progetto triennale “Moro: martire Laico”, attuato dal Consiglio regionale della Puglia, d’intesa con l’ANCI Puglia, rivolto ai Comuni, alle Biblioteche e alle Associazioni Culturali del territorio pugliese, al fine di mantenere viva la memoria e diffondere il pensiero del pugliese Aldo Moro: Costituente dal 1946 al 1948, Deputato dal 1948 al 1978, Ministro della Giustizia, della Pubblica Istruzione, degli Esteri e Presidente del Consiglio, vittima del terrorismo.
L'incontro a Modugno è organizzato dal Presidio del Libro di Modugno ed inserito nell’ambito della sedicesima edizione della “Festa dei Lettori”, sarà presentato da Cristina Scorcia, addetta ufficio stampa e comunicazione del Presidio del Libro di Modugno, e sarà moderato da Lella Ruccia, responsabile del su citato Presidio.
Mentre quello a San Nicandro Garganico è organizzato dal Comune di San Nicandro Garganico. Porteranno i saluti istituzionali Costantino Ciavarella, Sindaco di San Nicandro Garganico, ed interverrà Maura Di Salvia, Consigliere Comunale. La relazione sarà curata dall’on. Gero Grassi, componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Caso Moro.
La relazione sarà curata dall’on. Gero Grassi, componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Caso Moro.
L’incontro è aperto al pubblico, nel rispetto della normativa anti-covid.
Il progetto ha come finalità la riattualizzazione del pensiero di Aldo Moro e racconta l’intera vicenda umana, professionale, politica e drammatica dello statista pugliese sin dal 3 novembre 1941, quando Moro tiene la prima lezione universitaria a Bari, fino ai risultati della Commissione d’inchiesta Moro-2, che tracciano un quadro più chiaro dell’intera storia d’Italia.
“Moro: martire Laico” è il progetto dedicato dall’Assemblea legislativa pugliese ad Aldo Moro, a cura della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale, unitamente ai progetti “Moro vive”, “Moro: educatore”, “Moro: professore”.
L’Associazione ex parlamentari Puglia ha eletto l’on. Gero Grassi nuovo presidente regionale. Succede al sen. Angelo Rossi, all’on. Natale Pisicchio e all’on. Enzo Sorice. Designato anche il coordinamento, composto dai senatori Francesco Divella, Marida Dentamaro, Angelo Rossi e dagli onorevoli Franco Borgia, Salvatore Capone, Graziano Ciocia, Ludovico Vico, Colomba Mongiello, Enzo Sorice.
«Accetto con spirito di servizio –commenta l’On. Gero Grassi-. È difficile dire NO, quando autorevoli ex parlamentari che hanno fatto la Storia politica della Puglia, in rappresentanza di partiti diversi, ti chiedono di rappresentarli. Ho accettato, commosso, perché molti di loro sono dimostrazione di leale attaccamento alle Istituzioni. L’unanimità’ del consenso aumenta la responsabilità. Io sono sempre con le Istituzioni, che non sono di chi governa o della minoranza, ma dei Cittadini di qualsiasi appartenenza. Agirò –conclude l’On. Grassi- sempre con la Costituzione nel cuore e nel cervello».
L’organismo associa ex parlamentari delle Camere e delle Assemblee elettive europee di ogni forza politica, è articolato in delegazioni regionali ed ha tra gli altri l’obiettivo di contribuire alla conoscenza delle Istituzioni repubblicane.
La riunione è stata ospitata in Consiglio regionale e il presidente Mario Loizzo, nel rivolgere il buon lavoro all’on. Grassi, al coordinamento e a tutti i componenti, ha tenuto ad auspicare la sempre più stretta collaborazione dell’Assemblea legislativa pugliese con le Associazioni dei parlamentari e dei consiglieri, a difesa della “sacralità della Costituzione, di tutti i suoi principi e per diffondere la storia e la funzione del Parlamento, favorire il contatto con i cittadini e affermare la continuità della partecipazione politica”.
Terlizzese, giornalista e scrittore, Grassi è stato a Montecitorio dall’aprile 2006 al marzo 2018, impegnato nella commissione affari sociali per tre legislature. Vicepresidente del gruppo PD della Camera nella XVII, ha fatto parte della commissione di vigilanza sui servizi radiotelevisivi ed è stato proponente e componente della Commissione bicamerale d’inchiesta Moro 2.
Dopo l’esperienza parlamentare, è rientrato in servizio nel Consiglio regionale e coordina i progetti della comunicazione istituzionale sulla figura, le opere e il sacrificio di Aldo Moro, rivolti a studenti, docenti, Università, Comuni, biblioteche e Associazioni pugliesi.
«Accetto con spirito di servizio –commenta l’On. Gero Grassi-. È difficile dire NO, quando autorevoli ex parlamentari che hanno fatto la Storia politica della Puglia, in rappresentanza di partiti diversi, ti chiedono di rappresentarli. Ho accettato, commosso, perché molti di loro sono dimostrazione di leale attaccamento alle Istituzioni. L’unanimità’ del consenso aumenta la responsabilità. Io sono sempre con le Istituzioni, che non sono di chi governa o della minoranza, ma dei Cittadini di qualsiasi appartenenza. Agirò –conclude l’On. Grassi- sempre con la Costituzione nel cuore e nel cervello».
Con un messaggio pubblicato sul suo profilo social, il dott. Gero Grassi, già parlamentare, con pluriennale esperienza in ambiti amministrativi e politici, oggi, 07 agosto 2020, è stato nominato Presidente dell'Istituto Oncologico di Bari, l'IRCCS Isitituto Tumori Giovanni Paolo II. Una nomina eccellente e ben ponderata, che contribuirà al bene dell'istituto e soprattutto a chi è ospite. Una persona al posto giusto, con carattere fermo e deciso a far bene, come del resto ha dimostrato nella sua lunga esperienza politica e in particolar modo per come ha saputo gestire la Commissione parlamentare sul Caso Moro. Un lavoro instancabile, certosino quello sul Caso Moro, scoperchiando "vasi di Pandora" e contribuendo a ridar verità a fatti fino a ora secretati e impensabilmente credibili.
Ecco come il dott. Gero Grassi ha annunciato la sua nomina.
«Oggi 7 agosto 202, la Giunta Regionale della Puglia ha deliberato la mia nomina a Presidente dell’Istituto Oncologico di Bari.
Il Presidente Michele Emiliano mi ha offerto tale incarico già nell’aprile 2018 e poi altre volte in seguito.
Ho sempre rifiutato perché non volevo passasse l’idea del ‘contentino’ ad un ex Parlamentare o la riparazione di ingiustizie subite. Non mi serve. Nessun passato può essere cancellato. Io guardo al futuro.
Nel marzo 2020 mi hanno chiesto di accettare il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Presidente del Consiglio Regionale della Puglia Mario Loizzo e il dr. Vito Montanaro, Responsabile del Settore Sanità della Regione Puglia.
Ho fatto presente che avrei accettato in un’ottica di rilancio dell’Istituto Oncologico e ove ci fosse stata la volontà della Regione di rendere ancor più l’Oncologico di Bari, punto avanzato della sanità italiana.
Sempre a marzo 2020, il Presidente della Regione Michele Emiliano ha proposto il mio nominativo al Ministro della Salute Roberto Speranza che immediatamente, con grande tempismo ed amicizia, ha dato parere positivo alla mia nomina, avvenuta oggi da parte della Giunta Regionale.
Ringrazio tutti: il Ministro Roberto Speranza, il Presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano, il Presidente del Consiglio Regionale della Puglia Mario Loizzo, il dr. Vito Montanaro che hanno riposto fiducia in me.
Sarò impegnato con cuore e passione nel settore Sanità che in passato mi ha visto nel ruolo di Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera, durante i Governi Berlusconi e Monti.
Spero di fare bene nell’interesse dei cittadini italiani e in attuazione dell’articolo 32 della Costituzione».
La memoria storica: un valore per la società e soprattutto per i giovani. Aldo Moro e i protagonisti pugliesi del Novecento: un patrimonio per la Puglia di oggi e di domani. “Abbiamo provato ad affiancare i programmi scolastici, perché riteniamo fondamentale raccontare ai ragazzi anche la storia recente del nostro Paese”: così il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo, nell’incontro con l’attore Riccardo Scamarcio sul tema sinergie tra cinema, teatro ed istituzioni, u n viaggio nella storia e nel pensiero di Aldo Moro,”, presso la sede del Consiglio regionale.
“Parlare di Moro e della sua tragedia - ha continuato Loizzo - significa non solo analizzare un momento complesso che ha cambiato la storia dell’Italia, anche diffondere tra i ragazzi la conoscenza di un pensiero ancora attuale. Abbiamo il dovere di fornire alla scuola strumenti per combattere l’imbarbarimento culturale al quale assistiamo quotidianamente, fatto di violenza, odio e prevaricazione nei confronti dei più deboli. Solo attraverso la scuola possiamo educare i giovani cittadini all’onestà, alla tolleranza e al rispetto”. È la cifra della Presidenza Loizzo: favorire lo studio dei profili più alti della politica regionale, rilevandone l’attualità del pensiero. Oggi parlare di Salvemini significa ricordare la questione meridionale, parlare di Di Vagno vuol dire rivendicare il valore dell’antifascismo, parlare di Di Vittorio equivale a lasciare una grande lezione sul tema del lavoro: cosa c’è di più moderno di questi concetti, che sono ancora oggi all’ordine del giorno della politica?
L’incontro è stato introdotto dall’on. Gero Grassi, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta Moro 2. Ha sottolineato il “bisogno di verità nella storia d’Italia”, ancora più evidente nei giorni in cui ricorre l’anniversario della strage di Bologna, altra pagina buia della storia nazionale che attende una verità senza ombre.
Riccardo Scamarcio, attore pugliese apprezzato anche a livello internazionale, ha ammesso d’essere profondamente affascinato dalla figura dello statista di Maglie e dal suo pensiero: “era capace di anteporre ‘la persona” e tutti nella società dovevano avere la possibilità di realizzarsi. La sua grandezza è stata cercare di interpretare, in maniera piuttosto sofisticata, un Paese complesso come l’Italia di quegli anni, partendo sempre dal concetto di umanità”.
Scamarcio ha poi ricordato come il mestiere dell’attore e quello del politico siano collegati da profonde analogie. Per anni il cinema si è occupato di politica, “oggi purtroppo questa abitudine si è persa, ma il cinema è rappresentazione di quanto accade nel mondo, quindi anche della politica e del suo racconto”. Da questa “fascinazione” potrebbe nascere un lavoro, su Moro, per il teatro o per il cinema, anche se nulla è stato ancora definito al momento.
I progetti del Consiglio regionale su Moro, coordinati dall’on. Grassi, sono parte di un’ampia proposta storico-culturale sulla memoria e l'identità pugliese, che ha luogo anche ai corsi di formazione su Fiore, Salvemini, Di Vittorio, a cura dell'Ipsaic, con la collaborazione della Direzione scolastica regionale, della Biblioteca del Consiglio regionale e dell'Istituto Nazionale Parri. Nel prossimo anno scolastico sono previsti seminari sulla figura degli economisti Antonio De Viti De Marco e Giovanni Carano Donvito (il cui archivio, di valore nazionale, è stato donato a febbraio all'Ipsaic) e del pedagogista e teorico della non violenza Giovanni Modugno.
Un pugliese, Aldo Moro, protagonista della storia del ‘900, un popolare attore pugliese, Riccardo Scamarcio e un progetto: coniugare cinema, teatro e istituzioni per valorizzare il pensiero e il sacrificio dello statista, da 42 anni in attesa di una verità. Per realizzare un “sogno” artistico, Scamarcio ha chiesto la collaborazione del Consiglio Regionale, che su Moro - ed altri corregionali, Di Vagno, Di Vittorio, Salvemini, protagonisti della storia del secolo breve - ha incentrato un programma che punta ad attualizzarne la memoria storica, anche attraverso l'informazione e formazione dei docenti.
Lunedì 3 agosto, alle 11, nell'Aula consiliare di via Gentile 52, a Bari, è fissata una conferenza stampa, sul viaggio di un attore nella storia di Moro.
Con il presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, interverranno Riccardo Scamarcio e l'on. Gero Grassi, proponente della commissione bicamerale d'inchiesta Moro 2 e coordinatore delle iniziative consiliari che attraverso lezioni, incontri e testimonianze, stanno mettendo a fuoco una vicenda sulla quale c'è ancora da trovare tante risposte.