Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Notice: Undefined property: stdClass::$imageXLarge in /web/htdocs/www.newsgargano.com/home/modules/mod_vina_camera_slider_k2/tmpl/default.php on line 45

Proseguono gli appuntamenti della sezione Legambiente di Monte Sant'Angelo. Come ogni anno, FestambienteSud ha il suo programma estivo. Gli eventi della seconda tappa si svolgeranno prevalentemente a Vieste e in Foresta Umbra.

Il programma.

Dal 31 luglio al 2 agosto sul Gargano.

Vieste (Fg), 29 luglio 2021 – È alle porte la seconda tappa di FestambienteSud, il festival nazionale di Legambiente per il Sud Italia, in programma dal 31 luglio al 2 agosto a Vieste e in Foresta Umbra.

Attesi nella capitale del turismo pugliese numerosi ospiti di rilievo nazionale e internazionale, individuati sotto la direzione artistica di Chiara Civello e quella culturale di Franco Salcuni.

La tre giorni sarà ricca di appuntamenti legati alla musica, alla letteratura e non solo.

Si spazierà dai matinée con Mai Mai Mai in veste di sonorizzatore della Foresta insieme alle letture di Emanuele Trevi ed Elena Stancanelli, per poi guardare i tramonti con LNDFK, Simona Severini, Naomi Berril e la sera le stelle con Nicola Conte, Musica Nuda, Chiara Civello e Rita Marcotulli, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Israel Varela e Karen Lugo, Rachele Andrioli, ed infine ballare con le onde di Nu Genea, Nicola Conte e Populous.

Si partirà sabato 31 luglio alle 10.30 in Foresta Umbra (presso Trattoria Foresta Umbra, area Laghetto) dove Francesca Maria Salerno, maestra di meditazione e yoga himalayano, accompagnerà i presenti dal caos al silenzio con pratiche di meditazione per entrare in contatto con la natura. Si passerà poi dal silenzio alla musica con le intuizioni (non solo) musicali di Mai Mai Mai (Toni Cutrone), con un percorso sonoro attraverso la Foresta Umbra tra field recordings ambientali, synth e strumenti acustici.

Alle 18.30 ci si sposterà a Vieste, presso La Ripa – quartiere storico della città caratterizzato da un’alta falesia a picco sul mare – per il concerto di LNDFK (Linda Feki), producer e songwriter di origine italo-tunisina (attualmente impegnata nella lavorazione del suo LP d’esordio, che trae la sua espressività musicale dal jazz, del neo-soul e dall’hip-hop.

L’apertura ufficiale della tappa viestana è prevista alle 20.30 a Marina Piccola alla presenza della direttrice artistica Chiara Civello, del direttore culturale Franco Salcuni, del presidente nazionale di Legambiente

Stefano Ciafani, della vicesindaco del Comune di Vieste Rossella Falcone.

A seguire Nicola Conte con “People Need People”, spettacolo nato dalla collaborazione di Nicola Conte e Gianluca Petrella. Il musicista, compositore e deejay – che sarà affiancato da Carolina Bubbico, Filippo Bubbico, Dario Congedo, Logan Richardson e Luca Alemanno – chiuderà la prima giornata con il suo djset.

Domenica 1 agosto appuntamento alle 10.30 in Foresta Umbra sempre con la maestra di meditazione e yoga himalayano Francesca Maria Salerno, che guiderà i partecipanti nella pratica di respiro, meditazione, mindfulness e in una camminata con contatto consapevole e risveglio dei sensi. Il tutto sempre accompagnato dalle performance sonore inedite di Mai Mai Mai. Seguirà l’incontro con Elena Stancanelli, autrice di romanzi e racconti, alcuni dei quali pubblicati su riviste e rotocalchi (Max, Amica, Gulliver, Tutte Storie, Cosmopolitan, Marie Claire) e su quotidiani nazionali (Il Secolo XIX, Corriere della Sera), collaboratrice di Repubblica, Il manifesto e La Stampa.

Si continuerà al tramonto (18.30) a La Ripa con Simona Severini, cantautrice al suo primo EP da solista “Ipotesi”, nel quale mescola elementi di jazz e vintage pop all’interno di una dimensione cantautorale.

Doppio concerto a Marina Piccola, a partire dalle 21.00, con Rachele Andrioli in “Leuca” – spettacolo sintesi di innovazione e tradizione che è un tributo alla musica popolare e al Mediterraneo, alle influenze più lontane e alla musica come unica bandiera – e poi Petra Magoni con Ferruccio Spinetti, noti anche come Musica Nuda, dal titolo del loro primo album insieme.

A chiudere la seconda giornata saranno i Nu Genea, duo formatosi a Napoli e ora di stanza a Berlino, che si lascia ispirare dalla musica Disco, Jazz-Funk e Fusion Napoletana, unendo tali influenze al caratteristico suono che li contraddistingue per un djset che trascinerà sensi ed emozioni, come le onde del mare che accarezzeranno il lungomare di Marina Piccola, location dello spettacolo.

Lunedì 2 agosto sarà l’ultima giornata della XVII edizione di FestambienteSud, che vedrà la presenza del Premio Strega Emanuele Trevi. Alle 10.30 lo scrittore e critico letterario romano – che con “Due vite” (Neri Pozza) si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento – sarà protagonista di un incontro letterario nel magico scenario della Foresta Umbra, sito patrimonio mondiale UNESCO con le sue vetuste faggete.

Ad accompagnarlo saranno le performance sonore di MAI MAI MAI, progetto audio/video di Toni Cutrone, messa in musica ed immagini di un viaggio oscuro nella tradizione dell’Italia meridionale.

A precedere l’incontro con l’autore sarà la pratica di meditazione incentrata sul respiro, a cura della maestra di meditazione e yoga himalayano Francesca Maria Salerno.

Nel pomeriggio (alle 18.30 a La Ripa) Naomi Berrill – violoncellista, cantante e autrice irlandese capace di spaziare dalla musica barocca a quella folk – farà esplorare il tema delle migrazioni con il suo ultimo lavoro “Suite dreams”.

Energia, passione, un raro mix di radici messicane e andaluse saranno fuse con il colore del jazz contemporaneo nel concerto di Israel Varela & Karen Lugo. Il batterista, compositore e vocalist sarà sul palco (alle 21.00 a Marina Piccola) con la ballerina di flamenco acclamata per il suo stile passionale e l’integrazione di elementi di danza moderna.

Dulcis in fundo un concerto che non mancherà di emozionare, stupire, commuovere e divertire con la direttrice del Festival Chiara Civello e la pianista e compositrice Rita Marcotulli, tra i maggiori talenti del jazz italiano.

Infine il djset di chiusura con Populous (Andrea Mangia), producer, deejay, autore di colonne sonore, sound designer per web, musei e sfilate di moda, che da diversi anni porta alta la bandiera della musica elettronica italiana nel mondo.

Ad unire i luoghi di FestambienteSud la mostra fotografica itinerante en plein air “Il Respiro del Gargano” della fotografa Nicla Cannito. Un percorso tra Montagna, Mare e Foresta, visto con gli occhi di una donna, che unisce i tre luoghi del festival. Protagoniste degli scatti sono tre donne garganiche: Lucia Scarabino, Federica Palena e Lucia Angelillis. La mostra sarà visitabile fino al 2 agosto a Monte Sant’Angelo (tra via Maraldo, via Balduino e Largo Tre Ottoni), in Foresta Umbra (nei pressi della Trattoria Foresta Umbra) e a Vieste nel centro storico, nel percorso che porta a La Ripa.

Il programma completo e tutte le informazioni sono disponibili sul sito del festival www.festambientesud.it.

A tutti gli eventi si accede con prenotazione da effettuare sul sito FestambienteSud, per fronteggiare meglio le restrizioni Covid-19.

PROGRAMMA DI VIESTE

31 luglio
10.30 foresta umbra – suoni MAI MAI MAI / esplorazioni meditative FRANCESCA MARIA SALERNO prenota
18.30 la ripa – concerto LNDFK prenota
21.00 marina piccola – concerto NICOLA CONTE people need people live prenota
23.00 marina piccola – djset NICOLA CONTE prenota

01 agosto
10.30 foresta umbra – suoni MAI MAI MAI / scrittrice ELENA STANCANELLI prenota
18.30 la ripa – concerto SIMONA SEVERINI ipotesi prenota
21.00 marina piccola prenota
1° concerto RACHELE ANDRIOLI leuca
2° concerto PETRA MAGONI e FERRUCCIO SPINETTI musica nuda
23.15 marina piccola – djset NU GENEA

02 agosto
10.30 foresta umbra – suoni MAI MAI MAI / scrittore EMANUELE TREVI prenota
18.30 la ripa – concerto NAOMI BERRIL suite dreams prenota
21.00 marina piccola prenota
1° concerto ISRAEL VARELA e KAREN LUGO
2° concerto CHIARA CIVELLO & RITA MARCOTULLI duo
23.15 marina piccola – djset POPULOUS prenota

La XVII edizione di FestambienteSud gode del sostegno della Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso Pubblico CUSTODIAMO LA CULTURA IN PUGLIA 2021 – Misure di – D.G.R. n. 1570/2020 – A.D. 499/2020 e del Ministero della Cultura nell’ambito del Fondo Unico per lo Spettacolo; è promossa e sostenuta da Legambiente onlus – Comune di Vieste – Comune di Monte Sant’Angelo, in sinergia con il progetto Generazione Circolare sostenuto da UPI – Unione Province d’Italia e con il partenariato di Eurosintex e Montello.

Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.

«Durante l’estate, le città turistiche del Sud, e ovviamente anche Monte Sant’Angelo, si ripopolano. Rientrano gli studenti universitari, ritornano alcuni nuclei familiari che anni fa sono emigrati verso il Nord Italia o l’Europa, giungono numerosi turisti per trascorrere qui da noi le loro vacanze. La mattina si recano al mare, sulle spiagge del Gargano o nei boschi a fare trekking; la sera si fermano sulla montagna. Soprattutto i giovani, legittimamente in cerca di svago e di divertimento, escono da casa, dagli alberghi e dai B&B a tarda ora e si concentrano nella parte alta e nel Centro storico della nostra meravigliosa città. Trascorrono molte ore nei ristoranti, nei bar e nei pub, disperdendosi poi tra le strade dello Junno fino alle prime luci dell’alba. Naturalmente, anche da noi la movida notturna si presenta con una certa vivacità, che deve essere gestita con intelligenza, garantendo il diritto collettivo allo svago e al divertimento.

Tale diritto è il risultato della necessaria mediazione di tre diritti individuali:

  • il diritto dei giovani e dei turisti a divertirsi;
  • il diritto degli operatori economici a offrire servizi;
  • il diritto dei residenti del Centro storico, per lo più anziani, ad un sereno riposo notturno.

Ora, a chi spetta il compito di mediare tra questi tre diritti individuali? Senza dubbio alcuni all’Amministrazione Comunale e in primo luogo al Sindaco, che ha emanato un’apposita ordinanza, la verifica della cui osservanza compete al Corpo dei Vigili Urbani.

Tutto ciò, però, non accade perché, a differenza di altri paesi turistici, da noi il servizio degli agenti della Polizia Municipale termina alle ore 22.00, quando cioè sta per cominciare la movida notturna. Che senso ha, allora, assumere i Vigili estivi, se non vengono impiegati per garantire sicurezza ai turisti e ai giovani e una certa tranquillità ai residenti del Centro storico durante le ore notturne?

Lo schieramento civico “La Rinascita Possibile” invita, pertanto, il Sindaco e il Comandante dei Vigili Urbani a predisporre il servizio fino alle prime luci dell’alba. Solo così si potranno garantire i diritti di tutti coloro che sono coinvolti nella movida notturna, evitando gravi episodi e pericolose contrapposizioni».

In aggiunta anche questo è un commento della Redazione del blog Gargano Salute Mentale giunto ptresso la nostra redazione.

«Ogni Comune deve elaborare il proprio “Regolamento per la disciplina delle attività rumorose”.
Al suo interno, vengono stabilite le fasce orarie durante le quali deve essere mantenuto il silenzio, che in genere sono:
dal 1° giugno al 30 settembre, dalle ore 12:00 alle ore 15:30, dalle ore 22:00 alle ore 24:00, dalle ore 00:00 alle ore 8:00;
nel resto dell’anno, dal 1° ottobre al 31 maggio, invece, dalle ore 12:00 alle ore 15:00, dalle ore 22:00 alle ore 24:00, dalle ore 00:00 alle ore 8:00; nei giorni festivi, gli orari indicativi da rispettare sono dalle ore 12.00 alle ore 15.30, dalle ore 19.00 alle ore 24.00, dalle ore 00.00 alle ore 9:00.
Per quanto riguarda i rumori provocati da servizi pubblici e commerciali, come bar, locali, ristoranti, sono i proprietari dei locali che devono fare in modo che i clienti non provochino rumori o schiamazzi eccessivi.
Devono stare attenti anche ai suoni creati da strumenti musicali, elettronici, radio, televisione e così via, che non devono superare i 3,5 decibel. In caso contrario, potrebbero rischiare una sanzione di tipo penale».

«Da alcuni giorni per le strade del nostro paese circola la notizia di un film sulla mafia garganica, le cui scene dovrebbero essere girate in molte località del Gargano a partire dal prossimo mese di settembre.

Il film si ispirerebbe alle pagine di un romanzo, pubblicato due anni fa, dal titolo “Ti mangio il cuore”.

Il regista Mezzapesa avrebbe chiamato a ricoprire il ruolo della protagonista la cantante Elodie, che sarà alla sua prima esperienza cinematografica.

Un film sulla mafia garganica di per sé non ci preoccupa, né ci impensierisce, ma ci impone di fare qualche seria riflessione, che spero diventi  terreno di confronto tra le più significative energie culturali del Promontorio del Gargano.

Innanzitutto, ci troveremo di fronte a un “film d’autore” o a uno dei tanti prodotti dell’industria culturale di massa?

Un “film d’autore”, sorretto da un’adeguata impostazione culturale e da una profonda conoscenza del fenomeno della criminalità organizzata garganica e foggiana, aiuterebbe le popolazioni del Gargano e dell’Italia intera a comprenderne le radici storiche, sociali e culturali, a scandagliare il rapporto tra i soggetti criminali e il resto delle popolazioni locali, evitando di mettere in campo in maniera semplicistica la categoria abusata dell’omertà.

E soprattutto un “film d’autore” suggerirebbe, ove ce ne fosse bisogno, a tutti noi e ai rappresentanti delle istituzioni le strategie capaci di prosciugare il terreno di coltura delle adesioni delle giovani generazioni al sistema criminale.

Purtroppo, ho l’impressione che ci sarà regalato un ennesimo prodotto della industria culturale di massa, di fronte al quale lo spettatore si rivela conformista per eccellenza, talmente assuefatto a consumare sempre lo stesso prodotto da non avvedersene per cui la sua partecipazione si fa meccanica e passiva.

Una pellicola di tal fatta comporta per l’intero Gargano e le sue popolazioni almeno tre rischi: il primo, che si verifichi, anche al di là di ogni scelta deliberata dal regista, la identificazione tra le popolazioni garganiche e i rispettivi clan criminali; il secondo, che l’impostazione cinematografica susciti in certe fasce giovanili un certo moto di emulazione, così come si è verificato in occasione di film o serie televisive analoghe;

il terzo, che dalla cruda trama del film scaturisca con sorprendente naturalezza la immutabilità di certi fenomeni e sistemi criminali, per cui lo spettatore si attesti sull’assoluto “così è”.

Siccome il Gargano e le sue popolazioni non sono la “loro criminalità”, ma molto di diverso e di più (bellezza e cultura), è necessario che questi rischi vengano tempestivamente scongiurati.

 A tale scopo mi appare opportuno e necessario che il mondo della cultura e delle istituzioni scenda immediatamente in campo prima che abbiano inizio le riprese cinematografiche, non per ostacolarle o addirittura impedirle, quanto per esigere che il tema della criminalità organizzata del Gargano sia trattato con la dovuta “profondità culturale”, anche con iniziative parallele di spessore scientifico, al fine di evitare che sullo scenario nazionale e internazionale non appaia l’asserzione GARGANO=MAFIA, che tanti danni potrebbe provocare a tutti e per un tempo molto lungo».

Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.

«Nei quattro anni dell’Amministrazione PD-d’Arienzo dal Palazzo di Città, per la prima volta nella storia del nostro Comune, sono “scomparse tre sorelle”: Legalità, Trasparenza e Imparzialità!

Al di là di questa nostra amara constatazione, condivisa ormai da molti concittadini, è tempo che il Sindaco d’Arienzo rassegni le proprie dimissioni per quattro ragioni:

  • per essere stato eletto nel 2017 con i voti determinanti dell’ex Consigliere Comunale Antonio Fusilli, sul cui incredibile consenso elettorale la Procura di Foggia ha proiettato “un’ombra preoccupante”;
  • per aver deliberato illegittimamente, insieme con i suoi Assessori, i lavori di sistemazione del muro in zona Poggio del Sole dopo che un operaio era precipitato giù, perdendo la vita;
  • per non aver rispettato la mozione approvata all’unanimità, con la quale il Consiglio Comunale lo aveva impegnato a proporre tre opere pubbliche all’interno del Progetto Capitanata: la sistemazione della costa di Macchia, la strada di collegamento della Valle Carbonara con Mattinata, l’ammodernamento della strada di collegamento di Monte Sant’Angelo con San Giovanni Rotondo;
  • per aver illegittimamente candidato aree dell’ex Enichem per l’allocazione degli impianti di trattamento e riciclaggio di vetro, carta e plastica, senza avere competenza su quelle aree, senza l’atto di indirizzo del Consiglio Comunale e in aperta violazione del Regolamento ASI per gli impianti ambientali del 2010, in vigore al momento della presentazione delle tre candidature.

Per tutte queste ragioni le dimissioni di Pierpaolo d’Arienzo, ex Sindaco della legalità e della trasparenza, sono un atto dovuto, anche per consentire alla nostra Comunità di intraprendere un nuovo percorso democratico».

Voglia di comunità

a cura del prof. Giuseppe Piemontese - Società di Storia Patria per la Puglia.

L’attuale situazione politico-istituzionale, in conseguenza anche della pandemia, ci porta ad esaminare il concetto di comunità su cui si esercita il mandato istituzionale dei partiti e in genere della politica. Un aspetto che oggi denota una separazione netta fra comunità e politica, tanto da mandare in crisi l’intero sistema istituzionale non solo dello Stato, ma anche delle città, su cui si abbatte con violenza la crisi socio-economica. Purtroppo sono diversi anni che si parla di crisi delle istituzioni e, quindi, della rappresentanza politica in seno alla società, tanto da creare uno iato o separazione fra i partiti e la società, fra la politica e la comunità, che in un sistema democratico, dovrebbero essere al centro di ogni progetto di sviluppo e di consenso. Purtroppo ciò è venuto meno, tanto da dare origini a nuovi partiti o movimenti, che in nome del popolo, si sono costituiti per governare le città e le nazioni. Da tutto ciò sono nati gli ultimi movimenti politici che si identificano, da una parte nel sovranismo e nell’altra nel populismo, i cui movimenti stanno condizionando a vari livelli gli Stati occidentali, dall’Europa agli Stati Uniti d’America, con conseguenze che purtroppo ancora non riusciamo a delineare e, quindi, a valutare. Da tutto ciò nasce quindi la convinzione che la civiltà occidentale, fondata sulla modernità e, quindi, su determinati valori legati all’Illuminismo, come il progresso, l’uso della ragione, la libertà, la democrazia, la parità dei diritti, il pensiero filosofico e scientifico, è ormai al tramonto, in un processo di declino, tanto da andar incontro ad una vera e propria apocalisse. Infatti, vari scrittori, filosofi, sociologi, economisti, politici, parlano di umanità perduta, di tramonto dell’uomo, di un mondo senza “noi”, di stato di paura, di un mondo liquido e non più solido. In altri termini di un mondo fuori controllo, con una crescente disuguaglianza sociale e culturale, il  tutto in un mondo diventato sempre più complesso e più  difficile da comprendere e governare. Una complessità che abbraccia molteplici problemi di ordine sociale, culturale, economico, politico e istituzionale. Per non parlare poi dei gravi fenomeni legati, per esempio, alle migrazioni, al surriscaldamento climatico e infine alla nascita di stati autoritari, anche se ancora non sono diventati dei veri regimi. Del resto è sotto gli occhi di tutti la crisi dell’Unione Europea, specie dopo che gli inglesi hanno scelto di uscire fuori dall’Europa, decretando la Brexit. Ma altri fenomeni sono legati a forme estreme di autoritarismo, che oggi si nascondono sotto la formula di populismo e di sovranismo.  In questo capitolo vogliamo soffermare la nostra attenzione su un volume pubblicato nel 2019 dall’Università Bocconi di Milano, di cui è autore Raghuram Rajan, intitolato Il terzo pilastro. La comunità dimenticata da Stato e mercati (EGEA, Università Bocconi Editore, Milano 2019), in cui l’Autore pone l’attenzione su tre fenomeni legati al mondo d’oggi: lo Stato, il Mercato e la Comunità. Rajan spiega perché il capitalismo abbia funzionato per più di sessant’anni e ora esso sia in crisi. Inoltre afferma che in questi ultimi anni il Mercato e lo Stato si siano sviluppati in mondo abnorme a discapito della Comunità. Del resto si è potuto constatare che specialmente il mondo occidentale, Stati Uniti e  Paesi europei, hanno privilegiato una economia basata prevalentemente sul capitalismo e sul libero mercato, tanto da sviluppare in maniera esponenziale il cosiddetto neoliberalismo, limitando gradualmente, da una parte, l’autonomia degli Stati, ormai prigionieri del libero mercato e dall’altra decretando la fine del concetto di società e, quindi, di comunità, verso cui il libero mercato è rivolto. Un’azione più che di salvaguardia della comunità, quanto di assoggettamento di essa alle regole del profitto e dell’arricchimento del mondo finanziario, basato sulle banche e sui grandi monopoli finanziari. Monopoli che hanno finito per destabilizzare il potere non solo dei singoli Stati, ma soprattutto il potere decisionale delle comunità, che si sono viste private del loro consenso. E tutto ciò nell’ambito di una progressiva rivoluzione tecnologica, legata da una parte al mondo dell’informatica e, quindi, al mondo finanziario, che utilizza la tecnica per fini propri, e dall’altra alla nascita, specie dagli anni ’80 del Novecento, allo sviluppo della globalizzazione. Quest’ultimo fenomeno ha accelerato e perfezionato le leggi legate al libero mercato, tanto da essere considerato come l’ultimo stadio del capitalismo postmoderno.

Secondo Rajan lo squilibrio fra i tre pilastri del mondo è molto forte. “Mercato e Stato, afferma Stefano Ugolini, sono oggi molto forti, mentre la dimensione locale è diventata troppo debole. Le comunità, da sempre fondamentali nell’organizzazione delle civiltà umane, sono state prima spolpate dal crescente strapotere dello Stato fino alla metà del Novecento, poi definitivamente divelte dalla globalizzazione e dalla rivoluzione telematica. Questi fenomeni hanno ridotto all’osso le relazioni di prossimità e prodotto una sempre più netta segregazione sociale, creando quelle larghissime sacche di disperazione (nei ghetti urbani e nelle aree  rurali) che sono oggi i granai dei demagoghi populisti: lo sradicamento dalle comunità reali di origine ha infatti incoraggiato i vinti della globalizzazione a ricercare protezione nelle nuove “comunità immaginate” proposte dagli imprenditori politici dell’odio”.

Tutto ciò porta verso una critica non solo del capitalismo in generale, quanto soprattutto della globalizzazione, per cui a questo punto ci si chiede: in che modo e con quali regole? In altri termini in che modo si può governare la globalizzazione, la quale, come stiamo vedendo, sta producendo dei veri e propri terremoti degli assetti politici e culturali nell’ambito della governance degli Stati, ma soprattutto attraverso l’emarginazione di una grande fetta della popolazione mondiale, che sta subendo un processo di ineguaglianza sul piano sociale ed economico. Del resto oggi il cittadino europeo o occidentale non si riconosce più nel suo paese, tanto da pensare che il suo status sociale è in serio pericolo, dando la colpa non solo alla globalizzazione, quanto a fenomeni esterni quali l’emigrazione, oppure il surriscaldamento del clima, dovuto al consumo e all’utilizzo del carbon fossile nel processo industriale. Fenomeni che messi insieme, emigrazione, surriscaldamento climatico e perdita di autorità dello Stato, che è incapace di governare l’attuale crisi economico-finanziaria, portano, come abbiamo visto, a nuovi movimenti xenofobi e quasi razzisti, tanto da creare continue tensioni in campo sociale, economico e culturale, per non dire politico.

 A questo punto R. Rajan propone il ritorno dell’economia al sociale e, quindi, al rispetto della Comunità. Cioè  ad una conciliazione positiva ed inclusiva fra Stato, Mercato e Comunità. Anche se ormai il processo della globalizzazione è così forte, che ben poche speranze ha l’uomo di governarla, se non fermare gradualmente tale processo, però a discapito dei paesi emergenti, come Cina, India e paesi indonesiani, che ormai vedono nella globalizzazione la sola via di sviluppo e di integrazione con i paesi occidentali.

In altri termini bisogna rivitalizzare le comunità basate sulla prossimità, in cui le persone siano considerate delle risorse. E questo può avvenire solo coinvolgendo la comunità nella fase decisionale. In altre parole la soluzione secondo R. Rajan è quella di dare maggiore peso alla società e, quindi, alla comunità,  che si deve riconoscere nel proprio luogo, in cui opera. In altri termini lo Stato dovrebbe decentrare molte competenze alle comunità locali, più capace di essere vicino ai cittadini. Dall’altro lato il mercato dovrebbe diventare più trasparente, concentrarsi sulla  creazione di valore piuttosto che di profitto e smettere  di sconfinare nella sfera politica ed etica, ripristinando in generale clima di fiducia nella democrazia e nella partecipazione del cittadino al “bene comune”.  

«Dopo un lunghissimo anno di attesa, paure, decurtazioni importanti di stipendio e licenziamenti, finalmente il legislatore ha esplicitato chiaramente la non computabilità nel comporto del periodo di assenza (precauzionale) dal servizio equiparata al ricovero ospedaliero, fruito dai lavoratori  fragili dipendenti sia del pubblico impiego che del settore privato e lo ha fatto attraverso il Decreto Sostegni.

Il 30 Giugno 2021 è terminata la tutela dei lavoratori fragili, alcuni dei quali sono riusciti a vaccinarsi ed, avendo sviluppato anticorpi protettivi verso il Coronavirus, ora stanno provando a riprendersi la loro vita lavorativa, mentre altri lavoratori fragili, pur essendosi vaccinati, non hanno sviluppato anticorpi (come se non si fossero mai vaccinati). Altri lavoratori fragili, invece, non hanno potuto vaccinarsi, in quanto la terapia in atto o la condizione di patologia di base controindicano la vaccinazione anti-Covid.

A fronte di tale situazione, peraltro aggravata dalla rapida diffusione della variante virale delta, il Presidente Draghi, il Ministro della Salute Speranza e del Lavoro Orlando non hanno prorogato oltre il 30 Giugno le tutele per i lavoratori fragili che non abbiano potuto essere sottoposti a vaccinazione, poiché la stessa è controindicata dalla terapia e/o dalla patologia in atto, né per coloro che non hanno sviluppato anticorpi protettivi, nonostante la vaccinazione.

In questi giorni apprendiamo che i casi di contagio in Italia stanno aumentando e che ci sarà una proroga dello stato di emergenza.

Ci appelliamo al Ministro per le Disabilità Stefani affinché porti la nostra delicata situazione all'attenzione del Presidente del Consiglio Draghi, del Ministro del Lavoro Orlando ed al Ministro della Salute Speranza in occasione di questo nuovo incontro che terrà con i Ministri. Ci chiediamo e chiediamo loro se sia il caso di ripristinare quanto prima la piena tutela per tutti i lavoratori fragili.

Noi lavoratori fragili abbiamo sperimentato ancor più sulla nostra pelle la paura della pandemia, il timore che il nostro stesso lavoro ci potesse rendere più vulnerabili al virus.

Ora si attende che venga rivista anche la problematica che scaturisce dalla "sorveglianza sanitaria eccezionale" (visita straordinaria del medico competente), in scadenza il 31 Luglio , allorquando il lavoratore viene giudicato temporaneamente inidoneo assoluto a svolgere il proprio lavoro, causa pandemia. Se da un lato infatti la sorveglianza sanitaria eccezionale nasce con l'intento del legislatore di tutelare la salute dei lavoratori con patologie a rischio, dall'altro la stessa sorveglianza sanitaria finisce, nel caso appena descritto, col penalizzare "tipo boomerang" questi lavoratori, che si ritrovano costretti ad una malattia "precauzionale" e d'ufficio, conteggiata purtroppo nel periodo cosiddetto di comporto. 

In questo modo, i lavoratori dichiarati temporaneamente inidonei assoluti (ed impossibilitati al lavoro agile anche attraverso un eventuale cambio di mansione) per cause non direttamente imputabili ad essi stessi, bensì alla situazione di pandemia, rischiano ripercussioni retributive e soprattutto il licenziamento.

Ci auguriamo che il prossimo consiglio dei Ministri ripristini la tutela per i lavoratori fragili quanto prima.

Sia i lavoratori fragili che i lavoratori inidonei meritano la giusta e doverosa attenzione.

Nessuno resti indietro»

Il gruppo "Lavoratori fragili uniti per sopravvivere" conta 700 persone ed è nato con lo scopo di condividere più informazioni possibili, in questo periodo di pandemia, tra lavoratori cosiddetti fragili (persone con grave disabilità, immunodepressione, patologie oncologiche, in terapia salvavita, con trapianto d'organo, etc. etc.), impossibilitati ad eseguire lavoro agile per mansione. 

Su Facebook: https://www.facebook.com/groups/776625476490567/?ref=share

Nota stampa dello schieramento civico “La Rinascita Possibile”.

«Il 2003, l’Amministrazione, diretta dal Sindaco Antonio Nigri, otteneva dal Ministero delle Attività Produttive, nell’ambito del Contratto d’Area, due finanziamenti per l’ampliamento della Strada Litoranea Manfredonia-Mattinata per un importo complessivo di 1.700.000 di euro.

Il 9 novembre del 2004, la Giunta, con Deliberazione n. 275, approvava due progetti definitivi di ampliamento della Strada Litoranea di Macchia, di euro 1.400.000, elaborati dall’Ufficio Tecnico Comunale.

Il 24 marzo del 2005, la Giunta, con Deliberazione n. 79, approvava il progetto definitivo di sistemazione della Litoranea di Macchia di euro 300.000 predisposto dall’Ufficio Tecnico Comunale.

L’8 novembre del 2005, con Deliberazioni di Giunta n. 326 e n. 328, veniva rimodulato il quadro economico dei suddetti due progetti, sempre a cura del personale dell’Ufficio Tecnico Comunale.

Il 19 febbraio 2010, la Giunta, presieduta dal Sindaco Andrea Ciliberti, con Deliberazioni n. 42 e 43, approvava due progetti di ampliamento e sistemazione della Litoranea di Macchia, rispettivamente di euro 1.400.000 e di euro 300.000, elaborati dal personale dell’Ufficio Tecnico Comunale.

Il 24 aprile 2019, la Giunta, diretta dal Sindaco d’Arienzo, con Deliberazione n. 69, approvava lo studio di fattibilità relativo al progetto di ampliamento della strada Litoranea Manfredonia-Mattinata dell’importo di 1.700.000 di euro, predisposto dall’Ufficio Tecnico comunale.

Il 31 luglio 2020, il Responsabile del Settore Tecnico, con Determinazione n. 688, conferiva all’architetto Tuppi di Manfredonia l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva dell’ampliamento della Litoranea Manfredonia-Mattinata.

Il 7 luglio 2021, il Responsabile del Settore Tecnico, con Determinazione n. 657, approvava due progetti esecutivi di ampliamento e sistemazione della Litoranea Manfredonia-Mattinata, rispettivamente di euro 1.400.000 e di euro 300.000.

Questo breve excursus ci spinge, per fare chiarezza, a una serie di considerazioni.

Prima considerazione – È ben strano che l’Ufficio Tecnico elabori prima i progetti che vengono approvati dalla Giunta (Delibere n. 42 e n. 43/2010) e poi predisponga lo studio di fattibilità di quei progetti! Per prassi, si stende prima lo studio di fattibilità e poi il progetto! Nella Deliberazione n. 69 del 24 aprile 2019, la Giunta sostiene che dopo il 2010 “si sono succedute diverse modulazioni dei progetti rientranti nel Contratto d’Area”. Dove sono queste rimodulazioni? E in che cosa sarebbero consistite?

Seconda considerazione – Siccome i due progetti approvati con Deliberazioni di Giunta n. 42 e n. 43 del 2010 erano stati elaborati dall’Ufficio Tecnico, che necessità c’era di conferire un incarico ad un progettista esterno? L’Ufficio Tecnico Comunale avrebbe potuto rimodulare quei progetti, senza spendere altre migliaia e migliaia di euro! Con questo suo modo di fare, l’Amministrazione d’Arienzo ha speso inutilmente altro denaro pubblico, provocando all’Ente un danno erariale.

Terza considerazione – Ancora una volta, il Responsabile del Settore Tecnico ha proceduto a conferire l’incarico a un progettista esterno senza aver predeterminato, con separata Determinazione, i criteri di scelta dei Tecnici Progettisti da invitare, violando in tal modo le disposizioni dell’Agenzia Nazionale Anticorruzione (ANAC) e del Decreto Legislativo n. 50/2016.

Ancora una volta il Sindaco d’Arienzo tiene lontano dal Palazzo di Città trasparenza e legalità, nascondendosi dietro comunicati trionfalistici che non ingannano più nessuno».

FOCUS:

- E se Macchia si staccasse da Monte Sant’Angelo…?

- Macchia e il suo futuro, tra progetti ventennali, opere incompiute e d’impatto ambientale

Lunedì 26 luglio 2021, alle ore 18, presso la sede del M5S in C.so Vittorio Emanuele II, al civico 138, si svolgerà l’incontro “Vieni a parlare con il tuo rappresentante in Parlamento”.

Sarà presente l’On. Marialuisa Faro, portavoce e membro alla Camera dei Deputati della Commissione Bilancio e della Bicamerale per gli Affari Generali.

La Cittadinanza è invitata.

"Semi di cielo è una sorta di mosaico le cui tessere che lo definiscono sono questi 300 frammenti che portano nella loro bicromia fatta di bianco e di blu i semi di speranza per una nuova umanità".

Stasera, martedì 20 luglio alle ore 20:30, all'Art Restaurant La Rotonda di Mattinata s'inaugura la mostra "Semi di Cielo - frammenti di umanità" dell'artista Maddalena Gatta.

Presenta Gianfranco Piemontese, storico dell'arte, coordina Franco Salcuni, direttore della Green Cave di FestambienteSud.

L'inaugurazione sarà accompagnata da un'apericena.

La Mostra si inserisce nel programma di mostre estive Sguardi in Tour, esposizioni itineranti di artisti tra la Green Cave a Monte Sant'Angelo e l'Art Restaurant La Rotonda di Mattinata. Le opere saranno pertanto per metà a Monte Sant'Angelo e per l'altra metà a Mattinata.

Di seguito al presentazione della mostra curata da Gianfranco Piemontese

Semi di cielo

Frammenti di Umanità

La mostra che andiamo a presentare è molto particolare. Perché questa sera qui a Mattinata ed in contemporanea a Monte Sant’Angelo, non ci troveremo davanti ad un dipinto ma troveremo centinaia anzi per l’esattezza 300 frammenti che concorrono a definire un quadro, un’opera di Maddalena Gatta. Una precisazione questa, non solo numerica ma anche di significato, quella di Maddalena Gatta è una opera concettuale composta da 150 frammenti esposti qui al Mare e 150 alla Montagna. Semi di cielo è una sorta di mosaico le cui tessere che lo definiscono sono questi 300 frammenti che portano nella loro bicromia fatta di bianco e di blu i semi di speranza per una nuova umanità.

Un tempo ormai lontano se io avessi detto “umanità nova” qualcuno avrebbe subito colto il riferimento al pensiero anarchico e libertario di una nuova e libera umanità. Ecco oggi l’opera di Maddalena Gatta ci ripropone sotto forma di colore e di materico quella stessa aspirazione che gli anarchici italiani del XX secolo avevano scelto per il loro giornale nazionale.

Ma proviamo a ripartire dal titolo: “Semi di Cielo” e da quello che l’autrice ha scritto in proposito, brevi righi ma di intenso valore per la lettura di quest’opera che provocherà sicuramente in ognuno di voi diverse e differenti reazioni. E’ questa una: ”Opera aperta, in continua espansione costituita da un numero indefinito di frammenti.” Maddalena così scrive nella sua presentazione, una introduzione per comunicarci che ognuno di questi semi è già un pensiero che si moltiplicherà. Un seme d’amore, così lo definisce l’artista, di tipo concettuale e non fisico, concretezza che si manifesta nel suo essere dipinto con malta acrilica su 300 tavolette di legno. Semi che vogliono stimolare i fruitori affinché s’approccino a “piantare e far germogliare nel terreno dell’animo umano per farlo divenire un Pensiero d’amore”. Ogni frammento ha una sua specificità, un suo momento, immaginiamoli in un moto perpetuo muoversi.

Semi come momento di riflessioni in continua trasformazione ed evoluzione. Un tema quello trattato  in quest’opera che poi non si distacca da altre precedenti esperienze artistiche di Maddalena Gatta, penso al ciclo di lavori che hanno avuto come tema la Dea Madre, ovvero la progenitrice dell’umanità stessa. Perché questi semi possiamo sentirli come un medium che ci faccia avere una visione più universale del senso di creazione, non solo umana, ma anche di tutto quanto ci circonda. L’opera mi ha fatto pensare ad una interpretazione contemporanea di quel dipinto di Gustave Courbet che nella giusta e cruda visione realistica chiamò L’Origine del mondo. Mai titolo fu più appropriato. Ma attenzione, sicuramente in questi frammenti potremmo intravvedere e/o riconoscere la vulva materna da cui tutti noi siamo usciti. Non fermiamoci ad una unica e diretta interpretazione: il blu è l’acqua, è il cielo; il bianco è la Luce, è la umana semenza. Al termine della vostra visita saranno sicuramente molteplici le sensazioni ed i significati che ognuno riscontrerà. E così come avviene nella Natura, i semi, a volte attecchiscono altre volte no, così avviene nella mente umana. Perché l’idea cardine di Maddalena Gatta è quella di far circolare questi semi tra le persone. Creare una rete nel mondo che contribuisca ad elevare il senso di Umanità.

Il cielo come terreno dove seminare, il cielo che copre tutta l’umanità, e qui non posso fare a meno di citare una strofa di una canzone : “ il cielo non appartiene a nessuno” la cantava Dalida. La volta celeste che ci copre diventa la casa comune dell’umanità, senza distinzioni di etnie e di confini fisici. Ecco spiegato il titolo: Semi di cielo dell’opera. I semi in natura viaggiano liberi, a volte trasportati dal vento a volte attraverso gli uccelli, ritrovandoli nei punti più lontani e imprevedibili della nostra terra.

Questi semi che vedrete stasera qui, sono in attesa di essere presi e portati fuori da uno spazio per entrare in circolo, arrivare nelle vostre case e da qui ripartire per continuare a girare. Da un seme arriva il nostro nutrimento più antico: il pane. Il chicco di grano ci conferma come si possa raggiungere qualsiasi luogo della terra per sfamare la fame umana, i semi di cielo, semi d’amore facciamoli viaggiare affinché germogli nell’animo delle persone quell’umanità che spesso oggi vediamo calpestata, così da divenire nutrimento della mente umana.

Con quest’opera oggi Maddalena Gatta, come una novella Ulisse dantesca, è come ci invitasse a quella ricerca della conoscenza che poi è stata alla base del nostro più importante momento artistico letterario: il Rinascimento. Il sommo poeta ha magistralmente definito nei versi del XXVI canto dell’Inferno l’idea di un ricercare per conoscere perché anche attraverso la conoscenza si affermi una umanità nova: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”. Ecco questi semi di cielo sono una sorta di viatico per veicolare semi d’amore da far germogliare per una Umanità Nova.

Gianfranco PIEMONTESE

Il territorio è quello del Promontorio del Gargano, costituito da folta vegetazione, rocce millenarie e terreni talmente baciati dal sole da renderli asciutti ma molto produttivi. Qui le strade fino a qualche decennio prima erano sterrati, e alcune sono ancora così, che mettono in collegamento la piana del Tavoliere delle Puglie con i paesi soprastanti. Tra queste, oggi asfaltata, c’è la Strada Provinciale 55 (SP55), meglio conosciuta la Macchia-Monte Sant’Angelo, un lembo di terra di circa 9 km. Parte di essa, per nove chilometri, e fino al 1982 fu scelta per diventare percorso di gara, con i suoi 18 tornanti. Un percorso angusto, con curve a gomito, dove i piloti dovevano mettere in pratica tutte le loro capacità di guida. Un percorso immerso nel verde quasi primordiale che si arrampica e sorregge le pareti bianche del Monte Gargano. Curve mozzafiato come lo è il paesaggio, che a tratti fa scorgere il Golfo di Manfredonia in tutta la sua armoniosa bellezza a semiluna, bagnato da un mare pescoso e dai colori blu e verde. Dal 1982, precisamente dalla nona edizione, la gara da settembre si svolse a maggio, terminando con la dodicesima edizione, nel 1986, dopo la tragica scomparsa del pilota Paolo Gargano.

In sintesi, questa è la storia della mitica Cronoscalata Salita Macchia-Monte Sant’Angelo, un’icona dello sport garganico, ricordato dai grandi nei racconti ai piccini.

Attimi di vita vissuta intensa, che hanno caratterizzato i Montanari e che ogni qual volta percorrono la SP55 immaginano quelle auto roboanti.

Questo è in sostanza la mission del portale www.salitamacchiamontesantangelo.it, un magazine sportivo nuovo e ricco sito web che raccoglie tutte le testimonianze di chi ha gareggiato e vissuto l’evento sportivo. È uno spazio aperto a tutti, a chi vorrà fornire testimonianze, a chi ha voglia di raccontare aneddoti. Pertanto, prediligerà anche il longform journalism oltre che le notizie flash.

Il progetto editoriale, la realizzazione del portale e la ricerca delle fonti, sono principalmente a cura di Arcangelo Palumbo, proprietario del sito, noto amante dello sport su 4 ruote, con la passione per la fotografia, blogger, oltre Montanaro DOC. L’idea è stata condivisa da amanti e appassionati della Cronoscalata, meglio conosciuta, Salita Macchia-Monte Sant’Angelo e dei Rally corsi sul Monte Gargano, con l’obiettivo di valorizzare e di ricostruire le diverse edizioni.

«Tutti noi Montanari, di una certa età, hanno vissuto gli anni ‘70 e ‘80 con passione sportiva la memorabile Salita Macchia-Monte Sant’Angelo», dichiara con vivida commozione Arcangelo Palumbo, proseguendo: «Per noi la Salita rappresentava, dopo la festa Patronale in onore a San Michele Arcangelo il 29 settembre di ogni anno, la seconda festa patronale. Noi tutti intensamente eravamo immersi nella grande festa che durava una settimana, quella che precedeva la gara dell’edizione di ogni anno. Contando i giorni aspettavamo la pubblicazione da parte dell’ACI dell’evento sportivo più importante del territorio. Era una settimana dove noi quindicenni ci vedevano protagonisti di folli “pazzie” -Arcangelo ricorda con una luce splendente negli occhi- come marinare la scuola per l’intera settimana, in modo da essere presenti su tutto il tratto della salita per poter assistere le prove dei piloti, che salivano per provare la propria monoposto. Ricordiamo ancora bene che per dare tranquillità al pilota che saliva per testare e provare la macchina ci mettevamo a monte e a valle di ogni curva, bloccando così le auto che scendevano o che salivano da Monte a Macchia, e viceversa. Eravamo quelli che oggi sono chiamati steward e security, solo che noi lo facevamo volontariamente e con passione. Quando le auto da corsa erano sulla strada per provare il proprio assetto o altro, noi davamo il consenso al pilota di proseguire con tranquillità su quella curva, in modo da poter terminare con velocità il tornante.  Ovviamente ad ogni tornante c’erano numerosi coetanei, che come noi facevano da spola per tranquillizzare il pilota della strada libera. È doveroso, ora, menzionare le curve che hanno fatto la storia della gara: curva mobilificio “Di Bari”, curva la “Zann”, curva dei “Ferri”, curva del “Mandolino”, curva dello “Sterco”, curva del “Bacino”, curva “sotto il Bacino”, curva di “Gigino Di Iasio”, curve sotto o sopra la “Cavarena”, curva del “Crocifisso”, curva primo tornante “Macchia”, per ogni curva c’era un nomignolo. Quando le auto riscendevano a motore spento con lo sportello aperto, in modo da far arieggiare l’abitacolo, noi tutti applaudendo dicevamo “Bravo, bravo, ritorna, ritorna, ritorna”. E l’invito, in effetti era accolto e qualcuno ritornava. Era una festa, che continuava con il giorno delle prove speciali, di solito il sabato. A Monte Sant’Angelo tutti erano in festa. Con lo zaino in spalla e pieno di bevande e panini, con l’ombrello per proteggerci dal sole e cappellino in testa ci recavamo sulla postazione, quello prescelto in modo da poter assistere tutta la gara. E così anche la domenica, giorno di gara. La gioia era visibile sui volti di tutti, in trepidante e adrenalinica attesa. Ricordo bene -prosegue con le lacrime agli occhi Arcangelo Palumbo- la salita del 1986. Era un sabato e tutti noi eravamo posizionati sotto la curva del “Bacino”. Stavano salendo i prototipi. Ad un tratto vedemmo salire Paolo Gargano con il prototipo rosso sul rettilineo della “Cavarena”. Dopo un po’ sentimmo un botto. Non riuscimmo a capire cosa fosse accaduto. Poi la terribile notizia. L’auto di Gargano non c’era più sul quel maledetto tornante 10. Capimmo che c’era stato un incidente, ma non capivamo la gravità. Poi tutto fu più chiaro, l’auto con il pilota finì nel burrone. Immediatamente fu sospesa la gara, sul posto giunsero ambulanze e soccorsi. Lì perì Paolo Gargano. Il ricordo indelebile va a lui, a Paolo, quando fu estratto il suo corpo dall’abitacolo e trasportato in un lenzuolo, per poi adagiarlo al centro della curva. Fu uno strazio osservare il sacerdote, don Matteo De Padova, conferirgli l’estrema unzione. Quella scena -continua Arcangelo- è ancora impressa nella mia mente. Ogni evento della manifestazione terminava con la premiazione dei piloti e delle scuderie. Tutti noi eravamo lì per vedere, conoscere e toccare, i piloti, eroi del momento. Ecco perché quest’occasione editoriale dev’essere presa al volo, supportata da tutti noi Montanari e non solo. Ringrazio chi ha creduto nel progetto editoriale, chi mi ha fornito materiale, chi ha reso pubblichi i suoi ricordi, chi giornalisticamente ha voluto fortemente far diventare il magazine un prodotto giornalistico. Ringrazio -chiosa Arcangelo Palumbo- anche alcune attività commerciali di Monte Sant’Angelo che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione del progetto editoriale, che saranno presenti sul portale, e mi riferisco a Byron Caffè, Autoricambi Lauriola, Automania di Pietro Azzarone, Boutique Capriccio e Pastificio Casa Prencipe. Grazie a tutti».

Il magazine si avvale anche della parte giornalistica, che è stata gentilmente affidata a questa testata (www.newsgragano.com), che ha affiliato il portale www.salitamacchiamontesantangelo.it come supplemento giornalistico digitale. Il magazine è composto di editori, video maker, editorialisti e fotografi al di sopra dei trent’anni, con una sua direzione e redazione, tutti promotori del meglio del territorio cui apparteniamo.

Il portale diverrà il punto di riferimento dei rally svolti sulla SP55. Tra questi ricordiamo, come preannunciato, la indimenticata Salita Macchia-Monte Sant’Angelo e il Rally Porta del Gargano. Il portale è, nel merito, tutto ciò che è avvenuto nei rally suddetti, con gallerie fotografiche, tempi dei piloti, testimonianze dirette, classifiche. Ovviamente il portale sarà un work in progress aggiornabile ogni qual volta riceverà nuove informazioni, che saranno riportate con la fonte.

Tra le persone che è doveroso citare per la realizzazione del sito e pertanto delle informazioni gli ex piloti Marcello De Vivo, Claudio Calella, Giliberti Angelo, Gil Omerico, Di Bari Giovanni, Azzarone Pietro, Donato Taronna, Giuseppe La Torre Raffele (detto Lello); ringraziamenti speciali vanno a Targa Capitanata e Targa Puglia.

Inoltre preme ricordare chi fino a ora ha contribuito che www.salitamacchiamontesantangelo.it con il suo contributo dei ricordi storici, che hanno solcato le strade garganiche con i loro bolidi: Claudio Colella, Marcello De Vivo, Angelo Giliberti, Giovanni Di Bari, Pietro Azzarone, Gil Omorico, Maurizio Morlino, Francesco La Torre, Raffaele (Lello) La Torre, Giuseppe La Torre, Matteo Coccia, Donato Taronna, Matteo Bove, Michele Guerra, Giuseppe Troiano, Vito Antonio Caporale… e tanti altri non citati scusandoci per la mancanza di dati.

Un contributo prezioso per la testimonianza storica è l’aiuto dei lettori e di chi ha vissuto quei tempi indimenticabili, soprattutto come pilota, ma anche chi era a bordo strada. È indiscutibile che per realizzare e tenere sempre aggiornato il magazine digitale c’è bisogno di informazioni che solo voi potete fornirci. Ovviamente saranno citate le fonti.

Tra le info, come avete visto, ci sono molte foto, raccolte in gallerie divise per edizioni. Alcune hanno tutte le informazioni, ad altre mancano.

Qui, appunto, abbiamo bisogno di Voi.

Ci sono sezioni con foto non catalogate e sarebbe un torto non riuscire a renderle complete. Pertanto, invitiamo i lettori a completare la catalogazione, di individuare l'autore della foto.

Nell’occasione ringraziamo in modo speciale l’ACI Foggia, il suo presidente Raimondo Ursitti, Claudio Calella, Giliberti Angelo, Marcello De Vivo, Giovanni Di Bari, Pietro Azzarone, Donato Taronna, GIL Omerico…, per la disponibilità del materiale fornito, tale da arricchire il sito e rendere un servizio pubblico per ricordare questo evento sportivo, che è stato anche aggregatore di persone e umori, un evento che ha lasciato una traccia indelebile nella sfortunata 12^ edizione cui perse la vita Paolo Gargano, che noi lo ricorderemo sempre.

Per il materiale fotografico e storico culturale pubblicato si ringrazia: Francesco Morcaldi, Salvatore Taronno, Giovanni Di Bari, Pietro Azzarone, Gil Omorico, Domenico Piemontese, Matteo Bove, Michele Guerra,  Franco Bartucci, Ferdinando Parisi, Antonino La Vecchia, Claudio Palma, Matteo Coccia, Maurizio Morlino, Domenico Salcuni, Paolo Rignanese, Francesco Le Noci, Donato Taronna, Matteo Taronna, Vito Antonio Caporale, Claudio Palma…

Un ringraziamento speciale va a Giuseppe La Torre e Raffele (detto Lello) La Torre, Rally Porta del Gargano, per aver messo a disposizione dell’archivio materiale culturale e fotografico.

Ringraziamenti doverosi anche a Targa Capitanata e Targa Puglia per le informazioni divulgate.

Un encomiabile ringraziamento alle testate giornalistiche “Matti per le corse”, diretto da Domenico Salcuni e Paolo Rignanese , e “TopWVideoRally”, diretto da Francesco Le Noci.

Grazie anche e soprattutto ad alcune attività commerciali di Monte Sant’Angelo che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione del progetto editoriale, che saranno presenti sul portale.

Ed ancora… ricordiamo due eventi in programmazione:

  • il 5 settembre 2021 si svolgerà il “1° Slalom Città di Monte Sant’Angelo”, organizzato dalla Gargano Racing Team;
  • il 19 settembre quello sulla Rievocazione Storica sulla Salita Macchia Monte Sant’Angelo, organizzato dall’ACI Foggia e dallo storico già pilota Marcello De Vivo.

Per concludere, e ci scusiamo se siamo abbiamo utilizzato la forma longform journalism, l’invito è rivolto a chiunque abbia informazioni e materiale a vario genere sugli eventi sportivi succitati e che possa metterlo liberamente a disposizione del portale come memoria storica e culturale, inviando una email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Siamo certi che sarà un successo di partecipazione.

Pagina 52 di 131
Dicembre 27, 2023 863

Una notte tutta rock a Monte Sant’Angelo

in Attualità by Redazione
Musica per tutti i giovani e simpatizzanti del rock, quella proposta nella "Notte dei rocker viventi" il 30 dicembre 2023,…
Dicembre 27, 2023 717

Incidenti stradali 2023 in Puglia. Per la prima volta non…

in Attualità by Redazione
Il punto semestrale del Cremss-Asset: nei primi sei mesi del 2023 dati in linea con quelli del 2022. In totale 4.344 sinistri con…
Dicembre 27, 2023 598

La pace con un concerto natalizio ad Andria

in Attualità by Redazione
La consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari invita al Concerto di Natale per la Pace dell’Orchestra da Camera…
Dicembre 27, 2023 561

La lunga attesa dei minori negli hotspot del sud Italia.…

in Attualità by Redazione
Novantasei giorni, tanto è passato dal momento in cui J., minore straniero non accompagnato di 16 anni, di origini camerunensi,…
Dicembre 27, 2023 716

“Un’opera strategica per lo sviluppo del Gargano”.…

in Notizie Gargano by Redazione
Aggiudicato da Anas l’appalto denominato “S.S. 89 Garganica – Lavori di realizzazione della viabilità di San Giovanni Rotondo e…
Dicembre 27, 2023 575

Foggia. Dopo l’era commissariale la prima seduta cittadina…

in Politica by Redazione
Erano due anni che al Comune di Foggia non si celebrava il Consiglio comunale. Il primo, del tutto dovuto per ufficializzare la…
Dicembre 27, 2023 872

Al Giordano riparte la cultura. Stagione teatrale colma di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
«Una stagione teatrale allestita in tempi strettissimi, grazie all'impegno dell'ufficio cultura, alla collaborazione del Teatro…
Dicembre 27, 2023 628

Derby Taranto- Foggia e incendio allo Iacovone. Domiciliari…

in Notizie Capitanata by Redazione
Era il 03 settembre 2023, quando il Foggia nella sua prima partita di campionato di Lega Pro, girone C, allo stadio Iacovone uscì…
Dicembre 27, 2023 583

Comune di Foggia, sede via Gramsci. Contenzioso chiuso e lo…

in Notizie Capitanata by Redazione
fonte: Comune di Foggia. De Santis ed Emanuele: “Accogliamo questa sentenza con grande soddisfazione”. Vittoria del Comune di…
Dicembre 27, 2023 520

Sanità pediatrica. Crisi al Giovanni XXIII di Bari. Azione:…

in Attualità by Redazione
“L’ospedale pediatrico Giovanni XXIII è in grave crisi, per cui è l’ora di una vigorosa iniziativa riformatrice, per agganciarlo…
Dicembre 26, 2023 821

Monte Sant’Angelo splende con Madame Opera, regina degli…

in Notizie Gargano by Redazione
Saranno due serate all’insegna di colori e luci, musica e spettacolo, e tanto divertimento, con un evento eccezionale che a…
Dicembre 26, 2023 905

Una “prima fotografica” molto solidale. “Diversa-mente…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Quella del 06 dicembre 2023 è stata la prima serata di “Diversa-mente Insieme”, corso dedicato alla fotografia con obiettivo…
Dicembre 26, 2023 870

La Sindaca abbellisce, il cittadino sfregia. I fiori…

in Notizie Capitanata by Redazione
Due casi similari di estirpazione di fiori natalizi nel centro cittadino. E tutte e due per mano di cittadini, contravvenendo sia…
Dicembre 24, 2023 978

Da Foggia al Gargano passando per gli States. Le opere di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Lo avevamo già conosciuto su questa testata giornalistica, e continueremo a farlo perché l’arte “Made in Capitanata” va diffusa,…
Dicembre 23, 2023 930

Foggia, Natale 2023. Viabilità urbana del 24 dicembre

in Notizie Capitanata by Redazione
I provvedimenti riguardano la circolazione per il 24 dicembre 2023 dalle ore 09:00 alle ore 21:00. Nella Città di Foggia, come da…
Dicembre 23, 2023 605

Rispetta la natura. Il decalogo natalizio di Plastic Free

in Attualità by Redazione
Luci, decorazioni, riunioni di famiglia con pranzi e cene di rito ma soprattutto regali. Le festività natalizie oltre ai nobili…
Dicembre 23, 2023 746

Oltre 2000 ordinanze questorili in Capitanata. Il…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
La Polizia di Stato di Foggia nell’anno 2023, nell’ambito della pianificazione e predisposizione di specifici servizi volti alla…
Dicembre 23, 2023 547

Fuochi d’artificio illegali e merce varia sequestrati a…

in Notizie Gargano by Redazione
Sono oltre 50.000 gli articoli natalizi pericolosi sequestrati, unitamente a circa 5.500 fuochi d’artificio, dai finanzieri della…
Dicembre 23, 2023 730

Rocambolesco inseguimento a Pesaro di un corriere della…

in Attualità by Redazione
fonte: NOCPress. Si ferma all’ALT della Polizia, fugge e dopo un rocambolesco inseguimento di circa 2 km si schianta contro…
Dicembre 22, 2023 563

"Gli Amici di San Pio" a Natale all'Angelo Blu, al fianco…

in Attualità by Redazione
Un abbraccio per trasferire calore ed emozioni anche se non si saprà mai cosa provocherà in chi lo riceverà… Natale è vicino, ma…
Dic 22, 2023 607

Tony di Corcia e il mito di Mina, le sue canzoni per dire la vita

in Attualità by Redazione
Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia.…
Dic 22, 2023 523

“Spinnaker”, l’operazione contro l’attività illegale della pesca della Guardia…

in Notizie Gargano by Redazione
La Guardia Costiera conferma il proprio impegno - in dipendenza funzionale dal Ministero…
Dic 22, 2023 832

Vito Rubino, il triatleta che esalta il Gargano

in Attualità by a cura di Matteo Simone, Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
L'estate sembra essere un buon periodo per trascorrere alcuni giorni in Puglia,…
Dic 22, 2023 652

Foggia. Al Gino Lisa stanziati 10 milioni di euro a sostegno del regime SIEG

in Politica by Redazione
Sull’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia la Regione Puglia moltiplica i suoi impegni,…
Dic 22, 2023 711

Foggia, concittadini emigrati che rientrano. Accolti da Italia del Meridione…

in Politica by Redazione
Le segreterie cittadine e provinciali di IdM, unitamente alla rappresentanza consiliare…
Dic 22, 2023 678

A Roseto Valfortore il Centro territoriale di prima accoglienza della fauna…

in Notizie Capitanata by Redazione
Con l’approvazione della convenzione tra la Regione Puglia e il comune di Roseto…
Dic 22, 2023 505

Viabilità Capitanata. Traffico alternato sulla SP5 al km 1+095 per lavori

in Notizie Capitanata by Redazione
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza…
Dic 22, 2023 782

Da Caravaggio a José de Ribera. Monte urge di una Pinacoteca o un Museo d’Arte

in Cultura by a cura del prof. Giuseppe Piemontese, storico locale della “Società di Storia Patria per la Puglia
La presentazione dell’ultima edizione del libro di Michele Cuppone su “Caravaggio, la…
Dic 22, 2023 604

San Severo è Capitale Italiana della Gentilezza 2024

in Notizie Capitanata by Redazione
E’ avvenuto il 17 dicembre 2023 a Novara, in Piemonte, in maniera ufficiale, il passaggio…
Dic 22, 2023 615

Di che pasta siamo fatti? Dagli spaghetti ai fusilli l’Unione Italiana Food…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Un'indagine Nielsen rivela le preferenze degli italiani in fatto di pasta. Nella…
Dic 22, 2023 672

Donatori sangue, la Regione Puglia firma convenzione con associazioni e…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Nella giornata odierna il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha…
Dic 22, 2023 522

Puglia, Servizio Civile. Ammessi i progetti Anci per 446 giovani volontari…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Con la pubblicazione odierna da parte del Dipartimento Politiche giovanili e SCU del…

BANNER 2   News Gargano 1150x290

FABS2022 long animate

 

 

Top
Этот шаблон Joomla был скачан с сайта ДжуМикс.