Si è concluso nei giorni scorsi il progetto “Natale solidale”, promosso da alcuni istituti scolastici della città di Foggia, in collaborazione con la Caritas diocesana. Protagonisti dell'iniziativa i ragazzi, le famiglie i docenti ed il personale Ata del Liceo scientifico “A. Volta”, della Scuola secondaria di primo grado “G. Bovio” e dell'Istituto comprensivo “De Amicis – Pio XII”. Le diverse comunità scolastiche, per tutto il mese di dicembre, hanno svolto una serie di attività rivolte a persone che vivono situazioni di emarginazione sociale e povertà. In particolare, per questa edizione del “Natale solidale”, le scuole si sono attivate per raccogliere delle coperte ed indumenti invernali, che sono stati destinati ai senza fissa dimora della città di Foggia ed ai ragazzi immigrati di Borgo Mezzanone. Inoltre, sono stati raccolti centinaia di giocattoli, nuovi e usati in buone condizioni, che sono stati consegnati nei giorni scorsi agli ospiti delle Case Famiglia della città di Foggia e, nei prossimi giorni, saranno consegnati ai bambini del Campo Rom di Borgo Arpinova.
“L'iniziativa – ha dichiarato la Dirigente scolastica del Liceo scientifico 'A. Volta' e dell'IC 'De Amicis Pio XII', Gabriella Grilli - nasce dalla volontà di fare del Natale un'occasione per declinare in un'azione pratica e solidale le competenze relazionali e sociali che tutti i nostri docenti sviluppano e promuovono nelle classi. Per le nostre ragazze e i nostri ragazzi è stato un grande momento formativo perché sono riusciti ad imparare come concretizzare e rendere utili socialmente i nostri sinceri slanci di carità”.
“Per far sentire sempre di più i ragazzi parte del proprio territorio – ha aggiunto la Dirigente scolastica della Scuola secondaria di primo grado 'G. Bovio', Milena Mancini - occorre che la Scuola non solo faccia rete con le altre Istituzioni locali, ma che realizzi azioni mirate per far conoscere agli studenti le realtà sociali che si occupano di emergenze e volontariato”.
“Le iniziative di queste scuole foggiane – ha dichiarato la Direttrice della Caritas diocesana, Giusy Di Girolamo - ci ha riempito di gioia. Abbiamo visto l'impegno che i ragazzi hanno profuso nel compiere quello che può sembrare un piccolo gesto ma che diventa immenso per chi vive situazioni emergenziali. L'auspicio che abbiamo come Caritas diocesana è quello di continuare a collaborare con le Istituzioni scolastiche del territorio e magari implementare ancor di più questa rete che si sta costituendo”.
La fine dell’anno appena trascorso, grazie all’iniziativa del Lions Club Manfredonia Host, ha dato ai sipontini residenti e a tutti quelli rientrati per le festività natalizie, la possibilità di partecipare a un magnifico e riuscitissimo concerto musicale, che si è tenuto a Manfredonia presso l’auditorium dello storico palazzo celestini, mercoledì scorso, 28 dicembre 2022.
E’ stata l’occasione, per il folto pubblico di partecipanti, di “staccare” dai soliti improrogabili problemi di fine anno, tra adempimenti, scadenze, e altri impegni, e distrarsi per un paio d’ore, rispetto alle preoccupanti situazioni pandemiche, belliche ed economiche.
Il concerto, sulle note di una bellissima selezione di brani musicali, e nel segno dell’atmosfera natalizia, ha rappresentato un momento magico, che ha fatto vivere e condividere l’emozione della musica dal vivo, ha riscaldato i cuori, regalando sensazioni di cui abbiamo tanto bisogno in questo periodo, ma è stata anche un’occasione per contribuire a un service di raccolta fondi, del Lions Club Manfredonia Host, poiché il ricavato, al netto delle spese, andrà in beneficenza, in favore dell’Oratorio “Associazione Don Bosco” di Manfredonia.
Il Dr. Roberto LO SCOCCO, Presidente dello storico Lions Club Manfredonia Host, fondato nel 1968, ha affermato innanzitutto di essere rimasto particolarmente colpito dallo spessore della formazione musicale per le sue virtuose capacità musicali, e si è complimentato con tutti i componenti della “HARMONIC FLAIR“, capitanata dal Maestro Gianpio Notarangelo.
Poi ha ringraziato tutti i soci del Club che hanno concretamente e fattivamente partecipato, e cogliendo l’occasione dello scoccare della prima metà dell’anno sociale, ha voluto ringraziare per il valido supporto che hanno dato sinora, tutti i componenti del direttivo, ovvero: Dr.ssa Fanny GARZIA, Past Presidente – Dr. Giovanni LAURIOLA, 1° Vice Presidente – Prof.ssa Arcangela BISCEGLIA, 2° Vice Presidente – Dr.ssa Maria Antonietta TOTTA, 3° Vice Presidente – Ing. Salvatore GUGLIELMI, Segretario – Dr. Fabio GENTILE, Tesoriere – Dr. Teodoro IMPAGNIATIELLO, Cerimoniere – Dr. Michelangelo ALFIERI, Pres. Comit. soci – e consiglieri: Prof.ssa Rosanna LORUSSI, Ins. Angela FANIZZA, Iolanda GALANO.
Inoltre ha ringraziato tutto il pubblico per la solidarietà all’iniziativa, dimostrata partecipando con una donazione volontaria.
Un ringraziamento sentito è andato all’instancabile Sindaco di Manfredonia, Gianni ROTICE, e all’Assessora al Bilancio, Antonella LAURIOLA, per la partecipazione e per la collaborazione prestata.
Venerdì 6 gennaio 2023, a partire dalle ore 18:00, in Piazza Sant’Antonio, 120 minuti fra calze, musica, balli, ciambelle con lo zucchero e una Befana carica di dolciumi. Appuntamento da non perdere con il gusto e il divertimento per salutare l’Epifania “che ogni festa si porta via”.
L’evento, "Mo Vain a Befan", è ideato e organizzato dal Comitato “Peschici Eventi”.
Il programma:
- Parata della Befana, che riempirà le calze a tutti i bambini
- Ciambelle con lo zucchero, preparate dal Gruppo “Mamanet”
- Quando i bambini fanno ooh…, con la Ludoteca “L’isola che non c’è”: giochi, baby dance, sorprese
- Svago Musicale
Le Maestranze impegnate riescono a dimostrare, ancora una volta, che anche in una piccola Comunità come Peschici, si è capaci di fare e creare…
Giovedì 05 gennaio 2023, dalle 17,30 alle 21,30, Shangrillà propone "Il corteo dei Re Magi" in giro per il centro cittadino e concerto finale nella Chiesa Cattedrale.
La manifestazione inizierà con il messaggio pastorale dell’Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi Foggia-Bovino, S.E. Mons. Vincenzo Pelvi, nella parrocchia di Santa Maria della Croce (quartiere Ferrovia), per poi snodarsi per le vie cittadine con i Re Magi vedrà la partecipazione del M° Pasquale Rinaldi con un’esibizione musicale itinerante e dei “Florentinum - APS di Torremaggiore”, della compagnia teatrale “Su il sipario”, del concerto nella Basilica Cattedrale di Foggia dell’Epifania del “Coro dauno Umberto Giordano” diretto dal M° Luciano Fiore.
La manifestazione si articolerà nelle seguenti vie:
- Piazza Vittorio Veneto
- Viale XXIV Maggio
- Piazza C. B. Conte di Cavour
- Via Vincenzo Lanza
- Piazza Umberto Giordano
- Corso Vittorio Emanuele II
- Piazza XX Settembre
- Corso Giuseppe Garibaldi
- Via P. Fuiani
- Via Arpi
- Piazza De Sanctis.
Tra gli appuntamenti previsti all’interno del programma di manifestazioni natalizie del Comune di Foggia ha sicuramente registrato una grande partecipazione per tutti i bimbi coinvolti l’evento artistico creativo realizzato nella giornata del 29 dicembre presso la Pinacoteca comunale “Il 9Cento” dall’Associazione di Promozione Sociale Arte Fa Re.
Quasi più di 80 bambini hanno aderito all’evento che prevedeva due ore di puro divertimento e tante attività artistiche, ludiche, ricreative e didattiche.
Un turbinio di emozioni grazie agli spettacoli e ai laboratori di magia del mago Torindo Colangione, allo spettacolo delle Bolle del Mago Bollente di Luciano Veccia e al laboratorio di biscotti realizzato grazie ai volontari dell’Associazione Arte fa re.
La unicità del graditissimo evento è stata senz’altro la presenza di tantissimi personaggi fantastici che hanno affiancato i bambini durante tutte le attività.
I piccoli ospiti, infatti, hanno realizzato biscotti, hanno svolto laboratori di scienza e di magia e hanno partecipato agli spettacoli seduti fianco a fianco al proprio supereroe o personaggio fantastico preferito come Spiderman, Black Phanter, Mercoledì, Hulck, Lady Bug, Peppa Pig, Pinocchio, Ursula, il Cappellaio Matto con Alice, Cappuccetto Rosso, Pinocchio, Peter Pan e Trilly, Crudelia Demon, Joker, lo Schiaccianoci, l’Albero di Natale, il Cuoco pazzo, Topolina. Insomma una giornata indimenticabile che è stata realizzata grazie alla direzione artistica del trucco e dei costumi affidata e ben curata dalla socia volontaria Raffaella delle Fave, face painter.
Un vero successo segnato da un entusiasmo contagioso di tutti i piccoli partecipanti.
Nella suggestiva cornice della Basilica Cattedrale di Foggia, la Cappella Musicale Iconavetere, coro e orchestra, martedì 27 dicembre 2022, alle ore 20:30, allieteranno la cittadinanza con il concerto "Natale nel Mondo".
INGRESSO LIBERO
Diretti dal Maestro di Cappella, prof. Agostino Ruscillo, coro e orchestra eseguiranno diversi brani natalizi, sfoggiando un repertorio classico e gregoriano, tradizionale e moderno, con le più belle melodie natalizie dal Medioevo al Novecento, con le voci soliste di AnnaRita Rendinella, soprano, e Anna La Porta, contralto.
Il concerto natalizio della Cappella del Duomo di Foggia ha registrato sempre un grande successo di pubblico, e il programma di quest’anno oltre ai canti tradizionali natalizi, tra cui quelli di Sant’Alfonso de’ Liguori, e alcune chicche polifoniche come la “Ninna nanna” di don Aldo Chiappinelli, prevede l’esecuzione integrale del Concerto grosso “Fatto per la notte di Natale” di Arcangelo Corelli, con Orazio Sarcina, Ludovica Martino e Daniele Miatto alle prime parte del concertino obbligato.
“Il Natale è una festa accompagnata da diversi usi e tradizioni popolari, – spiega il direttore Agostino Ruscillo –, e anche le musiche corali hanno caratteristiche diverse da nazione a nazione. Non tralasceremo i canti che appartengono fortemente alla nostra cultura meridionale, che rappresentano certamente l’espressione musicale più legata al Natale. Il concerto vuole far vivere agli ascoltatori un cammino di ascolto esperienziale dall’antichità alla contemporaneità. Il programma musicale sarà in grado di creare quell’atmosfera speciale che meglio esprime i valori del Natale cristiano”.
Il tradizionale concerto natalizio della Cappella Musicale Iconavetere è inserito nel cartellone organizzato dal Servizio Cultura e Spettacolo della Città di Foggia, con il patrocinio morale dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino.
Natale è canto, Natale è musica. Non c’è Natale senza canto, non c’è Natale senza musica.
“La collaborazione porta sempre buoni frutti, questa volta in occasione delle festività natalizie”.
È così che il sindaco di Anzano di Puglia, dott. Paolo Lavanga, presenta ai concittadini il programma per le festività natalizie 2022.
Dal 25 dicembre 2022 al 07 gennaio 2023 Anzano vivrà momenti di gioia, divertimento, religiosità, con tombolate, presepi viventi, ricerche al tesoro, cinema, serate enogastronomiche.
I Monti Dauni, ancora una volta, offrono eventi natalizi nei loro bellissimi borghi, caratteristici e ricchi di storia, folclore, tradizioni e buona convivialità.
«Un ringraziamento al Parroco di Anzano, alla Proloco, ai “Giovani anzanesi” e a tutti coloro che anche in maniera anonima e volontaria, collaborano per la riuscita di queste belle iniziative», conclude il Sindaco.
Il messaggio per il Santo Natale dell'Arcivescovo Metropolita di Foggia - Bovino, mons. Vincenzo Pelvi, augurando a tutti voi, e alle vostre famiglie, un sereno Natale ed un buon 2023.
«Carissimi,
chi di noi non sente l’amarezza, al pensiero di coloro che non hanno da mangiare oppure, al caldo della propria stanza, non corre con la mente ai Paesi in guerra, alla carovana dei rifugiati e dei senza fissa dimora? Se, poi, facciamo un viaggio nel guardaroba, quante paia di scarpe ci sono e non usiamo e quanti abiti indossiamo solo annualmente?
Continuiamo a comprare “cose”, a spendere più di quello di cui abbiamo bisogno, a sciupare senza fare nulla per coloro che non hanno da contraccambiare. Stiamo chiudendo l’orecchio del cuore al grido inascoltato dei vicini, degli stessi abitanti del condominio, che percepiamo come intrusi a cui sbattere la porta in faccia quando ci chiedono di entrare. Eppure è forte l’urlo di bambini ammalati e denutriti, di giovani disorientati e spenti, di famiglie senza casa, di uomini e donne senza lavoro, di anziani abbandonati, di fratelli fuggiti dalla loro terra che respirano paura e rifiuto. Stiamo forse diventando una Chiesa e una Città dall’animo impermeabile, che sta disfacendo l’identità di una storia ricca di evangelica condivisione. Non possiamo permetterci di sostituire la dignità umana con il dominio del consumismo, moderna e subdola dipendenza che ha contagiato tutti e resta una malattia in grado di incattivire e incatenare la generosità dell’animo. Frenesia e rumore hanno catturato l’intelligenza mentre l’arroganza e il sospetto le nostre scelte.
Eppure, in un territorio complesso ma significativo come il nostro, vale la pena costruire relazioni di solidarietà con tanta brava gente che ogni giorno sceglie il coraggio del dono al calcolo e alla speculazione. Avere tutto dalla vita non è una fortuna. La realtà non può essere condizionata dall’agenda politica (populismo o no, crisi economica o energetica…), ma dalla comune convinzione che ci siamo necessari e i poveri non possono scomparire dal vocabolario della vita. Dove sono le nostre intelligenze, le passioni e l’impegno per i diritti umani? Anche la lotta per la giustizia e la libertà sembra infastidirci.
Purtroppo il consumismo ci sta svuotando l’anima. Esso resta una menzogna che tende a contraffare la verità. Il vero pericolo sta non tanto in chi contrappone il falso al vero, ma in chi sostituisce il reale con il fittizio. Come uscire da questo inganno? Educandoci alla sobrietà e impegnandoci per ciò che davvero è importante (cibo, casa, salute, istruzione, ambiente, lavoro, pace). Il lusso, la vanità, il piacere, il divertimento, la mondanità sono idoli che incattiviscono e dividono. Il Natale invita a rinnovate scelte di sobrietà da diffondere e condividere, anche a rischio di impopolarità, sull’esempio di Gesù che è nato in una mangiatoia.
Eppure poteva nascere nel Tempio, una costruzione grandiosa, simbolo del potere religioso. Sarebbe stato accolto da coloro che lo attendevano da secoli e riconosciuto come figlio di Dio.
Poteva nascere in qualche splendido palazzo, simbolo della gestione politica ed economica del tempo. Avrebbe creato rumore e ammirazione, forse non sarebbe stato condannato a morte dai politici di allora.
Poteva nascere in albergo, in una casa ma non trova posto. Viene in una mangiatoia e nessuno si accorge e si scomoda per la sua nascita. Solo i pastori corrono da Lui, perché hanno lo stile dei semplici. Gesù, infatti, nasce nel cuore di chi gli fa spazio nell’umiltà e nella piccolezza. A Betlemme, nella casa del pane, si dirigono gli affamati di una vita che non finisce, di una gioia che resiste alle tribolazioni della vita, quelli che non bastano a se stessi, e lo riconoscono.
L’immagine del Bambino che dalla mangiatoia allarga le mani per un abbraccio di amore evoca la fiducia nel tesoro che è la vita di ciascuno. Anche le nostre siano braccia che servono e cercano, che proteggono e accarezzano, che donano e che difendono.
La mangiatoia è una grande scuola quotidiana per imparare a rispettare la storia e le concrete esistenze degli altri – di ogni vivente – così come sono e non per come li vorremmo.
Nel fissare lo sguardo del Bambino sperimentiamo quel particolare movimento intimo di consolazione, che tocca il profondo di noi stessi; non si tratta di un’euforia passeggera, ma di una forza vitale e consolante che, senza fare violenza alla personale volontà, diventa attiva e genuina fraternità che fa germogliare solo buoni sentimenti.
La sobrietà resta un necessario e realistico primo passo sulla strada di una fraternità maggiore, che abbraccia l’umanità all’insegna dell’amicizia sociale, ma anche l’intero Creato come la sapienza cristiana insegna e il magistero di papa Francesco ci indica con chiarezza».
Tutto pronto per la notte di Capodanno a Troia per festeggiare l’arrivo del nuovo anno con l’evento che chiude il cartellone del Troia in festa.
Ancora una volta i Monti Dauni saranno i protagonisti delle festività natalizie, chiudendo l’anno 2022 con un evento che si preannuncia pieno di allegria e buona musica, con l’allestimento in piazza Cattedrale del palco che ospiterà dalle ore 22.30 il Dj Pasqualino Danza.
Ad annunciarlo il Sindaco Leonardo Cavalieri e l’assessore Patrizia Battaglia che, unitamente agli organizzatori, ci espongono le ragioni che li hanno spinti a creare questo l’evento “Capodanno in piazza-dj set”: “Innanzitutto per stare tutti insieme e condividere un momento di gioia e serenità dopo il classico cenone e, cosa molto importante, per tenere in paese i nostri giovani ed evitare che si mettano in macchina per cercare un po' di divertimento fuori con tutti i pericoli della strada e le preoccupazioni delle famiglie. Il capodanno in piazza non è un evento solo per e delle grandi città ma anche i piccoli comuni sono in grado di organizzare questo tipo di feste capaci di coniugare divertimento e riscoperta del territorio”.
Durante l’evento saranno distribuiti gadget della serata.
Gli eventi sono organizzati dalla Biagio Ciuffreda Management, Comune di Troia, in collaborazione con Unione Europea, Regione Puglia, FSC Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e Puglia Promozione.
Puglia autentica meraviglia, a Natale!
"Lo spazio Sacro", l'ultima mostra del 2022 targata Rossocinabro, a cura di Cristina Madini.
INGRESSO LIBERO, senza prenotazione.
La mostra è visitabile dal 16 dicembre 2022 al 06 gennaio 2023, dal lunedì al sabato, dalle ore 11:00 alle 17:00.
La natura in questo tempo si riposa per prepararsi a vivere un nuovo ciclo e anche per noi sarebbe fisicamente opportuna una pausa, approfittando delle vacanze natalizie possiamo goderci finalmente Roma avvolta in un’atmosfera mistica e riflessiva che invita ad un viaggio alla ricerca del significato di sacro. L’idea fondante della mostra che sarà inaugurata il 16 dicembre e sarà visitabile fino al 6 gennaio, risente delle parole dell'antropologo Claude Lévi-Strauss che dà questa definizione del sacro: "E' sacro ciò che attiene all'ordine dei mondi, ciò che garantisce questo ordine. Ma il sacro concerne anche l'uomo e non solo il cosmo fisico. Il sacro è in tal senso un valore una produzione culturale". Un invito al viaggio alla ricerca del significato di sacro a partire dalla qualità quotidiana dell’esistenza, per dialogare con quanto di straordinario troviamo nella realtà che ci circonda e in ognuno di noi. L’uomo utilizza per dare senso e valore all’esistenza un insieme di pratiche e convinzioni che garantiscono un ordine. Il sacro è dunque: l'ordine del mondo e l'ordine dell'uomo, ma anche ciò che difende dall'angoscia del nulla e perpetua un ordine antico e inviolabile. Il concetto di sacro non rimane assoluto, ma varia. Ogni civiltà ha la sua idea di sacro, le sue cose sacre, è quindi un prodotto culturale, perché in realtà esistono tanti sacri quante sono le culture. Quando parliamo di sacro evochiamo sempre l'idea della straordinarietà, di ciò che è oltre il quotidiano, ciò che è oltre il normale. Lo spazio sacro è lo spazio dove non si può andare normalmente. Il tempo sacro è un tempo fuori dell'ordine normale. Pensiamo che il concetto di sacro sia sempre legato all'idea di ricerca interiore, perché c'è una dimensione che rientra verso una ricerca all'interno di sé stessi. E questa è la via mistica al sacro. Quindi sono due le idee di sacro: una fatta di valori collettivi, che appunto fanno sì che una civiltà abbia certi pilastri sui quali essere edificata, e l'altra dimensione che è mistica, rivolta verso valori individuali che in qualche misura staccano l'individuo dalla collettività. Il mistico non tende tanto al colloquio uomo-uomo, ma tende soprattutto al colloquio uomo e mondo, mondo sovrumano. Il mistico non riconosce valore al mondo, proprio perché nel mondo vede orrori e allora si stacca alla ricerca di una salvezza dal mondo. Ma qual è la dimensione collettiva del sacro? Sappiano che non è possibile vivere culturalmente senza avere dei valori, socialmente condivisi, che danno senso all'esistere. L'esistere di per sé non ha senso, ma acquista senso in rapporto ai valori che gli vengono conferiti. Questi valori durano nel tempo e costituiscono un linguaggio valido per tutti quando sono fissati in miti, in riti, in simboli di carattere religioso. Tutti notano che nella sacralità occidentale c'è molto meno contatto con la natura. Quindi forse questo distacco natura-cultura non presente nella nostra cultura è invece presente in altri paesi è qualcosa di molto antico. In natura non esistono valori. Come abbiamo già detto siamo noi che li stabiliamo e li facciamo diventare sacri, cioè li poniamo al riparo da ogni possibilità di cambiamento, perché senza quei valori l'ordine culturale non ha senso. Questo potrebbe essere anche per noi uno stimolo per ripensare al modo in cui abbiamo stabilito il rapporto con il nostro ambiente, che è un rapporto basato su regole certamente da cambiare. Ecco le regole, che disciplinano il rapporto dell'uomo occidentale con l'ambiente, non sono sacre, nel senso che sono da cambiare. Basterebbe far diventare la natura un valore, per portarla sul piano della cultura.
Opere di:
Kimberly Adamis (USA), Brian Avadka Colez (USA), Donia Baqaeen (Jordan), Car Act Air (France), Tracey Lee Cassin (New Zealand), Jean Cherouny (USA), Rebecca Cicchetti (Italia), Mia Civita (USA), Nathanael Cox (USA), John Dobson (Australia), Johanna Elbe (Sweden), Ulf Enhörning (Sweden), Lo Fehrling (Sweden), Mario Formica (Italia), Gabriella Gentile (Italia), GusColors (USA), Susumu Hasegawa (Japan), Tondi Hasibuan (Indonesia), Linda Heim (USA), Leena Holmström (Finland), Wioletta Jaskólska (Poland), Chuck Jones, PhD (USA), Corina Karstenberg (The Netherlands), Monika Katterwe (Germany), Rebeccah Klodt (USA), Kirsten Kohrt (Germany), Chikara Komura (Japan), Sonja Kresojevic (UK), Gil Lachapelle (France), Sybille Lampe (Germany), Bartholomeus Langeveld (The Netherlands), Fiona Livingstone (Australia), Miguel Marin Ordenes (Chile), Sharlene McLearon (Canada), Tara Mirkarimi (Iran), Andisheh Moghtaderpour (Switzerland), Jean Charles Neufcour (France), Helena Pellicer Ortiz (Spain), Sal Ponce Enrile (Philippines), Orit Sharbat (Israel), Jens Peter Sinding Jørgensen (Denmark), Stein Smaaskjaer (Norway), Luana Stebule (United Kingdom), Christophe Szkudlarek (France), Taka & Megu (Japan), Alisa Teletovic (Bosnia-Herzegovina), Maria Mina The (Romania), Janusz Tworek (Poland)
Il lavoro di ciascuno sarà presentato all’interno del sito di Rossocinabro in uno spazio proprio, permettendo così, pur all’interno del contesto unitario della mostra, di mantenere le specificità delle rispettive ricerche.
Rossocinabro
Via Raffaele Cadorna 28
00187 Roma Italia
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