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Sul Gargano soffia vento d’Europa. Si è infatti dato avvio in questi giorni al programma Erasmus+ BIP (Blended Intensive Program) intitolato “Blowing with The Winds” realizzato dal Conservatorio musicale “Umberto Giordano” di Foggia nella sede di Rodi Garganico. Lo scopo principale è sviluppare una cultura musicale condivisa incoraggiando gli studenti provenienti da conservatori e accademie europee a lavorare sulla letteratura per quintetto di fiati.
A partecipare docenti e studenti del Conservatorio Superior de Musica de Vigo (Spagna), del Royal Conservatory di Anversa (Belgio) e dall’Estonian Academy of Music di Tallin (Estonia), dal Liszt Academy of music di Budapest (Ungheria) e 12 studenti e 4 docenti della sede distaccata di Rodi del Conservatorio foggiano.

Dal 3 al 7 ottobre sono state previste lezioni individuali, nonché di elementi fondamentali di trascrizione e arrangiamento per quintetto di fiati con nozioni di informatica musicale e prove di musica da camera e per ampliare le conoscenze e le capacità personali, fino al Concerto finale che si è tenuto gli ultimi due giorni in tre luoghi diversi: Ischitella, Foresta Umbra e Rodi.

“Il fine – spiega Francesco Di Lernia, responsabile Erasmus del Conservatorio Giordano – è quello di collaborare su specifici compiti esecutivi, sviluppando capacità di apprendimento e insegnamento e aumentando la conoscenza multidisciplinare legata al mondo dei legni, con un focus specifico sul repertorio per quintetto di fiati: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno”.

Il programma è sostenuto dal direttore del Conservatorio, Francesco Montaruli, e dal presidente Saverio Russo e la realizzazione si deve al lavoro dell’Ufficio Erasmus del Conservatorio e, in particolare, dell’assistente amministrativa Maria Grazia Coduti, mentre ideatori e coordinatori sono i docenti Vilma Campitelli e Manuel Padula, che insegnano rispettivamente flauto e musica d’insieme per fiati nella sede di Rodi.

“Il progetto – chiariscono i professori Campitelli e Padula - si concentra su studi e ricerche su partiture originali e trascrizioni per Wind Quintet, attraverso un percorso scientifico che collega lo sviluppo di competenze strumentali e musicologiche e metodi innovativi di apprendimento e insegnamento, con particolare attenzione alle connessioni internazionali sviluppate durante il programma. Il BIP Blowing with the Winds fornisce infatti know-how sullo sviluppo di programmi di studio transnazionali e transdisciplinari. In particolare, ci sentiamo di ringraziare i  docenti ospiti Dmitry Bulgakov dell’Accademia di musica di Tallin, Roberto Noche Oscar Comesana del  Conservatorio Superiore di Vigo, Csaba Palfi dell’Accademia Liszt di Budapest e infine il maestro Francesco Mastromatteo, delegato della sede di Rodi del Conservatorio di Foggia, per la collaborazione”.

Un progetto, dunque, che contribuisce a proiettare il Conservatorio Giordano in una dimensione europea e che consente a studenti e docenti di vari Paesi di completare un'esperienza di internazionalizzazione di alto livello.

Giovedì 5 ottobre 2023 alle ore 19, prende il via a Monte Sant’Angelo Organ'Aria 2023, apprezzatissima rassegna itinerante ideata dal Conservatorio di musica "Umberto Giordano" di Foggia e realizzata con il contributo della Fondazione Monti Uniti e le Diocesi del territorio con il principale obiettivo di valorizzare gli organi storici del territorio.

L’inaugurazione di questa sesta edizione è affidata all’organista toscano Gabriele Giacomelli, professore presso il Conservatorio "G.B. Martini" di Bologna, che terrà un concerto all’organo settecentesco della Chiesa della SS.ma Trinità di Monte Sant'Angelo.

L'INGRESSO AI CONCERTI È GRATUITO

GABRIELE GIACOMELLI dopo i diplomi di Pianoforte e Organo, si è laureato in Storia della Musica presso l’Università di Firenze. Svolge un’intensa attività concertistica in Europa, USA e in America del Sud. Ha inciso vari CD dedicati che hanno ricevuto riconoscimenti dalla stampa specializzata. È autore di decine tra libri e saggi che sono stati pubblicati in Italia e all’estero. È coautore con il violinista Salvatore Accardo dei libri di testo per le scuole medie Stradivari (Bompiani, 2012) Sulle note di uno Stradivari (Fabbri, 2017) ed Effetto Stradivari (Fabbri, 2021). È ispettore onorario per il restauro degli organi antichi della Soprintendenza A.B.A.P. di Firenze, Pistoia e Prato ed è professore di Storia della Musica presso il Conservatorio di Musica di Bologna.

Seguirà, sabato 7 ottobre, a San Severo, un “Concerto Promenade” con l’organista Francesco Di Lernia e il mezzosoprano Angela Bonfitto. L'appuntamento è alle ore 20 presso la Chiesa del Carmine per giungere poi, a piedi, a San Lorenzo delle Benedettine: due chiese 'vicine' che custodiscono due preziosi strumenti storici, un Pasquale D'Onofrio del 1839 e un Fabrizio Cimino del 1740 recentemente restaurati. 

La rassegna giungerà in Cattedrale a Foggia venerdì 13 ottobre. L'organista Beppino delle Vedove, professore di organo presso il Conservatorio di Udine, concerterà insieme alla Giordano Brass Ensemble, formazione costituita da professori e studenti del Conservatorio di Foggia. 

Organ'Aria 2023 si chiuderà mercoledì 18 ottobre, sempre in Cattedrale a Foggia, con un appuntamento speciale dedicato alla Schola Gregoriana del Conservatorio e della Cattedrale diretta da Antonio Marinozzi, con Giovanni Petrone all’organo.

La Polizia di Stato, il prossimo 20 settembre alle ore 19:00, ha organizzato un evento che si terrà in San Giovanni Rotondo, presso la Chiesa di San Pio da Pietrelcina, in occasione dell’anniversario della stimmatizzazione del Santo, con la straordinaria partecipazione della Banda musicale della Polizia di Stato.

L’ingresso è gratuito e aperto al pubblico.

Il consesso bandistico, che da oltre 80 anni è un importante veicolo di divulgazione della musica in Italia e all'estero, ci onorerà della presenza di n. 70 professori d’orchestra, tutti provenienti dai più famosi conservatori italiani. 

Le sue esibizioni, sia nei più celebri teatri che nelle piazze italiane e del mondo, sono particolarmente apprezzate. Con un vasto repertorio che comprende, oltre alle tradizionali marce militari, anche brani originali e trascrizioni di musica classica e contemporanea, la Banda contribuisce ad avvicinare i cittadini, attraverso la musica, al concetto di "polizia di prossimità".

L'alto profilo artistico delle sue interpretazioni e la qualità dei programmi proposti qualificano la Banda musicale della Polizia di Stato tra le migliori orchestre di fiati a livello internazionale.

Il concerto, organizzato dal Questore della provincia di Foggia dr. Ferdinando Rossi, col patrocinio del comune di San Giovanni Rotondo e la collaborazione della fondazione Monti Uniti di Foggia e della BCC di San Giovanni Rotondo, si colloca nel più vasto programma della “Festa di San Pio 2023”. 

Si chiama ‘Stritt street’ ed è un festival degli artisti di strada che il 16 e 17 settembre a Candela vedrà esibirsi acrobati, giocolieri, maghi e musicisti.

Una prima edizione, ma già in grande spolvero, visto che sono previsti 24 spettacoli con oltre 40 artisti in tutto l' arco delle due giornate. Un’iniziativa finanziata dal Ministero della Cultura che ha lo scopo di valorizzare il territorio, promuoverne le bellezze e destagionalizzare i flussi turistici, come già accade con Candela in Fiore in primavera e col Paese del Natale a dicembre.

“Ci stiamo preparando ad un nuovo grande evento che, siamo sicuri, piacerà tanto ai bambini quanto agli adulti”,  ha detto il sindaco di Candela, Nicola Gatta “Sarà un’ulteriore occasione per visitare il nostro splendido borgo, il Museo del Giocattolo, la nostra Trasonna, la via più stretta d’Italia, e il suo affascinante dedalo di stradine, che danno proprio il nome al festival. Sarà possibile ammirare le performance di artisti provenienti diverse regioni d’Italia: l’obiettivo è valorizzare le eccellenze del territorio puntando, però, al confronto con le altre realtà, così da arricchirci a vicenda”.

È stato un tour entusiasmante, ricco di pregevoli armonie e sorprendenti platee. Il successo per Micky Sepalone, Angela Piaf e Canta Napoli Band è tutto racchiuso nella loro alta professionale e squisita affinità con il pubblico, che cerca, chiede a gran voce, lo spettacolo che il gruppo di professionisti foggiani esprime sul palco e fuori, giacché son sempre vicini e disponibili per tutti. L'umiltà è una virtù che li ha sempre contraddistinti.

Quest’anno Sepalone&Co. hanno nuovamente solcato il terreno del Maschio Angioino, a Napoli. Un ritorno, il terzo, tanto voluto quanto richiesto. Ma il terreno battuto, chilometri su e giù per il centro-sud Italia, ha riservato alla band, "Made in Foggia", eventi sempre colmi si spettatori, calorosi e riconoscenti per lo spettacolo proposto. Nel repertorio la Storia della Canzone Napoletana con concerti moderni, offrendo quello spettacolo sempre innovativo di un programma, "Canta Napoli 2.0”, dove il pubblico ha potuto godere delle sonorità, melodie, armonie dei classici della canzone napoletana, di ieri e di oggi, con brani di Renato Carosone, Roberto Murolo, Aurelio Fierro, Antonio De Curtis, Libero Bovio, E.A. Mario, Edoardo Nicolardi, Pino Daniele, Enzo Gragnaniello, Nino D'Angelo. Melodie pari alle poesie, arrangiate magistralmente in chiave moderna dalla band.

Le scalette offerte al pubblico hanno spaziato dal “Tu vuò fà l'americano” a 'O sole mio”, da “Mentecuore” e “Reginella” a “A Città 'e Pullecenella”, “O surdato nnammurato”, fino a  “Malatìa” di Ciccio Merolla, ormai una hit mondiale, che invita al coro giovani e meno giovani.

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La folla, pullulante in ogni città dove si sono esibiti, ha potuto ascoltare anche brani di autori sia napoletani, sia di altre regioni. Un esempio è il “Don Raffaè” di De Andrè. Ma il botto è sempre quando la band foggiana sforna i melodici classici della canzone partenopea, come “Guaglione”, ”Malafemmena”, “Voce 'e notte”, “A tazza è cafè”, “Napul'è”, “Caruso”, “Cu 'mme”, “A rumba degli scugnizzi”, “O sarracino”, “Senza giacca a cravatta” e “Jesce sole” di Nino D’Angelo.

E tra un brano, un racconto, un’emozione, come un mago che tira fuori dal cappello il coniglio, Micky Sepalone si è improvvisato (mica tanto perché la stoffa attoriale ce l’ha) poeta-cantore con “A Livella” del grande Totò, emozionando di fatto il pubblico.

Sepalone&Co. è anche Angela Piaf che con la sua eleganza, raffinatezza interpretativa e una voce da brividi, ha letteralmente stregato la platea, sancendo ancora una volta la sua grande professionalità e amore per la musica.

Merito va alla Canta Napoli Band, costituita da professionisti, cultori e musicisti di alto profilo, che hanno saputo arricchire lo spettacolo e contribuito fattivamente al successo, mai mancato.

È stato un successo nel successo il tour di quest’anno, che ha celebrato 16 stagioni di concerti e 300 spettacoli all'attivo.

Questo è il calendario completo del tour 2023, fino a settembre, perché ad ottobre ve ne saranno altri.

  • 17 GIU CALVIZZANO (NA) STREET FOOD FESTIVAL
  • 29 GIU FOGGIA (FG) ANTICO TEATRO
  • 09 LUG SCALO DEI SARACENI (FG)
  • 12 LUG SAN SEVERO (FG) SERE D'ESTATE
  • 28 LUG PESCHICI (FG) HOTEL INCONTRO
  • 29 LUG ALBERONA (FG) ALBERONA ESTATE
  • 01 AGO VIETRI SUL MARE (SA) VIETRI CULTURA
  • 04 AGO IPPOCAMPO (FG) CORNETTERIA XXL
  • 05 AGO MONTECALVO IRPINO (AV) SAGRA
  • 06 AGO ASCOLI SATRIANO (FG) GRIFONI SUMMER
  • 07 AGO APRICENA (FG) RESTATE APRICENA
  • 08 AGO SILVI MARINA (TE) EVENTO PRIVATO
  • 09 AGO TERLIZZI (BA) FESTA MAGGIORE
  • 10 AGO SAVIGNANO IRPINO (AV) SAVIGNANO VILLAGE
  • 11 AGO TROIA (FG) CON GIOVANNI IMPARATO
  • 12 AGO STURNO (AV) CON GIOVANNI IMPARATO
  • 13 AGO BUONABITACOLO (SA) FESTA PATRONALE
  • 14 AGO CASALNUOVO MONTEROTARO (FG)
  • 15 AGO STORNARA (FG) FESTA PATRONALE
  • 16 AGO MAIORI (SA) FESTA PATRONALE
  • 27 AGO VICOVARO (RM) FESTA PATRONALE
  • 02 SET SAN GREGORIO MAGNO (SA) FESTA PATRONALE
  • 04 SET NAPOLI (NA) MASCHIO ANGIOINO
  • 10 SET BORGO SEGEZIA (FG) SEGEZIA IN FESTA

Dopo il Documento del 14 aprile 2021, dopo le centinaia di interlocuzioni all’interno e all’esterno del comparto culturale, dopo l’esperienza e i contenuti dei primi cinque Tavoli Permanenti sulla Cultura e sullo Spettacolo, la Filiera Culturale della Città di Foggia diffonde il suo Secondo Documento dal titolo "NOI SIAMO FILIERA", frutto di migliaia di ore di lavoro su temi fondamentali per recuperare e migliorare il futuro dell’intero comparto.

QUI IL PDF DEL PRIMO DOCUMENTO DALLA FILIERA CULTURALE DELLA CITTÀ DI FOGGIA

La Filiera Culturale della Città di Foggia è un movimento ideologico nato a Foggia il 14 aprile del 2021. In risposta agli impatti devastanti del Covid-19 su tutto il settore, essa riunisce operatori e fruitori per promuovere la conoscenza, il confronto continuo e la comunione di intenti finalizzati alla ripresa di un intero comparto in grave difficoltà.

La Filiera propone da subito una visione innovativa, in cui tutte le sue numerose professionalità sono collegate come anelli di una stessa catena, con un approccio necessariamente collettivo e inclusivo. Nella cultura, ogni professione è un anello essenziale e la cultura non può prosperare se uno degli anelli si spezza.

Il primo Documento / Manifesto della Filiera del 2021 contiene tre obiettivi primari: il censimento, comunale e regionale, delle persone operanti nel settore culturale; la costituzione di tavoli permanenti, per innescare in comuni e regioni un confronto continuo e per concordare obiettivi tra operatori e pubblica amministrazione; infine  l’implementazione di aiuti agli operatori del settore (dopo averli censiti) colpiti da interruzioni lavorative causate dai lockdown e, potenzialmente, anche da altri fattori. Ad oggi, circa il 50% degli operatori culturali è stato fermato dai due anni e mezzo di blocchi Covid, un numero impressionante di risorse intellettuali disperse o ricollocate.

QUI IL PDF DEL SECONDO DOCUMENTO DALLA FILIERA CULTURALE DELLA CITTÀ DI FOGGIA

Per raggiungere ed ampliare gli obiettivi iniziali, nel 2023 la Filiera decide di organizzare direttamente i Tavoli Permanenti: incontri mensili ospitati in importanti centri culturali cittadini di Foggia. Ciascun Tavolo ha affrontato tematiche eterogenee e cruciali per il futuro del settore culturale ed ha rafforzato l’identità e il respiro nazionale del movimento ideologico.

Elenco dei Tavoli e delle strutture ospitanti:

  1. 30 Gennaio: Biblioteca La Magna Capitana
  2. 27 Febbraio: Teatro Regio di Capitanata
  3. 28 Marzo: Accademia di Belle Arti
  4. 27 Aprile: Accademia Musical Art (A.M.A)
  5. 24 Maggio: Sala Rosa del Vento della Fondazione dei Monti Uniti

Le tematiche emerse durante i Tavoli Permanenti sono l'espressione di operatori da tutta Italia nel settore della cultura, dello spettacolo e delle attività connesse, di intellettuali, di amministratori e di fruitori. Ecco una sintesi dei temi più dibattuti, fulcro di questo Secondo Documento della Filiera:

1 - Necessità di dialogo continuo e competente con le amministrazioni:

Il difficile rapporto tra operatori culturali e attori politici e istituzionali è stato espresso in numerosi interventi, evidenziandosi come la maggiore criticità per la conoscenza e lo sviluppo del comparto.

Praticamente tutti i lavoratori, gran parte dei cittadini ed anche alcuni giornalisti hanno evidenziato quanto siano necessarie e fondamentali le rappresentanze efficaci e un dialogo aperto e diretto con le pubbliche amministrazioni.

Tale dialogo è essenziale per far conoscere e comprendere le realtà del settore culturale e per indirizzare in modo competente le decisioni e i bandi che riguardano la cultura e lo spettacolo, garantendo che anche le voci degli operatori culturali vengano riconosciute, ascoltate e rispettate.

Tale tema, affacciatosi timidamente nei primi Tavoli, ha poi pian piano manifestato la sua enorme portata, sino a giungere agli ultimi con aspre condanne sulle responsabilità di cattive realizzazioni di programmi culturali, gestiti con modi clientelari e mirati al solo intrattenimento, senza prospettive o ambizioni a medio-lungo termine che favorissero vere crescite culturali nei territori cittadini. È stato reso evidente quanto ciascun ufficio pubblico che affronti ambiti culturali necessiti assolutamente di competenze approfondite e specifiche, oltre che di capacità di conoscenza, dialogo e trasparenza verso il comparto di cui si occupa. Chiediamo meno burocrazia e più competenze da chi ci amministra e ci aspettiamo, quindi, un nuovo approccio inclusivo, per creare legami più forti tra il settore culturale e i territori.

2 - La solitudine degli operatori culturali:

L'isolamento e la solitudine degli operatori culturali sono apparse nette e inequivocabili come alcune delle preoccupazioni più significative dei lavori. È stato sottolineato quanto il Covid abbia creato o peggiorato le divisioni fra operatori culturali, già parzialmente in atto in zone con mercati meno floridi e/o in luoghi amministrati con intenzioni di frammentazione e, a volte, di controllo politico del settore culturale. La Filiera, che ritiene la solidarietà tra gli operatori un pilastro fondamentale e terapeutico, ha studiato e riconosciuto questo problema e lavora per creare reti di supporto e spazi di collaborazione che favoriscano la condivisione di risorse e idee. È anche emersa l’opportunità di una formazione fiscale / giuridica per i lavoratori dello spettacolo, in modo da far conoscere e valutare l'ambiente in cui operano e per interagire in modo efficace con i datori di lavoro o con le istituzioni, forti di una rappresentanza competente ed adeguata. Il sentirsi anelli di una stessa catena, il riconoscersi lavoratori di uno stesso comparto ha indubbie ricadute positive nei rapporti interni e in quelli con le pubbliche amministrazioni, il che conduce ad una vita lavorativa qualitativamente migliore e alla conseguente crescita culturale di intere aree geografiche. La compattezza e lo stato di salute del comparto culturale rappresentano una vera cartina al tornasole sulla qualità della vita in un territorio. In caso contrario, il degrado e la prevaricazione con modalità incivili e spesso mafiose, inevitabilmente, prendono il sopravvento. Dove c’è cultura, non c’è malaffare.

3 - Misure di sostegno, bandi, finanziamenti:

La pandemia ha colpito duramente il settore culturale e sono state richieste misure di sostegno economico dirette o indirette, purtroppo spesso fallite. È stata evidenziata l'urgenza ancora attuale di misure concrete per aiutare il comparto a riprendersi.

Tra gli argomenti più trattati, si palesa anche il superamento del difficile rapporto arte / ricerca di finanziamenti, specie se tali finanziamenti devono essere generati da bandi e avvisi pubblici, che andranno concepiti e gestiti in modi decisamente più competenti e consapevoli di una nuova conoscenza effettiva del comparto.

In un mercato dalle regole difficili e in un settore che ha ricevuto un gravissimo colpo dalla pandemia, i finanziamenti statali e locali spesso confluiscono verso alcune aree, lasciando poco ad altre (come accade per il F.U.S., la cui grande maggioranza di fondi è destinata alle fondazioni lirico-sinfoniche e agli spettacoli di prosa teatrali, lasciando briciole a danza, nuove produzioni giovanili, spettacolo viaggiante, etc).

Spesso, i bandi privilegiano in modo sproporzionato il curriculum di chi richiede un finanziamento, lasciando in secondo ordine la qualità della progettualità e delle proposte. Si crea così un circolo vizioso, in cui vincono sempre gli stessi e non c’è spazio per chi si affaccia al mondo artistico, anche con idee innovative e brillanti. Ci sono casi di strutture che vivono di fondi pubblici da sempre e che non intendono staccarsi da esse, ostacolando così gli aiuti alle nuove leve ed opponendosi ad una logica di sacrosanta alternanza nell’assegnazione di risorse pubbliche.

Infine, il mancato riconoscimento di interi settori della catena di produzione dello spettacolo dal vivo, che negli stessi codici ATECO non hanno una voce conforme, ha fatto sì che diverse misure di sostegno non fossero accessibili a molte professionalità. La necessità dei censimenti capillari territoriali e di misure concrete per aiutare il settore a rafforzarsi è, dunque, estremamente attuale. Richiediamo competenza e studio del comparto in sinergia con chi ne fa parte.

4 - La stampa e gli amministratori. La Filiera “come istituzione nelle istituzioni”:

La stampa è stata ritenuta intellettualmente affine al settore culturale e, quindi, invitata a partecipare ai Tavoli. È emerso che l’empatia fra la cultura e la stampa sono ritenute importanti per un sostegno reciproco. Da parte di essa, ma anche da diversi amministratori locali, sono arrivati inviti espliciti alla Filiera a continuare e a contribuire al dibattito degli obiettivi culturali, creando reputazione per il settore e “diventando sempre più una istituzione dentro le istituzioni”. Pur essendo la Filiera un movimento orizzontale, prende atto della considerazione e del rispetto ricevuto, augurandosi che possano crescere ancora di più con obiettivi raggiunti.

5 - Spazi di lavoro collettivi e poli permanenti:

E’ stata evidenziata anche una certa necessità di sviluppare spazi di lavoro collettivi e poli permanenti, utilizzati da artisti e maker anche nelle periferie, per favorire la condivisione di risorse e idee, contribuendo alla crescita e alla sostenibilità del settore.

Il tema della sostenibilità è stato affrontato da diversi operatori, ipotizzando anche reti di supporto che non debbano per forza attingere a fondi pubblici.

6 - Considerazioni finali:

Con gli oltre sessantacinque interventi e le migliaia di ore/persona impiegate a titolo volontario da molti di noi, oltre a sollevare le criticità e a delineare un nuovo percorso per il settore cultura, la Filiera Culturale ha di fatto dimostrato che il confronto schietto fra operatori e amministratori è possibile, creando un format ripetibile ovunque e prendendo atto che esistono numerosi strumenti potenziali e reali che portano spesso ad una sola destinazione: la volontà politica. Quando questa viene utilizzata in modo sano, i problemi diminuiscono.

Dopo tre anni di lotte, la Città di Foggia avrà finalmente un Censimento Capillare delle persone che operano nella Cultura e nello Spettacolo, un vero strumento comunale di profilazione, consapevole che il nostro comparto non è composto soltanto da associazioni e da teatri, ma da oltre 115 professioni differenti. Da Foggia, noi vorremmo che l’attività della Filiera facesse da modello anche per altri territori, perché ogni Comune d’Italia possa censire i propri operatori, dialogare e progettare con loro, gettando le basi per un futuro più inclusivo e prospero per la cultura e lo spettacolo in ogni punto del Paese.

La solidarietà, il dialogo e l'azione congiunta sono gli strumenti chiave per il successo di questa missione.

Per questo chiediamo al Governo, alle Regioni e a ciascun Comune d’Italia di implementare strumenti di profilazione del comparto culturale in ciascun territorio e di dialogare in modo permanente con i suoi esponenti.

Non c’è presa di coscienza senza dolore” (Carl Gustav Jung).

Dopo lo spettacolo di Teo Mammucari e il concerto di Fabio Concato, la Vieste in Love si prepara al terzo appuntamento dell’edizione 2023. Domani, mercoledi 6 settembre, alle 21.30 a Marina Piccola, spazio ai giovani talenti della musica con il Vieste Music Festival, giunto alla sua terza edizione. Sul palco ci saranno cantautori provenienti da ogni regione, con una giuria che si occuperà della valutazione tecnica dei brani.

Fino al 10 settembre la capitale del turismo pugliese si lascerà travolgere da un fiume di cuori che arricchiranno le viuzze, i balconi, le vetrine, le scalinate e i luoghi simbolo della città, anche grazie al coinvolgimento dei residenti della città garganica, autentici protagonisti dell’evento. La kermesse porterà tra le strade e nelle piazze della città dell’amore eterno di Cristalda e Pizzomunno arte, musica, danzatori internazionali e un pieno di entusiasmo che coinvolgerà tutta la città e darà spazio a tutte le sfumature dell’amore, anche all’amore che si può provare per un luogo, una terra, una città o un paese che ha dato i natali o che è stato ospitale e benevolo.

La rassegna di eventi dedicata all’amore promuove il turismo destagionalizzandolo in linea con il trend Puglia che, ormai da anni, mira all’internazionalizzazione, convinti che l’accoglienza turistica che sia punto di riferimento per il mercato internazionale e al tempo stesso attenta ai temi della sostenibilità e ad un modello di sviluppo che metta al centro la qualità della vita del turista e di chi vive nelle città turistiche.

Vieste in Love è un evento organizzato dal Comune di Vieste in collaborazione con la società di eventi Studio360.

Tra illustri relatori e concertisti di fama internazionale, parte il 24 settembre la XIV edizione della seguitissima rassegna “Musica Civica – Conversazioni tra suoni e parole”, che, quest’anno, propone dieci spettacoli domenicali, anziché i consueti otto, al Teatro Comunale “U. Giordano” di Foggia.

L’edizione, ideata dal Maestro Dino De Palma, vanta una programmazione di altissimo profilo, portando in scena celebri personalità del mondo della cultura e dell’arte.

Si comincia il 24 settembre con Enrico Ruggeri, in uno spettacolo che alterna musiche e parole e in cui il poliedrico artista si racconta artisticamente e umanamente.

L’8 ottobre sul palco uno dei grandi protagonisti del cinema italiano, Pupi Avati, in una conversazione dal titolo “La passione e il talento”. Sempre in tema di talento, seguirà “Concerto italiano”, che porta sul palco uno dei più grandi violoncellisti al mondo, Mario Brunello, impegnato al violoncello piccolo in un programma con musiche di Bach, Vivaldi e Pincombe, suonato su strumenti originali dall’Accademia dell’Annunciata, diretta dal Maestro Riccardo Doni.

Il 15 ottobre sarà protagonista della conversazione “Dire sempre la verità” il noto intellettuale Pierluigi Battista, cui farà seguito il concerto che porta a Foggia una compagine orchestrale lituana di storica importanza, la Lithuanian Chamber Orchestra, che ha come solista il virtuoso russo Sergej Krylov, impegnato nel duplice ruolo di violinista e direttore, affiancato alla viola da Dino De Palma.

Il 22 ottobre protagonista assoluto di quello che possiamo definire un vero e proprio evento sarà l’argentino José Cura, uno dei più grandi tenori al mondo, affiancato dall’Orchestra della Magna Grecia diretta da Cura stesso.

Il 29 ottobre si prosegue con “L’amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia”, la conversazione con Barbara Alberti, scrittrice, volto della tv, giornalista, sceneggiatrice e studiosa di letteratura. A seguire un originalissimo progetto che unisce musica dal vivo a danza contemporanea coreana con la compagnia di danza maschile Modern Table.

Il 5 novembre un evento eccezionale a Foggia con la voce più affascinante del “new romantic”, Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet, per un viaggio musicale fra passato, presente e futuro, all’interno dei grandi successi del pop inglese.

Il 12 novembre va in scena la conversazione “Non solo soldati, navi e droni: il lato nascosto della guerra in Ucraina a centinaia di chilometri di distanza dalla terra” con il capo della redazione economia ed esteri del Tg La7, Frediano Finucci. A seguire il funambolico quartetto, disco d’oro Deutsche Grammophon, Janoska Ensemble, nel concerto “The Big B’S”, una riproposizione in chiave assolutamente personale ed estremamente virtuosistica di brani classici famosissimi.

Si va avanti il 26 novembre con Richard Galliano, un fuoriclasse della fisarmonica noto in tutto il mondo, nel concerto “Passion Galliano”, in cui proporrà un vastissimo repertorio da Oblivion di Piazzolla a capolavori come “Les Feuilles Mortes”. A precederlo, Elena Miglietti con la conversazione “Barbie, da bionda di plastica a modello di empowerment femminile”.

Il 3 dicembre è la volta di Nicola Lagioia, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino nella conversazione “Da dove vengono le storie”, cui farà seguito il concerto “Gidon Kremer in trio”. In scena il trio di uno dei più grandi violinisti di sempre, Gidon Kremer, la cui arte violinistica lo ha portato ad essere uno dei musicisti più acclamati della storia.

La rassegna si conclude il 10 dicembre con il campione internazionale di scacchi, Roberto Mogranzini, impegnato nella conversazione “L’armonia in bianco e nero” e con Arcadi Volodos, uno dei più prodigiosi pianisti dell’odierna scena musicale internazionale, il quale regalerà a Foggia uno dei pochissimi ma curatissimi concerti che tiene all’anno in tutto il mondo.

Sicuramente l’edizione più interessante e prestigiosa finora programmata, resa possibile grazie al sostegno di numerosi sponsor e partner, tra cui il Ministero della Cultura.

Abbonamenti in vendita a partire da martedì 12 settembre al Teatro Umberto Giordano per i vecchi abbonati che vorranno esercitare il diritto di prelazione a valere sullo stesso posto (martedì 12 settembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17 e mercoledì 13 settembre dalle 9 alle 13) e da giovedì 14 settembre per tutti i nuovi abbonati (giovedì 14 settembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17 e venerdì 15 settembre dalle 9 alle 13) presso il botteghino del teatro Giordano.

Dal 14 settembre sarà possibile, inoltre acquistare i nuovi abbonamenti presso tutti i punti vendita vivaticket e online sul sito www.vivaticket.it.

Info prezzi Teatro Umberto Giordano

La sezione di Rodi Garganico del Conservatorio di Musica ‘Umberto Giordano’ torna ad ospitare il Campus Rodi, l’iniziativa inaugurata nel 2018 che vede il coinvolgimento degli studenti della sede centrale e di quelli della sezione staccata in una settimana di prove e concerti. Il titolo di questa edizione è ‘Narrami o Musica’.

Il campus di quest’anno – spiega il Maestro Francesco Mastromatteo, uno dei fiduciari della sezione di Rodi Garganicoha un concetto unificante che è quello della narrazione. Infatti il titolo è una ripresa classica non casuale: ci rifacciamo al celeberrimo incipit dell’Odissea perché i brani musicali che ascolteremo, pur appartenendo alla tradizione classica musicale, si richiamano ad un più ampio concetto di crescita culturale che ha come centralità il racconto, la narrazione musicale, una narrazione assolutamente individuale e una reazione emotiva. Ecco, racconteremo le emozioni del vivere una scuola così ricca, molteplice e varia come la sede di Rodi Garganico”.

Si parte domenica 3 settembre con un doppio appuntamento: alle 11.30 in auditorium il matinée ‘Forma e rapsodia’con il duo violino e pianoforte Roberto D’Auria e Christian De Luca su musiche di Beethoven, Brahms e Dvoràk, alle 20 in anfiteatro il concerto inaugurale ‘Sacro e profano’ con l’orchestra di fiati della sezione garganica del Conservatorio diretta dal Maestro Gianmichele D’Errico che eseguirà brani di Weill, Tomasi e Spagnoli.

Lunedì 4  sarà la volta del concerto ‘Amarcord’ con il duo violino e pianoforte di Matteo Bevilacqua e Giuseppe Spagnoli su musiche di Morricone, Travajjoli, Bolling, Rota, Spagnoli, Evans, Jarre, Piazzolla, Harlen e Rodgers.

Martedì 5 ‘Ricordi e Variazioni’ sulle note di Beethoven e Tchaikovsky con il trio violino, pianoforte e violoncello di Alessandro Deljavan, Francesco Peverini e Francesco Mastromatteo.

Mercoledì 6 settembre l’orchestra di fiati della sezione di Rodi accompagnerà i solisti che per l’appuntamento de ‘Il solista e l’Orchestra’ suoneranno brani di Mozart, Rimskij-Korsakov, Pusceddu, Lacerenza, Waignein e del maestro Giuseppe Manduzio che sarà fra i direttori della serata insieme a Giacomo Lasarcina, Francesco Canestrale, Marco Bomba, Francesco Buono, Antonio Falco e Federica Petrosino.

Giovedì 7 doppio appuntamento con il matinée ‘Elementi di emancipazione metallica’ di Alessandro Di Giulio alle percussioni su musiche di Cole, Lang, Mazzariello, Psathas e Prestini alle 11.30 in Auditorium, e poi la sera con ‘Saxofono Grand Tour’ che vedrà l’ensemble ‘Saxofonia’ diretta dal maestro Gabriele Buschi eseguire brani di de Peco, Morricone, Sheldon, Šostakovič, Galliano, Rota e Sheldon.

Venerdì 8 sarà la volta dell’orchestra d’archi giovanile diretta dai Maestri Andrea Palmacci e Giuseppe La Malfa nel concerto ‘L’Arco del Racconto’ con musiche di Grieg, Elgar e Holst.

Sabato 9 settembre ‘Tutti all’opera’ con gli allievi della docente di canto lirico Rosa Ricciotti accompagnati al pianoforte dal Maestro Bruno Bit e sotto la regia di Lev Pugliese. In scaletta brani di Paisiello, Rossini, Mozart, Donizzetti, Verdi, Bizet e Puccini.

L’edizione 2023 del Campus si concluderà domenica 10 settembre alle 11.30 in auditorium con il matinée ‘Wanderung-via musicali dell’interiorità’ con lo Stimmung Duo formato da Nunzio Aprile e Palma Mangiacotti al pianoforte a quattro mani che suoneranno brani di Schubert, Schumann e Brahms.

Tutti i concerti (esclusi i matinée) si terranno nell’anfiteatro alle ore 20.

Dal 6 al 9 settembre, inoltre, sulla pagina fb del Conservatorio sarà possibile conoscere il dietro le quinte del Campus direttamente dalla voce dei suoi protagonisti grazie al talk ‘Radio Campus’.

Torna il Cataleta Jam Fest, il festival della musica dedicato a Gianni Cataleta, maestro e musicista foggiano scomparso prematuramente nel 2012. Dopo il primo appuntamento del 2023 tenutasi a gennaio, si replica con una nuova serata in programma mercoledì 6 settembre alle ore 20.00 nel giardino di Papone 2.0 in via Trinitapoli a Foggia: un concerto intenso che celebrerà la figura di Gianni, ma vedrà anche esibirsi sul palco numerosi musicisti e artisti di diverse età provenienti da tutta la Capitanata, tra i quali amici storici e nuovi talenti.

INGRESSO LIBERO

Undici anni fa ci lasciava Gianni Cataleta, chitarrista, musicista appassionato e maestro amato da tanti, a cui va il merito di aver fondato nel lontano 1986 la prima scuola di chitarra moderna del territorio. Dopo anni trascorsi in giro per il mondo a suonare tra tournée con nomi noti della musica leggera italiana, feste di piazza e night club, Gianni decide di dedicarsi stabilmente all’insegnamento dando vita ad un progetto futuristico per l’epoca: la Guitar School Studio in cui formerà decine e decine di musicisti talentuosi, molti dei quali intraprenderanno poi carriere fiorenti in Italia e all’estero, attraverso metodi innovativi, studi armonici complessi, lezioni di vita e di umiltà.
L’eredità culturale e didattica che ha lasciato è enorme, riconosciuta dai tanti musicisti che a undici anni dalla sua scomparsa accolgono con affetto ed entusiasmo l'invito di esibirsi in suo onore sul palcoscenico del festival che lo celebra dal 2018: il Cataleta Jam Fest. Eredità di cui fa tesoro anche lo spirito della manifestazione, che persegue l’obiettivo di coinvolgere nuovi giovani artisti del territorio, offrendo loro l’occasione di esibirsi al fianco di musicisti d’esperienza e mostrare il proprio talento in un contesto culturale cittadino che lascia poco spazio alla musica dal vivo. Gianni, infatti, raccoglieva attorno a se una folta comunità di musicisti di tutte le età, che condividevano con lui la voglia di stare insieme per amore della musica.
 
PROGRAMMA - La serata si dividerà in due parti: nella prima le esibizioni di Postumi, Sarteena, Gypsy Project, Luigi Mitola e Marika Perna, Ascension trio con Antonio Cicoria, Nicola Scagliozzi, Matteo Fioretti e Alessandra Facchiano. Alcuni di questi sono giovani artisti con progetti musicali molto interessanti che la direzione del festival ha ben pensato di coinvolgere attivamente nella scaletta della serata. Accanto a loro le esibizioni di alcuni allievi storici di Gianni, musicisti affermati e di esperienza, che da anni offrono il loro supporto alla manifestazione, in nome della stima e dell’affetto che nutrivano nei confronti del maestro. Subito dopo spazio alla jam session, durante la quale il palco ospiterà musicisti di tutte le età che suoneranno insieme per ricreare la magia delle lunghe maratone musicali che si svolgevano tra le mura della Guitar School Studio. La Jam sarà diretta dal maestro e batterista Antonio Cicoria e aperta a tutti dietro necessaria registrazione presso il punto di raccolta gestito dalla direzione del festival. Non mancherà il buon cibo, garantito dallo staff di Papone 2.0: sarà, infatti, possibile prenotare un tavolo per la cena chiamando al 345 2311789.

L’invito alla cittadinanza è quello di seguire i social del festival per i prossimi aggiornamenti e naturalmente di partecipare numerosi alla kermesse.
A coloro che non potranno partecipare alla serata, ricordiamo che la kermesse sarà trasmessa in streaming sulle pagine social del Cataleta Jam Festival e di Papone grazie a Livego, network specializzato nel settore broadcast e servizi per lo spettacolo.

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