Enzo P.
“Prendiamo atto con soddisfazione della comunicazione con la quale il Presidente della Provincia, Nicola Gatta, ha ufficializzato il completamento delle procedure di gara relative a quattro strade provinciali che collegano Foggia, San Nicandro e San Marco in Lamis. È una notizia importante per tutta la Capitanata”.
A dichiararlo il Segretario Generale della FenealUil Foggia, Juri Galasso che prosegue: “condividiamo l’opzione strategica individuata da Gatta a favore di strade e scuole: è da anni una delle nostre grandi battaglie. E ci auguriamo che presto si possano definire piani di intervento per la messa in sicurezza di tante altre strade provinciali. Anche quest’anno, infatti, è contrassegnato da un elevato numero di incidenti, spesso letali, sulle strade della Capitanata. Ed è uno stato di cose che nessuno può più permettersi di sottovalutare”, conclude il Segretario Generale della FenealUil Foggia.
Con una Nota indirizzata al Presidente, al Procuratore Capo ed al Direttore di Cancelleria, del Tribunale di Foggia, la Deputata e Commissaria di Giustizia, del Movimento 5 Stelle, Carla Giuliano si è detta rammaricata di aver appreso la notizia in ritardo e solo a mezzo degli Organi di stampa. Tuttavia ha precisato di essersi immediatamente e personalmente preoccupata di investire della questione il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, protocollando la specifica richiesta di intervento tecnico. Segnalazione portata subito all’attenzione del Dipartimento per l'Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi (DOG).
Nella Nota in oggetto si specifica che successivamente a tale istanza della Giuliano, il Ministro, a mezzo del proprio staff, ha sollecitato la Vice Capo Dipartimento, Dott.ssa Pacifici. Nel mentre la Direzione Generale delle risorse materiali e delle tecnologie, si dovrà necessariamente interfacciare con l’Ufficio di Foggia, al fine di poter far intervenire il Provveditorato territorialmente competente per risolvere definitivamente la problematica. È importante che il competente Ufficio di Foggia – che con ogni probabilità vi avrà all’attualità già provveduto – invii o inviino al più presto una richiesta specifica al fine di consentire una effettivo intervento.
Ma la Deputata di San Severo ha anche informato tali organi di un proprio impegno già in atto, finalizzato alla verifica, presso il Ministero della Giustizia, della possibilità per il Tribunale di Foggia di usufruire del finanziamento per la realizzazione della “cittadella giudiziaria” (pari a 70 milioni con l'ultima legge di bilancio - art. 1, comma 95). Un’opzione che rappresenterebbe una netta svolta sotto il profilo logistico.
La Nota conclude con una dichiarazione di ampia disponibilità da parte della Componente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati Carla Giuliano:”Resto a disposizione per qualsivoglia ulteriore iniziativa che dovesse essere ritenuta dalle SS.VV. Ill.me utile ed opportuna”. E con un esplicito invito: “Ed in linea di massima Vi prego di segnalarmi ogni questione sulla quale il mio ruolo mi può consentire fattivi interventi nell’interesse pubblico e del mio territorio”.
“Una risposta efficace e concreta che va nella giusta direzione della tutela di chi svolge ruoli sociali e professionali di grande importanza in Capitanata”.
Questo il giudizio estremamente positivo espresso da Gianni Ricci, Segretario Generale UIL FOGGIA e da Gino Giorgione, Segretario Generale UIL FPL FOGGIA, ai provvedimenti definiti in sede di Coordinamento Tecnico delle Forze dell’Ordine in seguito al grave atto intimidatorio subito dal medico legale dell’INPS Foggia.
“Nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla dottoressa Di Benedetto, e apprezzamento per le scelte adottate dal Coordinamento, ribadiamo l’importanza di garantire la legalità e la trasparenza ma soprattutto l’incolumità e la sicurezza di chi quotidianamente s’impegna per garantirne la loro reale e concreata applicazione. La violenza va condannata in tutte le sue forme e quello per la legalità deve essere per tutti impegno prioritario”, concludono i Segretari Generali di UIL e UIL FPL FOGGIA.
Per ulteriori info, orientamento e azioni di rivalsa, ci si può rivolgere alla sede ADOC Foggia (via Fiume 38c/40) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.
“Telefonia mobile, (+28,07%) ed Rc auto (+14,81%) sono i settori dove i rincari saranno più significativi. Ma si registreranno aumenti sostanziali anche per i costi bancari (con i prezzi in aumenti dei conti corrente), gli abbonamenti alla pay tv e le bollette della luce”. A dichiararlo ADOC Foggia che rileva come gli incrementi colpiranno in maggior misura coppie (7,94%) e famiglie (+4,29%) e in minor misura i single (+4,05%).
“La prima difesa contro i rincari, in particolare in materia di telefonia è l'attenzione. Gli operatori possono “nasconderli” all'interno di sms che cominciano con altre informazioni oppure mettere l'annuncio in bolletta. Bisogna leggere bene tutto quello che arriva dal proprio operatore, perché da quel momento scattano i 30 giorni per la disdetta gratuita. Quando la facciamo, inoltre, bisogna ricordarsi di specificare (via raccomandata o pec) che la disdetta o cambio operatore avviene proprio per rifiuto di quelle modifiche contrattuali. Contestualmente, l'utente può fare richiesta di portabilità del numero presso un altro operatore. Questa folla di rincari è insomma anche l'opportunità di trovare una tariffa (o un servizio) migliore evitando i costi di disdetta (resta sempre l'obbligo di continuare a pagare le rate per l'eventuale cellulare incluso nella propria offerta).Al Governo, alle autorità di garanzia e alle istituzioni chiediamo un monitoraggio rigoroso sui rincari e interventi concreti a tutela dei consumatori e delle fasce più deboli”, conclude ADOC Foggia.
Per ulteriori info, orientamento e azioni di rivalsa, ci si può rivolgere alla sede ADOC Foggia (via Fiume 38c/40) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.
“È inaudito che un medico possa essere aggredito nell’esercizio delle sue funzioni. Tanto più quando cerca di far rispettare regole che fanno parte dell’ABC della convivenza civile”.
Queste le parole di Gianni Ricci, Segretario Generale UIL FOGGIA, e Gino Giorgione, Segretario Generale FPL-UIL FOGGIA in merito all’aggressione verbale subita da Tarantino e da un infermiere presso l’Ospedale “Tatarella” di Cerignola.
“Non è la prima volta che il personale delle nostre strutture sanitarie si ritrova a dover subire atti sconsiderati come questo. Ed è uno status quo che ci preoccupa molto. A Tarantino e all’infermiere vittime di quanto accaduto esprimiamo la più piena e totale solidarietà e il più vivo apprezzamento per la solerzia, la competenza e la passione con le quali svolgono il loro lavoro e auspichiamo che il Direttore Generale ASL possa mettere in atto soluzioni atte a garantire una maggior tutela degli operatori di pronto soccorso”, conclude Ricci. “Spero si possa, con posti di polizia nei Pronto Soccorso, porre fine al più presto a ripetuti episodi di violenza. Gli operatori sono sovente vessati, denigrati e sottoposti a veri e propri atti di violenza”, chiosa Giorgione.
La parlamentare del M5S di San Severo si dichiara estremamente soddisfatta dall’esito e ripercorre tutte le tappe del suo impegno sulla vicenda
L’impianto solare termodinamico a concentrazione con potenza termica 83 MWt ed elettrica 10 MWe che la società 3SP S.r.l. avrebbe voluto realizzare in agro di San Severo non è stato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente.
Il Ministero ha, infatti, comunicato direttamente alla Deputata del MoVimento 5 Stelle Carla Giuliano di San Severo, che con nota del 19/07/2019 la Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali (DVA) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha provveduto, ai sensi dell’art. 10-bis della legge 241/1990, a comunicare alla Società 3SP S.r.l., al Comune di San Severo, alla Provincia di Foggia, alla Regione Puglia ed al MIBAC, l’emissione del parere negativo relativamente alla realizzazione di tale impianto.
La Ditta proponente il progetto, infatti, non ha presentato la documentazione integrativa che il Ministero aveva richiesto, ai fini della correttezza delle proprie valutazioni, prima della formale adozione del provvedimento negativo.
La parlamentare M5S Giuliano, già più di un anno fa – all’indomani dell’istanza di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) indirizzata al Ministero dell’Ambiente da parte della società 3SP S.r.l. promotrice del progetto - aveva predisposto una serie di osservazioni a propria firma esponendo, già all’epoca, le ragioni ostative alla realizzazione dell’impianto in parola. Nelle proprie osservazioni la Deputata sanseverese aveva evidenziato, in particolare, come la Regione Puglia contribuisca già molto oltre il proprio fabbisogno alla produzione nazionale di energia elettrica, tanto da non poter sopportare ulteriori insediamenti a danno del paesaggio, dell’ambiente e della vocazione agricola del nostro territorio.
“Come ho avuto modo di sottolineare nelle mie osservazioni e nelle successive costanti interlocuzioni avute con il Ministero dell’Ambiente - dichiara la parlamentare Giuliano - tale impianto, in maniera del tutto ingiustificata, avrebbe incrementato il già rilevantissimo peso territoriale ed ambientale delle infrastrutture energetiche (da fonti rinnovabili e da fonti tradizionali) già realizzate ed operanti nel territorio della nostra regione, determinando altresì emissioni in atmosfera e rilevante consumo di risorse idriche e minando ulteriormente, proprio per la vastità dell’impianto (che avrebbe determinato il consumo di ben 110 ettari di terreno agricolo fertile), l’equilibrio paesaggistico, ambientale ed agricolo di un territorio come il nostro a vocazione prettamente agricola.”
“Le criticità sollevate con le osservazioni, presentate ben più di un anno fa, le continue interlocuzioni con il Ministero fino all’ultimo incontro con la Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente svoltosi il 01.07.2019, hanno consentito – prosegue la Giuliano - di raggiungere questo importante risultato a tutela della nostra splendida terra”.
La Parlamentare di San Severo ha poi dichiarato: “sono estremamente soddisfatta in quanto evidentemente la Ditta proponente non ha potuto superare le criticità che in sede di osservazioni e nelle successive interlocuzioni ho personalmente esplicitato al Ministero procedente. Per questo devo rivolgere anche un esplicito ringraziamento all’Arch. Gianfranco Di Sabato – oggi Portavoce del Movimento 5 Stelle al Comune di San Severo – che mi ha coadiuvato sotto l’aspetto prettamente tecnico ed al mio Consulente Giuridico, l’Avv. Angelo P. Masucci, per quanto attiene gli aspetti legali-ambientali sollevati.
La Deputata M5S ha quindi concluso: “resteremo sentinelle della legalità e del rispetto della vocazione del nostro territorio. Ci batteremo sino allo spasimo affinché non vi siano svilimenti delle prerogative della nostra terra a danno potenziale di molti ed in favore di pochi”.
E’ stato un piacere ospitare presso la UIL Foggia la troupe della TV di stato tedesca “ARS SWR”, equivalente della nostra RAI, per un’intervista su caporalato e lavoro nero legati alla raccolta del pomodoro.
Siamo stati di nuovo sotto i riflettori, come un anno fa, quando perirono sulle strade di Capitanata 16 braccianti agricoli, quando per l’occasione abbiamo avuto in città la visita del Premier Conte e del Ministro Salvini e successivamente del Ministro Di Maio.
E durante l’intervista il pensiero tornava indietro di un anno, quando furgoni tenuti insieme con il fil di ferro, con all’interno panche di legno instabili, furono coinvolti in incidenti stradali dovuti alla stanchezza al termine di una pesante giornata lavorativa sotto il sole cocente.
16 giovani lavoratori perirono in quei tragici incidenti, sedici vite furono spezzate per il lavoro.
Mentre la giovane giornalista tedesca procedeva con l’intervista per portare a compimento il suo servizio televisivo, nascevano spontanee tante domande: “Cosa è cambiato nell’ultimo anno? 16 persone sono morte invano? Cosa è stato realizzato per contrastare il fenomeno del caporalato nella nostra terra? Si può sopportare ancora che pochi imprenditori agricoli infingardi, che magari pagano un paio di euro l’ora i lavoratori e li fanno alloggiare in container senza finestre e servizi, che rasentano vere e proprie forme di moderna schiavitù, possano trattare in questo modo i braccianti, possano infangare l’attività di tanti produttori agricoli onesti e laboriosi, possano macchiare la qualità dei nostri prodotti di eccellenza, possano distorcere l’immagine di un popolo ospitale e generoso come il nostro?”
Poco, è stato fatto poco.
L’azione repressiva messa in atto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, sicuramente da elogiare anche per le difficoltà investigative del caso, da sola non basta.
I moduli abitativi messi a disposizione dalla Regione Puglia, pur rappresentando una lodevole iniziativa, non riescono a garantire le migliaia di migranti che si riversano nel nostro territorio nel periodo della raccolta del pomodoro.
Sul versante dei trasporti si sono realizzate sterili iniziative utili solo per selfie e spot sui social e sulle testate giornalistiche; nulla che concretamente si avvicini a quello che amiamo definire il “caporalato bianco”; un sistema legale, rapido, efficiente, affidabile, mutuato da quello utilizzato dagli stessi caporali.
Per l’intermediazione di manodopera da registrare favorevolmente, come un raggio di sole in una giornata uggiosa, la premialità erogata dalla più grande azienda di trasformazione del pomodoro del territorio ai produttori che, insieme ad altri requisiti, garantiscano l’iscrizione alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Una lodevole iniziativa privata, mentre lo Stato si ostina a non istituire forme di convenienza per l’iscrizione alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità e a non agevolare le aziende agricole virtuose.
Nel frattempo l’intervista è terminata e sono state spente le luci, esattamente come un anno fa quando, dopo il clamore dei tragici incidenti di agosto, si sono spenti i riflettori e si sono lasciati gli attori dell’agroalimentare a ricercare le migliori soluzioni per contrastare la piaga del caporalato.
Per noi le luci sono sempre state accese e sempre lo saranno; abbiamo rappresentato le nostre proposte in tutte le sedi istituzionali coinvolgendo anche il Premier Conte. Continueremo nella nostra azione di denuncia, di stimolo e di proposta alle istituzioni affinchè si tenga sempre viva l’attenzione per contrastare il fenomeno del caporalato e del lavoro nero.
La troupe tedesca è andata via; a noi e agli attori dell’agroalimentare resta il dovere di continuare a tenere alta l’attenzione affinchè l’azione di contrasto al caporalato non conosca soste.
E’ un dovere che abbiamo tutti, quello di non dimenticare …
“Esprimiamo la massima vicinanza al consigliere del MoVimento 5 Stelle al Comune di Foggia Giuseppe Fatigato e condanniamo il gesto vigliacco mediante il quale è stata incendiata la sua auto. Le intimidazioni sono soltanto espressione della viltà di certi individui.
Come sempre siamo fiduciosi nella pronta individuazione, da parte degli inquirenti, dei responsabili dell’accaduto. A Fatigato ribadiamo la nostra stima e auguriamo di riprendere regolarmente ogni sua attività con la serenità necessaria e nel più breve tempo possibile”. Così in una nota i portavoce pugliesi del MoVimento 5 Stelle.
Per info, orientamento e azioni di rivalsa: Adoc Foggia, via Fiume 38c-40, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 18
“Gli operatori telefonici hanno l’obbligo, sancito dal dispositivo del Consiglio di Stato, di restituire in fattura quanto pagato in più dai consumatori a fronte della fatturazione ogni quattro settimane rispetto a quella mensile.”. A dichiararlo è Adoc Foggia.
In sostanza, i consumatori hanno diritto ad essere pienamente rimborsati indipendentemente dal fatto che siano ancora clienti dell’operatore che ha modificato unilateralmente la fatturazione con cadenza a 28 giorni.
Adoc ha già inviato una formale esortazione ad AgCom per definire quanto prima modalità di rimborso adeguate in favore di quei consumatori che non siano più clienti dell’operatore artefice della fatturazione a 28 giorni, che ad oggi versano in una situazione di totale incertezza.
Per info, orientamento e azioni di rivalsa: Adoc Foggia, via Fiume 38c-40, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 18
“Il Senato ha dato il via libera al nuovo pacchetto di norme antiviolenza su donne e bambini, che adesso è finalmente legge. Pene più severe, introduzione del nuovo reato di lesioni permanenti al volto, uno Stato che si attiva immediatamente: sono alcune delle misure di civiltà che abbiamo voluto consegnare alle italiane e agli italiani”. A dichiararlo Carla Giuliano e tutti gli altri deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Giustizia alla Camera dei deputati.
“Con questa normativa diamo una risposta concreta a una reale emergenza del Paese, ed è una notizia molto rassicurante sia per chi subisce quotidianamente violenze sia per chi, da questi episodi, riceve un danno indiretto ma altrettanto doloroso", conclude la parlamentare M5S.