Monte Sant'Angelo, Scalinata di Torre dei Giganti. Italia Nostra al Sindaco: «Si adottino soluzioni innovative e rispettose dell'identità territoriale»

Non solo gruppi politici e associativi vari, quelli culturali e professori, che chiedono la rivisitazione del progetto comunale di ristrutturazione della scalinata di Via Torre dei Giganti. Ora, in attesa dei cittadini che diventano gruppo e che diranno la loro sui media, oltre quello già espresso sui social, prende la parola, nel caso carta e penna, Pasquale di Bari, Vice Presidente Italia Nostra - Sezione Gargano Terre dell'Angelo.

«Gentile Sindaco di Monte Sant'Angelo,

Mi rivolgo a lei in relazione alla bellezza scenografica delle scalinate della Torre dei Giganti e del castello, ricadenti nel buffer zone che caratterizzano la nostra amata città dei due siti UNESCO.

Desidero sottolineare l'importanza di preservare l'integrità e l'autenticità di questi luoghi storici, insieme alle scalinate sempre in pietra calcarea, site in largo Tomba di Rotari e zona Carmine, ancora superstite testimonianza degli straordinari capacita tecniche ed estetiche dei nostri avi che costituiscono un patrimonio di inestimabile valore per la comunità e per i visitatori che vengono da tutto il mondo.

Uno degli elementi che contribuisce alla magia di queste scalinate è l'utilizzo dei materiali di cava originali, che riflettono l'anima e l'identità del territorio garganico. L'assenza di tali materiali potrebbe influire negativamente sull'estetica e sull'atmosfera di questi luoghi unici.

Ricordiamo che le scalinate ricadono in zona buffer zone in sito Unesco e come tale meritoria di tutela e di un approccio culturale all’altezza del bene storico e artistico che rappresentano, sicuramente mai demolitivo.

È emblematico il fatto che una amministrazione che ha partecipato alle fasi finali per divenire capitale della cultura italiana 2025, di fatto capitale della cultura 2024 della regione Puglia, possa commettere una tale barbarie culturale.

Le motivazioni apportate dall’ Amministrazione per la scelta progettuale radicale, demolitiva è per l’assenza di materiale lapideo calcareo di cava locale.

In questo contesto, desidero proporre un'idea che potrebbe essere presa in considerazione. Se la disponibilità di materiali di cava originali dovesse rappresentare una sfida, potrebbe essere valutata l'apertura di una cava nel territorio, appositamente dedicata a fornire i materiali necessari per il restauro e il mantenimento delle scalinate. Questo consentirebbe di utilizzare materiali autentici, che rispecchiano l'essenza del territorio garganico, preservando così la bellezza scenografica di questi luoghi senza comprometterne l'integrità storica.

Questa proposta potrebbe offrire una soluzione equilibrata e sostenibile, garantendo la disponibilità di materiali locali per i futuri interventi di conservazione e restauro. Inoltre, l'apertura di una cava potrebbe avere ricadute positive sull'economia locale, creando opportunità di lavoro e promuovendo lo sviluppo sostenibile del territorio.

Mi permetto di suggerire che molte basole antiche di pietra locale, sono giacenti nel deposito di inerti prospicente l’ospedale. In passato, molte altre basole antiche sono state depredate ed usate per fare muri a secco, nell’ indifferenza e la compiacenza degli organi amministrativi comunali che invece di preservarli ed utilizzarli come nel caso in oggetto, mi riferisco al rifacimento di via Cavallotti centinaio di basole antiche ed uniche depredate.

La invitiamo a considerare attentamente questa possibilità e a coinvolgere esperti del settore, architetti, geologi e rappresentanti delle associazioni culturali locali per valutare la fattibilità e l'opportunità di tale soluzione.

Riteniamo che la salvaguardia del patrimonio culturale debba essere una priorità e che sia necessario adottare soluzioni innovative e rispettose dell'identità territoriale. Siamo pronti a offrire il nostro supporto e la nostra collaborazione per preservare la bellezza e l'importanza storica di queste scalinate.

Confidiamo nella sua sensibilità e nell'attenzione che lei e la nostra comunità dedicherete a questa questione cruciale per il futuro della nostra città.

Ovviamente la sezione locale di Italia Nostra sta producendo nota-denuncia sia alla Soprintendenza che al Ministero competente.

Distinti saluti»

FOCUS

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