È soddisfatto il consigliere Antonio Tutolo, Gruppo Misto, per l’approvazione all’unanimità in Aula del suo emendamento con cui si stabilisce che i Comuni debbano destinare il 15% dei proventi annuali derivanti dagli oneri di urbanizzazione o dalle sanzioni amministrative pecuniarie derivanti da inosservanza di norme, ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche per le opere, edifici ed impianti esistenti di loro competenza istituendo a tal fine un apposito capitolo di bilancio.
“Il problema che avevo individuato era il reperimento delle risorse necessarie all’attuazione dei Peba (Piani di eliminazione delle barriere architettoniche), che sono nati con lo scopo di garantire alle persone con disabilità un elevato grado di accessibilità e visitabilità degli edifici pubblici, nonché di quelli privati di interesse pubblico e degli spazi urbani pubblici dell'ambiente in cui vivono. Il punto focale della questione erano i Comuni che d’ora in poi, con questa norma, sono obbligati a rispettare le prescrizioni e a comunicare quel capitolo di bilancio, diversamente saranno esclusi da tutti i tipi di finanziamenti e trasferimenti regionali. Parliamo di diversi milioni di euro che realmente saranno destinati all’abbattimento delle barriere. Ringrazio i colleghi Maurizio Bruno e Renato Perrini che hanno voluto firmare il mio emendamento e il consigliere Fabio Romito che, nel suo intervento in Consiglio, mi ha ringraziato di aver presentato questa norma”.
“Finalmente la Puglia si dota di strumenti finalizzati nel concreto al contrasto della violenza di genere. Mai più violenze sulle donne ma perché questo non sia solo uno slogan era necessario dotarsi di misure concrete.
È stato approvato un nostro emendamento che reputo fondamentale ossia l’istituzione di un fondo di solidarietà per le vittime di violenza di genere.
La Lega aveva già presentato nel 2021 una pdl per la nascita di un “fondo di solidarietà”. In quel momento non c’erano le risorse per garantirne la nascita. Oggi, finalmente, all’unanimità il consiglio regionale vota a favore di questa misura”.
Così il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Giacomo Conserva, esprime la sua soddisfazione per l’approvazione all’unanimità di un testo che vara l’istituzione di un fondo di solidarietà per le donne vittime di violenza.
“E’ una misura personale di carattere economico, che è cosa diversa e alternativa rispetto alle misure economiche nazionali previste per il contrasto alla povertà – spiega Conserva - si tratta di un’erogazione monetaria diretta alla donna vittima di violenza domestica, destinato a sostenere le spese relative alla riacquisizione dell'autonomia abitativa e personale, le spese mediche e le spese relative al percorso scolastico e formativo dei figli minori”.
Il consigliere Gianni De Blasi: “è una misura di civiltà che consente alle donne vittime di violenza di godere del sostegno delle istituzioni regionali, di un sostegno economico nella delicata fase di riconquista dell’autonomia abitativa, del percorso scolastico dei figli o di assistenza legale”. Il consigliere Fabio Romito: “è di grande importanza che il consiglio regionale si ritrovi unito nel reperire tutte le risorse necessarie a finanziare le azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere nonché i progetti di formazione e specializzazione di forze dell'ordine, giudici, avvocati, medici, docenti e studenti; una vera e propria task force che deve contrastare una violenza che riporta l’uomo alla preistoria”.
Il consigliere Joseph Splendido: “L’altro giorno ho avuto l’onore di partecipare al convegno sul tema “Il diritto di ESSERE Donna”, in consiglio regionale si è passati dalle parole ai fatti. Con un emendamento alla mozione presentato dalla Lega, abbiamo richiesto di prevedere, nel prossimo disegno di legge, l'istituzione di un apposito fondo di solidarietà, una misura personale di carattere economico, consistente in un'erogazione monetaria diretta alla donna vittima di violenza domestica, destinato a sostenere le spese relative alla riacquisizione dell'autonomia abitativa e personale, le spese mediche e le spese relative al percorso scolastico e formativo dei figli minori”.
Con l’avvicinarsi del periodo natalizio, FlixBus rafforza i collegamenti con la provincia di Foggia e la Puglia, per agevolare il ritorno in famiglia – e il successivo rientro nella città di domicilio – di chi studia o lavora fuori regione. Questo incremento interesserà soprattutto le rotte attive fra la Puglia e le grandi città del centro e nord Italia, e avrà inizio in questi giorni.
Oggi, in provincia di Foggia, FlixBus collega, oltre al capoluogo, anche San Severo, San Giovanni Rotondo, Manfredonia e Candela, garantendo un servizio continuativo di mobilità con alcune delle principali città italiane. In tutto, sono 37 le destinazioni collegate da FlixBus sull’intero territorio pugliese: di queste, 10 (il 27% del totale) contano meno di 20.000 abitanti.
Per Foggia e San Severo partiranno, settimanalmente, fino a 25 corse dirette da Roma, 17 da Bologna e 12 da Milano, a cui si aggiungono le 10 corse settimanali in partenza da Napoli. Anche chi lavora o studia in città come Siena o Perugia potrà tornare in famiglia senza bisogno di cambiare, in alcuni casi in notturna, imbarcandosi la sera e arrivando in città la mattina.
Inoltre, grazie alla rete internazionale di FlixBus, anche chi studia o lavora in Germania potrà fare rientro in famiglia, partendo da città come Monaco di Baviera, Francoforte o Stoccarda.
Chi deve raggiungere Manfredonia e San Giovanni Rotondo potrà partire da Roma e Pescara fino a 13 volte a settimana. Infine, anche Candela sarà raggiungibile da Roma 5 volte a settimana.
Tutte le tratte sono in vendita sul sito www.flixbus.it, tramite l’app FlixBus e nei punti vendita sul territorio.
Anche nel 2024, la provincia di Foggia potrà beneficiare dell’accordo tra FlixBus e la Via Francigena
FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene hanno rinnovato l’accordo per il 2024: anche l’anno prossimo, chi percorrerà la via di pellegrinaggio più antica d’Europa potrà viaggiare sugli autobus di FlixBus a tariffe agevolate per spostarsi fra le tappe, arrivare alla tappa di partenza o tornare a casa alla fine del viaggio.
Il rinnovo dell’accordo coinvolge anche le tappe della provincia di Foggia in cui la Via Francigena interseca la rete di FlixBus: San Severo, Manfredonia, San Giovanni Rotondo e Candela. Incentivando la scoperta della Puglia a passo lento, FlixBus e l’Associazione mirano a supportare l’affermazione, sul territorio, di un approccio al viaggio più consapevole e immersivo.
Da un lato, percorrendo a piedi la Via Francigena nel Foggiano, i viaggiatori avranno la possibilità di stabilire un contatto più intimo e profondo con le comunità che incontrano lungo il proprio itinerario. Il viaggio diventa così un’esperienza concreta dei luoghi, in cui chi viaggia rinuncia a dettare i propri ritmi e le proprie esigenze in favore di un’attitudine più aperta.
Dall’altro, la scelta di raggiungere il territorio con un autobus FlixBus anziché con la propria auto consentirà loro di diminuire significativamente l’impatto ambientale del proprio viaggio[1], nonché di contribuire alla riduzione del traffico e al decongestionamento stradale. La cura per il territorio si esprime, in questo modo, anche come attenzione per l’ambiente.
I «viaggiatori del cuore» che tornano a casa: un’indagine fa luce su un nuovo tipo di passeggero
Secondo lo studio Cosa ci spinge a viaggiare, commissionato da FlixBus alla società di ricerche Squadrati nel 2023, nel post-pandemia 1 persona su 4 viaggia per motivi di affetto, attribuendo un'importanza fondamentale alla famiglia e alle amicizie. Lo studio classifica questa categoria come «viaggiatori del cuore», analizzandone il profilo e le abitudini. Tra le considerazioni che emergono da questa analisi, una riguarda la tendenza, fra molte delle persone appartenenti a questa categoria (il 26% del totale), a prediligere il periodo natalizio per mettersi in viaggio.
L’importanza degli affetti è sempre più centrale all’indomani del periodo pandemico: per gran parte delle persone, infatti, oggi viaggiare significa «ritrovare il proprio benessere» (come dichiarato dal 47% del campione intervistato, contro il 36% del pre-pandemia) e «stare con le persone a cui si vuole bene» (come dichiarato dal 34% del campione, contro il 23% del pre-pandemia).
Da sempre le infrastrutture sono elemento essenziale per poter garantire crescita sociale, sviluppo economico e incremento occupazionale. Ciò vale doppio in una realtà come Foggia e l’intera Capitanata che risulta essere ultima, almeno formalmente, in Italia, nel Mezzogiorno e in Puglia.
“Siamo impegnati da anni a far realizzare opere infrastrutturali, soprattutto con una visione sistemica, in quanto fondamentali per far crescere l’attrattività, la coesione e l’accessibilità territoriale - dichiara Pasquale Cataneo esperto del settore oltre che rappresentante politico – per tali finalità pur apprezzando che siano stati affidati al fotofinish i lavori per il 2° lotto siamo costretti, in quanto INASCOLTATI, a essere molto critici rispetto alla progettualità realizzativa di questo e degli altri due lotti della SS 673. Per tempo infatti abbiamo segnalato: a) la riduzione di investimenti (- 70 mln€ nel 2020); b) la realizzazione con caratteristiche tecniche inferiori (sezione tipo C e non B ad es. senza spartitraffico centrale) alle previsioni iniziali e quindi meno sicure pur in presenza di alti indici di Mortalità, Gravità e Lesività incidentale stradale; c) la mancata previsione di un sottopasso stradale all’altezza della ortogonale della pista aeroportuale, per innalzare la sicurezza d’esercizio di entrambe le modalità, aerea e stradale, e poter garantire senza preclusioni lo sviluppo futuro dello scalo aeroportuale foggiano, come invece pregevolmente fatto a Forlì.”
Su queste priorità da anni sono intervenuti Sindacati e Associazioni, di categoria e non. La FAST-CONFSAL in particolare, si è occupata anche di questa situazione, con dovizia esplicitando, come riportato dalle cronache anche dei media, tali necessità sia agli organi istituzionali e/o Aziende locali (Comune e Provincia, oltre alla Prefettura di Foggia), regionali (assessorato regionale ai trasporti e mobilità sostenibile Regione Puglia e Aeroporti di Puglia ) e nazionali (Commissioni parlamentari IX^ Camera e 8^ Senato, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Comitato di Sorveglianza del PON “Infrastrutture e Reti” 2014-2020. Come più volte denunciato dalla O.S. autonoma FAST-CONFSAL, anche con manifestazioni, pare che ANAS come RFI su Foggia e la Capitanata vogliano realizzare, anziché ridurle, le strozzature e colli di bottiglia tecnici stradali come in questo caso, e ferroviari, come in quello della Fermata AV/AC in alternativa alla stazione che invece è prevista da tutti i documenti di programmazione e dalle relative fonti di finanziamento.
“Ci permettiamo quindi di suggerire a chi è intervenuto esprimendo soddisfazione, ma anche ad altri rappresentanti, istituzionali e non, finora silenti di effettuare le opportune verifiche su quanto oggi da noi (ri)segnalato, come in precedenza fatto dalla FAST-CONFSAL di Puglia e Basilicata, in merito a questa e altre progettualità correlate – chiosa Cataneo – e far di intervenire, in modo sinergico, il Ministero competente perché le infrastrutture siano effettivamente realizzate, come fatto altrove, con standard tecnici adeguati a risolvere le problematiche non inficiando altri investimenti programmati e non riducendo o eliminando la possibilità a imprese e cittadini foggiani di fruire degli stessi livelli tecnici di sicurezza infrastrutturale e prospettive di sviluppo futuro di altri contesti e Comunità territoriali a Nord e a Sud di Foggia e della Capitanata.”
“È stato presentato oggi il nuovo bando per il ReD, il Reddito di Dignità, pubblicato lo scorso 5 dicembre. Una misura che mette insieme inclusione sociale e lavorativa per dare sostegno alle persone più fragili”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante, Grazia Di Bari e Cristian Casili.
“Vogliamo ringraziare gli assessorati al welfare e al lavoro - continuano i pentastellati - e i loro uffici per aver lavorato in sinergia per potenziare il ReD, diventato ancora più atteso vista la scellerata decisione del Governo di cancellare il Reddito di Cittadinanza, gettando nella disperazione migliaia di persone a partire dal prossimo gennaio. In Puglia andiamo in controtendenza, considerando il contrasto alla povertà come uno dei pilastri dell’azione di governo. La grande novità a cui ha lavorato l’assessora Barone assieme alla consigliera Di Bari è quella della dote educativa e di comunità, che per la prima volta affiancherà il ReD, permettendo alle famiglie di poter accedere a prestazioni di carattere culturale come spettacoli teatrali e film al cinema e servizi per il benessere delle persone, ad esempio l'attività in palestra. Una misura che assieme al ReD presenteremo nei dettagli con diverse iniziative sui territori, perché è fondamentale informare i cittadini Stiamo lavorando affinchè nessuno resti indietro. Non è uno slogan, ma una nostra priorità”.
“Considero molto importante la mia visita odierna nella casa circondariale di Foggia, ci tenevo molto a rendermi conto delle condizioni in cui si vive e lavora all’interno di quell’istituto; la qualità di una democrazia e di una civiltà si valuta anche, e soprattutto, in base alle condizioni in cui si opera e ci si relaziona con chi ha sbagliato nella società e si trova a pagare il prezzo dei propri errori”.
Il consigliere regionale della Lega, Joseph Splendido, nella sua visita al carcere di Foggia si è reso personalmente conto delle condizioni legate al sovraffollamento all’interno delle celle e delle difficoltà nelle quali il personale di polizia penitenziaria si trova ad adempiere ai propri compiti.
“Nella struttura carceraria di Foggia la capienza massima è superiore del cento per cento rispetto al numero di detenuti che potrebbe contenere; se si riesce ancora ad arginare le difficoltà è solo grazie all’encomiabile lavoro del direttore Giulia Magliulo che, grazie alla sottoscrizione di un protocollo con la Asl, è riuscita ad azzerare i suicidi. L’ottimo lavoro del direttore – prosegue il consigliere regionale - ha portato alla ristrutturazione degli edifici ed alla creazione di un tenimento agricolo che solamente la struttura di Foggia dispone in tutta la Puglia”.
Il consigliere conclude: “ho voluto fortemente questo incontro perché la politica regionale, nell’approssimarsi delle festività natalizie, faccia sentire la propria vicinanza al personale di polizia penitenziaria, al personale civile, sanitario, a chi lavora in condizioni così difficili ma anche a chi ha sbagliato ed è privato della libertà personale perché sia accompagnato in un percorso di inclusione e reinserimento sociale”.
Si terrà lunedì 11 dicembre 2023, alle ore 15.30, l’inaugurazione della Sede UILA - UIL a Casa Sankara, intitolata a Kediame Same.
A seguire, alle ore 16, il dibattito, introdotto e moderato da Daniela Forte, tra i lavoratori e Stefano Mantegazza, Segretario Generale UILA, Santo Biondo, Segretario Confederale UIL NAZIONALE, Gianni Ricci, Segretario Generale Regionale UIL PUGLIA, Pietro Buongiorno, Segretario Regionale UILA PUGLIA, Antonio Castriotta, Segretario Generale Territoriale UILA FOGGIA, Papà Latyr Faye (Herve’), Presidente Associazione “Ghetto Out Casa Sankara”, Mbaye Ndiaye, Presidente Cooperativa “Africa Di Vittorio”.
Nel pomeriggio di ieri, 4 dicembre, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha presentato a Bruxelles la Strategia Regionale per l'idrogeno pugliese: #H2Puglia2030. “La nostra regione, con la sua ricchezza di risorse naturali e la determinazione della sua gente, è destinata a diventare un faro nel panorama dell'energia pulita, e l'idrogeno svolgerà un ruolo fondamentale in questo percorso verso la sostenibilità” ha dichiarato il presidente Emiliano all’apertura dei lavori.
Grazie ad un’ampia e continua disponibilità di fonti solari ed eoliche, una consolidata industria di produzione ed esportazione di energia, una posizione geografica strategica, la Regione Puglia costituisce una piattaforma di crescente interesse per l’industria dell’idrogeno e per le energie rinnovabili. “Molti sono i punti in comune con le azioni messe in campo dal Governo, per rendere il Paese un crocevia di riferimento per le importazioni e il transito di idrogeno nel Continente europeo e allo stesso tempo un centro di innovazione tecnologica su questa particolare risorsa” ha dichiarato l’Ambasciatore d'Italia in Belgio Federica Favi.
Nel corso del convegno, dopo una introduzione sullo sviluppo della Banca Europea da parte dell’’assessora alla Mobilità di Milano e relatrice del parere del CoR sulla Banca Ue dell’idrogeno Anna Cenisi, Marco Franza (Attachè Energia della Rappresentanza Italiana) ha relazionato sul quadro europeo dell'idrogeno. Infine, Gianna Elisa Berlingerio (Direttrice del Dipartimento dello Sviluppo Economico della Regione Puglia) ha illustrato nel dettaglio la strategia regionale pugliese.
Il documento strategico orienta l’azione regionale all’introduzione dell'idrogeno nel sistema energetico, industriale e dei trasporti per migliorare il posizionamento competitivo del territorio, contribuendo così alla realizzazione degli obiettivi delle politiche energetiche e ambientali europee e nazionali sul tema. #H2Puglia2030 sostiene, inoltre, gli investimenti nella ricerca e nel sistema industriale delle tecnologie per la produzione, lo stoccaggio, il trasporto, l’uso dell'idrogeno, nonché lo sviluppo della filiera specializzata, attivando percorsi di crescita delle competenze dell’interno ecosistema regionale dell’innovazione nella filiera di questa risorsa.
La Strategia pugliese fissa degli obiettivi al 2030 partendo da quanto previsto dalla Linee Guida Strategia Nazionale per l’Idrogeno. I target regionali al 2030:
•40-45 mila ton/anno di idrogeno per l’utilizzo dei consumatori finali, ed in particolare, 700 ton/anno nel trasporto pesante e ferroviario e 8-10 mila ton/anno nel polo siderurgico di Taranto;
•20-25 mila ton/anno di idrogeno (di cui 6 mila ton miscelate nelle reti) per la miscelazione nella rete del gas naturale;
•500 MW di elettrolizzatori, pari a circa del 10% dell’intera capacità nazionale.
Rispetto alla penetrazione potenziale di idrogeno come indicata, pari a circa 40-45 mila ton/anno nel 2030, è possibile stimare i seguenti consumi:
•in termini di consumo elettrico, è possibile stimare un consumo di circa 2,200 GWh/anno, pari ad una potenza aggiuntiva da installare in impianti eolici di circa 1,1 GW o in impianti fotovoltaici di circa 1,6 GW.
•in termini di consumo di acqua, è possibile stimare un consumo idrico di circa 400 mila m3/anno di acqua
“La Strategia regionale per l'idrogeno pone al centro la politica regionale di decarbonizzazione con l’obiettivo di integrare la catena del valore dell’idrogeno, esaltando il protagonismo del territorio e pertanto richiede un articolato percorso di condivisione con i principali stakeholder regionali” ha aggiunto il presidente della Regione Puglia.
A favorire il cambiamento in direzione di un uso strategico della risorsa idrogeno in Puglia, si registra il successo di misure coerenti con la Strategia Regionale messe in campo sul territorio, come la presenza di importanti progetti IPCEI (Important Projects of Common European Interest). Inoltre, la Regione Puglia ha ricevuto 17 progettualità ammissibili volte alla realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, 5 delle quali sono finanziabili. Si tratta del numero più alto sull’intero territorio nazionale, saranno sostenute con 40 milioni di euro, fondi nell’ambito PNRR M2C2 Investimento 3.1.
Sempre in tema di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell'ambito del PNRR, M2C2 – Investimento 3.4, il Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti ha assegnato alla Regione risorse pari a 37,4 milioni di euro per la sperimentazione delle applicazioni dell’idrogeno nel settore del trasporto ferroviario. Saranno realizzate stazioni di rifornimento dei treni a idrogeno e per rinnovare al contempo le flotte, su linee non elettrificate. Le linee ferroviarie interessate saranno la Lecce-Gallipoli, la Novoli-Gagliano e la Casarano-Gallipoli.
In tema di trasporto sostenibile, saranno realizzate in Puglia quattro stazioni di rifornimento di idrogeno (due a Bari, una a Taranto e una a San Severo) nell’ambito dell’Avviso PNRR “Realizzazione di stazioni di rifornimento a base di idrogeno rinnovabile per il trasporto stradale” del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti.
A garanzia del raggiungimento degli obiettivi prefissati da #H2Puglia2030, il presidio di Governance affidata al Gruppo di lavoro interdipartimentale tematico, nonché l’Osservatorio Regionale sull’Idrogeno, composto da 25 rappresentanti della filiera di produzione di energia da FER, idrogeno, della ricerca, delle università, delle associazioni ambientaliste, dei distretti produttivi, nonché ANCI ed enti non a scopo di lucro attivi nella promozione dell’uso dell’idrogeno. Tutte realtà attive nel monitorare e analizzare i dati relativi alla filiera dell’idrogeno e a fornire supporto nella definizione della programmazione regionale, al fine di raccordare le iniziative promosse ed incentivare più efficacemente l’economia basata sull’idrogeno prodotto da fonte rinnovabile.
“Affrontare la sfida dell'idrogeno in Puglia”, ha ripreso Michele Emiliano, ”richiede una visione audace e un impegno a lungo termine. Dobbiamo collaborare a livello locale, nazionale e internazionale per condividere conoscenze, risorse e best practice. La Puglia può diventare un modello di riferimento per altre regioni che cercano di abbracciare l'idrogeno verde come parte integrante della loro transizione verso un futuro più sostenibile. È tempo di agire. La Puglia ha l'opportunità di guidare la transizione energetica, dimostrando che possiamo prosperare economicamente mentre proteggiamo il nostro pianeta per le generazioni future. L'idrogeno è la chiave, e insieme possiamo sbloccare un futuro più luminoso per tutti noi“.
La celebrazione della festività di Santa Barbara, Patrona dei Vigili del fuoco, mi offre l’occasione di rinnovare i sentimenti della mia più sincera riconoscenza a tutte le donne e gli uomini del Corpo Nazionale, sia della componente operativa che di quella amministrativa, per la generosità, la professionalità e l’impegno con cui quotidianamente assolvono le delicate funzioni affidategli.
Il Corpo è unanimemente considerato una delle eccellenze del nostro Paese ed è circondato e idealmente abbracciato dall’affetto e dalla stima di tutta la popolazione.
Merito dell’altruismo e del coraggio con cui i Vigili del fuoco si dedicano all’attività di soccorso, tanto negli scenari più impegnativi, quali quelli emergenziali, quanto nella quotidianità. Qualità umane, morali e valoriali, quelle dei nostri Vigili del fuoco, discendenti da una lunga e consolidata storia che si accompagnano a una capacità operativa di altissimo livello, frutto di un bagaglio tecnico e di una specializzazione che rende il Corpo Nazionale l’asse portante del Sistema nazionale di Protezione civile.
Competenze e doti riconosciute da sempre anche a livello internazionale. L’ultima testimonianza in ordine di tempo del generalizzato apprezzamento di cui gode il Corpo, anche al di fuori dei nostri confini, è data dalla scelta dell’ONU di conferire proprio ai nostri Vigili del fuoco il coordinamento delle squadre internazionali inviate nella città di Antiochia, nell’ambito del meccanismo solidaristico di protezione civile attivato dopo il drammatico terremoto in Turchia.
Sono stati tanti gli eventi emergenziali che hanno interessato il nostro Paese nel 2023. Il pensiero corre, in particolare, ai fenomeni alluvionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna e, più recentemente, la Toscana. Anche in queste occasioni, come sempre, i Vigili del fuoco erano lì in prima linea a prodigarsi per giorni e giorni a tutela dell’incolumità dei cittadini e per la messa in sicurezza di intere aree del territorio.
L’azione dei Vigili del fuoco non si esaurisce nell’attività di soccorso. Un’altra missione fondamentale è quella della prevenzione incendi, nell’ambito della quale il Corpo si è sempre contraddistinto per la propria professionalità, con una progressiva, preziosa e intelligente opera di snellimento e razionalizzazione del quadro regolatorio, finalizzata ad assicurare un’applicazione più sostenibile della normativa di settore.
Un ruolo altrettanto importante, anche in virtù dell’evolversi degli scenari internazionali, è quello che il Corpo riveste nell’ambito dell’articolato e complesso sistema di difesa civile e nel contrasto alle minacce non convenzionali.
In una cornice di impegni dei nostri Vigili del fuoco così ampia e incisiva, è essenziale proseguire senza indugio il processo di valorizzazione del Corpo, promuovendo ogni consentita misura volta ad esaltarne la specificità.
Come Ministro dell’Interno perseguirò tale obiettivo con assoluta convinzione. Una convinzione che discende dalla mia diretta esperienza e dal mio personale apprezzamento delle doti dei Vigili del fuoco, nonché dalla certezza che investire sul Corpo Nazionale significa investire sulla sicurezza del Paese.
Nel celebrare la Patrona dei Vigili del fuoco, desidero riservare, a nome dell’intera Amministrazione dell’Interno, un commosso pensiero a quanti nell’adempimento del loro dovere, talvolta anche al di fuori del servizio, hanno sacrificato il bene più prezioso, ovvero la vita, per salvaguardare quella altrui. Ai loro cari va la nostra deferente riconoscenza. Analoghi sentimenti esprimo per chi ha riportato lesioni personali, alcune volte anche gravi.
Auguro a tutti i Vigili del fuoco e ai loro familiari una buona e serena Santa Barbara, certo che questa festività verrà vissuta nella consapevolezza di far parte di un grande Corpo dello Stato la cui stella polare è il servizio alla collettività e al bene comune.
Quest'oggi, in Regione Puglia durante i lavori della III Commissione sanità, approvata a maggioranza la proposta di legge alle Camere ai sensi dell’art 121 della Costituzione: “Disposizioni in materia di accesso ai corsi universitari di area sanitaria”, promossa dal gruppo Con per stimolare in materia l’intervento del legislatore nazionale al fine di superare le gravi criticità conseguenti al sistema di accesso programmato (a “numero chiuso”) ai corsi di laurea in medicina e alle altre facoltà di area sanitaria Pdl. La proposta nasce per abolire i test di ingresso, come illustrato dal consigliere Tupputi, tuttavia la maggior parte dei commissari presenti ha palesato l’inopportunità di procedere alla totale eliminazione di un filtro all’ingresso alle professioni mediche proprio per garantire la qualità della formazione prima e, poi, dell’assistenza. Condivisa, invece, la necessità di modificare il sistema dei test attualmente utilizzati per l’accesso ai corsi. La proposta è quindi passata ma è stata anticipata la presentazione di opportuni emendamenti per la discussione in Aula.
nota dei consiglieri di Con Emiliano, Giuseppe Tupputi (capogruppo), Stefano Lacatena, Alessandro Leoci.
"Una proposta di legge di fondamentale importanza che consentirà l'accesso libero alle facoltà di ambito sanitario.
Supera brillantemente il primo importante esame, ricevendo il bene placet della III commissione regionale, la Pdl a firma del gruppo Con, che non solo apre le porte dell'istruzione medica a un numero più ampio di studenti, ma riflette anche la nostra volontà di investire nella salute pubblica.
"La salute della nostra nazione è il bene più prezioso, e garantire la formazione di medici competenti è un passo cruciale verso un futuro prospero.
"Consentire a un maggior numero di individui di accedere a queste facoltà non solo promuove la diversità nel campo medico, ma garantisce anche una risposta più ampia e competente alle esigenze sanitarie della nostra popolazione.
Dobbiamo considerare che l'accesso alla formazione medica ha un impatto diretto sulla qualità dell'assistenza sanitaria che ricevono i nostri concittadini.
"Una forza lavoro medica diversificata e inclusiva porta con sé prospettive uniche e una migliore comprensione delle sfide mediche che variano in base alle comunità.
"È fondamentale, tuttavia, bilanciare l'accesso con standard di qualità elevati.
"La proposta da presentare alle camere, garantirà che gli studenti accedano alle facoltà ad indirizzo sanitario, sulla base del merito e della dedizione, assicurando al contempo che le risorse siano disponibili per sostenere un programma di formazione robusto.
"In conclusione, sostenere l'accesso libero alle facoltà di medicina è un investimento nel nostro futuro sanitario.
"Dobbiamo guardare avanti, anticipare le sfide mediche e preparare una generazione di medici dedicati e competenti.
La salute della nostra nazione dipende dalla saggezza delle decisioni che prendiamo oggi".