Quella del 06 dicembre 2023 è stata la prima serata di “Diversa-mente Insieme”, corso dedicato alla fotografia con obiettivo solidale in parrocchia, coordinati dall’appassionato Giuseppe Lacertosa, prevalentemente svolto nella Parrocchia Santo Stefano Martire a Foggia.
Contrariamente al programma proposto, la serata ha visto la fattiva collaborazione del fotografo professionista Alfredo Urbano. Una scelta ponderata per far conoscere l’obiettivo del corso, non solo fotografico, quello di raccogliere fondi per la realizzazione di un pozzo d’acqua a Bigene, nella Guinea-Bissau, in Africa.
Infatti, Alfredo Urbano è uno dei fautori del progetto, impegnato personalmente a Bigene, dove ha realizzato alcuni reportage, portando alla luce i problemi che attanagliano quelle popolazioni, soprattutto la mancanza di acqua. È per questo che si sta cercando di contribuire alla costruzione di pozzi d’acqua, una infrastruttura possibile per dissetare quella gente, molto povera, che va aiutata su più fronti e con più mezzi.
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La serata inizialmente ha visto impegnati sia Giuseppe Lacertosa sia Alfredo Urbano nella descrizione e finalità del progetto, per poi passare alla spiegazione delle principali tecniche fotografiche con Il “triangolo delle esposizioni".
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L’augurio è che il corso abbia sempre più persone e che la finalità sia sempre in primo piano con semplici e volontarie donazioni. Nel frattempo si pubblica un'accorata lettera aperta di Giuseppe Lacertosa.
«Cari amici, lascio il tavolo ancora in disordine con carte e fotocopie che hanno sempre a che fare con corsi di fotografia solidale di tanti anni fa.
Credo che ora sia giunto il momento di “Comunicare” raccontando ai mass-media, ma cercando anche un minimo di collaborazione perché ci credo in quello che faccio e vorrei saper trasferire tutta la mia adrenalina a quanti leggeranno questo scritto, con l’augurio di poter e saper farli diventare miei amati complici.
La storia è bella e fatta. Nasce dalla necessità di dare “Vita” in posti come la Guinea-Bissau dove esiste una località di nome Bigene, già calpestata da alcuni sacerdoti missionari: don Ivo Cavraro e, negli ultimi anni, da Don Marco Camilletti.
L’acqua che è, e dà vita (noi non ce ne accorgiamo e, a volte, la sprechiamo), diventa un bene insostituibile lì in Africa, che per approvvigionarsene è necessario un pozzo con un costo di circa duemila euro.
Con la fotografia solidale e con i corsi, come quello iniziato il 6 dicembre presso la parrocchia di Santo Stefano, abbiamo potuto divertirci imparando a fotografare e, nel contempo, far nascere solidarietà.
Vorremmo, con il suo gradito quanto necessario aiuto, amplificare tutto ciò; potrebbero ancora esserci nuovi scritti, e far nascere quel senso di solidarietà verso gli ultimi del Vangelo, soprattutto in questo periodo natalizio in cui brillano le stelle ma ci sono posti dove non c’è tanta luce oltre alla carenza di acqua!
Avrei anche un altro importante motivo che rende questa avventura entusiasmante e degna di essere condivisa: il nome del corso di fotografia: “Diversa-mente insieme” ricalca il percorso già seguito dieci anni fa; allora l’idea di poter sensibilizzare con le immagini quanti erano indifferenti ai problemi di fratelli diversamente abili sembrava facile da raggiungere.
Purtroppo poco è cambiato tanto da allora e nella nostra società globalizzata non tutti hanno un cuore che palpita a favore dei nostri fratelli bisognosi.
Noi, che ormai siamo e facciamo squadra, cercheremo di cambiare, con il Suo aiuto, tutto ciò.
Vorrei che la speranza e la fede che in tanti amici affetti da gravi problemi è smarrita, possa rinascere e crediamo di farlo attraverso splendide immagini che impareremo a realizzare anche con l’aiuto di fotografi professionisti che ci hanno concesso gratuitamente un po’ del loro tempo prezioso!
Ringraziando, per quanto riuscirà a fare, porgo cordiali saluti».
Riprendono a Foggia gli incontri “Diversa-mente…” dedicati alla fotografia con obiettivo solidale in parrocchia, coordinati dall’appassionato Giuseppe Lacertosa.
Il corso intitolato “Diversa-mente insieme” si pone come obiettivo quello di raccontare il disagio, attraverso le immagini, i luoghi “calpestati”, le barriere architettoniche e psicologiche.
Giuseppe Lacertosa: «Vorremmo con le sponsorizzazioni/iscrizioni poter aiutare a realizzare un pozzo d’acqua a Bigene dove don Marco Camilletti ha svolto la sua missione di carità. Preciso che il titolo “Diversa-mente” l’ho preso dalla rubrica di Claudio Imprudente del Messaggero di Sant’Antonio».
Il calendario degli incontri che si svolgeranno in più location dal 06 dicembre 2023 al 17 aprile 2024, prevede due lezioni al mese, nel primo e terzo mercoledì, dalle ore 18:30 fino alle 20:00, ed è il seguente:
Parrocchia Santo Stefano Martire | Via Giardino, 7 - Sala "Mon Martino"
- 06 dicembre 2023 con Alfredo Urbano: "Il triangolo delle esposizioni" e il progetto Bigene, in Guinea Bissau per realizzare pozzi d'acqua. (lez. 1)
Centro diurno “Gli occhi del cuore” (ciechi pluriminorati) | presso Villa Elisa via Traversa di Viale Fortore
- 20 dicembre 2023 con Elisa Liguori: “ Fotografia di gruppo”. (lez. 2)
Parrocchia Santo Stefano Martire | Via Giardino, 7 - Sala "Mon Martino"
- 03 gennaio 2024 con Giorgio Simone: “Fotografando la città”. (lez. 3)
- 17 gennaio 2024 con Walter d’Andrea: “L’uso del Flash”. (lez. 4)
- 07 febbraio 2024 con Alfonso Delli Carri: “Le modalità di scatto”. (lez. 5)
- 21 febbraio 2024 con Vittoria De Rosa: “Giudicare un’immagine”. (lez. 6)
- 06 marzo 2024 con Edmondo Di Loreto: “A polso fermo”. (lez. 7)
- 20 marzo2024 con Michele Sepalone: “Il particolare”. (lez. 8)
- 17 aprile 2023 con Carchia Luigi: “Cinema e fotografia”. (lez. 10)
A.S.D La Garuffa (Bigliardo Paraolimpico) | via Manfredi, 36
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03 aprile 2024 con Antonio Braccio: “Sportiva-mente”. (lez. 9)
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Gli incontri dedicati alla fotografia solidale dovrebbero dare un importante e significativo risultato: con le immagini ed i luoghi “Calpestati” vogliono far conoscere il disagio che ancora regna in tanti nostri fratelli.
Le barriere architettoniche ed anche quelle psicologiche purtroppo incrementano quelle differenze che creano ingiustizie nella società che spesso e a torto si definisce civile.
Con questo per-corso di immagini solidali (realizzate con l’aiuto dei docenti da quanti avranno l’opportunità di partecipare) si cercherà di poter cambiare il mondo intero e versare nell’oceano di disuguaglianze alcune gocce di speranza.
Ogni corso, come avvenuto nelle scorse edizioni (da oltre 10 anni), sarà immortalato con foto e video, pubblicati in rete, cosicché da renderli fruibili per chi non potrà esserci e per incentivare iniziative di solidarietà e inclusione per un proficuo volontariato e raccolta fondi.
Chi desidera iscriversi (quota euro 10,00) può scaricare il modulo dal sito del centro servizio volontariato (CSV Foggia) consegnandolo al laboratorio Focus in Via Napoli.
Per iscrizioni, compilare l’apposito modulo: https://forms.gle/CeDn8tp1EzKTyHHX6
Per ulteriori informazioni:
Giuseppe Lacertosa
cell.: 333.8072599
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dopo Salerno e Paestum, arriva a Foggia ‘Anima Mundi – L’Universale in un singolo’, la mostra fotografica degli artisti Sara Napolitano e Tommaso Sansanelli dedicata al tema del gender fluid.
“Questo progetto – spiegano i fotografi – nasce da un ragionamento che ormai siamo disabituati a fare: siamo tutti ‘esseri’ e potremmo semplicemente essere noi stessi invece di concentrarci troppo su quello che spesso è un banale contenitore. Quindi abbiamo voluto superare il concetto di ‘persone’ parlando di ‘anime’ senza alcun tipo di giudizio o canoni, e abbiamo rappresentato l'universo che si riflette in un singolo individuo e si moltiplica all'infinito in ognuno di noi”.
Le opere in mostra, infatti, diventano fluide scardinando le barriere tipiche delle ‘categorie’ che ci autoimponiamo (o che gli altri ci impongono).
“Per depersonalizzare i corpi – chiariscono – abbiamo scelto di fotografare più persone insieme proprio per non avere forme o canoni che potrebbero portare alla singolarità dei soggetti”.
In particolare l’opera principale è una sagoma umana formata da pezzi di vari corpi che vuole ricordare che il corpo non è altro che un involucro che racchiude l’anima, posta al centro dell’opera e volutamente in contrasto con il resto. È poi da questa contrapposizione che nascono le altre opere della mostra che nella loro diversità non solo evidenziano i differenti stili dei due artisti ma anche i contrasti che l’anima umana vive continuamente.
La mostra ‘Anima Mundi – L’Universale in un singolo’ verrà inaugurata mercoledì 25 ottobre alle ore 19.30 presso la sede del ‘FotoCineClub’ di Foggia. Saranno presenti Sara Napolitano e Tommaso Sansanelli. L’introduzione sarà affidata ad Alice Rizzi Presidente Arcigay Foggia Le Bigotte. La mostra sarà visitabile fino al 23 novembre dal lunedì al venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.30.
GLI ARTISTI
Sara Napolitano
Sara Napolitano, foggiana e figlia d’arte, è diplomata in arti figurative al liceo artistico di Pescara e ha studiato storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Firenze. È stata allieva del Maestro Niccolò Pacca (fotografia) e di Simone Cerio (corso avanzato d’identità e metodo per l’accademia MOOD Photography). Si è laureata presso l’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti-Pescara come psicologa, e attualmente sta concludendo il percorso di studi di laurea magistrale in psicologia sociale, del lavoro e delle organizzazioni.
Ha vinto un concorso per lo stilista Pep Marchegiani, ha lavorato alle scenografie digitali di opere liriche e di concerti in teatro (Teatro Giordano, Teatro Garibaldi, Auditorium di Santa Chiara, Conservatori) e ha partecipando anche al ‘Premio Lirico Internazionale U. Giordano’. È tra i vincitori della Terza Biennale d'Arte Contemporanea di Salerno nella sezione VideoArte con l’opera ‘Freedom’. È un’alternative curvy model, ha posato per riviste come ‘Tattoo’d Lifestyle Magazine’. Molto attiva nel sociale ha girato degli spot inclusivi e reportage su temi caldi quali i disturbi alimentari, il body shaming, il pride e la religione.
È la fondatrice e Team Leader di ‘Be Yourself Group’ che svolge percorsi di crescita personale, autostima, teatro emozionale, gestione dell’ansia e laboratori emotivi unendo arte, musica e psicologia. Attualmente lavora anche come travel blogger e content creator.
Info: https://linktr.ee/sara.napolitano.artist
Tommaso Sansanelli
Tommaso Sansanelli è un fotografo concettuale che porta alla luce le tenebre che si nascondono dietro l'occhio e che l'osservatore comune non vede. Nel 2015 si iscrive all'Accademia di Belle Arti dell'Aquila. In accademia però, a causa del suo stile fuori dal comune, incontra un ambiente conservatore e ostile e così decide di abbandonare gli studi per dedicarsi completamente alla sua arte. Ha partecipato a numerose mostre in tutta Italia: Firenze, Galleria Roccart, giugno 2019; Genova, Palazzo Ducale, luglio 2019; Milano, Art Space, settembre 2019; Terni, Museo Diocesano e Capitolare di Terni, ottobre 2019; Milano, Spazio Arte, novembre 2019.
Un progetto che punta a valorizzare e promuovere la città di Vieste, con le sue molteplici eccellenze, attraverso il racconto di chi l’ha scelta. “Scatta e viralizza” è la nuova iniziativa promossa dall’associazione culturale “La Maratona Fotografica” di Vieste, dal Comune di Vieste, dal consorzio di operatori turistici “Gargano Mare”, da AEG (Associazione Extralberghiere Gargano) e dal progetto Vieste in Love.
Coerente con le linee guida del piano strategico del turismo Puglia 365 e del piano strategico della cultura in Puglia “PIIIL”, “Scatta e viralizza” rientra tra le attività tese a valorizzare e promuovere le bellezze e le peculiarità del territorio pugliese.
Con questa iniziativa si invita a raccontare l’esperienza della vacanza a Vieste con hashtag #vieste e #viesteinlove. L’idea, nell’ambito di un progetto più ampio finalizzato alla viralizzazione dei contenuti più caratteristici della “perla del Gargano”, si pone l’obiettivo di allargare la platea dei turisti già innamorati di questo territorio e di quelli che potenzialmente potrebbero esserne attratti, attraverso la condivisione di foto, video, post, story e contenuti “social”.
Vieste, con più di 2 milioni di pernottamenti si è confermata regina del turismo pugliese, con visitatori provenienti da ogni parte del mondo, grazie a un’offerta varia (tra mare, spiagge, foresta, natura e sport), con una programmazione di eventi fortemente coinvolgente e attrattiva e proposte di elevato spessore, tra cui spicca l’opera “Building Bridges”. L’opera, realizzata da Lorenzo Quinn, uno dei più grandi artisti contemporanei al mondo, è stata “ospite” di Vieste per tutta l’estate nel suggestivo scenario di viale Marinai d’Italia, adiacente la strepitosa Marina Piccola. Sei paia di mani che simboleggiano valori universali quali amicizia, saggezza, aiuto, fede, speranza. Dulcis in fundo, amore.
Vista la quantità incalcolabile di scatti che hanno immortalato quest’opera assieme a tutti i simboli più suggestivi, quali falesie, Pizzomunno, trabucchi, castello e tanto altro, con il progetto “Scatta e viralizza” si va a dare ulteriore impulso a Vieste sui social network, invitando chi l’ha visitata a pubblicare le foto più belle delle proprie vacanze sui principali canali social e multimediali, per ottenere una rapida viralizzazione del territorio e ottenere, sulla scia delle emozioni, un forte feedback in termini di prenotazioni per i prossimi mesi del 2023 e per tutto il 2024.
La mostra fotografica di Officine Paar, che devolve chiome alla banca dei capelli, è stata fortemente voluta dalla titolare di Naif Hair Stylist. Inaugurazione il 17 ottobre presso il Palazzo della Cultura di Apricena
Il mito di Berenice e della sua treccia come veicolo per di mostrare bellezza e fare solidarietà. Questa è l’idea del progetto artistico e solidale “Chiome di Berenice”, una mostra fotografica che si terrà il 17 ottobre presso il palazzo Palazzo della Cultura di Apricena. L’inaugurazione, prevista a partire dalle ore 18.00, vedrà la presenza del Sindaco di Apricena ing. Antonio Potenza e dell’Assessorato alla Cultura del Comune con la presenza della dottoressa Anna Maria torelli e della dottoressa Carla Antonacci.
Il progetto “Chiome di Berenice” nasce da un’idea di Officina Paar in collaborazione con la Banca dei Capelli, con lo scopo di unire arte e solidarietà, in particolare verso le donne che affrontano momenti di difficoltà a causa delle cure chemioterapiche. Il tutto con un occhio di riguardo verso l’arte dell’Hair styling e della bellezza. L’esposizione, patrocinata dal Comune di Apricena, vedrà gli scatti di tre noti fotografi salentini: Silvio Bursomanno, Daniele Notaro e Chiara Vantaggiato.
L’evento, già andato in scena in altre città, fa tappa ad Apricena perché fortemente voluto dall’’Hair stilyst Renata Diella, da anni professionista del settore, che ha maturato l’idea di creare una tappa nella sua città dopo aver partecipato agli shooting di Officine Paar. «Il mio vuole essere un invito ad esaltare la vera bellezza, dai contenuti simbolici – commenta Renata Diella, titolare di Naif Hair Stylist -. Il primo impatto che ho avuto con la mostra mi hanno portato a leggere il mio lavoro in maniera differente, con valori e contenuti più alti e mi ha portato a un nuovo modo di guardarmi dentro. Mi ha spinto a voler lasciare un messaggio di bellezza, non solo esteriore ma soprattutto interiore, fino a compiere un vero e proprio viaggio dall’esterno all’interno di me stessa, con il cuore aperto».
La mostra fotografica prende il nome dal mito di Berenice, che racconta il sacrificio della bella regina cirenaica che, preoccupata per l’incolumità del suo Tolomeo, fece voto alla dea Afrodite Zefirite offrendole la sua splendida chioma in caso del ritorno incolume del suo amato. A sostenere l’iniziativa è Officia Paar, un libero network attraverso il quale collaborano diversi Hair Stylist mettendo in rete conoscenze ed esperienze al fine di esaltare la bellezza.
La cittadinanza e gli operatori della stampa sono invitati a partecipare all’evento.
Sarà inaugurata sabato 7 ottobre 2023 alle ore 18 presso la Galleria Comunale “Luigi Schingo” la mostra fotografica sull’80° anniversario dell’arrivo delle truppe inglesi in Capitanata 1943-2023.
Gli scatti scelti sono un’eccezionale finestra sui mesi che corrono dal settembre 1943 alla primavera del 1945, rappresentando forse il periodo più difficile del conflitto in Italia. I tedeschi si ritiravano lottando, lasciando morte e distruzione e facendo terra bruciata; gli Alleati avanzavano spianando tutto sulla loro strada con terribili bombardamenti. Una minoranza di italiani decise di combattere; la grande maggioranza subiva e cercava di sopravvivere. Ed è proprio a questi ultimi che gli Inglesi, in modo particolare, rivolsero subito la loro attenzione e le loro cure.
Quella gente, affamata e stremata dagli stenti, accolse i primi reparti inglesi che entravano nei loro paesi come liberatori e i soldati, dal canto loro, stabilirono subito con essa rapporti di umana solidarietà. I fotografi dell’esercito britannico immortalarono le prime impressioni della popolazione e numerose foto raffigurano soldati e ufficiali inglesi che familiarizzano con contadini, artigiani e intellettuali del luogo. La scelta degli scatti esposti è stata fatta in base alla carica simbolica di ogni singola immagine, alla sua capacità di rendere meglio il senso di un luogo, di trasmettere la suggestione di un fatto e di sollecitare lo sguardo del visitatore, invitandolo a riflettere sul passato. La mostra ci propone un particolare momento della seconda guerra mondiale, quello in cui le popolazioni della Capitanata hanno accolto “i liberatori” con grande gioia, ma soprattutto con dignità e costituisce un viaggio nella memoria con fatti e personaggi degni di essere ricordati, in cui le immagini invitano a riflettere e a prestare una attenzione più responsabile al mondo di oggi, diviso ancora tra guerre infinite e di inaudita violenza.
Dopo i saluti istituzionali, sono previsti gli interventi della presidente Dina Contò Orsi, e di Giuseppe Clemente, Presidente onorario del CRD.
La mostra è organizzata dal CRD - Centro di Ricerca e Documentazione sulla Storia della Capitanata, patrocinata dal Comune di San Severo e dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.
L’iniziativa ha già riscosso il successo desiderato. Ne hanno parlato alcuni giornali locali, ponendo l’attenzione sulle finalità sociali-educative e solidali, i veri obiettivi del fondatore.
“Fotografando…con obiettivo solidale” è già un format collaudato, diversificato in base alle richieste dei partecipanti, passando all’utilizzo delle macchine fotografiche professionali e non ai tablet e smartphone. Grazie alla passionale e sempre attiva amorevole attività del suo fondatore, Giuseppe Lacertosa, negli anni ha unito generazioni, insegnando nel suo piccolo l’arte della fotografia. Nato con lo scopo solidale, per aiutare volontariamente con fondi i bambini africani accuditi dalle suore, grazie al fattivo contributo dei migliori fotografi professionisti locali, l’appuntamento quest’anno si è spostato all’aperto.
Difatti era solito svolgersi all’interno della parrocchia San Giovanni Battista. Ma Lacertosa ha voluto ancora una volta sperimentare. L’obiettivo solidale questa volta è diventato “Imparare a scrivere con tappi riciclati”, ovvero creare qualcosa con i tappi delle bottiglie di plastica e fotografarli da più angolazioni e con luci diverse. Un modo per stimolare la creatività presente in ogni bambino, educarlo al riciclo, insegnargli al rispetto altrui, socializzando, e per l’ambiente, addestralo a utilizzare la fotografia e suoi strumenti per immortalare il lavoro svolto.
Inizialmente il nuovo corso, dal mese di luglio di quest’anno, aveva preso piede nel Parco Iconavetere a Foggia. Poi, per la chiusura inspiegabile da settembre del parco, si è trasferito, sempre all’aperto perché tra le finalità c’era di stare al contatto diretto con la popolazione, nel largo Pianara, alle spalle della suddetta parrocchia.
Ora, però, il clima inizia a raffreddarsi e l’iniziativa potrebbe traferirsi all’interno della sempre ospitante parrocchia di San Giovanni Battista. «L’idea sarebbe quella di strutturarlo in due sessioni mensili» ha anticipato Giuseppe Lacertosa, che ieri, 23 settembre 2023, nel giorno di San Pio da Pietrelcina, ha tenuto in largo Pianara un’altra sessione della sua attività solidale, chiamandola per l’occasione “Oggi San Pio… con tappi riciclate e fotografia”. Alla fine, ha condiviso sui social una sua appassionata lettera aperta di seguito riportata.
«Cari amici,
festeggiare in questo modo la festa di un santo così importante mi sembra bello poterlo condividere con voi.
Questa bella avventura è iniziata a luglio quando ho incominciato a far divertire i più piccoli con tappi colorati e fotografia nel parco Icona Vetere (chiuso senza alcun motivo dall’undici settembre).
Avendo il desiderio di continuare e ho scelto un luogo che potesse soddisfare tutto ciò. Così qualcuno (sempre dall’alto dei cieli) mi ha indicato largo Pianara, alle spalle della nostra Basilica di San Giovanni Battista.
I risultati non si sono fatti attendere, riscoprendo anche gli affascinanti ipogei illuminati di sera (con qualche piccola pecca).
Adesso il “quibus” è tutto nelle mani del tempo meteorologico, che certamente limiterà i momenti di gioia, serenità e spensieratezza.
Ma la provvidenza è grande e questa esperienza presto la potremo condividere in parrocchia/e che uniranno momenti di oratorio al desiderio di bimbi capaci di scrivere, colorando e imparando a fotografare.
Provare, per credere, pregare per essere».
È trascorso più di un anno (era il 07 maggio 2022) da quando il prof. Giuliano Volpe ha intrapreso la pacifica battaglia, tra l'altro sostentuta mediaticamente anche da questa testata giornalistica indipendente, per liberalizzare le immagini per uso non commerciale del nostro patrimonio dei Beni Culturali. Una legge proposta dall’attuale Ministro Sangiuliano. Nel frattempo il “grido di dolore” si fa sempre più forte, a margine anche della non discussione delle due richieste fatte da un folto gruppo di docenti universitari nell’ambito artistico-storico-culturale.
«Un consiglio impossibilitato ad affrontare le questioni importanti come il pagamento delle immagini dei beni culturali: così il ministro Sangiuliano ha ridotto il principale organò consultivo del ministero» ha esordito il prof. Volpe che congiuntamente ad altri suoi colleghi ha inviato una “lettera Aperta” al Presidente del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici.
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LETTERA APERTA
al Presidente del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici prof. Gerardo Villanacci
e.p.c. All’On. Ministro della Cultura dott. Gennaro Sangiuliano
Al Capo di Gabinetto Cons. Francesco Gilioli
Al Segretario Generale Dott. Mario Turetta
Alla Vice Presidente del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici Arch. Carla Di Francesco
Ai Componenti il Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici
«Egregio Presidente,
dobbiamo prendere atto con dispiacere che anche nella convocazione del giorno 6 luglio non sono previsti all’ordine del giorno i due argomenti che avevamo da tempo chiesto di discutere, ovvero il DM 161 dell’11.04.2023 e il prestito dell’originale della Costituzione conservato all’Archivio Centrale dello Stato, concesso nonostante il parere negativo del Comitato Tecnico Scientifico per gli Archivi. Si tratta di questioni di carattere generale e di rilievo particolare afferenti la materia dei beni Culturali, sulle quali il Consiglio Superiore può elaborare proposte e osservazioni. Purtroppo constatiamo che, nonostante la richiesta avanzata da tutti i presidenti dei CTS, dai rappresentanti designati dalla Conferenza Unificata e dai Rappresentanti del personale, non si è ritenuto di inserirli all’ordine del giorno.
Eppure, come Lei ben sa, il decreto che ha emanato le Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura statali ha provocato un dibattito articolato e diffuso che ha visto gli interventi, in gran parte critici e preoccupati, di moltissime associazioni e personalità del mondo della cultura, oltre ad essere stato oggetto di interrogazione nella commissione cultura della Camera dei Deputati il 7 giugno ’23.
Il DM 161 tocca infatti temi centrali connessi allo studio e alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale e alla più ampia circolazione delle conoscenze, come abbiamo avuto modo di osservare nel documento a Lei inviato il 23 maggio 2023, con cui chiedevamo di poter discutere questo tema collegialmente per poter trasmettere al Ministro alcune nostre riflessioni e proposte – alcune delle quali già avanzate nel documento sopra citato - in attuazione positiva dei compiti del Consiglio.
Con la presente confermiamo la preoccupazione che l’introduzione di tariffe nel campo del riuso e della riproduzione delle immagini, lungi dal portare i risultati attesi, produca invece strettoie in un ambito – quello della nostra eredità culturale e dell’editoria di qualità - che non soffre certo di eccesso di investimenti, ma, al contrario, di una debolezza strutturale che solo la creatività, la ricchezza della produzione culturale e un allargamento dell’accesso alle fonti della conoscenza potrebbero ridurre.
Avevamo sottolineato che nelle Riproduzioni a scopo di lucro sono state incluse anche l’“Editoria e riviste scientifiche di settore in canali commerciali online/cartacea”, penalizzando così fortemente la pubblicazione dei risultati della ricerca scientifica nei diversi campi in cui si articola il patrimonio culturale, in un momento in cui l’open access viene fortemente incentivato in tutte le comunità scientifiche.
Avevamo evidenziato le presumibili difficoltà di attuazione delle linee guida nella gestione ordinaria delle istituzioni culturali statali, dove la complessità e il costo di procedure efficaci supera di solito i limitati introiti, come esperienze precedenti hanno dimostrato (vedi l’introduzione di tariffe per le fotocopie dei libri nelle biblioteche). Ugualmente di difficile attuazione sembra anche il controllo e la verifica dei risultati, che rischia di rallentare significati vamente ogni processo, se non bloccarlo del tutto.
Analoga preoccupazione avevamo espresso sull’ Uso degli spazi, per i quali il tariffario contenuto nelle linee guida indica prezzi identici per tutta Italia tenendo conto unicamente di due fattori: 1) la classe dimensionale e 2) la classe di pregio e trascurando completamente le ben più articolate differenze fra le varie realtà locali dal nord al sud per la concessione di spazi
Nel documento avevamo proposto una modifica del DM suggerendo una interpretazione sostanziale del concetto di “scopo di lucro”, variamente interpretato nell’ordinamento giuridico italiano. Ferma restando l’opportunità di stabilire un tariffario, va restituita la discrezionalità ai dirigenti nel considerare “scopo di lucro” solo quelle iniziative rivolte a conseguire un significativo profitto o effettuate da organizzazioni con rilevanti disponibilità finanziarie. Verrebbero escluse così le riviste specialisti che, le piccole case editrici, i progetti di ricerca, i documentariartistici etc.
Altro argomento che purtroppo non sarà possibile discutere a breve riguarda il prestito dell’originale della Costituzione alla Presidenza del Senato, nonostante il parere negativo del Comitato Tecnico Scientifico per gli Archivi, alle cui argomentazioni peraltro non è stato dato alcun riscontro, malgrado una esplicita richiesta in tal senso, avanzata dal Comitato in data 5 maggio 2023. Il CTS richiamava infatti la natura del tutto speciale dell’originale conservato in ACS, di cui mai è stata prima autorizzata l’esposizione per essere l’unico originale in serito nella raccolta ufficiale delle Leggi e dei Decreti, e quindi una testimonianza giuridica e storica non destinata alla fruizione estemporanea, contrariamente ai due esemplari conservati presso l’Archivio storico della Camera e presso l'Archivio storico della Presidenza della Repubblica, a cui si poteva ricorrere, come già accaduto in passato. A ciò si aggiungeva la mancanza di adeguati parametri conservativi in merito agli standard espositivi.
La questione ci sembra grave sia nel merito che nel metodo: il parere e le motivazioni addotte dal massimo organo consultivo in materia, Il Comitato Tecnico Scientifico Archivi, non vengono tenute in alcuna considerazione e il dispositivo con il quale il MiC autorizza il prestito si limita a dare “atto dell’avvenuto esame della richiesta di autorizzazione al prestito da parte del Comitato tecnico scientifico per gli archivi” sottacendo il parere negativo del CTS e senza motivare il provvedimento, in violazione dell’art.3 della legge 241/90 e della consolidata giurisprudenza in merito che ritiene che la motivazione possa non essere espressa solo quando l’iter logico che ha portato al provvedimento finale sia agevolmente desumibile dall’istruttoria amministrativa. Mette appena conto rilevare che, nel caso in questione la decisione non solo non è desumibile ma è difforme dalle risultanze dell’istruttoria.
Inoltre è stato successivamente richiesta, in data 9.6.2023 una proroga del prestito, autorizzata senza consultare in proposito il Comitato tecnico scientifico e senza tener conto della tabella dei valori igrometrici riscontrati negli ambienti dove è stata esposta la Costituzione, non corrispondenti a quelli previsti nel contratto sottoscritto con l’ACS, ma sistematicamente superiori. Nei fatti si mettono così in discussione le prerogative degli organismi di consulenza del Ministero della Cultura negando l’efficacia di pareri così autorevolmente espressi e si mettono a rischio beni culturali di altissimo valore civile e simbolico.
Animati da spirito costruttivo e dalla comune responsabilità di essere componenti del massimo organo di consulenza del Ministero, esprimiamo la nostra preoccupazione per un differimento dei tempi della discussione collegiale di questi argomenti, che rischia di rendere ininfluente il nostro apporto in materie così importanti e, più in generale, il nostro ruolo istituzionale».
Roma, 3 luglio ’23
- Rappresentanti del personale dott.ssa Valentina Di Stefano sig. Matteo Scagliarini
- dott. Federico Trastulli
- dott.ssa Caterina Bon di Valsassina e Madrisio - Presidente del CTS per le belle arti prof.ssa Daniela Esposito - Presidente del CTS per il paesaggio
- prof. Claudio Varagnoli - Presidente del CTS per l'arte e l'architettura contemporanee
- dott.ssa Giovanna Alberta Campitelli - Presidente del CTS per i musei e l'economia della cultura dott.ssa Diana Marta Toccafondi - Presidente del CTS per gli archivi
- dott.ssa Madel Crasta - Presidente del CTS per le biblioteche e gli istituti culturali
- Personalità del mondo della cultura designate dalla Conferenza Unificata prof. Luigi Canetti
- prof. arch. Nicola Martinelli
Di seguito, e cliccando sul titolo, l’intervista di Archeo Reporter al prof. Giuliano Volpe.
Venerdì 16 giugno alle ore 17.00 a Palazzo Dogana si terrà una mostra fotografica intitolata “Invisible Body Disabilities”, organizzata dal Dott. Rodolfo Sacco, Direttore della Struttura Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva del Policlinico di Foggia, in collaborazione con i colleghi della Struttura di Gastroenterologia del Policlinico e con l’Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie croniche dell’Intestino (A.M.I.C.I.) per sensibilizzare l’opinione pubblica relativamente alla diffusione delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. La mostra raccoglie le fotografie artistiche in bianco e nero della fotografa Chiara De Marchi di donne affette da malattia di Crohn e colite ulcerosa insieme ad una raccolta di storie, pensieri e testimonianze e rimarra’ aperta sino al prossimo 30 giugno. Invisible Body Disabilities è un progetto ideato, infatti, da Chiara De Marchi e ha la missione di far conoscere le malattie infiammatorie croniche intestinali e di connettere pazienti che vivono le stesse esperienze per diffondere loro forza, coraggio e speranza.
Sabato 17 maggio alle ore 9.30, inoltre, presso la Sala Turtur del Policlinico di Foggia si terrà l’incontro “Nuove frontiere nel trattamento ed accesso alle cure” tra i Medici della Struttura del Policlinico, Dottori Nicola Della Valle, Marina Cela, Cristina Ricciardelli, Caterina Sgarro e Rosa Paolillo, pazienti affetti da Malattie infiammatorie croniche intestinali e il Dr. Salvo Leone, Direttore Generale A.M.I.C.I. Italia, in cui saranno trattate tematiche utili per i pazienti, come gli aspetti nutrizionali, dando anche voce agli stessi per ascoltare le loro necessità e bisogni. All’incontro sarà, inoltre, presente il Dr. Nicola Maruotti, Dirigente medico della Reumatologia Universitaria del Policlinico di Foggia, per illustrare le patologie reumatologiche che spesso si associano alle malattie infiammatorie croniche intestinali.
La Struttura Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva del Policlinico di Foggia è centro di riferimento per la diagnosi, la cura e lo studio delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. La ricerca scientifica propone nuove soluzioni per la cura di tali patologie intestinali, soprattutto in tema di farmaci biotecnologici e di piccole molecole, che devono essere rapportate con il quadro reale e con le esigenze dei pazienti.