.Sono passati alcuni giorni dal nostro viaggio a Roma, ma l’esperienza vissuta è ancora fortemente impressa negli occhi, nella mente e nel cuore di ognuno di noi. Ritrovarsi nella Sala dei Gruppi Parlamentari di Montecitorio, in quegli ambienti che avevamo visto solo in televisione, ci ha provocato un’emozione indescrivibile, un misto di sensazioni contrastanti che andavano dal “che bello!” al “ma io che ci faccio qui?”. L’occasione ci è stata offerta dal nostro Dirigente Scolastico, il prof. Rocco D’Avolio, che non appena ha ricevuto l’invito di partecipazione, in qualità di Coordinatore Nazionale dei Dirigenti Scolastici aderenti al Parlamento della Legalità Internazionale, si è attivato perché il nostro Istituto, sede dell’Ambasciata dell’Alba, fosse opportunamente rappresentato in questo importante incontro.
Il tema oggetto del convegno è stato: “Il linguaggio della Pace e della Legalità nei principi costituzionali: viverli per la crescita del Paese”. L’aula era gremita di studenti e docenti, ma anche di personalità del mondo della politica, di quello ecclesiale, delle forze armate e del volontariato, gente arrivata da tutta Italia con quella voglia di confrontarsi per dare sempre più voce e vita ai concetti di Pace e Legalità.
Particolarmente interessanti sono stati gli interventi di Renato Cortese, Direttore dell’Ufficio Centrale Ispettivo del Ministero degli Interni, di Vincenzo Mallamaci, cardiologo di fama internazionale e presidente dell'associazione Internazionale Onlus “E TI PORTO IN AFRICA” e, soprattutto, di Sua Ecc. Rev. Mons. Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia del Vaticano, che con il suo modo di comunicare, coinvolgente e pieno di gioia, è riuscito ad arrivare al cuore di tutti i presenti.
L’incontro si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione e l’impegno, da parte nostra, ad essere ambasciatori di “legalità” per costruire un mondo fatto solo di rispetto, di tolleranza e, soprattutto, di “pace”.
[Nella foto, da sinistra: Salvatore Sardisco, Rocco D’Avolio, Vittorio Lo Mele, Vincenzo Mallamaci, Nicolò Mannino, Paola Zanoni, Mons. Antonio Staglianò, Renato Cortese, Salvatore Attanasio, Stefano Marrone.]
Dal 10 al 16 luglio l’iniziativa aperta a gruppi organizzati provenienti da tutta Italia. Iscrizioni aperte.
Un campo di formazione e lavoro per far respirare ai più giovani “Il fresco profumo della libertà”, per far conoscere progetti di inclusione sociale e lavorativa per persone fragili, per avvicinare ragazzi e ragazze ai temi della valorizzazione e promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Dal 10 al 16 luglio 2023 Terra Aut sarà scandita dal ritmo dei passi e dell’impegno dei giovani che parteciperanno al campo della legalità “Il fresco profumo della libertà – trasformare l’orrore in bellezza” organizzato dalla cooperativa sociale Altereco nell’ambito di “E!State Liberi! - Campi di Impegno e Formazione sui beni confiscati”, il progetto promosso da Libera finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei/delle partecipanti sui temi dell'antimafia sociale. Le iscrizioni per partecipare all’iniziativa sono aperte e possono iscriversi gruppi organizzati, ovviamente anche dalla Puglia.
I partecipanti, quindi, vivranno una settimana di lavoro e di formazione sui terreni gestiti da Altereco e sottratti ad uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana, che oggi sono diventati avamposto di legalità, economia sostenibile, lavoro regolare, sviluppo. Il gruppo sarà impegnato nel lavoro attraverso attività, ma anche di cura ed abbellimento del bene; sarà dedicato un approfondimento su agromafie e caporalato; i volontari incontreranno familiari delle vittime di mafia, con focus dedicato sull’importanza della memoria e delle storie dimenticate o sconosciute; ci sarà un approfondimento sulle mafie del territorio dal passato ad oggi, con riferimento alle operazioni che hanno portato alle confische dei beni oggi riutilizzati. «Sarà anche un campo di conoscenza delle azioni di rinascita e dei semi di speranza che negli ultimi otto anni stanno germogliando sulle nostre terre con economie alternative sostenibili ed esempi di filiere pulite» spiegano da Altereco. «Partecipare al campo è regalarsi un’esperienza significativa di
impegno sul campo per lasciare la propria traccia, conoscere, acquisire maggiore consapevolezza delle opportunità di lavoro e riscatto sociale che il riutilizzo sociale di un bene liberato dalle mafie può generare».
L’obiettivo del campo “E!State Liberi!, dunque, è anche quello di far comprendere ai partecipanti l’importanza della legge 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie, le attività, i progetti avviati, gli inserimenti lavorativi di persone in fragilità sociali resi possibili grazie all’agricoltura sociale che in questi anni ha coinvolto ex-detenuti, migranti sottratti dalla piaga del caporalato e dello sfruttamento, persone provenienti dalla giustizia riparativa. Percorsi di inclusione e rinascita avviati anche grazie ai protocolli di intesa con l'Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia, il Tribunale di Foggia, la Caritas diocesana.
"Si è tenuta a Foggia, la prima assemblea nazionale di “Invisibili”, associazione di promozione e diffusione della cultura della legalità, della giustizia sociale e della solidarietà.
Una realtà nuova che si affaccia sul panorama nazionale, nata con l’intento di contribuire a sviluppare una cultura antimafia principalmente nelle giovani generazioni, promuovere interventi di solidarietà sociale, aiutare a custodire e rinforzare la memoria come impegno civico attraverso il ricordo delle vittime del dovere e delle vittime innocenti delle mafie.
L’assemblea è stata principalmente un momento di confronto e di programmazione nella quale, con il contributo di tutti, sono state delineate le attività da svolgere nei prossimi mesi, calendarizzate le aperture dei presidi territoriali in Puglia, Campania e Lombardia ed individuati i vertici che guideranno l’associazione per il primo triennio.
Alla Presidenza nazionale è stato eletto Pietro Paolo Mascione residente a Foggia e recentemente insignito del prestigioso “Premio Paolo Borsellino”. La Vicepresidenza è affidata ad Enrico Trapassi di Caserta.
La carica di segreteria viene attribuita a Tiziana Vecchio di Milano mentre a Nadia Ricci di Ascoli Satriano (FG) affidata la carica di Tesoriere. A far parte del Consiglio Direttivo, in qualità di Consiglieri sono Anna Carlucci, Walter Moccia e Antonio Pirro, rispettivamente di Foggia, Milano e San Giovanni Rotondo (FG).
L'organigramma nazionale, si caratterizza per la presenza di figure note per l’impegno sociale profuso nei rispettivi territori di appartenenza e provenienti tutti dalla medesima esperienza associativa attraverso la quale hanno avuto occasione di conoscersi e dar vita ad una realtà che abbia una concreta visione e strutturazione nazionale coniugando competenze, passione e capacità di promozione della cultura antimafia."
L’allenatore boemo Zdenek Zeman, fautore di Zemanlandia e di uno dei periodi calcistici più gloriosi del Foggia Calcio, la schermitrice foggiana Martina Criscio, atleta della nazionale olimpica e campionessa del mondo ed europea di sciabola e il procuratore capo Ludovico Vaccaro saranno i protagonisti di un altro splendido appuntamento con gli incontri dedicati alla cultura della legalità dell’istituto Giannone-Masi di Foggia.
Giovedì 23 febbraio alle 10.30 nell’aula magna in via Sbano, 5, alunni e docenti, capitanati dalla dirigente scolastica Roberta Cassano, incontreranno la fondazione "La Capitanata per lo Sport". Il tema dell’incontro sarà “Sport e Legalità”.
Giornata positiva per la Capitanata, quella del 06 febbraio 2023.
La recrudescenza criminale in crescita, omicidi, furti, baby-gang, rapine, violenza sulle donne e femminicidi, maltrattamenti su persone meno fortunate, intimidazioni e attentati, estorsioni, infiltrazioni mafiose nelle Pubbliche Amministrazioni e vari CDA di aziende controllate dai comuni ed anche private, insomma attività mafiose, hanno reso il territorio foggiano, tutta la Capitanata, terra sotto l’occhio attento dello Stato, terra definita “calda” sul piano criminale e in crescita di malavita, specie organizzata.
Nondimeno sono le relazioni semestrali della DIA che da tempo anno focalizzato l’attenzione sulla cosiddetta “quarta mafia”, quella che raggruppa tutti i clan e batterie, in primis la “società” foggiana, attuando azioni specifiche per contrastarla.
QUI IL TESTO COMPLETO IN PDF DEL PATTO
In sostanza, durante il vertice tenutosi in Prefettura a Foggia, dove ha partecipato il Ministro dell’Interno Piantedosi, al tavolo con il Prefetto Valiante, il Commissario prefettizio straordinario del Comune, la dott.ssa Magno, vertici delle Forze dell’Ordine, il focus è stato sul rafforzamento delle Forze dell'ordine, già presenti sul territorio di tutta la provincia, della continua collaborazione con le varie isitituzioni e del supporto fondamentale della sezione distaccata della Direzione Investigativa Antimafia (DIA). Ma le azioni che saranno intraprese saranno centralizzate sull’implementazione di illuminazione adeguata e sistemi di videosorveglianza di aree urbane specifiche, sul potenziamento al contrasto per la vendita degli alcolici, con attenzione alle attività commerciali serali e notturne. Inoltre, la continua informazione e formazione negli ambiti scolastici sarà una delle chiavi di volta per educare alla Legalità i più giovani. E' previsto anche un piano urbano che sia più sicuro, laddove l’aggregazione è notevole.
In totale sono trentacinque le pagine del "Patto per la sicurezza urbana e per la promozione ed attuazione di un sistema di sicurezza partecipata ed integrata per Foggia", con durata di due anni, rivedibile e sempre in continua evoluzione.
Non sono mancate le attestazioni di solidarietà e partecipazione delle associazioni civili antiracket, anti usura e le molteplici di volontariato.
Con Determinazione del Dirigente Sezione Formazione n. 2 del 03 Gennaio 2023 Avviso pubblico "OF/2021 Offerta Formativa di Istruzione e Formazione Professionale - CULTURA e LEGALITA'" A.D. n. 180 del 08/02/2022, la Regione Puglia ha prorogato l'avvio delle attività didattico-formative al 31/01/2023, in deroga alle disposizioni di cui al punto 7 dell'Atto Unilaterale sottoscritto e pubblicato sul BURP n.19 del 17/02/2022: Proroga avvio attività formative.
Legalità, ancora un riconoscimento per il Liceo “A. Volta” di Foggia. L'iniziativa è stata promosso dal Consiglio regionale della Puglia e dalla Commissione di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata.
Ancora un successo per il Liceo scientifico “A. Volta” di Foggia. Grazie all’impegno dei ragazzi delle classi IV e V C, il Liceo foggiano si è aggiudicato il premio “Mi impegno per la legalità”, promosso dal Consiglio Regionale e dalla Commissione di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia. I ragazzi, guidati dai docenti Damiano Bordasco e Michele Chinni, hanno realizzato un documentario, dal titolo “Lo Stato siamo noi”, sulla figura di Francesco Marcone, Direttore dell’Ufficio del Registro, ucciso la sera del 31 marzo del 1995. Il lavoro di ricerca si è arricchito grazie ai contributi dell’avvocato di Parte Civile della famiglia Marcone e di Daniela Marcone, figlia di Francesco e Vicepresidente nazionale di “Libera”.
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“La nostra scuola – ha affermato la Dirigente scolastica, Gabriella Grilli – da anni promuove attività volte alla promozione della cultura della legalità. Un tema, questo, assolutamente urgente in una realta complessa come quella di Foggia e della Capitanata. I ragazzi, supportati dai docenti, hanno saputo raccontare in maniera impeccabile la storia di Francesco Marcone, un uomo dello Stato che ha fatto degli ideali di legalità, rispetto delle regole e partecipazione, il fine ultimo della propria esistenza”.
Il documentario è stato presentato nei giorni scorsi presso la Scuola secondaria di primo grado “G. Bovio” e il prossimo 16 gennaio sarà condiviso con gli studenti dell'Istituto comprensivo “De Amicis – Pio XII” e del Circolo didattico “San Ciro”.
“Il nostro intento – ha concluso la Dirigente – è quello di condividerlo il più possibile con le comunità scolastiche del territorio. Far conoscere ai ragazzi figure come quella di Francesco Marcone è il miglior modo per ispirare nelle nuove generazioni modelli di vita eticamente fondati”.
Prevedibile ma non scontata la proroga di altri sei mesi della Commissione straordinaria prefettizia al Comune di Foggia, commissariato per infiltrazioni mafiose.
Il Viminale ha deciso: altri sei mesi di commissariamento per ripristinare legalità alla città di Foggia.
Una decisione assunta dopo la relazione del Prefetto di Foggia, dott. Maurizio Valiante, indirizzata al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al Consiglio dei Ministri. Il Comune necessità di proseguire nell'azione di ripristino della legalità. La decisione finale che, nel merito, dovrebbe terminare nell’agosto del 2023. Il condizionale è d’obbligo, non per la scadenza commissariale, bensì per il ripristino della legalità. Dopodiché si ritornerà alle urne nell’autunno dello stesso anno, ridando ai foggiani la scelta. Il termine era febbraio 2022, diciotto mesi dopo.
Nella decisione del Viminale si legge che Foggia necessita di «un maggiore lasso di tempo per completare le attività in corso, scongiurare condizionamenti o forme di ostruzionismo e perseguire, inoltre, una maggiore qualità ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalità organizzata»
La decisione, tuttavia, è stata una richiesta della stessa Commissione, per avere altro tempo nell’azione conferita, dedotta anche da inchieste in corso, oltre quelle sulla mafia locale, anche su altre di alcuni amministratori comunali.
La Commissione regionale di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, insediata presso il Consiglio regionale della Puglia tramite la Sezione Biblioteca e Comunicazione istituzionale, promuove il bando di concorso “Mi impegno per la legalità”.
Il bando consiste nella realizzazione di opere letterarie o artistiche o digitali, è finalizzato alla promozione e diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani ed è rivolto agli studenti degli Istituti secondari di secondo grado del territorio della Regione Puglia.
La domanda di partecipazione, con l’opera candidata, deve pervenire entro e non oltre il giorno 11.11.2022, mediante email indirizzata alla casella Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
“È importantissimo parlare con i nostri ragazzi e le nostre ragazze” - ha detto la Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone - “Oggi più che mai, in questo tempo così liquido che anche gli occhi ormai s’incontrano a malapena, in cui ‘chattarsi’ vince sul parlarsi, tanto che importa se il dito dall’altra parte della tastiera non l’hai mai nemmeno visto, in cui i rapporti reali non esistono più se non come rimorchio a quelli virtuali, perdersi è molto più che una remota possibilità: è piuttosto una triste tangibile prospettiva. A noi adulti allora spetta il compito difficilissimo, da un lato di aiutarli a tenere i piedi ben piantati per terra, dall’altro di metterli al corrente di tutti i pericoli che la vita può riservargli, ancora di più se ti allontani da tutto, persino da chi ti ama ed è lì in carne e ossa a un passo da te, per entrare, invece, in un mondo che esiste sempre e soltanto fino a un certo punto. Perché la verità, ammesso che ce ne sia una e basta, è che soltanto in mezzo alla strada vera, camminando accanto alle altre persone, impari a vivere, e la bussola più sicura resta la famiglia o chi ogni giorno prova, tra i banchi di scuola, a guadagnarsi un pezzettino della tua fiducia e a convincerti che la conoscenza è davvero l’arma più potente che abbiamo per difenderci dalle ingiustizie, oppure, per evitare di esserne complici. Per questa ragione il concorso ‘Mi impegno per la legalità’, proposto dal collega Perrini, presidente della Commissione regionale di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, è straordinario. Per questo lo abbiamo accolto fin da subito con grande favore. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi devono avere ben chiaro che la criminalità non è un’alternativa. È di poche ore fa la notizia del report realizzato per il Viminale e il ministero della Giustizia che vedrebbe la Puglia ai primi posti della classifica per la crescita di Baby Gang. Risse, atti di bullismo, furti, rapine, minacce armate: non è questa la Puglia che vogliamo. Ha detto bene Giovanni Falcone: ‘la mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano, e come tutti i fatti umani ha un inizio e una fine’. Dipende da noi.”
Il Presidente della Commissione Perrini Renato, ha dichiarato “Chiediamo agli studenti di impegnarsi alla realizzazione di un’opera che porti un messaggio chiaro ai loro coetanei, affinché ogni cittadino sia consapevole che le regole e le norme devono essere rispettate, non per obbligo, ma perché migliorano la società in cui viviamo.”
Il concorso ha la finalità di contribuire all’educazione alla legalità, favorendo lo sviluppo nei giovani della coscienza civile e democratica e la riflessione sui temi connessi, per incentivare la partecipazione attiva nella lotta alla criminalità e alla corruzione.
Si intende sollecitare l’ideazione di un messaggio che giunga agli altri studenti, anche attraverso la promozione che sarà realizzata dal Consiglio regionale della Puglia, che ne acquisirà i diritti di utilizzo.
Sono previsti quarantotto premi pari ad € 500,00, che saranno assegnati agli Istituti scolastici che hanno candidato l’opera.
I premi sono distribuiti per le diverse province, tenuto conto della popolazione scolastica.
Di seguito i documenti in PDF e la determinazione di approvazione del bando, in Word il modello di domanda.
.«I giudici, diceva Paolo Borsellino, possono agire solo una parte della lotta alla mafia. E’ compito della scuola, con l’educazione alla legalità, rovesciare i fenomeni malavitosi, fornendo cultura dello Stato e delle istituzioni. Alla sottocultura mafiosa si risponde con la cultura dell’impegno e della conoscenza, che si trasforma in coscienza. È da questo assunto che è nata l’idea della Commissione regionale di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, insediata presso il Consiglio regionale della Puglia, tramite la Sezione Biblioteca e Comunicazione istituzionale, di promuovere un concorso per la realizzazione di opere letterarie o artistiche o digitali, finalizzato alla promozione e alla diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani.
Solo le nuove generazioni, con un approccio ancora non sporcato dal ricorso al compromesso e dall’ambiguità morale e con la loro creatività, possono privare le organizzazioni criminali del consenso sociale che è alla base del loro potere».
È quanto dichiara il consigliere regionale Sergio Clemente consigliere segretario della Presidenza del Consiglio pugliese e componente della Commissione regionale di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia.
Il concorso, dedicato a singoli studenti oppure a gruppi di studenti ed indirizzato agli iscritti nell’anno scolastico 2022/2023 ad un Istituto secondario di secondo grado del territorio della Regione, premierà 48 lavori con premi in denaro da 500 euro ciascuno che verranno dati alle Scuole che hanno candidato l’opera. Saranno 8 i premi previsti per la provincia di Foggia. È possibile candidare entro il prossimo 11 novembre opere letterarie, racconti, testi, saggi, articoli giornalistici, interviste, poesie, disegni realizzati con qualsiasi tecnica, video, canzoni, video di balletti, rappresentazioni teatrali, fotografie, meme, graphic novel, fumetti, e qualsiasi altra opera originale, realizzata da alunni dell’Istituto scolastico e per la quale i diritti di utilizzo non siano mai stati ceduti a terzi.
I temi possono essere i più disparati. Si va dalla conoscenza e lotta del fenomeno mafioso, della corruzione e delle forme di criminalità e illegalità alla prevenzione e al contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura fino alla gestione dei beni confiscati, con particolare riferimento all’uso sociale. Le opere potranno anche essere incentrate sulle vittime di mafia.
«Il concorso è una bellissima iniziativa per lavorare con i nostri ragazzi e sensibilizzarli sul tema della legalità. Tenere alta l’attenzione in classe è fondamentale affinché l’apprendimento diventi traccia di vita grazie ad un’antimafia che premia le qualità e l’ingegno dei giovani», conclude Clemente.