Nella mattinata odierna, 29 novembre 2022, la Sala Operativa della Guardia Costiera di Manfredonia veniva attivata a seguito di un allarme bomba nel porto commerciale di Manfredonia. La segnalazione, pervenuta dal comando della motocisterna “SINDACO MALVITO” e riferita alla stessa unità, agli ormeggi nella banchina di ponente con 7 persone di equipaggio, sarebbe di lì a poco stata aggiornata con l’informazione del divamparsi di un incendio, il ferimento di un membro dell’equipaggio ed il contestuale aprirsi di una falla con la fuoriuscita di sostanze inquinanti.
L’importante scenario rappresentato consisteva in realtà in una vasta esercitazione organizzata dalla Guardia Costiera di Manfredonia, sotto il coordinamento del 6° M.R.S.C. - Maritime Rescue Sub Centre e del C.C.A.M. – Centro di Coordinamento Ambientale Marino della Direzione Marittima di Bari nell’ambito delle periodiche attività addestrative di soccorso in mare svolte dagli uffici periferici del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e finalizzata all’implementazione e verifica delle procedure di ricezione e valorizzazione degli allarmi, di risposta iniziale e di gestione della crisi in applicazione alle vigenti pianificazioni emergenziali tra cui il Piano Locale Antinquinamento del Compartimento Marittimo di Manfredonia, la Monografia Antincendio del Porto di Manfredonia ed il Piano di Security Portuale.
La simulazione del complesso evento ha visto la partecipazione di un articolato dispositivo di pronta reazione alle emergenze e soccorso composto da ben 5 unità navali appartenenti alla Guardia Costiera, Carabinieri, corporazione piloti del porto, rimorchiatori ed operatori portuali nonché di pattuglie terrestri delle Forze di Polizia e di soccorso tra cui i Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, 118, con l’assistenza del personale dell’Autorità di Sistema Portuale di Manfredonia e del gruppo ormeggiatori.
Contestualmente alle attività di spegnimento dell’incendio, avvenute sia mediante l’implementazione delle procedure di emergenza interna della nave e del Porto che a cura delle unità navali intervenute, sono state testate le procedure antinquinamento: sono state distese dalla locale società Ecolmare Gargano panne galleggianti al fine di circoscrivere la “chiazza inquinante” ed in seguito impiegate panne assorbenti per il completo recupero della sostanza fuoriuscita. Allo stesso tempo, è stata simulata l’evacuazione medica di un membro ferito dell’equipaggio con l’intervento di personale medico del 118 di Manfredonia e sono state implementate le misure di security portuale a cura delle Forze di Polizia e dell’Ufficiale alla Sicurezza (P.F.S.O) dell’Autorità di Sistema Portuale di Manfredonia, che ha provveduto altresì ad incrementare le misure di controllo al gate di accesso.
Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco di Manfredonia che ha assunto la direzione delle attività antincendio e scongiurato l’ulteriore pericolo per la pubblica incolumità e per le infrastrutture portuali.
Le operazioni esercitative sono avvenute sotto la direzione della Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Manfredonia.
L’intero evento ha costituito occasione per poter testare nell’ambito di una configurazione quanto più possibile realistica le delicate e fondamentali fasi di gestione e coordinamento delle plurime risorse di soccorso navali e terrestri in un contesto di affaticamento e stress, di verifica della collaborazione e della sinergia sul teatro di operazioni tra equipaggi di Enti e Amministrazioni diverse.
nota di Angelo Riccardi, ex sindaco di Manfredonia.
«“Dite a Riccardi che preferiamo che apre l’ano invece della bocca… Una persona così schifosa non dovrebbe più respirare... mercenario venduto prostituta!”.
Leggere un messaggio del genere indirizzato alla mia persona mi ha fatto ribrezzo, oltre ad avermi fatto comprendere il livello bassissimo che abbiamo raggiunto.
E così, ieri mattina, 22 novembre 2022, mi sono recato presso il Commissariato di Polizia per depositare l’ennesima querela contro chi pensa che gli insulti possano passare come critica politica o libertà di opinione.
La persona denunciata è rea di diffamazione aggravata, che va oltre ogni consentita tolleranza personale.
Visto che noti giornali online continuano a permettere come nulla fosse la partecipazione alla discussione su facebook di certi personaggi, da oggi querelerò tali soggetti ogni qual volta ci saranno gli estremi per poterlo fare.
Tutto ciò, nella remota speranza che s’impari a collegare il cervello prima di scrivere. E se in passato ho ritirato la querela dopo suppliche e scuse, da oggi me ne guarderò bene dal farlo».
[ndr] esprimere il proprio pensiero è inalienabile, un diritto costituzionale, normato da leggi che tutelano l’offeso se l’espressione lede la persona o cose. Molti credono che tutto è accettabile, che in virtù di un articolo presente nella Costituzione italiana, tutto si può dire, si può esprimere. Non è così. Come lo è la pubblicazione dei cosiddetti post sui social che se offensivi andrebbero rimossi per non incorrere in sanzioni e querele. E quest’ultimo compito spetta a chi amministra la pagina social, che, se non controllata, è denunciabile per omesso controllo. È la legge, che piaccia o meno. Ricordatevelo sempre! [ndr]
nota di Angelo Riccardi, ex sindaco di Manfredonia.
«Ieri (17 novembre 2022 – ndr.), dopo dieci anni di processi, la Corte d'Appello de L' Aquila ha messo la parola fine ad una delle pagine più difficili della mia vita, confermando la sentenza di piena assoluzione di primo grado del Tribunale di Pescara dell'11 novembre 2019.
Dopo dieci anni, passati tra la gogna mediatica e la denigrazione pubblica attraverso ogni mezzo di comunicazione possibile, raccolgo la soddisfazione di aver visto affermata la mia assoluta estraneità alle accuse che mi venivano contestate. In questi lunghi dieci anni sono stato sempre presente in ogni udienza per rispetto di chi era chiamato a giudicarmi, ma soprattutto per rivendicare a testa alta la mia innocenza.
Nulla e nessuno mi potrà ripagare per le delusioni e le sofferenze che questa vicenda mi ha procurato, ma non posso nascondere che questa esperienza mi ha regalato nuove amicizie e la capacità di guardare con maggiore consapevolezza alle vicende giudiziarie, evitando di esprimermi senza conoscere le storie delle persone coinvolte.
In ultimo sento il dovere di ringraziare il Prof. Vincenzo Muscatiello e l’Avv. Guliano Milia, che in questi anni con dedizione e professionalità hanno assunto la mia difesa, senza aver fatto mai venire meno il loro supporto personale e umano.
E a tutti coloro che per anni mi hanno reso il loro bersaglio preferito, sento di dire solo una cosa: vi auguro di non trovarvi mai ad essere vittime innocenti di un guaio giudiziario, perché non so se riuscireste a sopravvivere all'inferno sulla Terra».
Il 14 novembre, in occasione della giornata mondiale del diabete, presso l’Auditorium Mons. Vailati, si è tenuto il meeting “ PREVENIRE E CURARE IL DIABETE: una scommessa sociale culturale sanitaria ” organizzato dal Lions Clubs Manfredonia Host 1968, con la collaborazione dell’Ufficio Diocesano per la pastorale della salute - Arcidiocesi di Manfredonia - San Giovanni Rotondo - Vieste.
La lotta al diabete è una delle grandi sfide mondiali che Lions Clubs International ha fatto proprie negli oltre 200 paesi del mondo in cui è presente, Il nostro è un obiettivo strategico per ridurre la diffusione del diabete e migliorare qualità di vita dei diabetici.
Il diabete è un’epidemia globale che colpisce un sempre maggior numero di uomini, donne e bambini di tutto il mondo. Il diabete può condurre a complicazioni al cuore, ai vasi sanguigni, agli occhi, ai reni, al sistema nervoso e ai denti. Nei paesi industrializzati il diabete è la principale causa delle malattie cardiovascolari, della cecità, dell’insufficienza renale e dell’amputazione degli arti inferiori.
L’impegno dei Lions italiani è rivolto a un’attività di sensibilizzazione e di educazione sanitaria che sono fondamentali per favorire una diagnosi tempestiva della malattia e diffondere la cultura di una corretta alimentazione e un sano stile di vita, ai fini della prevenzione.
A presiedere il tavolo del meeting, il Presidente del Club, Dr. Roberto Lo Scocco, il quale ha voluto ringraziare per la partecipazione il numeroso pubblico in sala, e tutti gli illustri relatori intervenuti, in primis il Dott. Salvatore De Cosmo, Direttore Struttura Complessa di Endocrinologia e Diabetologia, Capo Dipartimento di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, poi il Prof. Luigi Talienti, Dirigente Scolastico dell’ I.P.E.O.A. “M. Lecce” di San Giovanni Rotondo - Manfredonia, e il Presidente della Circoscrizione Daunia Lions, Dr. Michele Ciavarella.
Moderatore della serata il Dott. Giuseppe Grasso, dell’Ufficio Diocesano per la pastorale della salute, il quale ha introdotto l’argomento ed ha ribadito che il diabete in quanto malattia cronica può essere debellata solo con un’attenta e assidua educazione alla salute con un corretto stile di vita.
Il Dott. De Cosmo nella sua ampia e dettagliata relazione ha snocciolato dei dati molto preoccupanti, se si pensa che ogni 20 minuti muore una persona di diabete, ogni 30 minuti una persona ha un ictus, ogni 3 ore una persona entra in dialisi e cosi via. A tutto questo bisogna aggiungere la notevole spesa che lo stato sostiene per questa malattia cronica. Cosa fare allora? Bisogna cambiare stile di vita. Bisogna seguire una dieta ipocalorica con l’assunzione di molta frutta e verdura, legumi, e attività fisica di almeno 30 minuti al giorno. Molta importanza è stata data anche alla prevenzione del diabete in età adolescenziale, in quanto si assiste giorno dopo giorno a un aumento dei casi affetti da tale malattia. Bisogna educarli sin da piccoli a una corretta alimentazione e alla pratica di sport, evitando di farli passare tanto tempo davanti alla TV.
La "Dieta Mediterranea", che potrebbe ridurre del 30% i rischi di questa patologia, è stata oggetto di approfondimento.
Infine c’è stato l’appassionato intervento del Prof. Talienti, educatore e volontario in campo sociale, che oltre a ripetere i concetti già emersi, ha evidenziato l’attività didattica educativa svolta nel proprio istituto, preparando, sul piano umano, culturale e professionale gli allievi, affinché operino in maniera responsabile e qualificata nel settore ristorativo facendo proprie le buone pratiche alimentari illustrate, relativamente alle scelte qualitative degli alimenti e alla loro preparazione.
Sottolineata l’importanza del tema dell’evento, dagli autorevoli patrocini: Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Foggia, Associazione Medici Cattolici di Manfredonia, Società italiana di Medicina Generale Prov. di Foggia, Unione Cattolica Italiana Insegnanti di Manfredonia, L’UniTre di Manfredonia, il Rotary Club di Manfredonia, e il Circolo Unione di Manfredonia.
Nel suggestivo scenario del Golfo di Manfredonia, in una cornice di motori di altri tempi, è andata in scena domenica 13 novembre “Ruote nella storia 2022”, manifestazione organizzata da ACI Storico - sezione di Foggia ed Automobile Club Foggia.
Un raduno di oltre 60 equipaggi a bordo di indimenticabili auto d’epoca, tra cui alcune Ferrari del Ferrari Club Ascoli Satriano, che hanno fatto accorrere centinaia di appassionati, collezionisti e curiosi presso Piazzale Diomede per ammirare i preziosi bolidi e vivere un viaggio a ritroso nel tempo. Numerosi i Club Automobilistici del territorio coinvolti.
Dopo la passerella di rito per le strade di Manfredonia e un momento di convivialità organizzato al porto di Manfredonia, i partecipanti, a bordo degli scintillanti veicoli, si sono diretti al Museo storico dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana, per visitare il tempio della sicurezza e la minuziosa collezione del centro, per un tuffo nella storia pompieristica e della Croce Rossa Italiana. La struttura, vestita a festa, ha ospitato oltre 150 persone, tra cui anche alcuni bambini coinvolti nell'organizzazione, i cui volti hanno restituito tutta la magia del momento.
Soddisfatto il presidente dell’ACI di Foggia Raimondo Ursitti: “La manifestazione si è tenuta malgrado le previsioni meteo rischiassero di vanificare l’enorme sforzo fatto per allestire una kermesse memorabile, a maggior ragione dopo le privazioni vissute nel periodo pandemico, su tutte il contatto con gli altri. La presenza dei tanti visitatori tutti insieme e nello stesso luogo è il tangibile segno di un graduale ritorno alla normalità”. Apprezzatissimo dai partecipanti anche il momento pomeridiano, che ha visto, nel piazzale antistante il Museo, crearsi un’atmosfera frizzante e festosa, con musica, balli e i luccicanti colori delle auto d’epoca a far da sfondo. La visita è stata guidata, come sempre, dall’ideatore Michele Guerra che, con passione e determinazione, è riuscito ancora una volta ad affascinare i visitatori e a far assaporare la bellezza del tempo che fu.
[FOTO: AUTOMOBILE CLUB FOGGIA]
Presenti, tra le autorità civili, il sindaco di Manfredonia Gianni Rotice, gli amministratori del Comune di Manfredonia, il presidente del Parco nazionale del Gargano Pasquale Pazienza, i parlamentari foggiani Giandiego Gatta, Annamaria Fallucchi e Giorgio Lovecchio. La benedizione di rito alle auto, invece, è stata officiata da Don Alessandro Gambuto, parroco della chiesa ‘Stella Maris’. “Ringrazio tutti di cuore per la presenza, la partecipazione ed il supporto - conclude Ursitti -.
Ma il più grande ringraziamento voglio rivolgerlo a tutti gli appassionati che, con la loro massiccia partecipazione, hanno reso questa giornata davvero indimenticabile. Come ACI Storico siamo impegnati a far crescere un settore che merita di essere conosciuto, goduto e valorizzato. La kermesse di domenica si inserisce a pieno titolo in questa sfida. La prima partita è vinta. Il campionato sarà lungo ed entusiasmante”.
Il n.120, Anno XIII, di "Voci e Volti", il periodico dell’Arcidiocesi di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo, è online ed è consultabile sul suo sito.
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messaggio di + P. Franco Moscone crs.
«Carissimi e carissime
La guerra è pura follia, ed è nemica sia della ragione che della fede. Al contrario, la PACE nasce da cuori pensanti e menti illuminate. Certo, il più grande nemico della PACE è lo scoraggiamento, la rassegnazione, peggio ancora l’indifferenza: subdola convinzione che la PACE sia solo il prodotto di accordi tra potenti della terra, mentre è interesse vitale di ogni persona. Per questo, coloro che domani si metteranno in marcia nelle piazze d’Italia compiono un’azione propositiva, di alto valore politico e di autentica cittadinanza attiva: a questo unisono grido di PACE mi unisco anche io, impossibilitato a partecipare per motivi di salute. Come persone che credono nei valori della Costituzione, e a maggior ragione come credenti in Cristo, principe della Pace, non possiamo rimanere neutrali: ci indigniamo e gridiamo un secco no all’uso delle armi e a ogni forma di violenza perpetrata in nome di ideologie e imperialismi economici e politici. Se la guerra ci ha resi spettatori, la PACE ci chiede invece di diventare protagonisti, per ritessere relazioni umane e internazionali che promuovono la vita e la dignità di ogni uomo e donna insieme al rispetto del Pianeta. Per questo nessuno dovrebbe domani chiudersi a difesa delle proprie comodità, o preferire rimanere appartato in sacrestie o anonimi luoghi che si definiscono “religiosi”: la PACE non riguarda solo chi è in situazione di guerra, ma riguarda tutti, nessuno escluso. Che le manifestazioni di domani siano un segno di rottura e di rifiuto della logica della strapotenza, e non per paura, ma per convinzione, e per noi cristiani annuncio di Vangelo. Come diceva don Tonino Bello, “la PACE non è un bene di consumo, ma il prodotto di un impegno. Non un nastro di partenza, ma uno striscione di arrivo. La pace prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino in salita”. E, allora, domani invito tutti, piccoli e grandi, a schierarsi per la PACE, in modo da realizzare un radicale cambio di direzione e dare una svolta a questa nostra storia».
Importanti novità sono emerse nel corso della seconda campagna di scavi, che si è conclusa in questi giorni a Siponto (Manfredonia), condotta dalle Università di Bari e di Foggia, con la direzione dei professori Roberto Goffredo, Maria Turchiano (Unifg) e Giuliano Volpe (Uniba), su concessione del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta, Andria, Trani e Foggia (Soprintendente arch. Anita Guarnieri, Funzionario responsabile dott.ssa Donatella Pian), la Direzione Regionale Musei Puglia (Direttore dott. Luca Mercuri, Direttore del Parco Archeologico arch. Francesco Longobardi).
Oltre a numerosi edifici di età medievale, case, magazzini, fosse granarie, sepolture, individuati in particolare nel quartiere prossimo al porto, tra cui emerge un imponente edificio medievale risalente probabilmente agli anni di Federico II, nel cuore della città, dove si è indagata una grande domus medievale, articolata in vari ambienti e dotata di un pozzo, un rinvenimento di particolare interesse riguarda l’anfiteatro di età romana. Costruito nell’età di Augusto, quando la città visse un significativo momento di monumentalizzazione, l’edificio per spettacoli fu abbandonato verosimilmente in età tardoantica (V-VI secolo), come in quasi tutte le città romane, per effetto della diffusione del cristianesimo, e soprattutto diventò una sorta di cava per recuperare materiali edilizi in età medievale, quando l’edificio fu letteralmente “cannibalizzato”. Al di sopra dell’anfiteatro si sviluppò parte della città medievale e un cimitero.
La presenza dell’anfiteatro era nota da secoli, anche perché le strutture erano state in parte riutilizzate in una masseria moderna, e l’ulteriore conferma è arrivata dalle indagini aeree e geofisiche: ora però lo scavo ha fornito evidenti elementi materiali. Gli scavi recenti hanno infatti potuto accertare, in due punti diversi, la conservazione del muro perimetrale, realizzato in una bella opera reticolata, fino a quasi tre metri di altezza. Diversamente da quanto si poteva temere, il livello di conservazione del monumento è significativo almeno nella parte inferiore del muro di delimitazione e, verosimilmente, anche nella parte inferiore della cavea e nell’arena.
L’anfiteatro, posto come di consueto in periferia, quasi a ridosso delle mura, per motivi di ordine pubblico e anche per facilitare l’accesso di chi veniva dalle campagne o da abitati vicini per assistere a giochi gladiatori, aveva dimensioni considerevoli (circa 78 m di lunghezza e 68 m di larghezza) e poteva accogliere circa 8.000 spettatori.
Gli scavi futuri potranno consentire, si spera, di esporre progressivamente l’intero edificio, che potrebbe rappresentare una componente essenziale del parco archeologico, insieme alla basilica paleocristiana, ai quartieri medievali, alla zona portuale e ai vari edifici ancora sepolti che la futura ricerca archeologica potrà indagare.
«Al di là delle specifiche e note valenze archeologiche del sito di Siponto - commenta la Soprintendente, arch. Anita Guarnieri - l’esperienza di collaborazione tra la Soprintendenza ABAP BAT e FG, la Direzione Regionale Musei e le due Università coinvolte è testimone del rapporto sinergico avviato tra i vari Istituti da qualche tempo.
Nel considerare che la ricerca scientifica si pone sempre come lo strumento di conoscenza e di consapevolezza delle proprie identità, ci si augura che tutta l’area e i materiali archeologici rinvenuti possano presto essere valorizzati grazie all’elaborazione di un progetto organico anche a fronte di ulteriori future attività di lavoro congiunto».
«La collaborazione trasversale tra Ministero e Università, presupposto per consentire attraverso un dialogo costante, un vivace e costruttivo dibattito scientifico, sta dando ottimi frutti - riferisce il Direttore Regionale Musei Puglia, dott. Luca Mercuri- Questa preziosa riconnessione tra ricerca e tutela sta aumentando conoscenze che saranno fondamentali per le attività di valorizzazione in corso a Siponto, ma anche in vista dell’ampliamento delle aree di visita del Parco. Ringrazio la Soprintendente Guarnieri e i Professori Volpe, Turchiano e Goffredo per questo percorso condiviso, concepito in una logica di collaborazione e sviluppato in un’ottica di sistema».
- Veduta aera di edifici medievali individuati nel quartiere portuale di Siponto.
- Vedute aree dei saggi di scavi in corrispondenza del muro perimetrale dell’anfiteatro romano di Siponto.
- Scavo di sepolture medievali in fosse comuni nei pressi dei ruderi dell'anfiteatro romano.
- Tratti del muro perimetrale dell’anfiteatro romano evidenziati dagli scavi condotti a Siponto dalle Università di Bari e di Foggia.
- Ricostruzione della forma dell’anfiteatro romano di Siponto sulla base degli scavi e dei resti individuati.
nota di Angelo Riccardi.
«Come ampiamente prevedibile, la Suprema Corte di Cassazione in data odierna ha dichiarato in via definitiva la mia incandidabilità temporanea.
Anche in questa occasione mi viene imputata la responsabilità di non aver vigliato per evitare le presunte ingerenze esterne, senza mai comprendere quali siano mai state le attività che hanno determinato l’infiltrazione dei gruppi criminali.
Inoltre la Corte continua nell’assurdità di definire tale provvedimento preventivo e non sanzionatorio, pur davanti alla palese ed evidente mortificazione umana e civile dei soggetti interessati al provvedimento.
Soltanto ieri parlavo di una narrazione sensazionalista del ruolo dei politici ingiustamente coinvolti negli scioglimenti degli enti per infiltrazioni mafiose e non mi aspettavo nulla dalla giustizia italiana su questo tema.
Come ho già preannunciato in più di un’occasione, farò ricorso alla Corte di Giustizia Europea».
"Voci e Volti", il periodico dell’Arcidiocesi di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo, è online ed è consultabile sul suo sito.
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La stagione autunnale ha fatto il suo ingresso, con un mese di settembre che giorno per giorno non finisce di sorprendere la comunità. Tra politica nazionale, geopolitica in fase di svilluppo, purtroppo con azioni belliche che minano la sopravvivenza delle popolazioni, crisi energetiche che stanno letteralmente mettendo in ginocchio persone e aziende, la Chiesa affronta i problemi succitati, ananlizzandoli nei vari argomenti che la rigurdano, cecando di conferire speranze e invitando i potenti e riflettere e porre rimedi.
In questo numero, Il n.119, Anno XIII, di “Voci e Volti”, si parla di Assemblea Diocesana esperenziale, della presentazione della nota pastorale dell’Arcivescovo p. Franco Moscone per l’anno pastorale 2022/2023, del 23 settembre Giornata Missionaria Mondiale, di riflessioni sullo stato attuale belligerante e responsabilità del nuovo Governo, invitando a ricostruire la partecipazione, con un interessante articolo di Francesco Occhetta, gesuita e scrittore, "Mancano le riforme e una legge elettorale garantisce l’oligopolio a partiti rimasti orfani di iscritti".
Si parla anche di Vescovi pugliesi e 60 anni di rinnovamento della chiesa con il Vaticano II. Una lettura molto interessanate è l'intervento del Cardinale O’Malley, arcivescovo di Boston, alla festa di San Pio da Pietrelcina nel ventennale della canonizzazione. C'è la consueta nota pastorale di p. Franco Moscone sulla Chiesa che abita il Gargano, invitandola ad ascoltare.
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