Non è la prima volta che da questa testata giornalistica indipendente si solleva, si potrebbe dire ormai, l’annoso problema “aumento SI – aumento NO” della tassa sui rifiuti solidi urbani e loro smaltimento nel comune di Monte Sant’Angelo, la famigerata TARI. Dal 2017 in poi è diventato argomento ridondante, già ripreso nel 2014 quando l’Amministrazione guidata dal già Sindaco Antonio Di Iasio tentò la stessa cosa con l’allora TARSU. Tentò, appunto, perché in quell’occasione i Montanari protestarono molto vivacemente, con tanto di discussione aperta nell’aula del Consiglio comunale, ripresa in video da newsGargano, concludendosi con un ritorno sulle decisioni convenute. Un atto di presa di coscienza dell’allora Amministrazione, che comprese le rimostranze dei cittadini e loro necessità primarie. Un atto di condivisione con l’allora opposizione, la stessa che oggi è imputata dell’aumento della TARI, dove i principali attori della protesta furono i Consiglieri Generoso Rignanese e Giovanni Vergura, oggi ambedue assessori e perciò decisori, con il resto della Giunta comunale, sindaco d’Arienzo in primis, di una tassa che di fatto mette le mani nelle tasche di cittadini, da molti mesi già dilaniati dagli aumenti energetici e caro vita del Governo.
Tutti i video si riferiscono alla protesta del 2014, un modo per ricordare e, chissà, svegliare...
{youtube}95two5Epg8M{/youtube}
La domanda nasce spontanea, prendendo in prestito un detto popolare, come mai nessun oggi protesta? Forse approva? O forse ha compreso “aritmeticamente” che i costi da sostenere con il pagamento ridurranno il gettito fiscale e perciò i derivanti sui contribuenti montanari?
{youtube}kcBYxccUCGQ{/youtube}
Dell’annoso problema ne parlano due forze cittadine di opposizione, una del Consiglio comunale, sempre meno incluso nelle decisioni (si vedano quelle su tutte le azioni intraprese sulla candidatura di Monte a Capitale della Cultura italiana 2025, come fa notare a più riprese il Conigliere di opposizione Matteo Notarangelo, anche sulla scelta dei componenti del Comitato tecnico-scientifico), l’altra associativa che sta cercando di svegliare anime molto sopite al soporifero vento di un Progetto Comune che del futuro ha occhi che non vedono neanche la punta del proprio naso. Di controcanto c’è la risposta dell’attuale Amministrazione, che rimanda ai mittenti le rimostranze scritte, mostrando le carte e affermando che non c’è stato nessun aumento, anzi una riduzione sul gettito dell’anno 2022.
{youtube}-aqwX5JcIhI{/youtube}
Una risposta, e non ci stancheremo mai di ribadirlo, cui siamo stati informati da organi terzi all’Amministrazione vigente, che preferisce pubblicare sui social piuttosto che render partecipe la stampa, seguendo i canoni deontologici dell’informazione e comunicazione. È questione di rappresentanza, di rispetto, di educazione, che lascia spazio alla supponenza e alla permalosità.
{youtube}12VLfGtoFgU{/youtube}
Qui non si fa il processo ai fatti, solo informazione. Pertanto, cronologicamente, si riportano le tre note suddette.
{youtube}p05AQR7S-cY{/youtube}
Di seguito la nota stampa del Movimento politico A MONTE – Monte Sant’Angelo
L’Amministrazione d’Arienzo aumenta di nuovo la TARI
«Da alcuni giorni i cittadini di Monte Sant’Angelo stanno ricevendo i bollettini di pagamento della tassa rifiuti 2022 e stanno prendendo atto di una sorpresa negativa: anche per l’anno 2022 l’Amministrazione d’Arienzo ha aumentato la tassa rifiuti!
Durante i lavori del Consiglio Comunale di fine luglio la maggioranza “Progetto Comune”, con l’approvazione del Bilancio 2022, con il solo voto contrario del Gruppo “A Monte”, ha aumentato di circa l’11% la tassa: è l’ennesimo aumento dopo quelli avuti anche negli scorsi cinque anni.
La nostra preoccupazione è che l’assessore al Bilancio, Generoso Rignanese, ha annunciato che anche per il prossimo anno aumenteranno la TARI!
Cosa ne pensano gli assessori/consiglieri del PD (Rignanese e Vergura) che con le Amministrazioni precedenti organizzavano scioperi e contestazioni per opporsi all’aumento della TARI? Come mai oggi non hanno più le stesse soluzioni che avevano quando erano all’opposizione (diminuzione o annullamento dello stipendio di Sindaco e Assessori)? L’Assessore al bilancio, Generoso Rignanese, quando è stato aumentato il costo della TARI, dov’era? Quando, anziché azzerare le indennità degli amministratori, le aumentavano, dov’era? Eppure, nel dicembre 2013, l’allora consigliere Rignanese aveva sempre una soluzione pronta!
Per evitare continui aumenti, la maggioranza d’Arienzo ha pensato di risparmiare sui costi quando ha bandito il nuovo appalto?
Una cosa è certa: si amministra la città spendendo soldi e aumentando le tasse quando invece si dovrebbe ridurre il superfluo per venire incontro alle esigenze di cittadini già provati dagli aumenti di altre utenze di prima necessità».
Di seguito la nota stampa dell’associazione politico-culturale “Armonia” – Monte Sant’Angelo
L’Amministrazione PD aumenta ancora la TARI, ma i cittadini non reagiscono
«Mentre la Giunta Di Iasio si accingeva a definire l'importo della TARI (tassa sui rifiuti) per il 2014, la popolazione montanara scese in piazza per contrastare la proposta di aumento del 10%.
La protesta popolare raggiunse il suo obiettivo e la TARI non aumentò.
Successivamente l'Amministrazione D'Arienzo, egemonizzata dal PD, nel periodo 2017-2021 aumentò la TARI del 30%.
La stragrande maggioranza della popolazione non reagì, tutta presa dalla speranza di "un favore" (più precisamente "un posto") da parte del nuovo leader di Monte, Raffaele Piemontese.
Anche per il 2022 l'Amministrazione D'Arienzo ha aumentato la TARI: al 30% precedente si è aggiunto un ulteriore 13%.
Anche questa volta nessuna reazione dei cittadini, nessuna protesta popolare!
L' anestesia "piemontese", purtroppo, funziona ancora.
Speriamo che questo dannoso "sonno della ragione" termini con il risultato delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo».
Speriamo che lo schieramento della opposizione istituzionale e sociale scenda in campo, sollecitando i cittadini al confronto pubblico e alla partecipazione attiva, per chiedere conto all'Amministrazione D'Arienzo delle sue decisioni con l'obiettivo di modificarle radicalmente.
Di seguito la nota stampa di Progetto Comune – Monte Sant’Angelo
I consiglieri comunali di "A Monte" (Forza Italia) si accorgono oggi che NON c'è stato un aumento della TARI? in consiglio comunale dormivano?
«Capiamo che il ruolo della minoranza è quello di mettere in risalto gli eventuali errori della maggioranza, ma mistificare la realtà non è mai stata una strategia vincente perché la verità viene sempre a galla, la campagna elettorale dovrebbe averlo insegnato.
Le ferite del 2014, quando l’attuale minoranza A Monte (Forza Italia) amministrava, evidentemente sono ancora aperte per qualcuno che probabilmente oggi cerca vendetta!
Il 2014 a conguaglio (ultima rata) venne inflitto ai montanari un aumento del 46% della tari. Chissà se ricorda qualche consigliere di minoranza!
Oggi (si vedano delibere allegate), la tari 2022 è più bassa di circa 80.000 euro rispetto al 2021 (ultimo anno di riferimento prima del covid).
- anno 2019 gettito previsto € 2.640.000 circa;
- anno 2022 gettito previsto € 2.560.000 circa.
È una semplice operazione aritmetica, possono riuscirci tutti.
Come detto in consiglio comunale a causa della quota variabile (indipendente dalla volontà dell'amministrazione) può succedere che alcune abitazioni pagheranno più ed altre pagheranno di meno dell'anno 2019.
Inoltre, nonostante siano passati 9 anni da quando qualche consigliere di minoranza era vicesindaco di forza Italia, ed i costi siano aumentati in maniera importante, il gettito risulta più basso di allora.
Tanto si doveva per fare chiarezza».
A quanto pare a Monte Sant’Angelo, seppur in quota oltre gli 800 metri s.l.m., il clima è rovente. Se da una parte si annuncia solo sui social, come se dovessero festeggiare i “Mi piace” anziché delle concrete azioni per il bene comune e pubblico che vanno dapprima condivise con la comunità e non il contrario, dall’altro c’è chi con occhio attento e sempre vigile anche sulla sicurezza urbana, oltre a delibere e determinazioni unilaterali, si preoccupa di denunciare azioni che minano la salute e la natura. Un’opposizione consiliare che finalmente sta cercando di equilibrare una democrazia da tempo unilaterale. Si annunciano nuovi investimenti e costruzioni in controtendenza con la naturale crescita e vocazione territoriale, un nuovo concorso “pubblico” per n° 1 Istruttore Direttivo Cultura", categoria D, su 84 domande pervenute, sempre via social, e quando non se ne può far a meno sul sito istituzionale, disinteressandosi della preziosa e democratica funzione della stampa (sempre che non sia quella amica…). L’ultimo, sul concorso, è un annuncio che fa rima con un precedente che, seppur abbia seguito l’iter legale, ha destato molte perplessità sulla scelta.
Ragionando sul titolo “L’indecenza oltre la sacralità e la sicurezza urbana” è doveroso illustrare il caso del meet up “Monte in MoVimento” e dell’associazione politico-culturale “Armonia” che, in due distinti comunicati inviati in redazione, denunciano l’abbandono in strada di resti di bare estumulate. Non c’è limite alla decenza, alla sacralità, alla sicurezza sanitaria urbana.
«Ormai siamo all'indecenza! I resti delle bare estumulate, buttate all'aria aperta!» la denuncia pubblica con tanto di foto di “Monte in MoVimento”, che prosegue: «Una schifezza unica senza il rispetto di ciò che rappresentano e anche un grave negligenza che potrebbe portare a problemi di salute pubblica; la zona infatti è frequentata da animali, cani, gatti, uccelli, e non si sa mai cosa potrebbero portare con essi rovistando fra i resti delle bare corrose dal tempo. Sindaco, lo ripetiamo da più di 5 anni, DIMETTETEVI! Questa vergogna sarà segnalata alle autorità competenti!»
«Le condizioni di degrado in cui versa il nostro Cimitero peggiorano di giorno in giorno» la nota di “Armonia” che argomenta il caso affrontando altri problemi connessi ai servizi cimiteriali. «Ai montanari che sono giunti a Monte per trascorrere le ferie –prosegue l’associazione di Troiano-, se confrontano il passato e il presente, appariamo non per colpa nostra una Comunità che non ha più rispetto per i morti. Le condizioni igieniche del cimitero sono al limite della decenza. Il servizio di estumulazione non viene eseguito nel rispetto dei defunti. Infatti, i rifiuti speciali sono esposti all'aperto. Molti loculi dell'ossario non sono coperti dalle lapidi. Il servizio pubblico dell'illuminazione di fatto è a dir poco carente. La sostituzione delle lampade esauste avviene molto a rilento. Le condizioni statiche delle gallerie diventano sempre più precarie e pericolose. Date queste obiettive, inaccettabili condizioni del nostro Cimitero, l'Assessore Vergura ha solo due alternative: dimettersi o licenziare il Responsabile del servizio. A LUI LA SCELTA!»
In entrambe i casi il comun problema è posto in evidenza con le conseguenze igienico-sanitarie che potrebbero cagionare alla popolazione. E lo stesso è per le aspre critiche a un’Amministrazione comunale che preferisce confrontarsi e comunicare con chi gli aggrada, dove i minimi comun denominatori sono le dimissioni, dell’assessore Giovanni Vergura e della Giunta del sindaco Pierpaolo d’Arienzo, oltre a "chiedere la testa" del responsabile comunale del settore in oggetto.
E dire che nel 2025 Monte Sant’Angelo vorrebbe diventare la Capitale della Cultura italiana. Ce lo auguriamo, ma i presupposti e le “menti” lasciano molto, ma molto, a desiderare.
«Perché il turismo, a Monte Sant’Angelo, è in crisi?
Ci sono località nel mondo che, per molteplici circostanze storiche, geografiche, religiose, culturali, economiche, sono centri attrattivi per il turismo.
In virtù delle “posizioni di vantaggio” che li caratterizzano, fungono da potente calamita capace di invogliare masse sempre più numerose di persone a raggiungerli, fino a diventare mete preferite di vacanza.
Potrebbe essere il caso di Monte Sant’Angelo. Purtroppo, così non è. Il suo progressivo declino ha registrato una decisa e forte accelerazione nel corso degli ultimi decenni.
Il colpo di grazia le è stato inferto negli ultimi anni. Prova ne è un calo demografico tale da determinarne un impoverimento complessivo e difficile da recuperare per un paese di montagna, privo (o quasi) di attività economiche.
Non rimaneva che il turismo, appunto. Anche questo settore, strategico per lo sviluppo del territorio garganico, ha visto il disimpegno di chi aveva ed ha l’obbligo istituzionale di curarne la crescita.
Forse per incapacità e impreparazione, forse per poca lungimiranza, non sono state adottate misure per invertire il trend involutivo, optando per l’immobilismo, che ha pesato negativamente su intere generazioni.
A proposito del dolce far niente, Matsuo Basho, poeta giapponese del periodo Edo, scriveva: «Sedendo quieto, senza far nulla, la primavera arriva e l’erba cresce da sé».
Gli amministratori pubblici di Monte S. Angelo l’avranno pensata alla maniera del compositore nipponico. Ne è conseguito l’annullamento dei sacrifici di chi nel secondo dopoguerra è stato costretto ad emigrare e, da città lontane, inviava rimesse ai propri familiari rimasti in paese.
Stavolta l’esodo di montanari per andare a vivere fuori provincia o fuori regione o, magari, all’estero, si è contraddistinto rispetto ad alcuni periodi passati per la partenza di interi nuclei familiari.
Wikipedia (l’enciclopedia della rete internet), a proposito dell’evoluzione demografica del centro garganico, così riporta: «Negli anni settanta del secolo scorso migliaia di cittadini di Monte Sant’Angelo si sono trasferiti nella vicina città di Manfredonia, altri invece sono emigrati all’estero. Dal 1990 al 2000, invece, c’è stato un vero e proprio boom di emigrazione dei montanari verso il nord Italia, a causa della forte depressione economica che ha vissuto in questo decennio la città. Questo fattore, ovviamente, ha influenzato l’andamento demografico del paese che peraltro continua ad essere negativo. Infatti, secondo i dati ISTAT dal 2017 a gennaio 2022, quindi in meno di cinque anni, sono emigrate circa 2000 persone e ciò sempre a causa di una forte depressione economica».
Oggi il comune conta 11.418 abitanti, con un indice dell’età media molto elevato. Si direbbe un paese “anziano”.
Il turismo poteva davvero rappresentare il volano per una robusta crescita economica ed arrestare l’emorragia di abitanti.
L’insensibilità mostrata a più riprese dall’ente locale, invece, non lascia ben sperare. Da sempre meta dei pellegrinaggi dei fedeli cristiani fin dal VI secolo, il turismo religioso “disporrebbe” anche dei preziosi eremi situati in località Pulsano di Monte Sant’Angelo, nei pressi dell’abbazia Santa Maria di Pulsano, incastonati su di un anfratto roccioso sul versante meridionale del Gargano.
Le grotte naturali fungevano da abitazioni e luoghi di preghiera per i monaci. Gli eremi di Pulsano, risalenti al X secolo, sono stati eletti “Luogo del Cuore” FAI 2010 e molti di essi accolgono preziosi affreschi a tema religioso.
Eppure questi ambienti, di dimensioni solitamente esigue, giacciono lì, in stato di abbandono e, in quanto esposti alle intemperie, soggetti a deterioramento e crolli, come già accaduto.
I riconoscimenti dell’Unesco e/o del Fai (di cui il territorio di Monte Sant’Angelo non difetta) non sono sufficienti a garantirne la piena utilizzazione e tutela.
Così, il patrimonio storico-culturale diviene “oro buttato”, riprendendo il nome di una inchiesta televisiva italiana del 2010, che allora mostrava lo stato di abbandono di alcune zone del sito archeologico di Pompei.
A differenza degli eremi di Pulsano, a Pompei vi è stata la svolta e la rinascita, con la valorizzazione dei suoi tesori.
Gli eremi, lasciati in pessimo stato di conservazione, senza la necessaria manutenzione e restauro, non compaiono nei “percorsi” culturali nazionali e internazionali: restano, appunto, eremi, lontani dal mondo.
Beni storico–culturali, destinati “all’estinzione” e che rientrano a pieno titolo nell’architettura rurale, sono anche i cosiddetti “pagliai” (al singolare lu pagghiére, in dialetto).
Sono le tipiche capanne in pietra a secco: fungevano da ricovero d’emergenza per le persone e soprattutto da deposito degli attrezzi e da luoghi di conservazione del fieno.
Una volta, si contava la presenza di numerosi pagliai: ora ne sono rimasti pochissimi, ridotti a ruderi fatiscenti, completamente abbandonati a sé stessi.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta offrendo, soprattutto ai piccoli Comuni, un’opportunità storica.
Le amministrazioni locali, quelle attente al proprio territorio, hanno già messo in moto da tempo le macchine comunali che, con un lavoro di squadra, potranno beneficiare delle risorse economiche dell’Unione Europea.
Sarebbe sufficiente conoscere la Costituzione italiana, per cogliere l’importanza della cultura: «Elemento costitutivo dell’identità italiana», come dichiarato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 3 marzo 2022, nel giorno del giuramento. L’articolo 9 della Costituzione prescrive, tra i principi fondamentali, quello della promozione della cultura e della ricerca, la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Si tratta cioè di difendere e valorizzare il patrimonio storico, artistico, monumentale, antropologico, archeologico, archivistico e librario che costituisce testimonianza di civiltà.
Nel 2005 gli Stati membri del Consiglio d’Europa hanno sottoscritto il trattato sul valore del patrimonio culturale per la società, meglio nota come Convenzione di Faro.
Purtroppo, nel territorio garganico i principi costituzionali e gli obiettivi della Convenzione restano spesso solo sulla carta».
[Matteo Pio Impagnatiello,membro Unidolomiti e Matteo Notarangelo sociologo e Consigliere comunale]
nota del meet up “Monte in Movimento” – Monte Sant’Angelo.
«Dopo anni di tagli, la legge di bilancio per il 2022 ha aumentato le indennità previste per i sindaci e per gli altri membri delle giunte e dei consigli comunali. Un provvedimento con molte ragioni, adottato però in assenza di un dibattito pubblico.
Affrontare pubblicamente il tema sarebbe stato forse più corretto oltre che più efficace per contrastare narrazioni di tipo populista.
Sarebbe potuta essere anche l’occasione per iniziare una più ampia discussione sia sui costi della politica che sulla capacità dei vari livelli amministrativi di rispondere ai bisogni dei cittadini.
In un momento di forte criticità per le economie delle famiglie, avremmo apprezzato una discussione politica aperta alle esigenze di tutti.
Tuttavia, prendiamo spunto da un post del 2014 dell'assessore Giovanni Vergura, e gli proponiamo di attuare la sua stessa idea considerando che ora siede tra i banchi della maggioranza:"Sindaco rinuncia all’indennità per pagare la mensa ai bambini e l’assistenza agli anziani".
Siamo abbastanza certi che l'assessore Vergura prenderà esempio da se stesso e si farà promotore nella maggioranza delle proposte che egli stesso ha avanzato in consiglio comunale quando era in minoranza»
nota del movimento politico consiliare di opposizione “A Monte” - Monte Sant'Angelo.
«Nei mesi scorsi, anche durante la campagna elettorale per le comunali, più volte abbiamo avuto modo di dire a chiare lettere che la candidatura di Monte Sant’Angelo a Capitale Italiana della Cultura 2025 sia una cosa importante che noi avremmo sostenuto, e sosterremo, anche in altre sedi istituzionali, qualora ce ne dovesse essere bisogno.
Intanto, apprendiamo che, nei giorni scorsi, il Sindaco d’Arienzo, con un proprio decreto, ha nominato i componenti del Comitato Tecnico Scientifico con compiti di consulenza tecnico-scientifica.
Del Comitato fanno parte personalità del mondo della cultura e delle arti e rappresentanti di diversi Enti pubblici, Università, Associazioni Culturali del territorio.
Cosa che ci lascia sgomenti è, però, la totale assenza di coinvolgimento del Consiglio Comunale, delle Forze Politiche – consiliari ed extraconsiliari – nelle scelte effettuate dal Sindaco e dalla maggioranza, segno, evidentemente, che Progetto Comune si crede autosufficiente e, cosa ancora più chiara, che la candidatura di Monte a Capitale Italiana della Cultura 2025 viene vista come qualcosa di parte e non di tutti.
Coinvolgere tutte le Forze Politiche della città, ripetiamo non solo consiliari, sono segno di forza, di disponibilità al dialogo, di apertura alle idee altrui, a meno che il Sindaco e Progetto Comune non credano che siano ostacolo alle loro scelte, perché di questo ora bisogna parlare: queste sono le scelte dell’Amministrazione e non del Consiglio Comunale, delle Forze Politiche e Sociali della città.
E perché, inoltre, non coinvolgere nel Comitato anche le Istituzioni scolastiche di Monte?
Perché questo modo di agire? Perché fare di un appuntamento importantissimo, di rilevanza nazionale e internazionale, una cosa di parte e non di tutti?
Auspichiamo un ripensamento del Sindaco e di Progetto Comune quale segno di apertura a queste nostre proposte politiche».
nota dell'associazione politico-culturale "Armonia" - Monte Sant'Angelo.
«Il nostro Comune dispone di due soggetti più veloci del campione mondiale Marcello Jacobs.
Il 9 agosto 2022 la Giunta comunale, con propria deliberazione n.167, affidava al Responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale l'obiettivo di predisporre tutti gli atti necessari e indispensabili per rendere accessibili l'Auditorium e l'ex Sala Conferenze del Convento delle Clarisse.
Il giorno dopo, cioè il 10 agosto 2022, la stessa Giunta comunale con la deliberazione n. 172 approvava il progetto definitivo elaborato dall'ufficio Tecnico comunale dell'importo di 499.280,96 euro.
Il progetto approvato consta della relazione tecnica, del computo metrico e di tutti gli elaborati grafici previsti dalla normativa di settore.
BRAVO, ASSESSORE VERGURA!
BRAVISSIMO, ARCH. BISCEGLIA!
Siccome - cosa alquanto unica nel panorama delle attività interne di un Comune - l'Ufficio Tecnico Comunale ha sfornato moltissimi progetti definitivi, sarebbe utile fare chiarezza da parte del Consiglio comunale su tanta produzione e sulla circostanza che ogni volta la elaborazione del progetto esecutivo è stata ed è sistematicamente assegnata a soggetti esterni.
Nell'attesa sollecitiamo una parola chiara da parte dell'assessore Vergura su così straordinaria velocità».
Conoscere l’Africa, quella che crea, pensa, agisce. È il tema dell’incontro che l’Arci Nuova Gestione di Monte Sant’Angelo terrà sabato 20 agosto 2022, alle ore 20:00, dal titolo “"NWANNE NA MBA" Anche in terra straniera potrai trovare un fratello.
Ci saranno racconti della tradizione, della letteratura contemporanea, con la musica, il cinema, l’economia, l’impegno politico, per andare oltre gli stereotipi del “cuore di tenebra” e del sottosviluppo.
L’incontro del 20 agosto è un contributo che l’ARCI di Monte Sant’Angelo vuole dare alla trasformazione della percezione che abbiamo dell’Africa e degli africani. Provando a preparare, per il futuro, un evento più importante.
Si comincia alle ore 20:00 con la presentazione – fatta da Antonio Giardino – del romanzo di Chinua Achebe Le cose crollano, un classico della letteratura africana, pubblicato alla fine degli anni Cinquanta e oggi studiato nelle scuole di molti paesi africani.
È il racconto di un Africa precoloniale – siamo nella terra degli igbo, nell’attuale Nigeria meridionale – e del suo primo e terribile incontro con l’uomo bianco: sicché, come recita il titolo, things fall apart, il mondo e la vita degli igbo crollano.
Alle 21:00 circa verrà proiettato, con l’introduzione di Carmen Notarangelo, un classico del cinema africano, Iene del regista senegalese Djibril Diop Mambéty. Gli abitanti di Colobane, un villaggio poverissimo, sono posti davanti a terribile dilemma: potranno ricevere dei contributi economici da parte di una ricca signora, un fiume di denaro, purché uccidano un uomo, uno dei loro, il droghiere del villaggio.
nota di Matteo Notarangelo, Consigliere comunale di opposizione del Movimento politico “A Monte”.
«Con il silenzio dei cittadini, si continua a esautorare il Consiglio comunale della città di Monte Sant’Angelo delle sue funzioni legittime. Coloro che praticano la delegittimazione del Consiglio comunale, oltre a violare la legge, offendono non solo i Consiglieri comunali, bensì i cittadini della Città e lo Stato italiano.
Il Consiglio comunale è chiamato a esprimere gli indirizzi politici ed amministrativi di rilievo generale, che si traducono in atti fondamentali di natura programmatoria o aventi elevato contenuto di indirizzo politico.
Nella città di Monte Sant’Angelo, queste competenze del Consiglio comunale non sono certe.
L’artico 42 del Testo Unico Enti Locali (TUEL) prevede: al comma 1, che “il Consiglio è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo” e al comma 2, lettera b, che il consiglio ha competenza programmatoria.
L'indirizzo e i programmi sono le attività svolte dal Consiglio comunale e consistono nella formulazione delle scelte con le quali si individuano i fini che il Comune intende perseguire in un determinato momento storico attraverso l'attività amministrativa.
Il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, nonostante quanto previsto dalla legge, con decreto n. 20 del 12.08.2022, ha costituito e nominato il comitato tecnico scientifico per la candidatura di Monte Sant’Angelo a “Capitale italiana della cultura 2025”, senza riferire al Consiglio comunale.
Nel Decreto, si è limitato a richiamare la deliberazione di Giunta comunale n° 166 del 05.08.2022, avente come oggetto “Affidamento obiettivo per organizzazione del dossier di candidatura di Monte Sant’Angelo a “Capitale della cultura 2025”, trascurando che il nuovo Consiglio comunale si è istituito dopo le elezioni amministrative del 12 giugno 2022.
Il comma 4 dell’articolo 42 del Testo Unico Enti Locali, invece, definisce che “le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente articolo non possono essere adottate in via d'urgenza da altri organi del comune o della provincia, salvo quelle attinenti alle variazioni di bilancio adottate dalla giunta da sottoporre a ratifica del consiglio nei sessanta giorni successivi, a pena di decadenza”.
Per non accettare l’involuzione democratica degli organi di governo locale, è mia premura richiamare, in qualità di consigliere comunale, sia l’attenzione dei consiglieri e dei cittadini sul comportamento di chi incarna l’istituzione locale sia invitare il Presidente del Consiglio e il Prefetto a verificare se in questo modo si impedisce il funzionamento legittimo e democratico del Consiglio comunale».
nota dell’associazione politico-culturale Armonia.
«La Giunta comunale, con la propria deliberazione n. 166 del 5 agosto 2022, ha assunto decisioni in merito alla procedura della Candidatura di Monte a Capitale italiana della Cultura 2025.
In particolare, ha costituito la “cabina di regia” interna al Comune.
Ha stabilito che il Sindaco d'Arienzo nominerà il Comitato scientifico.
Ha nominato Pasquale Gatta Coordinatore della Candidatura.
Ha stanziato la somma di 71 mila euro.
Tutte queste decisioni sono state assunte, scavalcando il Consiglio comunale.
La procedura prevede l'elaborazione di un programma annuale di eventi e attività culturali per il 2025.
Infatti, l'art. 42 comma 2 b) del Decreto legislativo n. 267/2000 attribuisce all'Assemblea Consiliare il potere della programmazione.
Il Sindaco d'Arienzo non ha neppure ritenuto opportuno e utile dare al Consiglio comunale la possibilità di emanare un atto di indirizzo.
Il Sindaco d'Arienzo ha calpestato le prerogative dei Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione.
Il Sindaco d'Arienzo ha violato il diritto dei cittadini a concorrere alla elaborazione del dossier della Candidatura.
Ci auguriamo che, prima o poi, si levi in Città qualche altra voce di protesta!»
Gli aggiornamenti in tempo reale saranno comunicati attraverso la pagina facebook dell’associazione (facebook.com/msafrancigena.it