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Dichiarazione di Colomba Mongiello, componente della Direzione nazionale del Partito Democratico

A poche ore dalla manifestazione contro il caporalato, a cui mi dispiace molto non poter partecipare per impegni professionali che mi hanno condotto all'estero, ritengo doveroso esprimere alcune considerazioni provando ad andare oltre la commozione e la compassione che le tragedie dei giorni scorsi hanno suscitato.

Un primo dato di fatto da riportare è che la legge, che ho contribuito a scrivere ed approvare, sta funzionando nella parte repressiva. Arresti, sequestri amministrativi e multe dimostrano che lo Stato è seriamente impegnato a contrastare l'illegalità nei campi.

Altro dato di fatto è che la Regione Puglia è concretamente impegnata a organizzare il servizio di trasporto e di accoglienza dei lavoratori migranti. Impegno che potrebbe garantire risultati migliori con una maggiore collaborazione di aziende agricole e Comuni.

Ecco perché trovo politicamente sbagliato perseguire, come ha dichiarato il ministro Centinaio, la via della revisione della legge senza aver prima fatto in modo che ciascuna delle sue parti sia realmente applicata.

Pensiamo alla 'rete lavoro' costituita per facilitare e legalizzare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro nei campi. In tutta Italia sono solo 3.500 le aziende che hanno aderito al nuovo sistema d'intermediazione. Un numero di poco superiore al 5% delle imprese agricole della sola provincia di Foggia.

Se le aziende non partecipano alla 'rete lavoro', è impossibile stabilire tempi e modalità del trasporto in sicurezza dei lavoratori, italiani e stranieri. Se questo sistema non funziona, ragioniamo insieme su come modificarlo e migliorarlo.

Perché c'è una sola certezza: l'inerzia favorisce la vittoria dei caporali!

Invece di smantellare la legge, Governo e maggioranza potrebbero integrarla introducendo premialità economiche a vantaggio delle aziende che operano legalmente, rendendole riconoscibili con il 'marchio etico' attribuito a chi promuove lavoro vero e non lavoro nero.

Così come dovrebbero agire rapidamente ed efficacemente per vietare le aste al doppio ribasso praticate dalla Grande Distribuzione Organizzata, che penalizzano doppiamente i produttori di fatto imponendo prezzi di vendita del prodotto trasformato che non consentono la copertura dei costi.

Se davvero vogliamo sconfiggere i caporali certamente dobbiamo reprimere severamente ogni forma di sfruttamento e altrettanto certamente dobbiamo costruire un'alleanza tra imprese, lavoratori e consumatori per mettere al bando chi non ha scrupoli a sfruttare agricoltori e braccianti italiani e stranieri in nome del profitto.

 

Semmai ve ne fosse bisogno, il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, ha dato ulteriore prova di strafottenza e disprezzo per la città.

E’ confermata la sensazione – per noi del Movimento 5 Stelle era già certezza – che egli, qualche giorno fa, ha ritirato le dimissioni (presentate circa venti giorni prima) pur non avendo la fiducia della  maggioranza, necessaria a garantirgli la sopravvivenza politica.

Come per il caso ASI – che noi abbiamo denunciato in tutte le sedi opportune – nonostante non vi siano le condizioni per ricoprire la carica di sindaco, con somma impudenza, si ostina a rimanere incollato alle sue poltrone, pur sapendo che, in qualsiasi momento, potrebbe intervenire un organo di controllo terzo e decretare d’ufficio – e con ragione – la cessazione dei suoi mandati.

Questo è il “senso di responsabilità” sbandierato a sproposito in più occasioni?

E’ ammissibile che continui a condizionare le scelte di un’intera amministrazione?

E’ tollerabile che tenga sotto scacco un intero consiglio comunale, sempre prono ai voleri del “capo”?

Sono domande che fluttuano in attesa di risposta.

Come il legittimo sospetto che i consiglieri comunali si stiano prestando, inconsciamente, a garantire a Riccardi un incondizionato sostegno politico, concedendogli tempo ulteriore per portare a compimento una serie di operazioni legate a possibili impegni assunti in campagna elettorale, in cambio di aleatori incarichi, per il momento solo “annusati” e nulla più.

Nel tragicomico Consiglio Comunale messo in scena ieri, su cinque provvedimenti all’ordine del giorno, solo uno è stato discusso, votato, ma non è passato perché non vi era la maggioranza minima per l’approvazione dei provvedimenti.

Che non vi sia una maggioranza coesa ed unità di intenti lo dimostra il fatto che non si ha ancora un nome condiviso da proporre all’assemblea come Presidente del Consiglio. E’ l’inevitabile scotto che il sindaco sta pagando per aver affrontato, e vinto, le scorse elezioni con una coalizione formata da ben otto liste, per nulla interessate ai problemi della città, ma solo ad una spartizione “cencelliana” delle poltrone.

Purtroppo per loro, le poltrone sono poche e gli appetiti numerosi. A ciò si aggiunga il tentativo del primo cittadino di coinvolgere anche Forza Italia (4 consiglieri), proponendo loro la sedia del dimissionario Prencipe (presidenza del consiglio).

I “rumors” raccontano che non ci sia ancora un’intesa sul nome e neanche una smentita ufficiale da parte del maggior partito di opposizione. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.

Naturalmente in questo desolante scenario, i bravi amministratori si son ben guardati dal continuare una seduta cominciata con un sotterfugio (l’inversione dell’ordine dei lavori) e bloccatasi al momento di discutere la verifica degli equilibri di bilancio. Un provvedimento che avrebbe dovuto essere approvato entro il 31 luglio scorso e la cui mancata approvazione equivarrebbe alla “mancata approvazione del bilancio di previsione” con conseguente scioglimento del consiglio comunale, in barba al “senso di responsabilità” cantato a più voci, in un coro che da tempo “stona” e rivela intenti “spartitori” molto meno responsabili.

E’ superfluo ribadire che la “verifica degli equilibri di bilancio” era stata portata in aula senza il parere dei revisori contabili e senza la presenza degli stessi (in deroga all’articolo 115 del nostro regolamento di contabilità). Siamo pronti a scommettere che, se vi fossero stati i numeri utili, la maggioranza avrebbe approvato il provvedimento, ignorando, una volta di più, quanto previsto dalla legge e dai regolamenti.

Per i più esperti, è utile sottolineare come questo provvedimento era - “ca va sans dire” – privo di una serie di attività previste dall’art.175 comma 8 del TUEL (indispensabili per comprovare l’avvenuta verifica dell’andamento delle varie poste in entrata e uscita a sette mesi dall’inizio del 2018).

Questo porta all’ ineluttabile conclusione che i numeri inseriti in bilancio sono casuali ed utili a coprire “spese certe” che porteranno ad un ulteriore “incremento certo” dell’indebitamento dell’Ente.

In conclusione, cittadini di Manfredonia, questi amministratori, nonostante il fallimento oramai evidente, perseverano nella loro opera di soddisfacimento degli interessi personali, incuranti dei danni causati all’intera collettività.

Noi continueremo ad utilizzare i mezzi a nostra disposizione per informarvi e contrastare tali malefatte denunciando, ancora una volta, questa grave anomalia al Prefetto ed alla Corte dei Conti, nella speranza che - ognuno per le proprie competenze - mettano fine all’incapacità amministrativa di un Ente che ha fatto sprofondare Manfredonia nel degrado che tutti viviamo ogni giorno.

 

Produzioni biologiche, agriturismo, olivicoltura: settori potenzialmente ancora tutti da scoprire per l'economia regionale e per quella della provincia BAT in particolare. L'agricoltura resta un settore centrale nell'agenda dello sviluppo economico del nostro territorio, dal quale le istituzioni locali e nazionali non devono mai distogliere sguardo e attenzione. In tal senso si è svolto il 7 agosto scorso un incontro a Palazzo Madama, promosso rappresentanti regionali e provinciali di Confagricoltura e coordinato dal senatore di Forza Italia Dario Damiani, con il ministro per le Politiche agricole Gian Marco Centinaio, al quale hanno preso parte anche i sindaci di Andria e Corato Giorgino e Mazzilli e il consigliere regionale Francesco Ventola. Tema specifico della giornata i danni causati alle colture, soprattutto olivicole, dalle gelate dell'inverno scorso e la necessità di interventi statali. Una ondata di freddo straordinaria che ha danneggiato circa 90 mila ettari di colture fra Bari e BAT, per un valore economico perso di produzione olivicola stimato intorno ai 300 milioni di euro e di circa 20 mila posti di lavoro. Un impatto devastante sul territorio, che richiede un intervento non solo locale ma nazionale, come il Fondo di Solidarietà, con contributi che possano favorire la ripresa produttiva. Ma l'occasione è stata proficua anche per ribadire la centralità di un comparto come quello agricolo per l'economia del nostro territorio e la necessità di politiche che siano il frutto della volontà congiunta delle istituzioni pubbliche e delle rappresentanze imprenditoriali e sindacali del territorio.

“I dati Svimez certificano per il meridione l'eccellenza di comparti come le produzioni biologiche e le aziende agrituristiche: 861mila ettari al Sud rispetto ai 455mila del Centro-Nord e 29.250 operatori contro il 26mila del Centro-Nord. Cosa manca, dunque, affinché la nostra agricoltura sia un reale driver di sviluppo? – commenta il sen. Damiani - Gli studi puntano il dito sulla logistica, sulla carenza di piattaforme di distribuzione, di filiere organizzate e di forme associative, ancora troppo modeste; ma tanto c'è da fare anche per la valorizzazione dei prodotti tipici, considerato che solo il 33% di essi è registrato con marchio Dop e Igp”. Altro elemento di debolezza il sistema cooperativo, che fa registrare un fatturato di appena 1,7 milioni di euro annui contro i 10,4 delle cooperative agricole del centro-nord. “Servono politiche di intervento pubbliche e private innovative e integrate, gestite in sinergia dalle istituzioni centrali e locali. E’ questo l’impegno che come parlamentare ho il dovere di mantenere nei confronti del territorio e del settore agricolo, che rappresenta le nostre radici e merita la sua grande opportunità di crescita”.

 

 

Emergenza caporalato, dichiarazione del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’esito della visita del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini

«Il sangue versato sulle strade della nostra terra ci addolora profondamente e ci inquieta. Per l’ennesima volta ci impone di riflettere sulle cause e sulle dinamiche che sono alla base di tragedie come quelle che abbiamo tristemente registrato in questi giorni.

Agricoltura, sicurezza, politiche dell’immigrazione sono tutti aspetti di un’unica trama, tra loro connessi ed intrecciati. Perché lo sfruttamento ignobile di uomini e donne è pratica vergognosa, che si nutre della richiesta di manodopera da sottopagare che giunge dalle nostre campagne, spesso determinata da una filiera che soffoca i nostri agricoltori. Una spirale che finisce per essere alimentata da una immigrazione che nei decenni che abbiamo alle spalle è stata incontrollata e senza regole, trasformando quanti sperano e sognano un futuro migliore in un vero e proprio esercito industriale di riserva. Il tutto accompagnato da politiche dell’accoglienza ampiamente fallimentari, che hanno generato degrado ed abbandono, come dimostrano i tanti ghetti sorti sul nostro territorio, da quello di Rignano a quello allestito sulla pista dell’ex aeroporto di Borgo Mezzanone, che vanno smantellati senza indugio.

La presenza a Foggia del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è un segnale di attenzione importante, che però necessita di provvedimenti urgenti: dal potenziamento del presidio delle nostre strade alla definizione di norme e sanzioni ancora più esemplari per chi commissiona il reclutamento di manodopera da sottopagare e per chi si offre come intermediario, applicando e migliorando la legge già esistente, fino, ovviamente, alla ridefinizione di un sistema dell’accoglienza per davvero serio ed un governo dei flussi migratori realmente rigido. È questa la strada da seguire per bonificare la palude a cui si abbeverano l’illegalità diffusa e per difendere realmente la dignità del lavoro e quella umana.

Sono richieste che ho avanzato da tempo all’esecutivo nazionale e che è positivo siano in cima all’agenda del Ministro dell’Interno. Occorre però che ciascuno faccia la sua parte in una logica che collaborazione che coinvolga anche le competenze che sono in capo alla Regione Puglia. Se vogliamo sconfiggere per davvero questa piaga, dobbiamo avere il coraggio di affrontare le questioni per ciò che sono. Perché la timidezza negli interventi e nelle strategie produce esclusivamente quel limbo in cui le soluzioni immaginate non producono risultati, con la conseguenza di assistere al proliferare di sfruttamento, violenza e, purtroppo, morte.

I sindaci non possono essere lasciati soli in tutto questo, dal momento che, alla fine, è su di loro che si scaricano preoccupazioni e responsabilità, nella maggior parte dei casi senza che i primi cittadini siano in possesso delle risorse e dei poteri per operare. Non più tardi di qualche mese fa, ed ancora più recentemente nei giorni scorsi, ho dovuto firmare delle Ordinanze – con i relativi costi posti a carico del Comune, dunque dei cittadini di Foggia – per disporre lo sgombero di campi ed immobili occupati abusivamente da cittadini comunitari, penso al cosiddetto “ghetto dei bulgari” e all’immobile ex Satel.

È un peso che non possiamo più sostenere e per il quale è fondamentale che Governo e Regione Puglia facciano fino in fondo la loro parte. Con efficacia e rapidità. Senza attendere la prossima tragedia».

 

La Regione Puglia, nell’ambito del Piano triennale sull’edilizia scolastica, ha concesso il finanziamento di 4 milioni 950 mila euro al Comune di Monte Sant’Angelo per il rifacimento dell’edificio scolastico “Scuola Vincenzo Amicarelli – Palazzo degli Studi”. Entusiasta il Sindaco d’Arienzo: “La scuola è il luogo di aggregazione sociale più importante, è il luogo dove si formano le future generazioni e con questo finanziamento abbiamo l’opportunità di restituire dignità a questi luoghi e più sicurezza ai nostri ragazzi”.

“Questo finanziamento rappresenta un'importante opportunità per la nostra comunità. – continua d’Arienzo - Effettueremo lavori di messa in sicurezza della struttura, ammodernamento complessivo, efficientamento energetico e l’abbattimento e la ricostruzione della palestra” – spiega il Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, che aggiunge – “L’Amministrazione Comunale ha candidato ben 5 progetti nel piano triennale regionale sull’edilizia scolastica. Un risultato molto importante quello raggiunto. In questa fase si procederà al riconoscimento di un solo finanziamento per ogni Comune risultato idoneo, ma siamo fiduciosi anche per le altre proposte progettuali presentate in quanto Monte Sant’Angelo è tra le prime posizioni in graduatoria per tutte e cinque le progettazioni”.

La Giunta Comunale infatti, a giugno, ha candidato 5 progetti nell’Avviso pubblico della Regione Puglia per la formazione del piano regionale triennale di edilizia scolastica 2018/2020: Scuola Giovanni XXIII (3.720.222,00 euro), Istituto Giovanni Tancredi (4.911.000,00 euro), Istituto Amicarelli - Palazzo degli Studi (4.950.000,00 euro), rifacimento della Scuola Materna di Macchia (460.500,00 euro), Palestre con Piscina nell'immobile palestra Giovanni XXIII (4.248.986,00 euro) per un totale che supera i 18 milioni di euro. Una sesta progettazione è stata candidata dall’Ente Provincia riguardante l’Istituto Tecnico Economico.

“Stiamo investendo nella scuola, é senza dubbio una priorità. Sostenibilità, innovazione e sicurezza sono le parole chiave di questi interventi. Le scuole sono il luogo della conoscenza, della crescita culturale e personale, sono i luoghi ai quali affidiamo i nostri bambini, i nostri ragazzi, i nostri figli. Per questo è fondamentale che possano frequentare luoghi sicuri e pieni di stimoli” – termina il primo cittadino.

 

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato oggi a Foggia al comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e questa mattina ha incontrato in Prefettura il premier Giuseppe Conte. Emiliano era accompagnato dall’assessore all’Agricoltura Leonardo di Gioia, dal capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, dal dirigente delle Politiche per le migrazioni Roberto Venneri. Nel corso dell’incontro, il presidente Emiliano ha consegnato al ministro Salvini il Piano triennale per le politiche migratorie della Regione Puglia e ha ripercorso tutti i temi legati alla questione del caporalato che aveva già formalizzato allo stesso ministro in una lettera, inviata la scorsa settimana, prima dei gravi incidenti degli ultimi giorni in cui hanno perso la vita sedici lavoratori migranti. In particolare Emiliano aveva evidenziato le criticità connesse all’insediamento abusivo del ghetto di Rignano, come ribadito oggi.

“Il 1° marzo 2017 - ha scritto Emiliano - è stato effettuato lo sgombero umanitario del “Gran Ghetto” ubicato tra Rignano Garganico e San Severo, oggetto di sequestro da parte della DDA di Bari; l’operazione di sgombero è stata avviata dopo mesi di confronto tra Regione Puglia, Prefettura e Questura di Foggia, nell’ambito del protocollo sperimentale del 27 maggio 2016 - Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura, Legalità, Uscita dal Ghetto”. Al fine di garantire una ordinata gestione dello sgombero, la Regione e la Prefettura di Foggia hanno elaborato un piano di di ricollocazione dei trecento lavoratori migranti presenti. Centocinquanta di costoro sono stati trasferiti presso l’Azienda agricola di proprietà regionale “Fortore” di San Severo, attualmente gestita dall’Associazione “Ghetto Out - Casa Sankara”, aggiungendosi ad altri 80 lavoratori migranti fuoriusciti dal “Gran ghetto”, a seguito di un incendio divampato nella notte del 7 febbraio 2017. Altri centocinquanta lavoratori migranti, risiedono, invece, presso la struttura “L’Arena”, sempre a San Severo. Alla data odierna le due strutture ospitano circa 450 lavoratori migranti, a cui la Regione assicura i servizi essenziali di ospitalità. Purtroppo a partire dai mesi estivi del 2017, l’area di Rignano è stata interessata da una nuova ed intensa attività di ripopolamento, in concomitanza con l’avvio delle campagne di raccolta del pomodoro e degli ortaggi in generale.

La Regione ha quindi sollecitato le autorità di PS della Provincia di Foggia al fine di impedire la rinascita del ghetto. Presso la Prefettura, si sono tenute numerose riunioni finalizzate a procedere ad un nuovo e definitivo sgombero e successiva demolizione degli edifici presenti e messa in sicurezza dell’area (lavori che la Regione ha già peraltro appaltato). Anche al fine di superare definitivamente l’esperienza del ghetto, la Giunta regionale pugliese ha deliberato la realizzazione di tre foresterie destinate per migliorare le condizioni di vita dei braccianti agricoli stagionali che raggiungono la Puglia nei mesi della raccolta ortofrutticola estiva.

Due in Provincia di Foggia, Comuni di Apricena e San Severo, capaci di ospitare ognuna 400 lavoratori, la terza foresteria in Provincia di Lecce, Comune di Nardò, in grado di dare accoglienza a 200 braccianti immigrati, realizzata nel mese di agosto 2017 e tuttora in funzione. Inoltre nel mese di aprile 2018 la Regione Puglia ha contribuito alla realizzazione di una quarta foresteria nel comune di Turi per circa 150 lavoratori migranti stagionali impegnati nella campagna di raccolta cerasicola 2018. Ciascuna foresteria è munita di moduli per l’alloggio (quattro posti letto per ogni modulo), per i servizi igienico-sanitari, per l’infermeria, per la cucina e per la mensa. All’interno delle tre foresterie sono previsti anche servizi di assistenza sanitaria e medicina preventiva, di orientamento socio-legale, nonché sportelli mobili in materia di avviamento e sicurezza sul lavoro.

Le Foresterie garantiscono l’accoglienza ai migranti stagionali disintermediando la loro collocazione lavorativa sottraendoli al racket del caporalato, consentendo di censirne continuamente la presenza sul territorio in maniera condivisa con le forze di polizia. La realizzazione delle foresterie previste nel territorio di Foggia consentirebbe di dare un’accoglienza dignitosa a ulteriori 350 lavoratori immigrati, considerato che ad oggi circa 450 sono già ospitati presso le strutture oggetto di intervento. Purtroppo alla data odierna, le attività di realizzazione delle foresterie di San Severo e Apricena sono ferme alla fase dei permessi e autorizzazioni presso le rispettive Amministrazioni. Il blocco è legato alla difficoltà delle amministrazioni coinvolte di completare nei rispettivi consigli comunali i prescritti iter autorizzativi. Lo stesso tipo di blocco riguarda le altre innumerevoli amministrazioni comunali che, nel corso degli ultimi mesi sono state interpellate per ospitare i moduli abitativi.

Convinto della bontà di un modello di accoglienza che coniuga dignità e controllo del territorio, segnalo la necessità di disporre di uno strumento normativo eccezionale, che acceleri i processi autorizzativi, consentendo alla Regione Puglia di dispiegare, peraltro su terreni di sua proprietà, una rete di foresterie idonee a gestire il fenomeno migratorio, superando l’indegno e disumano (oltre che pericoloso dal punto fai vista dell’ordine pubblico) ghetto di Rignano e gli altri assembramenti spontanei che, purtroppo, affliggono sopratutto la provincia di Foggia”. L’assessore di Gioia, nel suo intervento in Prefettura ha detto: “Stiamo affrontando il grave fenomeno del caporalato mettendo a disposizione tutte le energie possibili della Regione, anche oltre le nostre competenze. Ci tengo anche ad evidenziare che la maggior parte delle aziende che operano nella nostra regione lo fanno nel rispetto delle leggi e dei lavoratori.

I nostri sforzi dunque sono concentrati a contrastare i fenomeni del caporalato in difesa di un sistema regionale e nazionale che nel suo insieme è solido, onesto e rappresenta l’asse portante della nostra economia”. Dopo gli incontri in Prefettura il presidente Emiliano si è recato al Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia per far visita ai feriti del grave incidente e informarsi direttamente sulle loro condizioni di salute. Si comunica che nella seduta odierna la Giunta regionale ha deciso di sostenere le spese dei funerali e il rimpatrio delle salme dei sedici lavoratori migranti vittime dei due gravi incidenti stradali nella provincia di Foggia.

 

Braccianti deceduti. Azzarone/Emanuele: "La comunità del PD parteciperà alla manifestazione indetta da sindacati e associazioni. A partire da Foggia costruiamo nuovi modelli di integrazione e coesione sociale"

Dichiarazione di Lia Azzarone, segretario provinciale del Partito Democratico foggiano, e Davide Emanuele, segretario del Circolo di Foggia

La comunità politica del Partito Democratico di Foggia e della Capitanata parteciperà alla manifestazione indetta dalle organizzaizoni sindacali dei lavoratori agricoli e dalle associazioni impegnate nell'accoglienza, l'assistenza e l'integrazione dei migranti.

Avvertiamo il dovere di manifestare apertamente la nostra compassione per le vittime degli incidenti stradali di questi giorni e di manifestare altrettanto apertamente la nostra partecipazione attiva alle azioni di tutela dei diritti e delle vite dei lavoratori. "Senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" com'è sancito dalla Costituzione repubblicana anche grazie a Giuseppe Di Vittorio e al movimento bracciantile.

Nelle campagne del Sud, soprattutto del Sud, si combatte contro i moderni schiavisti. Da una parte i caporali e i criminali; dall'altra le istituzioni territoriali e nazionali, le organizzazioni sindacali e datoriali, le associazioni di volontariato, la gente che avverte il bisogno di contribuire con il tanto o il poco che può. Il Partito Democratico è schierato al loro fianco contro il caporalato, per il rispetto dei diritti dei lavoratori e per la costruzione di un sistema economico fondato sulla legalità.

La presenza a Foggia, questa mattina, del segretario nazionale Maurizio Martina e pima ancora l'approvazione della legge contro il caporalato, di cui proprio Martina fu promotore insieme ad Andrea Orlando, confermano e rafforzano la nostra volontà di costruire, anche a Foggia o partendo da Foggia, nuovi modelli di integrazione e di coesione sociale.

Questo è il momento della solidarietà, non della contrapposizione e dell'odio.

 

Gatta, morte migranti

"Fare di tutta l'erba un fascio e parlare per supposizioni o, peggio, per pregiudizi, è una pratica scorretta che spinge il dibattito oltre gli steccati della verità. Perciò, condivido quanto dichiarato da Confagricoltura Foggia sul caso del tragico incidente stradale sabato scorso, nel quale hanno perso la vita quattro giovani braccianti agricoli. Le mele marce sono in tutti i settori, nessun escluso, ma non per questo si può criminalizzare l'imprenditoria agricola: la maggior parte delle aziende sono in regola e mantengono corretti rapporti di lavoro con i loro dipendenti. Sarebbe il caso che, prima di avventurarsi in dichiarazioni e giudizi lapidari (quanto sommari), qualcuno rispettasse il lavoro degli inquirenti e ne attendesse gli esiti, evitando di gettare discredito su imprenditori che operano, oggi più che mai,  in contesti difficili e tra mille difficoltà".

 

14 morti in pochi giorni. Le strade di Capitanata si tingono di rosso, e non è quello del pomodoro. Un colore che non riesce a coprire la vergogna di un sistema che sfrutta la manodopera dei migranti e che indigna un paese civile. Bisognerebbe dire basta a questo scempio di vite umane. Occorre l’impegno del governo per contrastare la illegalità lavorativa. Il ministro Salvini venga in Prefettura a Foggia e convochi i massimi rappresentanti del territorio per redigere un piano contro lo sfruttamento nelle campagne pugliesi.

La Puglia è stanca di parole, ora vuole fatti e che siano concreti e immediati.

 

“Le notizie drammatiche che da ieri si susseguono ci lasciano senza parole. Giovani braccianti agricoli stranieri venuti in Italia a cercare di sopravvivere lavorando nei nostri campi e che, invece, qui hanno trovato la morte. Dall’inizio della legislatura chiediamo alla Regione di fare la sua parte per contrastare e prevenire il fenomeno del caporalato, per questo abbiamo anche presentato già nel 2016 una proposta di legge di modifica incisiva alla legge regionale di contrasto al caporalato che attende ancora di essere discussa. Nel frattempo nelle campagne pugliesi, purtroppo, si continua a morire”. Lo dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Puglia in seguito alle morti nelle strade del foggiano, di braccianti agricoli stranieri.

“La scorsa estate - spiega la consigliera Rosa Barone prima firmataria della proposta di modifica alla legge sul caporalato - in Consiglio regionale avevamo anche presentato un ordine del giorno con cui si chiedeva la convocazione di un tavolo tecnico monotematico tra i Prefetti di tutte le Province pugliesi e l’ANCI Puglia, finalizzato a promuovere e individuare azioni e misure concrete per tutelare i braccianti e prevenire fenomeni distorsivi nel settore agricolo e vietare il lavoro nei campi durante le ore più calde nel periodo estivo. Ordine del giorno la cui discussione è stata rimandata a data da destinarsi, così come giace in un cassetto il testo della modifica alla legge regionale.”

“Emiliano e l’Assessore Di Gioia - incalza Barone - non possono prendere altro tempo. Se è vero che i controlli medici sui dipendenti sono a carico delle aziende, è fuor di dubbio che le istituzioni non sono esenti da responsabilità, in quanto dovrebbero legiferare sulla questione così da imporre un controllo più incisivo ed una maggiore prevenzione, anche sulle nostre strade e sui mezzi che girano. Chiediamo ancora una volta di calendarizzare la discussione della proposta quanto prima. Siamo stanchi - conclude - di leggere queste notizie così come siamo stanchi di sentire, ogni estate, le stesse belle parole dopo ogni tragedia, senza che a queste segua alcun provvedimento concreto per arginare il fenomeno del caporalato, tutelare la salute dei lavoratori e premiare gli imprenditori in regola”.

 

 

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La Sindaca abbellisce, il cittadino sfregia. I fiori…

in Notizie Capitanata by Redazione
Due casi similari di estirpazione di fiori natalizi nel centro cittadino. E tutte e due per mano di cittadini, contravvenendo sia…
Dicembre 24, 2023 993

Da Foggia al Gargano passando per gli States. Le opere di…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Lo avevamo già conosciuto su questa testata giornalistica, e continueremo a farlo perché l’arte “Made in Capitanata” va diffusa,…
Dicembre 23, 2023 949

Foggia, Natale 2023. Viabilità urbana del 24 dicembre

in Notizie Capitanata by Redazione
I provvedimenti riguardano la circolazione per il 24 dicembre 2023 dalle ore 09:00 alle ore 21:00. Nella Città di Foggia, come da…
Dicembre 23, 2023 630

Rispetta la natura. Il decalogo natalizio di Plastic Free

in Attualità by Redazione
Luci, decorazioni, riunioni di famiglia con pranzi e cene di rito ma soprattutto regali. Le festività natalizie oltre ai nobili…
Dicembre 23, 2023 764

Oltre 2000 ordinanze questorili in Capitanata. Il…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
La Polizia di Stato di Foggia nell’anno 2023, nell’ambito della pianificazione e predisposizione di specifici servizi volti alla…
Dicembre 23, 2023 569

Fuochi d’artificio illegali e merce varia sequestrati a…

in Notizie Gargano by Redazione
Sono oltre 50.000 gli articoli natalizi pericolosi sequestrati, unitamente a circa 5.500 fuochi d’artificio, dai finanzieri della…
Dicembre 23, 2023 749

Rocambolesco inseguimento a Pesaro di un corriere della…

in Attualità by Redazione
fonte: NOCPress. Si ferma all’ALT della Polizia, fugge e dopo un rocambolesco inseguimento di circa 2 km si schianta contro…
Dicembre 22, 2023 580

"Gli Amici di San Pio" a Natale all'Angelo Blu, al fianco…

in Attualità by Redazione
Un abbraccio per trasferire calore ed emozioni anche se non si saprà mai cosa provocherà in chi lo riceverà… Natale è vicino, ma…
Dic 22, 2023 633

Tony di Corcia e il mito di Mina, le sue canzoni per dire la vita

in Attualità by Redazione
Mercoledì 27 dicembre, ore 18, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano di Foggia.…
Dic 22, 2023 541

“Spinnaker”, l’operazione contro l’attività illegale della pesca della Guardia…

in Notizie Gargano by Redazione
La Guardia Costiera conferma il proprio impegno - in dipendenza funzionale dal Ministero…
Dic 22, 2023 848

Vito Rubino, il triatleta che esalta il Gargano

in Attualità by a cura di Matteo Simone, Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
L'estate sembra essere un buon periodo per trascorrere alcuni giorni in Puglia,…
Dic 22, 2023 672

Foggia. Al Gino Lisa stanziati 10 milioni di euro a sostegno del regime SIEG

in Politica by Redazione
Sull’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia la Regione Puglia moltiplica i suoi impegni,…
Dic 22, 2023 730

Foggia, concittadini emigrati che rientrano. Accolti da Italia del Meridione…

in Politica by Redazione
Le segreterie cittadine e provinciali di IdM, unitamente alla rappresentanza consiliare…
Dic 22, 2023 702

A Roseto Valfortore il Centro territoriale di prima accoglienza della fauna…

in Notizie Capitanata by Redazione
Con l’approvazione della convenzione tra la Regione Puglia e il comune di Roseto…
Dic 22, 2023 515

Viabilità Capitanata. Traffico alternato sulla SP5 al km 1+095 per lavori

in Notizie Capitanata by Redazione
Il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, ing. Luciano Follieri con Ordinanza…
Dic 22, 2023 801

Da Caravaggio a José de Ribera. Monte urge di una Pinacoteca o un Museo d’Arte

in Cultura by a cura del prof. Giuseppe Piemontese, storico locale della “Società di Storia Patria per la Puglia
La presentazione dell’ultima edizione del libro di Michele Cuppone su “Caravaggio, la…
Dic 22, 2023 623

San Severo è Capitale Italiana della Gentilezza 2024

in Notizie Capitanata by Redazione
E’ avvenuto il 17 dicembre 2023 a Novara, in Piemonte, in maniera ufficiale, il passaggio…
Dic 22, 2023 629

Di che pasta siamo fatti? Dagli spaghetti ai fusilli l’Unione Italiana Food…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Un'indagine Nielsen rivela le preferenze degli italiani in fatto di pasta. Nella…
Dic 22, 2023 696

Donatori sangue, la Regione Puglia firma convenzione con associazioni e…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Nella giornata odierna il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha…
Dic 22, 2023 543

Puglia, Servizio Civile. Ammessi i progetti Anci per 446 giovani volontari…

in Cronaca Gargano e Capitanata by Redazione
Con la pubblicazione odierna da parte del Dipartimento Politiche giovanili e SCU del…

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