«Possiamo impegnarci per rendere più bella la nostra città, ma contro i vandali abbiamo pochi antidoti. C’è una mano ignota, bruta e incivile, che si diverte a distruggere, divellere, affossare ogni tentativo di rendere più vivibile la nostra città e più accoglienti gli spazi pubblici», così il sindaco, Costanzo Cascavilla, commenta l’atto vandalico perpetrato nei confronti della fontana posizionata, solo poche settimane fa, all’interno del Parco del Papa,
«Chiederemo alle forze dell’ordine di fare piena luce sull’accaduto, ma esiste un fronte sul quale siamo chiamati a combattere per arginare i vandalismi. Lo faremo organizzando, anche con gli istituti scolastici cittadini, progetti di educazione civica, per stemperare intemperanze e bullismi da periferia che offrono una immagine distorta della nostra comunità e che puntano ad avvilire lo spirito di partecipazione alla vita cittadina», sottolinea ancora il sindaco.
Gli uffici comunali, non appena avuta notizia dell’atto vandalico, che ha danneggiato il galleggiante elettrico, si sono allertati per trovare immediata soluzione e accelerare il ripristino del funzionamento della fontana. «Stiamo valutando la possibilità di garantire maggiore sorveglianza e tutela dei beni pubblici e con la maggioranza si avrà modo di predisporre i necessari passaggi amministrativi per ovviare ai simili incidenti che impoveriscono la nostra comunità», conclude il sindaco Cascavilla.
Si comunica che l'1 settembre alle ore 18.30 ci sarà la presentazione del libro "Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Per una politica autentica e appassionata" scritto dal Senatore Gianni PITTELLA presso la Sala Conferenze Biblioteca Comunale "Ciro Angelillis" - Piazza De Galganis - Monte Sant'Angelo.
Il Comune di Monte Sant’Angelo ha ottenuto il finanziamento di 300 mila euro dalla Regione Puglia per la realizzazione del Centro comunale di raccolta (CCR) nella frazione Macchia. “I cittadini di Macchia aspettavano da troppo tempo questa infrastruttura che finalmente va a completare il servizio rifiuti. Al lavoro per implementare gli altri servizi nella frazione”.
“Oggi il Comune di Monte Sant’Angelo è dotato di un solo Centro Comunale di Raccolta (CCR) distante dalla frazione Macchia e perciò insufficiente a rispondere alle esigenze delle frazioni della Città, soprattutto nel periodo estivo in cui a Macchia aumentano le presenze” – spiega il Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, che prosegue – “Dopo l’implementazione del ‘porta a porta’ con il CCR andiamo a rafforzare il sistema locale di raccolta così da rispondere alle varie esigenze dei residenti e dell’utenza in generale”.
“Il progetto del CCR rientra in un piano di interventi più ampio sulla frazione Macchia” – spiega il Consigliere comunale con deleghe Frazione Macchia e Area Industriale, Vittorio de Padova, che aggiunge – “Stiamo lavorando con tutta l’Amministrazione per intervenire sulle strade, sulla scuola, sul depuratore, sull’ampliamento del cimitero”.
Il centro di raccolta prevede - tra le altre cose - sia l’ingresso carrabile che pedonale, parcheggi esterni, videosorveglianza. Inoltre, il CCR sarà anche dotato di un sistema di accesso automatizzato con individuazione dell’utente mediante tessera sanitaria.
Acquisita la Determinazione dirigenziale regionale di concessione del finanziamento entro 15 giorni sarà firmato il disciplinare e poi partirà l’iter per l’appalto e quindi l’affidamento lavori
Cataneo: come perdere ancora tempo, acqua e risorse sul ciclo integrato dell’acqua provocando problemi ai “non più bagnanti” e con danni agli operatori economici
Foggia. Eccoci quasi alla fine della stagione estiva ed è arrivato, dopo le analisi svolte dall’ARPA, il divieto di balneazione, durato tre giorni, per un ampio tratto di mare sipontino di fronte alla foce del Candelaro. Dopo la revoca di ieri da parte del Comune di Manfredonia non rimangono le imprescindibili considerazioni rispetto alle cause di tale deleteria situazione derivante dalla gestione non adeguata del ciclo integrato dell’acqua che, dopo aver provocato penuria di risorsa idrica con invasi non realizzati (es. diga Piano dei Limiti), dispendio di acqua potenzialmente riutilizzabile per l’uso irriguo per la mancanza di impianti di affinamento delle acque reflue, ha provocato insicurezza, unitamente a quella nell’ambito agricolo che si registra quando si utilizza l’acqua depurata ma non affinata prelevandola dal torrente Candelaro con motopompe ed irrigando i campi, anche in ambito balneare. I divieti di balneazione si pongono quindi l’obiettivo di tutelare la salute pubblica ma diventano, nel contempo, anche la causa che provoca danni ai non più bagnanti ed agli operatori turistici e commerciali, come in questo ultimo caso, del litorale sipontino ed anche ai proprietari di immobili nella stessa zona.”
“Siamo purtroppo a riscontrare pure in questo ambito che, come quello dei rifiuti, come al solito, non si affrontato per tempo i problemi essenziali per i cittadini. Pur avendo denunciato da tempo questa precaria e non adeguata situazione del ciclo integrato dell’acqua sia a livello comunale (da parecchi anni e con proposte al riguardo come la deliberazione del Consiglio comunale di Foggia n.32/2017 rimasta inevasa) sia in ambito provinciale foggiano (l’ultima contestazione nello scorso mese di gennaio con la partecipazione ad un incontro in Provincia con la presenza dei rappresentanti di Acquedotto Pugliese) – dichiara Pasquale Cataneo consigliere comunale e provinciale di Foggia- ci siamo ritrovati a subire, per l’ennesima volta ed in modo evidente, uno degli effetti deleteri della non adeguata gestione del ciclo idrico, confermata dai risultati delle ultime analisi dell’ARPA, soprattutto delle fasi di depurazione e affinamento, delle acque reflue rivenienti dai depuratori che defluiscono nel torrente Candelaro. A nulla o a poco è valso aver dichiarato in merito a gennaio u.s., alla fine delle feste natalizie, quanto segue:…. “in attesa di interventi legati agli invasi, oltre a quelli sul risparmio idrico, sempre più utili e necessari, gli altri che possono avere effetti più rapidi, in termini di maggiore disponibilità di risorsa idrica, sono quelli legati al recupero delle acque reflue ed il loro uso, in ambito irriguo, risparmiando l’acqua presente negli invasi per l’uso potabile ed innalzando la sicurezza alimentare e la qualità delle acque di balneazione”; ……siamo giunti alla fine dell’estate con il problema non risolto anzi acuito.”.
Prima o poi i nodi vengono al pettine. Essere consapevoli che il livello di responsabilità della politica non può non affrontare le questioni serie, di maggiore interesse per il presente ma anche per il futuro, come in questo ambito, fondamentali per la vita quotidiana delle popolazioni amministrate e dell’interso sistema socio-economico come ad esempio quello del ciclo integrato quello dei rifiuti e dell’acqua. Essenziali i controlli, unitamente alle attività ed agli investimenti per chiudere il ciclo dell’acqua migliorando le fasi di collettamento e convogliamento, depurazione ed affinamento, con il riutilizzo, ad esempio in agricoltura e negli impianti produttivi. Ciò, se realizzato compiutamente, ha effetti positivi generali sull’ambiente ed in particolare sul corretto utilizzo e risparmio della risorsa idrica, sulla sicurezza alimentare e balneare, per la tutela e valorizzazione del settore turistico e delle attività correlate, del patrimonio demaniale (spiagge, arenili, torrenti, ecc. ) e privato (terreni senza problemi di irrigazione e immobili in località turistiche non svalutati). E’ quindi un tema con risvolti molteplici e sicuramenteutili al bene pubblico e ai cittadini amministrati.
“Purtroppo -sottolinea il rappresentante dell’assise consiliare foggiana Cataneo-l’Amministrazione comunale a Foggia, per esempio, sembra che non riesca a comprendere l’importanza della questione, pur se inserita nel programma elettorale del centrodestra, e, fatto ancor più grave, perché non ha dato seguito alle proposte di indirizzo che, in merito, hanno assunto prima la forma di mozione e poi di delibera approvata, da oltre un anno, dal Consiglio comunale! Nulla. Nessuna risposta, nessuna relazione a cura dell’assessore competente, sui punti salienti dell’atto amministrativo, come ad esempio i controlli o la partecipazione alla manifestazione di interesse ad un apposito bando regionale che poneva a disposizione risorse finanziarie dedicate ad impianti di affinamento delle acque reflue, a valle dei depuratori (ad esempio di via Castiglione e in zona ASI), utili e necessari per affrontare tale problema con misure non solo emergenziali. Alla ripresa delle attività delle Commissioni consiliari dl Comune di Foggia -conclude il consigliere al primo mandato amministrativo ed in palese diatriba politica con l’attuale Amministrazione per il venir meno degli impegni su questa ed altre questioni programmatiche- proporrò ai colleghi consiglieri una nota sull’argomento, da inviare alla Prefettura ed ad altri Enti per eliminare anche l’alibi a chi finora non ha operato sull’argomento pur essendo stato investito dal Consesso contribuendo a questi effetti deleteri registrati a valle dei depuratori. A livello provinciale invece, prospetterò al Presidente ed ai colleghi consiglieri un approfondimento specifico e la discussione della questione prima in Consiglio provinciale e poi con il possibile ed auspicabile coinvolgimento dell’Assemblea dei Sindaci per fare il punto delle situazione dell’intera Capitanata. Rinnovo infine l’invito a chi, amministratore pubblico e/o rappresentante di enti o aziende interessate. non ha, finora, mostrato adeguato interesse sul tema, di ritrovare attenzione corale e porre in essere azioni collettive condivise per affrontare e risolvere la questione ed evitare di perdere ancora tempo, acqua e risorse provocando problemi ai cittadini e danni agli operatori economici.”
La chiusura è stata disposta con l’Ordinanza Sindacale n. 37 emanata oggi, 10 agosto 2018, in considerazione di diversi fattori.
In primo luogo, il ridotto numero di personale in servizio –a causa delle ferie- e la notevole contrazione di utenti che si registra mediamente in questo periodo presso gli sportelli comunali renderebbero poco vantaggiosa per la comunità l’apertura pomeridiana nel giorno che precede la festività dell’Assunzione della Santa Vergine.
In secondo luogo, si otterrà un significativo risparmio in termini di consumo energetico e di spesa per i servizi di pulizia che risulterebbero sproporzionati in relazione proprio alla ridotta domanda di servizi da parte dei cittadini.
Ovviamente, dal provvedimento restano esclusi la Polizia locale e gli uffici che normalmente assicurano un servizio di reperibilità i quali, anche nel pomeriggio del giorno 14, garantiranno il proprio servizio alla città.
Dichiarazione di Tommaso Pasqua, vice segretario provinciale del Partito Democratico di Capitanata
È passato un anno dall’omicidio dei fratelli Luciani nelle campagne di San Marco in Lamis. Nel luogo in cui oggi si sono ritrovate istituzioni e organizzazioni civiche per commemorare due persone oneste strappate alla vita e alle famiglie dalla violenza criminale.
Dopo un anno sono immutate la commozione e l’indignazione.
È mutata, invece, la consapevolezza di quanto radicate e pervasive siano le organizzazioni mafiose garganiche.
Ed è mutata, in positivo, l’azione dello Stato e della società civile a tutela delle comunità e delle attività economiche.
Anche grazie all’attività della Regione Puglia, l’antimafia sociale è diventata una prassi sempre più diffusa in questa come nelle altre aree colpite dal virus mafioso.
La memoria dei fratelli Luciani e di tutte le vittime della mafia, conosciute e sconosciute, può e deve essere un potente anticorpo contro l'infezione criminale.
L’Amministrazione Comunale, insediata da poco più di un anno, ha presentato tantissimi progetti di finanziamento indetti dalla Regione Puglia. Solo nell’ambito del piano triennale di edilizia scolastica 2018-2020 ha presentato proposte progettuali per 18 milioni di euro. Le istanze progettuali riguardano quasi tutte le strutture scolastiche presenti sul nostro territorio, compresa quella della frazione Marina di Monte Sant’Angelo (ex Macchia). Tutti i progetti (Giovanni XXIII per 3.720.000,00 euro, Giovanni Tancredi per 4.950.000,00 euro, Palazzo degli Studi per 4.950.000,00 euro, Scuola materna Marina di Monte Sant’Angelo per 460.500,00) si sono piazzati ai primi posti dell’avviso pubblico regionale.
Il nostro Comune ha visto da subito approvato e finanziato il progetto del Palazzo degli Studi per 5 milioni di euro.
Anche negli altri settori l’Amministrazione Comunale ha presentato numerosi progetti ed a breve saranno annunciati alla città, dopo la definitiva approvazione e la certa realizzazione.
Vogliamo ricordare a tutti i cittadini che è in corso la redazione del progetto esecutivo per il rifacimento del manto stradale e delle colonnine della panoramica sud per 900.000,00 euro - dopo venti anni dall’ultimo intervento - e verso la fine del mese verrà asfaltata via Kennedy.
Dopo il periodo festivo, nel mese di ottobre, partiranno con molta probabilità i lavori di rifacimento del Corso: dalla Basilica in sù e da San Giuseppe in giù con la riqualificazione della piazzetta del Monumento ai Caduti.
Si attendono buone notizie dalla Regione per i progetti presentati, che andranno a modificare in meglio la nostra città.
A Forza Italia e alla sua inconcludente e rancorosa opposizione rispondiamo con i fatti.
A differenza di chi parla senza concludere niente e non ha avuto neanche il coraggio di presentarsi alle scorse elezioni amministrative, Il Partito Democratico e l’Amministrazione rispondono guardando ai problemi e alle loro soluzioni.
Nessuno ha vinto un concorso, il mandato è stato conferito a questa amministrazione da più del 60% degli elettori. Se ľoperato sarà meritevole a fine mandato verrà rinnovata la fiducia, altrimenti si andrà a casa sapendo di aver agito esclusivamente nell’interesse della città e dei cittadini.
All' opposizione extraconsiliare si ricorda una massima di Abramo Lincoln:” Potrete ingannare tutti per un po', potrete ingannare qualcuno per sempre, ma non potrete ingannare tutti per sempre”.