Quest’oggi sono 83 le persone pugliesi risultate positive al virus. In Provincia di Foggia 14. Aumentano i casi di positività ma anche i guariti.
Di seguito il Bollettino Epidemiologico e le dichiarazioni dei DG ASL della Puglia.
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 13 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.955 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 83 casi positivi: 56 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 14 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.
NON sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 349.719 test.
4.201 sono i pazienti guariti.
1.678 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.449, così suddivisi:
2.439 nella Provincia di Bari;
518 nella Provincia di Bat;
741 nella Provincia di Brindisi:
1.523 nella Provincia di Foggia;
722 nella Provincia di Lecce;
453 nella Provincia di Taranto;
52 attribuiti a residenti fuori regione;
1 provincia di residenza non nota (un caso è stato eliminato dal database).
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 13.9.2020 è disponibile al link: http://rpu.gl/sydM9
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione del Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi in provincia di Bari 56 casi di positività al SARS – COV – 2, di cui 36 sono contatti stretti di casi già individuati e sotto sorveglianza. Il Dipartimento di prevenzione ha avviato indagini – prosegue Sanguedolce – sui restanti 20 casi positivi, con l’obiettivo di individuare origine e fattori di rischio”.
Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “3 casi segnalati oggi nella provincia Bat. Di questi 1 è sintomatico. mentre su altri due sono in corso indagini epidemiologiche”.
Dichiarazione del Dg Asl Br, Giuseppe Pasqualone: "I positivi registrati oggi, in provincia di Brindisi, sono due: una coppia che è stata a stretto contatto con un caso già accertato da altra Asl".
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Sono 14 le positività al COVID 19 registrate nelle ultime 24 ore in provincia di Foggia. Si tratta di: 4 rientri dalla Sicilia; 5 contatti di casi già noti, 1 cittadino straniero presente sul territorio provinciale; 1 persona individuata durante l'attività di screening; 3 persone sintomatiche”.
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “I 6 casi registrati oggi dal Dipartimento di prevenzione riguardano cittadini temporaneamente presenti nella nostra provincia e già in isolamento”.
Dichiarazione del Dg Asl Ta, Stefano Rossi: “I 3 casi positivi Covid a Taranto sono pazienti appartenenti a nuclei di congiunti positivi già riscontrati in precedenza e seguiti, osservati, durante indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione”.
Quest’oggi sono 76 le persone pugliesi risultate positive al virus. In Provincia di Foggia 12.
Di seguito il Bollettino Epidemiologico e le dichiarazioni dei DG ASL della Puglia.
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 12 settembre 2020 in Puglia, sono stati rilevati 3.764 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 76 casi positivi: 47 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi; 2 in provincia BAT, 12 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto,1 provincia non nota.
NON sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 346.764 test.
4.198 sono i pazienti guariti.
1.599 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.367, così suddivisi:
2.383 nella Provincia di Bari;
515 nella Provincia di Bat;
739 nella Provincia di Brindisi;
1.509 nella Provincia di Foggia;
716 nella Provincia di Lecce;
451 nella Provincia di Taranto;
52 attribuiti a residenti fuori regione;
2 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 12.9.2020 è disponibile al link: http://rpu.gl/HWYxZ
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi in provincia di Bari 47 casi di positività al SARS – COV – 2, di cui 36 sono contatti stretti di casi già individuati e sotto sorveglianza. Il Dipartimento di prevenzione ha avviato indagini – prosegue Sanguedolce – sui restanti 11 casi positivi, con l’obiettivo di individuare origine e fattori di rischio”.
Dichiarazione del Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone: “Il primo caso è un rientro dalla Grecia, il secondo è una dipendente dell'azienda di Polignano a Mare (Ba) che era stata a stretto contatto con un caso accertato. Il terzo, infine, è un tampone di controllo”.
Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “2 casi oggi Nella Bat: 1 è un contatto stretto di un positivo registrato nei giorni scorsi mentre sull' altro sono in corso le indagini del dipartimento di prevenzione”.
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “In data odierna, in provincia di Foggia, sono state accertate 12 nuove positività, tutte collegate a casi già noti. Come da procedura, sono state prese in carico dal servizio di Igiene che ne monitora quotidianamente lo stato di salute”.
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “Dei 4 casi registrati oggi dalla Asl Lecce, uno era già in isolamento perché aveva avuto contatti con un positivo, uno è un rientro dalla Romania, uno un rientro dall’Albania e l’ultimo è un residente accertato con lo screening prima di una prestazione sanitaria e su cui sono in corso le indagini epidemiologiche”.
Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “I 7 casi positivi Covid a Taranto sono riconducibili a pazienti appartenenti a nuclei di congiunti positivi già riscontrati in precedenza e seguiti, osservati durante l’indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione”.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri con riserva ha promulgato in Legge il Decreto Semplicazioni. Lo ha fatto con alcune perplessità. Difatti all'interno del Decreto, come spesso avviene con quello del Mille Proroghe e altri, ci sono argomenti che non c'entrano nulla con le Semplificazioni. Uno fra tutti sono alcune norme che riguardano il Codice della Strada.
Mattarella fa bene a essere perplesso. La Costituzione Italiana prevede che vi siano due criteri per promulgare in Legge un Decreto: urgenza e omogeneità delle materie.
La questione, comunque, è un'altra. Nei giorni scorsi pare sarebbe stata promulgata una Legge di conversione del Decreto CoVid-19. Al suo interno, oltre quelle norme che disciplinano l'emergenza sanitaria, parrebbe vi siano quelle che disciplinano i Servizi Segreti. Pare che i mandati dei vertici dell'AISI e AISE sarebbero stati prolungati. “O per Bacco”, le nostre agenzie di intelligence, cui il Presidente Giuseppe Conte detiene la delega, continueranno ad avere gli stessi capi, a lui tanto cari.
Dunque, che ci sarebbe di omogeno delle materie tra i Servizi Segreti e il CoVid-19?
Ma CoVid-19 davvero è l'acronimo del virus pandemico che ha infettato milioni di persone della Terra? Eppure Co sta per Corona, Vi per Virus, d sta per disease che in inglese vuol dire malattia, mentre il numero 19 è riferito all’anno di scoperta dal virus, scoperto appunto alla fine dello scorso anno.
L'OMS non lo aveva catalogato SARS-CoV-2, distinguendolo dal precedente della famiglia Coronavirus? E perché ancora ora molti scienziati lo continuano a chiamare SARS-CoV-2 e non CoVid-19?
Verità o enigmi o pensieri complottisti a parte, il fulcro della questione è che il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in questo caso è stato incoerente, decidendo male su una promulgazione che non ha nulla di urgente e omogeneità delle materie.
Ad Maiora!
E’ quanto ha calcolato l’Unsic, sindacato datoriale con 2.100 Caf in tutta Italia, elaborando i dati diffusi dal commissario per l'emergenza Domenico Arcuri sui test sierologici effettuati nelle scorse settimane dal personale scolastico.
“A fronte di 500mila persone sottoposte allo screening, la metà del totale impiegato nelle scuole, 13mila sono risultate positive al test – ricorda Domenico Mamone, presidente dell’Unsic. “Ovviamente ciò non equivale alla positività al coronavirus, il più delle volte si tratta di vecchio contagio: il successivo controllo al tampone abbatte notevolmente questo bacino. Ad esempio, in Campania sono risultati effettivamente contagiati in quattro, nell’Emilia-Romagna in due, nelle Marche uno, in Liguria e Molise zero. Benché questi dati non siano consolidati in attesa di nuovi tamponi. Il problema è che fuori dallo screening sono rimaste circa 500mila persone tra docenti e non docenti e soprattutto otto milioni e mezzo di studenti”.
In base a quanto è emerso dallo screening, secondo l’Unsic è possibile ipotizzare, proiettando i dati sul campione 18 volte più numeroso, composto quasi esclusivamente da studenti, almeno un migliaio di soggetti potenzialmente contagiosi. Con differenze accentuate tra i territori.
“In Lombardia, dove lo screening è stato in assoluto il più importante, coinvolgendo 95.324 docenti e non docenti, pari al 70 per cento circa del totale, i positivi al test sono stati 4.528 pari al 4,75 per cento. Se in Alto Adige siamo intorno al 3 per cento, si scende fino all’1 per cento in Abruzzo (83 su 11mila), a meno dello 0,5 in Friuli-Venezia Giulia (52 su 9.090) e in Puglia (400 su 82.600) – conclude Mamone.
In termini generali, secondo quanto riporta l’Istituto superiore di sanità, meno di un terzo delle identificazioni del Covid-19 (31,2 per cento nel periodo tra il 3 e il 16 agosto) avviene perché sintomatici, mentre secondo i dati di OpenCovid, riferiti al periodo 12-21 giugno, percentuali di nuovi positivi tra il 32 per cento in Lombardia, il 47 in Piemonte e il 70 in Emilia-Romagna derivano da tamponi effettuati a seguito dei test sierologici, con una funzione sempre più importante».
FONTI
- ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’: https://www.iss.it/news/-/
- OPENCOVID: https://opencoviditaly.
- UNSIC: https://unsic.it/comunicazione/il-presidente/le-scuole-riaprono-e-i-numeri-preoccupano/
Dal 26 settembre al 25 ottobre a Lodi e Codogno prenderà il via la XI edizione del Festival della Fotografia Etica. In tutti i week end le piazze, i parchi e cortili di palazzi storici, dei due centri italiani per primi e più colpiti dalla pandemia per Coronavirus CoVid-19, diventeranno mostre a cielo aperto.
“Vogliamo esserci perché la cultura è un valore in cui crediamo fermamente: proprio nei mesi di lock down, quando eravamo chiusi nelle nostre case pieni di dubbi e domande, la cultura ci ha aiutato a comprendere, regalandoci attimi di respiro; non vogliamo smettere oggi di dedicarle spazio, tempo ed energie, soprattutto in questo momento in cui fatica a ripartire.
Vogliamo esserci perché da dieci anni abbiamo iniziato un dialogo con voi, volontari e visitatori; non vogliamo che questo dialogo si fermi se c’è la possibilità di proseguire tutelando la salute di tutti e tutte.
Vogliamo esserci perché il festival è da sempre un’occasione per la città, per i commercianti e per i ristoratori, e riteniamo in qualche modo una responsabilità sociale quella di non mancare a questo appuntamento impegnandoci a garantire che il tutto si svolga in sicurezza.
Sarà un festival diverso e sarà un impegno ancora più grande organizzarlo, per questo abbiamo bisogno di persone che condividano non solo la passione per la fotografia o l’interesse per un evento di portata internazionale, ma anche e soprattutto, le ragioni che ci muovono quest’anno.
Parleremo ancora di fotografia, e lo faremo insieme. Per noi, per voi, per essere parte attiva della ricostruzione.
Non è nostra intenzione fingere che nulla sia successo, ma ci prendiamo l’impegno di affrontarlo con entusiasmo e responsabilità”.
Tutte le info: www.festivaldellafotografiaetica.it
Promossa dall’Anci e dalla Regione Puglia per regalare ai laureati durante il lockdown un premio per la laurea conseguita con l’auspicio che i nostri laureati (ovunque si siano laureati) possano piantare radici forti in Puglia e continuare a crescere nei nostri Comuni, domani sabato 12 settembre, si svolgerà nella Sala consiliare del Comune di Vieste, con inizio alle ore 10,30 ed in simultanea con tutti i Comuni della Puglia che vi hanno aderito, la manifestazione-cerimonia dello Smart Graduation Day,
Come è noto, durante i mesi di chiusura delle università per l’emergenza epidemiologica da Covid-19, moltissimi studenti e studentesse sono stati costretti a laurearsi in modalità telematica, privandosi di fatto di un momento carico di significato nel percorso accademico di uno studente universitario: la cerimonia di proclamazione di laurea.
Per l’assegnazione del Premio è stato istituito uno «Smart Graduation day» nella prima decade di Settembre 2020. L’Assessorato alla cultura del Comune di Vieste vi ha prontamente aderito, insieme a Comuni grandi e piccoli di tutta la Puglia.
Presienzeranno alla manifestazione il Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Siena, il Sindaco Giuseppe Nobiletti e l’Assessore alla cultura Graziamaria Starace.
“Era giusto regalare agli studenti un momento di pubblico riconoscimento per il traguardo di laurea conquistato –sottolinea con soddisfazione l’Assessore alla Cultura, Graziamaria Starace- e venuto a mancare a causa della pandemia. L’iniziativa ci piace e ci impegniamo fin da ora a svolgerla in favore dei neolaureati viestani con cadenza annuale durante le festività di fine anno, periodo nel quale tradizionalmente assicurano la loro presenza a Vieste”.
Ritireranno il premio e gli omaggi 13 studenti che –come previsto nel protocollo dell’iniziativa- si sono segnalati per parteciparvi secondo i termini stabiliti dall’ANCI PUGLIA.
L’elenco dei nuovo laureati premiati:
ASCOLI ANGELA
Laurea triennale in Sociologia, Ricerca sociale e criminologica – Facoltà di Scienze Giuridiche e Sociali - Università degli Studi G. D'Annunzio Chieti. Titolo della tesi "Sui diritti delle donne - Mary Wollstonecraft la fondatrice del femminismo liberale".
LEONARDO BALDINI
Laurea Triennale in Economia e Management alla LUISS "Guido Carli" di Roma. Titolo della tesi: "IL CUNEO FISCALE SULLE IMPRESE: TRA COSTI, COMPETITIVITA’ E CRESCITA".
CARIGLIA TERESA
Laurea Magistrale presso l’università degli Studi di Firenze, in Scienze della Formazione Primaria. Titolo della Tesi di Laurea : Disability Studies: per costruire e non più adattare.
CHIONCHIO MATTEO
Università degli Studi di Foggia, dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'Ambiente. Titolo della Tesi di Laurea : Analisi delle fasi di preparazione e produzione di formulazioni alimentari complesse. Esperienza in ristorazione collettiva.
CORRICELLI ELISABETTA
Laureata nella facoltà di Scienze dell’educazione, proveniente dall’Università D’Annunzio, sita in Chieti. con la tesi dal titolo: L’elaborazione di un lutto.
INNANGI ALESSIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI - Corso di Laurea Triennale in Scienze del lavoro amministrazione e management Tesi di Laurea: L’EVOLUZIONE DELLE RELAZIONI PUBBLICHE.
PARISI MATTEO
Università di Bologna - Campus di Forlì Laurea in Scienze Internazionali e diplomatiche. Titolo della Tesi di Laurea / Prova Finale: Lotta al terrorismo internazionale e diritti umani: una nuova sfida per le democrazie liberali.
PECORELLI NATALE
Università e facoltà di provenienza: università degli studi di Bari "ALDO MORO" dipartimento di Scienze Politiche corso di laurea in "Scienze dell'Amministrazione Pubblica e Privata" titolo della Tesi: "la partecipazione dei lavoratori in azienda.
RIGNANESE MARIA GIOVANNA
Università degli Studi Di Foggia Dipartimento di Economia. Laurea Magistrale in Economia Aziendale. Titolo della tesi: Caso Uber ed effetti distorsivi della concorrenza.
ROSIELLO MICHELA
Università e facoltà - Università degli Studi di Foggia. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale. Corso di laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari (Biotecnologie L-2). Titolo tesi: Sindrome di Werner e regolazione del ritmo circadiano: studio preliminare.
SANTORO RAFFAELE
Università Telematica Pegaso - Facoltà di Giurisprudenza; Titolo della tesi: I diritti dell'uomo nelle formazioni sociali. La libertà di associazione in partiti politici.
SICURO ANTONELLO
UNIVERSITÀ: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI "GABRIELE D'ANNUNZIO" CHIETI-PESCARA - FACOLTÀ: ECONOMIA AZIENDALE - Gestione Aziendale DATA SEDUTA DI LAUREA: 08/04/2020 - TITOLO TESI: L'ANALISI ECONOMICA DELLA COLLUSIONE: IL MERCATO DEL CARTONE ONDULATO.
VESCERA LEONARDO
Università: POLITECNICO DI BARI Facoltà: INGEGNERIA - Corso di laurea: INGEGNERIA EDILE - Titolo della Tesi di Laurea: PROGETTO DEL CANTIERE E GESTIONE DELLA SICUREZZA CON APPROCCIO BIM.
Sono 82 le persone pugliesi risultate positive al virus. In Provincia di Foggia ben 21, con nuovi centri contagiati. La Capitanata risulta la provincia più “rossa” per SARS-CoV-2 della Puglia con San Severo e Stornarella da 11 a 20 casi positivi. Ascoli Satriano, Manfredonia e Orta Nova quelli da 6 a 10 casi, mentre Lesina, Lucera, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Panni, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Paolo di Civitate, Carapelle, Casalvecchio, Celenza, Stornarella, Troia e Vieste, i comuni da 1 a 5 casi positivi. Oggi, per fortuna, nessun decesso.
Di seguito il Bollettino Epidemiologico e le dichiarazioni dei DG ASL della Puglia.
Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 11 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.554 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 82 casi positivi: 31 in provincia di Bari, 9 in provincia di Brindisi; 10 in provincia BAT, 21 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 9 in provincia di Taranto.
NON sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 343.000 test.
4.175 sono i pazienti guariti.
1.546 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.291, così suddivisi:
2.336 nella Provincia di Bari;
513 nella Provincia di Bat;
736 nella Provincia di Brindisi;
1.497 nella Provincia di Foggia;
712 nella Provincia di Lecce;
444 nella Provincia di Taranto;
52 attribuiti a residenti fuori regione;
1 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 11.9.2020 è disponibile al link: http://rpu.gl/iB9vI
DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi in provincia di Bari 31 casi di positività al SARS – COV – 2, di cui 19 sono contatti stretti di casi già individuati e sotto sorveglianza. Il Dipartimento di prevenzione ha avviato indagini –prosegue Sanguedolce – sui restanti 12 casi positivi, con l’obiettivo di individuare origine e fattori di rischio”.
Dichiarazione del Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone: "Dei nove positivi in provincia di Brindisi, sei si riferiscono a due nuclei familiari distinti in cui ci sono già stati casi registrati. Gli altri tre riguardano un rientro dall'Albania, una persona sottoposta a screening per motivi di lavoro e un'altra che aveva manifestato lievi sintomi ed è risultata positiva al tampone".
Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: "Sono 10 i casi positivi registrati oggi nella provincia Bat. In particolare 4 sono contatti stretti di casi positivi registrati nei giorni scorsi, 3 sono di ritorno dalla Sardegna e su altri 3 sono in corso indagini a cura di dipartimento di prevenzione'.
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Le nuove positività della provincia di Foggia sono 21. Si tratta di: 15 contatti stretti di casi già noti; 1 cittadino straniero presente sul territorio provinciale; 5 persone sintomatiche individuate grazie alla segnalazione dei medici di medicina generale”. "Ribadiamo - dichiara il direttore generale della ASL Foggia Vito Piazzolla - l'importanza fondamentale del rispetto delle norme igienico-sanitarie per evitare il diffondersi del contagio".
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “I due casi registrati oggi dal Dipartimento di prevenzione riguardano un residente di rientro da Malta e un residente di rientro dalla Sardegna”.
Dichiarazione Dg Asl Taranto, Stefano Rossi: “Dei 9 casi di Covid attribuiti per residenza a Taranto, 5 sono riconducibili a pazienti e dipendenti della RSA di Ginosa Marina; gli altri 4 sono casi di contatti positivi riscontrati a seguito di indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione”.
Certo! Infatti, la collaborazione tra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri prevede questo “servizio”, concretizzatosi in questi giorni anche a Carpino, nel cuore del Gargano, dove il Comandante della Stazione ha riscosso e consegnato la pensione per conto di una giovanile Signora di 88 anni.
Un’azione particolarmente simbolica, in un periodo duro, difficile, specie per gli anziani che vivono da soli.
La Signora, alla consegna della pensione, ha manifestato al Comandante della locale Stazione Carabinieri la propria riconoscenza e gratitudine per il gesto tanto utile quanto cortese, ed il Maresciallo, assicurandole la stessa disponibilità anche per il futuro, l’ha ringraziata per la fiducia riposta nei Carabinieri.
La convenzione tra Poste Italiane e l’Arma stabilisce che gli anziani di età pari o superiore a 75anni possano richiedere la consegna della pensione a domicilio per tutta la durata dell’emergenza da covid-19.
In base allo stesso accordo i Carabinieri si recheranno presso gli Uffici Postali per riscuotere l’indennità pensionistica per poi consegnarla ai beneficiari, che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane, rilasciando delega scritta.
L’iniziativa, come detto, è destinata ai pensionati ultra 75enni, che attualmente riscuotono la pensione in contanti, non titolari di libretto o conto corrente postale, che non abbiano già delegato altro soggetto e che non abbiano familiari conviventi, o dimoranti nelle vicinanze della propria abitazione, in grado di garantire il prelievo.
L’accordo è parte del più ampio impegno messo in atto dai due partner istituzionali, “Benemerita” e le storiche Poste Italiane, ciascuno nelle proprie competenze, per contrastare la diffusione del Covid-19 anche mediante l’adozione di misure che aiutino a limitare gli spostamenti ai soggetti più deboli e vulnerabili.
I pensionati, per maggiori informazioni, potranno contattare il numero verde 800 55 66 70, messo a disposizione da Poste Italiane, o telefonare al più vicino Comando Stazione dei Carabinieri.
fonte: quifinanza.it
Oggi, lunedì 7 settembre e fino al 30 settembre, è entrato in vigore il nuovo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Sostanzialmente l’impianto delle regole da seguire per l’emergenza Coronavirus resta uguale a quello dettato dal Dpcm del 7 agosto, solo con qualche novità.
Mascherine e distanziamento sociale
Nessuna modifica sulle regole per la protezione individuale. Otre all‘igiene delle mani, confermato anche l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Nel Dpcm viene confermato anche l’obbligo sull’intero territorio nazionale di usare la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.
Obbligo di mascherina confermato anche all’aperto delle 18 alle 6 in tutte le situazioni di assembramento anche all’aperto, come previsto nell’ordinanza del ministro Speranza. Precisamente, in questi orari la mascherina dovrà essere indossata negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) dove, per le caratteristiche fisiche, sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e occasionale.
Tamponi
Nel nuovo decreto confermata anche l’ordinanza del 12 agosto firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza sull’obbligo di tampone per chi rientra dai 4 Paesi già indicati in precedenza come più a rischio: Grecia, Malta, Spagna e Croazia.
Il nuovo Dpcm recepisce integralmente le prescrizioni contenute nell’ordinanza del ministro della Salute sui rientri emanata ad agosto, compreso l’obbligo di quarantena per chi arriva dalla Romania e dalla Bulgaria, e conferma anche il divieto di ingresso dagli Stati inseriti nella black list che attualmente comprende 16 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo.
Sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario
Tra le novità, anche un’estensione relativa alle eccezioni in merito alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario a seguito dell’ingresso nel territorio nazionale dall’estero. Niente quarantena, dunque, salvo comparsa di sintomi Covid, per:
- equipaggio dei mezzi di trasporto;
- personale viaggiante;
- movimenti da e per: Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano
- ingressi per motivi di lavoro regolati da speciali protocolli di sicurezza, approvati dalla competente autorità sanitaria;
- ingressi per ragioni non differibili, inclusa la partecipazione a manifestazioni sportive e fieristiche di livello internazionale, previa autorizzazione del Ministero della salute e con obbligo di presentare al vettore all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, l’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo.
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Mezzi pubblici e scuolabus
Nel Dpcm 7 settembre viene stabilito che la capienza di autobus, metropolitane e treni regionali potrà arrivare all’80% dei posti per i passeggeri, se saranno garantiti efficaci sistemi di aerazione e ricambio dell’aria.
Un’estensione ritenuta necessaria in vista della prossima riapertura delle scuole, dove è già previsto che gli scuolabus potranno viaggiare pieni ma solo se la permanenza a bordo dei ragazzi non supererà i 15 minuti. Mascherina obbligatoria mentre si sale a bordo.
Discoteche e stadi
Nessuna apertura nemmeno per discoteche e stadi. Resta in vigore l’ordinanza del ministro Speranza sulla chiusura delle discoteche. Le partite di calcio continuano a disputarsi a porte chiuse senza pubblico.
Coppie internazionali
La vera novità del Dpcm 7 settembre riguarda le coppie che vivono in Stati diversi. Fino ad oggi era di fatto impossibile per le coppie che vivono in Paesi diversi ricongiungersi, tranne che per esigenze lavorative, di studio o di salute, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Ora, ok all’ingresso per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva.
Il Dipartimento Politiche per la Salute comunica che la Regione Puglia, così come tutte le altre Regioni, ha dovuto fronteggiare la prima ondata della pandemia SARS Co-V- 2 ricorrendo al supporto delle strutture pubbliche e private accreditate, al fine di disporre di un cospicuo numero di posti letto di Terapia Intensiva e di Area Medica, necessari alla corretta gestione dei pazienti COVID.
Il Decreto Legge n. 18/2020, infatti, consentiva alle Regioni di procedere all’individuazione di strutture anche private accreditate. Pertanto, a seguito di manifestazione d’interesse, sono state privilegiati gli ospedali che avrebbero garantito almeno il 20% di posti letto di Terapia intensiva.
L’Ospedale “Miulli” nella prima fase emergenziale ha svolto un ruolo strategico, dal quale non si sarebbe potuto prescindere.
Nel frattempo è intervenuto il Decreto Rilancio, che ha previsto il potenziamento della rete ospedaliera in modo strutturale, finanziando interamente la realizzazione per la Regione Puglia di n. 276 posti letto di Terapia Intensiva (lavori, personale e tecnologie) e posti letto di semi intensiva.
Rispetto alla prima fase, è stato previsto che le Regioni, per far fronte all'emergenza epidemiologica COVID-19, potessero riconoscere alle strutture inserite nei piani adottati, la remunerazione di una specifica funzione assistenziale per i maggiori costi correlati all'allestimento dei reparti e alla gestione dell'emergenza COVID 19 secondo le disposizioni dei predetti piani e un incremento tariffario per le attività rese a pazienti COVID.
Il riconoscimento avviene in sede di rinegoziazione per l'anno 2020 degli accordi già sottoscritti.
Con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa Intesa con la Conferenza Stato/Regioni saranno stabilite le modalità di determinazione della specifica funzione assistenziale e l'incremento tariffario, in modo da garantire la compatibilità con il finanziamento per il Servizio sanitario nazionale per l'anno 2020 e con le risorse previste per l'attuazione.
Le funzioni e l’incremento tariffario non sono state ancora determinata a livello nazionale.
Pertanto, nelle more che si determini il valore economico di quanto sopra descritto, la Regione ha provveduto a riconoscere regolarmente, secondo la tariffa oggi vigente, il valore economico dell’attività resa dall’Ente ecclesiastico “Miulli” sia per i ricoveri COVID sia per quelli NO – Covid.
Il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, chiarisce infatti la posizione della Regione, precisando “che l’Ente Ecclesiastico Miulli ha svolto un ruolo strategico nella prima fase emergenziale e continuerà a garantire il dovuto supporto fino a quando la rete ospedaliera pubblica non riuscirà ad organizzarsi con tutti i posti letto necessari alla gestione di una eventuale nuova ondata della pandemia.
La Regione ha regolarmente riconosciuto e rimborsato il valore economico della produzione del Miulli, sulla base delle tariffe oggi vigenti. Appare evidente che sarà cura dell’Ente riconoscere la quota aggiuntiva che ne deriverà dall’approvazione dei nuovi decreti ministeriali di fissazione del valore economico dell’incremento tariffario e della funzione. Tali decreti ad oggi non sono stati adottati”.
Don Mimmo Laddaga, delegato del Miulli, pur confermando la volontà di garantire il supporto alla rete COVID, fino al potenziamento della rete pubblica della provincia di Bari, ribadisce “la necessità del riconoscimento dell’extra- tariffa e della funzione non appena verrà adottato il Decreto ministeriale, precisando che rispetto a tale aspetto, non si può riconoscere alcuna responsabilità in capo alla Regione”.