Dal 15 novembre i cittadini potranno scaricare i certificati anagrafici online in maniera autonoma e gratuita.
Il nuovo servizio dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) del Ministero dell’Interno permetterà di scaricare i seguenti per proprio conto o per un componente della propria famiglia, dal proprio computer senza bisogno di recarsi allo sportello:
- Anagrafico di nascita
- Anagrafico di matrimonio
- di Cittadinanza
- di Esistenza in vita
- di Residenza
- di Residenza AIRE
- di Stato civile
- di Stato di famiglia
- di Stato di famiglia e di stato civile
- di Residenza in convivenza
- di Stato di famiglia AIRE
- di Stato di famiglia con rapporti di parentela
- di Stato Libero
- Anagrafico di Unione Civile
- di Contratto di Convivenza
Per i certificati digitali non si dovrà pagare il bollo e saranno quindi gratuiti (e disponibili in modalità multilingua per i comuni con plurilinguismo). Potranno essere rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio cittadinanza, esistenza in vita e residenza potranno essere richiesti in un unico certificato).
I certificati vengono generati ed emessi direttamente da ANPR con relativo contrassegno elettronico (QRCODE in alto a dx sul certificato); il certificato è conservato sui server ANPR e ha, per effetto delle varie normative (CAD + regole tecniche + circolare sul contrassegno elettronico), lo stesso valore dell’originale.
Unicamente per i certificati digitali non è previsto il pagamento del bollo mentre qualora il cittadino si recasse allo sportello comunale per il rilascio dei medesimi certificati sarà tenuto al pagamento dell’imposta di bollo (art.1 Legge n.642/1972) e/o dei diritti di segreteria (tabella D Legge n.604/1962 e art.27 del D.L. n.55/1983), a meno che non siano previsti esenzioni per legge.
Per scaricare i certificati occorre accedere al portale>> ANPR
Al portale si accede con la propria identità digitale (SPID, CIE- carta d’identità elettronica, CNS- Carta Nazionale dei Servizi emessa dall’Agenzia delle Entrate).
Se la richiesta è per un familiare comparirà l’elenco dei componenti della famiglia per cui è possibile richiedere un certificato. É anche consentita la visione dell’anteprima del documento per verificare la correttezza dei dati. Il certificato si può scaricare in formato pdf o riceverlo via mail.
In futuro verranno aggiunti altri tipi di certificati e saranno disponibili altri servizi, tra cui la procedura per il cambio di residenza.
Poteva finire in tragedia. La dea bendata o un Santo da lassù ha evitato il peggio.
Erano circa le ore 12:30 del 30 novembre 2021, su viale Ofanto, dinanzi la curva Nord dello stadio Pino Zaccheria, un’autovettura, Citroen C3 color turchese, mentre stava circolando a bassa velocità, calpesta uno dei tombini adibiti all’inserimento delle grate di protezione quando gioca il Foggia calcio.
A dir il vero sono mesi che quel tombino, e altri, vengono calpestati e quasi tutti rumoreggiano pericolosamente.
Dietro la C3 circolava un’ambulanza. Il coperchio del tombino, presumibilmente in ferro o ghisa, prende il volo, mentre l’auto sbanda vistosamente. I sanitari dell’ambulanza assistono alla scena e inchiodano il mezzo. Da testimonianze raccolte sul posto, erano agghiacciati poiché vedevano quel coperchio volare. La C3 si ferma a circa dieci metri dal tombino, trasversalmente la carreggiata, bloccandosi al centro di viale Ofanto. Il coperchio, nel frattempo, cade a poco più di due metri dall’auto, senza colpirla.
Chi era nei paraggi ha detto di aver sentito un forte suono ferroso (il coperchio che saltava), quello di copertoni d’auto che stridevano sulla strada (l’auto che sbandava) e poi un forte rumore cupo ferro (il coperchio che cadeva in terra).
Il conducente dell’auto, per fortuna, non s’è fatto nulla, solo tanta paura per lo shock ed è stato subito soccorso dai Sanitari che erano lì dietro di lui. L’auto aveva il semiassi posteriore rotto, con la ruota destra fuori asse.
Sul posto poi son giunte unità della Polizia Locale per i rilievi del caso, per mettere in sicurezza l’area. Il giorno dopo quel tombino è stato risistemato.
Ora, chi pagherà i danni al conducente, danni all’auto e quelli di salute giacché uno shock lascia il segno?
Il Comune cosa vorrà fare?
Da quest’ultimo pericoloso incidente (poteva essere anche mortale se quel coperchio fosse caduto sul parabrezza della C3 o altra auto, o se l’auto si fosse scontrata con altre che circolavano) il Comune vorrà correre ai ripari, sistemando a regola d’arte quei tombini, che ogni giorno incutono paura agli automobilisti e sono un continuo “scampanellare” per ogni auto che li calpesta?
Ovviamente la domanda è rivolta al Commissario Straordinario Prefettizio dott.ssa Marilisa Magno.
Prosciolto da ogni accusa a suo carico, emesse nel 2020, con sentenza del 04 novembre 2021 dal GUP del Tribunale di Bari, dott.ssa Antonella Cafagna. È la decisione assunta nei confronti di Giuseppe De Stefano, arrestato il 16 novembre del 2020, assieme ad esponenti mafiosi di spicco della “società” foggiana, durante l’operazione “Decimabis”, dove la Procura di Bari e Foggia, nella sostanza, smembrò con un pool antimafia di Forze dell’ordine costituito da Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri coordinati dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari il “sistema”, il codice del racket, estorsioni, appalti e connivenze con P.A.
Giustizia sembra fatta nei confronti di chi si è sempre ritenuto estraneo ai fatti a lui ascritti. Accuse e condanne che hanno scritto il nome di Giuseppe De Stefano perfino nella relazione prefettizia di Foggia in merito allo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiosi inviata al Ministero dell’Interno.
Giuseppe De Stefano, il dipendente comunale dell’Anagrafe accusato di essere il tramite tra la P.A. e la mafia foggiana in merito all’aggiudicazione di servizi pe onoranze funebri, non è quello che da mesi è stato descritto e accusato.
In quella operazione furono quaranta le persone tratte in arresto, disvelando la capillare, pervasiva pressione estorsiva esercitata dalla “società” foggiana sul tessuto economico della città: dal mercato settimanale cittadino al settore edilizio, dalle imprese di servizi funebri, alle sale scommesse e dalle aziende attive nel movimento terra, dall’agroalimentare alle corse ippiche.
L’avvocato del De Stefano punta il dito contro chi ha diffamato il suo assistito, più volte descritto come un criminale, tesi non accolta dal Tribunale della Libertà di Bari e poi della Cassazione.
Con l’ultima sentenza, appunto quella del proscioglimento, «Il giudice dell’udienza preliminare, infatti, -ribadisce il difensore l’Avv. Ettore Censano- ha dato atto dell’insussistenza del suddetto sistema estorsivo, fondato su un tangente di € 50 per ogni funerale che gli esponenti della mafia foggiana avrebbero preteso, stando a quanto erroneamente ipotizzato dall’accusa, dalle imprese di onoranze funebri, riconoscendo l’estraneità del De Stefano a qualsivoglia contesto mafioso».
FOCUS
- Decimabis. I particolari su “zone grigie” e sport
- Decimabis. Cambi di vertici, scissioni e affiliazioni con la mafia garganica e dell’Alto Tavoliere
- Decimabis. "Quando la criminalità estorce denaro ai suoi stessi affiliati!"
In occasione della Commemorazione dei defunti per l’anno 2021 la PFC, concessionaria dei servizi cimiteriali del Cimitero Comunale Città di Foggia, comunica a tutti i cittadini le seguenti disposizioni.
Apertura straordinaria del cimitero
Il cimitero comunale sarà aperto con orario continuato dalle ore 8.00 alle ore 18.00 nella giornata di sabato 30 ottobre e dalle ore 8.00 alle ore 17.00 nelle giornate di domenica 31 ottobre, lunedì 1° novembre e martedì 2 novembre.
QUI IL PDF DELL'ORDINANZA SINDACALE COMMEMORAZIONE DEFUNTI 2021
Apertura straordinaria degli uffici amministrativi
Gli uffici amministrativi della PFC svolgeranno orario continuato e saranno aperti al pubblico da mattina a sera con orario continuato, dalle ore 8.00 alle ore 17.00 nelle giornate di domenica 31 ottobre, lunedì 1° novembre e martedì 2 novembre.
Servizio Navetta
Il servizio navetta gratuito all’interno di tutto il complesso cimiteriale, con partenza e arrivo posti all’ingresso principale del cimitero, sarà disponibile tutti i giorni da venerdì 29 ottobre a martedì 2 novembre, secondo il consueto orario: dalle ore 8.30 alle ore 12.30.
QUI IL PDF DEI GIORNI E DEGLI ORARI
Accesso veicolare all’interno del cimitero
Nella giornata di sabato 30 ottobre non sarà consentito l’accesso nel cimitero civico alle auto private munite di contrassegno per disabili.
I comuni di Foggia e San Severo rendono noto che sono disponibili le domande per la presentazione della candidatura a Presidenti di seggio elettorali, fino al 31 ottobre 2021.
Tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune, in possesso dei requisiti di idoneità, potranno essere inseriti nell’albo delle persone idonee, presentando domanda scritta al Sindaco, nella quale devono indicare data di nascita, titolo di studio (diploma o laurea), residenza, professione, arte o mestiere.
I cittadini già iscritti non devono presentare la domanda di iscrizione.
Il modulo di domanda è disponibile sul sito istituzionale dei rispettivi comuni, alla voce Ufficio Elettorale - modulistica.
Con Ordinanza Dirigenziale N. 372 DEL 29/09/201 è stato disposto di rendere operativo il nuovo sistema integrato di rilevamento delle infrazioni di cui all’art. 7 commi 9 e 14 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n.285 – Nuovo Codice della Strada relative all’accesso alla ZTL di Via Arpi.
la riattivazione in esercizio del sistema di controllo automatizzato, con conseguente contestazione delle infrazioni rilevate, decorrerà dal giorno immediatamente successivo alla conclusione della fase di pre-esercizio di giorni 15 che avrà inizio in data 01/10/2021, da realizzarsi sotto il controllo della polizia locale.
I varchi per il per il controllo automatizzato dell’accesso alla ZTL sono i seguenti:
⦁ Varco n° 1 Via Arpi intersezione Via P. Fuiani;
⦁ Varco n° 2 Vico Sassi intersezione Via A. Manzoni;
⦁ Varco n° 3 Corso V. Emanuele II intersezione Corso G. Garibaldi.
le limitazioni del transito veicolare saranno vigenti come di seguito indicato
⦁ nei giorni feriali dalle ore 21:30 alle ore 07:00;
⦁ nei giorni festivi dalle ore 00:00 alle ore 24:00;
Il regime delle esenzioni, del rilascio, dell’utilizzo e del rinnovo dei permessi di accesso in zona a traffico limitato (ztl) resta disciplinato, in via provvisoria ed interinale, nelle more dell’approvazione dello specifico regolamento in corso di predisposizione, secondo quanto previsto dai provvedimenti tuttora vigenti con la seguente precisazione:
⦁ E’ consentito l’accesso senza limitazioni ai veicoli previsti dall’art 177 del D. Lgs. 30 Aprile 1992, n°285 e ss.mm.ii. – Codice della strada (mezzi di soccorso, forze di polizia, vigili del fuoco e pronto intervento, Istituti di Vigilanza e trasporto valori).
⦁ Ai sensi dell’art. 7, comma 9-bis del D. Lgs. 30 Aprile 1992, n°285 e ss.mm.ii. Codice della strada è consentito l’accesso senza limitazioni ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida, purché in possesso di idoneo permesso rilasciato dalla Polizia Locale, su presentazione di specifica istanza, previa corresponsione dei diritti di segreteria previsti dalla tariffa in vigore per il Comune di Foggia.
Per informazioni potrà essere contattato in orario d’ufficio (dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12) il n. 0881/790541. In alternativa, al di fuori di tali orario la centrale operativa della Polizia Locale al n. 0881/790511.
Per qualsiasi informazione nonché per l’inoltro della documentazione relativa ai permessi potrà essere utilizzato l’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Comune di Foggia commissariato per infiltrazione mafiose e, come prevedibile, cambio dei vertici delle partecipate comunali. Avvicendamenti dovuti. Si attendono, se la prassi è la stessa, la rotazione dei dirigenti comunali, delle funzioni nella Tecnostruttura.
Nei giorni scorsi il Commissario straordinario comunale, dott.ssa Marilisa Magno, ha firmato i decreti per i cambi dei vertici delle società partecipate con il Comune di Foggia. Amgas, AM Service e ATAF, con nuovi dirigenti a capo.
In Amgas e AM Service come Amministratore Unico è stato nominato Fabio Diomede, che prende il posto in Amgas del presidente Pier Luca Fontana, della sua vice Maria Santovito e di Giuseppe Vernò. A Diomede in Amgas sarà assicurata una remunerazione lorda di 1.800 euro più rimborso delle spese di viaggio con le dovute documentazioni. Mentre in AM Service prende il posto del presidente Antonio Cocco, del vice l’Avv. Cristiano Curatolo e di Carmela Catalano. Qui il compenso sarà di 666,66 euro. Il mandato sarà rinnovato nel 2023, quando si procederà con l’assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio. Sempre in AM Service, Diomede sarà coadiuvato da Aldo Grittani, revisore legale di Modugno, che avrà funzione di sindaco unico come organo di controllo, con una remunerazione lorda pari a450 euro. Fabio Diomede, 40enne, è dottore commercialista di Triggiano.
Per quanto riguarda l’ATAF l’ Amministratore Unico sarà Antonio Rana, di Manfredonia, 53enne dottore commercialista. Prende il posto del presidente Riccardo Pagliara, del vice Antonio Zenga e di Serena Salvatore. Rana rimarrà fino all’assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio 2023 e gli sarà assicurata una remunerazione lorda di 1.800 euro.
«La responsabilità di tutto questo appartiene anche a chi ha voltato le spalle dall'altra parte, a chi ha lasciato fare, a chi ha venduto il proprio voto tradendo gravemente il patto di convivenza democratica, a chi ha cercato raccomandazioni, malaffare per facili guadagni, a chi ha scelto l'illegalità come pervicace bandiera del proprio egoismo sociale: siete anche voi sporchi del sangue innocente riversato sulla nostra città, sappiatelo. Nessuno deve sentirsi estraneo» è una parte dl seguente comunicato stampa che l’associazione antimafia 'Giovanni Panunzio – Eguaglianza Legalità Diritti' di Foggia, a nome del suo presidente Dimitri Lioi Cavallaro, ha inviato agli organi di stampa. Il tema è lo scioglimento del Comune di Foggia per infiltrazioni mafiose, che in realtà è l’inizio di un epilogo di una storia che dirà ancora molto e che potrebbe portare alle sbarre personaggi noti della cosiddetta “Foggia da bene”, della politica, dell’imprenditoria e della “società” foggiana, già recisa in una sua patte ma ancora attiva e molto presente. Un dato di fatto che la Squadra Stato conosce bene e che ogni giorno combatte, cercando anche di metter fine all’annosa vicenda dell’omicidio Panunzio, che ha prodotto la condanna «dei suoi estorsori, ma il suo esecutore materiale è stato condannato in concorso con soggetti mafiosi rimasti ignoti».
«Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Foggia per infiltrazioni e condizionamenti mafiosi. Non è il caso di applaudire o di recriminare nei confronti di tale decisione, adottata secondo precisi requisiti di legge, ma di prendere atto di quanto le vicende della nostra città siano state condizionate dalla presenza mafiosa. E' evidente a chiunque che il profondo decadimento politico, sociale, economico e culturale che la città di Foggia sta conoscendo da decenni, nonostante fermenti ricchissimi e unici a livello nazionale, sia stato determinato in gran parte dall'affermarsi preponderante di una mafia violenta, predatoria e di robusto spessore criminale (al contrario di quanto certuni pensano), perché i due fenomeni coincidono e si sovrappongono temporalmente e a livello causale, e perché la mafia foggiana ha invaso i gangli vitali della città grazie all'apporto essenziale di una pericolosa e potente borghesia mafiosa e all'appoggio di fasce cittadine omertose, se non conniventi a tutti gli effetti. Nonostante l'azione di repressione penale degli ultimi anni, la mafia a Foggia è ancora oggi potente e lo è in quanto essa trae una generosa linfa vitale da consorterie più o meno riservate e da una consistente parte dei tessuti egemoni, economici e sociali della città: di questo dobbiamo prendere atto nel senso più pieno, se vogliamo che la decisione assunta a Roma sia foriera d i un avvio decisivo per la sconfitta della mafia nel nostro territorio. Non esistono soluzioni facili o pronte all'uso, occorre analizzare a fondo e con coraggio e poi agire con decisione e radicalità. A cominciare dal fatto che la mafia foggiana non è solo una mafia di appalti, droga e racket, ma è essenzialmente una mafia di potere.
Alla classe politica, ai partiti, a tutti i partiti, non si chiedono tanto nomi nuovi, ma nuove prassi, ricominciando tutte e tutti da zero. Ai ceti egemoni, dirigenziali, imprenditoriali, professionali e intellettuali non compromessi con la mafia e la corruzione chiediamo quella generosità e quel coraggio che fino ad oggi sono troppe volte mancati, anche lasciando sole e soli coloro che le piaghe della violenza mafiosa le hanno vissute sulla propria pelle, doloranti e sanguinanti ancora oggi. Alle cittadine e ai cittadini chiediamo impegno e partecipazione, che fino ad oggi sono stati sin troppo labili: la pratica della legalità e della convivenza etica e civile devono essere questioni quotidiane, non semplici vessilli da vestire alla bisogna per zittire chi non la pensa come noi. Occorre riscoprire il gusto e la sostanza del bene comune, sfasciato da una buona parte del ceto egemone cittadino, rapace, incolto, predatorio e cieco di fronte ai bisogni della città.
La responsabilità di tutto questo appartiene anche a chi ha voltato le spalle dall'altra parte, a chi ha lasciato fare, a chi ha venduto il proprio voto tradendo gravemente il patto di convivenza democratica, a chi ha cercato raccomandazioni, malaffare per facili guadagni, a chi ha scelto l'illegalità come pervicace bandiera del proprio egoismo sociale: siete anche voi sporchi del sangue innocente riversato sulla nostra città, sappiatelo. Nessuno deve sentirsi estraneo, però: occorre un'assunzione collettiva di responsabilità per tirar fuori Foggia dalla melma mafiosa.
Occorre ricominciare come se fosse la prima volta, salvaguardando certamente le molte cose buone che abbiamo già con noi, consapevoli che Foggia ha sufficienti energie e potenzialità per poterlo fare, ma occorre anche volerlo e saperlo fare. Noi, come Associazione intitolata a Giovanni Panunzio, in queste settimane, tra le altre cose, ci siamo costituiti quale parte civile in un processo che vede tra gli imputati l'esecutore materiale dell'omicidio di Panunzio. I capi di imputazione dovranno essere vagliati dai giudici con sentenza definitiva, ma le ipotesi di accusa sono inquietanti: l'omicida di Panunzio, fin dalla sua scarcerazione, sarebbe stato tra i promotori e gli organizzatori di un'intensa attività di natura mafiosa in Capitanata. Ci si chiede, se ciò verrà confermato in sede di processo, come sia stato possibile che, nonostante la lunga detenzione in carcere, lontano da Foggia, questo soggetto abbia acquisito una caratura criminale di tal fatta.
Chi lo avrebbe reso possibile, chi l'avrebbe appoggiato e secondo quale scambio scellerato?
E ancora: cosa è davvero la mafia nella nostra città, quali legami duraturi nel tempo non sono mai stati spezzati?
Chi li salvaguarda da così lontano, dalla tragica Foggia degli anni '90?
E perché, quanto all'omicidio di Giovanni Panunzio, sono stati condannati i suoi estorsori, ma il suo esecutore materiale è stato condannato in concorso con soggetti mafiosi rimasti ignoti?
Perché questo è accaduto, nonostante l'ampia collaborazione fornita da subito dallo stesso imprenditore, ucciso da un componente delle batterie mafiose per essersi ribellato alla mafia?
Ecco, anche rispondendo a queste domande si farebbe un deciso salto in avanti rispetto alla corretta ricostruzione della storia della mafia in città e all'individuazione dei migliori strumenti per liberarsene per sempre».
Le Associazioni di categoria Confcooperative Foggia – Legacoop – AGCI unitamente al Forum Regionale del Terzo Settore, unico organismo riconosciuto dal Governo come Parte Sociale, rappresentando il mondo dell'associazionismo, della cooperazione e del volontariato nel rapporto con la Pubblica Amministrazione nei giorni scorsi hanno richiesto un incontro urgente al commissario dottoressa Marilisa Magno.
Da oramai troppo tempo, riceviamo segnalazione da parte dei nostri associati circa problematiche inerenti l’Assessorato ai servizi sociali: difficoltà per accedere agli uffici, forti ritardi nei pagamenti delle spettanze dovute agli enti gestori, mancate convocazioni circa la programmazione dei Piani Sociali di Zona, mancata indicazione dei responsabili dei procedimenti, mancanza di dialogo.
E' noto che le amministrazioni sono tenute a pagare entro 30 giorni. Eppure, abbiamo notizia di pagamenti anche di oltre un anno. Tutto ciò sta mettendo letteralmente in ginocchio tante realtà che, pur garantendo i servizi, non sono più in grado di far fronte al pagamento degli stipendi e delle spese.
Già in passato, e anche recentemente, l'amministrazione comunale è stata costretta a procedere all'approvazione di debiti fuori bilancio per sanare tante situazioni con grave danno economico per tutti. Eppure, per lo più, le somme nel Piano Sociale di Zona sono vincolate e già approvate e disponibili.
Inutile evidenziare che trattasi di servizi rivolti ai più bisognosi, agli anziani, ai disabili e comunque a quanti vivono in situazione di disagio e fragilità. Ed intanto restano chiusi il centro diurno per disabili e per minori.
Al fine di poter meglio esplicitare le problematiche del nostro settore e renderci disponibili a creare sinergie operative con la Sua persona per qualsiasi iniziativa destinata ad uno sviluppo solidale del territorio, abbiamo chiesto un incontro urgente al Commissario. Sono tante le realtà a rischio di chiusura e di licenziamento dei propri operatori.
F.to Carla Calabrese presidente Confcooperative Foggia
F.to Pasquale Ferrante direttore Legacoop
F.to Michele Latorre delegato servizi sociali AGCI
F.to Davide Giove Forum Regionale del Terzo Settore
Nota stampa delle lavoratrici Coop. "Raggio di Sole".
«Il 10 luglio scorso è scaduto l’appalto affidato alla Cooperativa “Raggio di sole” per la gestione dell’unico asilo nido comunale “Tommy Onofri” e nulla si sa della sorte occupazionale delle dodici lavoratrici, tra ausiliarie ed educatrici, che da otto anni assicurano l’importante servizio per le famiglie foggiane.
Per comprendere quali siano le intenzioni del Commissario Marilisa Magno e della Dirigente addetta al ramo Silvana Salvemini, le lavoratrici, patrocinate dall’avvocato Claudio de Martino, hanno richiesto un incontro urgente, senza ottenere alcun riscontro.
Successivamente, hanno anche richiesto l’intervento del Presidente della Provincia Gatta e della Prefettura, per la convocazione di un tavolo istituzionale, ma anche in questo caso la risposta è stata solo un silenzio assordante.
Intanto, essendo cessati anche i loro contratti di lavoro, le lavoratrici brancolano nel buio: non si sa se la Cooperativa continuerà a gestire l’unico asilo nido comunale della città di Foggia, o se il servizio verrà messo a bando, e le dodici lavoratrici non sanno se, da agosto, avranno ancora un lavoro.
“Una situazione paradossale” – dicono le lavoratrici in coro “siamo un limbo, e nessuno ci dà una risposta. Non chiediamo favori, chiediamo solo di esercitare il nostro diritto a sapere cosa ne sarà di noi e delle nostre famiglie”».