La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza custodia cautelare in carcere – emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di un uomo 40enne sottoposto alle indagini preliminari in relazione al reato di tentata estorsione, occorsa nei mesi di aprile e maggio scorsi.
Dall’attività di indagine condotta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia, coordinata dalla Procura della Repubblica, emergeva che il soggetto avrebbe monopolizzato il settore del trasporto pazienti gravitante intorno agli Ospedali Riuniti di Foggia, attraverso sistematiche intimidazioni nei confronti dei vari operatori impegnati nel servizio.
Il 40enne, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altri reati, veniva rintracciato dagli investigatori e condotto presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Va precisato che la posizione della persona coinvolta nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non può essere considerata colpevole sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
Promosso ed organizzato dall’Associazione Volontari Ospedalieri Don UVA Foggia ODV, in collaborazione con Universo Salute, si terrà dal 10 al 12 novembre 2023 l’evento “Le Bambole di Saveria”, dedicato alla presentazione dei lavori realizzati negli anni da Saveria, per oltre cinquant’anni ospite dell’ex Reparto Ortofrenico, scomparsa nel 2022. I disegni delle “bambole”, particolarmente care all’ospite, sono stati realizzati con diverse tecniche; alcuni di essi, inoltre, sono stati anche riprodotti in oggetti realizzati da altri ospiti nel laboratorio di ceramica presente nella struttura.
L’iniziativa intende porre in risalto i risultati che possono essere conseguiti tramite gli stimoli che la presenza amichevole e l’assistenza dei Volontari inducono negli ospiti, sollecitati anche ad un lavoro di gruppo per una più efficace integrazione tra essi.
L’esposizione di “Le Bambole di Saveria” sarà ospitata nella Biblioteca “Isola che non c’è”, presso Universo Salute – Opera don Uva di Foggia”, preceduta da un momento inaugurale che si terrà venerdì 10 novembre 2023 alle ore 16,30, al quale porteranno i saluti: Suor Chiara Mace, Madre Superiora Ancelle Divina Providenza; Paolo Telesforo, Vicepresidente Universo Salute Opera Don Uva; Luca Vigilante, Amministratore Delegato Universo Salute Opera Don Uva; Marco Longo, Dirigente sede Universo Salute Opera Don Uva; Eugenio Iorio, Direttore Sanitario Universo Salute Opera Don Uva. Seguiranno la presentazione del progetto a cura di Rita Niglio, Presidente AVO Don Uva Foggia ODV, quindi gli interventi di: Marcello Paduanelli, Direttore Amministrativo AA.GG. Universo Salute Opera Don Uva; Don Rosario De Rosa, già Cappellano Opera Don Uva Foggia.
Nel corso dell’incontro sarà presentata anche una clip realizzata grazie alla disponibilità di Giovanni Muciaccia, conduttore televisivo e artista poliedrico, nella quale il popolare conterraneo, accompagnato dai Volontari, illustra l’iniziativa e si sofferma a commentare le singole “opere, una caleidoscopica collezione di disegni, dipinti, oggetti di bricolage, raccolti anche in vetrinette e corredati da banner ed altri materiali con il logo A.V.O. don UVA Foggia.
Completeranno l’iniziativa gli interventi musicali di Silvia Laquintana (Violino) e Martina Paradiso (chitarra), e la lettura di alcuni brani a cura dell’attrice teatrale Roberta Paolini. Nei giorni di sabato 11 e domenica 12 novembre 2023 la mostra resterà aperta dalle 10 alle 12,30 e dalle 17.00 alle 18.30.
L’Associazione Volontari Ospedalieri Don UVA Foggia ODV è iscritta nel Registro Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) ed opera ininterrottamente dal 2001 nell’ambito della complessa struttura sanitaria assistenziale ora denominata “Universo Salute Opera don UVA di Foggia”. Tra le finalità statutarie dell’Associazione vi è anche quella dell’organizzazione di attività formative, educative, culturali, artistiche e ricreative per favorire l’integrazione sociale degli ospiti della Struttura. In particolare, le attività dei pazienti ospitati nel reparto Disabilità (ex Ortofrenico) sono svolte, con l’assistenza di Volontari, in appositi locali a disposizione dell’AVO don UVA, nell’ambito del complesso ospedaliero anzidetto, dove l’Associazione, inoltre, fornisce agli ospiti i materiali e le attrezzature necessari alla realizzazione di diversi lavori, conservati nei locali di propria pertinenza e posti in visione in occasione di manifestazioni varie.
L’intervento di recupero della donna ferita è stato effettuato con un elicottero dell’85° Centro SAR di Pratica di Mare.
Si è concluso nelle prime ore di questa mattina, con un elicottero HH-139B dell’85° Centro SAR (Search and Rescue) di Pratica di Mare, il recupero di una escursionista rimasta bloccata sul Monte Miletto, una delle vette più alte dei monti del Matese, in zona Campobasso.
La richiesta di intervento dell’Aeronautica Militare è giunta dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) Molise poco dopo la mezzanotte di ieri. La ragazza infatti, rimasta ferita in una zona particolarmente impervia del massiccio matese, è stata raggiunta dapprima da una squadra del CNSAS ma, a causa della natura del terreno e delle condizioni critiche della donna, si è reso necessario il recupero tramite l’impiego di un verricello.
L'intervento da parte dell’85° Centro SAR, il cui elicottero è decollato poco dopo le due del mattino da Pratica di Mare ed è giunto sul luogo di recupero dopo circa cinquanta minuti, si è subito rivelato complesso a causa delle forti raffiche di vento, rendendo le operazioni di recupero particolarmente lunghe e articolate, con necessità di allontanarsi per fare rifornimento presso l’aeroporto di Capodichino e poter così continuare la missione di volo.
Con il contributo del personale del soccorso alpino, una volta spostata la donna, politraumatizzata, in una posizione del Monte più idonea al recupero con l’elicottero, è stato finalmente possibile assicurare la paziente, tramite una speciale barella aviostrasportabile, insieme ad uno dei tecnici del CNSAS, al verricello calato dall’equipaggio in volo. Una volta a bordo, intorno alle 7:00 del mattino, l’elicottero si è diretto presso la Base Aerea Protezione Civile Molise, a Campochiaro (CB), dove un'ambulanza ed il personale medico del 118 ha trasportato la paziente in ospedale. A questo punto l’HH-139B, dopo un secondo rifornimento a Capodichino, ha potuto fare rientro a Pratica di Mare e riprendere la prontezza operativa a supporto della collettività.
L’85° Centro SAR dipende dal 15° Stormo di Cervia che garantisce, 24 ore su 24, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche complesse.
Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato migliaia di persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha inoltre acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e alla lotta agli incendi su tutto il territorio nazionale nell’ambito del dispositivo interforze messo in campo dalla Difesa.
È ormai tutto pronto per l’evento scientifico-informativo organizzato dall’associazione “Gli Amici di San Pio” in collaborazione con “Casa Sollievo della Sofferenza” e sotto la supervisione della “FISH”, che si terrà sabato 28 ottobre a partire dalle 8.30 nella suggestiva cornice del chiostro comunale “Fiorentino” di San Giovanni Rotondo.
L’importante meeting nazionale, nell’ambito della “Giornata Mondiale dell’ictus”, nasce con l’intento di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di riconoscere con prontezza i sintomi dello stesso e sulla necessità di accedere tempestivamente ad un trattamento specialistico post evento traumatico.
L’ingresso è gratuito.
A farlo, illustri specialisti ed esperti nel campo della Neurologia, tra cui il dr. Stefano CARUGHI direttore UOC di Pronto Soccorso Accettazione di Casa Sollievo della Sofferenza e il dr. Vincenzo INCHINGOLO Responsabile UOS Malattie Cerebrovascolari presso lo stesso Ospedale di San Pio e della neurologa Lucia FLORIO dirigente medico della stessa struttura. Dopo il coffee break sarà la volta della dr.ssa Serena FILONI, dirigente medico dell’UOC di medicina fisica e riabilitativa di “Casa Sollievo” del dr. Stefano COLELLI Direttore Centrale Operativa 118 di Foggia e nuovamente del dr. Vincenzo INCHINGOLO. Chiuderà i lavori il presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) il dott. Vincenzo FALABELLA.
In scaletta, oltre ai saluti delle autorità, anche gli interventi del presidente de “Gli Amici di San Pio” dott. Serafino Graziano LEUZZI, del dr. Giuseppe D’ORSI (Direttore UO di Neurologia di “Casa Sollievo della Sofferenza”) del dott. Michele GIULIANI (Direttore Amministrativo Casa Sollievo della Sofferenza), dell’assessore al Welfare del Comune di San Giovanni Rotondo l’avv. Maria Pia PATRIZIO, dell’assessore regionale al Welfare dott.ssa Rosa BARONE ed infine del consigliere regionale e Presidente del Comitato Permanente di Protezione Civile della Regione Puglia, Maurizio BRUNO. Modera i lavori il giornalista dott. Felice LA RICCIA.
Asl Fg chiede rimborso ai medici di base, Cera (FI): “Gravissimo, giunta avvii verifiche immediate”
nota del consigliere regionale di Forza Italia, Napoleone Cera.
Il paziente, dopo il ricovero, viene dimesso e lo specialista ospedaliero gli prescrive dei farmaci non disponibili nella struttura, che poi tocca al medico curante prescrivere a sua volta a carico del sistema sanitario. Fin qui, nulla di strano, ma nella Asl Foggia ormai siamo quasi abituati a vederne di tutti i colori. I medici di base, infatti, si sono visti recapitare richieste di rimborso da 4500 a 6000 mila euro. La “colpa” sarebbe quella di aver gravato sulle casse del sistema sanitario… per curare i pazienti! Siamo all’assurdo, all’ingiusto e all’ingiustificabile e a nulla può valere l’obiettivo di contenimento della spesa farmaceutica in questi casi. Chiedo all’assessore Palese di avviare immediate verifiche su una questione gravissima, che peraltro rischia di avere pesanti ripercussioni sui pazienti: i medici di base, giustamente intimoriti da questo precedente, potrebbero rifiutarsi di prescrivere farmaci post ricovero, nonostante la richiesta degli specialisti. Insomma, una circostanza che va approfondita senza se e senza ma a tutela dei medici, ma soprattutto dei cittadini.
Stellato chiede audizione dell'assessore alla Sanità. "Assurdo. Stop ostilità contro chi cura".
Un’audizione urgente dell’assessore regionale alla sanità e dell’Asl di Foggia per chiarire l’ennesimo episodio di “vessazione” burocratica contro i medici del nostro sistema sanitario.
È la richiesta avanzata oggi, al presidente della commissione Sanità, da Massimiliano Stellato, consigliere regionale di italia viva e presidente del Gruppo Misto. Nell’audizione, si chiede di ascoltare anche il direttore generale dell’Asl di Foggia e i rappresentanti del sindacato medici italiani (Smi).
Dopo il caso dei medici del pronto soccorso del Policlinico di Bari, multati per eccesso di lavoro, ora la storia prosegue con quella dei rimborsi richiesti dalla Asl a due medici di base della provincia di Foggia, per la prescrizione di farmaci post dimissioni ospedaliera.
"Siamo all’assurdo – dice Stellato - i medici devono potersi occupare della salute dei pazienti senza timore di essere colpiti da multe e sanzioni per aver assolto le loro funzioni. I medici di famiglia, in particolare, sono la prima linea del servizio sanitario nazionale, un presidio fondamentale per la medicina del territorio, che fornisce risposte alla popolazione sempre più anziana e fragile. I professionisti di questo imprescindibile avamposto sanitario vanno tutelati, non puniti come trasgressori né penalizzati con una atti di ostilità burocratica. La spesa farmaceutica non si risana sulla testa dei medici “colpevoli” di aver curato al meglio i propri pazienti. Nell’audizione, proporrò che la richiesta di rimborso sia ritirata. A rimetterci, in questa surreale diatriba tra medici ed amministrazione sanitaria, non possono che essere i bisognosi di cure”.
La bimba, con una insufficienza respiratoria grave, è stata trasportata in incubatrice a bordo di un Falcon 900.
Una bimba di appena un mese di vita, ricoverata presso l'ospedale San Francesco di Nuoro con una grave insufficienza respiratoria e bisognosa di essere trasferita urgentemente presso l'ospedale Gemelli di Roma, è stata trasportata nella serata di oggi con un Falcon 900 dell'Aeronautica Militare.
Per il volo ambulanza, richiesto dalla Prefettura di Nuoro, è stato impiegato un equipaggio ed un velivolo del 31° Stormo di Ciampino, uno dei reparti di volo della Forza Armata che assicura 24 ore su 24, tutto l'anno, velivoli ed equipaggi pronti a decollare in tempi ristretti per questo genere di missioni.
Dopo i contatti tra la Prefettura, l'ospedale dove era ricoverata la bimba e la Sala Situazioni del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa che ha il compito dei coordinamenti iniziali in questi casi, è stato attivato l'equipaggio in prontezza che in tempi ristrettissimi è decollato dall’aeroporto di Ciampino alla volta di Olbia per imbarcare la piccola, che ha viaggiato in una incubatrice ed assistita costantemente da un'equipe medica.
Equipaggi e velivoli da trasporto dell'Aeronautica Militare sono pronti ogni singolo giorno dell'anno, 24 ore su 24, per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, di organi o equipe mediche o come in questo caso di persone bisognose di trasferimento presso centri di cura specializzati sul territorio nazionale. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi, a supporto dei cittadini, dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa. Ove ci siano specifiche necessità operative, l'Aeronautica Militare impiega anche gli elicotteri del 15° Stormo di Cervia.
La Giunta regionale, dopo un impegnativo lavoro istruttorio svolto dal Dipartimento Salute, ha approvato oggi i piani assunzionali delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale.
Il piano assunzionale, nelle more della definizione del riparto del Fondo Sanitario Nazionale, è stato definito sulla base dello spazio finanziario derivante dalle cessazioni che si determineranno nell’ultimo trimestre 2023 e nell’anno 2024.
Si è inteso dare priorità al personale sanitario, direttamente coinvolto all’assistenza e dunque alla erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), agli adempimenti del PNRR e alla alimentazione dei flussi informativi nei confronti del Ministero della Salute.
Un piano assunzionale che prevede complessivamente n. 1287 unità, di cui n. 582 dirigenti medici, n. 37 Dirigenti veterinari, n. 24 Dirigenti sanitari non medici, n. 10 Dirigenti tecnico professionali, n. 327 infermieri, n. 47 unità di personale ostetrico, n. 43 unità di personale della prevenzione, n. 65 personale della riabilitazione, n. 102 unità di personale tecnico sanitario e n. 50 personale tecnico professionale (autisti di ambulanza, assistenti sociali e tecnici informatici).
Inoltre, il piano approvato oggi dalla Giunta regionale, prevede la stabilizzazione del personale che ha maturato i requisiti ex Legge Madia e Legge di Bilancio 2022 (comprensivo del Milleproroghe).
Saranno stabilizzate circa 1237 unità che hanno già maturato i requisiti e circa n. 491 che matureranno il requisito.
La stabilizzazione riguarda indicativamente: n. 113 dirigenti medici, n. 650 infermieri e la restante parte sa tecnici sanitari, n. 93 amministrativi, n. 77 tecnici – professionali, n. 39 Dirigenti sanitari non medici, n. 6 veterinari , n. 38 personale della riabilitazione, n. 36 ostetriche e n. 12 personale della prevenzione ed altre figure professionali.
Quindi, in sintesi, tra stabilizzazione e nuove assunzioni, i piani approvati dalla Giunta riguardano circa 2.500 unità di personale.
“Con queste assunzioni – spiega il presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano - diamo un’iniezione di fiducia al sistema sanitario, sapendo che esso si basa essenzialmente sulle competenze del suo capitale umano. Lavoreremo ancora duramente per ridurre il gap con le altre regioni che hanno lo stesso numero di abitanti, ma più personale: si tratta di una delle vertenze aperte con il Governo per mettere alla pari il Mezzogiorno con regioni storicamente più fortunate, mentre qui dobbiamo affrontare le emergenze solo con più passione e abnegazione, ma con meno lavoratori al fronte”.
L’assessore alla Sanità, Rocco Palese esprime “grande soddisfazione per il gran lavoro svolto dal Dipartimento Salute, in stretta collaborazione con le direzioni strategiche delle Aziende ed Enti del SSR. Si tratta di un provvedimento di assoluta rilevanza per il sistema sanitario, con il quale intendiamo consentire nuove assunzioni, nei limiti dello spazio finanziario derivante dalle cessazioni e stabilizzare il personale che ha dato particolare supporto nella gestione dell’emergenza COVID. La metodologia adottata determina un vero cambiamento virtuoso per il sistema”.
Il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro precisa che “è stato effettuato un lavoro di elevato livello tecnico, che ci ha consentito di fotografare in modo puntuale il personale in servizio e le necessità assunzionali prioritarie. Il percorso è stato condiviso con le Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale. Contiamo per il futuro di avviare un percorso di premialità che tenga conto della produzione e della qualità delle prestazioni rese, anche al fine di ridurre la mobilità passiva”.
“Il Punto di Primo Intervento di Torremaggiore non può e non deve continuare a funzionare a singhiozzo a causa della penuria di medici costretti a far fronte alle carenze di personale in altre strutture del territorio”.
Lo afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Torremaggiore, Anna Lamedica, che spiega: “Lo scorso mese di agosto, ben 15 sono stati i turni scoperti. Addirittura a Ferragosto, dalle 8 alle 20, il PPI non ha potuto contare sulla presenza di un medico in servizio. Una problematica antica, che affonda le proprie radici sin dal 2016, e che solo dal 2019, grazie all’impegno di FdI, è stata, sia pur parzialmente, superata. Ciò che ci indigna – evidenzia Lamedica - è il dover rilevare che è sempre Torremaggiore ad essere depauperata a vantaggio di altri, con la complicità del silenzio assoluto dell'amministrazione comunale. Ciò, nonostante i numeri delle prestazioni erogate, evidentemente non tenuti in considerazione dal management dell’Asl, che pure dovrebbe tener conto dell'efficienza e dei risultati conseguiti dal nostro PPI, che ha le tutte le potenzialità per essere un valido presidio di supporto, contribuendo ad evitare intasamenti al Pronto Soccorso di San Severo. Vigileremo, assieme al consigliere regionale Giannicola De Leonardis, affinché il PPI di Torremaggiore non sia oltremodo depotenziato e ci batteremo affinché possa finalmente essere un punto di riferimento in ambito sanitario per l’Alto Tavoliere attraverso l’implementazione dei servizi e una piena copertura da parte del personale medico”, conclude Lamedica.
Conclusa la dieci giorni di “Missione Salute” con medici e soccorritori volontari in tutte le province.
Sono state quasi 500 le prestazioni sanitarie gratuite effettuate all’interno degli ambulatori mobili delle Misericordie in Puglia nell’ambito del progetto della Confederazione Nazionale “Missione Salute”. Medici, infermieri e soccorritori al servizio delle comunità in tutte le province pugliesi nei dieci giorni di attività in tour nella regione. Un evento coordinato dalla Federazione delle Misericordie di Puglia e che ha visto il coinvolgimento diretto delle sedi cittadine delle confraternite. Offerti gratuitamente controlli cardiologici, dermatologici, oltre a cure infermieristiche, informazioni ed assistenza e diversi altri test.
«Un progetto che la confederazione ha creato ormai da diversi anni – ha spiegato il Presidente della Federazione delle Misericordie di Puglia, Gianfranco Gilardi, e che quest’anno ha fatto tappa in Puglia a cavallo tra settembre ed ottobre. Un progetto che mira essenzialmente a fornire servizi alla comunità, un servizio nello specifico di prevenzione sanitaria».
Ultimo giorno nelle piazze di Andria e Bitritto con un tour partito da Piazza del Popolo a Manfredonia e che ha toccato anche le foresterie di Borgo Mezzanone e di Torretta Antonacci, le piazze di Monopoli, Orta Nova, Canosa, Palagiano e Polignano. Il progetto, a livello nazionale, prevede il coinvolgimento, tra gli altri, dei volontari che svolgono servizio civile, dell’Associazione Medici di famiglia per le Emergenze (AMFE), dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (UNITALSI) e del Centro Missionario Medicinali Onlus.
«Un tour molto lungo – ha ricordato Gilardi - ogni giorno la partecipazione delle Misericordie locali sia nelle proprie sedi che anche dove non siamo presenti oltre che nei centri di accoglienza che abbiamo ritenuto importanti soprattutto quelli nel foggiano dove abbiamo dato la possibilità anche ai migranti di sottoporsi a dei controlli davvero importanti come questi».
Soddisfazione per la risposta della popolazione: «C’è stata una eccellente partecipazione – ha concluso Gilardi – un po’ per curiosità ma soprattutto per un controllo veloce e rapido sono tanti quelli che hanno scelto di venirci a trovare nei nostri ambulatori».