Anche la città di Foggia mercoledì 20 settembre ospiterà il “Giretto d’Italia”, una iniziativa programmata per la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile e organizzata da Legambiente in collaborazione con Euromobility.
Il Giretto è una gara tra città tesa a promuovere gli spostamenti casa-lavoro e/o casa-scuola effettuati in bici o con l’utilizzo di altri mezzi di micromobilità elettrica (monopattini elettrici, monowheel, E-bike, motorini elettrici, hoverboard, segway).
Per partecipare basta recarsi al lavoro o a scuola utilizzando uno dei mezzi sopra indicati, passando in uno dei check point previsti anche a Foggia in
– Via Lanza/piazza Cavour palazzo Uffici Statali;
– C.so Roma altezza ASL;
– Via Napoli nei pressi della Facoltà di Agraria.
La fascia oraria dedicata al monitoraggio va dalle ore 07:30 alle ore 09:30.
Sarà vincitrice della sfida la città che totalizzerà, nel periodo di monitoraggio, il maggior numero di spostamenti, e quindi di passaggi, effettuati con mezzi di mobilità sostenibile alternativi.
L'evento avrà il contributo della fiab, di funny bike, di nita e della nota pagina facebook Voce di Foggia.
Dal ciclogelato alle Ali a pedali: a Foggia una settimana di eventi in bici. Nell’ambito della Settimana Europea della mobilità sostenibile.
C’è anche Foggia tra le numerose città che aderiscono alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, in programma in tutta Europa dal 16 al 22 settembre. Un ricco calendario di eventi è stato predisposto dalle organizzazioni Cicloamici Foggia e Funny Bike, per coinvolgere i cittadini e sensibilizzare all’uso della bicicletta.
IL CICLOGELATO. Il primo appuntamento foggiano è in programma sabato 16 settembre con un ciclogelato: una passeggiata in bici per raggiungere tutti insieme una rinomata gelateria foggiana e godere in questo scampolo d'estate di un ottimo gelato. Partenza alle 18 dal Teatro Giordano.
TRENO + BICI. Domenica 17 tutti a Bari, utilizzando il treno per il capoluogo pugliese e proseguendo poi in bici fino alla Fiera del Levante. Da molti anni chi raggiunge la campionaria su due ruote, gode dell'ingresso gratuito (Per partecipare all’escursione a Bari, occorre inviare un messaggio email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure un messaggio al numero 3488822041).
BIKE TO WORK. Martedì 19 appuntamento con il Bike to work: le associazioni invitano tutti i lavoratori a raggiungere il proprio posto di lavoro in bicicletta e scattarsi una foto in bici taggando la pagina facebook Cicloamici Foggia Fiab con #sem2023 e #biketowork.
PROPOSTE AI CANDIDATI. Mercoledì 20 alle ore 18, presso Parcocittà, sarà organizzato un incontro aperto alla cittadinanza, e soprattutto a coloro che usano la bici o che vorrebbero usarla, per elaborare proposte da sottoporre ai candidati sindaco, in vista delle elezioni amministrative di ottobre.
Inoltre, durante tutta la giornata Legambiente organizzerà “Giretto d’Italia”, una competizione tra Comuni con un check point pronto ad accogliere ogni ciclista urbano.
ALI A PEDALI. Giovedì 21 riprende l’iniziativa solidale Ali a pedali, che si svolgerà presso l'Istituto scolastico "Pacinotti" di Foggia. Volontari dell’associazione, grazie agli speciali “tandem dell’abbraccio”, pedaleranno insieme agli alunni della scuola.
In serata, invece, è prevista la consueta e partecipata ciclopasseggiata Funny Bike, con partenza alle 20.30 dal Teatro Giordano.
BIKE TO SCHOOL. Venerdì 22 si chiude con il Bike to school e l'invito ad alunni, docenti e personale scolastico a raggiungere la scuola in bici. Anche in questo caso l’invito ai partecipanti è quello di scattarsi una foto in bici taggando su Instagram funnybike_foggia con #sem2023, #biketoschool e #istitutodiappartenenza. Le scuole gareggeranno pubblicando il maggior numero di foto.
Per partecipare all’escursione a Bari, essendo i posti limitati, occorre inviare un messaggio email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure un messaggio al numero 3488822041
Far conoscere le nuove norme, sigle e dotazione finanziaria, nonché le regole per la gestione dei diversi interventi relativi alle misure Agro Climatico Ambientali (ACA) della nuova programmazione dedicata allo sviluppo rurale, strategiche anche in chiave Green Deal europeo e per l'implementazione dell'agricoltura biologica in Puglia. Nel Salone dell'Agroalimentare di Puglia in Fiera del Levante, al Pad. 19, l'assessore regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, e il direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, nella veste di autorità di gestione del CSR, il Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027. A partire dall'ultimo trimestre 2023 saranno lanciati i nuovi bandi: l'incontro in Fiera del Levante è servito per condividere operativamente con tecnici e rappresentanti delle associazioni di categoria le modalità di accesso ai bandi, gli impegni nella tutela dei suoli e le opportunità di cumulabilità di interventi ACA in un momento storico che segna anche il passaggio alla nuova programmazione per l'utilizzo dei fondi europei, che da quest'anno saranno declinati nel CSR, il complemento regionale per lo sviluppo rurale, a regia nazionale. Nello specifico i bandi ACA avranno una dotazione finanziaria totale 392,5 milioni di euro, pari al 33% delle risorse del CSR Puglia 23/27 che è di 1,84 miliardi di euro per l'intero quinquennio.
Prima di illustrare le peculiarità dei nuovi bandi ACA è stato presentato il contest fotografico Fotogrammi della Puglia rurale, che punta a raccogliere immagini da ogni angolo della Puglia per raccontare la diversità rurale e i miglioramenti apportati grazie al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022. Fino al 30 settembre è possibile candidare le immagini al contest: i dettagli sono disponibili sul portale www.psr.regione.puglia.it.In mattinata il Salone dell'Agroalimentare di Puglia ha ospitato il confronto sui nuovi progetti sperimentali dedicati all'agricoltura di precisione AdP4Durum destinato al grano duro e AgriPuglia dedicato a vite e pomodoro da industria, sostenuti dalla Sezione Competitività delle Filiere Agroalimentari del Dipartimento Agricoltura e attivati con una partnership qualificata composta da enti di ricerca, fondazioni, startup e cooperative agricole.
Nell'area Feamp-Feampa del padiglione 19 Rosa Fiore, dirigente della struttura di progetto per l'attuazione della politica europea per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura ha illustrato le prerogative della nuova programmazione europea dedicata alla pesca e all'acquacoltura.
Questa mattina è stata presentata in Fiera del Levante la campagna di sensibilizzazione della Regione Puglia dedicata al risparmio idrico. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti il direttore della Comunicazione istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi, la direttrice generale di Acquedotto Pugliese Francesca Portincasa , il presidente di Autorità Idrica Pugliese Antonio Matarelli e il docente di fisica e divulgatore scientifico pugliese Vincenzo Schettini.
La campagna di comunicazione, promossa dalla struttura speciale di Comunicazione istituzionale della Regione Puglia e cofinanziata dall’Unione europea, a valere sul PO FESR – FSE 201/2020 della Regione Puglia Asse XIII, nasce dalla necessità di incoraggiare un consumo consapevole e responsabile delle risorse idriche, specialmente tra le giovani generazioni, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile che identifica, tra i 17 traguardi da raggiungere, quello dedicato all’acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari (Goal n. 6 - Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie).
La campagna si compone di una parte visual e di un video realizzato con la collaborazione di Vincenzo Schettini, docente di fisica e divulgatore scientifico molto noto sui social network grazie al format “La fisica che ci piace”. Il visual rielabora il concetto legato all’espressione “Si salvi chi può!”, diffusa nel cinema del Novecento e in numerose campagne di comunicazione pubblica, e lo declina in tre varianti che rendono l’idea dell’emergenza e dell’insufficienza delle risorse idriche: “Si disseti chi può!”, “Si lavi chi può!” e “Si innaffi chi può!”. L’acqua, infatti, è un bene a rischio. Nel mondo, il 40% delle persone deve fare i conti con la scarsità di risorse idriche, ma la cifra è destinata ad aumentare a causa della crisi climatica. 785 milioni di persone, già oggi, non hanno accesso all’acqua potabile. I gesti quotidiani più semplici come bere, lavarsi o innaffiare le piante potrebbero presto rivelarsi un privilegio per pochi.
A questo, si aggiungono le inefficienze della rete idrica: in Italia, la percentuale di acqua immessa nelle reti idriche che si disperde lungo il tragitto che la porta nelle case si attesta in media al 42%. Dal 2014, inoltre, è cresciuto il numero di famiglie italiane che denunciano l’inefficienza del sistema di gestione dell’acqua, con prestazioni migliori al Nord Italia rispetto al Centro e al Mezzogiorno. Ciò nonostante, secondo il sesto Rapporto sullo stato del capitale naturale d’Italia, redatto nel 2022 dall’Associazione Italiana per lo sviluppo sostenibile, nel nostro Paese rileva un’assenza di azioni politiche per recuperare i ritardi accumulati sulla tutela e il ripristino degli ecosistemi legati all’acqua.
“Oggi – ha dichiarato il direttore della Comunicazione istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi – ci siamo ritrovati con Acquedotto Pugliese e con Autorità Idrica Pugliese per suggellare un’alleanza istituzionale molto importante con l’obiettivo di parlare alle giovani generazioni del tema del risparmio idrico. Il grande divulgatore pugliese Vincenzo Schettini, il professore de ‘La fisica che ci piace’, si è prestato a questa campagna, che nasce per i social network ma avrà un prosieguo sui media tradizionali, per lanciare un messaggio fondamentale: gli investimenti infrastrutturali che la Regione Puglia e l'Acquedotto Pugliese stanno facendo devono essere accompagnati da un utilizzo quotidiano virtuoso dell’acqua. Dobbiamo risparmiarne il più possibile per lasciarne tanta e buona alle future generazioni”.
“Le strategie che Acquedotto Pugliese e Regione Puglia attuano per rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse idriche – ha dichiarato la direttrice generale di Acquedotto Pugliese Francesca Portincasa – vanno in più direzioni. L’asse portante è quello del recupero delle perdite. Su questo, siamo impegnati in un piano straordinario di sostituzione delle reti e nel cosiddetto smart water management, che utilizza l'intelligenza artificiale per migliorare la gestione dell’acqua, ridurre il prelievo dalle fonti e distribuire meglio l'acqua quando serve e dove serve. In secondo luogo, c'è il tema del riuso: siamo la prima Regione in Italia per riutilizzo delle acque reflue ben depurate, che rappresentano una grande ricchezza e consentono di ridurre i costi degli agricoltori e di risparmiare la falda. Un’altra strategia riguarda la ricerca di fonti d’acqua alternative. Il primo esempio sarà il dissalatore del Tara che sorgerà entro il 2026: la gara è in via di chiusura e consentirà di integrare le risorse idriche verso il ramo del Salento ionico con acqua salmastra, riducendo sia il consumo di energia che la produzione della cosiddetta salamoia, che avrà una salinità inferiore a quella del mare. Si tratterà del più grande dissalatore sulla terraferma per uso civile. L’altra strada è quella di cercare nuovi accordi, anche con altre Regioni, per poter portare in Puglia l'acqua dell'Abruzzo, del Molise o di altri territori. Non si tratta di una sottrazione di risorse: queste risorse, che altrimenti andrebbero in mare, possono essere utilizzate a beneficio di tutte le popolazioni. Da ultimo, stiamo lavorando molto seriamente all'ipotesi di portare l'acqua dall'Albania in Puglia attraverso l’uso delle sorgenti. Possiamo fare dall’altra parte dell’Adriatico quello che è già stato fatto in Campania. Si tratterà di una dimostrazione concreta di come le due spande adriatiche possano essere sempre più vicine e collaborare, in ottica transfrontaliera, alla realizzazione di strategie comuni per la difesa dell’acqua, il bene comune più prezioso per eccellenza”.
“La Regione Puglia, l’Autorità Idrica Pugliese e l’Acquedotto Pugliese – ha riferito il presidente di Autorità Idrica Pugliese Antonio Matarelli – stanno facendo un lavoro straordinario per contenere le perdite delle acque. Fino a dieci anni fa, il 54% delle risorse idriche immesse in rete si perdeva; ora, dopo un lavoro attento e puntuale, questa percentuale si è ridotta al 44%. Attraverso l'approvazione del Piano d'ambito, che è il Piano strategico degli interventi regionali sul sistema idrico integrato, queste perdite si ridurranno ulteriormente del 5% su base annua attraverso il telecontrollo delle reti, che ci consentirà di individuare con facilità i punti in cui si verificano le perdite. Gli altri interventi riguardano la rigenerazione delle reti vetuste. Questo, tuttavia, non basta. Ridurre le perdite è importante, ma dobbiamo anche agire sullo sperpero e sui comportamenti delle persone: dobbiamo intervenire sui cittadini affinché comprendano che l'acqua è un bene prezioso, che nella nostra regione è carente, e che il suo uso deve essere consapevole. Ognuno di noi deve produrre il massimo sforzo affinché questo bene preziosissimo possa essere salvaguardato. Lo spot che abbiamo presentato aiuta a fare un lavoro che va sostenuto nel tempo. Sono convinto che, attraverso il contenimento delle perdite e il risparmio, in pochi anni potremo produrre risultati importanti”.
“Sono molto contento di aver collaborato con la Regione Puglia alla campagna di comunicazione sul risparmio delle risorse idriche – ha detto infine Vincenzo Schettini –. Nel video che abbiamo preparato e che presto circolerà sui social network, utilizzo la fisica per spiegare alle persone, specialmente alle più giovani, che per compiere i gesti quotidiani come lavarsi il viso o i denti non è necessario aprire tutto il rubinetto. La fisica ci può aiutare ad adottare alcuni accorgimenti che consentono il risparmio idrico. Nel video spiegherò a tutti come fare”.
Per i parchi della Puglia 900mila euro per il mantenimento o il ripristino di habitat e specie legate all’ambiente costiero e acquatico interno. Su proposta dell’assessora all’ambiente, Anna Grazia Maraschio, è stata approvata in Giunta regionale una riprogrammazione di fondi destinati agli enti parco regionali.
“Sono fondi necessari a dare nuovo slancio alla tutela degli habitat costieri, come dune e altri ecosistemi di fondamentale importanza per il nostro territorio. Le zone costiere rivestono un ruolo di grande rilievo non solo per il loro valore ecologico e paesaggistico ma anche perché garantiscono il buon stato di salute di altri comparti, come quello della pesca e del turismo e svolgono un ruolo di mitigazione del rischio costiero, dovuto ad esempio all’erosione”. Sono le parole di Anna Grazia Maraschio, assessora all’Ambiente della Regione Puglia. “Il nostro interesse, come assessorato all’ambiente, è che questo delicato equilibrio rimanga inalterato - prosegue Maraschio – che gli ecosistemi costieri vengano pensati come bene strategico per la Puglia e patrimonio comune. Il mio impegno rimane quello di investire sulla preservazione e valorizzazione degli ecosistemi del nostro territorio. Su questi stanziamenti presto predisporremo un avviso pubblico a cui potranno partecipare tutti i parchi regionali con i loro progetti”.
Effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti in tutte le aree dell’evento, utilizzare bicchieri e stoviglie non in plastica, non distribuire bottigliette d’acqua di plastica e non liberare in cielo palloncini o lanterne e, infine, sensibilizzare i partecipanti sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica. Sono le 5 regole d’oro da rispettare per poter certificare come EcoEvent la propria manifestazione attraverso il bollino ideato da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica.
“Il bollino EcoEvent Plastic Free è un riconoscimento dedicato a tutti gli eventi che si impegnano ad essere sostenibili dal punto di vista ambientale, con un focus specifico sulla gestione dei rifiuti e sulla riduzione o eliminazione dell’utilizzo della plastica – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – È gratuito ma non è per tutti! Vaglieremo tutte le richieste per verificare, infatti, che rispettino le 5 regole in linea con i valori e la mission di Plastic Free. Saremo accanto agli organizzatori per individuare strumenti e fornitori affinché venga superata qualsiasi difficoltà e far sì che si tratti realmente di un Eco Evento. Oggi – prosegue De Gaetano – abbiamo fortunatamente la possibilità di limitare l’impatto delle manifestazioni pubbliche grazie a scelte consapevoli e coscienziose che riteniamo cruciale diffondere, promuovere e sostenere a tutela del nostro futuro sul Pianeta”.
Oltre alla certificazione attraverso il bollino EcoEvent, Plastic Free supporterà tutte le iniziative che effettueranno attività extra come l’organizzazione di una pulizia ambientale in prossimità dell’evento, la previsione di una o più smoking area con annessi raccogli mozziconi, la creazione di una raccolta fondi per l’associazione o la distribuzione di gadget a marchio Plastic Free.
Si parte da Milano, dove venerdì 8 settembre si terrà il Wiji Surf Fest, il primo festival completamente gratuito dedicato alla surf culture e alla vita sostenibile con cui si celebrerà la fine dell’estate.
Per maggiori info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Nell’ambito del programma “Siti naturali UNESCO per il Clima 2023” del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), l’Ente parco nazionale del Gargano ha ottenuto € 3.018.762,00 - risultando tra i primi tre Parchi italiani ad aver ottenuto il maggior finanziamento – per la realizzazione di interventi finalizzati all’adattamento ai cambiamenti climatici a favore dei Comuni ricadenti in tutto o in parte nei siti UNESCO d’interesse naturalistico.
Il finanziamento ottenuto – che si aggiunge ai circa 22 milioni di euro già aggiudicati dall’Ente parco per progetti candidati, nel periodo compreso tra agosto 2019 e il 2022, a vari programmi del MASE e particolarmente al programma “Parchi per il Clima” – è frutto di un lavoro di progettazione degli uffici del Parco e di partecipazione della governance dell’Ente ai tavoli d’interesse oltre che di riscontri estremamente positivi rispetto alle attività di verifica e monitoraggio multilivello del Ministero sui progetti in essere e conclusi.
“Accogliamo con piacere la notizia dell’assegnazione del finanziamento in argomento e ringraziamo il MASE per questa ulteriore opportunità che ci consentirà di attuare azioni in grado di favorire la resilienza degli ecosistemi e di coniugare i benefici ambientali a quelli sociali ed economici. Nello specifico, queste risorse ci consentiranno anche di lavorare ad azioni di promozione di un importante elemento del patrimonio immateriale UNESCO tipico del Gargano qual è la Transumanza”, ha dichiarato il Presidente Pazienza.
Il programma “Siti naturali Unesco per il Clima 2023” finanzia proposte progettuali per diverse tipologie di intervento riguardanti l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’efficientamento energetico, la realizzazione di infrastrutture e gestione forestale sostenibile, l’innovazione tecnologica per il supporto alla prevenzione e al governo degli incendi boschivi. Per i Parchi nazionali, in particolar modo, l’Avviso favorisce la pianificazione di azioni che riguardano 3 dei 16 Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO ricadenti nei perimetri dei Parchi tra cui per il Gargano vi è la Transumanza.
Cambiamenti climatici ed eventi estremi: per la prima volta viene realizzato in Puglia uno studio climatico a scala locale. Il documento proposto oggi alla Giunta regionale dall'assessora all'Ambiente Anna Grazia Maraschio, rappresenta un quadro di analisi dello scenario climatico pugliese del presente e del passato, effettuato attraverso l'analisi di dati di piovosità e temperatura degli ultimi 30 anni, con il supporto della Protezione Civile regionale, e la proiezione climatica futura per i prossimi 100 anni, elaborando le banche dati delle simulazioni modellistiche meteorologiche messe a disposizione del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).
La Puglia in questo momento si colloca tra le poche regioni italiane (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Sardegna) ad aver delineato i primi indirizzi per una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici che sarà lo strumento di riferimento che orienterà l’azione amministrativa in tal senso, a partire dalle evidenze tecnico-scientifiche fino alle misure che dovranno essere assunte nella pianificazione e programmazione regionali nei diversi comparti, con attenzione ai processi di governance, di coordinamento istituzionale orizzontale e verticale e di partecipazione pubblica.
Oggi con delibera di Giunta regionale si è preso dunque atto degli elaborati “Indirizzi per la stesura della Strategia Regionale di adattamento ai cambiamenti climatici (SRACC)” e si è approvato l’elaborato “Piano di adattamento e mitigazione climatica nell’area eleggibile della Regione Puglia”, prodotto dal progetto Interreg AdriaClim quale strumento di pianificazione in tema climatico, in quanto rappresenta uno studio approfondito per l’area costiera adriatica pugliese.
“Il bacino del Mediterraneo è identificato come uno degli hot spot del riscaldamento globale, ossia come una delle aree con il maggior impatto dei cambiamenti climatici – afferma l’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio -. La Puglia è totalmente coinvolta in questo scenario e ormai siamo pienamente consapevoli di come ondate di calore ed eventi metereologici estremi incidano sempre di più sulle nostre vite. Per questa ragione, come Assessorato, abbiamo fortemente voluto predisporre uno studio che dia risposte certe e azioni concrete per adattarsi al fenomeno su scala locale. Le risultanze dello studio confermano il fenomeno dei cambiamenti climatici in corso con innalzamenti termici e piovosità anomale rispetto al passato. Lo studio verifica, inoltre, i principali rischi e vulnerabilità legati ai cambiamenti climatici per il contesto pugliese, proponendo un set di azioni di adattamento classificate per ambito territoriale analizzato. Per contrastare e incidere sui cambiamenti climatici è necessario avviare processi di adattamento al fine di anticipare gli effetti avversi e adottare azioni adeguate a prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare”. “Molto resta ancora da fare e la redazione della Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici rappresenterà la traccia su cui muoverci per affrontare il mutamento del clima” conclude l’assessora Maraschio.
Analizzando il territorio attraverso la lettura degli strumenti di pianificazione vigenti e le varie fonti bibliografiche disponibili è stato possibile individuare sette pericoli prioritari per la regione Puglia: alluvioni; allagamenti; frane; siccità; incendi; sicurezza idrica; ondate di calore; erosione delle coste.
Lo studio inoltre sarà un utile indirizzo per la redazione dei PAESC- Piani di azione Locale per l’Energia Sostenibile e il Clima, strumento di pianificazione locale di competenza comunale. Per ogni Comune della Puglia è stata elaborata una scheda di dettaglio con le analisi climatiche al fine di fornire a ciascuno una preliminare analisi di scenario climatico, quale dato “prelavorato” per la valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità.
Al fine di ampliare la consapevolezza e rendere lo studio uno strumento utile alle pianificazioni regionali e locali, con un approccio multisettoriale e multilivello a seguito della presa d'atto della giunta, si avvierà una fase di consultazione pubblica per promuovere il confronto con agenzie, enti di ricerca ed enti regionali e locali per la validazione delle opzioni e delle priorità, anche attraverso un apposito questionario per l'accrescimento della consapevolezza rispetto alla tematica, predisponendo la pubblicazione della documentazione sul sito https://www.regione.puglia.it/web/ambiente.
Grazie al coinvolgimento di 4.520 volontari in 184 appuntamenti lungo le coste italiane, sono stati rimossi 35.277 chilogrammi di plastica e rifiuti non speciali dalle spiagge italiane. È questo lo straordinario risultato ottenuto dall’iniziativa “105 Save the Sea” organizzata da Plastic Free Onlus, Radio 105 e Il Regionale di Trenitalia in tutto il mese di luglio per sensibilizzare bagnanti, turisti e cittadini dell’importanza di una maggiore cura del territorio e del mare, così da contrastare l’abbandono di rifiuti nell’ambiente.
“Ogni giorno il mare ci restituisce ciò che è nostro – dichiara Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus – Con l’impegno concreto dei nostri referenti e volontari, siamo impegnati dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, puntando sulla sensibilizzazione dei cittadini sia per quel che concerne i consumi quotidiani sia per l’attenzione alla corretta gestione dei rifiuti. Ringraziamo il media partner Radio 105 e il Regionale di Trenitalia per il supporto che hanno permesso lo straordinario successo di questa iniziativa che aveva come obiettivo la rimozione di 10 tonnellate di spazzatura in 50 spiagge italiane: abbiamo concluso quasi quadruplicando appuntamenti e ‘bottino’. Per tutelare il nostro Pianeta e garantire un futuro migliore – prosegue De Gaetano – sarà necessario coinvolgere sempre più persone in maniera attiva, aumentando la consapevolezza in ognuno di noi”.
Tutto il tratto di costa marina tra Torre Cala Rossa, a sinistra della Foce Capoiale, e la Foce del Canale Romondato, tra Lido del Sole e Rodi Garganico, è perfettamente balneabile.
Solo in prossimità delle Foci Capoiale e Varano, nel punto in cui lago di Varano e mare comunicano, è stato rilevato un livello di cianobatteri tale da suggerire prudenza: si tratta di organismi che in passato erano indicati con il termine “alghe azzurre” e non hanno alcun legame con i batteri fecali propriamente detti.
È questo l’esito delle rilevazioni straordinarie che l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’Ambiente ha effettuato, su richiesta della Regione Puglia, fino a tutta la giornata di ieri, giovedì 20 luglio, e di cui si è discusso questa mattina nel corso della riunione convocata dal Prefetto di Foggia, su richiesta del sindaco di Ischitella che ha segnalato alcune gravi criticità connesse all’assenza di riossigenazione delle acque del lago.
Per completezza, si riporta di seguito la sintesi delle rilevazioni dell’ARPA:
A seguito della fioritura di cianobatteri rilevata nel Lago di Varano, e alla luce di osservazioni dirette nonché di segnalazioni sulla loro presenza anche nelle antistanti acque marine, a partire dal 14/07/2023 sono stati predisposti da ARPA Puglia campionamenti sul tratto di costa marina tra Torre Cala Rossa (a sinistra della Foce Capoiale) e la Foce di Canale Romondato (tra Lido del Sole e Rodi garganico), integrativi a quanto già previsto dal programma di monitoraggio della balneazione ai sensi del D.Lgs. 116/2008 e s.m.i.
Gli ultimi risultati disponibili, relativi alle analisi di laboratorio per i campionamenti effettuati nella giornata del 20/07/2023, hanno evidenziato la presenza di cianobatteri in mare con una densità superiore a 20.000.000 cell/L, valore soglia previsto per la “Fase di Allerta” dalle Linee Guida «Ciano-batteri: linee guida per la gestione delle fioriture di ciano-batteri nelle acque di balneazione» (Rapporti Istisan 14/20), soltanto nelle zone in prossimità delle Foci Capoiale e Varano (di comunicazione tra il lago e il mare); oltre alla “Fase di allerta”, con il superamento del valore di 100.000.000 cell/L si passa alla “Fase di Emergenza” per la quale le stesse Linee Guida prevedono tra le misure di gestione (comunicazione, informazione alla cittadinanza, ecc.) anche l’eventuale ordinanza di divieto temporaneo alla balneazione, emessa dal Sindaco territorialmente competente.
Invece, i risultati per il restante tratto di costa sono stati tutti inferiori a 20.000.000 cell/L, rientranti così nella cosiddetta “Fase di Routine” di cui alle citate Linee Guida, la quale non richiede alcuna misura di gestione del rischio.
Si vuole altresì ribadire che i cianobatteri, in passato tecnicamente indicati con il termine “alghe azzurre”, non sono direttamente legati alla contaminazione microbiologica di cui ai batteri fecali propriamente detti (es. Escherichia coli ed Enterococchi intestinali per il D.Lgs. 116/2008); purtuttavia si comprende come la denominazione simile dei due differenti gruppi possa portare alla confusione etimologica nei non esperti della materia.
Inoltre, nel caso particolare di quanto evidenziato lungo il litorale marino prospicente il lago di Varano, si può verosimilmente ipotizzare il trascinamento in mare della fioritura di cianobatteri riscontrata nelle acque della stessa laguna, che attraverso le foci si è portata in mare (così come d'altronde confermato dai risultati analitici sino ad ora ottenuti).
Infine, è utile rimarcare che ARPA Puglia sta seguendo con attenzione il fenomeno, come già detto attraverso l’intensificazione delle attività di monitoraggio, sia nella laguna che in mare.