Sono 60 i controlli sulla regolare registrazione dei corrispettivi effettuati dai finanzieri del Comando Provinciale di Foggia in occasione dei festeggiamenti per il carnevale tenutisi in varie località della provincia nella scorsa settimana.
37 sono le irregolarità contestate per la mancata documentazione dei corrispettivi a carico di venditori ambulanti, bar, ristoranti e negozi di giocattoli.
Inoltre, gli interventi di contrasto all’abusivismo commerciale ed alla vendita di merci contraffatte e pericolose, hanno permesso di sequestrare oltre 9.000 maschere, decorazioni ed articoli di bigiotteria, 660 giocattoli pericolosi e 41 capi di abbigliamento contraffatti.
In concomitanza con i festeggiamenti del carnevale, che richiamano migliaia di persone in particolare a Manfredonia ed Apricena, il Comando Provinciale ha disposto un mirato dispositivo di controllo economico del territorio, con pattuglie di rinforzo provenienti anche dai reparti limitrofi per assicurare, in concorso con le altre forze di polizia, il regolare svolgimento delle manifestazioni tanto per contrastare la presenza di venditori abusivi e di merci contraffatte e pericolose quanto per assicurare il controllo sul regolare assolvimento degli obblighi fiscali.
L’evasione fiscale costituisce ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza. Da qui l’importanza dell’azione mirata svolta dalla Guardia di Finanza a tutela degli operatori onesti e che rispettano le regole. Nello stesso contesto l’azione a tutela dei consumatori è indirizzata a garantire la sicurezza e la genuinità dei prodotti messi in vendita.
Sono stati pubblicati sulla piattaforma informatica concorsiawn.it i concorsi di progettazione per il recupero della ferrovia dismessa dalla stazione di San Severo alla ex stazione Apricena Superiore (Ciclovia turistica transgarganica) e per il recupero dalla ex caserma dei Vigili del Fuoco per realizzare un Polo Scolastico per le arti.
Sulla piattaforma concorsi del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, concessa in uso alla Provincia di Foggia (in virtù di un protocollo d’intesa stipulato tra Ente e Ordine) è stato pubblicato il bando, aperto ad architetti e ingegneri iscritti ai relativi Albi professionali, al fine di delineare un nuovo assetto per il recupero della ferrovia dismessa dalla stazione di San Severo alla ex stazione Apricena Superiore (Ciclovia turistica transgarganica) e per il recupero dalla ex caserma dei Vigili del Fuoco per realizzare un Polo Scolastico per le arti.
La formula è quella del concorso di progettazione in due gradi con procedura aperta.
La cerimonia di premiazione si terrà a Faeto venerdì 24 febbraio, alle 18, nella Sala polifunzionale “Ins. Pierino Pavia”.
Oltre ai sindaci dei sei Comuni promotori, Castelfranco in Miscano, Foiano Valfortore e San Bartolomeo in Galdo, nel Beneventano, e Castelluccio Valmaggiore, Faeto e Roseto Valfortore, nel Foggiano, saranno presenti anche l'assessora regionale al Welfare, Rosa Barone, e la delegata alla Cultura della Regione Puglia, Grazia Di Bari.
Ospite della serata sarà l'attore e regista Giorgio Tirabassi, protagonista della produzione cinematografica e teatrale italiana, volto noto al grande pubblico. Con lui si parlerà di teatro, cinema, del ruolo della cultura nei piccoli centri e come valorizzare le peculiarità dei Comuni a rischio spopolamento.
Ad aprire la cerimonia sarà la Corale del Comune di Faeto con due brani in franco-provenzale.
I tre vincitori, provenienti da Lombardia e Toscana, si sono aggiudicati il titolo per il miglior racconto breve nelle categorie in gara: “Drama”, “Comedy” e “Drama-Comedy”. Per ogni categoria è previsto un premio di 700 euro, più un buono libri di 50 euro spendibile presso la libreria Ubik di Foggia, che è partner del concorso.
Il Premio Lupo esiste dal 2007. Nacque a Roseto Valfortore da una chiacchierata tra Lucilla Parisi (attuale sindaco di Roseto Valfortore) e l’attore Michele Di Virgilio, che girò un cortometraggio a Roseto, “Pallafatù”, con i ragazzi della scuola media ed elementare. Per il concorso letterario, fu scelto questo titolo per le affinità di questi territori al lupo, sia l’uno che l’altro a rischio estinzione nonostante le loro peculiarità. Nel 2011 e nel 2012 la direzione artistica fu affidata alla Piccola Compagnia Impertinente e quell’edizione segnò importanti novità nelle sezioni in concorso e nelle giornate dedicate alla premiazione e agli eventi.
Dopo otto anni, dal 2019 la direzione artistica è tornata alla stessa compagnia teatrale diretta da Pierluigi Bevilacqua e il Premio Lupo ha registrato nuovamente partecipazioni da record da parte di tutta Italia, diventando un concorso letterario noto a livello nazionale.
“Apprendiamo con favore del “semaforo verde” espresso dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al progetto di fattibilità tecnico-economica predisposto da Anas per la realizzazione della strada a scorrimento veloce del Gargano. Tuttavia, ci auguriamo che i tempi burocratici possano essere snelliti al massimo e si possa finalmente vedere realizzata questa grande opera pubblica”.
A dichiararlo Luca Maggio, Coordinatore UIL PUGLIA, Sede di Foggia, e Juri Galasso, Segretario Generale Territoriale Fenealuil Foggia.
“Tuttavia, per evitare di cadere in facili entusiasmi, giova ricordare che si tratta di una delle grandi incompiute che, da oltre 30 anni, figura nella lista delle priorità per colmare il gap infrastrutturale di Capitanata. Un progetto del valore di circa mezzo miliardo di euro, oltre ad essere strategico per il collegamento nella prima tratta da Vico a Vieste e per le attività produttive rappresenterebbe un impulso di grande importanza per il settore delle costruzioni. Quindi, ciò che ci auguriamo è che l’iter possa procedere senza ulteriori intoppi e l’opera possa finalmente vedere la luce”, affermano Maggio e Galasso che concludono: “Non possiamo però dimenticare che sulle strade di Capitanata si continua a morire quasi quotidianamente. Pertanto, ribadiamo la necessità di una ricognizione urgente sullo stato di salute e sullo stato di attuazione di progetti interventi per la messa in sicurezza e il consolidamento delle principali arterie di Capitanata”.
A Bari presso la sala conferenze dell’Assessorato al Turismo della Regione Puglia (padiglione 107 Fiera del Levante), non poteva esserci ambientazione migliore per tenere a battesimo la nuova stagione delle manifestazioni di mountain bike in Puglia nelle specialità cross country, granfondo, mediofondo e marathon.
Sono quattro i principali circuiti che catalizzeranno l’attenzione dei praticanti di questa disciplina tra i mesi di febbraio e di ottobre: l’XCO Borbonica Cup, gara di cross country che alzerà il sipario da Laterza in provincia di Taranto il prossimo 12 febbraio e coinvolgerà altre tre regioni del Sud Italia (Campania, Calabria e Sicilia) in un progetto di valorizzazione delle categorie giovanili esordienti e allievi (ragazzi di età compresa tra i 13 e i 16 anni); il Challenge XCP Puglia composto da 10 prove di gare marathon-granfondo che copre cinque (BAT, Bari, Foggia, Lecce e Taranto) delle sei province della regione; il Challenge XCO Puglia che contempla 13 gare di cross country anch’esso spalmato in cinque province (BAT, Bari, Foggia, Lecce e Taranto) su sei della Puglia più una manifestazione fuori regione in Basilicata. Tra le province di Brindisi e Lecce, nasce un nuovo campionato di gare cross country denominato XCO Salento Race in sette prove.
Dal Gargano al Salento, passando per la Murgia barese, i Monti Dauni, le gravine, trulli e la valle d’Itria, ciclisticamente la Puglia offre un’ampia varietà di percorsi tra pendenze, pianure battute dal vento, rocce, strapiombi, foreste, sterminate distese di uliveti, vigneti e muretti a secco.
Il circuito XCO Borbonica Cup metterà alla prova il talento dei ragazzi delle categorie esordienti e allievi domenica 12 febbraio a Laterza la maestosa location del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine. Grazie al dinamismo del comitato organizzatore in loco del Ciclo Team Laerte, il Trofeo XCO Terra delle Gravine avrà l’onore di accogliere il primo grande evento nazionale della mountain bike con circa 400 partecipanti provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e ovviamente Puglia.
La gara di Laterza è anche inserita nel Challenge Corgom XCO Puglia in cui figurano altre manifestazioni: il Trofeo Eracle-Memorial Vito Palmisano cronocoppie ad Alberobello il 5 marzo (organizzazione Team Eracle), il Trofeo Maglie Bike al Santuario di Montevergine/Palmariggi il 12 marzo (Maglie Bike), il Trofeo XCO Orte a Otranto il 19 marzo (Ciclo Club Spongano), il Trofeo XCO Bosco delle Pianelle a Martina Franca il 2 aprile (Asd Bikemania), l’XCO delle Querce ad Acquaviva delle Fonti il 25 aprile (GC Fausto Coppi Acquaviva), la XC Valle d’Itria il 30 aprile a Martina Franca (MMtb Martina Franca), la Neanderthal Cup il 14 maggio tra i dolmen di Bisceglie (Polisportiva Dilettantistica Gaetano Cavallaro) valevole per l’assegnazione dei titoli regionali FCI Puglia solo per le categorie juniores, under 23, élite e amatori, il Trofeo Parco delle Cave di Fantiano a Grottaglie il 2 giugno (Grottaglie Bike), il Trofeo Re Manfredi XCO in Basilicata a Palazzo San Gervasio il 18 giugno (Lucania Bike), la XC Nrg Bike il 9 luglio a Monopoli (Nrg Bike), la XC Bosco Paduli ad Accadia il 3 settembre (Mtb Puglia) e l’XCO Acquaviva Bike Park a Vieste il 24 settembre (Gargano Trail Center).
Da quest’anno spazio all’XCO Salento Race che comprende oltre alle gare del Santuario di Montevergine/Palmariggi (12 marzo) e Otranto (19 marzo) anche la XCO Collepasso il 1°maggio a Collepasso (Asd Amici del Velodromo), il 7 maggio la Varano Bike Race presso il bosco di Cerano a San Pietro Vernotico il 7 maggio (Salis Bike) valevole come campionato regionale FCI Puglia solo per esordienti e allievi, il Trofeo Terrarussa a Presicce (Asd Terrarussa Ciclismo), il Trofeo Sant’Elia il 2 luglio a Campi Salentina (Asd Ciclisti Campi) e il Trofeo Zollinese il 24 settembre a Zollino (24 settembre).
Tra gli appuntamenti di rilievo del settore marathon e granfondo, spiccano la Marathon del Salento ad Ugento del 16 aprile presso il kartodromo internazionale Pista Salentina (Mtb Casarano) tra le più ambite e partecipate ad inizio stagione in seno al Prestigio Mtb, la Marathon Bosco delle Pianelle a Martina Franca il 1°ottobre (Team Bike Martina Franca Cycling) che rientra nel più blasonato circuito extra-regionale del Trofeo dei Parchi Naturali e la Castro Legend Cup del 15 ottobre a Castro, manifestazione che ha fatto grandi passi da gigante in pochi anni aumentando il proprio blasone come sede dell’X-Legend Internazionale UCI, al quale parteciperanno i migliori 5 atleti di ogni categoria dei più prestigiosi circuiti italiani dediti al fuoristrada.
Le gare di Ugento e di Martina Franca sono inserite nel Challenge XCP Puglia dove sono già calendarizzate le altre manifestazioni: la Mediofondo Castel del Monte ad Andria il 19 febbraio (New Bike Andria), la Mediofondo All Bike Corgom il 26 febbraio a Ruvo di Puglia, la Mediofondo Bosco di Bitonto il 26 marzo a Mariotto di Bitonto (Team Oroverde Bitonto), la Mediofondo Memorial Cataldo Livrieri a Corato il 23 aprile (Quarat Bike), la Mediofondo Bosco Calmerio ad Alberobello il 7 maggio (Spes Alberobello), la Monti Dauni Legend Cup il 28 maggio a Biccari (Mtb Puglia), la Marathon del Gargano l’11 giugno a Monte Sant’Angelo come prova di campionato regionale FCI Puglia (Mtb Monte Sant’Angelo) che prende come territorio 3 dei 4 siti UNESCO della Puglia e la Mediofondo Freedom Altamura il 17 settembre ad Altamura (Freedom Cycling Team).
«In qualità di storico, già alcuni anni fa, sono intervenuto sulla questione territoriale tra il Comune di Monte Sant’Angelo e il Comune di Manfredonia a proposito dell’insediamento dell’Enichem nella Piana di Macchia, con alcune riflessioni sulla opportunità o meno di creare negli anni Settanta un polo industriale altamente inquinante come l’Enichem in una zona a vocazione agro-turistica, Oggi tale situazione si ripresenta con un nuovo insediamento riguardante il deposito di GPL ENERGAS nella stessa zona e precisamente nella Piana di Macchia.
Un problema, come l’inquinamento provocato dallo scoppio di una colonna dell’ex-Enichem, che ancora oggi stiamo scontando le conseguenze, senza che la bonifica del sito abbia avuto termine. Purtroppo la storia si ripete. Alcuni mesi fa si parlava di un impianto di riciclaggio dei rifiuti di plastica proprio alle porte della strada che porta dalla Piana di Macchia verso Monte Sant’Angelo, mentre oggi si parla di un nuovo impianto di GPL ENERGAS alle porte della città di Manfredonia. Il tutto non tenendo conto della volontà contraria della popolazione locale, sia quella di Manfredonia che di Monte Sant’Angelo e Mattinata, i cui centri oggi sono in netto calo demografico, oltre che in grave crisi economica. E questo perché non si rispettano le vocazioni territoriali, né si investe nelle reali potenzialità dei territori, fra cui, oltre la Piana di Macchia, la Valle di Carbonara, l’entroterra di Pulsano, i boschi circostanti la Foresta Umbra, oltre che lo sviluppo ecosostenibile dei Centri urbani, con i loro Beni culturali.
Purtroppo oggi le volontà delle comunità locali non contano nulla, in quanto soggiogate dai poteri e dalle lobby politiche, che non tengono conto delle reali possibilità di sviluppo locale. In altri termini con la globalizzazione è iniziato lo sproprio delle volontà delle popolazioni locali, i diritti e la legittima podestà di governare il proprio territorio e quindi di investire in esso, secondo una logica identitaria e non secondo la logica del mercato unico globale.
In tutti questi anni, dal 2018 ad oggi, infatti stiamo assistendo alla eliminazione dell’autonomia locale, con un processo di delocalizzazione che ha determinato l’abbandono delle campagne a favore dell’urbanizzazione selvaggia. Fenomeno che, come nel caso di Monte Sant’Angelo, ha prodotto l’abbandono del Centro storico e, quindi, una progressiva crisi dell’intero Centro urbano che si va di giorno in giorno sempre più spopolando, a causa dell’emigrazione di tante famiglie e giovani verso il Nord. Ormai il diritto all’autonomia, inteso come sviluppo locale e, quindi, come valorizzazione delle proprie potenzialità territoriali, è svanito a vantaggio di una economia di sussistenza e di emarginazione progressiva dei flussi pubblici a vantaggio solo dei centri di potere.
Di fronte a tutto questo ho il dovere e l’obbligo di intervenire per difendere non solo la bellezza e la storicità dei nostri centri urbani, come Monte Sant’Angelo, Manfredonia, Mattinata, e altri centri del Gargano e della Capitanata, ma per difendere soprattutto i loro territori che in questi anni sono sotto la scura di iniziative speculative che porteranno solo inquinamento e distruzione ambientale dell’ecosistema.
E tutto questo sta avvenendo nei confronti della Piana di Macchia, che è un territorio molto appetibile dalle lobby industriali del Nord Italia e dell’Europa, tanto da creare le premesse, attraverso il porto di Manfredonia, una seconda Seveso oppure un nuovo polo industrializzato altamente inquinante. E questo con il beneplacito del Governo, che non tiene conto della volontà espressa dalla popolazione locale, che ha detto No sia allo stoccaggio dei rifiuti di plastica alle porte della città di Monte Sant’Angelo, sia all’impianto di GPL ENERGAS in territorio di Manfredonia-Monte Sant’Angelo. Una popolazione che ha il supporto non solo dei Sindaci interessati, ma anche dell’Arcivescovo di Manfredonia, Mons. Franco Moscone, che ha espresso la sua contrarietà all’istallazione del deposito di GPL ERNERGAS nella Piana di Macchia.
Una decisione che, come in tante altre questioni, viene dall’alto e che non tiene conto della volontà dei cittadini. Purtroppo per quanto riguarda la Piana di Macchia si ritorna al vecchio sistema che vede la volontà politica di pochi prevalere su quella di molti e che ha portato, negli anni Sessanta e Settanta, al fallimento della politica industriale riguardane l’ex-Enichem e poi successivamente alla chiusura sistematica delle fabbriche sorte in base al Contratto d’Area. Oggi si ritorna ad una situazione analoga, in quanto ci ritroviamo davanti ad un insediamento industriale pericoloso e altamente inquinante nella Piana di Macchia, un deposito di gas che un domani potrebbe essere una bomba ad orologeria per l’intera comunità locale, non solo di Manfredonia, ma dell’intero Gargano. Per questo, come cittadino e come intellettuale, che nelle sue opere ha messo in primo piano la difesa del paesaggio del Gargano, espressione della Bellezza e della Cultura, quale sinonimo di Civiltà e di Arte, esprimo il mio disappunto e la mia ferma opinione contro qualsiasi insediamento industriale che deturpi il nostro paesaggio e la sua bellezza.
Una bellezza che nasce dalla civiltà delle culture di tanti popoli (Bizantini, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi) che hanno lasciato nel tempo un ricco patrimonio d’arte, con numerosi monumenti e opere d’arte, fra cui santuari, chiese, castelli, centri storici, unici e irripetibili per la loro architettura della civiltà mediterranea. Città d’arte, come Monte Sant’Angelo e Manfredonia, che hanno bisogno non di insediamenti inquinanti, ma di insediamenti ecosostenibili, come le industrie agro-alimentari legate ai prodotti del luogo, come le numerose masserie da adibire a centri di benessere e a sentinelle del nostro paesaggio agro-turistico, la salvaguardia dei nostri centri storici, da trasformarli in centri di accoglienza turistica e così via.
Del resto abbiamo constatato che ogni processo industriale, se non viene legato alla peculiarità identitaria del suo territorio e del suo paesaggio, è destinato a fallire. In altre parole è l’identità territoriale, con le sue potenzialità intrinseca legate all’ambiente e quindi alla sua storia e alla sua cultura, a determinare lo sviluppo locale e, quindi, a creare quel legame stretto con “l’anima dei luoghi”, che presuppone l’acquisizione del suo “Genius Loci”. In ciò consiste il futuro di ogni città, la sua sopravvivenza e la sua continuità nel solco del proprio passato, ma vivificato dal presente, da cui poi nascerà il suo futuro. Un futuro che sarà l’espressione della collettività a cui sarà legato il destino della città.
Una città che non dipenderà solo dalla volontà politica di pochi, ma di tutti. Del resto la politica dovrebbe essere lo strumento principale per creare le condizioni più favorevoli al “bene comune”, e nel nostro caso, al “bene collettivo”. Solo creando questo connubio, fra politica e cittadini, ogni città e ogni territorio avrà un futuro e uno sviluppo, possibilmente legato al proprio territorio. Il contrario di tutto ciò crea solo danni e distruzioni di ciò che abbiamo costruito negli anni passati. Nel nostro caso il passato deve essere di monito per il presente, rispettando e rafforzando con ogni mezzo la volontà della comunità locale nel dire NO all’impianto di GPL-ENERGAS nella Piana di Macchia».
Secondo incontro promosso dall’Associazione culturale Capitanata.Neo con la delegazione foggiana in Parlamento.
Continuano le azioni di dialogo e confronto con i rappresentanti della provincia di Foggia in parlamento. Lunedi 6 febbraio alle 18, presso la sede dell’Associazione Capitanata.neo, secondo incontro, al quale sono stati invitati tutti i parlamentari eletti dai cittadini della provincia di Foggia per la XIX Legislatura. Nel primo, a novembre, si è discusso di Autonomia Differenziata e PNRR.
Il tema trattato, in questo secondo incontro, ha riguardato una ricognizione sulle Infrastrutture Strategiche riguardanti la Capitanata a partire da quelle idriche, per poi passare a quelle del settore trasporti e della logistica.
Il presidente dell’Associazione culturale Pasquale Cataneo, componente del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti (IeR) 2014-2020 per conto della FAST-CONFSAL, ha illustrato prima due ambiti relativi alle infrastrutture idriche con priorità ineludibile per la realizzazione degli invasi e dell’ammodernamento e ampliamento della rete di distribuzione sia per uso potabile che irriguo; poi quelle del settore stradale, soprattutto per le opere commissariate che, pur facendo registrare in Capitanata elevatissimi tassi di incidentalità, anche mortale, non hanno ancora visto l’apertura di cantieri sulla SS 16 tratto Foggia-San Severo, sulla SS 89 nel tratto tra Amendola e l’imbocco per Manfredonia o sulla SS 673 Tangenziale ovest di Foggia.
Per quest’ultima nulla si sa per la realizzazione di un sottopasso stradale come realizzato a Forli, all’altezza dell’ortogonale della pista dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia testata 15, utile a: 1) migliorare la sicurezza di esercizio di entrambe le modalità, stradale e aerea, 2) garantire il completo utilizzo di tutta la pista allungata (2000 mt.) e 3) salvaguardare le possibilità di ulteriore sviluppo della struttura aeroportuale. Non ci sono notizie al riguardo. Eppure Aeroporti di Puglia, Comune di Foggia e ANAS, per vari motivi, dovrebbero avere tutti molta attenzione al riguardo.
“Invieremo per il sottopasso un’altra nota ufficiale al Comune di Foggia, ad ANAS e al CdA di AdP, chiedendo un impegno specifico anche al nuovo componente avv. Vania Romano che, a seguito delle sollecitazioni partite dalla Commissione Ambiente e Territorio che presiedevo – sottolinea Pasquale Cataneo – fu scelta dal Comune di Foggia nel 2015 come consulente per l’inidonea impostazione della pratica, presentata a Bruxelles, per l’allungamento della pista. La sollecitazione per il sottopasso stradale è stata già presentata lo scorso agosto anche al ministro Giovannini e al responsabile dell’Unità di missione del MIT, il prof. Catalano, oggi capo di gabinetto del presidente Regione Puglia.”
Passando alle opere ferroviarie sono stati richiamati gli atti, inviati con PEC dalla FAST-CONFSAL, sia al Comitato di Sorveglianza che al Comune di Foggia a fine 2022, per i rilevanti ritardi nella realizzazione e per la difformità progettuale della stazione AV di Foggia e nel mancato ammodernamento ed elettrificazione del collegamento Foggia-Manfredonia e il porto A.F. sipontino.
“A Foggia è stata finanziata una stazione AV. I ritardi finora registrati e la difformità progettuale rispetto al finanziamento ricevuto, evidenziata in modo oculato anche dal Comune di Foggia, penalizzano i cittadini foggiani e pugliesi (doveva essere operativa e in esercizio da luglio 2022 come da scheda n. 3 del F.S.C. 2014-2020). Parimenti accade, con l’incompiuta sipontina, per il sistema della logistica a nord della Zes Puglia-Molise. Infine nell’incontro - chiosa Cataneo -sono state evidenziate le assurde e incomprensibili penalizzazioni per i giovani residenti nelle provincie di Foggia e della BAT, introdotte in 2 bandi delle Ferrovie del Sud-Est e SA con scadenza il 12 febbraio p.v.”
Si comunica che il Dirigente del Settore Viabilità della Provincia, arch. Angelo Iannotta con Ordinanza n. 4/2023 ordina:
1. Il divieto del transito dei mezzi pesanti ed autobus di linea sulla S.P. n. 1 (Ponte 13 Archi -Neviera di Motta), nel tratto compreso tra il Bivio per Celenza Valfortore della S.P. n. 1 con la S.S. 17 e bivio per Carlantino della S.P. n. 1 con la S.P. n. 3;
2. Che il traffico pesante e gli autobus di linea vengano deviati sulla S.P. n. 2 per San Marco la Catola in corrispondenza del bivio della S.P. n. 2 con la S.S. 17;
3. Che la segnaletica occorrente, in conformità al Nuovo Codice della Strada emanato con D.L.vo n. 285 del 30.04.1992 ed al D.M. 10 luglio 2002, sia interamente a carico del Comune di Celenza Valfortore,
4. La presente Ordinanza entra in vigore alle ore 6.00 del 19/03/2023 e resterà valida fino alle ore 14.00 del 19/03/2023.
La Festa del Maiale di Faeto compie 40 anni e torna dopo tre stagioni di lockdown.
È più nota come Ffét de lu Caiúnn, come si dice in lingua francoprovenzale e ha fatto registrare una massiccia di visitatori provenienti da tutta la Capitanata, dal Barese e da Lucania e Campania.
Il maiale nero dei Monti Dauni è stato il protagonista assoluto della sagra, organizzata dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Pavia e da Bellavita Eventi, reduce dal grande successo del Natale al castello di Deliceto. Non si erano mai visti tanti stand e tanti prodotti tipici che, nonostante il freddo pungente, sono stati apprezzati dai visitatori, che hanno affollato le viuzze del paesino francoprovenzale e fatto registrare il sold out nei ristoranti.
Apprezzatissimo il soffritto, tipico di Faeto, insieme al pane unto, ai fagioli, al caciocavallo impiccato, alla focaccia e ai salumi di ogni genere, tutti a chilometro zero.
Soddisfatto il primo cittadino, anche perché i turisti hanno potuto ammirare le risorse del posto, come il Museo Civico del Territorio. Il maiale nero di Faeto ha un sapore particolarissimo, anche perché viene allevato allo stato brado e si nutre anche di quel che trova in natura e questo rende la sua carne pregiata e molto apprezzata.
I dati di Medtraining impegnata nell’attività di prevenzione e contrasto in Capitanata.
C’è chi guadagna anche 200 euro al giorno, chi ne chiede 20 a prestazione. C’è chi accende il fuoco la sera per farsi notare, chi si apposta già con l’automobile, chi ha uno o più figli nel suo Paese d’origine e chi è costretta alla strada dal marito. C’è chi lavora anche dieci ore di fila, chi prima faceva la badante e chi è sposata con un cittadino italiano. Piccole storie di ordinaria e quotidiana violenza sulle donne che fotografano il drammatico fenomeno dello sfruttamento sessuale e lavorativo nel nostro territorio, che vede impegnati dal 2016 gli operatori della cooperativa sociale Medtraining nel progetto “La Puglia non tratta – Insieme per le vittime”, il cui intervento si svolge nell’area territoriale della Capitanata, che comprende Monti Dauni, Tavoliere delle Puglie e promontorio del Gargano. Sono questi alcuni dei dati di maggiore interesse contenuti nell’ultimo semestre di attività portate avanti nell’ambito dell’iniziativa che punta ad aiutare le vittime di tratta e di sfruttamento lavorativo. Donne e uomini che ogni giorno vengono sfruttati nell’ambito della prostituzione, dello sfruttamento lavorativo o domestico, delle economie illegali, dell'accattonaggio forzato o del traffico di organi.
Le donne dell’Est Europa
Dall’1 luglio 2021 al 30 settembre 2022, dunque, attraverso il lavoro dell’unità mobile di strada gli operatori hanno effettuato oltre 370 contatti, percorrendo in modo particolare i tratti della SS 16 dell’Alto Tavoliere e del Basso Tavoliere, della SS 89 che porta a Manfredonia, della SS 673 Circonvallazione di Foggia. Non solo. Perché le operatrici hanno effettuato uscite ed incontri anche nell’insediamento informale della pista aeroportuale di Borgo Mezzanone in collaborazione con l’organizzazione non governativa Intersos e nell’insediamento informale di Torre Antonacci in agro di San Severo. Le beneficiarie incontrate durante il lavoro dell’unità di strada sono soprattutto donne, provenienti per la maggior parte da Paesi quali Bulgaria (50%) e Romania (28%) che rappresentano la percentuale più alta delle beneficiarie contattate. Ma per le strade sono presenti anche donne che arrivano dalla Nigeria, dall’Albania, dalla Repubblica Dominicana, dall’Ungheria. L’unità mobile nel corso dell'attività ha anche contattato quattro transessuali.
Un’alternativa alla strada
«Nell’ambito del progetto operiamo sulle strade della Capitanata con alcune unità mobili che operano per la riduzione del danno. Incontriamo le donne che si prostituiscono lungo le strade e cerchiamo di portare loro conforto, servizi ed una potenziale alternativa al loro stare per strada. Ospitiamo anche otto persone all’interno di due strutture di accoglienza nella provincia di Foggia – spiega Roberto Lavanna, coordinatore del progetto in Capitanata per la cooperativa Medtraining – . Operiamo, inoltre, negli insediamenti informali, come nel ghetto di Borgo Mezzanone, dove riusciamo ad intercettare uomini e donne che sono vittime del grave sfruttamento lavorativo, e cerchiamo di aiutarli anche in altri settori come la ricostruzione dei loro documenti, dell’assistenza sanitaria, dell’assistenza psicologica. Lungo le strade della provincia, dunque, registriamo soprattutto la prevalenza di donne rumene e bulgare, mentre all’interno delle case di accoglienza abbiamo donne nigeriane, fenomeno simile anche in altre parti d’Italia».
Tra accoglienza e protezione
Tra i dati rilevanti in questo semestre, il rafforzamento dell’attività di sportello per donne e uomini potenziali vittime di tratta, con l’attivazione di un presidio a Casa dei Diritti di Siponto ed uno a Foggia nella sede di Medtraining. Preziosi anche gli spazi di incontro per la promozione della tutela dei diritti e per l’ascolto delle potenziali vittime, presenti in diversi punti della città di Foggia, ed il protocollo d’intesa siglato con la Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello status di rifugiato politico di Borgo Mezzanone e la collaborazione con le Commissioni sparse per l’Italia. Ancora: otto beneficiarie che vivono e risiedono in accoglienza protetta grazie al progetto, che in questi mesi ha anche effettuato accompagnamenti sanitari, counselling psicologico, disbrigo delle pratiche amministrative e tanto altro.
Il progetto regionale
Il progetto “La Puglia non tratta - Insieme per le vittime” è nato a livello regionale con l'obiettivo di assicurare alle persone vittime di tratta adeguate condizioni di alloggio, vitto, assistenza, protezione ed integrazione socio – lavorativa. L’iniziativa - finanziata dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri - è promossa dalla Regione Puglia - Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le Migrazioni ed Antimafia Sociale - in collaborazione con sette enti anti tratta del territorio regionale: le cooperative sociali Medtraining (Foggia), Comunità Oasi2 San Francesco onlus (Trani), Atuttotenda (Maglie-Lecce), CAPS (Bari); le associazioni Giraffa! (Bari), Micaela (Adelfia-Bari), Comunità Papa Giovanni XXIII (Brindisi).