Sono 88 i controlli sulla regolare registrazione dei corrispettivi effettuati dai finanzieri del Comando Provinciale di Foggia nel periodo delle festività pasquali.
In 45 casi sono state contestate irregolarità a carico, tra gli altri, di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie e negozi di alimentari per la mancata documentazione degli incassi.
A Manfredonia, invece, nel corso di un controllo economico del territorio, è stata individuata su strada una consegna di mobili a domicilio per oltre 16.000 euro effettuata da un negozio di arredamenti completamente in nero.
A Cerignola è stato scoperto un commerciante di prodotti lattiero caseari evasore totale che per più anni, senza presentare dichiarazione dei redditi, ha occultato al fisco ricavi per oltre 400.000 euro.
Nel corso delle attività ispettive sono stati individuati anche 12 lavoratori in nero: 1 presso un consulente del lavoro di Cerignola, 5 in un ristorante di Peschici, 2 addetti ad un autolavaggio di Vieste, 2 in una pescheria di Lucera, 1 in un bar di Manfredonia ed 1 in un banco di frutta a Serracapriola.
In quest’ultima località i Finanzieri della Tenenza di Torre Fantine hanno sequestrato, ad un commerciante ambulante abusivo, 45 Kg. di pesce venduto senza le prescritte autorizzazioni.
Attesa la rapida deperibilità, il prodotto è stato devoluto ad un ente caritatevole.
Inoltre, grazie al fiuto delle unità cinofile, in pochi giorni i Baschi Verdi della Compagnia di Manfredonia hanno sequestrato oltre mezzo chilo di hashish, marijuana, cocaina ed eroina tra Foggia, San Severo, Manfredonia ed Apricena.
7 persone sono state segnalate all’Autorità Prefettizia per uso personale di sostanze stupefacenti mentre nei casi riguardanti quantitativi più elevati o suddivisi in dosi i 3 responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Uno dei sequestri è avvenuto lungo la statale 89 dopo che i finanzieri avevano notato la stessa persona recarsi più volte al giorno sotto ad un cavalcavia alcuni chilometri prima di Manfredonia; al momento dell’intervento i baschi verdi hanno rinvenuto oltre 150 gr. di hashish ed un bilancino di precisione in un nascondiglio ricavato sul posto.
I controlli proseguono senza soluzione di continuità nel contesto del presidio economico - finanziario assicurato dalla Guardia di Finanza a tutela delle persone oneste, delle imprese che rispettano le regole e della legalità.
E’ assolutamente indecente lo stato della sanità in provincia di Foggia. Dal Gargano al Sub Appennino Dauno, è tutto un fioccare di denunce rispetto ad una situazione non più sostenibile né tollerabile nel 2023. Siamo allo stato cavernicolo”.
Lo dichiara il consigliere regionale Lega Puglia Joseph Splendido, che ha appena depositato una richiesta di audizione dell’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese e del direttore generale Asl FG Antonio Nigri.
“In particolare, i punti di primo intervento a Vico del Gargano e Vieste sarebbero carenti di personale medico, tanto presso le postazioni fisse quanto presso quelle mobili. Tale situazione, a più riprese denunciata anche dal segretario provinciale della Lega Daniele Cusmai, fa il paio con l’assoluta fatiscenza dello stabile adibito a presidio ASL Foggia presso l’Isola di San Nicola – Isole Tremiti, a causa della mancanza di interventi manutentivi che avrebbero dovuto esser eseguiti già da tempo. Stessa situazione dicasi sul Sub Appenino Dauno, segnatamente a Roseto Valfortore, dove si denuncia l’assoluta inadeguatezza e fatiscenza della postazione di 118 nonostante una delibera dell’Asl di Foggia preveda, da tempo ormai, una serie di interventi. È per questo motivo che ritengo doveroso formalizzare l’appello alla Regione Puglia ad intervenire con urgenza, non solo per adempiere al minimo costituzionale in termini di offerta sanitaria e di diritto a lavorare in un ambiente dignitoso ma, soprattutto, in considerazione dell’avvicinarsi dell’imminente stagione estiva che, è un dato di fatto, farà lievitare la popolazione residente con annesso aumento delle richieste di soccorso da evadere. Si batta un colpo, con urgenza” conclude il consigliere regionale Lega.
La data è il 14 e 15 maggio 2023 e vedrà undici comuni della provincia di Foggia eleggere il Sindaco e il Consiglio comunale.
Le liste sono state già depositate, pertanto i nomi sono noti e con loro liste civiche in primis, partiti e coalizioni. Sono tutti piccoli comuni, che non superano i 15mila abitanti, pertanto non vi sarà il ballottaggio. L’elezione sarà a tornata unica.
Al voto sono chiamati i comuni, in ordine alfabetico, di: (* fonte dati Governo)
- Anzano di Puglia, con popolazione di 1.103 abitanti, 2 sezioni per 2.295 elettori.
- Ascoli Satriano, con popolazione di 7.353 abitanti, 10 sezioni per 7.842 elettori.
- Bovino, con popolazione di 2.298 abitanti, 5 sezioni per 3.856 elettori.
- Carapelle, con popolazione di 5.925 abitanti, 6 sezioni per 5.147 elettori.
- Castelluccio Valmaggiore, con popolazione di 1.226 abitanti, 10 sezioni per 1.713 elettori.
- Faeto, con popolazione di 606 abitanti, 1 sezione per 1.057 elettori.
- Peschici, con popolazione di 4.305 abitanti, 4 sezioni per 4.294 elettori.
- Pietramontecorvino, con popolazione di 2.511 abitanti, 2 sezioni per 2.553 elettori.
- San Marco la Catola, con popolazione di 890 abitanti, 2 sezioni per 1.953 elettori.
- San Paolo di Civitate, con popolazione di 5.563 abitanti, 6 sezioni per 5.499 elettori.
- Vico sul Gargano, con popolazione di 7.353 abitanti, 10 sezioni per 7.842 elettori.
Per un totale di popolazione pari a 39.262 abitanti, con 46 sezioni per 40.925 elettori.
* fonte Governo (dait.interno.gov.it): Popolazione al 31/12/2021 D.P.R. 20/01/2023 - Sezioni Rilevazione al 31/12/2022 - Elettori Rilevazione al 31/12/2022
Comuni ben spalmati su tutto il territorio, dal basso all’alto Tavoliere, dai Monti Dauni al Gargano.
Chi si contende la fascia comunale da Sindaco sono:
Ad Anzano di Puglia Paolo Lavanga tenta il terzo mandato, contro Antonio Marciello.
Ad Ascoli Satriano Vincenzo Sarcone cercherà di riaffermarsi, contro Donato Ruscigno, Laura Flagella, Maria Teresa Perrino, Angelo Infante.
A Bovino Enzo Nunno se la vedrà con Stefania Russo e Alberto Casoria.
A Carapelle l’uscente Umberto Di Michele dovrà vedersela con Luigi Marasco.
A Castelluccio Valmaggiore Pasquale Marchese si contende il la poltrona con Debora Falco, in un comune che soffre ancora per la prematura dipartita del Sindaco Rocco Grilli.
A Faeto Michele Pavia ha un contendente giovane, il 18enne Francesco Carosielli.
A Peschici Franco Tavaglione tenterà un altro mandato contro Luigi D’Arenzo.
A Pietramontecorvino Raimondo Giallella se la vedrà con Domenico Zuppa.
A San Marco la Catola Paolo De Martiniis contro Luigi Piacquadio.
A San Paolo di Civitate Francesco Marino dovrà superare i tre contendenti, ovvero Genny Perna, Alessandra Ofelia e Costantino Rubino.
A Vico del Gargano sarà, invece il vice sindaco Lello Sciscio a vedersela con Angelo Fiorentino e Antonio Catenazzo.
«Bisogna ora che ci sia chiarezza da parte di Trenitalia Spa Direzione tecnica sul futuro delle officine».
La Segreteria Fast Confsal esprime soddisfazione sulle percentuali di adesione in Puglia allo sciopero nazionale del personale di Trenitalia Spa (equipaggi, biglietterie, uffici e manutenzione) indetto dalle OO.SS. Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil. Ugl-Ferr, Fast-Confsal e Orsa al quale si è aggiunto localmente quello di Fast-Confsal unitamente a Filt-Cgil Fit-Cisl Uilt-Uil (senza UGL e ORSA) con oltre 85% di adesione per l’OMC ML Foggia, a causa della incomprensibile e contradditoria riduzione del budget precedentemente assegnato per il 2023, fatto da Direzione Tecnica di circa 68.000 ore pari a 45 addetti/anno, di fatto spostato ad altri impianti del centro-nord in Umbria, Emilia Romagna e Lombardia.
Scelta scellerata, fuori da una corretta logica aziendale che invece di avere come obiettivi prioritari: la produttività, l’ottimizzazione infrastrutturale e l’economia di scala, la valorizzazione professionale, la cautela di spesa negli investimenti e nelle spese correnti, risulta essere antieconomica e contraddittoria in termini di riequilibri territoriali delle risorse umane impiagate e degli investimenti effettuati e da fare.
“Non si comprende affatto inoltre perché accada tutto ciò – afferma Pasquale Cataneo segretario regionale di Puglia e Basilicata - in quanto le attuali lavorazioni presso l’O.M.C. foggiana sono svolte, da anni, da maestranze professionalizzate e certificate, con competenze e capacità accertate e con un bacino già pronto, per stessa asserzione aziendale, di potenziali ulteriori risorse da assumere a Foggia atte a compensare le fuoriuscite, finora non compensate, e a poter fornire, attraverso il supporto in loco dell’esperto personale in servizio, tutto il necessario apporto lavorativo per le programmate 68.000 ore.”
Tra le questioni poste dai sindacati pugliesi c’è anche la questione relativa alla cd. Clausola di Salvaguardia, introdotta nel 2016 ma meglio specificata con le leggi di bilancio 2019 e 2020, che prevede per le Amministrazioni centrali e i Ministeri ma anche per società pubbliche come RFI e ANAS che vi siano per le risorse ordinarie in conto capitale almeno il 34% investito nel Mezzogiorno.
“Da una nostra analisi su dati aziendali ci risulta che la Direzione Tecnica di Trenitalia Spa ha investito nello scorso decennio (2011-2020), pur essendo di azienda facente parte, come RFI e ANAS, del Gruppo FSI spa interamente partecipata con capitale pubblico (MEF 100% azioni), molto meno nel Mezzogiorno per gli investimenti in conto capitale negli impianti di manutenzione ciclica come le OMC e anche per la manutenzione corrente – sottolinea il sindacalista autonomo della FAST- e a quanto pare l’azienda sta proseguendo in tale iniqua direzione atteso che continua a NON INVESTIRE e quindi a non RIEQUILIBRARE sia il disavanzo precedente che, per esempio con gli ulteriori oltre 20 mln di euro previsti a Foligno(PG), aumentando i divari anche nell’attuale periodo (2021-2023) tra macroaree territoriali. E ciò fa il paio con lo spostamento di lavoro e di nuove assunzioni dove il tasso di disoccupazione è circa tre volte meno rispetto a quello della provincia di Foggia e cioè a Foligno (PG), Voghera(PV) e Rimini(RN) con la beffa di dover professionalizzare anche tale personale...”
La Fast-Confsal di Puglia e Basilicata informa inoltre che resta in attesa di una convocazione del signor Prefetto di Foggia, il quale attende che le altre OO.SS. coinvolte nella vertenza locale, cioè le segeretrie Filt-Cigl Fit-Cisl e Uilt-Uil di Puglia, accolgano l’opportunità che sia esteso anche a loro il prossimo incontro a seguito richiesta di formale adesione comunicata a mezzo mail giusta nota prefettizia inviata dalla U.T.G. di Foggia del 13 aprile 2023, con l’auspicio che la dirigenza di Trenitalia Spa si renda disponibile al confronto per trovare soluzioni idonee alla vertenza (incomprensibilmente l’azienda finora si è sottratta al confronto al tavolo prefettizio sia in data 06 marzo u.s. che il 13 aprile u.s).
Uno nostro accorato e rilevante ringraziamento a tutto il personale scioperante e alle loro famiglie perché sappiamo quanto uno sciopero incida, soprattutto oggi, sul bilancio familiare.
“Lo diciamo da tempo: favorire le imprese e la qualità dei prodotti agroalimentari significa favorire il lavoro legale e questo è sinonimo di combattere la criminalità”: è questo il commento del deputato di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra, componente della Commissione Agricoltura alla relazione relativa alle attività compiute dalla Dia, che evidenzia le mani della mafia foggiana sul settore agroalimentare.
Nel documento si legge infatti che, in tutta la Capitanata, il business dell’agroalimentare rappresenta per la criminalità organizzata uno strumento importante per la sua affermazione, interferendo sia nel mercato immobiliare dei terreni agricoli sia nella commercializzazione degli alimenti, con il controllo di catene di supermercati e il condizionamento del prezzo dei raccolti, nonché nella gestione dei trasporti e dello smistamento delle produzioni.
“Lo stesso fenomeno del caporalato – prosegue l’On. La Salandra - è parte di un sistema criminale più ampio: quello delle agromafie che, oltre a basarsi sullo sfruttamento, condizionano l’impresa agricola, che ne risulta, di fatto, vittima”.
L’attuale normativa sul caporalato non si presta, infatti, a quelle che sono le effettive esigenze delle aziende agricole sane e che vogliono operare lontano da possibili condizionamenti, proprio perché crea una condizione di confusione tra le norme in materia di sicurezza aziendale e il contrasto di un fenomeno che è criminale a tutti gli effetti e, come tale, va combattuto dallo Stato.
La libertà di una donna che “vive non vista”. Lo scrittore siciliano Mattia Corrente: incontri nelle scuole e in Biblioteca di Foggia Venerdì 14 e sabato 15 aprile, protagonista il romanzo “La fuga di Anna” (Sellerio).
Anna e il vecchio Severino, la speranza di ritrovare e ricondurre a sé una moglie che è uscita di casa ed è scomparsa. Un’indagine nel passato che è anche un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. È La fuga di Anna (Sellerio) il quinto e ultimo romanzo inserito nell’edizione 2023 di Leggo Quindi Sono, premio Le giovani parole 2023: venerdì 14 aprile, alle ore 18, l’autore Mattia Corrente presenta il suo libro in Biblioteca di Foggia, per il consueto incontro aperto alla città. L’indomani, sabato 15 aprile, doppio appuntamento nelle scuole di Capitanata: alle ore 8.30 lo scrittore siciliano incontra gli studenti del “P. Giannone” di San Marco in Lamis; alle ore 11.00, seconda tappa con gli alunni dell’Olivetti di Carapelle. Oltre a La Magna Capitana, la manifestazione è organizzata dalla libreria Ubik e dalla Fondazione Monti Uniti che sostiene l’iniziativa.
La fuga di Anna (Sellerio, 2022). La moglie, dopo una vita intera passata accanto al marito, è uscita di casa ed è scomparsa. Trascorso un anno lui decide di lasciarsi tutto alle spalle, saluta Stromboli, l’isola in cui hanno abitato, gli oggetti consueti e le abitudini quotidiane, e si mette in viaggio alla ricerca di lei. Inizia così un peregrinare per la Sicilia, nei luoghi che hanno segnato la loro esistenza. Non è solo un’indagine nel passato, un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. È anche un confronto con i fantasmi, con gli uomini e le donne che potevano essere e non sono stati, perché traditi o violati da chi avevano attorno. In questo racconto di voci, di punti di vista e di ambiguità che emergono man mano, Anna vive non vista. Affiora nello sguardo di Severino, che sistema e riscrive il passato mentre prova a comprenderlo, assieme alla storia di una donna che malvolentieri ha obbedito agli ordini, il primo quello perentorio della madre: una femmina nasce per diventare moglie di un uomo e madre di un figlio. Questo era il suo destino, ma in prossimità della fine, compiuto il tragitto che per tutti le spettava, Anna ha guardato avanti, ha scrutato se stessa ed è sparita nel nulla. Cercando di essere libera come voleva suo padre, che ha abbandonato la famiglia quando lei era ancora una ragazzina, rompendo un ordine e creando il caos. Perché, sembra dire il romanzo attraverso i suoi personaggi e nella scrittura di un autore che affronta a sua volta una strada rischiosa, ogni libertà contiene una violenza, ogni rinuncia una ferita che non si può rimarginare, ogni scelta che ci rende felici è causa del dolore di qualcun altro. Ma la comprensione di questa verità brutale richiede l’esperienza di tutta una vita.
Mattia Corrente è nato nel 1987 e vive in Sicilia in provincia di Messina. La fuga di Anna è il suo primo romanzo.
Si misura con il suo essere di origine pugliese, Michele De Virgilio, nella fiction per Canale 5 Il Patriarca, che debutterà in prima serata venerdì 14 aprile.
La serie, di e con Claudio Amendola, è stata girata nel sud di Bari ed è ambientata a Levante, una città immaginaria della Puglia. Da questo luogo di mare prende vita la saga familiare che ha per protagonista Claudio Amendola (Nemo Bandera), carismatico imprenditore senza scrupoli, che scopre di essere malato. E, proprio a Michele De Virgilio (Ferro), suo alter ego e fidato collaboratore, confesserà il suo stato di salute precario e la volontà di lasciare l’azienda a uno dei suoi figli.
La fiction, in sei prime serate, è prodotta da Camfilm e presentata da Taodue – Mediaset group.
Michele De Virgilio interpreta Ferro, il braccio destro e amico fedele dell’imprenditore Nemo. Duro, spesso spietato, è legato da profondi sentimenti di lealtà e stima al Patriarca, per il quale è disposto a rischiare e sacrificare tutto, anche la vita.
Unico attore pugliese nella serie, De Virgilio ha lavorato sul suo personaggio dandogli una chiara cadenza meridionale, studiando accenti e vocalità proprie di un territorio che va dal sud del Gargano a Bari. Come gli uomini dei paesini, Ferro appella ogni persona che incontra con un nomignolo di sua invenzione e lo stesso rapporto, così forte e fraterno con il protagonista, è suggellato da quel “cumbà” che utilizza per rivolgersi al personaggio di Claudio Amendola.
“Tu sei la Puglia, così, scherzosamente, mi diceva la segretaria di edizione e difatti, dopo tanti anni di studio della dizione, sono tornato alla mia lingua madre, intesa come lingua delle origini e delle viscere: il pugliese. Sono molto contento del risultato ottenuto e mi auguro che tutto il pubblico apprezzi questo lavoro. Sono stati 6 mesi molto intensi: abbiamo iniziato a lavorare poco dopo la riapertura post emergenza sanitaria: non è stato facile con mascherine e accortezze varie, ma ce l’abbiamo fatta! Girare in Puglia è sempre un grande piacere perché l’accoglienza è calorosa e mi sono sentito, a ragione, a casa”, ha dichiarato Michele De Virgilio.
L’attore è già al lavoro sul prossimo spettacolo teatrale: Cafoni. La produzione, targata AVL/Teatro della Polvere, è un omaggio ai cafoni di ieri e di oggi e racconta, con uno stile graffiante e ironico, un fatto di cronaca realmente accaduto nelle campagne pugliesi.
BIOGRAFIA
Dopo l'esame di maturità si iscrive alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Una volta diplomato viene scritturato per importanti produzioni teatrali: Nathan il saggio con Eros Pagni, Cyrano de Bergerac con Franco Branciaroli, Un tram che si chiama Desiderio con Mariangela Melato, Riccardo III con Gabriele Lavia. Lavora anche come attore televisivo e cinematografico. Ha vinto un Ciack d’oro con il film Si può fare di Giulio Manfredonia, film vincitore del David di Donatello Giovani. e con il suo cortometraggio Pausa vince il N.I.C.E. – Festival di New York e San Francisco e ha rappresentato l’Italia al Festival del Cinema di Berlino.
LA STORIA
Il Patriarca racconta la storia di un carismatico imprenditore, Nemo Bandera (interpretato da Claudio Amendola), che ha portato la Deep Sea a diventare una delle aziende più importanti della Puglia, grazie alla sua abilità negli affari, ma anche grazie a traffici illeciti che hanno la base nel porto della sua città, Levante.
La vita di Nemo viene però improvvisamente sconvolta dalla scoperta di essere malato e dalla consapevolezza che, a breve, non sarà più in grado di portare avanti le sue attività. Solo il fidato Ferro (Michele De Virgilio) è a conoscenza della malattia, mentre alla moglie Serena (Antonia Liskova) e ai suoi due figli, Nina (Giulia Schiavo) e Carlo (Carmine Buschini), Nemo annuncia solo di volersi ritirare dagli affari e di voler scegliere il suo erede alla guida dell’azienda. Si scatena la guerra per la successione. L’avvocato della Deep Sea, l’affascinante e spregiudicato Mario (Raniero Monaco di Lapio), figlioccio di Nemo e fidanzato dell’ambiziosa Elisa (Giulia Bevilacqua) si aspetta che la scelta ricada su di lui e resta molto deluso quando il Patriarca annuncia che a succedergli sarà uno dei suoi due figli di sangue che però non sembrano avere né l’esperienza né il carattere per guidare un’azienda così complessa. Ma il sangue di Nemo ce l’ha anche una terza figlia, avuta prima del matrimonio e sempre tenuta fuori dalla famiglia: è la volitiva e ribelle Lara (Neva Leoni), con cui cerca di recuperare un rapporto dopo tanti anni di assenza. A rendere tutto più difficile per il Patriarca è anche l’offensiva congiunta che l’ispettore Monterosso (Primo Reggiani) e un boss locale, il Tigre (Antonio De Matteo) con l’aiuto del braccio destro Freddy (Marius Bizau), gli scatenano contro, proprio quando Nemo vorrebbe smettere con i traffici illegali che lo hanno arricchito fino a quel momento.
Questa mattina si è tenuta la seduta della Giunta regionale Puglia, che ha adottato i seguenti provvedimenti:
Ambiente
- La Giunta ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale relativo al Progetto preliminare del Nodo ferroviario di Bari: Bari Nord (Variante Santo Spirito – Palese), proposto da Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. , condizionato al rispetto delle prescrizioni riportate nel parere tecnico.
Demanio
- La Giunta ha approvato uno schema di Accordo di Collaborazione tra la Regione Puglia e il Ministero della Cultura - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, al fine di garantire l’ottimale attuazione, sia in fase progettuale che nel corso dell’esecuzione dei lavori, del progetto pilota per una maggiore fruibilità per la mobilità dolce e per il potenziamento della funzione ecologica del tratturo magno L’Aquila-Foggia, con l’applicazione delle linee guida del documento regionale di valorizzazione dei tratturi.
- La Giunta ha approvato una bozza di Protocollo d’Intesa, , tra la Regione Puglia e il Corpo dei Vigili del Fuoco per la concessione in uso gratuito al Comando dei Vigili del Fuoco di Foggia, per la durata di anni trenta, del bene immobile ubicato in agro di Vieste (FG) all’interno del complesso “Segheria del Mandrione”, di proprietà della Regione Puglia, per l’attivazione di un presidio logistico rurale dei Vigili del Fuoco.
Formazione
- La Giunta ha ratificato l’Accordo per la costruzione di una rete territoriale per l’inclusione socio-formativa-lavorativa di minori e giovani adulti in carico ai servizi della Giustizia Minorile e di Comunità, finalizzato a promuovere lo sviluppo di politiche sociali, di interventi innovativi di formazione e di inclusione socio-lavorativa, di promozione delle pari opportunità nell’accesso al mercato del lavoro dei minori e giovani adulti in carico alla Giustizia Minorile. I partner firmatari sono la Regione Puglia - assessorato alla Formazione e Lavoro, Il centro per la Giustizia Minorile per la Puglia e la Basilicata e il consorzio “Mestieri Puglia” s.c.s.
Paesaggio
- La Giunta ha rilasciato per il progetto “Interventi di sistemazione idrologica del delta del Torrente Romandato” in accordo con il parere espresso dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia del Ministero della Cultura, l’autorizzazione paesaggistica con prescrizioni.
- La Giunta ha rilasciato. per il progetto definitivo “Raddoppio della premente esistente idrica e potenziamento del serbatoio a servizio dell'abitato di Monte Sant’Angelo”, in accordo con il parere espresso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia del Ministero della Cultura, l’autorizzazione paesaggistica, con prescrizioni.
Cooperazione europea
- La Giunta ha approvato lo schema di Accordo di collaborazione tra la Regione Puglia le Riserve naturali regionali orientate e i Parchi naturali regionali nell’ambito del Programma di Cooperazione Europea INTERREG V-A Grecia-Italia 2014/2020, progetto “BEST - Addressing joint Agro-and Aqua-Biodiversity pressures Enhancing Sustainable Rural Development”, finalizzato all’attuazione di interventi volti ad accrescere e approfondire il quadro delle conoscenze, alla protezione e al monitoraggio dello stato di conservazione della flora, della fauna, delle specie aliene, degli ecosistemi naturali nelle aree ricadenti all’interno dei Parchi naturali regionali e Riserve naturali regionali orientate, mediante l’acquisto, utilizzo, gestione e manutenzione di strumentazione volta a condurre le analisi previste.
Pesca
- La Giunta ha approvato il progetto “Sistema di gestione dei rifiuti pescati dal mare e studi sperimentali per la caratterizzazione dei fondali (APPESCA 2.0)” per un costo complessivo di 555.800 euro, (di cui 543.415 di contributo FEAMP e 12.384 di cofinanziamento a carico del partner di progetto (ASSET), per l’implementazione di attività per il sistema di gestione dei rifiuti pescati dal mare e per gli studi meteomarini delle aree portuali.
Freddo, pioggia, grandine e perfino neve, nel giorno del Lunedì dell’Angelo. Insomma una Pasquetta in Capitanata tutt’altra che primaverile quella del 2023.
Fin da ieri, giorno della Santa Pasqua del Signore, per tutta la nottata ed oggi, in moltissime località della provincia di Foggia si sono avute copiose precipitazioni piovose, temporalesche e sulle vette più alte dei Monti Dauni e del Gargano anche neve.
A Foggia tanta pioggia e nel primissimo pomeriggio ha grandinato.
In diverse aree cittadine si sono riscontrati problemi di viabilità dovuta all’acqua alta, con alcune chiamate ai Vigili del Fuoco per seminterrati inondati.
Grandine per circa mezz’ora in gran parte di Foggia, imbiancando le strade, così dando l’immagine di una città innevata. Temperature al di sotto della media, con i circa 10° C nel capoluogo dauno e verso lo 0° C in quelle aree innevate. E a dar ancora forza al maltempo è intervenuto il vento, che da queste parti non manca.
Le previsioni parlano di un miglioramento nelle prossime ore e giorni. Tuttavia una Pasquetta così fredda, umida e ventosa non si ricordava da un po’ di tempo.
E siamo e due. Il Prof. Giuliano Volpe, archeologo e docente universitario a Bari, già Rettore all'università di Foggia, ritorna con le sue "Passeggiate Archeologiche".
Con una seconda pubblicazione, fa conoscere siti e storie della Puglia, con particolare attenzione ai siti dove lui ha ricercato, scavato e studiato, portando alla luce tracce importanti e inedite della nostra storia, salvaguardando e facendo restaurare dipinti murari segnati dal tempo. Scavi svolti a Siponto, a Vieste, e altre parti della Puglia, per nuove proposte culturali e turismo all'insegna dei beni culturali presenti nella sua e nostra terra natia.
Ecco un saggio dell'articolo scritto da Angelo Cimarosti e pubblicato da "Archaeo Reporter", cui è la fonte, gentilmente concesso dallo steso Volpe.
[archaeoreporter.com] «Ben 46 “passeggiate archeologiche”, spesso sorprendenti, sempre illuminanti non solo sulla Puglia, ma sulle modalità perennemente cangianti con cui lasciamo le tracce della vita passata in città, campagne, zone costiere, persino sotto la superficie del mare. Giuliano Volpe, archeologo di lungo corso e professore ordinario all’università di Bari, ha più che raddoppiato il suo precedente volume di “Passeggiate Archeologiche” (Edipuglia), uscito nel 2021 con 20 itinerari tra i siti pugliesi, e ne aggiunge uno nuovo, questa volta dalla copertina rossa, con ulteriori 26.
Come accadde con il primo libro, anche il secondo è senz’altro un baedeker coltissimo che porta per mano il visitatore attraverso un arco cronologico molto ampio, in una regione che sembra inesauribile per varietà e densità di siti archeologici. Le “Passeggiate” continuano ad essere anche un mezzo che l’autore, quasi omeopaticamente, utilizza per far filtrare la sua idea di archeologia: indirizzata a un patrimonio pubblico, che deve essere pubblica per cittadini – più che coinvolti – direttamente partecipi dei risultati della ricerca. Insomma un’archeologia non solo “vicina” e comprensibile, senza facili indulgenze alla semplice divulgazione, ma anche legata alla vita dei territori su cui questa ricerca insiste.
Volpe scrive che “Il patrimonio culturale (e in particolare quello archeologico) è uno dei veri antidoti contro questo rischio di Alzheimer sociale, perché rappresenta l’archivio delle nostre storie stratificate nei paesaggi urbani, rurali, costieri, subacquei, testimoniate dagli oggetti del passato, poco importa se opere d’arte o umili oggetti della vita quotidiana”. Insomma, l’archeologia, citando Daniele Manacorda, ha una funzione sociale, quella di contrastare la perdita di memoria, pungolando la conoscenza critica del passato di tutti noi.
Ecco quindi che Volpe porta il lettore (sì, è una guida da leggere e non solo “consultare”) dal Paleolitico della Grotta Paglicci alla Puglia medievale a Balsignano. Alla scoperta delle iscrizioni runiche a Monte Sant’Angelo, tra le incredibili stratificazioni architettoniche di San Pietro e Santa Maria Maggiore, alle varie vite di San Paolo di Civitate o della stessa città vecchia di Bari. Illumina sulle origini di Ostuni, va molto oltre il barocco di Lecce e sale tra la civiltà rupestre di Mottola, senza dimenticare quello che, a pochi metri dalla costa, può raccontare il mare a Porto Cesareo e ovviamente molto altro.
Scrive di essere consapevole di avere, anche con il secondo volume, omesso molto. Quindi ne servirebbe almeno un terzo. Attendiamo» [archaeoreporter.com] .