"Il divieto di pagamento in contanti degli stipendi, entrato in vigore da un mese, ha complicato la vita degli imprenditori agricoli, ha generato il caos negli uffici e agli sportelli e ha penalizzato i lavoratori. Piuttosto che allentare i legacci della burocrazia, il Governo ha pensato bene di imbrigliare ulteriormente le aziende, costrette ad accollarsi oneri aggiuntivi e ad affrontare altri disagi per gestire i pagamenti". Il presidente regionale CIA-Agricoltori Italiani Puglia Raffaele Carrabba elenca così le criticità determinate dall'entrata in vigore dell'obbligo di pagamento delle retribuzioni tramite bonifico bancario o postale, accredito su conto corrente o assegno, disposizione introdotta con la Legge di Bilancio 2018. Le sanzioni per chi viola la norma, anche per gli acconti di stipendio consentiti nella stessa modalità, vanno da 1.000 a 5.000 euro, con possibilità di riduzione a 1.667 euro. La firma della busta paga, peraltro, non costituisce prova del pagamento dello stipendio. Le aziende sono costrette a una serie di operazioni bancarie. All'applicazione della norma, così come redatta, sono emerse tutte le difficoltà che comporta per i datori di lavoro dal punto di vista pratico.
"Una simile imposizione - spiega il presidente Carrabba - aggrava non poco gli adempimenti burocratici per le nostre aziende agricole oltre che i costi per le stesse, in un momento non proprio felice per la nostra agricoltura che, soprattutto al Sud e in Puglia, ricorre normalmente all’impiego di lavoratori stagionali, circostanza su cui influisce anche l'andamento meteo. Gli operai agricoli che prima percepivano giornalmente le retribuzioni o in anticipo sono stati penalizzati da questa nuova disposizione e ricevono, così, il loro compenso anche un mese dopo".
Il sistema bancario si è rivelato piuttosto impreparato ad affrontare l'adempimento e numerose aziende hanno segnalato disservizi, sovraffollamento il primo del mese e difficoltà per gli acconti e l'accredito su prepagata Postepay. "Uffici postali e filiali rischiano di andare in tilt. Le aziende sono sul piede di guerra - conclude Carrabba - Avevamo chiesto di prorogare di almeno un anno l'entrata in vigore di questa disposizione. Ora sollecitiamo la modifica della normativa affinché venga consentito il pagamento in contanti entro un limite fissato, un importo che rappresenti un tetto congruo con il salario dei lavoratori agricoli. Le incombenze sono raddoppiate o addirittura triplicate, piuttosto che andare nella direzione di uno snellimento burocratico e della semplificazione, obiettivo imprescindibile per non soffocare le imprese e appesantire l'attività agricola".
Lucera - Realtà aumentata e gaming: nasce con l'idea di rivoluzionare il concetto di visita guidata Ario, l'applicativo messo a punto dalla Tera labs, una startup di giovani lucerini vincitori del bando pugliese Pin. L'idea fondante di Ario è quella di mettere al centro dell'esperienza culturale il visitatore, che diventa fruitore attivo attraverso un percorso calato virtualmente in un'altra epoca storica.
Il lancio di Ario avverrà nella Fortezza svevo-angioina di Lucera, in partenariato con il Comune di Lucera. Tramite l'applicativo, all'interno della Fortezza verranno ricostruiti gli ambienti del XIII secolo e particolari avvenimenti storici realmente accaduti nel sito. Con l'utilizzo di dispositivi mobili, il turista potrà così immergersi totalmente nelle atmosfere e nella storia della Fortezza, lasciandosi travolgere dal suo fascino medievale.
La ricostruzione degli ambienti in realtà aumentata e il gioco multimediale renderanno il visitatore protagonista attivo della scoperta e gli permetteranno di vivere l'esperienza culturale in modo innovativo e coinvolgente. L'intento è quello di rendere accattivante l'idea di visitare un bene culturale e di sperimentare un nuovo tipo di fruizione turistica.
Con il lancio di Ario, la Tera labs propone inoltre un rilancio turistico della Fortezza svevo-angioina di Lucera, attraverso lo studio di una strategia comunicativa dinamica, che non si limiti al solo utilizzo dell'applicativo, ma punti a rinnovare totalmente l'immagine del monumento simbolo della città.
Ario sarà operativo e fruibile al pubblico della Fortezza nei giorni successivi alla presentazione, che avverrà il 10 agosto nella Biblioteca comunale di Lucera.
Il progetto è stato selezionato e finanziato dalla Regione Puglia nell'ambito del bando Pin-Pugliesi innovativi, nato con l'intento di incentivare la nascita di imprese giovanili innovative. La startup è stata anche scelta tra le cento che concorreranno al DigithON, la maratona per startup digitali italiane che si svolgerà nel mese di settembre a Bisceglie.
Si è svolta il 26 luglio 2018, alle ore 12:00, presso il Senato della Repubblica, la conferenza stampa “Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?”, organizzata su iniziativa del Senatore Francesco Bruzzone, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, la quale anticipa la presentazione del Convegno nazionale che avrà luogo il prossimo 26 ottobre. Prendendo in considerazione la Regione Lazio, l'ultimo studio dell’Arpa Lazio ha evidenziato che le province con una maggiore concentrazione di gas radon sono quelle di Viterbo e Frosinone.
Il radon è un gas nobile radioattivo naturale che deriva dal decadimento dell’uranio, si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce, è incolore, insapore e inodore. “Il Consiglio Nazionale dei Geologi vuole porre l’attenzione su un tema poco trattato dai media ma che dovrebbe essere maggiormente conosciuto poiché l’esposizione della popolazione al radon, presente nell’aria, rappresenta il principale fattore di rischio di tumore polmonare, dopo il fumo da sigaretta”. Lo afferma Vincenzo Giovine, Vice Presidente e Coordinatore della Commissione Ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi intervenendo alla conferenza stampa. L’Istituto Superiore di Sanità ha stimato, infatti, che il 10 per cento dei circa 31.000 casi di tumore ai polmoni che si registrano ogni anno in Italia è attribuibile proprio al radon. “Il CNG, - continua Giovine - già dal 2016, con l’istituzione di un apposito tavolo sul problema radon, ha voluto focalizzare l’attenzione sui rischi, ma soprattutto sulla natura del problema. L’origine tipicamente geologica del radon è data dalle concentrazioni naturali di uranio e radio contenute nelle rocce e nei terreni. Il lavoro svolto dalla Commissione Ambiente del CNG - spiega il Vice Presidente - ha prodotto un documento che sarà inviato alle forze politiche e che sarà ampiamente trattato nell’ambito del Convegno Nazionale di Roma il prossimo 26 ottobre”.
Tale documento fa riferimento alla nuova Direttiva 2013/59/Euratom che prevede l’introduzione di livelli riferimento inferiori a 300 Bq/m3, ossia a quelli indicati dalla normativa italiana per gli ambienti di lavoro, nei quali vige ancora il Decreto legislativo 26/05/00 che stabilisce un limite di 500 Bq/m3. Si tratta di un valore decisamente superiore a quello proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che raccomanda un livello medio di riferimento pari a 100 Bq/m3. Per quanto riguarda invece le abitazioni, in Italia fino ad oggi non esiste ancora una normativa specifica di riferimento.
Alla conferenza stampa hanno partecipato: Francesco Bruzzone, Vice Presidente della 13° Commissione Permanente Territorio, ambiente, beni ambientali; Antonio Federico, Segretario della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati; Alessandro Miani, Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale; Giancarlo Torri dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e Rossana Cintoli, Direttore tecnico dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio). L’incontro è stato moderato dal giornalista del Corriere della Sera, Gabriele Dossena.
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Nel calendario degli eventi estivi 2018 a Roseto Valfortore, spicca uno degli appuntamenti enogastronomici più interessanti della zona. Si tratta della Sagra del Tartufo, in programma per la serata del 2 Agosto. Dalle ore 21:30 di giovedì, infatti, nel piccolo centro dei Monti Dauni, che si fregia del prestigioso marchio “I Borghi più belli d’Italia”, si potranno degustare svariate pietanze abbinate al preziosissimo fungo, che cresce nelle zone circostanti e divenuto da tempo “marchio di fabbrica del paese”. I numerosi stand presenti durante la manifestazione e la presenza di esperti del settore, daranno la possibilità a turisti e visitatori di conoscere meglio le particolarità e le varie ricette da abbinare al tartufo. Un appuntamento da non perdere, in un suggestivo borgo dei Monti Dauni, dall’aria buona e dai paesaggi stupendi, che proprio in questi giorni sta ospitando la grande colonia dei rosetani nel mondo.
L’intera serata rosetana, che tra l’altro vedrà il gemellaggio con alcune rappresentanze del comune di Pietralunga (Perugia), sarà allietata da “IL TRIO RISTOCCIA” , gruppo musicale della vicina città di Troia.
MA CHE COS’E’ IL TARTUFO?
Nello specifico è il tartufo un fungo ipogeo (che cresce sottoterra) e che fa parte della famiglia delle Tuberacee. Facciamo attenzione: le tuberacee non sono tuberi, ma specie sotterranee con il corpo fruttifero a forma di tubero.
Probabilmente, proprio l’appartenenza del tartufo alla famiglia delle Tuberacee, ed il suo nome latino che è “Tuber Micheli”, ha fatto sì che molti incappassero nell’errore e lo credessero un tubero.
In parole povere (e non troppo scientifiche), il tartufo è un fungo che sembra un tubero, provvisto di una scorza esterna, detta peridio, che può essere rugosa o liscia, e di una polpa interna (la gleba) solcata da venature che gli donano un aspetto marmorizzato.
Il tartufo, essendo un fungo (e non un tubero), vive in simbiosi con altri organismi (di solito piante come quercia, nocciolo, carpino, pioppo e tiglio), e si riproduce attraverso la produzione di spore.
E’ una pietanza “costosa”, rara e pregiata, dal gusto forte, presente in diverse regioni d’Italia, a cui si possono abbinare svariati piatti.