“Artmosphere” , la seconda edizione targata Rossocinabro, a cura di Cristina Madini, con opere recenti di 43 artisti internazionali.
INGRESSO LIBERO, senza prenotazione.
La mostra è visitabile dal 21 aprile 2023 al 12 maggio 2023, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11:00 alle 17:00.
Sono quasi tutte tele sia di grandi che di piccole dimensioni, fotografie, qualche piccola scultura e degli oggetti di design veramente particolari. Un’immersione nelle opere emotivamente coinvolgente e suggestiva, realizzata solo attraverso una consapevole ricerca artistica ed estetica. L’arte contemporanea è raffinata, è colta e non elitaria, è capace di giocare e stupire. E’ tradizione e innovazione, un lusso accessibile. E’ memoria, ironia, etica e tecnica. Uno specchio del futuro.
Opere di:
Kimberly Adamis (USA), Regina Affonso (Portugal), Elaine Ashburn (USA), Brian Avadka Colez (USA), Teresa Bellini (Italia), Antonella Caponio (Italia), André Colinet (Belgium), Alessio Costantini (Italia), Nathanael Cox (USA), Begoña Cubero Marcos (Spain), Durlindana (Italia), John Dobson (Australia), Durlindana (Italia), Johanna Elbe (Sweden), Ulf Enhörning (Sweden), Maria Evseeva (Russia/Spain), GusColors (USA), Cosme Herrera (USA), Chantal Hulshoff (The Netherlands), Carina Evelina Johnsrud (Sweden), Corina Karstenberg (The Netherlands), Monika Katterwe (Germany), Giorgi Kavelashvili (Georgia), Bulgan Khatanbaatar (Germany), Rebeccah Klodt (USA), Kirsten Kohrt (Germany), Chikara Komura (Japan), Gil Lachapelle (France), Simi Larisch (Germany), Megan Lee (The Netherlands), Fiona Livingstone (Australia), Jean Charles Neufcour (France), Pawel Opalinski (Poland), Yuri Okada (Japan), Sal Ponce Enrile (Philippines), Théodora Sebestyén - ArtByTheo (Hungary), Sou (Japan), Luana Stebule (UK), Christophe Szkudlarek (France), Taka & Megu (Japan), Josefina Temin (México), Nadia Turato (Italia), Janusz Tworek (Poland).
Il lavoro di ciascuno sarà presentato all’interno del sito di Rossocinabro in uno spazio proprio, permettendo così, pur all’interno del contesto unitario della mostra, di mantenere le specificità delle rispettive ricerche.
Rossocinabro
Via Raffaele Cadorna 28
00187 Roma Italia
www.rossocinabro.com
indicazioni stradali
Metro A fermata Repubblica
Metro B fermata Castro Pretorio
La libertà di una donna che “vive non vista”. Lo scrittore siciliano Mattia Corrente: incontri nelle scuole e in Biblioteca di Foggia Venerdì 14 e sabato 15 aprile, protagonista il romanzo “La fuga di Anna” (Sellerio).
Anna e il vecchio Severino, la speranza di ritrovare e ricondurre a sé una moglie che è uscita di casa ed è scomparsa. Un’indagine nel passato che è anche un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. È La fuga di Anna (Sellerio) il quinto e ultimo romanzo inserito nell’edizione 2023 di Leggo Quindi Sono, premio Le giovani parole 2023: venerdì 14 aprile, alle ore 18, l’autore Mattia Corrente presenta il suo libro in Biblioteca di Foggia, per il consueto incontro aperto alla città. L’indomani, sabato 15 aprile, doppio appuntamento nelle scuole di Capitanata: alle ore 8.30 lo scrittore siciliano incontra gli studenti del “P. Giannone” di San Marco in Lamis; alle ore 11.00, seconda tappa con gli alunni dell’Olivetti di Carapelle. Oltre a La Magna Capitana, la manifestazione è organizzata dalla libreria Ubik e dalla Fondazione Monti Uniti che sostiene l’iniziativa.
La fuga di Anna (Sellerio, 2022). La moglie, dopo una vita intera passata accanto al marito, è uscita di casa ed è scomparsa. Trascorso un anno lui decide di lasciarsi tutto alle spalle, saluta Stromboli, l’isola in cui hanno abitato, gli oggetti consueti e le abitudini quotidiane, e si mette in viaggio alla ricerca di lei. Inizia così un peregrinare per la Sicilia, nei luoghi che hanno segnato la loro esistenza. Non è solo un’indagine nel passato, un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. È anche un confronto con i fantasmi, con gli uomini e le donne che potevano essere e non sono stati, perché traditi o violati da chi avevano attorno. In questo racconto di voci, di punti di vista e di ambiguità che emergono man mano, Anna vive non vista. Affiora nello sguardo di Severino, che sistema e riscrive il passato mentre prova a comprenderlo, assieme alla storia di una donna che malvolentieri ha obbedito agli ordini, il primo quello perentorio della madre: una femmina nasce per diventare moglie di un uomo e madre di un figlio. Questo era il suo destino, ma in prossimità della fine, compiuto il tragitto che per tutti le spettava, Anna ha guardato avanti, ha scrutato se stessa ed è sparita nel nulla. Cercando di essere libera come voleva suo padre, che ha abbandonato la famiglia quando lei era ancora una ragazzina, rompendo un ordine e creando il caos. Perché, sembra dire il romanzo attraverso i suoi personaggi e nella scrittura di un autore che affronta a sua volta una strada rischiosa, ogni libertà contiene una violenza, ogni rinuncia una ferita che non si può rimarginare, ogni scelta che ci rende felici è causa del dolore di qualcun altro. Ma la comprensione di questa verità brutale richiede l’esperienza di tutta una vita.
Mattia Corrente è nato nel 1987 e vive in Sicilia in provincia di Messina. La fuga di Anna è il suo primo romanzo.
Dall'1 aprile 2023 al 6 gennaio 2024, a Volterra in mostra "I tesori dell'alabastro", Never Say Die, al Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena in Piazza San Giovanni.
Dopo il successo dello scorso anno, si riapre a Volterra il percorso espositivo I TESORI DELL’ALABASTRO di Nico Löpez Bruchi a cura di Nicolas Ballario.
Nuove opere in esposizione, nuovi “tesori” da scoprire grazie all’allestimento di un’aggiuntiva estensione espositiva. Un’avventura per tutte le età, adattaa anche alle famiglie.
Vivere lavorando l’alabastro è uno stile di vita che in pochi nel mondo hanno potuto vedere e sperimentare. A Volterra ci sono riusciti, lo hanno esportato nel mondo, valorizzandolo, facendo splendere la sua trasparente corposità venata, scolpendolo nelle più differenti forme. Parlare d’alabastro oggi, significa dunque raccontare una storia che si sta evolvendo, che sta continuando, che ha avuto periodi di difficoltà, ma che non ha mai cessato di esistere, sviluppandosi in nuove vie.
"I Tesori dell'alabastro" non è una celebrazione ma un evento emozionale, che racconta il passato, scopre il presente e prospetta il futuro di questa pietra e della sua lavorazione - spiega Roberto Pepi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra - per esprimere queste visioni ci siamo affidati alla capacità e all'inventiva di Nico Löpez Bruchi, che ha creato un vero e proprio percorso esperienziale nel mondo dell'alabastro".
“Lavorando a questo progetto – dice Nico Löpez Bruchi, curatore della mostra - sono tornato un bambino, quel bambino che esplorava le botteghe dell’alabastro dalle finestre, senza mai entrare; quei rumori, quei macchinari, tutta quella polvere, mi incuriosivano e affascinavano.
Ricordo – continua Nico Löpez Bruchi - che era usanza chiedere gli scarti di pietra agli alabastrai per scrivere in terra, sulla strada, creando porte per giocare a pallone, disegnando le caselle del gioco della “Campana”. Io ho iniziato la mia carriera da graffitista così, scrivendo sui muri con dell'alabastro. Sono passati molti anni da quei momenti scalfiti nella memoria, ma mai ho smesso di sentire questa pietra come significativa compagna di vita. Ho deciso di raccontare la mia avventura, condivisa da buona parte dei cittadini volterrani, ampliata all’evoluzione del mondo della lavorazione dell’alabastro contemporaneo, sotto forma di caccia al tesoro, un po’ con gli occhi e l’entusiasmo di un bambino, un po’ con lo sguardo e la sensibilità di un uomo, ormai adulto, che ha sempre approfondito il legame con questa arte e questa città”.
L’esposizione temporanea “I Tesori dell’alabastro” sarà allestita presso il Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena di Volterra, dal 1° APRILE 2023 al 6 GENNAIO 2024, e sarà costruita come un percorso nella storia, ma con un’apertura totale verso il futuro. Il sottotitolo “Never say die”.
[foto: Opera Laboratori]
(Mai dire morte) è lo slogan di Goonies (che tradotto significa appunto “scarti”), un CULT dove si svolgono le avventure di un gruppo di giovani amici che, per lottare contro il destino delle loro famiglie, si mettono alla ricerca del tesoro di Willy l’Orbo, un leggendario Pirata. Quella che si genera è un'avventura nel mondo dell’alabastro: i fruitori della mostra riceveranno una mappa del tesoro con due percorsi, uno interno al centro espositivo e uno esterno, venendo così guidati verso la scoperta del passato, presente e futuro dei ‘tesori dell’alabastro’. Un viaggio con tanti sentieri alternativi, nell’evoluzione secolare di questa tradizione artistica e culturale che è sempre rimasta un punto fermo per la città di Volterra.
Esattamente come nel film “Jurassic Park” di Steven Spielberg, dove prima della visita al parco, i protagonisti dell’avventura partecipano al video introduttivo che ne racconta la storia.”
La mostra di Nico Löpez Bruchi curata con Nicolas Ballario è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e dalla Parrocchia della Cattedrale di Volterra con l’organizzazione di Opera Laboratori.
L’esposizione temporanea rientra all’interno del progetto Anima di Volterra che, inaugurato nel 2021, si presenta al visitatore come un percorso di valorizzazione del cuore della Città, la Piazza San Giovanni dove si affacciano i tre luoghi simbolo della spiritualità volterrana: la Cattedrale, il Battistero e l’Antico Ospedale Santa Maria Maddalena.
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«Il terzo appuntamento del progetto “Leggere al Federico II” ha visto ancora una volta la partecipazione attiva e l’entusiasmo di studenti e docenti, la cui attenzione è stata catturata dall’approccio sperimentale, alternativo e innovativo con cui l’autore Francesco Marchesani ha proposto la lettura dei classici della letteratura». Queste le parole della Dirigente scolastica, prof.ssa Alessia Colio.
Il 4 Aprile 2023, presso l’IIS Federico II di Apricena, nell’ambito del Progetto “Leggere al Federico II”, si è svolto, in presenza, il terzo incontro con l’autore Francesco Marchesani, ingegnere informatico che lavora in Google come Customer Engineer (Security) e si occupa di temi legati alla sicurezza informatica, alla compliance ed alla sovranità del dato, nonché appassionato di letteratura e al tempo stesso scrittore e musicista. L’ incontro con Marchesani, moderato dalle docenti referenti prof.sse Natalia D’Avena e Marica Manuppelli, chiude, in modo innovativo ed originale, la rassegna di incontri con l’autore programmati, in questo anno scolastico, nell’ambito del Progetto di lettura “Leggere al Federico II”.
La lettura di due saggi di Francesco Marchesani, Uno nessuno e social media, edito nel 2019 e Ulisse era un hacker, edito nel 2022, ha permesso di compiere un sorprendente viaggio nell'affascinante universo della cyber-security, costellato di bit e di algoritmi. Marchesani, adottando la tecnica del “binomio fantastico” di Gianni Rodari, ha accostato due mondi apparentemente dicotomici, come quello della letteratura e quello della sicurezza informatica, raccontando ciò che orbita attorno a quest’ultima attraverso i grandi classici della letteratura d'ogni tempo.
In questo contesto senza precedenti, gli studenti hanno avuto modo di comprendere che gli eroi e gli anti-eroi della letteratura hanno lo storico destino narrativo di aiutarci a comprendere maggiormente il mondo in cui viviamo e i rischi legati al mondo del digitale, gli aspetti positivi e negativi dell’uso dei social network, del nuovo universo virtuale del metaverso e dell’intelligenza artificiale.
L’ingegneria sociale di Odisseo, la vulnerabilità di Achille, la minaccia di Moby Dick, il risk management del Decameron, lo spoofing di Cyrano, il modello Zero Trust dell’Inferno dantesco, le maschere pirandelliane nella società digitale, la società del controllo di Orwell, la protezione dei libri dimenticati nel cimitero di Zafòn, hanno offerto molti spunti di riflessione generando curiosità e domande che gli studenti hanno rivolto all’ingegnere-scrittore. L’accostamento di mondi apparentemente distanti, come quello della Letteratura e quello della sicurezza informatica, ha indotto gli studenti ad hackerare il loro quotidiano, sperimentando un insolito accostamento interdisciplinare e prevedendo i nuclei fondanti di una ipotetica futura disciplina di studio, come l’educazione civica digitale. E se la Letteratura rappresenta l’esperienza e la vita dell’uomo, la Cyber Security è una disciplina che necessita di una certa comprensione dell'essere umano e del suo modo di ragionare. E' intrisa di spirito umanistico, pur forgiata da una corazza tecnico-matematica. La nostra società ha ancora bisogno di nuovi eroi, dei moderni Achei pronti a lottare nel campo della sicurezza informatica con passione, forza d'animo e fervore, poiché perseguire una maggiore sicurezza significa difendere uno dei più grandi diritti che ci siano mai stati concessi: la libertà di pensiero. "Penso, dunque sono" afferma Cartesio con il suo aforisma che trascende le epoche per invitarci ad essere liberi dalle trappole del progresso tecnologico.
Ecco, dunque, la lezione morale dell’ingegnere-scrittore che, hackerando gli schemi di una didattica tradizionale, ha osato accostare due mondi così distanti, la Letteratura e la tecnologia digitale: la via maestra per capire la sicurezza informatica resta innanzitutto l’essere capaci di comprendere le persone.
E siamo e due. Il Prof. Giuliano Volpe, archeologo e docente universitario a Bari, già Rettore all'università di Foggia, ritorna con le sue "Passeggiate Archeologiche".
Con una seconda pubblicazione, fa conoscere siti e storie della Puglia, con particolare attenzione ai siti dove lui ha ricercato, scavato e studiato, portando alla luce tracce importanti e inedite della nostra storia, salvaguardando e facendo restaurare dipinti murari segnati dal tempo. Scavi svolti a Siponto, a Vieste, e altre parti della Puglia, per nuove proposte culturali e turismo all'insegna dei beni culturali presenti nella sua e nostra terra natia.
Ecco un saggio dell'articolo scritto da Angelo Cimarosti e pubblicato da "Archaeo Reporter", cui è la fonte, gentilmente concesso dallo steso Volpe.
[archaeoreporter.com] «Ben 46 “passeggiate archeologiche”, spesso sorprendenti, sempre illuminanti non solo sulla Puglia, ma sulle modalità perennemente cangianti con cui lasciamo le tracce della vita passata in città, campagne, zone costiere, persino sotto la superficie del mare. Giuliano Volpe, archeologo di lungo corso e professore ordinario all’università di Bari, ha più che raddoppiato il suo precedente volume di “Passeggiate Archeologiche” (Edipuglia), uscito nel 2021 con 20 itinerari tra i siti pugliesi, e ne aggiunge uno nuovo, questa volta dalla copertina rossa, con ulteriori 26.
Come accadde con il primo libro, anche il secondo è senz’altro un baedeker coltissimo che porta per mano il visitatore attraverso un arco cronologico molto ampio, in una regione che sembra inesauribile per varietà e densità di siti archeologici. Le “Passeggiate” continuano ad essere anche un mezzo che l’autore, quasi omeopaticamente, utilizza per far filtrare la sua idea di archeologia: indirizzata a un patrimonio pubblico, che deve essere pubblica per cittadini – più che coinvolti – direttamente partecipi dei risultati della ricerca. Insomma un’archeologia non solo “vicina” e comprensibile, senza facili indulgenze alla semplice divulgazione, ma anche legata alla vita dei territori su cui questa ricerca insiste.
Volpe scrive che “Il patrimonio culturale (e in particolare quello archeologico) è uno dei veri antidoti contro questo rischio di Alzheimer sociale, perché rappresenta l’archivio delle nostre storie stratificate nei paesaggi urbani, rurali, costieri, subacquei, testimoniate dagli oggetti del passato, poco importa se opere d’arte o umili oggetti della vita quotidiana”. Insomma, l’archeologia, citando Daniele Manacorda, ha una funzione sociale, quella di contrastare la perdita di memoria, pungolando la conoscenza critica del passato di tutti noi.
Ecco quindi che Volpe porta il lettore (sì, è una guida da leggere e non solo “consultare”) dal Paleolitico della Grotta Paglicci alla Puglia medievale a Balsignano. Alla scoperta delle iscrizioni runiche a Monte Sant’Angelo, tra le incredibili stratificazioni architettoniche di San Pietro e Santa Maria Maggiore, alle varie vite di San Paolo di Civitate o della stessa città vecchia di Bari. Illumina sulle origini di Ostuni, va molto oltre il barocco di Lecce e sale tra la civiltà rupestre di Mottola, senza dimenticare quello che, a pochi metri dalla costa, può raccontare il mare a Porto Cesareo e ovviamente molto altro.
Scrive di essere consapevole di avere, anche con il secondo volume, omesso molto. Quindi ne servirebbe almeno un terzo. Attendiamo» [archaeoreporter.com] .
In occasione di Pasqua, domenica 9 aprile e del lunedì dell’Angelo, Musei, Castelli e Parchi Archeologici afferenti alla Direzione Regionale Musei Puglia saranno aperti al pubblico secondo il consueto piano tariffario. I siti che abitualmente il lunedì osservano la giornata di chiusura, a Pasquetta saranno regolarmente fruibili, rinunciando alla chiusura settimanale o, in pochissimi casi, posticipandola.
La cultura la centro del turismo pugliese, oltre che di svago. Difatti nei luoghi suddetti sarà possibile ammirare le pregevoli collezioni, mostre temporanee, percorsi paesaggistici, affacci suggestivi sulla rigogliosa terra di Puglia.
Il ricco e di qualità cartellone dell’offerta culturale pensato dalla Direzione Regionale Musei Puglia, in concomitanza con le imminenti festività, è la risposta a quanti in questi mesi hanno testimoniato con la loro affluenza.
L’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” per l’anno accademico 2022-2023 organizza “BibliotecAperTe, Corso per l'acquisizione di competenze trasversali nell'ambito della ricerca bibliografica”.
Lunedì 22 maggio 2023, alle ore 10.30 presso Teca del Mediterraneo – Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia, via Gentile 52 - Bari, si svolgerà uno dei seminari.
Introduce Anna Vita Perrone, Dirigente della Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale; presentano i servizi e gli spazi di Teca del Mediterraneo Domenica Di Cosmo e Angelica Labianca, Bibliotecarie della Cooperativa Socioculturale; interviene da remoto Gabriella Berardi, Direttrice della Biblioteca La Magna Capitana di Foggia.
Il corso è aperto a tutti (cittadini e studenti) e ha l'obiettivo di fornire ai frequentanti una piena autonomia nell'uso di fonti bibliografiche scientificamente accreditate per approfondire un argomento di studio, per documentarsi prima della scrittura della tesi di laurea, triennale e magistrale, per affrontare i primi lavori di ricerca, per imparare ad aggiornarsi su determinati argomenti in maniera consapevole e continua (competenze di information literacy).
Gli iscritti possono scegliere tra cinque percorsi formativi dedicati all'acquisizione di competenze bibliografiche in cinque ambiti scientifici definiti: umanistico, giuridico-politico, scientifico-agrario, medico-veterinario, economico.
Ogni percorso prevede sei incontri introduttivi propedeutici alla conoscenza delle
biblioteche dell’Ateneo e all'uso dei loro principali strumenti di ricerca multidisciplinare (12 ore), quattro dedicati a repertori e database di carattere specialistico e disciplinare (8 ore) e tre seminari di carattere più generale, che si concluderanno con la visita, il giorno 22 maggio, presso la Teca del Mediterraneo. Gli incontri avranno una impostazione laboratoriale, con esercitazioni e questionari di verifica in itinere, al fine di indirizzare gli studenti all'applicazione pratica di quanto appreso.
Le iscrizioni vanno effettuate entro il 30 aprile tramite la segreteria uniba Esse3 al corso di Competenze Trasversali “BibliotecAperTe”; gli iscritti dovranno completare la registrazione compilando un apposito form disponibile al seguente Link (https://forms.office.com/e/
A seguito della registrazione sarà fornito un codice di accesso alla classe Teams dedicata, dove si terranno le lezioni e dove sarà messo a disposizione materiale e aggiornamenti sul programma.
Il corso si concluderà con una prova scritta (quiz a risposta chiusa). Saranno riconosciuti 3 CFU a tutti coloro che avranno frequentato il 70% di lezioni e laboratori (corrispondenti a 17 ore) e avranno superato la prova finale. Qualora gli iscritti volessero inserire i 3 CFU all'interno del loro piano di studio, come attività a scelta, devono rivolgersi alle segreterie didattiche dei propri Corsi di Laurea.
Al termine del corso sarà sottoposto un questionario anonimo di valutazione dell’esperienza didattica nel suo complesso.
Per gli studenti universitari e dottorandi il corso è gratuito, per gli altri utenti tutte le informazioni utili e le modalità di pagamento sono consultabili al seguente link https://www.uniba.it/it/
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività culturali di “Teca del Mediterraneo”. La Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia realizza progetti ed eventi a favore della promozione della lettura, attività destinate a tutti i cittadini. Attraverso i propri servizi si impegna ad accrescere il benessere sociale e a migliorare le abilità e le capacità delle persone, facilitando l’accesso alla cultura, ai documenti e alle informazioni. Sostiene, inoltre, la formazione continua nel rispetto delle diversità culturali.
Per informazioni scrivere al Docente Responsabile: Prof.ssa Claudia Corfiati (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Tutte le info sulla p agina web BibliotecAperTe
Le associazioni francigene della provincia di Foggia (San Giovanni Rotondo Francigena, Per Aspera ad Astra, Cultural Routes, Monte Sant'Angelo Francigena, Attivamente Monti Dauni) organizzano "La Via Francigena in Puglia: dalle origini al futuro", l'incontro-tavola rotonda che si terrà il 1° aprile alle 17.30 presso l’infopoint turistico di San Giovanni Rotondo nel Piazzale Santa Maria delle Grazie.
L’evento ha il duplice scopo di riaprire la discussione sullo sviluppo della Via Francigena in Puglia e al tempo stesso vuole diffondere una conoscenza più approfondita del tema tra imprenditori e comunità locali, ancora poco consapevole delle potenzialità di sviluppo dei cammini.
Sono previsti gli interventi del Prof. Renzo Infante, che farà un excursus storico sulle Vie Francigene di ieri, a seguire il camminatore Michele del Giudice ripercorrerà le tappe che stanno portando la Via Francigena a essere un cammino organizzato, successivamente Fabiola Ventricelli presenterà "Smart Walking coast to coast", un’interessante iniziativa di cammino/lavoro che interesserà il nostro territorio.
La seconda parte dell’evento vedrà le associazioni francigene territoriali dibattere e confrontarsi sul futuro dello sviluppo del cammino, dal ruolo dei soggetti privati a quello delle istituzioni.
L’iniziativa, alla quale sono invitati cittadini, operatori turistici e associazioni di camminatori, è patrocinata dall'Associazione Europea Vie Francigene (AEVF) e dal Comune di San Giovanni Rotondo.
Un importante dono, frutto di un ritrovamento in un’antica cantina privata e ben conservata, è una Stele della Daunia ora esposta al Museo Civico Nicastro a Bovino.
A darne notizia è l’Archeoclub di Bovino per voce della presidente Nunzia Roccotelli, in una conferenza, conferenza "Le stele della Daunia nel quadro del Megalitismo mediterraneo", che si è svolta sabato 18 marzo 2023 nel museo.
La Stele è stata donata dalla famiglia Marzocco, proprietaria della cantina suddetta.
All’incontro sono intervenuti la prof.ssa Maria Luisa Fava della scuola di specializzazione in archeologia dell'università Vanvitelli di Napoli, il dott. in archeologia Francesco Rossi, l’assessore alla cultura Luana Grasso e la presidente Nunzia Roccotelli.
L’avvocato Alessandro Marzocco presente, ha narrato com’è avvenuto il ritrovamento, nella casa del suo trisavolo Alessandro Marzocco, precisando “si è deciso di donare questo reperto al museo civico di Bovino proprio per il profondo legame con il borgo, avendo qui le nostre origini, ed essendo consapevoli dell’importanza della cultura e della storia in un borgo medievale come Bovino. Sarei e saremmo felici che questo gesto possa contribuire al bene del paese e magari all’incremento del turismo, con l’esposizione del reperto nel museo civico Nicastro.”
Un immenso e speciale ringraziamento da parte dell’Archeoclub Bovino, della stessa cittadinanza, nonché dal mondo della cultura e della storia, va alla famiglia Marzocco per il dono conferito, utilissimo per ulteriori studi sulla civiltà Dauna.
La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Foggia e BAT, in collaborazione con il Comune di San Paolo di Civitate e con la collaborazione della Regione Puglia-Sezione Demanio e Patrimonio, del Dicatech del Politecnico di Bari e dell'Università degli Studi di Foggia, martedì 21 marzo 2023, dando seguito alla Giornata Nazionale del Paesaggio, organizza il "Laboratorio per la tutela del paesaggio dell'antica Tiati. Passeggiate, approfondimenti e laboratorio di progettazione partecipata presso il Museo Civico Archeologico di San Paolo in Civitate (FG) ".
Un viaggio da Tiati a San Paolo di Civitate attraversando l’insediamento dauno, il municipium romano di Teanum-Apulum (tra cui l’anfiteatro rinvenuto di recente) e la città medievale di Civitate, per scoprire monumenti architettonici, sorgenti, fiumi, boschi, antichi tratti viari e il tratturo magno L’Aquila-Foggia.
Seguirà un laboratorio di progettazione partecipata presso il Museo Civico Archeologico di San Paolo di Civitate con approfondimenti relativi al concetto di Paesaggio e della sua evoluzione, nonché l’analisi di strategie di tutela, gestione e valorizzazione.