L'Apulia Felix fa sul serio, incermentando la sua azione cultura per rigenerare il tessuto sociale di Foggia attraverso la riqualificazione dell’antico complesso conventuale di Santa Chiara, nel pieno centro storico diella città. Più che un simbolo, uno scrigno culturale da preservare, ampliandone la frubilità per tutti. Il tutto arricchendo il plesso con ulteriori interessanti iniziativee tutte nel segno del rapporto con il territorio e della inclusione sociale.
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a cura di Gianluigi Cutillo (www.insidecapitanata.it)
Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione del progetto «ArpinArts – Arti per la Rigenerazione territoriale e Sociale», ideato e promosso dalla Fondazione Apulia Felix, risultato vincitore del bando «Radici e Ali».
Previsti un milione e mezzo di euro di investimenti regionali e privati per valorizzare il complesso monumentale di Santa Chiara.
L’idea di fondo di “ArpinArts” è quella di utilizzare diverse forme di espressione artistica come fattore di valorizzazione del centro storico di Foggia, promuovendo l'inclusione sociale in un quartiere con diverse problematiche da risolvere.
Si tratta sicuramente di un progetto dalla grande importanza sociale e culturale, che prevede non solo un investimento notevole da parte della Regione Puglia, ma anche il contributo fattivo di 5 imprenditori della Capitanata.
Un intervento che restituirà alla città di Foggia un bene architettonico completamente rinnovato sotto il profilo strutturale e dei contenuti culturali proposti alla cittadinanza.
Tra le presenze più rilevanti si segnalano il Prof. Giuliano Volpe, promotore del progetto e Presidente della Fondazione Apulia Felix, la nota artista Gianna Fratta, la responsabile Fabrizia Tucci e l'architetto Cesare Corfone.
La presentazione di ApuliaFelix
Già nei prossimi giorni ci sarà l'apertura del cantiere e a seguire l'inizio delle attività culturali.
È uno dei più rilevanti finanziamenti della Regione Puglia nella città di Foggia. Parliamo di € 1.123.799,71 assegnati al progetto «ArpinArts – Arti per la Rigenerazione territoriale e Sociale» risultato vincitore del bando «Radici e Ali». Il progetto, ideato e promosso dalla Fondazione Apulia Felix, si avvale anche dei contributi privati di cinque imprenditori della Capitanata e soci della Fondazione, per un ammontare di € 320.000.
Personalmente o tramite le loro aziende, hanno contribuito a coprire la quota di autofinanziamento richiesta dalla Regione, rendendo di fatto possibile l’attuazione del progetto, in rigoroso ordine alfabetico, Tullio Capobianco e Licia Centola (azienda Vincenzo Capobianco e Figli), Giacomo Mescia (Daunia Work), Gerardo Ramundo (Gruppo Ramundo), Antonio Salandra (Fortore Energia) e Potito Salatto (Gruppo Salatto).
Oggetto dell’imponente intervento è uno dei beni architettonici più rilevanti della città di Foggia, il complesso Santa Chiara, posto sull’antica via Arpi. Di proprietà dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino, che lo ha dato in comodato al Comune di Foggia, il complesso, che comprende l’Auditorium, ossia la ex chiesa, gli ipogei sottostanti, i matronei e molti altri spazi, è attualmente gestito dalla Fondazione Apulia felix a seguito della stipula di una convenzione ventennale col Comune di Foggia.
Questo bene pubblico, nel quale da circa 10 anni la Fondazione organizza attività culturali e musicali a beneficio di tutta la città, necessitava di un ulteriore intervento strutturale e di fondi che potessero dare ulteriore impulso alle attività culturali. Ecco che la Fondazione ha colto al volo l’opportunità del bando “Radici e Ali”, presentando nel dicembre del 2019 il progetto “ArpinArts”, il cui iter è stato caratterizzato da vicissitudini di varia natura, e che permetterà, proprio come nelle finalità del bando, la piena valorizzazione di tutti gli ambienti della parte del complesso monumentale non occupati dalla Scuola elementare “Santa Chiara”.
Gli interventi, che saranno di duplice natura, strutturale e culturale, consentiranno il pieno utilizzo degli ipogei e del tetto. L’Auditorium, che vanta già oggi una ricca attività convegnistica e di spettacolo dal vivo, sarà potenziato e ampliato nella sua capienza, nei matronei ci saranno spazi espositivi per le arti visive e altri spazi saranno dedicati ad aule multimediali per laboratori e altre attività di lettura e studio.
L’idea di fondo di “ArpinArts” è quella di utilizzare le diverse forme di espressione artistica come fattore di valorizzazione e di attrattiva del centro storico, nonché come strumento di inclusione sociale in un quartiere non privo di criticità. Alla prima finalità è dedicato il progetto di visite guidate, che si avvarranno di sofisticate tecnologie di videomapping, incentrate sulla storia dell’antico edificio e della città circostante. Tutte le iniziative che si svolgeranno nella rinata Santa Chiara saranno costruite in modo da essere aperte ai residenti del quartiere e in generale fruibili da tutti. La più ambiziosa e interessante fra esse è la costituzione di un’orchestra giovanile di quartiere, che permetterà alle ragazze e ai ragazzi della città che lo desiderino di imparare a suonare e di fare pratica sugli strumenti messi a disposizione dal progetto, per i quali non sempre le famiglie potrebbero sostenere la spesa necessaria all’acquisto. Ancora più innovativo e suggestivo il meccanismo con il quale si finanzierà la didattica di cui le ragazze e i ragazzi dell’orchestra avranno bisogno. L’idea è quella di organizzare delle masterclass con musicisti di fama, importantissime per quanti abbiano bisogno di perfezionarsi. I partecipanti, però, anziché pagare le somme non piccole normalmente richieste, prenderanno l’impegno di svolgere lezioni ai componenti dell’orchestra. Una “catena del dono” che è insita nel genius loci di Santa Chiara e che pensiamo possa suscitare ulteriori fermenti di fraternità. Cogliendo questo risultato non sarà fuori luogo dire che la «testa di cavallo», come viene tradizionalmente chiamato il nucleo più antico della città di Foggia, ha ritrovato i suoi occhi.
Quando succederà? Il cronoprogramma presentato dalla responsabile del progetto Fabrizia Trucci prevede la fine delle attività edili entro gli ultimi mesi del 2023. Il team di progetto, relativamente agli interventi strutturali, è capitanato dall’architetto Cesare Corfone ed è composto da Angela Pia Russo, Marco Vincenzo Manduzio, Raffaele Vitale, Michele Stasolla (che avrà il fondamentale ruolo di direttore dei lavori), Paola D’Avvocati, Marco Cagnano, Antonio Capobianco, Francesco Bava, Modestino Mancini, Giuseppe Marzano.
Al termine dei lavori si darà il via, sotto la direzione artistica di due noti artisti e operatori culturali del territorio come (ordine alfabetico) Dino De Palma e Gianna Fratta, al progetto culturale, vero fulcro di “ArpinArts”, con l’avvio di azioni specifiche di natura musicale e artistica per rigenerare e valorizzare il substrato culturale della città.
Questo piccolo miracolo non sarebbe stato possibile senza l’appoggio e il sostegno del Comune di Foggia, ed in particolare del suo dirigente Carlo Dicesare, dell’Arcidiocesi Foggia-Bovino, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio di Foggia, dei Vigili del Fuoco, di diversi efficienti funzionari della Regione Puglia, e soprattutto senza la capacità di visione e il pungolo costante del presidente della Fondazione Apulia Felix Giuliano Volpe.
Sabato 6 maggio dalle ore 9.30 alle 12.30 l’Anfiteatro Romano di Lucera ospiterà “Ludi Magister”, il primo evento di presentazione dei sei laboratori per la riscoperta del passato previsti dal progetto partecipativo “Patrimoni Generativi”, ideato dall’APS Cinque Porte Storiche Città di Lucera e finanziato dal bando “Puglia Capitale Sociale 3.0”.
Gli alunni delle classi 4^ e 5^ degli Istituti comprensivi “Manzoni Radice”, “Tommasone Alighieri” e “Bozzini Fasani”, che sono partner del progetto, parteciperanno ad una lezione speciale sul periodo storico imperiale che vedrà la presenza di figuranti in costumi d’epoca, che raffigurano personaggi significativi per la storia della città di Lucera.
Primo tra tutti Marco Vecilio Campo, magistrato, prefetto dei fabbri e tribuno militare, che fece costruire in corrispondenza di una depressione naturale del terreno, a sue spese e in un’area di sua proprietà, un grande anfiteatro in onore di Augusto e della colonia di Lucera, come attesta l'iscrizione in latino posta sugli architravi dei portali di ingresso all’Anfiteatro. Agli studenti saranno, inoltre, mostrate le attività laboratoriali in programma a partire dal prossimo anno scolastico, che mirano a recuperare la coscienza identitaria e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità.
«Crediamo che per trasmettere alle nuove generazioni l’amore e il rispetto per la propria città sia necessario partire dalla conoscenza, per questo con “Patrimoni Generativi” vogliamo lanciare un seme che possa germogliare e dare i suoi frutti, facendo sentire tutti orgogliosi della propria terra», afferma Gianni Finizio, referente di “Patrimoni Generativi” e presidente dell’APS Cinque Porte Storiche Città di Lucera Intanto due nuovi partner - Gens Capitanatae, Associazione culturale di Ricostruzione e Rievocazione Storica, e Archeoclub d’Italia - si aggiungono alla rete trasversale creata dal progetto con la finalità di coinvolgere l’intera comunità cittadina.
Tra gli altri partner ci sono il Comune di Lucera, le Aps storiche Porta Albana, Porta Foggia, Porta Troia, Porta San Giacomo e Porta San Severo, l’OdV Famiglia Murialdo, l’Impresa sociale Murialdomani e l’Associazione SPQL - gruppo storico di Lucera.
nota a cura FCdA, CUNSTA e SISCA.
«La Federazione e le Consulte firmatarie intendono esprimere disappunto e preoccupazione a proposito di un recente decreto del Ministro della Cultura (DM 11 Aprile 2023, n. 161) che attenta all’art. 9 della Costituzione e alla libertà di ricerca, espressione e iniziativa economica in campo culturale sottoponendo a tariffa le pubblicazioni editoriali scientifiche. Il decreto, reso noto l’11 aprile 2023, ha definito un tariffario generale nel quale sono stati fissati gli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi di concessione e per la riproduzione dei beni culturali statali.
Il documento, redatto evidentemente in modo frettoloso, appare piuttosto confuso e di cattiva leggibilità: il complesso e astruso sistema di calcolo per la tariffazione rischia infatti di mettere a dura prova qualsiasi utente che dovrà osservarlo o funzionario ministeriale che dovrà applicarlo, senza peraltro chiarire se il sistema di tariffazione proposto si applichi anche alle riproduzioni già disponibili per l’utente, ad esempio a seguito di download dal sito web o di ripresa con mezzo proprio.
Il decreto colpisce direttamente la ricerca perché generalizza l’applicazione di tariffe sulla pubblicazione di immagini di beni culturali in qualsiasi prodotto editoriale. Con un salto indietro di oltre trent’anni, in un sol colpo viene calpestato il DM 8 aprile 1994, che aveva stabilito la gratuità per la pubblicazione in tutti i periodici e nelle monografie entro i 70 euro e 2000 copie di tiratura, e vengono azzerate le Linee guida per l'acquisizione, la circolazione e il riuso delle riproduzioni dei beni culturali in ambiente digitale, pubblicate la scorsa estate dalla Digital Library del Ministero della Cultura, pur affermando di tenerne conto. Il documento della Digital Library, a differenza del decreto unilaterale in esame, era stato il frutto di oltre un anno di lavoro interno al ministero e di consultazioni pubbliche, proprio in occasione delle quali la Federazione delle consulte universitarie di archeologia, in una nota del 6 giugno 2022, aveva avuto modo di apprezzare la principale novità del documento della Digital Library, vale a dire la previsione di gratuità per la pubblicazione di immagini di beni culturali statali in qualunque prodotto editoriale, indipendentemente dalla tipologia, dalla tiratura o dal relativo prezzo di copertina. Al danno che questo decreto rappresenta per i ricercatori, si aggiunge pertanto la beffa nei confronti di tutti coloro ai quali era stata annunciata, qualche mese prima, la gratuità per qualsiasi utilizzo editoriale.
Ma, soprattutto, la Federazione intende contestare il principio affermato nell’atto di indirizzo del ministro, criticato da ICOM Italia e pervicacemente ribadito nelle premesse al decreto, ovvero quello dell’ossessiva ricerca di redditività dal patrimonio culturale. Questa politica miope, che vede nel patrimonio culturale solo un limone da spremere nell’intenzione di ridurre il disavanzo pubblico (come se fosse questa la mission principale del Ministero della Cultura), finisce per ripercuotersi contro chi studia e valorizza il patrimonio culturale e contro lo stesso ministero il quale, moltiplicando controlli, balzelli e autorizzazioni, si trova - e si troverà sempre di più – a sopportare oneri ben maggiori degli introiti derivanti dai canoni di concessione. È questo, ci chiediamo, ciò che auspica il Ministro della Cultura?
Eppure le associazioni dei professionisti dei beni culturali e molti studiosi, tra cui numerosi accademici dei Lincei, da anni fanno ripetutamente appello, inascoltati, ai principi della Convenzione di Faro per sottolineare l’esigenza di favorire le condizioni per la più ampia riutilizzabilità di dati e immagini del nostro patrimonio culturale, in una logica di Open Access che individua nel libero riuso uno strumento fondamentale per incentivare non solo la ricerca, ma anche l’editoria, l’imprenditoria culturale e creativa, il design e tutti quei settori del Made in Italy che questo governo pure afferma di voler promuovere, al massimo grado, in tutto il mondo.
Tassare ricerca e innovazione significa, inevitabilmente, introdurre inutili barriere e mortificare una moltitudine di iniziative che il ministero dovrebbe - all’opposto - incoraggiare attivamente mettendo chiunque nelle condizioni di poter riutilizzare, allo stesso modo, le immagini di beni culturali che gli appartengono. L’autorizzazione all’uso commerciale - cui viene assimilata l’editoria scientifica - viene inoltre giustificata in base a presunte esigenze di “tutela del decoro”, avallando così vere e proprie forme di “censura preventiva” proprie di uno Stato etico più che di uno Stato laico e democratico quale dovrebbe essere oggi l’Italia. Non senza incorrere, tra l’altro, in clamorosi paradossi: accade infatti che il governo si trovi oggi a spendere milioni di euro per progettare una campagna di promozione turistica del nostro Paese che ripropone l’immagine della Venere di Botticelli in pastiche di dubbio gusto, permettendo così al Ministero del Turismo di divulgare ciò che vieterebbe a qualunque altro cittadino in base al Decreto Ministeriale in esame.
Le consulte firmatarie chiedono, pertanto, al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano il ritiro immediato del decreto e la riformulazione del tariffario in coerenza con i contenuti già espressi nel Piano Nazionale Digitalizzazione e con la più volte richiesta adozione generalizzata di licenze Open Access da parte di musei, archivi e biblioteche.
Chiedono inoltre un urgente incontro per discutere di questa e varie altre questioni relative alla libertà della ricerca sul patrimonio culturale e alla auspicabile maggiore collaborazione tra MUR e MiC, anche alla luce del protocollo sottoscritto del dicembre del 2020».
- La Giunta della Federazione delle Consulte Universitarie di Archeologia (Consulte di: Preistoria e protostoria; Archeologia del mondo classico; Archeologie Postclassiche; Archeologia dell’Italia preromana; Numismatica; Studi sull'Asia e sull'Africa; Antropologia).
- CUNSTA – Consulta Universitaria Nazionale per la Storia dell’Arte
- SISCA - Società Italiana di Storia della Critica d’Arte.
Il lungo ponte del 25 aprile e il weekend del 1° maggio parleranno la lingua della cultura.
Collezioni in bella mostra e musei aperti: è questo il fil rouge che legherà le due prossime festività, segno della volontà del Ministero di rendere ancor più fruibile il prezioso capitale dei Musei soprattutto quando i potenziali visitatori hanno maggiore tempo libero.
Da quest’anno, poi, il 25 aprile fa il paio con la prima domenica del mese: nella giornata dedicata all’anniversario della liberazione d’Italia, infatti, una delle date simbolo della storia nazionale, Musei, Castelli e Parchi archeologici saranno fruibili gratuitamente.
Il 1° maggio, invece, in occasione della Festa dei Lavoratori, porte aperte nei luoghi della cultura con il consueto costo del biglietto di accesso.
I siti che abitualmente osservano la chiusura settimanale il lunedì o il martedì, quindi, saranno in questo caso regolarmente aperti, rinunciando alla chiusura settimanale o, eventualmente, posticipandola.
Torna fruibile, anche in occasione del 25 aprile e del 1° maggio, la Lecce romana: partendo dall’esterno dell’Anfiteatro di piazza Sant’Oronzo, attualmente oggetto di lavori di restauro e adeguamento, sarà possibile visitare dall’interno il Teatro romano di Lecce, alla scoperta della Lupiae di duemila anni fa. Durante le giornate prefestive e festive, le visite guidate speciali gratuite e solo su prenotazione (info e prenotazioni sul portale www.visiteanfiteatrolecce.it cominceranno alle 9.30 e termineranno in serata (ultimo turno alle 18.30).
«L’affluenza registrata a Pasqua e Pasquetta - spiega il Direttore regionale Musei Puglia, il dott. Luca Mercuri - a conferma del forte carattere identitario del patrimonio culturale della Puglia sempre più appetibile al resto d’Italia e non solo, lascia presagire grandi numeri anche per le prossime aperture festive e prefestive. Ringrazio come sempre tutto il personale e in particolare gli addetti all’accoglienza e alla vigilanza dei nostri luoghi della cultura».
Si allega la tabella riepilogativa delle aperture previste per lunedì 24, martedì 25 aprile e lunedì 1° maggio e si invita, in ogni caso, a consultare il sito della Direzione Regionale Musei Puglia musei.puglia.beniculturali.it per ulteriori informazioni.
La Filiera Culturale della Città di Foggia, questa volta, interpella la massima istituzione locale, il Comune, chiedendo formalmente il censimento capillare delle persone che operano nel settore culturale aventi domicilio fiscale nel comune del capoluogo dauno, definendolo realizzabile, superando le criticità dei regolamenti del Comune. Contestualmente annuncia il quarto tavolo permanente, che si terrà il 27 aprile presso l’Accademia Musical ART (A.M.A.) in Via Vincenzo Capozzi, 86 a Foggia.
La Filiera Culturale della Città di Foggia, nata in un periodo storico che ricordiamo tutti perché ha visto azzerare il comparto culturale del pianeta a causa dei lockdown, da gennaio ha dato vita anche al Tavolo Permanente sulla Cultura e sullo Spettacolo, in cui gli operatori incontrano altri operatori, ma anche istituzioni, intellettuali, giornalisti, sindacati, appassionati, politici e curiosi per innescare un confronto costruttivo e costante, generando anche suggerimenti e istanze da indirizzare alle amministrazioni locali, con lo scopo di migliorare le condizioni di lavoro, di trasparenza e di adeguatezza proprie del loro ruolo.
Il Tavolo, che ha cadenza mensile e location itineranti in luoghi della produzione, formazione o promozione culturale foggiani, a marzo (presso l’Accademia di Belle Arti) ha sintetizzato, tra gli interventi, alcune criticità maturate dallo studio del nuovo “Regolamento comunale per l’erogazione dei contributi destinato allo svolgimento di attività culturali e di spettacolo del 26/01/2023”.
QUI IL PDF DEL DOCUMENTO DALLA FILIERA CULTURALE DELLA CITTÀ DI FOGGIA
La Filiera ha evidenziato anche la fattibilità normativa del censimento capillare delle persone che operano nel settore culturale con domicilio fiscale nel comune di Foggia. Attraverso l’ufficio di statistica già esistente, parte del SISTAN (Sistema di Statistica Nazionale - come sancito dal decreto legislativo n.322 del 1989, verificabile anche al link: https://www.sistan.it/index.php?id=197&tx_wfqbe_pi1%5Bsoggetto%5D=6720) che, testualmente, “promuove studi, ricerche e progetti d’indagine su specifici temi d’interesse per l’Amministrazione comunale”.
Il Censimento Capillare è ormai un atto doveroso, per conoscere chi sono e cosa hanno fatto le persone del comparto culturale prima del 2020 (blocco mondiale del settore) e dopo il 2020 (per chi è riuscito a superare la crisi causata dai blocchi lavorativi). Tale operazione è una risorsa sia conoscitiva a vantaggio dell’ente territoriale, poiché gli conferisce dati approfonditi sulle risorse effettive e complete, e un ausilio agli stessi operatori che cercano sinergie nelle numerose pieghe professionali del comparto culturale.
La realizzazione del censimento può essere svolta senza alcuna ricaduta per le casse comunali e quindi a costo zero.
La Filiera Culturale, con protocollo generale 43947 del 14 aprile ha inviato al Commissario Prefettizio Vincenzo Cardellicchio una richiesta formale a voler procedere con un apposito atto di indirizzo che porti al censimento. Allo stesso Commissario è stato richiesto un incontro conoscitivo e la sua partecipazione ai prossimi lavori del Tavolo Permanente.
Il prossimo Tavolo Permanente sulla Cultura e sullo Spettacolo si terrà il 27 aprile, dalle ore 16 alle 18 presso l’Accademia Musical ART (A.M.A.) in via Vincenzo Capozzi n. 86 a Foggia,.
Tra i relatori, Antonello Cresti (critico musicale ed autore), Rosanna Giampaolo (artista), Paolo Citro (regista), Franco Salcuni (direttore Festambientesud), Eva Rutica (videomaker), Davide Gravina (operatore servizi tecnici), Fabio Lattucchella (Giornalista Foggia TV), Antonella Caruso (Giornalista).
Per prenotare interventi da parte del pubblico, compatibilmente con i tempi a disposizione (2 slot da 5 minuti cad.) è gradita una prenotazione previo contatto telefonico con Marco Maffei (338 642 3160) o con Francesca Trisciuoglio Capozzi (393 379 3985).
L’incontro è aperto agli operatori stampa, tv, radio, alla cittadinanza, alla politica, alla pubblica amministrazione e ai sindacati.
Di seguito è pubblicata la richiesta del censimento.
Sig. Salvatore Imperio
(omissis... per dati sensibili)
-- in rappresentanza del movimento
Filiera Culturale della Città di Foggia --
Al Commissario Prefettizio Vincenzo Cardellicchio
p.c. alla Commissione Straordinaria
del Comune di Foggia PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Foggia, 14/04/2023
Oggetto: Richiesta censimento capillare delle persone che operano nel settore culturale aventi domicilio fiscale nel comune di Foggia
La Filiera Culturale della Città di Foggia è nata nel 2021, in un periodo storico che ricordiamo tutti e che ha sancito la distruzione parziale del nostro settore, data soprattutto dalla mancanza di conoscenza approfond ita da parte delle amministrazioni locali e centrali sulle differenti professionalità di un comparto che, così come per altre realtà complesse, è fatto innanzitutto di persone con alti gradidi specializzazione .
Il primo punto che la Filiera ha promosso attraverso un famoso documento, depositato anche in allegato al Prot. Gen.le del Comune di Foggia n. 52181 del 18/05/2021 (''Al/_2-Documento dalla Filiera Culturale della città di Foggia_aggiornam_ 12_05_2021.pdf'), è quello di realizzare un censimento di comparto, in modo da avere contezza ditutte quelle professionalità e risorse culturali che hanno tipologie anche differenti da, ad esempio, dipendenti pubblici, imprese, associazioni ed altro.
VISTO
La valenza dei dati per eventua le atto di indirizzo della commissione straordinaria, della politica e degli uffici di settore del Comune, che evidenziano le criticità di un territorio per cercare possibili soluzioni;
che il Comune di Foggia ha già in passato redatto censimenti per esigenze locali, come ad esempio quello sul "verde pubblico" o sul "catasto arboreo";
che, in base al Decreto Legislativo del 6 settembre 1989, n. 322 (Norme sul Sistema statistico Nazionale), ogni Comune deve necessariamente avere un ufficio di statistica, operativo e funzionale agli scopi individuati dall'ISTAT;
che il SISTAN - Sistema Statistico Nazionale, di cui fa parte anche l'ufficio di statistica di Foggia (link https://www .sistan. it/index.php?i d=197&tx wfqbe pi1%5Bsoggetto%5D=6720), afferma, testualmente, che esso "promuove studi, ricerche e progetti d'indagine su specifici temi d'interesse per l'Amministrazione comunale".
VISTO
Che il censimento del comparto culturale non avrebbe alcun impatto sulle risorse economiche del Comune di Foggia, poiché l'Ente ha già nel proprio organico e nella propria gestione finanz iaria ordinaria l'infrastruttura necessaria per effettuar lo,
SI RICHIEDE
che il Comune di Foggia, attraverso iniziativa del Commissario Prefettizio Dott. Vincenzo Cardellicchio, proceda con l'attuazione di un atto di indirizzo urgente, relativo al censimento delle persone appartenenti al comparto della cultura e dello spettacolo, sulla base non soltanto di profilazione economico-fiscale (P.IVA, associazioni, imprese, etc.), ma anche e soprattutto sulla base delle attività curriculari e delle esperienze maturate durante i percorsi lavorativi effettuate sia prima che dopo i lockdown del 2020 e 2021.
In quanto movimento ispiratore a livello nazionale, la Filiera Culturale della Città di Foggia porge sin da ora la propria collaborazione volontaria al processo di indagine.
(in rappresentanza della Filiera Culturale della Città di Foggia)
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INVITO
In aggiunta al presente documento, chiediamo anche un incontro conoscitivo con il Commissario Vincenzo Cardellicchio, in modo da poter illustrare di persona i percorsi svolti in difesa del comparto culturale sin dal 2020, oltre all'istanza di cui sopra, e porgiamo al Commissario anche un doppio invito formale a voler partecipare ai seguenti appuntamenti del Tavolo Permanente sulla Cultura e sullo Spettacolo , nei seguenti giorni, luoghi ed orari:
Giovedì 27 aprile 2023, dalle ore 16:30 alle 18, presso l'Accademia Musical ART, in Via Vincenzo Capozzi, 86 - Foggia
Mercoledì 24 maggio 2023, dalle ore 16:30 alle 18, presso la Sala Rosa del Vento c/o Fondazione dei Monti Uniti, in Via Arpi, 152 - Foggia
Fiduciosi di positivi riscontri, porgiamo cordiali saluti
(omissis... per dati sensibili)
(in rappresentanza della Filiera Culturale della Città di Foggia)
Il Liceo Volta verso il XXV Congresso Mondiale di Filosofia. Ottobrini presenta la prima traduzione italiana dell’opera dell’ultimo scolarca.
Un’impresa scientifica ed editoriale di grandissimo rilievo quella che sarà presentata giovedì 20 aprile 2023, alle ore 9.30, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “A. Volta” di Foggia. Stiamo parlando della prima traduzione italiana dell’opera principale di Damascio, l’ultimo filosofo pagano, scolarca dell’Accademia di Atene, che con il suo capolavoro “Intorno ai principi primi. Aporie e soluzioni” (Editrice Morcelliana) raggiunge una delle vette più alte della speculazione della filosofia greca. L’evento, ricordiamolo, è organizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi Foggia - Bovino, l’Università degli Studi di Foggia, con il patrocinio del Congresso Mondiale di Filosofia.
Ad illustrare l’opera e il pensiero del filosofo, Tiziano F. Ottobrini, curatore della traduzione e docente presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bergamo. Dopo i saluti della Dirigente Scolastica, Gabriella Grilli, l’incontro, moderato da Maria Teresa Speranza, docente di Storia e Filosofia del Liceo “Volta”, sarà l’occasione per conoscere e analizzare gli aspetti teorici, retorici e religiosi di Damascio, che rappresenta, con la sua opera, una vera e propria “sfida” al pensiero cristiano.
Il primo filosofo greco è sicuramente Talete di Mileto, ma individuare l’ultimo può essere più difficile. Il decreto dell'imperatore Giustiniano, del 529 dopo Cristo, chiuse l'Accademia di Atene che custodiva l’intera tradizione platonica e rappresentava l’ultimo baluardo del paganesimo. I sette filosofi che ne facevano parte, tra i quali Damascio, presero la via della Persia. Damascio, originario di Damasco, quindi, può e deve essere considerato l’ultimo filosofo della Grecia antica.
“Con la proposta di Damascio il fondamento di tutto l’essere è l’ineffabile, che pulsa nelle fibre dell’essere stesso, pur oltrepassandolo infinitamente”, spiega il professor Ottobrini nell’introduzione all’opera. “Damascio avvista un piano (l’ineffabile) connotato così da essere di per sé al di sopra dell’uno”. Esiste, quindi, per il filosofo, un principio ineffabile anteriore all’Uno, che è inconoscibile e inesprimibile. “In questi termini l’ineffabile verrà illustrato non come un grado ulteriore e superiore agli altri (...) bensì si configurerà anche come un colore asperso nell’acqua: tutta l’acqua ne viene modificata, assumendo come una nuova veste”, scrive ancora Ottobrini.
“Siamo lieti di poter ospitare un momento di riflessione - ha commentato la dirigente Grilli - su una delle pagine più intense e meno dibattute della storia della filosofia. Siamo convinti che questo incontro rappresenta, tra le altre cose, anche una feconda opportunità per mostrare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi la vivacità della ricerca scientifica che mai si ferma ed è in grado di raggiungere livelli di speculazione altissima e sempre attuali”.
Antiche Corti di Giustizia in Capitanata, fra storia e attuale disagio: è questo il titolo del penultimo appuntamento con le Conversazioni di Storia Locale, il ciclo di incontri organizzato dalla Biblioteca “la Magna Capitana” di Foggia per approfondire temi, personaggi ed eventi storici del nostro territorio.
Appuntamento martedì 18 aprile 2023, alle ore 17.30, con ingresso libero, in Sala Narrativa per l’incontro con Carmine de Leo, già funzionario del Ministero della Giustizia, giornalista e autore di numerosi saggi. Alcuni suoi studi, in particolare, sono dedicati proprio alla storia degli antichi Tribunali del territorio, a partire dall’epoca federiciana.
Con il consueto taglio divulgativo, si passerà in rassegna la storia di queste istituzioni del nostro passato, senza dimenticare le vicende di una sezione della Corte d’Appello di Bari, che operò in Capitanata per alcuni anni nell’immediato secondo dopoguerra.
E sarà proprio a partire dagli anni della Ricostruzione che si prenderanno in esame i motivi ambientali e di contesto alla base di un aumento significativo delle attività criminali in Capitanata.
Particolare attenzione sarà dedicata alle difficoltà che nel corso del tempo ha dovuto affrontare l’organizzazione giudiziaria, in termini di risorse umane e strumentali.
Dal Tribunale della Dogana, ora sede della Provincia di Foggia, all’attuale Palazzo di Giustizia progettato negli anni Settanta, passando per gli uffici giudiziari minori della Capitanata: l’excursus, a cura di Carmine de Leo, analizzerà aspetti storico-sociali della giustizia in Capitanata.
La sesta edizione delle Conversazioni di Storia Locale, a cura della sezione Fondi Speciali della Biblioteca, si concluderà il 16 maggio, con Saverio Russo, docente di Storia Moderna dell’Università degli Studi di Foggia e la tesista Vincenza Scioscia, sul tema dedicato ad una famiglia dell’élite lucerina: i Bonghi del primo Ottocento.
La ricchezza e la complessità insediativa della terra di Puglia affrontate in una dimensione internazionale.
A coronamento della mostra “Antichi Popoli di Puglia. L’archeologia racconta”, a cura del Direttore generale Musei, prof. Massimo Osanna e del Direttore regionale Musei Puglia, dott. Luca Mercuri, prodotta interamente dal Ministero della Cultura, allestita nel Castello Svevo di Bari e fruibile fino al 14 maggio, la Direzione regionale Musei Puglia ha organizzato tre Giornate di Studi.
Durante le varie sessioni di studio – che avranno luogo martedì 18, mercoledì 19 e giovedì 20 aprile 2023 nella sala conferenze del Castello di Bari – ispirate alle sezioni della mostra, oltre 60 esperti, rappresentanti del Ministero - dai Musei alle Soprintendenze - e del mondo accademico, si confronteranno su temi inerenti alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico.
Gli atti del convegno e il percorso della mostra andranno a costituire il catalogo dell’esposizione, che sarà pubblicato a breve da Claudio Grenzi Editore.
Sarà possibile partecipare da uditori in presenza, previo invio di una email con richiesta di accredito (nome e cognome, ente o istituto + numero partecipanti) all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre le ore 20.00 di lunedì 17 aprile.
Sarà, inoltre, possibile seguire il convegno da remoto, accedendo ai seguenti link della piattaforma Zoom:
Quarto appuntamento per Dialoghi, giovedì 20 aprile 2023 h. 9.30, nell’Aula Magna “L. Scillitani” del Liceo Lanza (Palazzo degli Studi) si parlerà di “Cattivi: Mister H”, un nuovo romanzo di Francesco Carofiglio, amico della nostra scuola da diversi anni.
Mister H è il primo romanzo di una serie inaugurata recentemente da Feltrinelli, ed apre un varco nell’immaginario collettivo: “siamo i cattivi, e adesso vogliamo parlare”, recita il sommario.
La trama si snoda “tra porte da oltrepassare e mondi paralleli, il Dottor Palamides affronta il gioco più difficile della sua esistenza: guardare negli occhi il Male”.
Londra, 1929. La città, dopo i traumi della Grande Guerra, è ancora animata dai fermenti degli anni ruggenti. Leonardo arriva dagli Stati Uniti per stabilirsi nell’antica dimora di famiglia, ma le sue giornate londinesi sono presto turbate dal susseguirsi di incontri inattesi. Uno stravagante egittologo e la sua affascinante assistente, un uomo misterioso che si presenta alla sua porta di notte per chiedere aiuto, la giovane Lilith, che da anni non parla e sembra essere in contatto con presenze ultraterrene.
L’iniziativa è rivolta a studentesse e studenti della sezione classica ed artistica che hanno letto il romanzo o che stanno iniziando a nuotarci dentro.
Preziosa e foriera di pensieri fioriti è stata la collaborazione con il Club Rotary U. Giordano di Foggia, rappresentato dal suo Presidente Dott. R. Martino e con il team dei librai Ubik Foggia.